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  • Inter – Lazio, probabili formazioni. Riscatto o aggancio?

    Inter – Lazio, probabili formazioni. Riscatto o aggancio?

    Va in scena questo pomeriggio  a San Siro il replay della famosa partita dello scorso campionato tra Inter e Lazio, dove i tifosi biancocelesti incitarono la loro squadra a perdere pur di evitare il possibile scudetto nelle mani dei rivali cittadini giallorossi. Questa volte la posta in palio è ben diversa, perché entrambe le squadre puntano al terzo posto, per evitare i faticosi preliminari di Champions con una preparazione da svolgersi in piena estate. Le tifoserie sono gemellate ma non si respirerà il clima dello scorso campionato. Oggi sarà una sfida vera.

    L’Inter a quota 63 punti, dopo l’ultima sconfitta con il Parma al Tardini si è saputa rialzare all’Olimpico in Coppa Italia contro la Roma, mostrando però ancora una volta evidenti segnali di stanchezza e poca incisività in attacco. Il problema maggiore dei nerazzurri sembrava essere la difesa, troppo penetrabile. Adesso si aggiunge la siccità in zona gol di gente del calibro di Eto’o, Pazzini e Milito. Ai nerazzurri sono mancati soprattutto  i gol di Eto’o, trascinatore assoluto della rimonta interista fino al derby. Il camerunense molto probabilmente sta accusando la stanchezza di una stagione che l’ha visto (squalifica a parte) sempre titolare.

    Reja invece trova una Lazio davvero in forma, motivata e che nello scorso turno di campionato ha letteralmente strapazzato il Catania, vincendo 4 a 1. Altra nota positiva il ritorno ad alti livelli di Zarate, autore di una bellissima prestazione proprio contro i siciliani, segnando anche uno splendido gol su punizione. Hernanes è tornato a fare il ‘profeta’ e Lotito in primis ci crede chiedendo ai suoi una prestazione da grande squadra per battere i nerazzurri.

    Vediamo nel dettaglio le scelte di Leonardo e Reja

    INTER- Leonardo torna a sorridere per il recupero di Eto’o, reduce da una distorsione alla caviglia che gli aveva fatto saltare la sfida di Coppa. Cattive notizie per l’italo brasiliano Thiago Motta, che non recupera dal fastidio muscolare e quindi non è nemmeno tra i convocati. Il tecnico interista dopo la vittoria dell’Olimpico dovrebbe schierare lo stesso modulo, con il rombo a centrocampo. Difesa classica con Lucio Ranocchia centrali e Maicon e Nagatomo sugli esterni. A Centrocampo Cambiasso torna a fare lo schermo davanti alla difesa aiutato da Stankovic in ottima forma nelle ultime partite e da capitan Zanetti. Sneijder più avanzato dovrà servire gli assist vincenti alle due punte Eto’o e Pazzini.

    LAZIO- Reja dovrà fare a meno di Sculli, fermato da un problema alla schiena, e degli infortunati  Radu e Diakite. Torna disponibile e carico a mille per la sfida con i nerazzurri Christian Brocchi. Problema dell’ultim’ora per Guglielmo Stendardo che durante la rifinitura ha accusato un problema al polpaccio sinistro, e al suo posto è stato convocato il giovanissimo Crescenzi. I biancocelesti dovrebbero scendere in campo con il 4-2-3-1, stesso modulo della sfida con il Catania, con l’unico dubbio a centrocampo tra Brocchi e Bresciano da affiancare a Ledesma. Nel dettaglio la difesa sarà così composta: Dias e Biava centrali, con Lichsteiner e Garrido rispettivamente sulle corsie laterali. Centrocampo con Brocchi e Ledesma davanti la retroguardia, e Mauri ed Hernanes più avanzati. Davanti il ruolo da prima punta spetta a Zarate assistito da Floccari leggermente arretrato.

    INTER: (4-3-1-2): Julio Cesar, Maicon, Ranocchia, Lucio, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Pazzini, Milito.

    A disposizione: Castellazzi, Chivu, Materazzi, Kharja, Mariga, Pandev, Eto’o.

    Allenatore: Leonardo.

    Indisponibili: Cordoba (stagione finita).

    Diffidati: Kozak, Brocchi, Stendardo, Biava, Dias, Bresciano

    Squalificati: nessuno.

     

    LAZIO(4-2-3-1): Muslera, Lichsteiner, Biava, Dias, Garrido; Brocchi, Ledesma; Zarate, Hernanes, Mauri; Floccari.

    A disposizione: Berni, Crescenzi, Scaloni, Gonzalez, Bresciano, Rocchi, Kozak.

    Allenatore: Reja.

    Indisponibili: Diakite, Sculli, Radu

    Diffidati: Kozak, Brocchi, Stendardo, Biava, Dias, Bresciano

    Squalificati: Matuzalem (1).

  • La carica di Edi Reja “puntiamo al terzo posto”

    La carica di Edi Reja “puntiamo al terzo posto”

    A volte è incredibile come nel calcio tutto possa cambiare repentinamente, basti pensare come una giornata di campionato possa cambiare radicalmente le prospettive delle diverse squadre.

    Strano ma vero, soprattutto in casa Lazio. Prima della vittoria di ieri contro il Catania, sonoro e netto 4 a 1 al Massimino, la Lazio doveva cercare di guardarsi alle spalle, dalla rincorsa di Roma, Juve e Udinese ora, invece, anche per i risultati negativi di Roma e Juventus, può guardare avanti con grande fiducia, puntando addirittura al terzo posto, dando il quarto ormai per consolidato, a cinque giornate dal termine del campionato.

    La pensa così anche il tecnico Edi Reja, e, verrebbe da dire, se si sbilancia lui allora qualcosa è realmente cambiato. Il tecnico, infatti, dall’inizio della stagione ha cercato di spegnere i facili entusiasmi, almeno nelle dichiarazioni: dapprima affermava di puntare a quota quaranta, ossia alla salvezza, poi ha pian piano iniziato ad accarezzare quel sogno, che pareva assolutamente irragiungibile all’inizio del campionato, chiamato quarto posto, ossia preliminari di Champions League. Ora, invece, trova il coraggio di spronare i suoi ad alzare l’asticella, aumentando il coefficiente di difficoltà ed ambizione, puntando al terzo posto, ossia alla qualificazione dalla porta principale.

    Anche perchè il terzo posto è davvero a portata di mano, distante soli tre punti, ed il calendario nella prossima giornata propone proprio lo scontro diretto con l’Inter, attualmente in terza posizione. Far risultato a San Siro appare difficile ma non impossibile, soprattutto in virtù del difficile momento attualmente attraversato dai nerazzurri, ma avrebbe comunque un’ importanza assoluta, anche per poter affrontare con maggior serenità l’altro scontro diretto, con l’Udinese di Guidolin, fermo restando che la quota qualificazione quest’anno si è alzata, e sarà necessario conquistare almeno 69 – 70 punti. Edi Reja in merito alla situazione attuale dichiara: “Soprattutto in virtù dello scontro diretto di Udine sarebbe stato importante staccarli in questa giornata. Senza contare che ora l’Inter avrà ancora la motivazione di giocarsi il secondo posto con il Napoli. Lo stesso Milan, che è ad un passo dallo Scudetto, ora potrà gestire. Adesso è chiaro che i punti necessari per raggiungere il piazzamento Champions aumenteranno”.

    Il segreto della Lazio secondo il tecnico finora è stato l’approccio alle gare, la mentalità e l’ umiltà, con tenuta mentale, rialzandosi di fronte ad ogni difficoltà. In questo discorso, si inserisce la situazione legata agli screzi del tecnico con Zarate, che avevano portato all’esclusione dell’argentino dall’unidici titolare di ieri, relegandolo in panchina per “punirlo” per il ritardo in allenamento. Il destino, però, ha voluto regalare alla vicenda un lieto fine, con la complicità inconsapevole di Giuseppe Sculli. Dopo 13′ della gara di Catania, infatti, l’attaccante calabrese si è infortunato, costringendo il tecnico a sostituirlo proprio con Mauro Zarate. L’ingresso dell’Argentino, però, ha avuto un impatto straordinario sul match, in termini di assist, giocate e di gol, la rete che ha suggellato il definitivo 4 a 1.

