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  • Lazio – Siena, Reja lancia le due punte

    Lazio – Siena, Reja lancia le due punte

    Lazio Siena di questa sera sarà un match molto delicato per i biancocelesti, che hanno l’obbligo di vincere per restare attaccati al treno-terzo posto, ma le scelte di formazione di Edi Reja saranno influenzate necessariamente dalle squalifiche comminate dal giudice sportivo ai biancocelesti Marchetti ed Andrè Dias a seguito della rissa finale della gara del Friuli di Udine di domenica scorsa. Nonostante le difficoltà di questo finale di stagione deludente, la Lazio ha, però, l’obbligo di lottare fino al termine del campionato per la conquista di un obiettivo tanto ambito, se non altro per evitare di vanificare l’ottimo campionato disputato fino ad un mese fa. In tal senso si leggono le dichiarazioni di uno degli uomini di maggiore esperienza dello spogliatoio laziale, Cristian Brocchi, che, anche se indisponibile per la gara di stasera, carica i compagni: “La gara con il Siena è la nostra ultima spiaggia e dobbiamo mettercela tutta”. Parole che troveranno certamente d’accordo il tecnico Edi Reja che ha provato a dare carica ai suoi in vista della sfida di questa sera considerando che, almeno sulla carta, non appare proibitiva, anche alla luce del fatto che gli uomini di Sannino sono praticamente salvi, anche se la matematica non lo garantisce ancora.

    Il campionato, però, ci ha abituato spesso a sorprese clamorose ed i senesi, dal canto loro, potrebbero scendere in campo per conquistare proprio quei punti tranquillità che li separano dalla salvezza; pertanto, la Lazio dovrà esser abile a metter in campo quelle motivazioni e quella grinta in più che, nelle ultime uscite, le hanno fatto difetto, cercando di sfruttare anche il fattore campo, considerando che i senesi non hanno mai conquistato i tre punti all’Olimpico nei sette precedenti incontri. In tal senso, nonostante l’emergenza formazione (con otto infortunati e due squalificati, ndr) Reja sembra intenzionato a schierare una squadra con due punte di ruolo, Rocchi e Kozak, e con modulo 4-3-1-2, con Stefano Mauri a supporto sulla trequarti.

    Edi Reja | © Getty Images

    In porta, al posto dello squalificato Marchetti (che rientrerà alla seconda giornata del prossimo campionato) vi sarà Bizzarri, mentre nella difesa a quattro saranno schierati Konko, Diakitè, Biava e Scaloni. A centrocampo, invece, spazio al trio Gonzales, Ledesma e Candreva.

    In casa Siena, invece, il tecnico Sannino perde all’ultimo momento il difensore centrale Terzi, che verrà sostituito da Contini, a far coppia con Rossettini. Il modulo dei bianconeri toscani sarà, dunque, un 4-4-2, con Pegolo in porta, Vitiello, Rossettini, Contini, Del Grosso in retroguardia, il centrocampo formato da Mannini, Vergassola, Gazzi e Brienza, e la coppia offensiva composta da Mattia Destro e Bogdani.

    L’arbitro dell’incontro sarà il signor Celi della sezione di Bari, coadiuvato dai guardalinee Nicoletti e Romagnoli.

    Lazio Siena probabili formazioni:

    Lazio (4-3-1-2) Bizzarri; Konko,  Diakitè, Biava, Scaloni; Gonzalez, Ledesma, Candreva; Mauri; Rocchi, Kozak. A disposizione: Berardi, Garrido, Zauri, Lulic, Zampa, Cana, Alfaro. Allenatore: Reja.

    Siena (4-4-2) Pegolo; Vitiello, Rossettini, Contini, Del Grosso; Mannini, Vergassola, Gazzi, Brienza; Destro, BogdaniA disposizione: Brkic, Pesoli, Belmonte, D’Agostino, Bolzoni, Rossi, Larrondo. Allenatore: Sannino.

  • Udinese – Lazio 2-0. Finale di gara turbolento al Friuli

    Udinese – Lazio 2-0. Finale di gara turbolento al Friuli

    Vittoria che tiene ancora in gioco l’Udinese per un posto in Champions League quella maturata contro la Lazio. Un 2 a 0 firmato Di Natale e Pereyra ma nel finale succede di tutto: dalle tribune infatti parte un triplice fischio e i giocatori della Lazio, credendo che si tratti di quello dell’arbitro, si fermano. Pereyra invece continua ed insacca in rete con Marchetti a tre quarti campo, e quando l’arbitro convalida scoppia il putiferio: colpi proibiti tra le due panchine, Diasi espulso, Tare che scende dalla tribuna per gettarsi nella mischia e Marchetti che spintona vistosamente l’arbitro. Questo quanto accaduto in chiusura, anche se prima il match non è stato dei più esaltanti.

    Guidolin come anticipato alla vigilia si gioca la carta Fabbrini dietro di Natale e a sorpresa schiera anche Abdi e Basta. Piu abbottonata la Lazio che presenta da primo minuto anche Garrido. Al 4’ ci prova Di Natale direttamente su calcio di punizione ma Marchetti si fa trovare pronto e respinge, in seguito ci prova anche Pinzi ma la palla si perde di poco a lato. Ed è ancora lui a provarci ma il portiere capitolino è attendo. L’Udinese gioca meglio e Basta, con un tiro deviato da Garrido, chiama ancora una volta all’intervento Marchetti. Intanto per Reja le cose si complicano visto che perde causa infortunio sia Matuzalem che Biava. Nonostante tutto Rocchi ha una ghiotta occasione di testa, ma Handanovic gli dice di no.

    Ad inizio ripresa ci provano sia Asamoah che Di Natale, ma la mira non è delle migliori. La Lazio intanto continua ad arretrare e Basta in piena area potrebbe segnare ma calcia di poco a lato. Il gol comunque arriva al 24’: Domizzi dalla trequarti mette in area un pallone per Di Natale che al volo e in scivolata insacca in rete. La Lazio prova ad abbozzare una reazione ma non riesce a portare pericoli alla porta di Handanovic. Nel finale succede quello che è stato descritto in precedenza con il gol di Pereyra e il conseguente putiferio. I tre punti vanno all’Udinese.

    Antonio Di Natale © Dino Panato/Getty Images

    Le pagelle di Udinese Lazio

    Di Natale 7: In avvio di gara ci prova con una grande punizione ma è nella ripresa che dimostra tutte le sue abilità di bomber.
    Fabbrini 6: Non segna, è vero, ma corre tantissimo in lungo e in largo per cercare di aiutare al meglio Di Natale.
    Pinzi 6,5: Più volte prova la conclusione a rete ma nel complesso la sua gara è molto positiva vista la generosità che dimostra in campo,
    Handanovic 6,5: Deve compiere un solo vero intervento e si fa trovare prontissimo su Rocchi in chiusura di prima frazione.
    Rocchi 6: Predicatore nel deserto. Fa quel che può e per poco non gli riesce anche un grande gol.
    Marchetti 6,5: Se l’Udinese non chiude prima i conti è anche merito di qualche sua parata.
    Scaloni 5: Prova tutt’altro che eccezionale la sua. Da quella parte infatti l’udinese fa quello che vuole.

    UDINESE (3-4-2-1): Handanovic 6,5; Benatia 5,5, Danilo 6, Domizzi 7; Basta 6, Pinzi 7, Asamoah 6,5, Pasquale 6; Abdi 5 (14′ st Pereyra 5,5), Fabbrini 6 (27′ st Fernandes 6); Di Natale 6,5 (33′ st Torje 5,5). In panchina: Padelli, Coda, Pazienza, Barreto. Allenatore: Guidolin

    LAZIO (4-4-1-1): Marchetti 6,5; Konko 6,5, Dias 5,5, Biava 6,5 (42′ Diakité 6), Scaloni 5; Gonzalez 5,5, Ledesma 6, Matuzalem 6 (37′ Cana 5,5), Garrido 5 (25′ st Kozak 5,5); Mauri 5,5; Rocchi 6. In panchina: Bizzarri, Zauri, Zampa, Alfaro. Allenatore: Reja

    Video Udinese Lazio

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  • Udinese – Lazio, le formazioni. Fabbrini vince il ballottaggio con Torje

    Udinese – Lazio, le formazioni. Fabbrini vince il ballottaggio con Torje

    Uno spareggio per la Champions League, specie per i padroni di casa per i quali questa gara sembra essere quasi un’ultima spiaggia considerato lo svantaggio rispetto a chi precede. Il posticipo della quart’ultima di Serie A vede di fronte Udinese e Lazio, formazioni che da inizio campionato militano nei quartieri alti della graduatoria ma che nell’ultimo periodo sembrano aver perso un po’ di smalto. La formazione di Reja punta ad isolarsi nuovamente al terzo posto dopo gli agganci di Inter e Napoli, ma dal canto loro i ragazzi di Guidolin voglio raggiungere questo gruppo e giocarsi il tutto per tutto negli ultimi 180’.

    Non delle migliori la situazione dei friulani. Guidolin infatti deve rinunciare allo squalificato Floro Flores e agli infortunati Domizzi, Ferronetti, Badu e Isla. Il trainer bianconero schiererà i suoi con il 3-5-1-1. In porta ci sarà Handanovic. Davanti a lui difesa formata da Benatia, Danilo ed Ekstrand. In mezzo al campo Pinzi, Pazienza e Asamoah, con Pereyra e Pasquale sugli esterni. In avanti invece Fabbrini, il quale sembra aver vinto il ballottaggio con Torje, agirà a supporto di Di Natale.

    Diego Fabbrini titolare | ©GRAHAM STUART/Getty Images

    Dall’altra parte non sorride nemmeno Reja che oltre allo squalificato Candreva dovrà rinunciare anche a numerose pedine preziose quali Hernanes, Radu, Stankevicius, Brocchi, Lulic e Klose. Nonostante tutto l’allenatore dei biancocelesti schiererà i suoi con il 4-2-3-1. Davanti al portiere Marchetti difesa formata dai centrali Biava e Dias mentre come laterali agiranno Konko e Scaloni. Davanti alla difesa Cana e Ledesma mentre il trio Gonzalez, Matuzalem, Mauri giostrerà dietro l’unica punta Rocchi. Solo panchina dunque per Diakitè e Kozak.

    Le probabili formazioni di Udinese Lazio:
    UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Ekstrand; Pereyra, Pinzi, Pazienza, Asamoah, Pasquale; Fabbrini; Di Natale. In panchina: Padelli, Armero, Coda, Fernandes, Abdi, Torje, Barreto. Allenatore: Guidolin
    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Scaloni; Cana, Ledesma; Gonzalez, Matuzalem, Mauri; Rocchi. In panchina: Bizzarri, Diakite, Garrido, Zauri, Zampa, Alfaro, Kozak. Allenatore: Reja

  • Novara Lazio 2-1, biancocelesti deludenti. Decide Mascara

    Novara Lazio 2-1, biancocelesti deludenti. Decide Mascara

    Novara Lazio finisce 2-1 con i padroni di casa che tengono ancora viva una salvezza appesa ad un filo mentre la Lazio sciupa il vantaggio per il raggiungimento del terzo posto, valido per i preliminari di Champions League. decide una punizione magistrale di  Giuseppe Mascara a dieci minuti dalla fine.

    Il ballottaggio alla vigilia in attacco nel Novara, fra Mascara e Morimoto, viene vinto dal giocatore nipponico mentre mister Edy Reja decide all’ultimo minuto di non lasciare Tommaso Rocchi solo in attacco, affiancando al capitano biancoceleste un Libor Kozak, voglioso di ben figurare finalmente dal primo minuto.

    I primi minuti del match sono all’insegna dell’equilibro, si lotta molto a centrocampo con i giocatori delle due squadre molto attenti a non lasciare occasioni da gol. Dopo 35’ di calcio non sicuramente spumeggianti, ecco l’episodio che apre la partita: Mazzarani scappa a destra, mette in area, Diakité cerca di ribattere, ma colpisce male il pallone e beffa Marchetti per l’1-0. La Lazio non si scompone e nemmeno un minuto dopo, riagguanta il risultato grazie a Candreva che ribatte di testa in gol un tiro di Mauri ribattuto in un primo tempo da Fontana. Il pareggio ravviva i biancocelesti che nel finire della prima frazione di gioco sfiorano il vantaggio in due occasioni: nella prima incredibile pasticcio di Kozak solo in area servito da Rocchi, nella seconda Cana solo a due passi dalla porta colpisce di testa fuori dallo specchio. Tutto in un minuto nel primo tempo con la Lazioche spreca nel finale.

    Giuseppe Mascara ©Marco Luzzani/Getty Images

    Il pareggio non serve molto ai padroni di casa che scendono in campo nella ripresa vogliosi di portare a casa il bottino pieno. Entra Mascara per un evanescente Morimoto ed il cambio effettuato da Attilio Tesser si rivelerà, di lì a poco, assolutamente decisivo. I tanti infortuni si fanno sentire fra gli ospiti che scendono drasticamente dal punto di vista fisico consentendo al Novara di sistemarsi con continuità nella meta campo laziale. Diakitè e Dias riescono comunque a fermare bene le offensive di Caracciolo e compagni e non può non essere un calcio piazzato a decidere il match. Pennellata sontuosa di Mascara a 10’ dalla fine del match con Marchetti costretto a guardare impotente il pallone insaccarsi alle sue spalle e dedica speciale di Mascara al suo Napoli, che viene di fatto rimesso in corsa per la lotta Champions.

    Vittoria per il Novara di carattere che forse non eviterà la retrocessione ma che sicuramente consentirà ai piemontesi di chiudere con assoluta dignità un Campionato giocato tutto sommato, su buoni livelli. Molta sfortuna in casa Lazio che viene beffata nel finale come domenica scorsa contro il Lecce e nel prossimo turno,  spareggio Champions contro l’Udinese con una rosa quasi decimata.

    Tabellino e Pagelle Novara Lazio 2-1

    NOVARA (4-3-1-2): Fontana 6; Morganella 6, Lisuzzo 6,5, Paci 6,5, Garcia 6; Porcari 6, Rigoni 6,5, Pesce 6; Mazzarani 5,5 (dal 31′ s.t. Radovanovic 6); Morimoto 5 (dal 12′ s.t. Mascara 7), Caracciolo 5,5 (dal 38′ s.t. Centurioni s.v.). (Coser, Gemiti, Jensen, Rubino). All. Tesser.

    LAZIO (4-4-2): Marchetti 6; Scaloni 5,5, Diakité 5, Dias 6, Garrido 5,5; Mauri 6, Ledesma 6, Cana 5,5 (dal 32′ s.t. Matuzalem 5,5), Candreva 6,5 (dal 38′ s.t. Rozzi s.v.); Kozak 5,5, Rocchi 6 (dal 17′ s.t. Alfaro 5,5). (Bizzarri, Biava, Konko, Zauri). All. Reja.

  • Novara – Lazio, sarà Champions o Serie A?

    Novara – Lazio, sarà Champions o Serie A?

    Il mercoledì della liberazione italiana targata Serie A, si aprirà con l’anticipo delle 12.30 fra Novara Lazio. Un match in cui tutte e due le compagini hanno molto da chiedere sia in ottica salvezza che per la conquista di un posto nei preliminari di Champions League.

    Sul sintetico di del “Silvio Piola” i biancocelesti tenteranno di dare la stoccata decisiva e di scoraggiare tutte le pretendenti al terzo posto mentre, il Novara, deve assolutamente conquistare il bottino pieno se vuole ancora avere un barlume di speranza nella conquista di una salvezza tuttavia molto difficile da conquistare.

    Edy Reja ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Mister Edy Reja non ha vissuto sicuramente una vigilia facilissima con la notizia dell’infortunio del brasiliano Hernanes che sarà costretto a saltare tutto il finale di stagione a causa di una lesione muscolare di 1° e 2° sulla coscia sinistra. Gli altri assenti portano i nomi di Klose, Radu, Lulic, Stankevicius, Brocchi e Makinwa. Anche per gli ultimi tre il campionato 2011-12 è già terminato. “Il terzo posto è nelle nostre mani, ma continuiamo a perdere giocatori”: il grido di dolore di Edy Reja dice tutto.

    Il Novara ha perso tre delle ultime quattro sfide – contro Napoli, Parma e Roma – aggravando ulteriormente una situazione già molto difficile. Il ritorno in panchina di mister Attilio Tesser ha portato un po’ di entusiasmo all’inizio, ma ha esaurito rapidamente il suo effetto. Per la gara saranno indisponibili il portiere Ujkani, oltre a Jeda, Ludi e Marianini. Un’assenza per reparto, dunque, che renderà non facili le scelte di formazione dell’allenatore ma molto importante è il recupero di Rigoni sulla trequarti che darà sicuramente linfa alle percussioni del duo formato da Mascara in ballottaggio con il giapponese Morimoto e Caracciolo.

    Le Formazioni di Novara Lazio

    Novara (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Garcia, Gemiti; Porcari, Pesce, Jensen; Rigoni; Mascara, Caracciolo. Panchina: Coser, Paci, Centurioni, Mazzarani, Radovanovic, Rubino, Morimoto. All: Attilio Tesser.

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Scaloni, Diakitè, Dias, Garrido; Cana, Ledesma; Matuzalem, Mauri, Candreva; Rocchi. Panchina: Bizzarri, Zauri, Biava, Zampa, Alfaro, Kosak, Rozzi. All: Edy Reja.

  • Lazio – Lecce, Hernanes dal 1′ Dias va in panchina

    Lazio – Lecce, Hernanes dal 1′ Dias va in panchina

    Lazio Lecce, in programma domani pomeriggio all’Olimpico, sarà una gara decisiva, soprattutto per i padroni di casa biancocelesti, impegnati nella dura lotta alla conquista di un posto in Champions league per la prossima stagione. In questi termini si è espresso il tecnico laziale Edi Reja, nella conferenza stampa di presentazione del match, definendo la partita “decisiva per cullare il sogno terzo posto, che non possiamo assolutamente fallire”.

    In tal senso, il tecnico non vuole che si verifichino rilassamenti nella testa dei suoi giocatori e, pertanto, ritiene fondamentale motivarli, considerando che “la gara con il Lecce vale tre punti così come quelle con Milan e Juventus”, ancor di più in virtù delle caratteristiche tecniche dei salentini, in un buon momento di forma, capaci di chiudersi bene e ripartire in contropiede con i suoi temibili attaccanti, Muriel, Cuadrado e Di Michele.

    Dal canto suo, poi, Reja dovrà fare ancora a meno di uomini importanti, come Lulic e Klose, ma anche della pedina maggiormente decisiva nelle ultime uscite, ossia Mauri, spesso decisivo anche in zona gol, che sconterà un turno di squalifica. In tal senso, Reja recrimina contro la sfortuna della stagione, in cui la rosa è stata particolarmente flaggellata da infortuni ed acciacchi, pur non volendo cercare alibi, anche in virtù del fatto che “nelle difficoltà abbiamo sempre trovato gli stimoli per reagire con forza”.

    Edy Reja © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto concerne le probabili formazioni che scenderanno in campo, la Lazio scenderà in campo con modulo 4-4-1-1 con le squalifiche di Mauri, e l’assenza di Brocchi per infortunio, colpito da un guaio muscolare che lo terrà fermo per tre mesi, ossia fino al termine della stagione. In campo, dunque, ci saranno Marchetti in porta, Scaloni, Diakitè, Biava, Garrido in difesa, Ledesma, Matuzalem, Gonzales, Hernanes (che torna dal primo minuto, ndr), Candreva a centrocampo, ed in attacco il solo Tommaso Rocchi.

    Nel Lecce, invece, Cosmi sceglierà un modulo 3-5-2 con la formazione tipo, considerando che gli uomini di Cosmi, saranno praticamente tutti arruolabili. In porta vi sarà, dunque, Benassi, la linea a tre sarà composta da Oddo, Miglionico, Tomovic; a centrocampo vi saranno Cuadrado, Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci, Brivio; in attacco la coppia gol Muriel-Di Michele.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO LECCE

    Lazio (4-4-1-1): Marchetti; Scaloni, Diakité, Biava, Garrido; Ledesma, Matuzalem; Gonzalez, Hernanes, Candreva; Rocchi
    A disp.: Bizzarri, Zauri, Dias, Zampa, Cana, Alfaro, Rozzi.
    Allenatore: Reja

    Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic; Cuadrado, Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci, Brivio; Muriel, Di Michele
    A disp.: Petrachi, Di Matteo, Carrozzieri, Giandonato, Obodo, Bojinov, Corvia.
    Allenatore: Cosmi

  • 700 volte Alex, Del Piero si riprende la vetta

    700 volte Alex, Del Piero si riprende la vetta

    Se non fossero bastati 700 presenze in bianconero, 288 gol con la stessa maglia e i 19 anni di appartenenza juventina, Alessandro Del Piero ha voluto dimostrare di sapere essere ancora decisivo nonostante i 38 anni, nonostante i pochi minuti giocati, nonostante il grosso peso dell’incertezza per il futuro. Il Capitano mette la sua firma in una gara delicatissima che potrebbe risultare decisiva per lo scudetto, siglando la rete definitiva del 2-1 in una partita che, nonostante il predominio assoluto dei padroni di casa, si era messa in salita per la Juventus.

    In uno stadio gremito per lo scontro scudetto-Champions League la Juve parte forte schiacciando la Lazio nella propria metà campo collezionando innumerevoli occasioni da gol con l’intento di rimettere la testa davanti al Milan. Conte si affida alle magie di Pirlo che, come un direttore d’orchestra, dirige e dispensa sapientemente palloni ai suoi compagni, in attacco la riconferma per Quagliarella affiancato da Vucinic. Ci prova per primo l’attaccante partenopeo con un gran tiro dalla distanza al 10′ ma Marchetti ci “mette la faccia” nel vero senso della parola. Poi tocca a Pepe rendere difficile ciò che dovrebbe essere facile, ovvero mettere a segno una ghiotta opportunità solo davanti al portiere; il numero 7 sa di non aver fatto una bella figura e così prova a chiedere scusa ai supporters pochi minuti dopo con un gran tiro in mezza rovesciata su invito del maestro Pirlo facendosi perdonare per l’erroraccio di poco prima.

    Il vantaggio non basta ai bianconeri che continuano a collezionare occasioni su occasioni con vucinic, Vidal, Quagliarella, Lichsteiner le cui conclusioni vengono neutralizzate da un Marchetti stasera in versione uomo ragno. La Lazio subisce la pressione spesso asfissiante dell’undici di Conte, ma quando tutti si aspettano il colpo del ko, ecco che arriva la beffa che gela lo Stadium. Mauri stacca di testa indisturbato su cross di Gonzalez battendo Buffon all’incrocio dei pali. Il primo tempo si chiude sull’ 1-1.

    Alessandro Del Piero © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nella ripresa i biancocelesti, acquisito il punteggio di parità, riorganizzano la corazzata difensiva che, rispetto alla prima parte di gara, questa volta sembra reggere meglio l’urto dell’avanzata juventina; Conte è costretto a cambiare i due terzi del tridente offensivo togliendo uno spento Vucinic e Pepe per l’inserimento di Matri e Del Piero. Proprio il capitano si renderà protagonista di questa nottata siglando il colpo del 2-1 finale, il 288° con la maglia della Juve per festeggiare le 700 presenze in bianconero. Un calcio di punizione dai 30 metri che ha sorpreso Marchetti il quale, forse, si sarebbe aspettato il tiro a giro sul primo palo, con il numero 10 che piazza invece la sfera sul palo opposto. Linguaccia e Juventus Stadium che quasi rischia di venire giu. La Juve è di nuovo davanti al Milan. Negli ultimi minuti di gioco i bianconeri controllano abbastanza agevolmente la gara anche perchè la Lazio rimane in 10 per l’espulsione di Kozak per aver protestato troppo vivacemente nei confronti del direttore di gara (stessa sorte spetterà a Reja qualche minuto più tardi).

    Anche quest’oggi la Juventus ha dimostrato di avere un grande carattere, ingrediente fondamentale per la conquista dello scudetto che, a sei partite dalla fine del campionato, comincia a delinearsi come qualcosa di concreto. L’unica nota positiva per la Lazio, che nel confronto allo Stadium sul piano del gioco ne è uscita con le ossa frantumate, è la sconfitta di Napoli e Udinese, dirette avversarie per un posto in champions, anche se le vittorie di Roma e Inter potrebbero rendere più agguerrita la lotta al terzo posto.

    Pagelle

    Juventus

    Vucinic 5: il montenegrino è spento, ad inizio ripresa ha l’opportunità di riportare avanti la Juve ma spreca; anche Conte capisce che non è la sua serata migliore e lo toglie per far posto a Del Piero. Mossa più che azzeccata.

    Del Piero 8: entra e risolve la partita, in tanti dicono che quello realizzato alla Lazio potrebbe essere il gol scudetto. Forse non sarà proprio quello decisivo ma sicuramente la magia su punizione continua a far sognare la squadra e una tifoseria intera. E la domanda si fa sempre più lecita: Agnelli, cosa aspetti a rinnovargli il contratto?

    Pirlo 7.5: dirige la squadra come un direttore d’orchestra, pennella assist per i compagni come l’invenzione per il gol di Pepe. Se dovessimo indicare il nome del giocatore bianconero più decisivo e importante della stagione, il suo sarebbe il primo della lista.

    Pepe 7: si fa perdonare immediatamente l’errore davanti a Marchetti segnando il gol dell’1-0 in acrobazia. Torna al gol ed esorcizza il periodo non brillante che stava vivendo da qualche settimana.

    Lichtsteiner 6.5: spinge tanto sulla fascia e tenta anche il gol dell’ex, anche lui come Pepe non godeva di uno stato di forma non eccellente.

    Lazio

    Marchetti 7.5: stasera in versione uomo ragno, con le sue parate evita un passivo più pesante soprattutto nel primo tempo quando diviene bersaglio dei giocatori della Juventus. Incolpevole su entrambi i gol.

    Ledesma 5: poca luce per il regista biancoceleste che paga anche l’atteggiamento della squadra troppo catenacciaro fin dai primi istanti di gara.

    Mauri 6: punisce la Juve alla prima occasione laziale con un preciso colpo di testa sotto il sette interrompendo l’imbattibilità di Buffon fermandola a 568 minuti.

    Candreva 5: altro ex della gara, corre a vuoto per tutti i 90 minuti.

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6.5, Barzagli 6, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5; Vidal 6 (80′ Giaccherini sv), Pirlo 7.5, Marchisio 6; Pepe 7 (72′ Matri 6), Quagliarella 6.5, Vucinic 5 (27′ st Del Piero 8).
    Panchina: Storari, Caceres, De Ceglie, Borriello.
    Allenatore: Conte 6.5.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 7.5; Scaloni 6, Diakitè 6, Biava 5.5, Garrido 5; Cana 5, Ledesma 5; Gonzalez 5.5 (81′ Brocchi sv), Mauri 6 (72′ Hernanes 5.5), Candreva 5; Rocchi 5.5 (74′ Kozak 5).
    Panchina: Bizzarri, Zauri, Matuzalem, Alfaro.
    Allenatore: Reja 5.

    Video Juventus – Lazio 2-1

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  • Juventus – Lazio, Quagliarella o Matri, Hernanes in panchina

    Juventus – Lazio, Quagliarella o Matri, Hernanes in panchina

    C’è grande attesa a Torino per la sfida infrasettimanale di mercoledì sera dove la Juventus capolista affronterà la terza forza del campionato e cioè la Lazio, in quella che sarà una partita fondamentale per la marcia verso la conquista dello scudetto, inutile sottolineare che allo Juventus Stadium ci sarà il tutto esaurito anche in questa partita. Il segnale arrivato dal Bentegodi è stato chiaro, il Milan si è ripreso la vetta della classifica battendo per 1-0 il Chievo Verona, per la Juventus vincere è diventato imperativo.

    Conte potrebbe decidere di adottare una sorta di turn over scegliendo il modulo di gioco adottato contro Napoli e Palermo, il 3-5-2. In difesa giocheranno Barzagli, Bonucci e Chiellini, a centrocampo, dovrebbe tornare Lichtsteiner, che a Palermo è stato sostituito da Caceres, a destra; in mezzo salvo imprevisti dell’ultimo momento agirà il trio delle meraviglie formato da Vidal, Pirlo e Marchisio con De Ceglie pronto a giocare dal primo minuto al posto di Estigarribia sul versante di sinistra. In attacco, accanto a Mirko Vucinic c’è il solito ballottaggio questa volta tra Quagliarella e Matri con quest’ultimo in vantaggio sul compagno di reparto.

    Alessandro Matri © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    In casa biancoceleste rispetto alla vittoria importantissima ottenuta con il Napoli, Reja farà qualche aggiustamento inserendo dal primo minuto Brocchi al posto di Cana sulla linea mediana, mentre sulla trequarti Gonzalez giocherà dall’inizio probabilmente al posto di Hernanes che potrebbe finire in panchina, con la conferma di Candreva tra i titolari, mentre in difesa conferma per Diakitè in coppia con Biava. L’arbitro della gara sarà il signor Damato.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – LAZIO

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Vucinic.
    Panchina: Storari, Caceres, Giaccherini, Pepe, Del Piero, Borriello, Quagliarella. Allenatore: Conte.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Diakitè, Biava, Radu; Brocchi, Ledesma; Gonzalez, Mauri, Candreva; Rocchi.
    Panchina: Bizzarri, Scaloni, Garrido, Matuzalem, Hernanes, Kozak, Alfaro.
    Allenatore: Reja.

  • Lazio Napoli, notte da Champions all’Olimpico

    Lazio Napoli, notte da Champions all’Olimpico

    Poco prima della Santa Pasqua la serie A regala un ultimo succulento appuntamento. Lazio Napoli vale la Champions League e arriva alla fine di una giornata entusiasmante che ha visto il Milan soccombere in casa contro la Fiorentina riaprendo definitivamente il discorso scudetto, l’Udinese riprendersi in ottica terzo posto mentre Roma e Inter oramai costrette ad accontentarsi delle briciole dopo un campionato decisamente anonimo. Lazio e Napoli arrivano all’appuntamento in un stato di forma psicofisico decisamente provato dagli impegni Europei ma con la voglia spasmodica di superarsi cercando lo scatto decisivo verso la prossima Champions League.

    Edy Reja deve far i conti con le tantissime assenze riproponendo il modulo ad albero di Natale in attacco con capitan Rocchi costretto agli straordinari per sopperire alla pesante assenza di Miroslav Klose.

    Goran Pandev titolare Lazio Napoli | ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Le aquile sperano in una giornata si di Hernanes e nelle capacità di inserimento di Mauri. In difesa DIakitè dovrebbe sostituire Dias al fianco di Biava mentre sugli esterni ci saranno Konko e Radu.

    Mazzarri arriva a Lazio Napoli con qualche contestazione in settimana. Il tecnico livornese è accusato di far scarso uso della panchina affidandosi alla vecchia guardia anche quando è fuori condizione. Questa sera però le assenze di Maggio e Zuniga lo costringerà ad uno stravolgimento tattico adoperando l’inconsueta difesa a 4 con Campagnaro e Aronica esterni e Britos a far coppia con capitan Cannavaro. In avanti al trio delle meraviglie Hamsik, Lavezzi e Cavani si aggiungerà anche Pandev. In mediana con Inler ci sarà Dzemaili invocato a gran voce dai tifosi.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO NAPOLI
    LAZIO (4-2-3-1):
    Marchetti; Konko, Biava, Diakité, Radu; Ledesma, Cana; Gonzalez, Hernanes, Mauri; Rocchi. A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Zauri, Garrido, Candreva, Kozak, Alfaro. All. Reja

    NAPOLI (4-3-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos, Aronica; Dzemaili, Inler, Hamsik; Pandev, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Colombo, Grava, Fernandez, Fideleff, Dossena, Dezi, Vargas. All. Mazzarri

    ARBITRO: Mazzoleni (Niccolai-Marzaloni, 4° uomo: Gervasoni)

  • Parma – Lazio 3-1. Floccari frena la corsa Champions dei biancocelesti

    Parma – Lazio 3-1. Floccari frena la corsa Champions dei biancocelesti

    Sfuma la possibilità di allungare al terzo posto per la Lazio. Merito di un Parma che torna a fare bottino pieno dopo otto partite guadagnando cosi tre punti sul Lecce che scenderà in campo oggi. Per la Lazio continua il momento non esaltante, vista la terza sconfitta nelle ultime quattro gare. C’era la possibilità di allungare, ed invece oggi si rischia l’aggancio al terzo posto da parte di Udinese e Napoli. A condannare la squadra di Reja l’avvio sprinti dei gialloblù in gol con il rientrate Mariga e con Floccari dopo appena 12’. Scaloni sul finire di tempo riapre il match ma ancora Floccari, nella ripresa, lo richiude.

    Non mancano le sorprese negli undici iniziali: Donadoni infatti getta sin da subito nella mischia il rientrante Mariga. Dall’altra parte mini rivoluzione di Reja che lascia fuori Hernanes ma che schiera sin dal primo minuto sia Rocchi che Kozak. Una scelta più offensiva che però si rivelerà poco azzeccato.

    E si perché in avvio di match sono i gialloblu a dominare, specie in mezzo al campo. Al 6’ il gol del momentaneo 1 a 0: cross di Giovinco per Floccari che colpisce di testa, Marchetti para ma la palla termina sui piedi di Bianiany che di tacco innesca Mariga il quale insacca. Appena 6’ dopo il raddoppio: conclusione sballata di Paletta da fuori, la palla finisce sulla testa di Floccari che approfittando di Marchetti posizionato fuori dai pali insacca. Scaloni prende il posto di Dias in una Lazio che abbozza una reazione ma i contropiedi di Giovinco e Biabiany rischiano di rivelarsi letali.

    Esultanza Sergio Floccari © Dino Panato/Getty Images

    Al 36’ però tornano in corsa i capitolini: Scaloni conclude e sfruttando una deviazione di Gobbi mette alle spalle di Mirante. Gol viziato da una posizione irregolare iniziale. Negli spogliatoi tegola per Donadoni che perde l’ottimo Mariga. Al suo posto entra Morrone. Reja dal canto suo cerca di alzare il baricentro e si gioca anche le carte Hernanes e Alfaro ma è il Parma a trovare il gol: al 26’ su una punizione di Giovinco è Floccari di testa ad insaccare. Non accade più nulla, e passa cosi in secondo piano anche il black out di qualche minuto che colpisce il Tardini. Per il Parma tre punti pesanti.

    Le pagelle di Parma Lazio:
    Floccari 8: Prestazione da incorniciare per l’attaccante di Nicotera: due gol da vero attaccante di razza ma anche tanto gioco per la squadra e un enorme spirito di sacrificio.
    Mariga 7: Gioca appena un tempo, nel giorno del suo rientro, siglando un gol e facendo molto bene da scudo alla difesa.
    Giovinco 7: Non segna ma è lui ad innescare Floccari più volte. Una coppia veramente ben assortita.
    Marchetti 5,5: Non appare irresistibile, quantomeno sui posizionamenti tra i pali. Un match in chiaroscuro che tuttavia non intacca il suo valore.
    Rocchi 4,5: Al Tardini il capitano non c’è. Sembra quasi che la Lazio giochi con uno in meno visto che non riesce mai ad incidere.
    Mauri 5: Schierato al posto di Hernanes delude ampiamente le aspettative. Se le punte fanno poco è anche colpa sua.

    Il tabellino di Parma Lazio:
    PARMA
    (3-5-2): Mirante 6; Zaccardo 6,5, Paletta 6,5, Lucarelli 6 (45′ st Santacroce sv); Biabiany 6,5, Mariga 7 (1′ st Morrone 5,5), Valdes 6, Galloppa 6,5, Gobbi 6; Floccari 8 (47′ st Okaka sv), Giovinco 7. In panchina: Pavarini, Jonathan, Valiani, Modesto. Allenatore: Donadoni 6,5
    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti 5,5; Konko 5,5, Dias 5,5 (16′ pt Scaloni 6), Biava 5, Radu 5,5; Gonzalez 6, Ledesma 5, Matuzalem 5; Mauri 5 (24′ st Hernanes 5,5); Rocchi 4,5 (17′ st Alfaro 5 ), Kozak 6. In panchina: Bizzarri, Cana, Brocchi, Candreva. Allenatore: Reja 5
    ARBITRO: Giannoccaro
    MARCATORI: 6′ Mariga (P); 12′ Floccari (P); 36′ Scaloni (L); 26’ st Floccari (P)
    NOTE: Ammoniti: Konko, Scaloni (L); Valdes, Lucarelli (P)

    La sintesi del match:
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