Tag: edy reja

  • Parma – Lazio, le formazioni. Donadoni ritrova Zaccardo

    Parma – Lazio, le formazioni. Donadoni ritrova Zaccardo

    La Lazio per difendere il terzo posto in classifica e magari allungare sull’accoppiata formata da Napoli e Udinese. Il Parma per mantenere il distacco dalle ultime tre ed evitare cosi di avvicinarsi pericolosamente alla zona retrocessione visto che il Lecce sulla carta sembra avere un match piuttosto agevole contro il Cesena. Pochi problemi di formazione per l’allenatore di casa Roberto Donadoni che deve rinunciare solamente agli infortunati Palladino e Ferrario. Al rientro dopo il turno di squalifica Zaccardo mentre torna tra i convocati Mariga che tuttavia dovrebbe iniziare dalla panchina. Tutti recuperare gli altri.

    Come al solito i gialloblu scenderanno in campo con il 3-5-2: in porta c’è Mirante, davanti a lui trio formato da Zaccardo, Paletta e Lucarelli. In mezzo al campo agiranno Musacci, Valdes e Galloppa con Biabiany e Modesto sulle corsie laterali. Soltanto panchina dunque per Morrone. In attacco l’estroso Giovinco sarà affiancato da Floccari. Qualche problema invece per Edy Reja nella Lazio. Sono ancora assenti per infortunio i vari Stenkevicius, Lulic e Klose mentre Diakitè, decisivo domenica scorsa, deve scontare un turno di squalifica.

    Cristian Zaccardo © Paolo Bruno/Getty Images

    Due i dubbi che attanagliano il tecnico biancoceleste: in mezzo al campo Matuzalem appare favorito su Brocchi mentre davanti Rocchi sembra in vantaggio su Brocchi. Nel suo 4-2-3-1 dunque Reja dovrebbe schierare Marchetti tra i pali, Dias e Biava centrali di difesa, mentre Konko e Radu agiranno sulle corsie laterali. Ledesma e Matuzalem giostreranno davanti alla difesa con Candreva, Mauri ed Hernanes, quest’ultimo chiamato al riscatto dopo l’opaca prova di sei giorni fa, alle spalle dell’unica punta Rocchi.

    Parma Lazio, le probabili formazioni:
    PARMA(3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Musacci, Valdes, Galloppa, Modesto; Floccari, Giovinco. In panchina: Pavarini, Jonathan, Santacroce, Mariga, Morrone, Gobbi, Okaka. Allenatore: Donadoni
    LAZIO(4-2-3-1): Marchetti; Konko, Dias, Biava, Radu; Ledesma, Matuzalem; Candreva, Hernanes, Mauri; Rocchi. In panchina: Bizzarri, Scaloni, Garrido, Brocchi, Gonzalez, Kozak, Alfaro. Allenatore: Reja

  • Lazio – Cagliari, le formazioni. Rocchi unica punta biancoceleste

    Lazio – Cagliari, le formazioni. Rocchi unica punta biancoceleste

    Obiettivo tre punti per la Lazio che domani alle 15 ospita il Cagliari. C’è da difendere il terzo posto in classifica dagli assalti di Napoli e Udinese, me per farlo non si può sbagliare contro una formazione, quella sarda, che sta attraversando un momento di ripresa dopo ben tre sconfitte di fila. Un appuntamento delicato per i biancocelesti che devono assolutamente centrare l’intera posta in palio se vogliono continuare a sognare.

    Lazio tuttavia scossa dall’infortunio di colui il quale ha trascinato sin qui i capitolini al terzo posto. Parliamo di Miroslav Klose, il quale dovrà rimanere fuori per quasi un mese. Tuttavia c’è da registrare il rientro di Rocchi. Ma i problemi di Edy Reja non finiscono qui visto che saranno assenti anche Dias e Matuzalem squalificati oltre agli infortunati Lulic e Stankevicius. Al rientro invece Konko. Nel 4-2-3-1 di Reja in campo, davanti a Marchetti, una difesa formata da Konko e Radu esterni, Diakite e Biava centrali. Davanti alla difesa Brocchi e Ledesma con il trio formato da Gonzalez, Hernanes e Mauri alle spalle dell’unica punta Rocchi.

    Tommaso Rocchi © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Non è messo benissimo nemmeno il Cagliari. Fuori nel reparto arretrato Canini e in mezzo al campo Dessena. In campo i due scuola Juventus Ariaudo ed Ekdal. Nel suo 4-3-1-2 Ficcadenti, davanti ad Agazzi, darà spazio a Pisano, Ariaudo, Astori e Agostini sulla linea di difesa. Poi il trio Ekdal, Conti e Nainggolan davanti al pacchetto arretrato con Cossu alle spalle di Pinilla e uno tra Ibarbo e Thiago Ribeiro. Favorito comunque il primo.

