Tag: edy reja

  • Lazio l’allenatore sarà Pioli, Torino preso lo svincolato Molinaro

    Lazio l’allenatore sarà Pioli, Torino preso lo svincolato Molinaro

    Claudio Lotito ha scelto il prossimo allenatore della Lazio, a sedere sulla panchina biancoceleste come successore di Edy Reja sarà Stefano Pioli.

    L’ex allenatore del Bologna era stato contattato un paio di settimane fa dalla dirigenza della Lazio, in questo periodo sono state vagliate le posizioni di altri allenatori, dal tecnico della Primavera Simone Inzaghi a Roberto Donadoni, senza dimenticare la candidatura di Massimiliano Allegri, alla fine però si è tornati proprio su Pioli con l’accordo definitivo che è stato trovato ieri sera a Villa San Sebastiano, residenza del presidente Lotito.

    Stefano Pioli
    Stefano Pioli

    Per Pioli si parla di un contratto di un anno da circa 600mila euro con un opzione di rinnovo per una seconda stagione, la firma come detto è arrivata ieri sera e subito dopo è giunto quest’annuncio ufficiale:

    La S.S. Lazio comunica che Stefano Pioli sarà il nuovo allenatore della prima squadra a partire dal 1 luglio 2014

    Quella di Pioli, che sarà presentato oggi, non sarà certo una missione semplice, il tecnico dovrà essere bravo e capace nel riportare la squadra nelle posizioni della classifica che contano e far tornare i tifosi, che come si legge sui vari social network sono molto dubbiosi su questa scelta, a riempire lo stadio con amore e passione verso la Lazio.

    Se la Lazio ha sistemato la panchina, il Torino ha piazzato un altro colpo, questo decisamente a sorpresa.

    Cristian Molinaro
    Cristian Molinaro

    I granata infatti si sono assicurati dallo Stoccarda lo svincolato difensore esterno Cristian Molinaro. Il calciatore 31enne nello scorso campionato ha disputato una buona stagione al Parma, la società ducale però non ha deciso di esercitare l’opzione di riscatto che aveva con i tedeschi e quindi Molinaro, che si starebbe recando in queste ore a svolgere le visite mediche, si è trovato libero. Per lui si tratta di un ritorno nella città di Torino avendo vestito la maglia della Juventus dal 2007 al 2010, poi l’esperienza in Bundesliga con lo Stoccarda, l’arrivo a Parma nella scorsa stagione ed ora nuovamente la Serie A con il Torino.

  • Reja saluta la Lazio, Pioli in Pole Position per sostituirlo

    Reja saluta la Lazio, Pioli in Pole Position per sostituirlo

    La conferma che si attendeva da qualche giorno è arrivata oggi, Edy Reja ha annunciato pubblicamente che non sarà il tecnico della Lazio nella prossima stagione.

    Questo è il pensiero espresso dall’allenatore goriziano a Lazio Style Radio:

    Edy reja
    Edy reja

    Alla fine del campionato il presidente mi ha rinnovato la sua stima e fiducia e proposto di continuare. Nell’ultimo periodo abbiamo fatto buoni risultati, ma non abbiamo centrato l’Europa. Ho avuto una forte delusione, se l’avessimo centrato magari le mie considerazioni sarebbero state diverse. Sarebbe bastato vincere col Torino. Ci sarebbe stato un altro scenario, diversi giocatori avrebbero avuto più interesse a venire a Roma. E’ giusto cambiare, spero di fare il bene della Lazio. E’ giusto rinnovare non solo la squadra ma anche il tecnico. La situazione ultima non può continuare. Bisogna trovare il sistema giusto per far sì che l’entusiasmo ritorni e penso che la società stia operando nel modo giusto. Ho l’impressione che Lotito voglia fare benissimo, questo e’ l’unico modo per riavere entusiasmo. Vedere lo stadio vuoto fa male al cuore, conoscendo la passione dei laziali.

    Reja che era entrato in carica sulla panchina della Lazio a gennaio dopo l’esonero di Vladimir Petkovic e già in passato dal 2010 al 2012 era stato il tecnico bianc0celeste, ha voluto ringraziare la società e la presidenza, togliendosi anche qualche ultimo sassolino:

    Rimarrà sempre l’affetto nei confronti della società e del presidente. Se non alleni a Roma, non puoi dire di essere allenatore. E’ stata un’esperienza straordinaria. Spero di aver fatto bene. Per quelli che non hanno avuto molta riconoscenza nei miei confronti, mi dispiace. Pensavo di essere più considerato. Agli altri li ringrazio, gli ho voluto bene.

    Adesso Lotito andrà subito alla ricerca del sostituto: i nomi sono diversi, si va dall’allenatore della Primavera Simone Inzaghi, all’ex tecnico del Milan Massimiliano Allegri, le ultime indicazioni però danno in pole position l’ex allenatore del Bologna Stefano Pioli, per il quale si dice che sarebbe già pronto un biennale da 500mila euro a stagione.

  • Lazio, la rivoluzione partirà dalla difesa

    Lazio, la rivoluzione partirà dalla difesa

    La Lazio del patron Claudio Lotito, sempre più contestato dai tifosi, avendo perso ogni velleità di classifica pensa già al futuro e cercherà nell’estate una bella scossa sul mercato con la speranza di ricompattare l’ambiente e ridare verve ad un gruppo che mai come in questa stagione è apparso così spento.

    Edy Reya che si era auto-confermato tecnico biancoceleste anche per la prossima stagione sicuramente non avrà preso bene l’interessamento della Lazio verso Sinisa Mihajlovic, tuttavia ha dato alcune linee guida per la finestra di mercato prossima. La rivoluzione partirà dalla difesa, infatti Federico Marchetti, Lorik Cana, Luis Cavanda e Michael Ciani sono i quattro nomi eccellenti che probabilmente saranno sacrificati per fare un po’ di cassa e permettere i nuovi innesti.

    Federico Marchetti | Foto Twitter | Il Pallonaro
    Federico Marchetti | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Inoltre sono quasi certi  i non rinnovi di Biava e di Dias che così giungono alla naturale scadenza dei rispettivi contratti e i mancati riscatti di Kakuta e di Postiga che torneranno ai club di appartenenza. Possibile inoltre un prestito per Perea, per farlo crescere visto che non ha convinto molto in questa stagione.

    Poi ci sono le sirene che suonano per alcuni gioiellini. Senad Lulic, accostato spesso alla Juventus, ha già manifestato la sua volontà di, in caso di club a lui gradito, voler andare via e la sensazione è che in caso di un’offerta congrua la Lazio alla fine lo lascerà andare. Proprio con i bianconeri c’è una pista rimasta aperta da gennaio per fare in modo che Quagliarella possa vestire biancoceleste e Lulic il bianconero, anche i due valori di mercato collimano (10 milioni) anche se il centrocampista bosniaco ha giocato decisamente di più della punta juventina.

    Onazi è richiestissimo da più parti e siamo certi che non lascerà la Lazio se non per un’offerta che preveda tanto cash, si profila una mini-asta quindi.

    Insomma la mission di Lotito è chiara da sempre, vendere, a tanto, e comprare a poco tenendo sempre il bilancio del club in positivo e questo ha sempre permesso di tenere in linea di galleggiamento il barcone che però perde consensi dalle curve.

    In entrata i biancocelesti si sono già mossi eccome, oltre all’affaire Quagliarella, che si sa come inizia ma non si sa come andrà a finire, e all’acquisto di Djordjevic, sono già stati presi diversi contatti soprattutto per la difesa, reparto dal quale partirà la rivoluzione biancoceleste.

    La Lazio cercherà di prendere Astori cercando di difendersi dall’altissima concorrenza ma i nomi “caldi” sono anche quelli di Martin Hinteregger, difensore centrale del Salisburgo di 21 anni che con un paio di milioni si potrebbe prendere, Fabian Schar poderoso difensore del Basilea che però costa caro e con gli svizzeri coltiva ambizioni europee ed infine si batte anche la pista belga per il gigante Alexander Scholz del Lokeren che è molto giovane e sarebbe un’operazione low-cost.

    A centrocampo la Lazio segue da anni, senza mai affondare la zampata vincente, il giovane centrocampista centrale svizzero Granit Xhaka del Borussia Monchengladbach che costa non meno di 10-12 milioni, oppure si battono le alternative Hunt del Werder Brema che potrebbe arrvare a parametro zero, ma che ha un ingaggio elevato e su cui si sono posati gli occhi di qualche club di Premier League.

    Inoltre, sempre per il centrocampo, l’entourage di Tare sembra aver posato lo sguardo per Jonathan Pitroipa, ala destra del Rennes non più giovanissimo che farebbe da alternativa in caso di improvvise offerte indecenti per Candreva o solo per sostituirlo.

    Insomma per la Lazio il mercato è iniziato in anticipo, cercando di bruciare la concorrenza, ricostruendo e svecchiando la rosa a cominciare dalla difesa. Sarà un’estate calda per Igli Tare e Claudio Lotito, ma prima di ogni tipo di congettura sarà necessario scegliere e definire la guida tecnica.

  • Coppa Italia: la Lazio vuole il derby, il Napoli vuole arrivare in fondo

    Coppa Italia: la Lazio vuole il derby, il Napoli vuole arrivare in fondo

    Ultimo atto dei quarti di finale di Coppa Italia e con una sfida al cardiopalma. Napoli-Lazio rappresenta un altro importante crocevia per le due formazioni (altro…)

  • Lazio, per il dopo Klose c’è Djordjevic

    Lazio, per il dopo Klose c’è Djordjevic

    Grandissimo colpo della Lazio che si muove veloce e senza improntare una trattativa lunga e deleteria come era stata quella per Burat Yilmaz. In estate il club capitolino si era infognato in un estenuante tira e molla  fino al termine della sessione del mercato, per poi dirottare all’ultimo su Quagliarella che per diktat di Antonio Conte rimase a Torino.

    Nei piani della Lazio anche sull’allenatore ci si è dovuti arenare, l’ingaggio di Edy Reja doveva essere finalizzato al traghettamento della squadra fino al termine della stagione, poi Lotito aveva trovato un mezzo accordo con il tecnico del Basilea Burat Yakin. Il tecnico del team svizzero però proprio i primi di gennaio ha rinnovato di un altro anno il proprio contratto mettendo in condizione la Lazio, se proprio vuole, questo allenatore, di dover sborsare un indennizzo, cosa che Lotito non intende fare.

    Così si deve fare di necessità virtù ed il meglio sulla piazza, visto che poi è già sulla piazza, è proprio Edy Reja. Il tecnico goriziano ha chiarito che vuole fare, se interessa, un discorso programmatico e che sono necessari rinforzi. L’avventura di Miro Klose alla Lazio, è già da qualche mese che si sa, è giunta al termine per volontà del giocatore tedesco e così la Lazio parte a costruire la nuova squadra proprio da qui.

    Il “mercato di riparazione“, così come chiamata questa sessione, spesso viene utilizzata per aprire le strade che poi verranno battute in estate. Ed ecco che quindi la Lazio si è preparata per tempo trovando il sostituto di Klose e rinforzandosi in attacco, ma per giugno quando il tedesco andrà via ed il nuovo giocatore arriverà a parametro zero, ergo zero spese e zero perdite.

    Filip Djordjevic | © Jean-Sebastien / Getty Images
    Filip Djordjevic | © Jean-Sebastien / Getty Images

    Il giocatore in questione è Filip Djordjevic, attaccante serbo che sta stupendo in Ligue 1 con la maglia del Nantes, campionato dove, seppur il livello tecnico delle squadre sia più basso di quello italiano, c’è la concorrenza di certi nomi quali Falcao e Ibrahimovic.

    Il calciatore, che ha come procuratore Alessandro Lucci, pare abbia già accettato un contratto quinquennale con la società biancoceleste che nelle ultime ore ha battuto la concorrenza del Tottenham. I contatti proseguono ma il grosso è fatto, a fine mese o al massimo i primi di febbraio arriveranno anche le cifre ufficiali di un’affare davvero interessante per quello che sarà l’erede di Miroslav Klose.

    Filip Djordjevic, nazionale croato di 26 anni ha disputato in questa stagione 23 partite realizzando 11 reti tra Ligue 1, Coppa di Lega e Nazionale. Si tratta di un giocatore con le caratteristiche molto simili a quelle di Klose, mobile, veloce e scaltro in area di rigore. In Serie A potrebbe fare molto bene anche se le difese sono molto più chiuse e arcigne di quelle della Ligue 1.

    Questa operazione, come detto ai dettagli, si concluderà effettivamente a giugno, tuttavia la Lazio è comunque attiva nell’immediato per dare a Reja quello che ha chiesto. Mentre registra movimenti e sondaggi su Hernanes soprattutto dall’Inter, che ha trovato un accordo con il giocatore ma non con Lotito e con Milan, le inglesi Arsenal e Liverpool e la spagnola Atletico Madrid alla finestra, la Lazio tratta con il Bologna per cedere Floccari e si prepara per dare l’assalto a Quagliarella. Solo con l’uscita di un giocatore in attacco, il patron si muoverà per arrivare al rinforzo offensivo tanto desiderato da Edy Reja. Al momento, dopo aver ottenuto l’ok del calabrese al trasferimento in rossoblù, i due club stanno trattando per trovare l’accordo definitivo sulla cifra.

  • Lazio Inter 3-1, sarà Europa League per entrambe

    Lazio Inter 3-1, sarà Europa League per entrambe

    Bye Bye Champions per Inter e Lazio, che sognavano una tonfo inaspettato dell’Udinese, che invece stende 2 a 0 il Catania e conquista il terzo posto per il secondo anno di fila. Festeggia comunque la Lazio, davanti al pubblico di casa chiudendo la stagione con tre schiaffoni rifilati all’Inter, in una partita che dopo il gol di Milito sembrava essere in salita. La classifica parla chiaro, la Lazio chiude al quarto posto guadagnandosi l’accesso diretto all’Europa League, mentre l’Inter ferma a quota  58 punti, dovrà affrontare i preliminari della coppa europea minore, con la sfida ad inizio agosto.

    KLOSE NON CE LA FA– All’ultimo minuto la Lazio rinuncia a Klose per un problema alla caviglia destra, con Reja che inserisce Kozak al suo posto, mentre in mediana Cana vince il ballottaggio con Matuzalem. Stramaccioni conferma le previsioni, schierando un centrocampo a quattro con Alvarez a supporto dell’unica punta Milito.

    Antonio Candreva © Paolo Bruno Getty Images Sport

    SEMPRE MILITO- Il match non regala grandissime emozioni nei primi minuti, con entrambe le squadre che si preoccupano più di coprirsi e non prendere gol che di proporre buon gioco e una manovra offensiva insidiosa. Il clima diventa gelido all’Olimpico quando sul tabellone dei risultati compare la notizia del vantaggio dell’Udinese  contro il Catania, risultato che taglierebbe entrambe le squadre  fuori dal discorso Champions. L’episodio chiave del match è nel finale di primo tempo, quando Ledesma entra in tackle su Maicon nei pressi dell’area di rigore e Damato concede ai nerazzurri il penalty. Proteste calorose dei biancocelesti che volevano il calcio di punizione, considerando il fallo appena fuori dall’area di rigore. Milito dagli undici metri è implacabile e porta i suoi in vantaggio.

    CUORE LAZIO- Nella ripresa la Lazio inizia a crederci, provando inizialmente un paio di buone conclusioni da fuori ad impegnare Castellazzi, fino a trovare il guizzo vincente di Kozak, che dagli sviluppi di un corner al 13’ libero da marcature stacca di testa e anticipa il portiere nerazzurro per il gol del pari. La partita si infiamma, e i padroni di casa ribaltano il risultato in quattro minuti, trovando una percussione devastante di Lulic che fa fuori Poli e Maicon e serve l’assist per Candreva che ha il tempo di stoppare e beffare Castellazzi trovando la rete del vantaggio. Rischia l’autogol Biava al 37’ quando si immola in scivolata su cross di Zanetti, anticipando Pazzini e colpendo il palo. L’Inter reagisce riversandosi nella metà campo laziale, ma sono proprio i biancocelesti a sferrare il colpo del ko con Mauri che sfrutta una respinta di Castellazzi  e mette in rete il gol del 3 a 1 finale.

    PAGELLE LAZIO INTER 

    Candreva 7 Corre moltissimo  salta l’uomo e si rende utile sia in fase di costruzione, sia per dare una mano in copertura. Prova un paio di volte nella ripresa il tiro da fuori impegnando Castellazzi, per poi impallinare il portiere nerazzurro al minuto 18.

    Kozak 6,5 Evanescente nel primo tempo, risulta decisivo nel secondo, trovando la zuccata vincente per la rete del pari su calcio d’angolo.

    Mauri 6 Non incide come dovrebbe nella partita, ma nel finale trova il sigillo che chiude la partita sul 3 a 1.

    Maicon 6 Luci e ombre in una partita in cui dimostra di essere tornato ai suoi livelli, solcando la fascia come un treno e servendo assist ai compagni. Poi nella ripresa si addormenta nell’occasione del 2 a 1 facendosi saltare da Lulic con troppa superficialità.

    Alvarez 5 Impalpabile. Sbaglia quasi tutto, riuscendo a perdere palloni che sarebbero potuti diventare oro sui piedi di qualsiasi altro compagno di squadra.

    Milito 6 Il principe non delude e quando c’è da calciare il rigore non si tira indietro, realizzando il gol numero 24. Nella ripresa non vede mezzo pallone buono.

    LAZIO: Bizzarri 6,5; Scaloni 5,5, Diakité 6,5, Biava 6, Konko 5,5; Cana 6, Ledesma 5,5; Candreva 7 (92’ Zampa sv), Mauri 6 (93’ Garrido sv), Lulic 7 (83’ Gonzalez sv); Kozak 6,5.

    INTER: Castelazzi 5,5;  Maicon 6, Lucio 5,5, Samuel 5, Nagatomo 5,5; Zanetti 5,5, Cambiasso 5,5, Poli 5 (76′ Longo sv); Alvarez 5 (61′ Pazzini 5,5), Guarin 6, Milito 6 (92′ Juan sv).

    Video Gol e Highlights Lazio Inter
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  • Lazio – Inter, scontro Champions. Stramaccioni senza Sneijder

    Lazio – Inter, scontro Champions. Stramaccioni senza Sneijder

    Va di scena questa sera all’Olimpico di Roma Lazio Inter , l’ultimo scontro diretto, per tenere aperto il discorso terzo posto e la conseguente qualificazione alla prossima edizione della Champions League. A differenza di due anni fa, quando i biancocelesti si ‘scansarono’ facendo vincere in modo fin troppo facile i nerazzurri (evitando di consegnare il tricolore nelle mani degli eterni rivali capitolini della Roma), questa sera sarà una sfida vera e propria, con entrambe le squadre a darsi lotta per ottenere i tre punti, con un occhio alla sfida tra Catania e Udinese e all’altra tra Siena e Napoli. Ovviamente volendo fare un tuffo nel passato, Lazio Inter all’ultima giornata di campionato, non evoca bei ricordi ai tifosi nerazzurri, considerando la giornata incubo del 5 Maggio nella quale la squadra nerazzurra vide sfumare il sogno scudetto, proprio all’Olimpico, con le ormai tanto celebri lacrime di Ronaldo in panchina, simbolo della resa interista.

    Miroslav Klose © Valerio Pennicino/Getty Images

    LAZIO – Reja cerca la vittoria che possa regalare alla sua squadra una qualificazione Champions che solo lo scorso anno sfumò al fotofinish sempre ai danni dell’Udinese. Dopo un periodo decisamente negativo, contro l’Atalanta a Bergamo, nella vittoria per 2 a 0 si è rivista la vera Lazio, che merita di essere così in alto in classifica. Reja può sorridere per i rientri importanti di Klose e Lulic, cercando di chiudere la stagione davanti al pubblico di casa nel migliore dei modi. Tornano a disposizione Biava e Ledesma dopo aver scontato il turno di squalifica, con una formazione che dovrebbe prevedere un 4-2-3-1: Bizzari tra i pali a sostituire lo squalificato Marchetti, linea difensiva a quattro con Biava e Diakitè al centro e Scaloni e Konko esterni. In mediana spazio a Cana per affiancare Ledesma, mentre più avanzati ci saranno Mauri, Candreva e Lulic a supportare il rientrante Miroslav Klose. Il bomber tedesco dovrebbe giocare sin dal primo minuto, ma considerando come abbia da poco recuperato dall’infortunio, è prevista una staffetta con Kozak.

    INTER – Stramaccioni incassata la fiducia del presidente Moratti, con la promessa verbale di essere confermato anche per la prossima stagione, cercherà di chiudere nel migliore dei modi una stagione più nera che azzurra per tutto l’ambiente Inter. Cavalcando le ali dell’entusiasmo per un derby Stra-vinto,  i nerazzurri partono leggermente favoriti, con un Milito in versione goleador spietato e inarrestabile. Il tecnico interista Stramaccioni deve però far i conti con la lista degli indisponibili, tra cui figurano Stankovic, Chivu e Castaignos, e a cui si devono aggiungere gli ultimi forfait di Obi e Sneijder entrambi alle prese con alcuni guai muscolari. Out anche Forlan alle prese con il solito dolore alla caviglia. Fa notizia la non convocazione per scelta tecnica di Mauro Zarate, ex di turno della sfida, considerando questa scelta come un segnale chiaro ed inequivocabile in chiave mercato: l’argentino non sarà riscattato e tornerà in estate a vestire i colori biancocelesti. Dubbi dunque sul possibile modulo, con l’ipotesi più plausibile che vede uno schieramento ad albero di natale, un 4-3-2-1 così schierato: Castellazzi tra i pali a sostituire Julio Cesar, Samuel, Lucio, Maicon e Nagatomo per la linea difensiva, mentre a centrocampo possibile una linea a tre con Cambiasso, Zanetti e Poli. Avanzati a supporto dell’unica punta Milito, spazio a Alvarez e Guarin in un’inedita posizione.

    Probabili formazioni Lazio Inter

    Lazio (4-2-3-1): Bizzarri; Konko, