Tag: emiliano viviano

  • Inter, svolta per Lavezzi con l’idea Viviano per Silvestre?

    Inter, svolta per Lavezzi con l’idea Viviano per Silvestre?

    Settimana decisiva per il calciomercato dell’Inter, con l’affare Lavezzi in assoluto stand by e il caso Destro in stallo, vista la brutta implicazione del Siena nello scandalo del calcioscommesse. Moratti dopo essere tornato a Milano è stato messo al corrente dai suoi uomini di mercato Marco Branca e Piero Ausilio dell’innalzamento del pressing del Psg sul Pocho Lavezzi. Assolutamente lontano dalle intenzioni del numero uno nerazzurro, l’idea di scatenare un’asta che possa far lievitare il prezzo del cartellino di Lavezzi. I Francesi hanno presentato un’offerta difficilmente replicabile, con una base cash vicina ai 26 milioni di euro (quindi non lontana ai 31 milioni della clausola rescissoria) con un ingaggio annuale di circa 4,5 milioni di euro per il giocatore. A questo punto è atteso un rilancio, o forse nella speranza che il giocatore preferisca Milano a Parigi, e vagliando anche gli ottimi rapporti tra Moratti e De Laurentiis l’affare potrebbe trovare la svolta con altre formule.

    Ezequiel Lavezzi © ROBERTO SALOMONE/AFP/GettyImages

    PAZZINI E PANDEV- In questo contesto si inserisce a pennello il discorso delle contropartite tecniche. Considerando come l’Inter abbia in ballo con il Napoli il riscatto dell’attaccante macedone Goran Pandev, la trattativa avrebbe naturalmente una corsia preferenziale a tinte nerazzurre. Branca e soci puntano su un base cash, più il riscatto di Pandev (con prestito in scadenza il 30 giugno) e l’inserimento di alcune contrapartite tecniche rappresentate per lo più da giovani interessanti. Volendo cambiare strategia e alimentando l’interesse di De Laurentiis con un’offerta più appetibile, l’Inter potrebbe inserire nell’affare anche Giampaolo Pazzini, ovviamente nel caso, con un esborso cash ridotto. Proprio l’attaccante ex doriano a causa della stratosferica stagione di Milito ha faticato a trovare il giusto spazio in attacco, e Napoli potrebbe rappresentare la giusta piazza per un suo rilancio, considerando come nel caso arrivasse anche Destro lo spazio davanti per lui non sarebbe poco, ma quasi nullo.

    DESTRO?-  Futuro incerto per l’attaccante del Siena, Mattia Destro, considerando come gli interessi delle maggiori società italiane, con Juventus, Roma e Inter siano fortissime su di lui. La sua situazione è molto particolare, essendo in comproprietà tra Siena e Genoa, dove l’Inter ha raggiunto un accordo di massima con Enrico Preziosi, mentre la Juve punta su un patto con il Siena. Ovviamente lo scandalo calcioscommesse piombato come un spada di Damocle dal cielo ha interrotto qualsiasi trattiva interlocutoria tra le parti, con lo stesso Preziosi impossibilitato nella giornata odierna ad incontrare il presidente del Siena, viste le vicende giudiziarie in corso. Rebus.

    VIVIANO PER SILVESTRE– Sempre in tema di comproprietà l’ultima idea di mercato nata in sede nerazzurra vedrebbe l’Inter sedersi ad un tavolo con il Palermo, evitando di finire alle buste per il cartellino di Emiliano Viviano, utilizzando la propria metà per attuare il sorpasso nella corsa al difensore rosanero Matias Silvestre, seguito in maniera forte e decisa anche dal Milan. Il centrale argentino dovrebbe sostituire Lucio al centro della difesa, mentre per Chivu già dato per partente, viste le poche offerte valide si prospetta l’ipotesi di accettazione della proposta fatta dalla dirigenza nerazzurra, con una netta riduzione dell’ingaggio e un contratto di due anni.

  • Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Archiviato il massimo campionato nella serata di ieri, l’Italia è già proiettata su quel che sarà dal prossimo 8 giugno, ovvero l’inizio dei campionati europei di calcio in Polonia e Ucraina. L’Italia farà il suo esordio domenica 10 giugno alle ore 18:00 e sfiderà la Spagna campione del mondo e d’Europa in carica.

    Ieri pomeriggio Cesare Prandelli, commisario tecnico della nazionale italiana, ha diramato la lista dei 32 pre-convocati per gli Europei in Polonia e Ucraina. I giocatori presenti nella lista si sono radunati oggi e sono stati sottoposti a dei test fisici in quel di Coverciano, eccezion fatta per i giocatori militanti in Juventus, Napoli e Paris Saint-Germain che devono ancora concludere la loro stagione rispettivamente con la finale di Coppa Italia e l’ultimo turno di Ligue 1. Dei 32 pre-convocati solo 23 avranno l’onore di difendere i colori italiani nella rassegna europea e i loro nomi verranno comunicati dalla Figc il 29 maggio. Tanti giocatori giovani e alcuni giocatori della vecchia guardia, vanno a comporre la lista dei top 32 di Prandelli.

    LISTA PRE-CONVOCATI ITALIA EURO 2012

    Cesare Prandelli spiega le scelte per gli azzurri di Euro 2012 | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain), Morgan De Sanctis (Napoli), Emiliano Viviano (Palermo).
    Difensori: Cristian Maggio (Napoli), Domenico Criscito (Zenit San Pietroburgo), Ignazio Abate (Milan), Federico Balzaretti (Palermo), Davide Astori (Cagliari), Salvatore Bocchetti (Rubin Kazan), Leonardo Bonucci (Juventus), Andrea Barzagli (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Andrea Ranocchia (Inter), Angelo Ogbonna (Torino).
    Centrocampisti: Andrea Pirlo (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Emanuele Giaccherini (Juventus), Daniele De Rossi (Roma), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Antonio Nocerino (Milan), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Ezequiel Schelotto (Atalanta) Luca Cigarini (Atalanta), Alessandro Diamanti (Bologna), Marco Verratti (Pescara).
    Attaccanti:Antonio Cassano (Milan), Mario Balotelli (Manchester City), Sebastian Giovinco (Parma), Antonio Di Natale (Udinese), Mattia Destro (Siena), Fabio Borini (Roma).

    La più grande sorpresa è la convocazione di Marco Verratti , classe 92 del Pescara delle meraviglie, convocazione meritata per il numero 10 abbruzzese che era appena entrato nel giro della nazionale U21 (2 presenze) e adesso si ritrova catapultato tra i grandi. Scelta coraggiosa per Prandelli, ma che fa capire quanto questa nazionale punti sui giovani. Nella lista dei 32 figura anche il giovane difensore del Torino Angelo Ogbonna, che insieme al già citato Verratti va a formare il duetto proveniente dalle Serie B 2011/2012.

    Sebastian Giovinco e Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    I grandi esclusi da mister Prandelli sono Giampaolo Pazzini, che paga lo scarso rendimento avuto nel suo club di appartenenza e Alessandro Matri, al quale non sono bastati 10 goal in campionato per convincere il ct italiano. A dire il vero leggendo i nomi degli attaccanti presenti in lista, possiamo notare che Prandelli ha prediletto avere più attaccanti mobili che di sfondamento, vedere Di Natale, Giovinco, Borini e Cassano. L’attaccante ariete della nazionale sarà Mario Balotelli (7 presenze 1 goal in nazionale) fresco campione d’Inghilterra con il Manchester City di Roberto Mancini. Il sesto attaccante della lista è Mattia Destro, definito da Prandelli “attaccante ideale”. Il classe 91, attualmente in comproprietà tra Genoa e Siena, festeggia così la sua splendida stagione (12 goal) vissuta quest’anno con la maglia del Siena.

    4  portieri convocati da mister Prandelli, oltre all’inamovibile Buffon sono presenti Sirigu, Viviano e De Sanctis. Di questi 4 solo 3 andranno in Polonia e Ucraina (ballottaggio Viviano-Sirigu). In difesa spazio allo zoccolo duro della Juventus campione d’Italia che dà alla nazionale i suoi 3 centrali difensivi (Chiellini, Barzagli, Bonucci). Sulle fasce confermati Maggio, Balzaretti e Criscito. Sorpresa Bocchetti del Rubin Kazan. Fiducia a Ranocchia (unico interista del gruppo). Grandi conferme per il centrocampo. Sono presenti ben 3 giocatori juventini ( Pirlo, Marchisio e Giaccherini), 2 giocatori del Milan (Nocerino e Montolivo) e ben 2 dell’Atalanta (Cigarini e Schelotto), a conferma della grande stagione disputata dai nerazzurri di Bergamo. A completare il pacchetto di metà campo ecco Daniele De Rossi, Thiago Motta e la new entry Alessandro Diamanti.

  • Palermo – Udinese 1-1. Torje nel finale beffa i rosanero

    Palermo – Udinese 1-1. Torje nel finale beffa i rosanero

    Un punto a testa che fa più felice l’Udinese nell’anticipo serale giocato al Barbera di Palermo. E’ il rumeno Torje, a sei minuti dalla fine, a salvare la squadra di Guidolin che intravedeva ormai la sconfitta dopo il gol messo a segno alla mezz’ora del primo tempo da parte di Miccoli. Una rete che consente comunque di muovere la classifica anche se per il terzo posto ancora ci sarà da sudare. E anche tanto. Rosanero che dal canto loro incassano un altro punticino pur non avendo grosse ambizioni di classifica.

    Mutti mette in campo una squadra quasi obbligata, considerando i tanti infortuni hanno costretto il tecnico siciliano a schierare in difesa Labrin, Milanovic e Mantovani. A sorpresa invece la scelta di lasciare Ilicic in panchina. Dall’altro lato non sorride nemmeno Guidolin che però rilancia Basta dopo un lungo periodo d’assenza. Fuori, almeno inizialmente, Armero. La prima chance, su punizione, è targata Miccoli, con Handanovic che sventa il pericolo. I rosanero insistono e alla mezz’ora vengono premiati: lancio in verticale di Barretto che pesca il solito Miccoli il quale in diagonale beffa Handanovic. Nel finale di tempo i padroni di casa reclamano un rigore per un presunto tocco con il braccio di Abdi su punizione di Miccoli.

    Esultanza Udinese © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Guidolin capisce che bisogna cambiare e lascia in panchina gli evanescenti Basta e Pasquale giocandosi le carte Pereyra e Armero. Il predominio dell’Udinese è sterile ma Guidolin ha l’asso nella manica: è Torje, entrato a 24’ dalla fine. A 8’ dal termine Di Natale va vicino al pari ma davanti a Viviano si divora il pari. Delusione che si trasforma in gioia al 39’: Torje serve Pereyra il quale si infila nella difesa palermitana restituendo il pallone al rumeno il quale insacca alle spalle di Viviano. Il gol di fatto chiude un match che, a livello spettacolare, preannunciava molto di più. Ma le assenze e la fatica della parte finale di stagione, evidentemente, hanno avuto il loro peso.

    Le pagelle di Palermo Udinese:
    Miccoli 7.5: Nel primo tempo fa di tutto: un gol, un quasi gol e per poco non si conquista un calcio di rigore. Il solito trascinatore.
    Barreto 7: Tre le note positive dei rosanero. Corre tanto e serve anche l’assist a Miccoli per il gol del vantaggio.
    Hernandez 5.5: Alterna buone giocate a conclusioni da dimenticare. La continuità non è il suo forte.
    Handanovic 6.5: Solita gara con interventi decisivi, in particolare sulla punizione di Miccoli.
    Ekstrand 4.5: Va bene che è un giovane e che si era in emergenza, ma una squadra in lotta per la Champions non può fare certi errori.
    Torje 7: L’arma segreta di Guidolin. Un gol importante in un momento davvero molto delicato, quando le speranze sembravano venir meno

    Il tabellino di Palermo Udinese 1-1:
    Palermo (3-5-2): Viviano 6; Labrin 6, Milanovic 6,5, Mantovani 5,5; Pisano 6, Migliaccio 6, Donati 6, Barreto 7 (43′ st Della Rocca sv), Balzaretti 6 (36′ st Aguirregaray sv); Hernandez 5,5 (25′ st Ilicic 5.5), Miccoli 7,5. In panchina: Tzorvas, Acquah, Vazquez, Budan. Allenatore: Mutti 6
    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6,5; Coda 6, Danilo 5, Ekstrand 4.5; Basta 4,5 (1′ st Pereyra 6,5), Pinzi 6, Pazienza 6 (21′ st Torje 7), Asamoah 6, Pasquale 6 (1′ st Armero 6); Abdi 6; Di Natale 5,5. In panchina: Padelli, Fernandes, Neuton, Vydra. Allenatore: Guidolin 5,5
    Arbitro: Damato di Barletta
    Marcatori: 31′ pt Miccoli (P); 39′ st Torje (U)

    Il video con la sintesi di Palermo Udinese 1-1:
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  • Palermo – Udinese, le formazioni. Scelte obbligate per Guidolin

    Palermo – Udinese, le formazioni. Scelte obbligate per Guidolin

    Vendicare lo 0 a 7 dello scorso anno e conquistare i punti necessari alla tranquillità da un lato, uscire da un momento non troppo positivo e continuare a sognare la Champions League dall’altro. Sono questi i temi principali della sfida in programma stasera allo stadio Barbera tra Palermo e Udinese. Entrambe le formazioni hanno conquistato appena un successo nelle ultime cinque gare, con i friulani che hanno perso il terzo posto distante però appena un punto e i siciliani che invece si sono distaccate parecchio dalla zona che vale l’Europa.

    L’allenatore dei rosanero Mutti deve rinunciare ai due squalificati Munoz e Bertolo oltre agli infortunati Silvestre e Migliaccio. Assenze pesanti dunque, specie in difesa e a centrocampo, ma i siciliani fanno molto affidamento sul trio delle meraviglie formato da Ilicic, Miccoli ed Hernandez. In porta c’è Viviano, davanti a lui, nel 4-3-1-2 di Mutti ecco la difesa formata da Pisano e Balzaretti laterali, Labrin e Mantovani centrali. Il trio in mezzo al campo è formato da Barreto, Donati e Della Rocca con Ilicic che agirà alle spalle delle punte Miccoli ed Hernandez.

    Francesco Guidolin | © Getty Images

    Dall’altro lato Guidolin come al solito deve fare i conti con le numerose assenze. Agli infortunati Benatia, Ferronetti, Isla, Badu e Barreto si sono aggiunti inoltre gli squalificati Domizzi, Fabbrini e Floro Flores. Praticamente sarà un’Udinese con gli uomini contati, specie nel reparto avanzato. Previsto comunque il rientro di Basta, ai box da diverse settimane causa infortunio. In porta come al solito Handanovic. Davanti a lui trio di difesa formato dal giovane Ekstrand, Danilo e Coda. A centrocampo Pinzi, Pazienza e Asamoah in mezzo, con Basta e Armero esterni. Abdi agisce alle spalle di Di Natale.

    Palermo Udinese, ecco le probabili formazioni:
    PALERMO (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Labrin, Mantovani, Balzaretti; Barreto, Donati, Della Rocca; Ilicic; Miccoli, Hernandez. In panchina: Tzorvas, Milanovic, Aguirregaray, Acquah, Vazquez, Zahavi, Budan. Allenatore: Mutti
    UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Ekstrand, Danilo, Coda; Basta, Pinzi, Pazienza, Asamoah, Armero; Abdi; Di Natale. In panchina: Padelli, Neuton, Pereyra, Pasquale, Fernandes, Torje, Vydra. Allenatore: Guidolin

  • Inter si riparte da Viviano e Giuseppe Rossi

    Inter si riparte da Viviano e Giuseppe Rossi

    Chi sarà il prossimo allenatore dell’Inter? Sarà davvero rivoluzione? Moratti allontanerà Branca dalla carica di direttore sportivo? I magri risultati conseguiti dall’Inter in questa stagione e la consapevolezza di aver fallito tutti gli obiettivi di inizio stagione impongono alla società un repentino esame di coscienza e sopratutto una nuova programmazione che faccia ritornare il club nerazzurro a lottare per posizioni e traguardi che più le competono. E’ indubbio che su un’annata sfortunata si ripercuotano maggiormente le scelte infelici di mercato dall’acquisto di Forlan non utilizzabile in Champions League a quello dell’infortunato Guarin.

    La missione di Ranieri si concluderà al termine della stagione anche se l’Inter dovesse riuscire nell’impresa di conquistare il terzo posto, ultimo valido per la Champions League ma chi sarà il nuovo tecnico dell’Inter al momento non è dato saperlo. Moratti ha iniziato le sue valutazioni e la scelta cadrà su un tecnico dalla forte personalità e con l’esperienza giusta per tener testa ad uno spogliatoio ambizioso ma spesso troppo anarchico al cambiamento.

    Emiliano Viviano torna all'Inter | ©Getty Images
    Quello però che ci sentiamo di affermare è che la tanto decantata rivoluzione non ci sarà, l’Inter ripartirà da gran parte della rosa attuale intervenendo poi su reparti e uomini in cerca di un sostanziale ringiovanimento dell’organico. Proprio ieri Inter e Palermo hanno concordato il ritorno alla Pinetina di Emiliano Viviano chiamato a raccogliere l’eredità di Julio Cesar apparentemente pronto a lasciare la casacca nerazzurra. L’attuale portiere rosanero dopo il caos buste in estate e il brutto infortunio sta dimostrando di aver mantenuto intatte le sue grandi qualità e di meritare una chance in una big. Insieme a Viviano il restyling dell’Inter tra i pali dovrebbe prevedere anche il ritorno del promettente Francesco Bardi chiamato a sostituire come secondo Castellazzi.

    La notizie è però il ritrovato interesse da parte dell’Inter per Giuseppe Rossi. Pepito sta facendo la corsa contro il tempo per recuperare dal terribile infortunio e prendersi una delle 23 maglie azzurre per l’Europeo di Polonia e Ucraina. Moratti che ha sempre avuto parole d’elogio per il giovane attaccante pare si pronto a sferrare un nuovo attacco approfittando del momento decisamente no del Villareal per averlo ad un prezzo notevolmente vantaggioso rispetto alla passata stagione.

  • Italia, i convocati di Prandelli per gli Usa. Novità Borini

    Italia, i convocati di Prandelli per gli Usa. Novità Borini

    Il ct Cesare Prandelli ha diramato la lista dei 23 convocati per l’amichevole Italia Usa in programma mercoledì 29 febbraio allo stadio Luigi Ferraris di Genova. Confermata l’esclusione di Balotelli, giudicato troppo nervoso dal commissario tecnico degli azzurri. In attacco spunta la novità Borini, andato in gol anche nell’ultima partita della Roma nella sfortunata trasferta contro l’Atalanta. Torna tra i convocati il difensore del Torino Ogbonna. A centrocampo si registra la presenza di Thiago Motta, mentre il nome di Viviano figura tra i quattro portieri convocati.

    Niente da fare per Totò Di Natale, la cui presenza era stata annunciata le scorse settimane dallo stesso Prandelli, ma l’infortunio occorso di recente all’attaccante bianconero ha pesato in maniera decisiva. Sorprende i più scettici la presenza dell’interista Pazzini. Nonostante in Russia il campionato sia ancora fermo, Criscito è stato regolarmente convocato per l’amichevole contro gli Stati Uniti. In difesa spicca il blocco bianconero costituito da Buffon, Chiellini, Barzagli e Bonucci.

    fabio borini | © Paolo Bruno/Getty Images

    In una recente intervista rilasciata alla Rai, il ct dell’Italia ha fatto intendere che la strada verso l’Europeo 2012 potrebbe non essere percorsa da Mario Balotelli. L’attaccante del City, in rete nel 3-0 della squadra di Mancini contro il Blackburn nell’ultimo incontro di Premier League, preoccupa per via di un carattere considerato difficile da gestire all’interno di una manifestazione così importante che mette sotto pressione anche i più grandi calciatori. Mino Raiola, procuratore di Supermario, ha difeso il proprio assistito invitando Prandelli a parlare in prima persona con il calciatore, evitando così di esternare tali dichiarazioni attraverso i media.

    La lista dei 23 convocati
    Portieri
    : Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Viviano (Palermo), Sirigu (Paris Saint Germain).
    Difensori: Chiellini (Juventus), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Astori (Cagliari), Ogbonna (Torino), Abate (Milan), Maggio (Napoli), Balzaretti (Palermo), Criscito (Zenit San Pietroburgo).
    Centrocampisti: De Rossi (Roma), Montolivo (Fiorentina), Marchisio (Juventus), Pirlo (Juventus), Nocerino (Milan), Thiago Motta (Paris Saint Germain).
    Attaccanti: Borini (Roma), Giovinco (Parma), Matri (Juventus), Pazzini (Inter).

     

     

  • Inter Palermo 4-4, Milito e Miccoli show a San Siro

    Inter Palermo 4-4, Milito e Miccoli show a San Siro

    Festival del gol a San Siro tra Inter e Palermo, in una partita che sembra non poter smettere mai di regalare emozioni. Finisce 4-4 lasciando molta amarezza in bocca agli uomini di Ranieri che dopo essere passati in svantaggio, si fanno recuperare ben 2 volte da uno stratosferico Miccoli. Nell’Inter superlativa la prestazione di Milito che realizza addirittura quattro reti, ma nel finale viene un po’ inspiegabilmente sostituito da Ranieri. Il terzo posto, dopo la vittoria dell’Udinese, è lontano cinque punti e la gran rincorsa sembra essere stata quasi annullata con solo due partite.

    PRIMO TEMPO – La prima occasione è nerazzurra con Sneijder che finalizza di testa un bel cross di Pazzini mandando di poco a lato, quasi a sancire la pace tra i due dopo le discussioni di Lecce. L’Inter sembra soffrire le ripartenze veloci dei rosanero e al 17’ è proprio il Palermo a portarsi in vantaggio con Mantovani che sugli sviluppi di un calcio d’angolo si libera dalla marcatura e finalizza da due passi, battendo un incolpevole Julio Cesar. Al 22’ arriva la reazione dell’Inter, con un pizzico di sfortuna per i rosanero, quando su cross di Maicon arriva la deviazione di Silvestre che serve il pallone su piedi di Milito: l’argentino non perdona battendo Viviano con un diagonale rasoterra riportando la partita sul pari. Ancora una buona occasione per i nerazzurri con Milito che al 35’ servito da Zanetti dal fondo, calcia mandando il pallone alto sopra la traversa. Tanta Inter dopo il gol di Milito, con Ranieri che schiera un 4-4-2 ridisegnato senza rombo con Sneijder ad agire largo sulla fascia a sinistra. Salvataggio in extremis nei minuti di recupero per il Palermo:  splendida percussione di Sneijder che mette una palla tesa in area  trovando la chiusura sulla linea di porta da parte di Balzaretti su Cambiasso, mantenendo il risultato invariato.

    Diego Milito | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa con gli stessi uomini del primo tempo per entrambe le squadre. È il Palermo a tornare in vantaggio al 6’ con una splendida invenzione di Miccoli che servito da Budan, protegge palla entra in area eludendo la marcatura di Ranocchia per calciare da sinistra all’angolo opposto, realizzando un gol fantastico. Non passa nemmeno un minuto e Milito pecca di egoismo, calciando di poco a lato, quando invece al centro dell’area c’era solissimo Pazzini a reclamare palla. Al 9’ il match cambia nuovamente: Nagatomo, servito da Poli supera Munoz con l’argentino che in maniera ingenua lo stende in area. L’arbitro Guida senza dubbi indica il dischetto del rigore. Milito si fa perdonare l’errore precedente battendo con freddezza dagli undici metri l’ex compagno Viviano, portando la partita sul punteggio del 2-2. Al 16’ Cambiasso di testa serve l’assist ancora per l’attaccante argentini che brucia sul tempo la difesa rosanero (in sospetta posizione di fuorigioco) entra in area e mette a sedere Viviano realizzando la sua tripletta personale, ribaltando la partita sul punteggio di 3-2.

    Al 19’ esordio per Angelo Palombo con Ranieri che toglie un altro ex sampdoriano come Poli per far entrare il centrocampista appena acquistato. Partita che non smette di regalare emozioni nemmeno un istante, quando al 21’ Balzaretti mette in area un cross forte e teso, pescando il secondo gol in tuffo di Miccoli. Ranieri subito dopo il gol toglie Sneijder inserendo Obi, tra i mugugni del pubblico di San Siro. Tripudio nerazzurro al 23′ con il poker di Milito: Palombo da centrocampo apre per Zanetti largo a destra, il capitano mette in area e su una conclusione sporcata di Pazzini, il Principe tocca di prima e insacca nuovamente alle spalle di Viviano. Poco dopo, al 28′, annullato il quinto gol di Milito perché sul cross di Maicon secondo il guardalinee la traiettoria del pallone avrebbe passato la linea di fondo. Il Palermo non si arrende e al 42’ ancora una volta è Miccoli a ripetere l’azione del bellissimo gol del 2-1, stavolta anticipando Lucio e angolando sul palo opposto di Julio Cesar. Il risultato non cambia e il Palermo grazie a uno straordinario Miccoli in opposizione a un Milito stellare, ferma l’Inter in casa.

  • Kucka per Viviano, Inter e Genoa trovano l’accordo

    Kucka per Viviano, Inter e Genoa trovano l’accordo

    E’ finalmente arrivata a compimento la lunga trattativa tra Inter e Genoa per il passaggio di consegne tra Emiliano Viviano e Juray Kucka. Il portiere, nella scorsa stagione a Bologna, prima del brutto infortunio era stato seguito dal Genoa per sostituire l’incerto Eduardo il Grifone è stato costretto poi a virare su Frey facendo apparentemente saltare l’affare.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Dopo una estenuante trattativa quest’oggi è arrivata la firma con le due società che si scambiano la comproprietà dei due giocatore che però resteranno con le rispettive maglie almeno fino a gennaio. Viviano infatti continuerà le cure riabilitative sotto lo staff nerazzurro mentre il centrocampista darà manforte all’undici di Malesani dando tempo a Preziosi di trovare un degno sostituto. Sembra tramontata invece la cessione di Rodrigo Palacio tornato nelle ultime ore in cima alla lista dei desideri di Walter Sabatini e pronto ad una offerta allettante che potrebbe prevedere il ritorno alGenoa di Marco Borriello anche se l’attaccante dovrebbe ridursi l’ingaggio. In casa Inter è invece arrivato quest’oggi l’annuncio dell’arrivo in prestito con diritto di riscatto di Andrea Poli mentre è atteso per questa sera Diego Forlan.

  • Kucka all’Inter subito. Preziosi molla la presa

    Kucka all’Inter subito. Preziosi molla la presa

    Lo abbiamo detto più volte il patron del Genoa Enrico Preziosi soffre di una particolare sindrome da calciomercato che lo schiavo di esso costringendolo a rivoluzionare la sua squadra ad ogni occasione investendo tantissimo ma scontentando allo stesso tempo i tifosi. Il presidente questa volta aveva promesso niente rivoluzioni confermando almeno per questa stagione Juray Kucka, ma stando alle indiscrezioni degli ultimi minuti l’Inter in un fitto colloquio con Capozucca avrebbe strappato l’ok per il trasferimento.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Kucka si trasferirebbe subito a Milano in comproprietà pagata con la cessione di Viviano e 5 milioni di euro. Senza dubbio una offerta allettante e redditizia che porterebbe al Genoa la liquidità necessaria per arrivare a Gilardino in attacco salvaguardando comunque il patrimonio del giocatore. Inter e Genoa starebbero comunque per definire anche la cessione di Rodrigo Palacio. Piazzato Pandev al Napoli infatti l’Inter avrebbe proposto al Genoa la cessione in prestito dell’argentino con diritto di riscatto già fissato da esercitare nella prossima stagione.

  • Crack Viviano, rottura del crociato

    Crack Viviano, rottura del crociato

    Vi capita di pensare alle coincidenze? Di pensare a come sarebbe cambiata la vostra vita se una scelta avesse avuto la meglio sull’altra? Emiliano Viviano senza l’errore alle buste del Bologna sarebbe forse oggi il portiere titolare della neonata Roma di Luis Enrique e nella prossima stagione si sarebbe giocato all’Olimpico le enormi chance di andare all’Europeo da secondo di Buffon.

    © Dino Panato/Getty Images
    La vita purtroppo non va avanti con i se e con i ma e Emiliano Viviano da quel giorno è praticamente inserito in ogni trattativa condotta dai nerazzurri. Il portiere, lo scorso anno tra i migliori del campionato, proprio per inseguire il songo azzurro preferiva una maglia meno importante forse di quella nerazzurra ma che gli desse la possibilità di giocare. Invece, quando gli accordi tra Genoa e Inter sembravano interrotti e l’ipotesi Bayer Leverkusen prendeva consistenza Viviano è costretto a fermarsi per la rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nei prossimi giorni ci sarà l’intervento chirurgico che con ogni probabilità lo terrà fuori dal rettangolo verde per almeno sei mesi. Il destino, adesso sembra avverso, non ci resta che fargli un grosso in bocca al lupo.