    Le probabili formazioni di Lazio Cagliari:
    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Diakite, Biava, Radu; Brocchi, Ledesma; Gonzalez, Hernanes, Mauri; Rocchi. In panchina: Bizzarri, Zauri, Scaloni, Candreva, Alfaro, Cana, Kozak. Allenatore: Reja
    CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Ariaudo, Astori, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu; Ibarbo, Pinilla. In panchina: Avramov, Ceppellini, Perico, Gozzi, Nenè, Larrivey, Thiago Ribeiro. Allenatore: Ficcadenti

  • Lazio – Bologna 1-3, le pagelle. Matuzalem ingenuo, Diamanti trascinatore

    Lazio – Bologna 1-3, le pagelle. Matuzalem ingenuo, Diamanti trascinatore

    Successo meritato, quello del Bologna, all’Olimpico di Roma. Tra gli emiliani in evidenza Gillet, Khrin e Diamanti: il primo blinda il punteggio, gli altri due invece regalano giocate eccezionale. Male la Laziom in particolare dietro, e gli unici a crederci sembrano essere Mauri e Klose.

    Lazio
    Diakitè 5: Un serata da dimenticare per lui: in costante difficoltà gli avversari gli sfuggono da tutte le parti.
    Garrido 5: Non ne combina una giusta, perde palloni importanti e in più non riesce a spingere in alcun modo.
    Matuzalem 4: Ingenuità gigantesca nel caso dell’espulsione. Con la squadra sotto di due gol, spegne ogni speranza con un’ora di anticipo.
    Mauri 6: Sebbene non giochi in una posizione a lui congeniale si adatta bene ed è l’unico dei suoi ad impensierire il portiere avversario Gillet..
    Gonzalez 4.5: Quando la squadra ricomincia a crederci lui spegne ogni speranza con un cartellino rosso che lascia i suoi in nove. Per il resto fa poco o nulla.
    Klose 6: Predica nel deserto: prova a fare qualcosa di buono ma gli arrivano pochi palloni giocabili.

    Alessandro Diamanti e Miroslav Klose © Paolo Bruno/Getty Images

    Bologna
    Gillet 7: Ancora una bella prova per il portiere francese che si esalta, in particolar modo, su Mauri nel corso della ripresa.
    Portanova 6.5: Giornata dove corre pochi pericoli e si toglie anche la soddisfazione di bucare la squadra per la quale da sempre fa il tifo.
    Khrin 7: Il suo gol permette al Bologna di mettere in cassaforte la vittoria, ma nel complesso dimostra tanta qualità distribuendo bei palloni all’indirizzo dei compagni di squadra.
    Ramirez 6.5: Si procura l’espulsione di un avversario e gioca una gara dove regala anche belle incursioni.
    Diamanti 7: E’ il trascinatore dei suoi. Realizza un gol a porta sguarnita, centra una traversa e con le sue giocate manda completamente in tilt la difesa di Edy Reja.

    Lazio-Bologna, le pagelle del match
    Lazio
    (4-2-3-1): Marchetti 5,5; Zauri 5 (1′ st Alfaro 5), Diakité 5, Dias 5, Garrido 5; Ledesma 5,5, Matuzalem 4; Gonzalez 4. 5, Hernanes 5,5 (42′ st Kozak sv), Mauri 6 (27′ st Candreva 5,5); Klose. In panchina: Bizzarri, Salustri, Sbraga, Zampa. Allenatore: Reja 5,5
    Bologna (3-4-2-1): Gillet 7; Raggi 6, Portanova 6,5, Antonsson 6; Garics 6, Krhin 7, Mudingayi 6, Rubin 6; Ramirez 6.5 (39′ st Taider sv), Diamanti 7 (22′ st Kone 6); Acquafresca 6,5 (32′ st Di Vaio sv). In panchina: Agliardi, Sorensen, Cherubin, Pulzetti. Allenatore: Pioli 7

    HIGHLIGHTS LAZIO – BOLOGNA 1-3

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  • Lazio – Bologna, emergenza difesa per Reja. Zauri dal 1′

    Lazio – Bologna, emergenza difesa per Reja. Zauri dal 1′

    Andrà in scena all’Olimpico uno dei due posticipi della Serie A. Lazio Bologna è sfida tra due squadre galvanizzate dagli ultimi risultati: i capitolini infatti arrivano dal successo maturato nel derby contro la Roma e da un entusiasmo collettivo durato un’intera settimana. L’obiettivo Champions League appare ancora alla portata e nessuno è disposto a mollare. Il Bologna dal canto suo nella giornata di mercoledì ha fermato la Juventus e vuole proseguire su questa scia mettendo ulteriore fieno in cascina.