    Edi Reja, dunque, non può che ringraziarlo, coccolarlo ed elogiarlo, consapevole dell’estremo valore tecnico del suo giocatore dal geniale estro: “In alcune circostanze, quando si è lasciato andare a qualche dribbling di troppo davati la difesa, Zàrate mi ha fatto venire quasi un infarto, Ma devo dire che si è calato alla grande nello spirito della gara. Tra l’altro spesso si è sacrificato molto anche in fase di ripiegamento, è stato costante come rendimento, ha fatto benissimo sulle corsie esterne, in particolare su quella di destra. Ma Mauro è già un po’ di tempo che sta facendo bene, ci sta mettendo il piglio giusto, ha promesso che vuole finire alla grande, mi auguro continui così”.

    Chissà se lo scaramantico tecnico goriziano ora non decida, almeno per le prossime cinque gare, di lasciar sempre in panchina Mauro Zarate, sperando in cinque repliche della straordinaria gara di ieri.

    In tal caso, di sicuro, all’argentino verrebbe perdonato qualsiasi ritardo in allenamento.

  • Lazio: quarto posto e polemiche. Lotito ricorre ad una task force

    Lazio: quarto posto e polemiche. Lotito ricorre ad una task force

    La vittoria di ieri con il Parma ha riportato buonumori e sorrisi in casa Lazio, rilanciando le ambizioni Champions, e sorpassando l’Udinese sconfitta dalla Roma. E’ stata una prova importante quella dei biancocelesti, che hanno mostrato determinazione e carattere, oltre che grinta, concretezza e maturità.

    In grande spolvero Hernanes, autore del primo gol peraltro molto bello, ma anche Zarate e Ledesma, oltre che Floccari, l’autore del raddoppio biancoceleste.

    Ma, nonostante le liete notizie, Reja sembra turbato in vista dello sprint finale di campionato, preoccupato da strani episodi: “ Sono preoccupato per il finale, lo ero durante l’anno e lo sono adesso, mi auguro che da qui alla fine le partite siano tutte corrette, ci sono stati episodi e si stanno ripetendo. Chi temo di più tra Udinese e Roma? Temo di più la Roma, considerando come le girano le cose penso sia sempre abbastanza fortunata”.

    Frecciata mirata e precisa, andata a segno proprio all’indirizzo dei cugini-rivali, distanti ma non troppo nella corsa al quarto posto dopo la contestata vittoria di Udine: la fortuna nelle parole di Reja vuol proprio significare “errore arbitrale”, o “favore” che dir si voglia, con particolare riferimento al rigore netto negato all’Udinese sabato sera.

    Non poteva mancare, in proposito, l’intervento del presidente Lotito, che già nella settimana scorsa aveva invocato al rispetto della trasparenza nel finale di campionato ed a una maggiore attenzione agli arbitraggi, per evitare sviste clamorose come quella che ha penalizzato la Lazio contro il Napoli al San Paolo, con l’annullamento del gol “fantasma” a Brocchi, che, invece, oggettivamente era regolare.

    L’idea di questa settimana è l’istituzione di una sorta di task force appositamente creata per vigilare sulle ultime giornate di campionato e garantirne la regolarità: “Ho messo in campo una task force per la verifica dell’andamento delle ultime sei giornate di campionato. Mi avvalgo delle istituzioni, sono un uomo delle istituzioni, rispettoso delle norme. Ritengo ci siano cose che non collimano e allora mi dovrò rivolgere alle istituzioni preposte. Sul campo esprimiamo qualità che ci vengono negate per situazioni esterne. Non consentirò a nessuno di procurare danni alla Lazio”. Ed aggiunge: “Ritengo che le prossime partite sono sei finali e sono molto difficili. Dobbiamo fare in maniera che i risultati dipendano esclusivamente dal merito delle squadre”.

    Il duello capitolino a distanza trova legna da ardere nel fuoco delle polemiche anche nelle parole di Brocchi, particolarmente allusorio ai favori arbitrali giallorossi: “In proposito avrei qualcosa da dire”.

    Per ora, comunque, la Lazio deve pensare agli impegni di campo piuttosto che alla vis polemica, anche in virtù dell’aver riconquistato la quarta posizione e, dunque, il destino della qualificazione è esclusivamente nelle sue mani, prestando attenzione, però, alle numerose insidie che il calendario propone da qui alla fine del campionato: la doppia trasferta con Catania ed Inter, la partita in casa con la Juventus, il delicatissimo  scontro diretto con l’Udinese al Friuli, e l’ultima in casa con il Genoa.

    Il difensore Guglielmo Stendardo ha dichiarato in proposito: “Ci servono 12 punti almeno per essere certi del quarto posto”.

    A tal proposito, è essenziale la compattezza e lo spirito di squadra, evitando che le polemiche ed i nervosismi possano scuotere l’ambiente in senso negativo.

  • Napoli-Lazio: “O’ Miracolo” del Matador

    Napoli-Lazio: “O’ Miracolo” del Matador

    Napoli-Lazio
    Ci si aspettava spettacolo e spettacolo è stato, una partita dalle mille emozioni con continui ribaltamenti di fronte e di risultato, una partita come non si vedevano da anni al San Paolo e che con quella di ieri sera tra Milan e Inter, confermano che il calcio italiano sarà anche impoverito ma di spettacolo ne regala e parecchio. La partita inizia con un ritmo blando le squadre passano i primi 20 minuti a studiarsi, con una Lazio sempre attenta a coprire gli spazi ed evitare le sortite sulle fasce di Lavezzi e Dossena da una parte e Maggio dall’altra. La prima vera occasione porta la firma di Hamsik che sfruttando un assist di Lavezzi arriva alla conclusione, tiro potente ma facile per Muslera respingere in angolo. E’ però la Lazio, a passare con un gran gol di Mauri, che al limite dell’area supera in dribbling, un colpevole, Cannavaro e batte con un tiro in controtempo De Sanctis. Al 32° è ancora il trequartista degli aquilotti a sfruttare una dormita della difesa partenopea e a presentarsi davanti all’estremo difensore azzurro mandando di poco a lato con il destro. Il Napoli risponde con una manovra scialba, l’undici di Mazzarri sembra accusare il colpo, la squadra è nervosa e la manovra è molto scialba. Si va a riposo con il risultato di 1-0 per la Lazio. Al ritorno dagli spogliatoi il tecnico toscano predica calma ma la sua squadra appare molto nervosa e non in grado di produrre pericoli per la porta avversaria e sono, infatti, ancora i capitolini a passare per la seconda volta con Dias, che sfruttando un cross su punizione di Garrido, anticipa De Sanctis e sigla la rete del 2-0, la partita sembra volgere a favore dell’undici di Reja. Sembra, ma così non è, al 59° è Dossena a riaprire i giochi siglando il gol del 2-1 di testa, sfruttando una deviazione su una punizione battuta da Lavezzi. Subito dopo la rete Mazzarri fa uscire Pazienza e fa entrare al suo posto Mascara, arretrando Hamsik sulla linea di centrocampo e schierando un tridente puro, la mossa si rivela azzeccata proprio sugli sviluppi di una punizione conquistata dall’ex Catania, arriva la rete del pareggio ad opera di Cavani che liberatosi in area sfrutta un prezioso assist di testa di Maggio, ed è sempre il neo-entrato a sbagliare una ghiotta occasione a tu per tu con Muslera. Sulla ripartenza della stessa azione Brocchi tira una bordata dal limite che sbatte dalla traversa e rimbalza all’interno della riga di porta, per l’arbitro però non è gol e si continua a giocare, passa solo un minuto ed è al 68° che la Lazio si riporta in vantaggio, azione di Zarate sulla sinistra che entra in area e lascia partire un diagonale sinistro che De Sanctis respinge, ci pensa però Aronica, che con uno sciagurato intervento per evitare il tap-in di Mauri insacca nella propria porta in scivolata. Passano 10′ e Mazzarri effettua un altro cambio Gargano per Dossena, e il Napoli trova il pareggio, ancora da palla inattiva, Lavezzi mette in mezzo, sponda di Cannavaro per Cavani che viene atterrato in area da Biava, rigore ed espulsione giusta del difensore biancoceleste, sul dischetto si presenta il Matador che non sbaglia e sigla il punto del 3-3. Nei successivi 7′ girandola di cambi con Stendardo e Floccari, subentranti al posto di Bresciano e Stendardo, per la Lazio e Lucarelli posto di Yebda. Napoli a trazione anteriore con 4 punte più Hamsik in campo, ma con l’uomo in più da sfruttare, però il coraggio del tecnico azzurro viene premiato, proprio Lucarelli, spizza di testa per Cavani che parte sul filo del fuorigioco e si presenta a tu per tu con Muslera e lo batte con un pallonetto di esterno destro. E’ l’apoteosi il San Paolo esplode in un boato che non si ricordava da anni, la gioia dei giocatori in campo è incontenibile ed è ancora “Il guerriero di Dio” a mettere la sua firma su un successo insperato fino alla fine del primo tempo. Dopo il 4-3, non succede più niente e il Napoli si porta a -3 dalla capolista Milan. Adesso sognare non è più necessario bisogna credere e combattere per raggiungere quella vetta che non è poi così lontana, di certo c’è che in questi giorni San Gennaro avrà il suo bel da fare per stare ad ascoltare tutte le suppliche del popolo del “Ciuccio”.

