Una punizione perfetta di Andrea Pirlo a due minuti dalla fine permette alla Juventus di Antonio Conte di imporsi contro un Genoa davvero in splendida serata che ha messo in seria difficoltà i bianconeri ed ha avuto la grossa chance di passare in vantaggio con Calaiò che si è fatto parare un calcio di rigore da Buffon. (altro…)
La 25ma giornata di Serie A è stato il consueto turno spezzatino con una partita al sabato, 7 alla domenica a quattro orari diversi e due il lunedì sera, tutto questo ha reso la complicata la vita ai Fantallentori.
In questo turno non sono mancate le reti dei soliti Bomber ma anche diversi gol da difensori e centrocampisti che al Fantacalcio sono Bonus sempre inaspettati ma certamente graditi.
In questa giornata sono stati segnati 25 gol: Brivio, Pinilla, Rigoni, Thereau, Cuadrado, Mati Fernandez, Calaiò, Rolando, Tevez, Radu, Klose, Greco, Paulinho, Rami, Taarabt, Higuain, Amauri, Cassano, Nainggolan, Floccari, Floro Flores, Di Natale, Jankovic, Romulo, Toni.
Anche in questo turno c’è stato un autogol, quello del difensore del Sassuolo Paolo Cannavaro a favore della Lazio.
Gli assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 11: Raimondi, Guarente, Matri, Icardi, Gonzalez, Paulinho, Hamsik, Pjanic, Magnanelli, Iturbe, Toni.
L’ attaccante del Livorno Paulinho
In questo turno non si è segnata alcuna doppietta ma c’è stata la conferma dei difensori goleadorRami e Rolando, il ritorno al gol di Calaiò, il primo gol in maglia giallorossa di Nainggolan e le conferme dell’attaccante labronicoPaulinho, anche assist per lui, del PipitaHiguain, dell’ApacheTevez e dell’eterno Luca Toni.
Le delusioni arrivano da Borja Valero che, anche a causa dell’espulsione, porta a casa un 4 e da Maxi Lopez che sembrava tornato a dare gioie ai Fantallenatori ma che in questo turno ha macchiato la sua prestazione con un cartellino rosso che ha portato l’attaccante blucerchiato ad incassare un 3.
Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 25° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport”):
Questa invece la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 25° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):
Bardi 1.5; Cannavaro 2.5, Diakitè 3, Ziegler 4, Coda 4; Munari 3, Borja Valero 4, Cerci 5; Maxi Lopez 3, Zaza 4.5, Muriel 5
Ecco le statistiche aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, per Fantamedia, dopo la 25° giornata di Serie A (considerati calciatori con almeno 5 partite giocate):
Innocent Emeghara, segnatevi bene questo nome. Meglio se lo evidenziate anche. Il giocatore in questione si sta rivelando un grande campione con ampissimi margini di miglioramento. Le possibilità di crescere ci sono tutte sia perché Emeghara gioca nel Siena, con tutto il rispetto per il club toscano, non una squadra di grande livello, una big per intendersi, sia perché l’età è tutta dalla parte dello svizzero. Immaginatevi la prestazione del ragazzo in una compagine solida e ricca di grandi top player come Juventus, Milan, Inter: farebbe tutta un’altra figura. Per quanto riguarda l’età Emeghara è della classe 1989. I margini di miglioramento ci sono eccome. Comunque sia ai più Innocent Emeghara risultava prima di questo exploit un autentico sconosciuto poi, con quattro gol segnati in tre gare, è apparso su tutti i siti e giornali. Paragoni illustri, voci di mercato e esaltazioni. Scopriamo meglio chi è Emeghara.
