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  • Europa League, a Baku la finale sarà tutta londinese

    Europa League, a Baku la finale sarà tutta londinese

    La storia si ripete, il giorno dopo la finale di Champions tutta inglese, anche quella di Europa League sarà disputata da due squadre della Premier League, in questo caso addirittura due compagini di Londra, l’Arsenal ed il Chelsea. 

    Un successo più semplice quello dei Gunners guidati da Unai Emery, molto più sofferto e complicato quello dei Blues di Maurizio Sarri. 

    L’Arsenal dopo il successo maturato in casa per 3-1 nella gara dell’Emirates, ha rischiato solo ad inizio gara quando il Valencia ha sbloccato la partita con il gol di Gameiro al 11°. La paura però è durata solo 6 minuti, al 17° infatti ha iniziato la sua grande serata trovando il gol del pareggio. Il 2-1 firmato da Lacazette ha sostanzialmente chiuso il discorso qualificazione, c’è stato spazio per il gol del momentaneo 2-2 ancora di Gameiro e la doppietta (alla fine sarà tripletta per lui) del bomber Aubameyang.

    Unai Emery si presenta così alla sua quarta finale di Europa League, dopo i tre successi consecutivi tra il 2013/14 ed il 2015/16 alla guida del Siviglia, alla ricerca di uno strepitoso Poker.

    Sulla sua strada del tecnico basco però ci sarà il Chelsea che ha avuto bisogno di arrivare sino ai calci di rigore per eliminare un coriaceo Eintracht Francoforte.

    Una sfida, quella di semifinale di Europa League, tra inglesi e tedeschi che ha costantemente viaggiato sul filo dell’equilibrio. Dopo l’uno ad uno dell’andata a Francoforte, il Chelsea partiva leggermente in vantaggio ed il gol di Loftus-Cheek al 26° sembrava poter indirizzare totalmente la gara. Nel secondo tempo però i tedeschi hanno preso coraggio e sfruttando anche un errore in marcatura di David Luiz, ha immediatamente pareggiato. Nel resto della ripresa ed anche nei successivi supplementari gli uomini di Sarri non hanno sfruttato alcuni ghiottissimi contropiedi mentre l’Eintracht ha visto due conclusioni di Haller salvate sulla linea, prima da David Luiz e poi da Zappacosta.

    Dagli undici metri prima ha sbagliato Azpilicueta, poi però Kepa ha saputo respingere le conclusioni di Hinteregger e Paciencia regalando ad Hazard il match point che il belga non ha fallito.

    Il Chelsea è così volato in finale per un derby tutto londinese con l’Arsenal, c’è spazio anche per un piccolo record per Maurizio Sarri, il tecnico ex Napoli è infatti il primo italiano a raggiungere l’atto conclusivo della competizione da quando si chiama Europa League. 

     

    TABELLINI SEMIFINALI EUROPA LEAGUE

    VALENCIA-ARSENAL 2-4 (11°, 58° Gameiro (V), 17°, 69°, 88° Aubameyang (A), 50° Lacazette (A)) (risultato andata 1-3)

    Valencia (4-4-2): Neto; Piccini (56° Soler), Garay, Paulista, Gayà; Wass, Parejo, Coquelin, Guedes (71° Ferran Torres); Rodrigo (71° Santi Mina), Gameiro.

    Allenatore: Marcelino.

    Arsenal (4-3-1-2): Cech; Maitland-Niles, Sokratis, Koscienly, Monreal; Kolasinac (71° Mustafi), Xhaka, Torreira (80° Guendouzi); Ozil (62° Mkhitaryan); Lacazette, Aubameyang.

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Garay (V), Gayà (V), Ozil (A), Matiland-Niles (A), Paulista (V).

     

    CHELSEA – EINTRACHT FRANCOFORTE 5-4 d.c.r. (1-1 d.t.s 26° Loftus-Cheek (C), 49° Jovic (E)) (risultato andata 1-1)

    Sequenza Rigori: Haller (E) gol, Barkley (C) gol, Jovic (E) gol, Azpilicueta (C) parato, de Guzman (E) gol, Jorginho (C) gol, Hinteregger (E) parato, David Luiz (C) gol, Paciencia (E) parato, Hazard (C) gol.

    Chelsea (4-3-3): Kepa; Azpilicueta, Christensen (74° Zappacosta), David Luiz, Emerson; Kovacic, Jorginho, Loftus-Cheek (85° Barkley); Willian (62° Pedro), Giroud (96° Higuain), Hazard.

    Allenatore: Sarri.

    Eintracht Francoforte (3-4-1-2): Trapp; Abraham, Hinteregger, Falette; da Costa, Rode (70° de Guzman), Hasebe, Kostic; Gacinovic (118° Paciencia); Rebic (92° Haller), Jovic.

    Allenatore: Hutter.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Falette (E), Rode (E), Kovacic (C), Azpilicueta (C), de Guzman (E), Zappacosta (C).

     

  • Europa League: avanza il Napoli, l’Eintracht elimina l’Inter

    Europa League: avanza il Napoli, l’Eintracht elimina l’Inter

    Serata dolce-amara per le due italiane impegnate in Europa League, il Napoli esce sconfitto per 3-1 dal campo del Salisburgo ma in virtù del 3-0 dell’andata passa il turno. Saluta la competizione invece l’Inter che cade a San Siro per 1-0 contro l’Eintracht Francoforte.

    Una partita non certo positiva quella dei partenopei, in totale emergenza difensiva, però con un finale dolce, tornano così alla mente le parole di un Ancelotti arrabbiato dopo il 3-0, con qualche rischio, nella gara di andata per le troppe occasioni concesse agli austriaci.

    Se a Napoli si può sorridere nonostante la sconfitta, a San Siro è stata una serata dall’umore nerissimo.

    La squadra di Spalletti, con molte assenze, è entrata in campo con l’approccio sbagliato ed è subito andata sotto contro l’Eintracht Francoforte.