  • Napoli – Lazio: sognando in grande

    Napoli – Lazio: sognando in grande

    Napoli-Lazio potrebbe essere una partita fondamentale per gli equilibri del campionato, soprattutto se questa sera il derby Milanese dovrebbe concludersi con un pareggio. In tal caso, il Napoli potrebbe avvicinare i primissimi posti e continuare a rincorrere il sogno scudetto.

     In ogni caso, la vittoria per i partenopei sarebbe fondamentale anche perchè la Lazio è una diretta concorrente per la zona Champions. Per i biancocelesti, invece, una vittoria al San Paolo sarebbe una fortissima spinta psicologica per continuare a credere nel quarto posto. A testimonianza dell’ ‘importanza del match, il San Paolo – nonostante l’ora di pranzo (fischio d’inizio alle 12,30) – sarà gremito: si prevedono circa 60.000 spettatori, e la presenza dell’ex beniamino Careca in tribuna.

    Per abituare la squadra all’orario insolito, Mazzarri ha programmato nei giorni scorsi degli allenamenti mirati, in tarda mattinata, ed a porte chiuse per preparare indisturbato una partita tanto delicata, mentre l’allenamento di rifinitura si è svolto al San Paolo per valutare l’ “effetto luce” di mezzogiorno. La meticolosità dell’allenatore toscano, inoltre, lo ha indotto ad adottare tattiche di depistaggio per nascondere la formazione da schierare. “Le valutazioni sono fatte anche in base agli avversari, comunque in difesa ho l’imbarazzo della scelta, quindi deciderò all’ultimo momento, provandoli tutti”. Le indiscrezioni rivelano che in settimana il tecnico ha provato spesso la linea a tre difensiva formata da Santacroce, Cannavaro e Ruiz, anche se pare probabile l’inserimento di Campagnaro ed Aronica. Per il resto, sono indisponibili Grava e Zuniga, ed in attacco è scontata la presenza del tridente delle meraviglie Hamsik-Lavezzi-Cavani in attacco. Mazzarri, dunque, potrebbe schierare un 3-4-2-1 con De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Yebda, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.

    In casa Lazio, Edi Reja è perfettamente consapevole del clima di fuoco che la sua squadra dovrà affrontare, lui che conosce bene il San Paolo e che a Napoli ha lasciato uno splendido ricordo. Per questo, Reja agisce da psicologo, cercando di allontanare dalle menti dei suoi la paura e la pressione di un match tanto importante. “Se scendessimo in campo con paura la partita è gia persa. Dobbiamo evitare di commettere lo stesso errore fatto a San Siro contro il Milan”.

    Per i biancocelesti sarà un match fondamentale, ancor di più rispetto al Napoli. “Dobbiamo dimostrare di essere all’altezza della squadra di Mazzarri, con un risultato positivo la fiducia nei nostri mezzi aumenterebbe e la zona Champions sarebbe più vicina “.

    Reja, però, deve fronteggiare non pochi problemi di formazione, dati i numerosi infortuni e le squalifiche di Radu, Matuzalem e Ledesma,  e cercherà una soluzione più coperta, optando per un 4-1-4-1, che gli permetterebbe di coprirsi dagli attacchi sugli esterni del Napoli e di limitare gli spazi centrali di “Marechiaro” Hamsik, lasciando Zarate come unica punta di ruolo.

    La probabile formazione dovrebbe essere la seguente: Muslera in porta, Lichtsteiner, Biava, Dias e Garrido in difesa;  Brocchi, Gonzales, Hernanes, Mauri, Sculli e Zarate, con le soluzioni Foggia e Floccari in panchina. Il tecnico, però, così come Mazzarri, gioca a nascondere le sue scelte, per mantenere ai massimi livelli la concentrazione dei suoi giocatori: “Non ho ancora dato indicazioni a nessuno. Tutti devono essere pronti, e sentirsi discussione, deciderò solo domani”.

    Fra i numerosi spunti che la partita può offrire, è singolare che il match si giochi proprio al termine della settimana che ha fatto registrare lo “scontro fisico” fra i due presidenti Lotito e De Laurentiis, avvenuto martedì sera a margine di una cena organizzata dalle diverse società di serie A per discutere dell’assegnazione dei diritti televisivi per la prossima stagione.

    I due vulcanici presidenti non sembravano essere d’accordo sui criteri da adottare per la suddivisione dei 200 milioni fra i 20 club di serie A, e dopo un diverbio molto acceso, si èinnescato un incontro piuttosto ravvicinato, di insulti, spintoni e qualche pugno, presto “sedato” dall’intervento dei presenti Galliani e Lo Monaco. 

    Chissà se domani i due presidenti avranno l’occasione per chiarirsi in tribuna, oppure se il risultato del campo sarà l’occasione per scatenare un secondo round!

  • Derby Roma – Lazio, le probabili formazioni

    Derby Roma – Lazio, le probabili formazioni

    Solito derby incandescente nella capitale, che vedrà affrontarsi oggi allo stadio Olimpico alle ore 15 Roma e Lazio. I giallorossi sono reduci da una settimana non proprio rosea, dopo la bruciante eliminazione dalla Champions League ai danni dello Shakhtar, con l’aggravante di aver mostrato più nervosismo che qualità in campo. La Lazio non può perdere l’ennesimo sfida stracittadina, per non perdere punti preziosi utili a rimanere nelle zone alte della classifica. Inoltre in curva giallorossa in caso di vittoria si parla già di “manita”, poiché sarebbero 5 i derby vinti consecutivamente dalla Roma.

    Montella nella conferenza stampa carica i suoi: “È forse l’ultimo treno per il 4° posto, ma l’idea del mio futuro qui sulla panchina giallorossa non è primario, è una gara che conta solo per la classifica, per noi e per riconquistare i tifosi. Mi aspetto un’accoglienza particolare da loro”.

    L’aeroplanino giallorosso dovrebbe scendere in campo con Doni in porta, coppia di centrali formata da Juan e il francese Mexes, a scalare sulla fascia è Burdisso. Sull’altra fascia immancabile Riise. In mezzo al campo dovrebbero esserci pochi dubbi con la presenza di Pizzarro, affiancato da De Rossi per la fase di interdizione, mentre ai lati dovrebbero agire Taddei e Perrotta.  Dovrebbe partire titolare anche il francese Menez spesso utilizzato a partita in corsa, comunque in ballottaggio con il montenegrino Vucinic sempre letale nei derby capitolini. In attacco esclusione per Marco Borriello e posto da titolare inamovibile per il capitano Francesco Totti.

    L’allenatore biancoceleste Reja è ottimista in vista della sfida odierna: “Sento che è la volta buona” ha detto nella conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma. “Ho la sensazione che questa volta tocchi alla Lazio vincere il derby. – ha voluto aggiungere parlando del derby capitolino- Se giustizia deve essere fatta, dovrebbe toccare a noi domani. Nelle sfide precedenti avremmo meritato di più, anche da un punto di vista arbitrale, e non c’è bisogno di sottolinearlo ancora. Credo che qualcosa ci spetti”.

    Reja dalla sponda opposta deve alzare bandiera bianca sull’eventuale recupero lampo di  Andre Dias, poiché sarebbe stato un rischio farlo rientrare in questa partita. Esclusione dell’argentino a parte, non ci sono grossi dubbi di formazione per l’allenatore biancoceleste, che schiererà la stessa Lazio che ha battuto il Palermo, ad eccezione di Scaloni: Muslera torna tra i pali dopo l’infortunio alla caviglia; difesa a 4 con Biava e Stendardo al centro e Lichtsteiner e Radu sugli esterni. A centrocampo c’è stato il recupero di Brocchi e Mauri, ma molto probabilmente partiranno dalla panchina lasciando spazio a Matuzalem e Ledesma. Una Lazio a trazione anteriore con la presenza in campo di quattro giocatori con spiccati doti offensive: il profeta Hernanes, Sculli recuperato dopo il problema allergico dovuto alla vernice del campo, Zarate e Floccari che avrà tanta voglia di vendicarsi dopo l’errore dagli undici metri nel derby della scorsa stagione.