    Per quanto riguarda le due squadre che scenderanno in campo, c’è da dire che Reja dovrà rinunciare a Radu, Konko, Brocchi, Cana, Lulic, Rocchi, Stankevicius, Scaloni e Biava, gli ultimi due squalificati, ma recupera Zauri, il quale arriva da una lesione muscolare alla coscia ma, vista la penuria di difensori a disposizione, dovrà essere utilizzato, considerando che per il resto il reparto arretrato è composto, almeno per la panchina, da giovani della Primavera. Nel 4-2-3-1 l’allenatore dei biancocelesti schiera Marchetti tra i pali, Zauri e Garrido laterali, con Diakitè e Dias centrali. Davanti alla difesa agiranno Ledesma e Matuzalem con il trio Gonzalez, Hernanes e Mauri alle spalle dell’unico attaccante Klose.

    Luciano Zauri © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Dall’altra parte Pioli non ha gli stessi problemi di Reja, dovendo fare a meno solo di Loria, Gimenez e Perez. C’è da registrare invece il rientro di Antonsson, mentre Pulzetti e Krhin dovrebbero partire dall’inizio. Nel 3-4-1-2 disegnato dall’allenatore emiliano, davanti a Gillet, trio difensivo formato da Raggi, Portanova e Antonsson. A centrocampo ecco Pulzetti, Krhin, Mudingayi e Rubin. In avanti Ramirez, insieme a Diamanti, agirà alle spalle dell’unica punta Di Vaio.

    Lazio Bologna, le formazioni che scenderanno campo:

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Zauri, Diakité, Dias, Garrido; Ledesma, Matuzalem; Gonzalez, Hernanes, Mauri; Klose. In panchina: Bizzarri, Salustri, Sbraga, Zampa, Alfaro, Candreva, Kozak. Allenatore: Reja

    Bologna (3-4-2-1): Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Pulzetti, Krhin, Mudingayi, Rubin; Ramirez, Diamanti; Di Vaio. In panchina: Agliardi, Morleo, Cherubin, Garics, Taider, Kone, Acquafresca. Allenatore: Pioli

  • Roma – Lazio 1-2, le pagelle. Mauri uomo derby, Borini generoso

    Roma – Lazio 1-2, le pagelle. Mauri uomo derby, Borini generoso

    Un derby palpitante quello vinto dalla Lazio per 2-1 contro una Roma generosa ma pasticciona. I ragazzi di Reja hanno sfruttato l’episodio iniziale del rigore con espulsione per impostare una partita di copertura e concentrazione con poche sbavature difensive. Il resto lo hanno fatto i simboli biancocelesti in grande forma: Klose ha procurato il rigore che Hernanes ha realizzato, Mauri ha insaccato il gol vittoria su punizione di Ledesma. I giallorossi, sfortunati e messi male nell’occasione chiave ad inizio gara, hanno fatto vedere un grande orgoglio e la voglia di non mollare mai, ma hanno comunque evidenziato le solite beghe difensive e di concentrazione.

    PAGELLE ROMA.

    Luis Enrique 5 La partita gira subito malissimo e l’episodio iniziale ne condiziona tutto l’andamento, ma sia il rigore che il 2 a 1 nascono da errori ormai ripetuti troppe volte nel corso della stagione. Impreparato.

    Borini 7 Riaccende le speranze romanista con un gol da rapace nel momento più nero del match. E’ un leone in mezzo al campo e sembra non sentire la fatica. Generoso.

    De Rossi 6,5 La sua presenza come scudo davanti alla difesa è troppo importante per la squadra. Catalizza il gioco e spezza le incursione avversarie con lucidità e carisma. Imprescindibile.

    Totti 6,5 Da vero capitano si batte con coraggio. Prende una marea di falli e cerca di dare geometrie ma non è facile con l’uomo in meno attaccare ad organico completo e trovare le vie della pericolosità. Garanzia.

    Bojan 6,5 (dal 32′ s.t.)  Entra e scuote la Roma con vivacità e due percussioni insidiose, una porta una punizione insidiosa, l’altra un fallo da giallo del già ammonito Biava, ma Bergonzi non vede.

    Marquinho (dal 12′ s.t.)  Sostituisce Pjanic e fa meglio del bosniaco con una buona spinta sulla sinistra e qualche interessante cross.

    Juan 6 La sua partita è fatta di alti e bassi. Sul rigore si fa superare da Klose in velocità ma la disposizione della linea difensiva lo danneggia enormemente. Sul 2-1 di Mauri liscia il colpo di testa e lascia il laziale libero di battere a rete. Nel mezzo una partita di classe e sostanza. E’ miracoloso su Hernanes sventando il quasi certo 3 a 1. Innervosito dai cori razzisti della Curva Nord.

    Pjanic 5,5 Non entra nel vivo del match fin quando si fa male. Non riesce ad incidere anche per la fatica dell’uomo in meno senza però commettere errori marchiani, ma ancora una volta ci si aspetterebbe di più dal suo talento.

    Lobont 5,5 (dal 10′ p.t.) Entra a freddo e non può nulla sul penalty. Per il resto della gara una sola facile parata e il gol della vittoria il quale solo un grande colpo di reni sventerebbe.

    Stekelenburg 5 La sua partita dura 7 minuti. La colpa in realtà è della difesa romanista scriteriata e della bravura di Klose.

    Jose Angel 5 Ennesimo bocciatura per un giocatore ancora oggetto misterioso. Quando prova a spingere sulla fascia arrivato nella zona calda puntualmente si ferma e ricomincia da dietro. In difesa insicurezza costante.

    Heinze 5 L’argentino ci mette la solita grinta, ma sbaglia il passaggio che innesca il rigore ed espulsione. Non è aiutato dalla brutta fase difensiva di Luis Enrique, ma si dimentica di impartire le marcature sul calcio piazzato che decide il match.

    Taddei 5 Non ha la solita brillantezza in entrambe le fasi. Sulla rete di Mauri partecipa colpevolmente alla immobilità della difesa.

    Simplicio 5 Sbaglia il passaggio che innesca il possibile contropiede del 3 a 1 laziale rimediato da Juan. Il resto è una continua ricerca della posizione in mezzo al campo senza grande gamba e fantasia.

    Stefano Mauri © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    PAGELLE LAZIO.

    Reja 6,5 La sua Lazio conferma il trend del campionato fatto di solidità e concretezza. Non esprime un gioco frizzante ma fa sempre le cose giuste con concentrazione e determinazione. Gli episodi aiutano a prendere i tre punti. Così si arriva in Champions.

    Hernanes 7 Prima imbecca Klose che prende il rigore poi lo trasforma con freddezza. In mezzo al campo è il vero regista della Lazio e non smette mai di correre. Solo un grande recupero di Juan gli nega la gioia della doppietta. Fondamentale.

    Klose 7 Con un’unica giocata praticamente segna il Derby in favore della Lazio: la zampata che toglie la palla dalle braccia di Stekelenburg e lo spinge al fallo è da fuoriclasse universale che ha mantenuto l’umiltà e la forma per lottare su ogni palla anche quando di giocabili ne arrivano poche. Decisivo.

    Mauri 7 E’ l’ago della bilancia tattica che per tanto tempo è mancato alla Lazio. Trova un gol in spaccata con il pezzo migliore del suo repertorio: l’inserimento in area. Ritrovato.

    Ledesma 6,5 Fa un grande lavoro oscuro in mediana e pennella la punizione del gol partita dimostrando ancora una volta di avere quantità e qualità.

    Gonzales 6,5 E’ il maratoneta della Lazio. Corre e pressa ma se vede lo spazio prova a infilarsi negli spazi per fare male in zona gol.

    Dias 6,5 Il suo gioco è talvolta irruento, ma il risultato è che nella sua zona non si passa mai.

    Marchetti 6 E’ praticamente inoperoso.

    Matuzalem 6 Dei due mediani è quello che si dovrebbe proporre di più, ma non sempre ha la gamba per sprintare in avanti e dunque preferisce tenere la posizione.

    Garrido 6 Partita di grande ordine per il terzino sinistro che non concede nulla sulla fascia di competenza nonostante spinga molto poco.

    Biava 5,5 Insieme a Dias forma il valico difensivo, ma a differenza del collega commette qualche fallo plateale di troppo e l’arbitro lo grazia dal rosso.

    Scaloni 5,5 Lui il rosso lo prende, ma a poco dalla fine e dopo una partita di grande generosità e concentrazione difensiva.

    HIGHLIGHTS ROMA -LAZIO 1-2

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  • Roma – Lazio 1-2, il derby parla biancoceleste

    Roma – Lazio 1-2, il derby parla biancoceleste

    Un derby anomalo ed emozionante regala la vittoria alla Lazio contro una bella Roma. Decisivo il rigore trasformato da Hernanes dopo 10 minuti seguito dal pareggio di Borini al 16′ e il raddoppio definitivo di Mauri al 59′. La Roma ha giocato 75 minuti in dieci uomini mantenendo sempre la partita in bilico e capitolando soltanto su una giocata in seguito ad un calcio piazzato. I giallorossi comunque hanno manifestato i soliti problemi di disorganizzazione difensiva e scarsa concentrazione nella propria area gettando alle ortiche un grande sacrificio profuso per rimediare all’inferiorità numerica. I biancocelesti invece possono gioire dopo una partita da subito in discesa ma niente affatto facile e giocata con grande ordine e determinazione. Edi Reja può dunque esultare sotto la Nord e godersi il terzo posto in solitaria.

    IL PRIMO TEMPO. Pronti via e la Roma comincia con una discreta intensità e Borini dopo 4′ minuti scappa via a Biava che lo stende, il fallo è fischiato ma il giallo non arriva. Passano soltanto 7 minuti e Heinze sbaglia un appoggio facile in costruzione di gioco innescando il 3 contro 2 per la Lazio, Hernanes lancia Klose che anticipa Stekelenburg in uscita: calcio di rigore e cartellino rosso per l’estremo difensore olandese della Roma. Dagli undici metri Hernanes non perdona: è 1-0. La reazione della Roma è rabbiosa nonostante l’avvio devastante e Scaloni rimedia un giallo pesante. Al 16′ sugli sviluppi di una punizione di Totti, Juan coglie la traversa da posizione defilata e Borini si avventa sulla ribattuta mettendo a segno il gol dell’incredibile pareggio.

    La partita ora è infiammata e le squadre si danno battaglia vera senza risparmiarsi colpi duri. Non c’è una grande qualità di gioco, ma l’alto livello agonistico regala spettacolo con la Roma che pressa alto e la Lazio che insidia in ripartenza. Da una situazione di questo tipo al 31′ nasce una grande occasione per la Lazio con Matuzalem che mette una palla insidiosa in area sulla quale prima Mauri e poi Klose non arrivano di un soffio. Due minuti più tardi la Roma si rende pericolosa sempre su un calcio piazzato sul quale De Rossi non arriva. Al 39′ ancora De Rossi sbaglia un disimpegno che insidia la retroguardia e al 46′ Mauri ha una golosa situazione, ma si spegne nell’area romanista con una simulazione punita col giallo. Il primo tempo finisce con un giusto 1-1.

    Roma Lazio © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    IL SECONDO TEMPO. La seconda frazione di gioco si apre con ritmi più blandi rispetto alla prima anche perchè le squadre hanno speso molte energie. Al 12′ la Roma perde Pjanic per un infortunio muscolare al suo posto entra Marquinho. Due minuti più tardi ci prova Totti con un gran destro ma la palla sfila vicino al palo. Al 16′ arriva il raddoppio di Mauri che sfrutta una punizione di Ledesma dal lato destro per deviare in spaccata la palla e insaccare indisturbato la porta difesa da Lobont. La partita si incattivisce e si susseguono le interruzioni di gioco. Con la Roma votata all’attacco l’erroraccio di Simplicio al 20′ provoca l’ennesimo contropiede subito con Hernanes che si ritrova solo davanti a Lobont, ma Juan compie un vero e proprio miracolo deviando il pallone mentre il fantasista laziale sta ber battere il portiere giallorosso.

    Le squadre sono molto stanche ma la Roma prova generosamente a raddrizzare la partita e la Lazio sfrutta le ripartenze. Dopo qualche folata biancoceleste al 39′ c’è l’occasione più importante per la Roma con Totti che in terzo tempo stacca di testa sul cross di Marquinho, ma la palla esce fuori di qualche centimetro. Due minuti più tardi Scaloni prende il secondo giallo e quindi il rosso per un fallo al limite dell’area sul neoentrato Bojan che appare molto vivace. Con la parità numerica la Roma tenta l’assalto finale e ancora Bojan scappa via al già ammonito Biava che lo stende fuori area ma Bergonzi ammonisce per simulazione l’attaccante spagnolo. Nei rimanenti quattro minuti di recupero non ci sono le forze tra i giallorossi per essere più di tanto pericolosi. La Lazio vince per 2-1.

  • Roma – Lazio, Totti vs Klose, Luis Enrique vs Reja

    Roma – Lazio, Totti vs Klose, Luis Enrique vs Reja

    E’ il derby della Champions League quello tra Roma e Lazio. I giallorossi a 38 punti al sesto posto si giocano lo scontro diretto e probabilmente l’ultima opportunità, pratica e psicologica, per lottare per il terzo posto e per scacciare le bufera su Luis Enrique e la sua Roma immatura. I biancocelesti condividono il terzo posto con l’Udinese e devono fare di tutto per difenderlo. A 45 punti ormai l’obiettivo è alla portata e la vittoria nel Derby servirebbe a spazzare via le polemiche delle dimissioni di Reja e della eliminazione dalla Europa League.

