Tag: emanuele giaccherini

  • Le pagelle di Cesena – Juventus 2-2

    CESENA

    Santon: 5 Sta diventando il gemello triste di quel ragazzo che aveva entusiasmato nei duelli contro Cristiano Ronaldo. Partita ordinata dietro ma non impressiona.

    Lauro: 6,5 In un ruolo dove i giocatori bravi sono rari, il Cesena ha la fortuna di avere un giocatore più che affidabile. Corre e lotta sulla fascia di competenza.

    Parolo: 7,5 Una prestazione da incorniciare per il centrocampista del Cesena che oltre a fare il suo lavoro di centrocampista si inventa attaccante e prima procura il rigore e poi sengna la rete del pareggio.

    Giaccherini: 5 Stecca la partita forse anche per l’errore macroscopico che compie nel primo tempo.

    JUVENTUS

    Buffon: 7 Nonostante il fallo (da espulsione) compiuto in occasione del rigore, Buffon salva letteralmete la porta tirando fuori tutto il repertorio delle grandi parate.

    Chiellini 4,5: Non sembra nemmeno lui quel ragazzone goffo e impreciso al centro della difesa. Partita da dimenticare al più presto

    Del Piero: 7,5 Nel primo tempo sfodera giocate di gran classe ed è determinante nell’azione del primo gol. Applausi al momento della sostituzione

    Matri : 8 Segna due gol bellissimi e da tutto per la squadra. Nel secondo tempo si batte come un leone fino al momento del cambio

  • Inter – Cesena 3-2, il Milan a -6

    Inter – Cesena 3-2, il Milan a -6

    Vittoria doveva essere e vittoria è stata ma l’Inter di Leonardo per superare il Cesena ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie nonostante dopo solo quindici minuti si trovava sul doppio vantaggio. Leonardo stravolge un pò l’undici titolare rispetto alle indiscrezioni della vigilia, Materazzi gioca al fianco di Lucio mentre Stankovic scala nei tre di centrocampo lasciando spazio a Pandev nel trio d’attacco.

    L’Inter parte con il piglio giusto e dopo appena quindici minuti è sul doppio vantaggio grazie all’immenso Eto’o e a Milito (alla seconda rete consecutiva). La partita sembra chiusa e il popolo nerazzurro si mette in poltrona nell’attesa di una goleada ma l’undici di Ficcadenti è squadra mai doma e prima con uno splendido gol di Bogdani e poi con il furetto Giaccherini ristabilisce le distanze. L’ultimo sussulto all’incontro arriva nel recupero con la testata di Chivu che regala il nuovo vantaggio: è il gol vittoria.

    La ripresa è più soporifera, Eto’o prende una traversa e Budan si divora un gol incredibile. Nel finale viene espulso Gaiccherini ma gli attacchi dei bianconeri son sempre pericolosi. Finisce, l’Inter di Leonardo inanella la quarta vittoria consecutiva in campionato e si porta a -6 dal Milan.

    TABELLINO
    INTER-CESENA 3-2

    14′ pt Eto’ (I), 15′ pt Milito (I), 23′ pt Bogdani (C), 29′ pt Giaccherini (C), 46′ pt Chivu (I)
    Inter (4-3-1-2): Castellazzi, Maicon, Lucio 6, Materazzi 5, Chivu 7, Zanetti 6, Cambiasso 6, Stankovic 5, Pandev 5 (40′ st Cordoba sv), Milito 6 (20′ pt Biabiany 5.5; 30′ st Obi sv), Eto’o 7.5. A disp.: Orlandoni, Santon, Muntari, Mariga. All.: Leonardo 6.
    Cesena (4-3-3): Antonioli 6, Ceccarelli 5,5, Benalouane 5, Von Bergen 5, Lauro 6 (19′ st Dellafiore 6), Parolo 6,5, Colucci 6, Sammarco 6 (24′ st Caserta 6), Jimenez 6 (32′ st Budan 6,5) , Bogdani 6,5, Giaccherini 6. A disp.: Calderoni, Pellegrino, Appiah, Malonga. All.: Ficcadenti 6.5.
    Arbitro: Russo 6
    Espulso: Giaccherini al 29′ st per doppia ammonizione.
    Ammoniti: Materazzi (I), Benalouane (C)

  • Prandelli incorona Giaccherini e il Cesena

    Il Cesena è senza ombra di dubbio la rivelazione di questo primo scorcio di serie A. L’undici di Ficcadenti gioca un bel calcio dimostrando di poter sopperire con l’entusiasmo e la valorizzazione del collettivo al gap tecnico delle big di serie A.

    Ad incoronare il buon lavoro della società romagnola è il commissario tecnico Cesare Prandelli in una intervista concessa a Sky da Madrid:
    “Mi sono piaciute le neopromosse che hanno il coraggio per disputare un’ottima stagione. Non mi sono piaciute, invece, le solite polemiche e la violenza psicologica verso gli arbitri. Come se ne esce? Se riusciamo ad abbassare i toni. Gli arbitri italiani a livello tecnico sono i migliori del mondo e a livello fisico sono atleti veri”

    Eto’o e Giaccherini
    “Sono due giocatori diversi, Eto’o è un attaccante, ma Giaccherini è un giocatore molto interessante. Stiamo monitorando molti giocatori per vedere se hanno capacità per iniziare con noi un ciclo”

    Le big
    “Il Milan? Sta ricercando una identità ben precisa. Allegri è molto bravo, ma un attacco così non credo sia improponibile vederlo in campo. La crisi della Roma? Non lo so, solo chi lavora sul campo sa dare risposte precise. Molte squadre -spiega il ct azzurro- non hanno ancora trovato la condizione. La Fiorentina? Ha avuto molti problemi con gli infortuni di Vargas, De Silvestri e Jovetic”

    Lippi
    “L’ho visto bene, sereno e rilassato, ci siamo raccontati delle vacanze, abbiamo parlato dei nipotini, della famiglia e mi ha consigliato dei libri. E’ stata una piacevole chiacchierata con un grandissimo personaggio che ha sofferto in questo ultimo periodo”.

  • Serie A: Il Milan inciampa sul Cesena [analisi+pagelle]

    Serie A: Il Milan inciampa sul Cesena [analisi+pagelle]

    E’ la vecchia storia di Davide che batte Golia: il Cesena supera il Milan due a zero. La “fionda” di Ficcadenti viene traslata dalla Bibbia nelle veloci ripartenze bianconere già ammirate all’Olimpico contro la Roma. In barba alle prime scintille della dinamite offensiva rossonera che con una conclusione a giro di Ronaldinho impensierisce Antonioli, bravo a disinnescare, i romagnoli impiegano una decina di minuti a riprendere confidenza con la Serie A, lasciata diciannove anni or sono contro quello stesso Milan.

    Allora c’era Van Basten, oggi c’è Ibrahimovic: a voi le conclusioni in materia di raffronto. Al Cesena, invece, quelle dirette verso la porta presidiata da Abbiati: due tiri e altrettanti gol. Pur trattandosi della stessa arte per gli sconfitti è sfortuna, per i vincitori è cinismo. Trentunesimo e quarantaduesimo della prima frazione di gioco i minuti del delitto: prima Bogdani stordisce il “Diavolo” con una capocciata e poi Giaccherini lo affossa in contropiede rispedendolo all’inferno.

    E’ notte fonda per il Milan al quale viene per giunta annullato un gol, molto dubbio per la verità l’offside fischiato a Pato. Il secondo tempo ostenta un Cesena che resiste agli urti e imbastisce ripartenze a gogo’, il Milan ci prova con le sue trame ma i ritmi bassi mandano in panne il cervello. Nel finale Ibra fallisce un “generoso” rigore, ennesima prova che questa sera la sorte ha baciato la fronte del “piccolo” Cesena, voltando le spalle al gigante spocchioso.

    Era una di quelle giornate in cui va tutto storto. Come non c’era da esaltarsi dopo la scorpacciata di gol contro il Lecce, altresì non c’è da deprimersi a fronte della disfatta odierna. Il Milan non ha sottovalutato l’avversario, anzi. Il tallone d’Achille scoperto è rintracciabile nell’eccedenza di frenesia: tutti all’arrembaggio, tutti alla ricerca della giocata, troppi mastri e pochi operai. Considerando le cinque stelle offensive annoverate dal Milan, l’ultimo uomo sulla faccia della terra che mi sarei aspettato facesse la prima punta era Gennaro Ivan Gattuso. Addirittura Ibra e Pato si defilavano a turno sulla fascia per aprire gli spazi, e di chi? L’uomo che al posto dei piedi monta due ferri da stiro! Con Pirlo decisamente sottotono si stenta come al solito, ma niente paura ci sono Ronaldinho e Ibra a macinare gioco, no? Ebbene, stasera abbiamo capito che tre cervelli sono inutili se non c’è una testa comune che li ospita. Ronaldinho è stato addirittura limitato dai ritorni a riva dello svedese in cerca del pallone. Il “genio” ha stravolto l’assetto del Milan ed, almeno per stasera, è stato un male. Per Pato numeri e dribling, nella propria trequarti però, troppo lontano dalla porta poiché intento a coprire le partite offensive di “Gattuso” in una messa in scena del teatro dell’assurdo. Altro che capovolgimento di ruoli, stasera il campione del mondo sembrava un elettricista che voleva riparare una perdita d’acqua. Naturalmente, oltre ad essere inconcludente in avanti, lasciando scoperto l’uscio, ha consegnato al Cesena l’unica chiave della retroguardia rossonera: il contropiede.

    Ad Allegri l’onere di porre fine ad eventuali crisi d’identità e di trovare un nuovo ed efficace assetto, implementato dall’approdo del duo Ibra-Robinho, e capace di far coesistere le virtù individuali di ogni fuoriclasse assurgendo all’ideale di collettivo: e guai a chi dice che gli allenatori guadagnano troppo. Fronte opposto, i romagnoli sono riusciti ad emulare il modello teutonico ostentato da Loew durante la recente rassegna mondiale. In fase di non possesso il Cesena era più intricato da districare di un cubo di Rubik.

    Davanti, al pari dei rossoneri, reggeva un coraggioso tridente composto dal baluardo Bogdani e dalle frecce Giaccherini e Schelotto, micidiali nel conferire profondità alla squadra. Vittoria meritata per il Cesena. Sconfitta meritata per “gli altri” in campo. E sì, perché stasera erano undici giocatori non il Milan, nè tantomeno una squadra degna di questo nome. Senza Nesta e con una morfologia ancora da definire, se proprio si doveva  perdere, è stato un bene che la sconfitta sia arrivata oggi. Dalla prossima gara in poi, vietato sbagliare!

    MILAN

    Abbiati 6: Incolpevole su entrambi i gol, evita il tre a zero.

    Bonera 5,5: Nella prima frazione fa buona guardia sulla fascia, nella ripresa viene impiegato da centrale e perde la bussola.

    Papastathopoulos 4,5: Su un gol e mezzo del Cesena è l’indiziato numero uno. Prima prova ad anticipare in gamba tesa Bogdani fallendo miseramente, poi innesca il contropiede romagnolo e per giunta si perde l’inserimento di Giaccherini. Fossimo stati al Giro d’Italia la maglia nera non gliel’avrebbe tolta nessuno.

    Thiago Silva 6: Unica sufficienza in difesa per il Milan, il che è tutto un dire. Gli manca Nesta e prova a dedicargli un gol, ma la mira lo tradisce come i compagni di reparto. Nella ripresa esce per “l’anonimo” Abate (5,5).

    Antonini 5,5: Qualche scorribanda in attacco e qualche leggerezza in difesa. Non basta per la sufficienza.

    Gattuso 5: A trent’anni decide di cambiare ruolo. Il Milan quest’anno ha speso quarantatre milioni per potenziare il parco attaccanti, poteva dirlo anche prima di nutrire mire offensive. In linea d’aria gioca davanti ad Ibrahimovic ed è più un fastidio che un risolutore per noti limiti tecnici. Lascia i compagni in balia delle ripartenze avversarie: roba che neanche i mocciosi all’oratorio del “voglio segnare io”.

    Pirlo 5,5: Questa sera ha illuminato meno di un accendino.

    Ambrosini 5,5: A tamponare tampona. Il problema è che non disinfetta e il Milan prende due infezioni: Giaccherini e Bogdani.

    Pato 6,5: Pronti-via si becca il cazziatone di Ibra per un passaggio sbagliato, tuttavia risale in fretta la china. Stasera era proprio in forma, purtroppo ad un attaccante non basta se i compagni non ti assistono. Spina nel fianco destro del Cesena, dà anche una mano dietro dove si disimpegna con giocate che vorremmo vedere in zone di campo un po’ più calde. E’ l’anno dell’esplosione, sarà per la prossima…

    Ibrahimovic 5,5: Ha completamente mutato il Milan che può contare su un ulteriore fonte di gioco, magari sarebbe gradevole vederlo più vicino alla porta. Si rende autore di giocate apprezzabili, ma abbisogna ancora di tempo per inserisi a pieno regime nei meccanismi del Milan. Il rigore sbagliato nega la sufficienza ad una sufficiente prova.

    Ronaldinho 4,5: Comincia sfiorando il gol, poi viene segnalato tra i desaparecidos. La dinamicità di Ibra gli sottrae spazi fungendo da criptonite. Dovrebbe schiodarsi dalla fascia ogni tanto, il campo è grande. Lascia il posto ad un intrapendente Robinho (6). Non ha una precisa collocazione? Bene, lui lo trovi dappertutto. E che numeri…

    Inzaghi 6,5: E sempre lui. Sul filo del fuorigioco anima il Milan conferendo profondità alla manovra. Conquista il rigore confermandosi un grande jolly. E’ sempre lui, l’ultimo vero attaccante: Pippo Inzaghi.

    CESENA

    Antonioli 6,5: Grande intervento su Ronaldinho, una vera sicurezza. Tutto dipende: Vecchio? No, esperto.

    Ceccarelli 7,5: Ottimo prospetto. Per lui un assist e tanti spunti interessanti. Prodotto del vivaio, possiede un invidiabile bagaglio fisico.

    Von Bergen 6: Senza infamia e sanza lode.

    Pellegrino 6,5: Tiene in mano la difesa.

    Nagatomo 6,5: E’ una scheggia sulla fascia, davvero niente male.

    Appiah 6,5: Guida il centrocampo con autorità.

    Colucci 6,5: Fa filtro e innesca il contropiede.

    Parolo 7: Giovane assistito da una grande personalità. Annovera pregevoli qualità tecniche e le mette in mostra contro la sua squadra del cuore: il Milan. Magari Galliani e Braida, questa sera in tribuna, hanno segnato il suo nome sul taccuino. Diventerà qualcuno…

    Schelotto 6,5: Può essere la rivelazione del campionato.

    Bogdani 7: Autore del primo gol, tiene sù la squadra facendo a sportellate con la difesa rossonera.

    Giaccherini 7,5: E’ in assoluto il giocatore italiano che più ricorda Messi. Quando parte palla al piede non gliela toglie nessuno: un i-pod che suona R&R. Prandelli non può lasciarsi sfuggire un talento di questa portata. Venticinque anni, un piede-calamità e una velocità imbarazzante: queste le credenziali della nuova freccia all’arco azzurro.

  • Highlights Cesena – Milan 2-0

    Al Manuzzi di Cesena sono Giaccherini e Schelotto i fenomeni. I due giovani esterni di Ficcadenti rubano la scena ai più quotati Ibrahimovic, Pato e Ronaldinho permettendo ai padroni di casa di superare meritamente il Milan

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  • Un tris di colpi per il Cesena: arrivano Budan, Rozenhal e Benalouane

    Un tris di colpi per il Cesena: arrivano Budan, Rozenhal e Benalouane

    Cesena attivissimo sul mercato. La squadra romagnola neopromossa in Serie A e autrice di una buonissima prestazione all’esordio in campionato all’Olimpico fermando la Roma sullo 0-0, ha infatti messo a segno un tris di colpi che aumenterà la qualità della rosa a disposizione del tecnico Ficcadenti.

    Il dg dei bianconeri Luca Mancini ha esordito in mattinata con l’acquisto del difensore 24enne Benalouane fino a poche ore prima in procinto di firmare per la Juventus e prelevato dal Saint Etienne. Poi è stata la volta di un altro difensore, l’ex laziale Rozenhal nella passata stagione all’Amburgo per terminare, al momento, con l’acquisto della possente punta Igor Budan del Palermo in prestito.
    Il tutto arriva con la notizia della conferma della stella Giaccherini: l’esterno, a detta del presidente Campedelli, non si muoverà dalla Romagna, almeno per questa stagione.

  • Cesena al raduno. L’obiettivo è mantere il sogno A

    Dopo 19 anni il Cesena torna a respirare un raduno di serie A in attesa dell’inizio del campionato che vedrà la squadra del presidente Campedelli impegnata nel raggiungere una salvezza sulla carta difficile.

    I bianconeri di Ficcadenti potranno però contare sull’entusiasmo di una piazza che torna a respirare il calcio ai massimi livelli e di un organico unito e pronto ancora a stupire.

    In attesa di qualche intervento sul mercato Ficcadenti ripartirà dall’esperienza di Antonioli tra i pali e la vivacità del trio Schelotto-Do Prado-Giaccherini pronto a stupire anche in A.

    Desta curiosità l’acquisto del terzino sinistro nipponico Nagatomo, mentre indiscrezioni vogliono il Cesena interessato a Tiribocchi o in alternativa Succi.