LA MOSCA ATOMICA – Tutti eravamo a conoscenza della Formica atomica, cioè di Sebastian Giovinco, giocatore della Juventus così soprannominato per le sue caratteristiche fisiche. Lo speaker dello stadio Franchi di Siena ha inventato un nuovo simpatico nome per il giovane Innocent Emeghara. Per tutti i tifosi della Robur e di Siena, il numero 10 dei toscani è la Mosca atomica. Mai un paragone più azzeccato: rapido e fastidiosissimo per le difese avversarie. Ma da dove viene Emeghara? Ripercorriamo a grandi linee la sua carriera calcisica. Tutto è iniziato nell’Under 21 dello Zurigo nella quale Emeghara ha disputato 47 partite segnando 16 reti. Nel 2009 passa al Winterthur 28 presenze con 17 gol per poi trasferirsi al termine della stagione al Grasshopphers. Il bottino non è niente male, 10 gol in 33 partite. Dal 2011 Emeghara passa ai francesi del Lorient.
Le sue prestazioni non sono state esaltanti dai numeri, appena 5 reti in 28 partite ma il Siena ha comunque creduto in lui e l’ha portato in Italia nel calciomercato invernale. Con i bianconeri 3 partite e 4 gol. Un esordio ottimo nella Serie A. Emeghara segna il suo primo gol all’Inter (vittoria del Siena per 3-1) poi si ripete al Dall’Ara contro il bologna ( pareggio 1-1), a secco contro l’Udinese (sconfitta Siena) e doppietta contro la Lazio (3-0 Siena). Insomma quando segna lui i bianconeri fanno punti. Dopo la cessione di Calaiò, il mister Iachini non sapeva più a chi affidarsi in attacco ma ora ecco spuntare la mosca atomica, l’uomo che potrebbe condurre i bianconeri alla salvezza.
AFFARE SALTATO – Il Napoli, secondo il presidente del San Paolo Juvencio Juvenal, sarebbe reo di aver rilanciato per quattro volte l’offerta, creando un vero e proprio effetto asta che avrebbe fatto irritare il club brasiliano. Comunque sia, Bigon, secondo quanto riportato da Tuttosport, starebbe lavorando ad un trasferimento di Vargas in Sudamerica. Queste le parole dello stesso Bigon: “A ore chiuderemo il trasferimento di Vargas in Sudamerica”. L’ipotesi più probabile, come detto, sembra essere il Gremio. Intanto il Napoli può coccolarsi Emanuele Calaiò, attaccante ritornato all’ombra del Vesuvio dopo alcune stagioni passate al Siena. Il giocatore ha effettuato le visite mediche e ha firmato il contratto che lo terrà legato al colore azzurro fino al 2015. Ha parlato anche Armero, l’altro colpo del mercato invernale dei partenopei. Il colombiano crede fermamente nello scudetto e ha dichiarato di voler far bene con la maglia del Napoli. Queste le sue parole: “E’ un momento importante della mia carriera, il Napoli è una grande squadra. Mi parlano bene della città, dei compagni e di Mazzarri e non vedo l’ora di conoscerli. Arrivo con grande allegria e voglia di vincere, sono pronto per la concorrenza con il mio amico Zuniga e voglio lottare per lo scudetto“.
Finite le feste, arrivato il nuovo anno ed ecco che in casa Napoli iniziano a muoversi rapidamente sul mercato. De Laurentiis sembra pronto a cambiare in parte la rosa a disposizione di Mazzarri, soprattutto in difesa. Infatti, dopo le squalifiche di Grava e Paolo Cannavaro e la cessione di Aronica al Palermo, tutti gli sforzi degli uomini mercato del club partenopeo sembrano rivolte a rinforzare il reparto difensivo. Ma il primo colpo degli azzurri potrebbe arrivare a centrocampo con l’arrivo del colombiano Armero, un po sottotono in questa prima parte di stagione all’Udinese e spesso bocciato da Guidolin che gli ha preferito in più di un’occasione l’ex Inter Pasquale. La trattativa tra le tre parti (due società e giocatore) sarebbe già in fase avanzata ed è prevista la fumata bianca ad ore.
Si lavora solamente sulla formula d’acquisto. Prestito con diritto di riscatto fissato in 10 milioni o comproprietà da 4-5 milioni di euro. Pablo Armero avrebbe già dato il suo assenso al trasferimento a Napoli.