    ROMA – Nella gara delicata per antonomasia Luis Enrique non cambia atteggiamento e ripropone il consueto 4-3-1-2. Stekelenburg tra i pali con il contestatissimo Rosi a destra, Taddei sulla sinistra e Juan in coppia con Heinze centrali di difesa. A centrocampo torna Daniele De Rossi dopo la clamorosa esclusione contro l’Atalanta. Al suo fianco non ci sarà lo squalificato Gago, ma il solito Pjanic e la sorpresa Marquinho che soffia il posto a Simplicio. Dietro alle  punte rientra dalla squalifica ad hoc il capitano Francesco Totti. In attacco straconfermato il Borini Nazionale insieme a Erik Lamela. Come noto assente Osvaldo per squalifica.

    Hernanes e De Rossi, Roma Lazio © Giuseppe Bellini7Getty Images

    LAZIO – Edi Reja ritrova il modulo che ama di più: il 4-2-3-1. Marchetti in porta con il baluardo Dias e Biava centrali. Emergenza sulle fasce considerando le pesanti assenze di Radu, Konko, Zauri e Lulic. Giocano Garrido a sinistra e Scaloni a destra. A centrocampo la Lazio deve fare a meno della quantità di Brocchi e Cana infortunati e schiera Ledesma e Matuzalem in mediana. Il terzetto dei trequartisti è composto dal Profeta Hernanes in zona centrale, dall’acciaccato Gonzalez sulla destra e dal ritrovato ago della bilancia Stefano Mauri. Unica punta l’inamovibile bomber Miroslav Klose.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA – LAZIO

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Rosi, Heinze, Juan, Taddei; De Rossi, Pjanic, Marquinho; Totti; Borini, Lamela.
    A disposizione: Curci, Jose Angel, Kjaer, Perrotta, Greco, Simplicio, Bojan.
    Allenatore: Luis Enrique.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Scaloni, Dias, Biava, Garrido; Matuzalem, Ledesma; Gonzalez, Hernanes, Mauri; Klose.
    A disposizione: Bizarri, Diakitè, Sbraga, Zampa, Candreva, Alfaro, Kozak.
    Allenatore: Reja.

  • Roma – Lazio, un derby da Champions

    Roma – Lazio, un derby da Champions

    Roma e Lazio ancora una volta l’una contro l’altra nella gara che da sempre infiamma la capitale. Se i fasti di un tempo quando le due squadre si giocavano lo Scudetto oggi non ci sono più, la sfida anche in questa stagione non deciderà soltanto la supremazia cittadina ma quale tra le due cugine ha le carte in regola per aspirare al terzo posto che vuol dire Champions League.

    SPONDA ROMA. I  giallorossi arrivano al match decisivo dopo una settimana a dir poco burrascosa. La brutta sconfitta per 4-1 in casa dell’Atalanta col caso De Rossi escluso contro i bergamaschi per un discutibile provvedimento disciplinare (causa un lieve ritardo alla riunione tecnica pre.partita in albergo) che ha tenuto banco sui media romani e nazionali e che ha spaccato in due tifosi e opinionisti, i derossiani e gli enriquiani per così dire. Sta di fatto che la decisione di tener fuori il n.16 ha innervosito ambiente e squadra ed ha ottenuto il sostegno un pò goffo della società. Vedere i rossi presi stupidamente da Osvaldo e Cassetti per credere. Ma non basta, durante la settimana si sono susseguite dichiarazioni come quella di Gabriel Heinze che pur adottando un diplomatico politichese ha fatto capire di essere sconcertato per l’accaduto, ponendosi sulla sponda derossiana per l’appunto. Comunque stavolta De Rossi ci sarà con tutta la sua grinta e determinazione per vendicare la sfida-beffa dell’andata. Recuperato a pieno titolo anche capitan Totti che è al suo Derby numero 30 e punta Delvecchio e Da Costa a quota 9 gol nella speciale classifica della stracittadina.

    Hernanes e De Rossi, Roma Lazio © Giuseppe Bellini7Getty Images

    Osservato speciale poi è Fabio Borini, il calciatore in forma Nazionale e il più temuto dai laziali di questi tempi.  La sensazione è che i quattro romani e romanisti (Totti, De Rossi, Rosi, Greco) vivranno la partita in modo convulso e sarà importante che trasformino la tensione in energie positive. Dunque il Derby si preannuncia come una partita spacca stagione per una Roma sesta a 38 puntiche deve assolutamente vincere lo scontro diretto. Luis Enrique si  gioca stagione e onore dato che la vittoria contro i biancocelesti potrebbe far sorridere l’ambiente romanista anche in assenza di grandi traguardi raggiunti e contare nelle valutazione di fine stagione. In attesa della continutà la Roma americana aspira almeno alla gloria di breve termine.

    SPONDA LAZIO. In casa biancazzurra la situazione non si può certo definire pacifica. La Lazio viene da una deludente eliminazione dalla Europa League e soprattutto dalla vicenda delle dimissioni poi ritirate di mister Edi Reja. Il nome di Gianfranco Zola ha serpeggiato per una intera settimana considerando anche il black out di Palermo, poi però la magia dei risultati ha rimesso tutto nel verso giusto. La vittoria contro la Fiorentina ha riportato in sella Reja, rilanciato le ambizioni laziali e sedato le ire del presidente Claudio Lotito. La Lazio che divide il terzo posto con l’Udinese a quota 45 è una squadra che vuole arrivare fino in fondo.

    Nonostante il gioco non sempre brillante la squadra di Reja si è rivelata tra le più solide e concrete del campionato. Soprattutto grazie al suo bomber, leader e vero fuoriclasse Miroslav Klose che decise la gara d’andata con un gran gol in zona cesarini. Importante il feeling con la stracittadina del recuperato Stefano Mauri mentre il mattatore di tante sfide Tommaso Rocchi è infortunato. Altro simbolo nell’eterna sfida è Cristian Ledesma che dovrà fare lavoro doppio per schermare una difesa in piena emergenza ma col solito Dias a far da padrone. Il Profeta Hernanes ha già promesso una grande prestazione e rinnoverà la sfida tra sudamericani col romanista Lamela.

    La Lazio dunque arriva favorita, ma il Derby è una partita speciale e spesso i pronostici non possono considerare le variabili incalcolabili di una partita ad altissimo tasso emotivo.

  • Lazio – Fiorentina, parte il Reja-bis per rafforzare il terzo posto

    Lazio – Fiorentina, parte il Reja-bis per rafforzare il terzo posto

    Potremmo dire che stasera contro la Fiorentina si apre il Reja-bis dopo che il tecnico, in seguito ad un acceso diverbio con il presidente Lotito alla vigilia della trasferta europea a Madrid, aveva rassegnato le sue dimissioni da allenatore della Lazio, respinte dal numero uno del club biancocelete e quindi “congelate” per poi annunciare ieri nella tradizionale conferenza stampa la pace con Lotito e la sua permanenza sulla panchina laziale nonostante le voci insistenti su Gianfranco Zola.

    Lazio – Fiorentina stasera all’Olimpico è un test fondamentale per i padroni di casa per rafforzare il terzo posto in campionato che vuol dire preliminari di Champions League e per testare la condizione psico-fisica della squadra in vista del derby di domenica prossima contro i cugini giallorossi che oggi hanno rimediato una batosta a Bergamo. Proprio la sconfitta della Roma potrebbe dare qualcosa in più a livello morale ai biancocelesti che se stasera dovessero battere i viola potrebbe salire a quota 45 e presentarsi al derby con 7 punti di vantaggio in classifica, situazione ideale per tenere a debita distanza i giallorossi nella corsa al terzo posto.

    La Fiorentina però non vuole che la trasferta nella capitale sia soltanto una escursione domenicale, la squadra di Delio Rossi ha tanta voglia di riscattare le due sconfitte consecutive maturate con Napoli e Bologna. La zona retrocessione è tornata a farsi vicina alla luce dei risultati di oggi pomeriggio, con la vittoria di Siena e Lecce nelle rispettive gare. Servono necessariamente i 3 punti per allontanare lo spettro di una nuova crisi.

    Edoardo Reja © Paolo Bruno

    Per quanto riguarda le formazioni non ci sono variazioni rispetto alla vigilia, la Lazio si presenterà con il solito 4-2-3-1 con bomber Klose unica punta supportato da Hernanes, Lulic e Gonzalez che stazioneranno sulla trequarti, in mediana al fianco di capitan Ledesma giocherà dal primo minuto il rientrante Mauri. Emergenza difesa per Reja che dovrà fare a meno dello squalificato Dias, davanti a Marchetti ci saranno Scaloni e Stankevicius sulle fasce e Biava e Diakitè al centro. L’ex Delio Rossi risponde con il 3-5-2 che in questo momento “paga” di più rispetto agli altri moduli con il giovane Camporese a prendere il posto dello squalificato Gamebrini al fianco di Natali e Nastasic, a centrocampo De Silvestri sostituisce sulla corsia di destra Cassani fermato dal giudice sportivo, a sinistra agirà Pasqual con Montolivo in cabina di regia e Behrami e Lazzari a fare il lavoro sporco. Amauri e Jovetic di punta, il tecnico viola punta molto sul talento montenegrino in grado di fare la differenza. Vargas partirà dalla panchina.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO FIORENTINA

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti, Scaloni, Biava, Diakitè, Stankevicius, Ledesma, Mauri, Gonzalez, Hernanes, Lulic, Klose.
    Panchina: Bizzarri, Radu, Konko, Garrido, Candreva, Alfaro, Kozak.
    Allenatore: Reja.

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc, Camporese, Natali, Nastasic, De Silvestri, Behrami, Montolivo, Lazzari, Pasqual, Amauri, Jovetic.
    Panchina: Neto, Romulo, Felipe, Salifu, Vargas, Cerci, Ljajic.
    Allenatore: Rossi.

  • Lazio – Reja, prima l’Atletico poi il divorzio?

    Lazio – Reja, prima l’Atletico poi il divorzio?

    In casa Lazio, nel giorno del delicato quanto complesso match contro l’Atletico Madrid in Europa League, in cui i biancocelesti devono provare a capovolgere l’ 1-3 subìto all’andata in casa all’Olimpico, regna il caos dopo le dimissioni avanzate da Edy Reja e poi respinte dalla dirigenza.

    Il tecnico friulano, infatti, nella giornata di ieri aveva deciso di non partire insieme alla squadra alla volta di Madrid, rassegnando di fatto le dimissioni, a seguito della discussione accesa con il presidente Lotito e con Igli Tare, che si erano recati presso il centro sportivo di Formello per verificare le condizioni della squadra dopo le ultime sconfitte contro Atletico Madrid, in Europa appunto, e Palermo in campionato che hanno evidenziato una squadra appannata e confusa, che ha subito ben otto gol in sole due partite.

    Edy Reja, dunque, nella giornata di ieri ha inviato una lettera a mezzo fax in cui comunicava alla società la decisione di volersi dimettere: il presidente Lotito, però, fermamente convinto della necessità di non destabilizzare la squadra e lo spogliatoio in un momento cruciale della stagione (considerando anche il fatto che la Lazio è comunque in ottima posizione di classifica in campionato, ossia terza al pari dell’Udinese, ndr) ha deciso di respingere le dimissioni di Reja e di convincerlo a partire insieme alla squadra per la capitale spagnola, per non abbandonare i suoi in una serata Europea che si preannuncia molto difficile da affrontare.

    Pertanto, prima di partire alla volta di Madrid, il tecnico non è parso eccessivamente loquace, e si è limitato a rilasciare poche parole, in cui ha fotografato con il solito pragmatismo quali sono le imminenti necessità della sua Lazio: concentrazione per affrontare al meglio la gara con l’Atletico al Vicente Calderòn, onorare l’impegno e fare una bella figura.

    edi reja | © getty images

    Sul suo futuro, invece, Reja non si è pronunciato non rispondendo alle domande di coloro che gli chiedevano se quella di Madrid fosse la sua ultima panchina biancoceleste, dichiarando di voler parlare solo della gara, anche se in merito alla discussione con il presidente ed il direttore sportivo Tare, si è lasciato sfuggire un commento molto netto: “C’è stata una divergenza di opinioni“, riferendosi – molto probabilmente – agli screzi avuti con la dirigenza in merito alle questioni legate alla conduzione del mercato di Gennaio e, di contro, ai rimproveri ricevuti dal presidente Lotito per i continui cambi di formazione.

    Dopo le dimissioni presentate formalmente da Reja alle ore 14 di ieri, mercoledi 22 Febbraio, e poi respinte dalla società, la Lazio si riserva ora la possibilità di valutare, a partire dalla giornata di Venerdì, quale debba essere il da farsi, sempre nell’ottica del bene della squadra, vagliando diverse opzioni: dal tecnico della Primavera Bollini, a Simone Inzaghi, a De Canio. Per oggi, però il bene della squadra coincide esclusivamente con la necessità di affrontare nel miglior  modo possibile la trasferta europea, cercando di ovviare alle problematiche evidenziate dalla squadra nelle ultime uscite; è lo stesso Reja ad ammettere che la squadra non sta attraversando un grande momento di forma, con molti giocatori non al meglio della condizione ma il tecnico friulano non cerca alibi e pone l’obiettivo di rendere la vita difficile all’Atletico, fermo restando che gli avversari – guidati  dall’ex laziale Diego Simeone – sono un’ottima formazione che esprime ottimi valori in campo.

    In merito alla gara di questa sera, inoltre, viene naturale chiedersi quale sarà l’atteggiamento dei giocatori biancocelesti in campo ed, in particolare, se “giocheranno per il loro tecnico”: a tale interrogativo, nella conferenza stampa di presentazione, ha risposto Kozak, che ha voluto sottolineare come nello spogliatoio non ci sia stato alcun problema fra i giocatori ed il tecnico, e che pertanto i giocatori vorrebbero andare avanti insieme ad Edy Reja.

    Per quanto concerne le questioni di campo, la Lazio questa sera scenderà in campo con il seguente undici, privo del bomber Miroslav Klose: Marchetti, Diakitè, Dias, Biava e Zauri, Ledesma, Matuzalem, Candreva, Hernanes Lulic, Kozak.