    PROBABILI FORMAZIONI Roma Lazio in campo oggi alle 15 allo Stadio Olimpico di Roma

    ROMA (4-2-3-1): 32 Doni; 29 N. Burdisso, 5 Mexes, 4 Juan, 17 Riise; 7 Pizarro, 16 De Rossi; 11 Taddei, 20 Perrotta, 94 Menez; 10 Totti. A disp.: (27 Julio Sergio, 15 Loria, 3 Castellini, 30 Simplicio, 23 Greco, 22 Borriello, 9 Vucinic) All. Montella

    Indisponibili: Cassetti
    Squalificati: Brighi, Rosi
    Diffidati: Vucinic, Juan

    LAZIO (4-2-3-1): 86 Muslera; 2 Lichtsteiner, 13 Stendardo, 20 Biava, 26 Radu; 24 Ledesma, 11 Matuzalem; 77 Sculli, 8 Hernanes, 10 Zarate; 22 Floccari. A disp.: (12 Berni, 5 Scaloni, 14 Garrido, 32 Brocchi, 6 Mauri, 15 Gonzalez, 18 Kozak) All. Reja

    Indisponibili: Rocchi, Diakitè, Dias
    Squalificati: nessuno
    Diffidati: Mauri, Kozak, Matuzalem, Lichtsteiner

    Arbitro: Tagliavento di Terni (Niccolai-Papi; IV°: Damato)

  • Roma – Lazio: Il derby che vale una stagione

    Roma – Lazio: Il derby che vale una stagione

    Il derby è da sempre un evento che vale ben più dei tre punti in palio, ma quest’anno più che mai è importantissimo anche in chiave classifica. Quella che per i tifosi della capitale é “la partita” è segnata in questa fase della stagione da una sfida nella sfida, quella per il quarto posto, che vede gli aquilotti di Lotito in vantaggio di 5 punti sugli eterni rivali giallorossi. I ragazzi di Montella sono reduci dalla pesante sconfitta in Ucraina che ha prodotto sicuramente più danni nelle teste che nelle loro gambe e affrontano il derby con uno stato d’animo tutto da decifrare. Il “caso” De Rossi e l’espulsione di Mexes contro lo Shakhtar sono solo gli ultimi segnali di un nervosismo che ormai attanaglia lo spogliatoi romanista; segnato dalla crisi societaria, cambio d’allenatore e tante voci di possibili partenze eccellenti a fine stagione. Dall’altra parte c’è una Lazio in un buon momento di forma (10 punti in 5 partite) che sta inseguendo il sogno Champions dall’inizio della stagione e che se saprà sfruttare gli isterismi degli avversari potrebbe dare il definitivo colpo di grazia alla stagione giallorossa.

    FORMAZIONI – Il 134° derby capitolino potrebbe perdere uno degli storici protagonisti visto che la presenza di Francesco Totti è in dubbio a causa di un’elongazione che potrebbe tenerlo fuori dai titolari. In campo ci sarà “capitan futuro” De Rossi che deve dimostrare di poter prendere per mano la squadra nonostante il difficile momento personale e di squadra. Per i biancocelesti ancora assente Rocchi; a cui si aggiunge Dias che non riesce a recuperare. Ce la dovrebbe fare invece Mauri almeno per la panchina.

    ROMA (4-2-3-1): Doni; N.Burdisso, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti.

    A disposizione: Julio Sergio, Loria, Simplicio, Castellini, Greco, Menez, Borriello.

    Allenatore: Montella

    LAZIO (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Stendardo, Biava, Radu; Ledesma, Matuzalem; Sculli, Hernanes, Zarate; Floccari.

    A disposizione: Berni, Scaloni, Gonzalez, Garrido, Bresciano, Mauri, Kozak.

    Allenatore: Reja.

  • Doppio Sculli, la Lazio riparte. Il Palermo di Cosmi non c’è

    Doppio Sculli, la Lazio riparte. Il Palermo di Cosmi non c’è

    Doveva esser la partita del riscatto per una delle due squadre. L’ha vinta con pieno merito la Lazio grazie all’acume tattico del “gelido” Edy Reja illuminato nel preparare la partita ed evidenziare subito le crepe del 3-5-2 scelto da Cosmi per la prima sul suo Palermo.

    Dai rosanero ci si aspettava uno scatto d’orgoglio e la rabbia agonistica dopo i sette gol incassati dall’Udinese ma la difesa resta ancora morbida come burro. Il mattatore dell’incontro è Giuseppe Sculli uno che di gol non ne fa tantissimi ma sempre importanti. L’attaccante calabrese infatti dopo la delusione del mancato passaggio in nerazzurro ha accusato per qualche tempo il colpo ma poi si è rialzato dimostrando carattere e temperamento.

    La partita si chiude in appena diciotto minuti con Sculli abile a sfruttare le amnesie dfensive della coppia Cassani Munoz ma anche l’abilità di un Ledesma in condizione strepitosa. la partita poi si porta avanti in maniera lenta, con i padroni casa chiusi a salvaguardare il vantaggio e il Palermo senza mordente.

    Gli aquilotti si riprendono il quarto posto e metteno il Napoli nel mirino arrivando nel migliore dei modi al confronto con i cugini della Roma. Per Cosmi il lavoro è in salita e le posizioni che contano iniziano ad esser distanti.

  • Lazio – Palermo, difesa a tre per Cosmi. Reja fiducia a Zarate

    Lazio – Palermo, difesa a tre per Cosmi. Reja fiducia a Zarate

    Il Palermo del post Delio Rossi riparte questa sera dal difficile match contro la Lazio di Edy Reja. Le critiche di Zamparini sulle gestione della fase difensiva impongono a Serse COsmi scelte drastiche proprio segnare la svolta e imboccare nuovamente la strada della prima parte di campionato tornando il prima possibile in corsa per un posto europeo.

    Il vulcanico Cosmi dovrebbe schierare i rosanero con una inedita difesa a 3 con Bovo centrale e Munoz e Adelkovic ai lati. Cassani e Balzaretti esterni di centrocampo, in avanti Pastore agirà alle spalle di Hernandez. Liverani è l’altra grande novità, il pupillo di Cosmi potrebbe trovare di nuovo spazio e dar le sue geometrie al centrocampo in fase di impostazione.

    Pesanti assenze nella Lazio, Reja deve rinunicare oltre a Rocchi a capitan Mauri, Brocchi, Dias e Diakite. In difesa spazio a Stendardo, in avanti Floccari agirà da prima punta con Sculli, Hernanes e Zarate.

    Queste le probabili formazioni
    LAZIO (4-2-3-1):
    Muslera; Lichtsteiner, Stendardo, Biava, Radu; Ledesma, Matuzalem; Sculli, Hernanes, Zarate; Floccari. A disposizione: Berni, Scaloni, Gonzalez, Garrido, Bresciano, Foggia, Kozak. All.: Reja

    Squalificati: nessuno. Indisponibili: Rocchi, Brocchi, Diakitè, Dias

    PALERMO (3-5-2): Sirigu; Munoz, Bovo, Andelkovic; Cassani, Nocerino, Migliaccio, Ilicic, Balzaretti; Hernandez, Pastore. A disposizione: Benussi, Garcia, Kasami, Liverani, Acquah, Kurtic, Paolucci. All.: Cosmi
    Squalificati: Carrozzieri, Darmian (1), Bacinovic (1). Indisponibili: Miccoli, Goian, Pinilla

    Arbitro: Gava

  • La Lazio consolida il quarto posto

    La Lazio consolida il quarto posto

    Un gol del Profeta Hernanes permette alla Lazio di batter il fanalino di coda Bari e consolidare il quarto posto. Le Aquile continuano ad entusiasmare e approfittano dei capitomboli delle inseguitrici per portare a +4 il vantaggio, l’undici di Reja ma spettacolare ma sempre tremendamente concreto crea molto contro il Bari ma non riesce a chiudere la partita facendo soffrire i suoi tifosi.

    Al novantesimo però la truppa di Reja può sorridere e guardare con maggiore fiducia al rush finale della stagione. Dietro le aquile infatti fanno tutti enormente fatica, la Juve dopo l’impresa contro i nerazzurri frana contro un Lecce in piena emergenza palesando ancora problemi di tenuta fisica e mentale.

    Crolla la Roma sotto i colpi di un Genoa mai domo esaltato dalla vittoria nel derby e dalla capacità realizzati di un super Paloschi. Rallenta anche la corsa dell’Udinese fermato al Friuli dal Brescia, abdica il Palermo bello davanti ma ancora impreparato in difesa.

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