    Il tempo per fare due reti non sarebbe neppure mancato ma i nerazzurri non hanno praticamente mai avuto la giusta qualità per rendersi pericolosi e riaprire il discorso qualificazione ai quarti di Europa League.

     

    Partiamo con il racconto della prima italiana impegnata nel ritorno degli ottavi di Europa League, il Napoli sul campo del Red Bull Salisburgo.

    Gli austriaci, costretti a rimontare 3 gol, provano a partire forte ma il Napoli dietro non concede molto, anzi dopo l’inizio favorevole ai padroni di casa sono gli azzurri a prendere il controllo. Al 14° gara, ma sopratutto qualificazione, si mettono in discesa, Mario Rui scambia con Zielinski e poi mette in mezzo, la difesa del Salisburgo pasticcia mettendo in pratica un flipper col pallone che giunge a Milik che da due passi segna. Il Napoli abbassa i ritmi, al 25° Allan perde un brutto pallone e viene subito punito da Dabbur che dribbla Chiriches e batte Meret per il gol del pari. Immediata risposta degli azzurri con un gran tiro di Fabian Ruiz che colpisce il palo. Lo stadio torna a caricare il Salisburgo che prova a spingere alla ricerca del 2-1. Ci prova Minamino al 43° con un’azione personale, il suo rasoterra esce di poco. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione della gara è lo stesso, Salisburgo che ci prova ma sbaglia molto e Napoli in controllo. Al 65° i padroni di casa al termine di una grande azione trovano il vantaggio con il perfetto inserimento di Gulbrandsen su cross di Ulmer. Il gol carica il Salisburgo che spinge per trovare anche la terza rete. Al 78° problema per Ancelotti che perde Chiriches per infortunio ed è perdita grave in quanto assenti Maksimovic e Koulibaly per squalifica. Al 87° gran giocata acrobatica di Dabbur, Meret è battuto ma il palo salva il Napoli. Nel primo minuto di recupero, Leitgeb è il più veloce a sbrogliare una mischia in area e a portare a tre le reti dei suoi. Finisce così, il Napoli esce sconfitto da Salisburgo per 3-1 ma porta a casa la qualificazione dei quarti di Europa League.

     

    RED BULL SALISBURGO – NAPOLI 3-1 (14° Milik (N), 25° Dabbur (R), 65° Gulbrandsen (R), 91° Leitgeb (R))

    Red Bull Salisburgo (4-4-2): Walke; Leiner, Ramalho, Onguené, Ulmer; Mwepu (59° Gulbrandsen), Samassekou, Wolf, Szoboszlai (74° Leitgeb); Dabbur, Minamino (86° Haaland).

    Allenatore: Rose.

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Chiriches (78° Malcuit), Luperto, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski (74° Diawara); Milik, Mertens (88° Younes).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Del Cerro Grande.

    Ammoniti: Onguené (R), Milik (N), Samassekou (R).

     

    Passiamo ora al match di San Siro tra Inter ed Eintracht Francoforte.

    Passano solo 3 minuti ed è subito brivido per l’Inter, Kostic calcia rasoterra costringendo Handanovic alla gran parata, sulla ribattuta contrasto Haller-Cedric e palla sulla traversa. Il gol però è solo rimandato perché al 5° de Vrij sbaglia il colpo di testa all’indietro, ne approfitta Jovic che col pallonetto scavalca Handanovic e sigla il vantaggio Eintracht. I nerazzurri non hanno una reazione veemente anzi sono i tedeschi a rendersi più pericolosi. L’Inter si vede al 24° con un tiro di Candreva che però va lontano dal bersaglio. Al 27° arriva il raddoppio dell’Eintracht firmato da Haller ma il guardalinee ha la bandierina alzata e l’arbitro annulla. Gli uomini di Spalletti guadagnano qualche corner ma senza rendersi pericolosi, al 39° Kostic sfrutta un errore di Vecino e si presenta da Handanovic, il portiere sloveno salva. Il primo tempo si chiude con l’Inter sotto per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione è lo stesso del primo tempo, con i tedeschi in avanti e vicini al raddoppio con la conclusione da dentro l’area di Jovic deviata in corner. E’ un Inter che ci mette impegno ma non riesce a creare pericoli anzi serve sempre Handanovic a salvare su Haller. Spalletti sposta Skriniar a metà campo e lo slovacco si rende insidioso con un bel tiro, deviato, al minuto 71. Al 77° Kostic in contropiede, in netta superiorità numerica, perde il tempo giusto e spreca tutto. L’Inter resta in piedi grazie ai tanti contropiedi falliti dall’Eintracht. Al 91° altra gran parata di Handanovic su colpo di testa di Jovic. Non succede molto altro, finisce 1-0 per l’Eintracht che passa ai quarti mentre l’avventura in Europa League dell’Inter si chiude qua.

     

    INTER – EINTRACHT FRANCOFORTE 0-1 (5° Jovic)

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Cedric (62° Ranocchia); Vecino, Borja Valero (73° Esposito); Candreva, Politano (80° Merola), Perisic; Keita.

    Allenatore: Spalletti.

    Eintracht Francoforte (3-4-1-2): Trapp; Hasebe, Hinteregger, Ndicka; Da Costa, Rode (89° Paciencia), Willems (73° Stendera), Kostic; Gacinovic (59° De Guzman); Haller, Jovic.

    Allenatore: Hutter.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: D’Ambrosio (I), Borja Valero (I), Haller (E), Rode (E), Paciencia (E), Skriniar (I).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata tutto facile per il Chelsea di Sarri che vince 5-0 a Kiev contro la Dinamo. L’Arsenal compie la rimonta vincendo 3-0 in casa e ribaltando il 3-1 subito a Rennes. Un gol di Guedes al 93° permette al Valencia di trovare l’uno ad uno in casa del Krasnodar che vale la qualificazione. Il Villarreal, dopo il successo in trasferta, vince anche in casa ed elimina lo Zenit. Il Benfica, sconfitto 1-0 all’andata, ha bisogno dei supplementari per eliminare, vincendo 3-0, la Dinamo Zagabria. Clamorosa eliminazione del Siviglia, contro lo Slavia Praga gli andalusi replicano il 2-2 dell’andata, vanno subito avanti 3-2 nei supplementari ma si fanno rimontare e sorpassare con un gol di Traoré al 119°.

  • Europa League: Inter spreca un rigore, Napoli tutto in discesa

    Europa League: Inter spreca un rigore, Napoli tutto in discesa

    Nell’andata degli ottavi di Europa League l’Inter spreca una grande occasione fallendo un calcio di rigore, resiste poi agli attacchi dell’Eintracht e porta a casa lo 0-0. Tutto facile per il Napoli che, al San Paolo, con un secco 3-0 si sbarazza del Salisburgo.

    Un’Inter che come detto ha avuto la grossa chance nel primo tempo, con il rigore fallito da Brozovic, ed ha dimostrato una buona solidità difensiva nella ripresa. Al ritorno tra sette giorni a San Siro servirà un qualcosina in più, probabilmente servirà recuperare Icardi vista la squalifica di Lautaro Martinez.

    Decisamente positiva la serata del Napoli che cancella l’amarezza della sconfitta contro la Juventus e con le reti di Milik, Fabian Ruiz e l’autogol di Onguene batte tre a zero il Salisburgo. Un successo netto che mette in discesa il ritorno tra 7 giorni in Austria. Unico neo della serata il cartellino giallo che costerà la squalifica a Koulibaly.

     

    Veniamo al racconto della gara di andata degli ottavi di Europa League dei nerazzurri in casa dell’Eintracht.

    In partenza i tedeschi si rendono insidiosi con il pressing alto che va a disturbare il tentativo di costruzione da dietro dell’Inter. L’Eintracht cerca di provarci con qualche tiro da fuori ma senza impensierire Handanovic, al 21° grandissima occasione per l’Inter, Lautaro si procura un calcio di rigore, dal dischetto va Brozovic ma Trapp è bravo ad intuire e mettere in corner. La risposta Eintracht arriva alla mezz’ora con la giocata di Jovic salvata dalla difesa. La gara si mantiene sui binari dell’equilibrio e si va così al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Meglio l’Eintracht ad inizio ripresa, con Da Costa che al volo colpisce male guadagnando solo un corner dal quale arriverebbe anche il gol annullato però dalla posizione di fuorigioco di Haller. L’Inter è in difficoltà, i tedeschi ci credono, protestano per un mancato calcio di rigore e provano a rendersi pericolosi col colpo di testa di Jovic bloccato da Handanovic. Al 59° Spalletti perde Perisic per infortunio, dentro Candreva. Al 69° clamoroso palla gol per Hinteregger che sbuca sul secondo palo e tutto solo sbaglia il colpo di testa mettendo a lato. Al 87° grande protagonista ancora Handanovic bravo a tuffarsi e a respingere il rasoterra di Jovic. E’ un Inter in netta difficoltà, l’Eintracht però non riesce ad approfittarne ed il risultato non si sblocca. Dopo tre minuti di recupero arriva il fischio finale, tra sette giorni a San Siro si deciderà chi passerà ai quarti di Europa League.

     

    EINTRACHT FRANCOFORTE – INTER 0-0

    Eintracht Francoforte (3-4-1-2): Trapp; Hasebe, Hinteregger, Ndicka; Da Costa, Rode (77° Willems), Fernandes, Kostic; Gacinovic; Haller (80° Paciencia), Jovic.

    Allenatore: Hutter.

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Borja Valero (80° Cedric), Perisic (59° Candreva); Lautaro Martinez.

    Allenatore: Spalletti.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Kostic (E), Asamoah (I), Lautaro Martinez (I), Hasebe (E), Candreva (I), Fernandes (E).

     

    Veniamo ora al racconto della sfida del San Paolo tra Napoli e Salisburgo.

    La gara parte con ritmi alti con il Salisburgo che va per primo alla conclusione, al 4° minuto, con una buona giocata che porta al tiro di Wolf che Meret però controlla. Risponde il Napoli al minuto numero 8, palla recuperata e tiro di Ruiz deviato in corner dalla difesa. Al 10° però gli azzurri passano, Mertens serve Milik in profondità, il polacco supera il portiere e deposita in rete. La rete carica i partenopei che prendono in mano totale controllo del gioco. Gli austriaci troverebbero anche il pari con Daka al 16° la bandierina alta del guardalinee porta ad annullare la rete. Scampato il pericolo il Napoli si riporta avanti e con un gran tiro al volo di Fabian Ruiz, sigla il raddoppio. Il Salisburgo non si arrende e con un tiro da fuori di Leiner, deviato da Koulibaly, rischia di trovare il gol del 1-2. Il Napoli controlla i ritmi della gara, il Salisburgo cerca la pressione ma sostanzialmente non crea mai pericoli a Meret. Si va al riposo con gli uomini di Ancelotti avanti 2-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Passano due minuti e Dabbur ha subito una chance, Meret è bravo a respingere la conclusione. Si vede un Salisburgo diverso, più aggressivo, più intenso rispetto alla seconda parte del primo tempo. Al 53° risposta del Napoli con Mertens che spreca l’occasione di segnare il 3-0, Walke si salva. Il gol però è solo rimandato perché al 59° su un cross di Mario Rui, arriva Onguene che nel tentativo di salvare mette la palla di testa nella propria porta. Al 70° brivido per il Napoli, Ulmer è bravo a trovare il tiro da dentro l’area, il pallone finisce sull’esterno della rete. Passano 5 minuti ed un errore di valutazione di Ramalho permette a Milik di colpire, la palla supera Walke ma finisce sul fondo. Nel finale il Salisburgo cresce cercando quel gol che renderebbe possibile credere alla rimonta nella gara di ritorno. Nel primo minuto di recupero Meret si supera salvando la propria porta dalla conclusione di Gulbrandsen. Finisce così, il Napoli vince tre a zero e mette una seria ipoteca per il passaggio ai quarti di Europa League. 

     

    NAPOLI – RED BULL SALISBURGO 3-0 (10° Milik, 18° Fabian Ruiz, 59° aut. Onguene)

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz Zielinski (66° Diawara); Milik (81° Ounas), Mertens (72° Insigne).

    Allenatore: Ancelotti.

    Red Bull Salisburgo (4-4-2): Walke; Lainer, André Ramalho, Onguene, Ulmer; Schlager, Wolf, Samassekou, Junuzovic (62° Mwepu); Dabbur (75° Minamino), Daka (61° Gulbrandsen).

    Allenatore: Rose.

    Arbitro: Kulbakov.

    Ammoniti: Koulibaly (N), Schlager (R), Maksimovic (N), Ounas (N).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata l’Arsenal cade per 3-1 in casa del Rennes, pareggio casalingo del Siviglia per 2-2 con lo Slavia Praga. Sconfitta casalinga per lo Zenit, battuto 3-1 dal Villarreal. Tutto facile per il Chelsea che a Stamford Bridge batte 3-0 la Dinamo Kiev. Successi anche per Dinamo Zagabria, 1-0 al Benfica, e Valencia, 2-1 al Krasnodar.

  • Europa League: Salisburgo ed Eintracht per Napoli ed Inter

    Europa League: Salisburgo ed Eintracht per Napoli ed Inter

    L’urna di Nyon ha deciso di parlare tedesco per le due italiane qualificatesi agli ottavi di Europa League, saranno infatti Salisburgo ed Eintracht Francoforte le rivali scelte dal sorteggio odierno.

    Un sorteggio dal doppio volto: senza dubbio è stato molto positivo evitare le temibili Chelsea, Arsenal e Siviglia dall’altro però sono state pescate due avversarie che in questa edizione dell’Europa League hanno dimostrato di essere temibili per chiunque.

    Veniamo quindi a conoscere le due squadre che Napoli ed Inter si troveranno sul proprio cammino nelle gare degli ottavi di Europa League.

    Gli azzurri di Carlo Ancelotti sfideranno il Red Bull Salisburgo, gara di andata il 7 marzo al San Paolo e ritorno in Austria il 14 marzo, compagine che nella scorsa stagione eliminò la Lazio nei quarti di Europa League.

    La squadra guidata dal tecnico Marco Rose, rispetto alla scorsa stagione, ha perso giocatori di ottimo livello come Ćaleta-Car, Haidara, Berisha e Hwang Hee-Chan ma ha saputo mantenere una squadra vincente e di buona qualità.

    Pericolo numero uno è senza dubbio l’attaccante israeliano Munas Dabbur (22 gol in 33 presenze stagionali) da non sottovalutare le grandi qualità del centrocampista del Mali Samassékou, la spinta dell’esterno Lainer e il jolly giapponese Takumi Minamino che lo scorso anno segnò un gol all’Olimpico nella sconfitta 2-4 che però tenne aperte le speranze per la rimonta austriaca, poi avvenuta, al ritorno.

    Saranno invece i tedeschi dell’Eintracht Francoforte a giocarsi il passaggio del turno con i nerazzurri guidati da Luciano Spalletti, gara di andata il 7 marzo in Germania e ritorno a San Siro il 14 marzo.

    L’Eintracht, ben allenato da Hutter, in questa edizione dell’Europa League ha vinto con sei vittorie su sei il girone in cui era inserita anche la Lazio (contro i biancocelesti vittoria all’andata in Germania per 4-1 e successo 2-1 all’Olimpico) ed ha messo in mostra dei veri e proprio gioielli come i due attaccanti Jovic ed Haller autori di ben 36 gol in due nell’arco della stagione.

    Nella rosa dell’Eintracht figurano anche alcune vecchie conoscenze del calcio italiano come l’ex viola Rebic, De Guzman (che ha vestito le maglie di Napoli, Carpi e Chievo) e Gelson Fernandes (in Serie A con Udinese e Chievo).

     

    Il risultato dei sorteggi Europa League | © UEFA.com

    Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti il Chelsea di Sarri affronterà la Dinamo Kiev, l’Arsenal se la vedrà con il sorprendente Rennes ed il Siviglia sfiderà lo Slavia Praga. Dinamo Zagabria-Benfica, Valencia-Krasnodar e Zenit-Villarreal completano il quadro degli ottavi di Europa League.

  • Europa League: pianto greco Milan, perde anche la Lazio

    Europa League: pianto greco Milan, perde anche la Lazio

    La tre giorni di coppe europee si conclude nel peggiore dei modi per le italiane: il Milan viene sconfitto per 3-1 ad Atene ed è eliminato dall’Europa League, perde anche la Lazio, 2-1 in casa con l’Eintracht ma i biancocelesti erano già qualificati.

    I rossoneri che avevano due risultati su tre e potevano anche permettersi la sconfitta con un gol di scarto, dopo lo 0-0 del primo tempo commettono una distrazione su un corner che costa il gol dello 0-1. Nove minuti dopo ci si mette anche la sfortuna con la beffarda deviazione di Zapata per lo 0-2. Zapata poi bravo a rimettere subito le cose sui giusti binari segnando il gol del 1-2. A 10 minuti dalla fine è arrivato il rigore, molto dubbio, del 3-1.

    Un mix di fattori (dal sapersi accontentare del risultato, alla spinta del pubblico, sino al rigore dubbio) che hanno portato ad una eliminazione pesante, decisamente inaspettata che potrebbe mettere in discussione la panchina di Gattuso. 

    Prima di quella del Milan era arrivata anche la sconfitta della Lazio.

    Un k.o. quello dei biancocelesti indolore, visto il secondo posto già acquisito, nel quale si è visto un buon Correa, autore del gol del momentaneo 1-0 e di altre belle giocate, ed una squadra che nonostante la sconfitta ha soddisfatto mister Simone Inzaghi.

     

    Veniamo al racconto del match dell’Olimpico.

    Pronti via, la partenza migliore è dei tedeschi che nel primo quarto d’ora fanno la gara ma non vanno oltre a qualche corner guadagnato. Ci provano anche Willems e Muller ma la difesa della Lazio respinge. Al 27° si vedono i biancocelesti con la conclusione di Luis Alberto troppo centrale per creare problemi a Ronnow. Alla mezz’ora infortunio per Hasebe che lascia il campo per N’Dicka. Non accade molto altro, il primo tempo, dai ritmi decisamente bassi, si chiude sullo 0-0

    Secondo tempo che parte con gli stessi protagonisti che avevano chiuso il primo. La sfida è decisamente più vivace e al 56° una gran giocata di Luis Alberto che lancia Correa, l’argentino davanti a Ronnow non sbaglia. I tedeschi reagiscono subito, si rendono pericolosi con ripartenze veloci che impegnano la difesa bianconceleste poi al 65° Gacinovic da lontano lascia partire una conclusione che s’infila nell’angolo dove Proto non può arrivare. Subito il pareggio la squadra di Inzaghi si ributta in attacco e al 68° Durmisi viene messo davanti alla porta da Correa, Ronnow è strepitoso. Dall’altro lato del campo i tedeschi non sbagliano, Gacinovic trova il filtrante per Haller che, da dentro l’area col rasoterra, batte Proto. La reazione della Lazio non crea grosse occasioni se non una punizione di Luis Alberto al 90° facilmente bloccata dal portiere. Finisce così, vincono i tedeschi che chiudono il girone a punteggio pieno, la Lazio, già qualificata al secondo posto, non riesce a portare a casa un successo che non avrebbe fatto classifica ma che avrebbe comunque fatto morale.

     

    LAZIO – EINTRACHT FRANCOFORTE 1-2 (56° Correa (L), 65° Gacinovic (E), 71° Haller (E))

    Lazio (3-5-2): Proto; Bastos, Luiz Felipe, Acerbi; Caceres (75° Lulic), Murgia, Cataldi, Berisha (75° Rossi), Durmisi; Luis Alberto, Correa.

    Allenatore: S.Inzaghi.

    Eintracht Francoforte (4-4-1-1): Ronnow; da Costa, Russ, Falette, Willems; Muller (79° Jovic), Fernandes, Hasebe (32° N’Dicka), Tawatha; Gacinovic (88° Stendera); Haller.

    Allenatore: Hutter.

    Arbitro: Meler

    Ammoniti: Luis Alberto (L), Acerbi (L), Falette (E), Cataldi (L), Stendera (E).

     

    Passiamo ora alla sfida di Atene tra il Milan e l’Olympiacos. 

    Si parte e dopo pochi secondi Guerrero si trova solo davanti alla porta, bravissimo Reina ad uscire e chiudere. Altra buona occasione per i greci al 9° ma Abate è pronto ad anticipare Guerrero dopo la sponda di Fortounis. La risposta del Milan arriva al 18° con Higuain, servito da Cutrone, che cerca con la punta di sorprendere che però respinge. Un minuto dopo ci prova Zapata di testa ma alza ancora in corner. Al 26° brivido per il Milan con l’uscita a vuoto di Reina su azione da corner, si accende una mischia che i rossoneri sbrogliano con un po’ di fatica. Al 44° Reina in tuffo devia in corner una punizione di Fortounis. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si rientra senza cambi ed i greci hanno subito un’occasione con Fetfatzidis che calcia e sfiora il palo. Risposta Milan con il bolide di Kessie fuori di niente. L’Olympiacos spinge e al 60° sfrutta una distrazione del Milan che non si accorge di un corner battuto rapidamente, Higuain respinge la prima conclusione ma poi arriva Cissè di testa a spingere in rete. I rossoneri reagiscono subito con la conclusione dal limite di Cutrone fuori di niente. Al 63° super brivido per il Milan, prima Reina salva su Fortounis poi Guerrero calcia a botta sicura ma sulla linea c’è Zapata a salvare. Replica di Higuain, gran tiro, fuori di poco. Al 69° Guilherme ci prova da fuori, il tiro viene deviato da Zapata ed il pallone va a finire dove Reina non può arrivare. Zapata però si fa perdonare due minuti dopo, va a saltare sul corner e tocca il pallone, prova a salvare ma la palla è dentro, il Milan accorcia. I rossoneri sono distratti in difesa e al 75° serve un salvataggio miracoloso di Abate per respingere il tiro di Guerrero. Al 80° il neo entrato Torosidis si procura un calcio di rigore, dal dischetto va Fortounis che spiazza Reina. Al 92° ci prova Higuain, la palla è deviata sembra poter beffare ma esce sul fondo. Non basta nemmeno l’ultimo assalto, finisce 3-1, passa l’Olympiacos, il Milan esce dall’Europa League.

     

     

    OLYMPIACOS – MILAN 3-1 (60° Cissè (O), 69° Guilherme (O), 71° Zapata (M), 81° rig. Fortounis (O))

    Olympiacos (4-2-3-1): Sà; Elabdellaoui, Cissé, Vukovic, Koutris; Camara (79° Torosidis), Guilherme; Fetfatzidis (68° Natcho), Fortounis, Podence (85° Bouchalakis); Guerrero.

    Allenatore: Martins.

    Milan (4-4-2): Reina; Calabria, Abate, Zapata, Rodriguez (85° Halilovic); Castillejo, Kessie, Bakayoko, Calhanoglu; Higuain, Cutrone (78° Laxalt).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Bastien.

