La domenica pomeriggio della 26° giornata di Serie A ha visto la Roma frenare anche in casa del Chievo, non andando oltre allo 0-0. Pareggio a reti bianche anche per il Parma, che torna a giocare dopo le due giornate rinviate, contro l’Atalanta. Si spartiscono la posta anche Empoli e Genoa, 1-1 il finale. L’unico successo di questo pomeriggio l’ottiene l’Udinese che riesce a fermare la striscia positiva del Torino, andando ad imporsi per 3-2 contro i granata. Da segnalare in Chievo-Roma il bruttissimo infortunio di Federico Mattiello che in un contrasto di gioco con Nainggolan ha subito la frattura di tibia e perone.
Veniamo ad un breve racconto delle gare odierne.
CHIEVO – ROMA 0-0
Niente da fare, Rudi Garcia non riesce a trovare la cura per la pareggite. Una Roma davvero brutta, che non è piaciuta nemmeno al proprio tecnico, non riesce a scardinare un Chievo preciso ed ordinato. Maran può essere contento e magari rammaricarsi per alcuni contropiede non finalizzati a dovere. Al Bentegodi è 0-0.
EMPOLI – GENOA 1-1
Partita dai due volti, decisamente divertente, quella del Castellani. Nel primo tempo un Genoa brillante, ben messo in campo sovrasta un Empoli brutto e lento, e trova il meritato vantaggio al 27° con Niang. Nella ripresa però i padroni di casa cambiano regime e spingono alla ricerca di quel pari che arriva, in maniera un po’ rocambolesca, con Barba che spinge in rete dopo un salvataggio di Perin dal corner di Valdifiori.
PARMA – ATALANTA 0-0
Il Parma torna a giocare dopo due gare rinviate e conquista subito un punto. La gara del ritorno dei Ducali e della prima di Reja sulla panchina dell’Atalanta, non è stata certo indimenticabile, da segnalare pochissimi sussulti e l’espulsione del giallobluRodriguez nel finale di gara.
UDINESE – TORINO 3-2
L’Udinese torna al successo, il Torino ferma la sua striscia di 12 risultati positivi consecutivi. Stramaccioni torna a respirare l’aria buona del successo dopo un periodo decisamente no. A passare in vantaggio però è il Toro con l’ex Quagliarella che al 15° di testa batte Karnezis. Neanche il tempo di gioire che Di Natale riagguanta subito i granata. Il pari esalta i bianconeri che al 25° su azione di corner trova il vantaggio per la sfortunata deviazione di Molinaro nella propria porta. Il Torino cerca il pari ma l’Udinese regge e nella ripresa il giovane Wague trova il gol del 3-1. I granata provano a tornare in partita grazie alla conclusione di Benassi, deviata da Piris, ma non basta, i 3 punti sono dei ragazzi di Stramaccioni.
RIEPILOGO RISULTATI 26° GIORNATA SERIE A
Sampdoria- Verona 2-0 giocata ieri
Milan – Verona 2-2 giocata ieri
Cesena – Palermo 0-0 giocata alle 12.30
Chievo – Roma 0-0
Empoli – Genoa 1-1
Parma – Atalanta 0-0
Udinese- Torino 3-2
Napoli – Inter stasera alle 20.45
Lazio – Fiorentina domani h.19
Juventus – Sassuolo domani h.21
CLASSIFICA DOPO 26 GIORNATE
Juventus* 58, Roma 50, Napoli* 45, Lazio* 43, Fiorentina* e Sampdoria 42, Genoa* 37, Torino 36, Inter*, Milan e Palermo 35, Udinese* 31, Empoli, Sassuolo* e Verona 29, Chievo 26, Atalanta 24, Cagliari e Cesena 20, Parma ** 11
La solita Roma dell’ultimo periodo, i giallorossi anche questa sera concedono il primo tempo ad un ottimo Empoli, squadra ben messa in campo da Sarri, vanno sotto per il rigore trasformato da Maccarone poi si scatenano nella ripresa e riescono ad agguantare il pareggio con la rete di Maicon.
Gli uomini di Garcia proseguono così con il “Fattore X”: quarto pareggio consecutivo, il tecnico francese non può essere certamente soddisfatto di questa striscia, la Juve ora è a 6 lunghezze ma domani potrebbe portarsi a +9.
Sarri invece può essere soddisfatto dei suoi ragazzi che hanno ben gestito la gara, hanno retto l’urto giallorosso nella riprese e non hanno disdegnato le ripartenze.
Veniamo al racconto della gara.
Garcia recupera Keita e lo schiera a centrocampo con Pjanic e Nainggolan, davanti tridente Ljajic, Totti, Iturbe.
Sarri risponde con il suo consueto 4-3-1-2 con Barba che sostituisce Tonelli al centro della difesa ed una coppia d’attacco formata da Pucciarelli e Maccarone supportati da Saponara.
La Roma gestisce subito il ritmo della gara e prova a schiacciare l’Empoli ma al 8° una ripartenza di Pucciarelli spaventa la difesa giallorossa. Intorno al quarto d’ora si assiste ad una crescita dell’Empoli che crea qualche problema alla Roma che perde la sicurezza dei primissimi minuti. Gli uomini di Garcia però, passato il momento ritornano a spingere ma la difesa dell’Empoli è attenta. Le squadre si allungano e ne potrebbe trarre giovamento lo spettacolo ma si vedono più errori che belle giocate. Al 38° l’episodio che sblocca la gara, Saponara parte sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a De Sanctis ma viene buttato giù da Manolas, Russo fischia il rigore ed espelle il greco. Dal dischetto Maccarone trasforma. La reazione della Roma è tutta di pura grinta ma le idee non sembrano molte. Nel secondo minuto di recupero si ristabilisce la parità numerica con Saponara che commette fallo di mano e prende il secondo giallo. Non c’è tempo, il primo tempo si chiude con l’Empoli avanti 1-0.
Si riparte e la Roma fa possesso palla cercando di stanare l’Empoli che però si compatta dietro e non permette giocate facili ai giallorossi. Al 57° la Roma trova il pari, buona giocata della Roma sulla sinistra, la palla arriva a Maicon dal lato opposto, il brasiliano controlla e la piazza nell’angolo basso. A questo punto l’inerzia della gara finisce tutta dalla parte della Roma che si butta in avanti alla ricerca del gol da 3 punti, ci va vicino Astori che al 62° colpisce la traversa su azione da corner. Al 65° contatto a palla lontana tra Pjanic e Mario Rui, il calciatore dell’Empoli finisce a terra ma la squadra arbitrale non vede niente, Sarri s’infuria e viene cacciato. La gara continua a correre sul filo dell’equilibrio con l’Empoli che non si limita solo a difendersi ma prova anche a rendersi insidioso con le ripartenze. Non succede molto altro, per la Roma arriva il 4 pareggio consecutivo.
Incassati i cinque punti di distacco dalla capolista Juventus dopo l’ultimo turno in campionato, la Roma di Rudi Garcia si getta a capofitto sulla Tim Cuptrovando fra le mura di casa l’ostacolo Empoli di Maurizio Sarri in una partita ad eliminazione diretta per l’approdo ai quarti di finale.
La Roma affronta l’impegno della Tim Cupcon una formazione decisamente in linea con quanto fatto vedere in campionato, vuoi per le tante defezioni, vuoi perché come ha detto Garcia in settimana, la società vuole conquistare la decima Coppa Italiadella sua storia, i giallorossi rispolverano in porta Skorupski, mezzo al campo De Rossi e davanti Totti. Ritorna Ashley Cole sulla sinistra e il resto è la stessa squadra che sabato ha giocato a Palermo.
L’Empoli di Sarri invece inserisce Saponara in mezzo al campo al fianco di Vecino e Signorelli mentre in attacco, ma con chiaro intento di supporto al centrocampo Laxalt.
La partita inizia subito dando la sensazione che per la Roma l’impegno potrebbe essere più semplice di quanto sembrava sulla carta. Infatti al 4° minuto dalla destra e sulla trequarti Maicon effettua un traversone verso il centro dell’area dov’è appostato Iturbe, l’argentino riesce a controllare la sfera e di destro leggermente svirgolato batte Bassi per il vantaggio giallorosso.
Dopo il vantaggio della Roma Ashley Cole, sfortunatissima stagione per lui, in un contrasto con Vecino si procura una ferita al volto e Garcia deve far entrare al suo posto Holebas. Al 30° dalla destra riceve in appoggio la sfera Nainggolan che è appostato al limite dell’area e di prima calcia in porta, il tiro viene rimpallato e la sfera ritorna allo stesso centrocampista belga che tira nuovamente ma fuori.
Al 40° Nainggolan dalla sinistra si accentra ed entra in area con un dribbling sul difensore empolese, poi prova un tiro morbido che non sorprende Bassi pronto a deviare in angolo. Quattro minuti più tardi i brividi per la porta toscana arrivano dal “fuoco amico”, infatti dagli sviluppi di un calcio d’angolo di destra Astori sfiora di testa e Bianchetti si trova la palla contro le proprie ginocchia deviandola verso la porta ma per fortuna il tiro termina alto.
La ripresa inizia con maggior pressing da parte degli ospiti che cercano di infastidire la Roma. Tuttavia dopo due minuti di gioco del secondo tempo Maicon effettua un lancio per Destro che con esperienza riesce a mettere fuori tempo Bianchetti, mentre la palla è in volo l’attaccante della Roma tenta una sforbiciata alzando troppo la mira. Al 50° ancora Maicon, con l’esterno serve in profondità Destro che anticipa Laurini e calcia in porta di prima trovando attento Bassi che blocca in due tempi. E’ una fase della partita dove la Roma vuole chiaramente chiudere il conto ma pecca un po’ d’imprecisione ci provano Pjanic e Nainggolan ma calciano fuori misura.
Il primo squillo dell’Empoli si sente al 57°, quando Zielinski (subentrato a Saponara da poco) stoppa dentro l’area di petto e calcia verso la porta sfiorando la traversa. Tuttavia nella fase centrale della ripresa accade poco e ne approfittano i due tecnici per effettuare alcune sostituzioni esce per la Roma Totti ed entra Ljajic mentre Sarri rivoluziona un po’ la squadra togliendo Laurini per Hysaj e Maccarone per Verdi. I giallorossi così rallentano il ritmo e l’Empoli, più coperto a centrocampo alza il baricentro, al 72° una bella combinazione tra Tavano e Verdi per questione di centimetri non si chiude mettendo davanti a Skorupski da solo il regista dei toscani.
La strategia dell’Empoli produce il pareggio all’80° quando dalla difesa empolese arriva un passaggio illuminante per Verdi che anticipa Astori, salta Skorupski in uscita e poi appoggia il pallone in rete agevolmente.
La Roma reagisce mettendo subito pressione all’Empoli all’85° con Paredes che calcia di destro a girare in porta ma Bassi blocca agevolmente ed un minuto dopo Destro servito dentro l’area da Iturbe calcia fuori di pochissimo. Nel recupero Bassi si supera, negando la rete alla Roma che chiuderebbe il conto nei tempi regolamentari, Iturbe scambia con Maicon e tira in porta da posizione defilata, il portiere dell’Empoli respinge e sulla ribattuta di nuovo l’argentino prova a battere il portiere che di riflesso respinge nuovamente. E’ l’ultimo sussulto dei 90 minuti regolamentari e ci vogliono i supplementari per decidere la gara.
Nel primo tempo supplementare i veri pericoli procurati dalla Roma sono al 103°, quando da un calcio d’angolo di sinistra battuto da Paredes Bassi esce male e Iturbe di testa in contro tempo riesce a indirizzare verso la porta sguarnita ma sulla linea Mario Rui in tuffo di testa manda in angolo. E al 105° con Ljajic che tira da posizione defilata trovando il portiere empolese pronto alla respinta.
La seconda frazione supplementare vede subito la Roma andare all’attacco, dopo il calcio d’inizio Iturbe s’invola sulla destra, arriva vicino al lato corto dell’area piccola e tira però sull’esterno della rete. Al 112° Verdi dalla sinistra prova a tirare in porta e Skorupski blocca a terra, nell’azione successiva dall’altra parte del campo Holebas è lanciato in area da Paredes, Zielinski entra in scivolata sul pallone ma dopo aver deviato la sfera colpisce anche il giocatore giallorosso, per l’arbitro è calcio di rigore tra le proteste dei giocatori dell’Empoli. Batte De Rossi e segna la rete del 2-1.
Al 120° Tavano potrebbe pareggiare, ma Skorupski nega il punto ai toscani.
ROMA-EMPOLI 2-1 d.t.s (1-1 / 1-0) – 4° Iturbe (R), 80° Verdi (E), De Rossi (R)
L’Inter esce dal Castellani di Empoli leggermente ridimensionata ma con un altro punto importante conquistato in un campo non semplicissimo. Padroni di casa che meritavano qualcosa di più di un semplice pareggio per la pressione portata e la maggior verve in avanti.
Roberto Mancini ha confermato per dieci undicesimi la formazione che ha battuto il Genoa, solo Ranocchia è stato inserito perché rispetto alla partita con i liguri risultava disponibile. Anche Kovacic rientrava ma partiva dalla panchina. Sarri invece schiera una formazione diversa e piena di novità, out per squalifica Mario Rui, al suo posto viene schierato a sorpresa sulla fascia sinistra Barba e non Laurini. Rientrato Tonelli, il tecnico invece davanti ha lasciato fuori la coppia Maccarone-Tavano.
I toscani partono forte, subito con un ritmo diverso rispetto agli avversari, con buone trame di gioco ed una buona intesa tra Pucciarelli e Michelidze. Il primo squillo dell’Empoli arriva con un tiro da fuori area al 6° di Hysaj trovando Handanovic pronto a deviare in tuffo. La prima azione pericolosa per i nerazzurri paradossalmente la crea lo stesso Empoli, da un corner battuto da Podolski al 20° è Tonelli a deviare verso la propria porta ma non in maniera deleteria per fortuna, infatti la sfera viene rimpallata e l’area è liberata in affanno dai toscani.
Dopo una serie di tiri da fuori velleitari e inefficaci da entrambe le parti nei minuti finali i toscani si creano due palle gol non sfruttate a dovere. Al 42° Hysaj dalla fascia destra mette un pallone invitante in mezzo dove Michelidze anticipa Handanovic in uscita, la palla finisce sull’esterno della rete e al 45° Rugani su un calcio d’angolo svetta su tutti ma non trova la porta di poco.
La ripresa parte in modo simile al primo tempo ma è l’Inter che ha la prima palla-gol. Vidic al 53° che su calcio d’angolo sfiora il gol dopo un’uscita a vuoto da parte di Sepe e Palacio, ben servito da Hernanes in area, dopo aver deviato di testa la sfera la vede uscire di pochissimo a lato del secondo palo. Un minuto dopo Michelidze scappa verso la porta dalla sinistra e col mancino tenta un tiro sul quale interviene Handanovic in modo affannoso.
L’Inter dopo una prima fase del secondo tempo nella quale restituisce colpo su colpo ai padroni di casa torna nuovamente ad essere irriconoscibile e l’Empoli ne approfitta. Al 72° Maccarone, subentrato da poco a Michelidze, serve un pallone invitante in profondità per Zielinski che calcia in porta impegnando nuovamente Handanovic. E’ l’ultima emozione vera della gara che si chiude a reti bianche.
La giornata di mercoledì, valevole per il quarto turno di Tim Cup ha visto la disputa di tre gare Atalanta-Avellino; Empoli-Genoa e Udinese-Cesena. Continuano a essere rispettati i pronostici della vigilia della competizione e a superare il turno sono: Atalanta e Empoli, entrambe vittoriose con il punteggio di 2-0;
Ora il racconto nel dettaglio delle tre sfide:
ATALANTA – AVELLINO 2-0 L’Atalanta di Colantuono ha superato il turno sconfiggendo all’ Atleti Azzurri d’Italia l’Avellino per 2-0. Una boccata di ossigeno per i padroni di casa reduci da un periodo non felice in
Campionato con 4 pari e 2 sconfitte nelle ultime 6 gare. La prima rete è arrivata al minuto 14: cross da destra di Scaloni, preciso rasoterra in girata di Boakye e dopo soli cinque minuti lo stesso Boakye ha sfruttato un assist di Bianchi. Il primo tiro in porta degli ospiti è stato al minuto 36 con un tiro dalla distanza di Arini. L’Atalanta supera il turno e negli ottavi affronterà la Fiorentina.
EMPOLI – GENOA 2-0 L’Empoli ha sconfitto per 2-0 il Genoa ottenendo il superamento del turno in Tim Cup. Gli ospiti ottengono uno stop dopo 8 risultati utili consecutivi. Al 5′ il vantaggio della squadra di Sarri: Pucciarelli ha raccolto un taglio di Croce e ha servito Laxalt, il cui tiro è imparabile per l’esordiente Lamanna. Al 74′ la seconda rete: sul corner del solito Valdifiori, Mchedlidze si è inventato un colpo di tacco al volo e il pallone si è insaccato alle spalle del portiere, il cosi detto colpo dello scorpione che ha mandato in visibilio i tifosi di casa. Con questo successo l’Empoli approda agli ottavi di finale dove troverà la Roma.
UDINESE -CESENA 4-2 dopo i tempi supplementari Sono serviti i tempi supplementari all’Udinese per aver la meglio del Cesena che ha disputato un ottima gara. La formazione di Bisoli è passata in vantaggio al 4′ : cross dalla sinistra di Mazzotta per la testa di Djuric. L’attaccante con una conclusione non perfetta batte Scuffet. Al 18′ gol di Allan che, dopo essere stato servito alla perfezione da Bruno Fernandes in area, mette a sedere Capelli con una finta e trafigge Agliardi; al 44′ la squadra di Stramaccioni ha ribaltato il risultato: gol di Bruno Fernandes, un suo tiro da fuori area colpisce la traversa e si insacca in porta. Al 55′ il pareggio del Cesena: colpo di testa di Succi, scattato sul filo del fuorigioco per il pari. Al 99′ la terza rete dell’Udinese: Agliardi compie una grande parata su Pasquale, ma sulla ribattuta Evangelista insacca di testa; al 113′ il poker con una conclusione da fuori area di Thereau nell’angolino basso alla destra di Agliardi. Questa vittoria consente all’Udinese di superare il turno e di affrontare, a gennaio, il Napoli.
La Juventus nella gara del pomeriggio ha mandato un messaggio chiaro e diretto alla Roma e a tutte le squadre che vogliono provare a conquistare lo scudetto.
Contro il Parma allo Juventus Stadium arriva un successo nettissimo per 7-0, una gara praticamente senza storia ed in attesa dei posticipi Fiorentina-Napoli, Inter-Verona e Roma-Torino si porta a +6 sulla seconda.
Nelle altre gare pareggio vivace, all’ora di pranzo tra Cagliari e Genoa, caduta della Lazio che viene sconfitta 2-1 ad Empoli, successo fondamentale per il Chievo nello scontro diretto salvezza contro il Cesena e pareggio per 1-1, con qualche rimpianto per i rosanero, tra Palermo ed Udinese.
Veniamo al racconto delle gare di questo pomeriggio partendo dalla sfida del S.Elia.
Cagliari e Genoa hanno dato vita ad una partita vivace con una buona partenza dei liguri ed una progressiva crescita dei padroni di casa che al 16° trovano il vantaggio grazie a Farias abile a sfruttare un’incertezza tra Marchese e Perin. Il Genoa però non molla, sfiora il pari con Pinilla in rovesciata, colpisce un palo con Kucka e al 53° trova il meritato pari: azione personale di Perotti che mette in mezzo, Rossettini tenta un intervento difensivo ma la spinge nella propria porta. Entrambe le squadre cercano il successo, il Cagliari ci va vicino con un palo di Conti su punizione. I padroni di casa al 76° avrebbero la chance per conquistare i tre punti, Sturaro commette fallo da rigore e viene espulso. Dal dischetto va Avelar ma Perin neutralizza la conclusione e alla fine è 1-1.
Ammoniti: Joao Pedro (C), Conti (C), Sau (C), Avelar (C), Balzano (C), Sturaro (G), Edenilson (G), Antonelli (G), Burdisso (G)
Espulsi: Sturaro (G)
Allo Juventus Stadium va in scena un totale dominio con un SettebelloJuve. I bianconeri, oggi in blu, partono fortissimo, vanno più volte vicino al vantaggio che poi trovano al 24° grazie al tap-in vincente di Llorente dopo una corta respinta di Mirante su tiro di Pogba. Sbloccato il risultato tutto diventa più semplice e dopo 5 minuti Lichtsteiner trova un gran gol col tiro da fuori. Altri 7 minuti e Llorente trova la doppietta con un tocco facile facile su assist dell’esterno svizzero. Nella ripresa si scatena Tevez che prima si inventa il 4-0 con una cavalcata vincente e prepotente, poi fa doppietta con il tocco facile dopo una ribattuta di Mirante. Negli ultimi minuti c’è gloria anche per Morata che trova la doppietta del definitivo 7-0. Il 4-3-2-1 della Juve di Allegri pare funzionare, il Parma di Donadoni è stato troppo brutto per esser vero.
Parma (3-5-2): Mirante; Felipe, Lucarelli, Costa; Rispoli, Acquah, Lodi, J. Mauri (54° Mariga), De Ceglie (46° Gobbi); Cassano (69° Belfodil), Ghezzal.
Allenatore: Donadoni.
Arbitro: Russo.
Ammoniti: Acquah (P).
La Lazio cade dopo 6 turni positivi mentre l’Empoli torna a fare punti dopo 3 sconfitte consecutive. Gli uomini di Sarri come già accaduto durante l’anno ha sfruttato i calci piazzati per poter portare a casa i tre punti. La partita senza grandi emozioni si sblocca al 52° quando Barba su azione da corner, con il colpo di testa porta avanti i suoi. Passano 3 minuti, altro schema da calcio piazzato e Maccarone fa 2-0. La Lazio reagisce ed al 67° accorcia le distanze con il colpo di testa di Djordjevic ma non basta a sorridere sono i toscani.
Lazio (4-3-3): Berisha; Cavanda, De Vrij, Ciani, Braafheid (58°Klose); Parolo (32° F. Anderson), Biglia, Lulic; Candreva, Djordjevic, Mauri (43° Ederson).
Allenatore: Pioli.
Arbitro: Mazzoleni.
Ammoniti: Mario Rui (E), Cavanda (L), Ederson (L)
Il Palermo rimonta l’Udinese e conquista un punto importante ma i rosanero possono rimpiangere per il rigore fallito da Vazquez, anzi parato da Karnezis. Pronti via e l’Udinese va subito in vantaggio con Thereau abile a ribadire in rete una parata di Sorrentino su Danilo. Il Palermo si butta in avanti e sul finire del primo tempo trova il pareggio con un rigore trasformato da Dybala. Nella ripresa, oltre al rigore fallito, i rosanero ci provano ma la difesa friulana tiene.
Ammoniti: Sorrentino (P), Badu (U), Allan (U), Piris (U), Kone (U), Pinzi (U).
Sergio Pellissier è l’eroe del Chievo. L’attaccante gialloblù trova una doppietta, ad inizio e fine secondo tempo che consegna i tre punti ai suoi rendendo inutile il momentaneo pari di Djuric arrivato al 88°.
Pirlo, con un calcio di punizione e un sinistro a giro di Morata, sporcato da una deviazione, permettono alla Juventus di espugnare il “Castellani” di Empoli per 0-2. Dopo tre sconfitte tra Campionato e Champions League termina il digiuno in trasferta della Juventus, la squadra di Allegri è riuscita a sconfiggere l’ostica squadra toscana e a legittimare nel finale la nuova leadership solitaria in classifica.
Nel primo tempo la Juventus punge poco, l’inedita coppia Morata-Giovinco, scelta da mister Allegri, mostra buona intesa, ma anche poca capacità di colpire cinicamente quando è il momento. Gli ospiti si segnalano solamente per
un paio di conclusioni di Giovinco, murate da Tonelli, e per un paio di tiri da fuori di Vidal, facilmente bloccati da Bassi. I toscani, dal canto loro, pressano bene, coprono compatti, ma faticano a ripartire veloci e pericolosi. Lo 0-0 all’intervallo, pertanto, rispecchia perfettamente quanto visto nella prima frazione.
Nella ripresa l’andamento dell’incontro varia: al 61′ è un calcio di punizione di Pirlo a sbloccare la gara; la rete subita scuote la squadra di Sarri la quale va molto vicino al pareggio: Buffon sfodera un gran intervento su Pucciarelli da distanza ravvicinata; poi al 72′ Tevez serve Morata e lo spagnolo di sinistro, aiutato da una deviazione, porta la partita sullo 0-2. Il restante finale è di pura gestione degli ospiti. Tevez sfiora la terza rete e Tavano impegna ancora una volta un grande Buffon, la vittoria della Juventus consente alla squadra di Allegri di tornare a più tre punti sulla Roma sconfitta in quel di Napoli.
Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco dopo il successo di sabato scorso a Parma si ripete in casa con l’Empoli ottenendo tre punti importantissimi nella sfida salvezza.
Una vittoria, con lo stesso risultato, ma decisamente diversa da quella ottenuta nello scorso turno. Questa volta il Sassuolo ha dovuto sudarsela, recuperare lo svantaggio maturato nel primo tempo per il gol di Croce e poi concretizzare nella ripresa con tre gol ed un rigore sbagliato in meno di 20 minuti.
L’Empoli, così come successo con il Cagliari, paga 20 minuti di totale black out nei quali incassa i tre gol che mandano al tappeto gli uomini di Sarri. Il tecnico dei toscani sa benissimo che c’è anche del buono su cui lavorare ma il tempo per limare gli errori difensivi è poco e nel prossimo turno al Castellani arriverà la Juventus.
Di Francesco, oltre a Zaza che non recupera, deve rinunciare a Vrsaljko e lo sostituisce con Gazzola. Sarri lascia a riposo Verdi, dentro Zielinski, e punta in avanti sul duo Pucciarelli-Maccarone.
Partenza su ottimi ritmi, nei primissimi istanti Zielinski ruba palla, serve Pucciarelli che calcia ma vede il suo tiro respinto dalla difesa. Al 6° grossa chance per i neroverdi, la conclusione di Floccari, deviata, si stampa sulla traversa. Il Sassuolo cresce ed al quarto d’ora ha due occasioni, prima con Acerbi, parata di Bassi, poi con Taider, fuori, per sbloccare la gara. Il calcio però sa essere strano e nel miglior momento dei padroni di casa è l’Empoli a passare con Croce, che sfrutta un tocco di Zielinski sul cross basso di Pucciarelli, e batte Consigli. Il Sassuolo reagisce e Taider troverebbe anche il pareggio, ma l’algerino è in fuorigioco e la rete è annullata. Il Sassuolo insiste ma Bassi è strepitoso su Missiroli. Nella parte finale del tempo i padroni di casa insistono, premono, si spingono in avanti ma l’Empoli tiene, anzi con Vecino scheggiano l’incrocio dei pali sfiorando il raddoppio, e si va al riposo sul 1-0 per i toscani.
Pronti via, si riparte senza sostituzione e dopo un minuto Consigli è costretto alla grande parata spingendo sulla traversa il tiro dal limite di Zieliski. Dopo un ottimo inizio ospite, si accende Sansone che al 56° si inventa una serpentina, poi appoggia a Taider che piazza subito il cross su cui s’inserisce Missiroli che con il tocco perfetto beffa Bassi. Al 59° il Sassuolo ha la ghiotta occasione per trovare il vantaggio, Hysaj commette fallo su Sansone, è rigore, dal dischetto va Berardi che però colpisce la traversa. I tifosi neroverdi hanno però poco di cui rammaricarsi perchè passano 2 minuti e Floccari lascia partire un tiro dal limite, deviato da Tonelli, che supera Bassi per il vantaggio del Sassuolo. Sarri prova a modificare qualcosa inserendo Mchedlidze e Signorelli ma è ancora il Sassuolo a sfiorare il gol con Sansone“murato” da Tonelli. Al 73° Berardi si fa perdonare l’errore dal dischetto concretizzando di testa un perfetto cross di Sansone. L’Empoli prova qualche azione confusionaria, in sostanza Consigli deve solo spaventarsi per un colpo di testa di Tonelli che va alto dopo uno schema su punizione. I minuti sino al fischio finale scorrono piuttosto veloci con i neroverdi che possono così festeggiare il primo successo casalingo.
Un sabato intenso quello che regala ben tre anticipi dell’ottava giornata di Serie A, un sabato che difficilmente scorderanno i tifosi di Parma e Roma. Per gli emiliani è toccata una pesante sconfitta, inflitta dai corregionali del Sassuolo, mentre i giallorossi di Garcia vengono bloccati dalla sorpresa stagionale, la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, ma andiamo con ordine.
Alle 15:00 al “Castellani” di Empoli sono scesi in campo proprio l’Empoli e il Cagliari di Zeman. E’ stata, come da pronostico, una partita ricca di gol anche se si sono visti solo da una parte. La partita dei padroni di casa è iniziata con il solito piglio, con organizzazione e tanto ordine in campo infatti qualche occasione da gol fiocca per l’Empoli ma non si vede un bel gioco, il Cagliari invece ci mette poco a capire dove deve coprirsi e come nella migliore tradizione delle squadre di Zeman dal 31° alla fine del primo tempo apre e chiude la partita con quattro reti. Un gol bellissimo di Sau, una punizione da favola ed un rigore trasformato da Avelar e la perentoria rete di Ekdal mettono Ko l’Empoli di Maurizio Sarri.
Empoli-Cagliari 0-4 (0-4) – 31° Sau (C); 36° e 38° Avelar (C); 47° Ekdal (C)
Alle 18:00 era l’ora della sfida salvezza tra Parma e Sassuolo, rispettivamente ultima e penultima in classifica. Entrambi i tecnici cercavano il risultato ma sempre predicando prudenza ai propri giocatori. Il Sassuolo perde nella rifinitura del match Zaza ma non ha il minimo problema a ricominciare a giocare così come ha chiuso il match di domenica scorsa contro la Juventus. Gli uomini di Eusebio Di Francesco nella fase centrale del primo tempo mettono sotto il Parma nella sua tana grazie ad una prova superlativa di Taider che prima regala un assist al bacio a Floccari che di testa realizza l’1-0. Poi i neroverdi realizzano il 2-0 con Acerbi e nel secondo tempo è ancora Taider da fuori area a gelare Mirante con un gran tiro, soltanto al 78° si concretizza una delle deboli reazioni del Parma con Cassano che accorcia inutilmente per l’1-3 finale.
Ultima gara, e più attesa, era il big match tra la seconda forza del campionato contro la terza, ovvero Sampdoria-Roma. Una bella Samp ferma i vice Campioni d’Italia al “Luigi Ferraris” e mette in condizione la Juventus, qualora battesse in casa il Palermo di rivolare a +3 sui giallorossi. Era difficile fare dello spettacolo sul campo rovinato di Marassi, tuttavia le due squadre si sono affrontate a viso aperto. Finché la Sampdoria ha avuto fiato si faceva preferire addirittura, quando però i blucerchiati abbassavano il ritmo la Roma si faceva pericolosissima. In una gara dove si contano un paio di occasioni clamorose per parte il pari è il risultato più giusto ed entrambe possono ritenersi soddisfatte.
Anticipo inedito per l’orario in questa stagione per Empoli-Cagliari, in programma alle ore 15:00 allo Stadio “Carlo Castellani“. A confrontarsi saranno due squadre interessanti che sviluppano un bel gioco e soprattutto sono attrezzate per valori ad ambire alle zone tranquille della Serie A, come l’Empoli sta già facendo.
Nei confronti recenti le due squadre non hanno mai pareggiato ad Empoli e l’ultima edizione di Empoli-Cagliari in Serie A con la vittoria per gli ospiti risale al 2000, quando i rossoblù sardi s’imposero per 0-3.
L’Empoli ha un rendimento costante, Sarri da ogni avversario affrontato fin qui, ha ricevuto complimenti ed attestati di stima. Dopo la sconfitta contro la Roma alla seconda giornata non ha più perso e ha raccolto punti importanti conditi da una bella riga di pareggi sia in trasferta che in casa, l’ultimo a Genova contro il Genoa, unica vittoria quella sul Palermo per 3-0. Il tecnico dei toscani dovrà fare ancora a meno di Guarente, mentre sono incerti Laurini e Sepe, quest’ultimo più probabilmente nell’undici iniziale. Con in regia Verdi le due punte dovrebbero essere Maccarone e Pucciarelli mentre dovrebbe partire ancora dalla panchina Tavano.
“Zemanlandia” ancora non si è vista ma il Cagliari del boemo sta lentamente prendendo forma riuscendo a fare risultati altalenanti e prestazioni balbuzienti. Dopo la strabiliante vittoria a San Siro contro l’Inter per 1-4 sono arrivate una sconfitta a Verona contro l’Hellas ed un rocambolesco pareggio contro l’altra sorpresa della Serie A 2014/15, la Sampdoria.
Zeman non avrà ancora Eriksson disponibile, dovrebbe preferire ancora tra i pali il giovane Cragno e far girare nuovamente gli interpreti in difesa schierando Balzano ed Avelar al posto di Pisano e Murru. Improbabili in formazione anche Ceppitelli e Daniele Conti e davanti invece il tridente sarà composto dai preferiti del tecnico Sau, Ibarbo e Cossu.