Il colombiano andrebbe a sostituire Dossena sulla sinistra, in partenza verso Palermo. I rosanero, dopo aver preso Aronica, vorrebbero portare in terra siciliana anche l’ex Reds. Le due squadre starebbero portando avanti anche un discorso portieri con lo scambio tra Rosati e Ujkani. Il primo andrebbe a difendere la porta siciliana, mentre l’albanese diventerebbe il vice De Sanctis.
In difesa gli obiettivi sono tanti. Si parte da Astori, di proprietà del Cagliari, in crisi finanziaria. Si può acquistare per 10-12 milioni di euro. Poi c’è il senese Neto, che in mezza stagione a Siena ha conquistato mezza serie A. Difficilmente il club di Mezzaroma si priverà del giocatore a campionato in corso. Si fa anche il nome di Andreolli del Chievo Verona, in scadenza di contratto con i clivensi e quindi acquistabile a gennaio a costi contenuti. Ed infine, l’argentino Silvestre, in ombra all’Inter dopo qualche buona stagione in Sicilia tra Catania e Palermo. Il giocatore potrebbe chiedere la cessione per ritrovare la brillantezza che gli ha permesso di arrivare nella Milano nerazzurra. Il prestito sarebbe l’opzione che metterebbe tutti d’accordo.
Ed infine l’attacco. Con la partenza del cileno Vargas verso il Brasile (sul giocatore è forte l’interesse di San Paolo e Gremio), Bigon cerca un vice Cavani con caratteristiche da prima punta. Ed ecco spuntare quindi un cavallo di ritorno, Emanuele Calaiò. L’attaccante, in forza al Siena sarebbe ben felice di tornare all’ombra del Vesuvio.
Siamo a gennaio, sembra luglio. La mini rivoluzione del Napoli è iniziata. Armero sarà il primo tassello di una lunga lista di acquisti.
Ripartire. E’ questo il verbo principe di Siena-Napoli, match della 18^ giornata di Serie A. Il Siena con il nuovo allenatore Iachini è chiamato a ripartire dopo le tre sconfitte consecutive in campionato a cui si è aggiunto anche il ko contro la Lazio in Coppa Italia, che di fatto ha segnato il debutto dell’ex tecnico di Sampdoria e Brescia sulla panchina toscana. Anche Mazzarri chiede ai suoi di ripartire dopo le inopinate sconfitte in campionato e Coppa contro il Bologna di Silvio Pioli, con il treno scudetto ormai definitivamente perso in seguito ai tre punti guadagnati ieri dalla Juve nella “trasferta” di Parma. Tre punti per restare agganciati alla zona Champions (Napoli), tre punti per scacciare il buio della Serie B (Siena). Tra poche ore al Franchi sapremo chi tra Siena e Napoli ripartirà.
SIENA – Iachini ne convoca 22 per la sfida odierna. Il modulo dovrebbe essere speculare a quello degli ospiti, il 3-5-2. Pegolo in porta, difesa a tre con Dellafiore Contini e Felipe. Sugli esterni giocheranno Valiani e Del Grosso, mentre al centro ci saranno Bolzoni D’Agostino e Rodriguez. In attacco la coppia Rosina-Calaiò, quest’ultimo grande ex della partita con 3 anni al Napoli e 40 gol in 112 partite.
NAPOLI – Mazzarri si affida al consolidato 3-4-1-2 lanciando titolare ancora una volta Insigne, preferito al macedone Pandev. Al fianco dell’ex Pescara c’è l’onnipresente Cavani, con Hamsik in cabina di regia sulla trequarti. Sulle fasce Zuniga e Maggio cercheranno di dare ampiezza alla manovra partenopea orchestrata questo pomeriggio da Behrami e Donadel. In difesa Fernandez potrebbe essere la sorpresa dell’ultimo minuto, sebbene il trio Campagnaro Gamberini Britos regali ancora certezze al tecnico livornese. In porta De Sanctis.
PRECEDENTI – Sono in tutto nove le trasferte del Napoli sul campo del Siena. Bilancio che vede i padroni di casa in netto vantaggio sugli azzurri. Quattro infatti le vittorie dei bianconeri di Toscana contro le due del Napoli, oltre a 4 pareggi. L’ultima volta che la squadra di Mazzarri ha affrontato il Siena è stato lo scorso 9 febbraio in Coppa Italia, quando i partenopei persero 2-1 l’andata della semifinale di Coppa Italia.
Probabili formazioni Siena-Napoli Siena (3-5-2): Pegolo, Dellafiore, Contini, Felipe, Valiani, Bolzoni, Rodriguez, D’Agostino, Del Grosso, Rosina, Calaiò. Allenatore: Iachini Napoli (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Gamberini, Britos, Maggio, Donadel, Behrami, Zuniga, Hamsik, Insigne, Cavani. Allenatore: Mazzarri.
Allo stadio Tardini alle ore 15 sarà di scena il Siena di Serse Cosmi, in un importante incrocio salvezza valido per la dodicesima giornata di serie A:Parma-Siena sarà, dunque, un incrocio importante tra due squadre alla ricerca di punti preziosi e, nonostante l’ultimo posto in classifica dei bianconeri toscani, il mister gialloblu Donadoni predica attenzione nei confronti dell’avversario.
Il Siena è, infatti, una squadra che, nonostante le difficoltà aggravate anche dagli iniziali sei punti di penalizzazione, non è un avversario da sottovalutare considerando le buone individualità e, soprattutto, il gran carattere che contraddistingue i toscani rafforzato dalla necessità di risalire la china il più in fretta possibile per colmare il gap iniziale imposto dalla penalità. Roberto Donadoni, dunque, ha preparato al meglio il match che necessita di esser letto con attenzione in chiave tattica, evitando di “voler tutto e subito ed essendo bravi a gestire”. Per il tecnico degli emiliani sarà fondamentale la lucidità ed il ritmo di gioco e, pertanto, chiede ai suoi di mantenere un ritmo elevato per esser pronti a sfruttare il momento giusto in cui colpire. Dal punto di vista della formazione Donadoni non ha ancora sciolto il dubbio Valdes, che ha rimediato una forte contusione al polpaccio nell’ultima gara disputata e, per questo, potrebbe saltare la gara anche se il tecnico si riserverà di decidere proprio all’ultimo minuto, se lo riterrà in condizioni ottimali, anche se data l’importanza di Valdes dovrebbe stringere i denti e scendere in campo. Altrimenti è in pre-allarme Musaccio che Donadoni ha dimostrato di stimare molto; quasi sicura, invece, la presenza del recuperato Amauri come lo stesso Donadoni ha confermato, probabilmente al fianco di Belfodil.
Il Siena di Cosmi, invece, è alla ricerca di punti importanti per risollevare la propria posizione di classifica, ma dovrà rinunciare a due uomini importanti come Zè Eduardo, D’Agostino e Rosina a causa di problemi fisici: in avanti, dunque, ci sarà Bogdani al fianco di Calaiò, e Valiani a supportarli sulla trequarti nel modulo 3-4-1-2. La presenza di Calaiò, insieme a quella del veterano Vergassola, è ritenuta fondamentale dal tecnico Cosmi, soprattutto in chiave psicologica, perchè “loro sono i veri pilastri della squadra”. Per i toscani servirà una grande gara contro una “squadra completa, ma – sempre secondo mister Cosmi – il suo Siena “è in grado di farla”.
Sul match grava l’incognita maltempo che, nella giornata di domani flaggellerà il Nord Italia ma, al contrario della gara di Genova tra Genoa e Napoli, non dovrebbe sussistere il rischio di un rinvio.
Siena (3-4-1-2): Pegolo; Dellafiore, Paci, Felipe; Angelo, Vergassola, Bolzoni, Del Grosso; Valiani; Bogdani, Calaiò. A disposizione: Campagnolo, Rubin, Contini, Coppola, Reginaldo, D’Agostino, Neto, Mannini, Sestu, Verre. Allenatore: Serse Cosmi.
Allo stadio Tardini di Parma dirigerà l’incontro il signor Celi di Bari, coadiuvato da Rubino e Pairetto (figlio dell’ex dirigente arbitrale Pierluigi Pairetto), Cervellera e Musolino come arbitri d’area, mentre il quarto uomo sarà Liberti.
Il Cagliari si riscopre grande. La squadra rossoblu batte il Siena con un perentorio 4-2, portandosi a quota 14 punti. La classifica vede ora i ragazzi di Pulga in ottava posizione, in coabitazione con la Roma di Zeman (ko anche ieri sera a Parma). Quella conquistata ad Is Arenas è la quarta vittoria consecutiva per i sardi, la seconda nel nuovo stadio. Dal loro arrivo in panchina, la coppia Pulga-Lopez ha sorpreso tutti. Sono dodici i punti guadagnati in quattro partite, percorso netto fin qui. E se l’apporto del reparto offensivo destava qualche perplessità (tre gol in tre gare), la prestazione offerta contro i toscani ha spazzato via qualsiasi dubbio. Aggiornando le statistiche, con la vittoria di ieri il Cagliari ha trovato la via della rete 7 volte, subendo soltanto un gol. Per risalire a quattro successi consecutivi si deve tornare indietro alla stagione 2008-2009, quando la banda rossoblu guidata da Massimiliano Allegri riuscì nello stesso filotto di gare. Quell’anno i sardi rimasero in corsa fino all’ultimo per uno storico piazzamento in Europa League.
DOPPIETTA NENE’– Dei sette gol sotto la gestione Pulga-Lopez, tre portano la firma di Nenè. La punta brasiliana ieri sera è stata disarmante. Prima uno stacco imperioso su calcio d’angolo per il gol del vantaggio. Al 26′ arriva poi una punizione stratosferica che schianta l’incrocio dei pali facendo tremare le gradinate della nuova Curva Sud. Se non bastasse l’ex Nacional manda in rete Sau nell’azione del 3-0 con cui il Cagliari annichilisce il Siena durante la prima frazione di gioco. Prestazione da man of the match. E adesso a tremare è Pinigol (il cileno ha fallito un calcio di rigore nella ripresa), che vede la sua maglia da titolare in forte dubbio per le prossime partite. L’isola ha conosciuto il miglior Nenè al suo primo anno a Cagliari, quando in 33 partite realizzò otto reti. Di questo passo crediamo che il brasiliano possa raggiungere e superare il record personale con la squadra rossoblu.
SORPRESA – Il tandem Pulga-Lopez ha adottato per la prima volta il 4-3-3, utilizzando Thiago Ribeiro e Sau in versione “bello e cattivo tempo” intorno al bomber Nenè. Scelta quanto mai azzeccata, che ha creato profondo imbarazzo a Cosmi. I quattro gol di ieri hanno avuto la partecipazione di tutti e tre gli attaccanti schierati dal primo minuto. Anche l’ex Cruzeiro infatti ha partecipato alla festa di ieri, segnando il gol del momentaneo 4-1 quando mancava un minuto al termine della partita.
PICCOLO SIENA – Nonostante i due gol realizzati (Bogdani al 42′ e Calaio al 90′), oltre ad un rigore fallito dallo stesso Calaiò nel corso del primo tempo quando il risultato vedeva il Cagliari già avanti di tre reti, il Siena non è mai stato in partita. Lo stesso Cosmi fa mea culpa nel post-partita, dichiarando apertamente che non ci sia stato nulla da salvare in questa trasferta sarda. Dopo 10 partite il Siena rimane sul fondo della classifica a quota 3 punti, posizione sulla quale pesa come un macigno la penalizzazione di 6 punti inflitta dalla procura federale per la vicenda calcioscommesse. La salvezza ora è a cinque lunghezze. In ogni caso la società toscana in serata ha confermato la fiducia all’allenatore, che sarà dunque regolarmente in panchina anche domenica per il match casalingo contro il Genoa.
Le pagelle di Cagliari-Siena 4-2 Nenè 8: straripante l’attaccante del Cagliari, autore della sua seconda doppietta in questi quattro anni al Cagliari dopo quella realizzata contro il Chievo il 13 febbraio 2011. La maglia da titolare ora è sua. ARTISTA Sau 7: corre come un dannato sapendo che quella concessagli da Pulga è un’occasione da non perdere. Il gol del 2-0 potrebbe convincere il due allenatori ad affidargli un ruolo di primo piano nel Cagliari che sta nascendo. BANDA Agazzi 6,5: il portiere rossoblu si riscopre anche para-rigori. E se anche Agazzi respinge i penalty qualcosa sta davvero cambiando in Sardegna. INEDITO Cosmi 5: la trasferta di Quartu Sant’Elena inizia male e finisce pure peggio. Il tecnico dei toscani non ci capisce nulla dal primo minuto al 90′. Così la salvezza diventa difficile. FLOP
E’ servito un colpo del genio e la grinta del principe per portare a casa i tre punti in una gara che ancora una volta ha evidenziato il calo di forma della Juventus. Nella sfida pomeridiana la Juve supera il Siena per 2-1 grazie alle reti siglate da Pirlo e Marchisio, dopo aver sofferto l’inziativa e la buona organizzazione degli uomini di Cosmi, quest’ultimo costretto, per proteste, a guardare la partita dalla tribuna accanto a Conte . Ma andiamo con ordine.
Dopo la promozione in A della stagione 2010-2011 Antonio Conte ritorna (simbolicamente) a Siena trovando una squadra che ha tutte le premesse di voler rimetter il gioco nelle mani degli avversari. La Juve soffre, sembra svogliata e poco esaltata nei match che sulla carta dovrebbero esserle favorevoli. Il primo guizzo è per i bianconeri toscani con Rosina che da solo davanti a Buffon colpisce male mantenendo il risultato invariato. Per sbloccarlo bisognerà attendere il 14′ quando Pirlo sorprende Pegolo con un tiro rasoterra che beffa la barriera. Ci prova ancora gusto al 40′, anche questa volta su calcio di punizione, il regista bianconero che questa volta deve alla traversa la negazione alla sua prima doppietta stagionale. Esce la cattiveria del Siena che in più di un’ occasione mette in seria difficoltà i Campioni d’Italia con il trio Rosina-Ze’ Eduardo-Calaiò impreciso sotto porta.
Al 42′ è Pegolo che salva il risultato su un bel tiro di Marchisio mandando in calcio d’angolo. L’episodio della mancata espulsione per somma di ammonizioni di Chiellini manda su tutte le furie Cosmi che viene prontamente invitato da Mazzoleni ad abbandonare il campo qualche minuto più tardi. Quando la prima parte di gara sembra chiudersi sull’1-0 arriva a gran sorpresa il pareggio per i padroni di casa: Angelo, che scappa a De Ceglie, serve Calaiò che di testa non fa sconti a Buffon. 1-1 e tutto da rifare per la Juventus.
Nella ripresa Carrera cambia con Asamoah al posto di De Ceglie provando a portarsi in avanti schiacciando gli avversari senza fare però mai male veramente, anzi, al 57′ è Chiellini che chiama agli straordinari Buffon impegnandolo con un pericoloso colpo di testa all’indietro. Mentre Vucinic decide di proseguire nell’ombra la sua prestazione Giovinco preferisce cambiare passo sfiorando al 63′ il colpo del ko. Assedio degli ospiti dalle parti di Pegolo con Vidal e Marchisio, ma il portiere non si fa sorprendere fino a quando, di rabbia, il Principino decide che è ora di mettere in cassaforte i tre punti con il primo gol stagionale: uno potente tiro di destro al volo che fa rifiatare la Juventus regalandole il 46esimo risultato utile e la vetta della classifica solitaria in attesa del risultato di stasera tra Udinese e Napoli.
Le pagelle di Siena-Juventus
Siena
Pegolo 7: Il portiere dei toscani incolpevole su entrambe le reti dei Campioni d’Italia, si fa trovare pronto nelle volte in cui gli uomini della Vecchia Signora gli fanno visita.
Felipe 6,5: Marcare Vucinic oggi non sarebbe stato un compito difficile per chiunque, lui fa il suo dovere senza problemi aiutato dalla svogliatezza del montenegrino.
Angleo 6,5: Al 47′ si beve De Ceglie riuscendo a servire Calaiò per il colpo che vale l’1-1.
Rosina 6: Nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi più di una volta ha fatto tremare la retroguardia juventina non riuscendo però a concretizzare.
Juventus
Chiellini 5: Il difensore è tra i più in diffocoltà del reparto arretrato, spesso si lascia sopraffare dall’intraprendenza di Angelo che in più di un’occasione lo costringe al fallo facendo urlare i toscani per la mancata espulsione. Al 57′ costringe Buffon agli straordinari su un colpo di testa all’indietro.
Pirlo 7: In giornata favorevole anche perchè non soffre la marcatura morbosa del Siena e si vede: porta in vantaggio, rischia la doppietta e dai suoi piedi partono tutti gli spunti per i compagni.
Marchisio 7,5: E’ l’anima di questa Juve, quello che è sempre l’ultimo ad arrendersi nonostante i sacrifici a cui è costretto ad ogni gara. Prodotto del vivaio bianconero è oggi tra i centrocampisti più forti e completi dell’intero panorama calcistico internazionale.
Giovinco 6,5: Rispetto al compagno di reparto è lui a rendersi più pericoloso e a creare problemi alla difesa toscana, gli è mancata la cattiveria sottoporta.
Vucinic 5: Il montenegrino si fa notare in campo per la sua svogliatezza piuttosto che per la conclusione che sfiora il palo. La Juventus risente dell’assenza delle sue giocate di classe.
La Juventus cerca il riscatto a Siena dopo il mezzo passo falso in trasferta contro la Fiorentina e dopo la deludente prestazione casalinga contro lo Shakhtar Donetsk in Champions League che ne ha minato il proseguio nella massima competizione europea. Siena-Juventus è una gara difficile e piena di punti comuni per le due società, non solo per via dei colori, ma anche perchè a Siena farebbe il suo ritorno Antonio Conte, autore del viaggio della promozione in A per i toscani, i due club sono legati anche dal conseguente scandalo del calcioscommesse che ha decreto una penalizzazione per la società toscana e una squalifica per l’allenatore juventino. Siena-Juventus potrebbe regalarci delle sorprese, il Siena vuole tornare alla vittoria dopo la disfatta contro la Lazio per riconfermare di essere uno tra i club in grado di dare maggiore fastidi agli avversari. Ne è consapevole Claudio Filippi che in conferenza stampa sottolinea: “Il Siena è la squadra rivelazione, perché senza penalizzazione avrebbe gli stessi punti di Fiorentina e Roma“.
Serse Cosmi metterà in campo la sua migliore formazione dovendo ancora rinunciare agli infortunati Contini, Coppola e D’Agostino. 3-4-3 è il modulo che dovrebbe essere schierato con Pegolo fra i pali, Neto, Paci e Felipe nelle retrovie mentre Sestu, Vergassola, Rodriguez e Del Grosso a centrocampo. Rosina e Zé Eduardo sulla trequarti con Calaiò unica punta a completare il reparto offensivo.
Per Carrera invece un po’ di turn over nonostante il preparatore dei portieri non ami pronunicare questa parola. Primo e certo cambio obbligato arriva dalla difesa dove Marrone prenderà il posto dello squalificato Bonucci, al suo fianco Barzagli e Chiellini a completare la linea difensiva con esterni Lichtsteiner e De Ceglie. Centrocampo con Pirlo, Marchisio con unico dubbio tra Vidal e Pogba, con il cileno che dovrebbe essere preferito al giovane francese. In attacco sarà Giovinco ad affiancare Vucinic con Matri e Bendtner che dovrebbero partire dalla panchina.