    Ammoniti: Calhanoglu (M), Koutris (O), Bakayoko (M), Cissé (O), Reina (M), Camara (O), Abate (M), Guerrero (O).

  • Europa League: Milan vittoria di rimonta, crolla la Lazio

    Europa League: Milan vittoria di rimonta, crolla la Lazio

    Cutrone ed Higuain protagonisti assoluti nella serata del Milan in Europa League.

    I rossoneri, sotto dopo un quarto d’ora in casa con l’Olympiacos, riescono a recuperare la partita nel secondo tempo e grazie alla doppietta del giovane Bomber, intramezzata dalla rete del Pipita, in meno di 10 minuti dal 70° al 79°, portano a casa 3 punti importantissimi in una serata non certo brillantissima dal punto di vista del gioco.

    Se il Milan può sorridere, la Lazio esce decisamente con le ossa rotte dalla trasferta di Francoforte.

    Un 4-1 pesantissimo, agevolato anche da una doppia inferiorità numerica per le espulsioni di Basta, a fine primo tempo, e Correa ad inizio ripresa.

    Subito sotto, i biancocelesti hanno saputo agguantare il pareggio, durato soli 5 minuti per l’arrivo del nuovo vantaggio Eintracht. Nella ripresa, sotto di un gol e di un uomo, la Lazio ha incassato il 3-1 in contropiede e poi è rimasta in nove per il rosso diretto a Correa. Sostanzialmente la partita si è chiusa lì, al minuto 58.

    Veniamo al racconto della prima italiana in campo in questa serata di Europa League, il Milan.

    Partono bene i rossoneri che si rendono pericolosi con una punizione calciata da Suso e con Castillejo che trova il gol ma è in fuorigioco, l’arbitro annulla. A passare in vantaggio però sono i greci con il colpo di testa di Guerrero, bravo ad anticipare Zapata, che supera Reina. Il Milan cerca di reagire ma non riesce a creare molte occasioni eccezion fatta per il solito Suso su calcio di punizione. Al 34° grosso pericolo per la difesa rossonera con Nahuel che scappa via in velocità e prova con un pallonetto a beffare Reina uscito molto dalla sua porta. Sul ribaltamento di fronte Higuain scatta in profondità, evita il fuorigioco, entra in area e calcia, José Sa è attento e chiude bene lo specchio. Al 41° Castillejo s’inserisce sul bel cross di Suso ma non trova la porta. Il primo tempo si chiude con l’Olympiacos avanti per 1-0 a San Siro.

    Si riparte senza cambi nelle due compagini. Come nel primo tempo, il protagonista del Milan è Suso che ci prova due volte tra il 50° e il 52°, nel primo caso salva il portiere, nel secondo la palla finisce sull’esterno della rete. Il secondo tempo pare una fotocopia del primo, con i padroni di casa a far la partita e con i greci insidiosi nelle rapide ripartenze. Al 66° brutta palla persa da Bakayoko che innesca il contropiede di Natcho, il calciatore dell’Olympiacos s’intestardisce nell’azione personale e arriva al tiro, calciando alto. Al 70° gran cross pennellato di Rodriguez per il colpo di testa di Cutrone che batte Sa e porta la gara in parità. Brividi per la difesa del Milan al 74° quando Fetfatzidis lascia partire un rasoterra da fuori area che esce ma non molto distante dal palo. Tra i rossoneri però c’è sempre il bomber Higuain, al 76° il Pipita riceve in area, controlla con il destro, rientra sul sinistro e piazza il tiro vincente per il vantaggio dei suoi. Passano solo 3 minuti e Calhanoglu serve un pallone rasoterra che attraversa l’area e trova Cutrone solo sul secondo palo, il giovane rossonero non può sbagliare, doppietta per lui e 3-1 Milan. Il tris di gol ravvicinati messi a segno dalla squadra di Gattuso toglie sostanzialmente ogni possibilità di reazione ai greci. Al 93° arriva l’ultima emozione con la conclusione di Calhanoglu che colpisce il palo. Finisce così, nella seconda giornata di Europa League, il Milan batte in rimonta 3-1 l’Olympiacos.

    MILAN – OLYMPIACOS 3-1 (14° Guerrero (O), 70°, 79° Cutrone (M), 76° Higuain (M))

    MILAN (4-3-3): Reina; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Biglia, Bakayoko, Bonaventura (54° Calhanoglu); Suso (80° Borini), Higuain, Castillejo (54° Cutrone).

    Allenatore: Gattuso.

    OLYMPIACOS (4-2-3-1): José Sa; Torosidis (78° Meriah), Roderick, Cissé, Koutris; Natcho, Guillerme; Fetfatzidis, Touré (82° Fortounis), Nahuel (72° Podence); Guerrero.

    Allenatore: Martins.

    Arbitro: Madden.

    Ammoniti: Calhanoglu (M).

     

    Passiamo ora all’altra italiana in campo in questa serata di Europa League, la Lazio di Simone Inzaghi.

    Partenza sprint per l’Eintracht che già al 4° passa in vantaggio con Da Costa bravo ad impattare con il destro su azione di corner. La risposta della Lazio arriva al 10° con un gran tiro di Immobile sul quale Trapp si distende e mette in corner. Brutte notizie per Inzaghi al 18°, dopo uno scontro di gioco Durmisi cade male causandosi un infortunio al braccio, il danese è costretto a lasciare il campo, entra Lulic. Al 22° grande ripartenza della Lazio con Correa che dal fondo pennella l’assist a Parolo che colpisce al volo e trova il gol. Una rete che fa infuriare i tedeschi, giallo per il portiere Trapp, per un tocco di mano di Lucas Leiva ad inizio azione. Il pareggio dura solo sei minuti perché al 28° Haller vince il duello con Leiva, poi mette la palla indietro per Gacinovic che controlla e dal fondo serve l’inserimento di Kostic che colpisce a botta sicura e batte Proto. La reazione della Lazio non si vede anzi sono i tedeschi che insistono pressando alto. Nel secondo minuto di recupero Basta trattiene vistosamente un avversario in ripartenza, il serbo era già ammonito, arriva per lui il secondo giallo e così la Lazio va al riposo sotto di un gol e con un uomo in meno.

    Si riparte per il secondo tempo con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo. Subito un brivido per la Lazio, al 49° Jovic cerca di concretizzare una bella ripartenza, giunto al limite incrocia la conclusione ma non trova la porta per poco. Il gol però è solo rimandato di 3 minuti perché al 52° altro gran contropiede dell’Eintracht, Haller trova Jovic e stavolta l’attaccante con un morbido colpo sotto batte Proto. I biancocelesti paiono accusare il colpo e non riescono a creare niente. Piove pure sul bagnato, al 58° brutta entrata di Correa da dietro su De Guzman, l’arbitro opta per il rosso, la Lazio rimane in 9. Il tempo scorre con i tedeschi che abbassano i ritmi e controllano il gioco. Al 74° Haller mete un cross teso sul secondo palo, Rebic non ci arriva per un niente. Haller, grande protagonista di serata, ci prova di tacco al 84°, palla lenta e centrale che Proto blocca. Al 94°, proprio prima del fischio finale, arriva il quarto gol, cross perfetto di Tawatha che trova libero sul secondo palo Da Costa, tutto facile per lui depositare in rete per la propria personale doppietta. Finisce così, la Lazio nella seconda giornata di Europa League, subisce una pesante sconfitta a Francoforte.

    EINTRACHT FRANCOFORTE – LAZIO 4-1 (4°, 94° Da Costa (E), 22° Parolo (L), 28° Kostic (E), 52° Jovic (E))

    EINTRACHT FRANCOFORTE (4-4-2): Trapp; Da Costa, Hasebe, Russ, Falette; Gacinovic, De Guzman (87° Stendera), Torro, Kostic (78° Tawatha); Haller, Jovic (67° Rebic).

    Allenatore: Hutter.

    LAZIO (3-5-1-1): Proto; Luiz Felipe, Acerbi, Wallace; Basta, Parolo, Lucas Leiva (76° Luis Alberto), Milinkovic-Savic (64° Berisha), Durmisi (18° Lulic); Correa; Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Gozobuyuk.

    Ammoniti: De Guzman (E), Trapp (E), Russ (E), Kostic (E), Immobile (L).

    Espulso: Basta (L), Correa (L).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata spicca la sconfitta del Siviglia a Krasnodar, vincono l’Arsenal, 3-0 in casa del Qarabag, ed il Chelsea di Sarri, 1-0 a Stamford Bridge contro il Vidi. Nel girone di Europa League del Milan, il Betis batte 3-0 il Dudelange. Finisce 2-2, nel gruppo della Lazio, la gara tra Apollon e Olympique Marsiglia.

  • Bundesliga, falsa partenza per Dortmund e Schalke

    Bundesliga, falsa partenza per Dortmund e Schalke

    Al successo nell’anticipo di ieri del Bayern Monaco, su un coriaceo Wolfsburg, ci si aspettava la risposta dello Schalke, impegnato in trasferta sul campo dell’Hannover e sopratutto quella del Borussia Dortmund nel proprio stadio contro un’altra grande ovvero il Bayer Leverkusen.

    Per quanto riguarda le altre gare successi per Eintracht Francoforte ed Hoffenheim, pareggi invece tra Colonia ed Amburgo e per l’Hertha con il Werder Brema.

    Come detto cade lo Schalke che in casa dell’Hannover riesce a sbloccare il match ad inizio ripresa con Huntelaar, nel giro di tre minuti, tra il 67° e 70°, però i padroni di casa riescono a ribaltarla con i gol di Prib e Joselu.

    Alla stessa ora è andato in scena il ritorno in Bundesliga del Colonia che ha visto chiudersi la sfida contro l’Amburgo a reti bianche.

    E’ dell’ex viola Seferovic il gol che ha permesso all’Eintracht Francoforte di battere per 1-0 il Friburgo.

    Spettacolare pareggio a Berlino, l’Hertha va sul doppio vantaggio con la doppietta di Schieber al 16° e 47° ma si fa rimontare dal Werder Brema che trova due gol in rapida successione, Lukimya-Mulongoti al 53° e Di Santo al 55°. Un occasione certamente sprecata per i biancoblu.

    Parte con un successo la stagione dell’Hoffenheim, i gol del successo sul arrivano dopo la mezz’ora del primo tempo: Szalai al 33° e Elyounoussi al 35°.

    Il velocissimo gol di Bellarabi
    Il velocissimo gol di Bellarabi

     

    Il piatto forte di questa giornata era sicuramente la sfida al Westfalenstadion tra Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen ed è una gara che resterà nella storia. Il vantaggio delle Aspirine arriva dopo soli 7 secondi, gol più veloce nella storia della Bundesliga, con Bellarabi. Il Dortmund si butta in avanti ma non riesce a superare un ottimo Leno. Al 95° poi da un errore di Durm nasce il raddoppio del Leverkusen con Bellarabi che strappa la palla al calciatore giallonero e poi serve un pallone facile, facile per il raddoppio di Kiessling.

     

    RISULTATI

    Colonia – Amburgo 0-0

    Eintracht Francoforte – Friburgo 1-0 (15° Seferovic)

    Hannover – Schalke 2-1 (47° Huntelaar (S), 67° Prib (H), 70° Joselu (H))

    Hertha Berlino – Werder Brema 2-2 (16°, 47° Schiber (H), 53° Lukimya-Mulongoti (W), 55° Di Santo (W))

    Hoffenheim – Augsburg 2-0 (33° Szalai, 35° Elyounoussi)

    Borussia Dortmund – Bayer Leverkusen 0-2 (1° Bellarabi, 95° Kiessling)

     

    CLASSIFICA

    Bayer Leverkusen, Bayern Monaco, Hannover, Hoffenheim e Eintracht Francoforte 3, Amburgo, Colonia, Hertha Berlino e Werder Brema 1, Wolfsburg, Friburgo, Schalke, Augsburg, Borussia Dortmund, Mainz*, Stoccarda*, Borussia Moenchengladbach*, Paderborn* 0.

    * una partita in meno

     

  • Bundesliga, si salva il Wolfsburg di Diego. La classifica finale

    Bundesliga, si salva il Wolfsburg di Diego. La classifica finale

    Con la 34esima giornata giocata oggi pomeriggio cala il sipario sulla Bundesliga edizione 2010-2011. Con il Borussia Dortmund campione di Germania già da due giornate, oggi sono arrivati gli ultimi verdetti: oltre ai gialloneri, in Champions League vanno Bayer Leverkusen e Bayern Monaco, i bavaresi dovranno disputare i preliminari. In Europa League accedono l’Hannover e il Magonza mentre l’ultimo posto disponibile verrà decretato dalla vincitrice della Coppa di Germania tra Duisburg e Schalke. Retrocedono direttamente nella seconda divisione tedesca St. Pauli ed Eintracht Francoforte, al loro posto le neo promosse Herta Berlino, si tratta di un ritorno, e l’Augusta, alla sua prima apparizione in Bundesliga, mentre il Borussia Monchengladbach, arrivato terz’ultimo, dovrà disputare uno spareggio con la terza classificata della 2. Fußball-Bundesliga, il Bochum.

    Aggiornamento: lo Schalke vince 5-0 la finale di Coppa di Germania contro il Duisburg e ottiene l’ultimo posto disponibile per l’Europa League.

    L’ultima giornata ha visto le vittorie delle prime 5 classificate: il Borussia Dortmund ha battuto al Signal Iduna Park l’Eintracht Francoforte per 3-1, doppietta per Barrios, blitz del Bayer Leverkusen a Friburgo (1-0), il Bayern Monaco vince 2-1 contro lo Stoccarda con rimonta firmata Mario Gomez, il capocannoniere della Bundesliga al suo 28esimo centro stagionale in campionato, e Bastian Schweinsteiger, l’Hannover liquida 3-1 il Norimberga e il Magonza batte il fanalino di coda St. Pauli per 2-1. Infine lo Schalke viene sconfitto dal Colonia per 2-1, inutile la rete per la squadra di Gelsenkirchen di Raul, il Wolfsburg dell’ex Juventus Diego si salva grazie al 3-1 a Sinsheim all’Hoffenheim, il Werder Brema cade a Kaiserslautern e infine pari tra Amburgo e Borussia Monchengladbach.

    Risultati e marcatori 34 Giornata Bundesliga

    AMBURGO – BORUSSIA MONCHENGLADBACH 1-1
    41′ Arango (B), 72′ Ben Hatira (A)
    BAYERN MONACO – STOCCARDA 2-1
    24′ Okazaki (S), 37′ Gomez (B), 72′ Schweinsteiger (B)
    BORUSSIA DORTMUND – EINTRACHT FRANCOFORTE 3-1
    47′ Rode (E), 69′ Barrios (B), 73′ aut Russ (E), 90′ Barrios (B)
    COLONIA – SCHALKE 2-1
    25′ Novakovic (C), 61′ Jajalo (C), 87′ Raul (S)
    FRIBURGO – BAYER LEVERKUSEN 0-1
    45′ Balitsch
    HANNOVER – NORIMBERGA 3-1
    25′ Wiessmeier (N), 30′ Haggui (H), 61′ Rausch (H), 79′ rig Konan (H)
    HOFFENHEIM – WOLFSBURG 1-3
    50′ Firmino (H), 61′ Mandzukic (W), 74′ Mandzukic (W), 79′ Grafite (W)
    KAISERSLAUTERN – WERDER BREMA 3-2
    7′ Nemec (K), 9′ Rodnei (K), 30′ Lakic (K), 43′ Frings (W), 56′ Arnautovic (W)
    MAGONZA – ST. PAULI 2-1
    42′ Lehamnn (S), 59′ rig Schurrle (M), 83′ Allagui (M)

    Classifica finale

    Pos Squadra Pt G
    1. BORUSSIA DORTMUND 75 34
    2. BAYER LEVERKUSEN 68 34
    3. BAYERN MONACO 65 34
    4. HANNOVER 60 34
    5. MAGONZA 58 34
    6. NORIMBERGA 47 34
    7. KAISERSLAUTERN 46 34
    8. AMBURGO 45 34
    9. FRIBURGO 44 34
    10. COLONIA 44 34
    11. HOFFENHEIM 43 34
    12. STOCCARDA 42 34
    13. WERDER BREMA 41 34
    14. SCHALKE 40 34
    15. WOLFSBURG 38 34
    16. BORUSSIA MONCHENGLADBACH 36 34
    17. EINTRACHT FRANCOFORTE 34 34
    18. ST. PAULI 29 34
  • Bundesliga: incredibile errore dell’arbitro. Duisburg – Francoforte gol con giallo

    Si è sempre gridato alla necessità della tecnologia per risolvere il problema dei gol fantasma ma per giustificare l’errore dell’arbitro in Duisburg – Francoforte, partita di Bundesliga 2, basterebbe forse una visita oculistica. All’81’ sul risultato di 4-0 a favore dei padroni di casa un tiro dalla distanza di Tiffert si stampa sulla traversa rimbalzando poi ad almeno un metro dalla linea di porta, i giocatori continuano a giocare mentre arbitro e guardalinee assegnano il gol tra l’incredulità.

    Guarda il video: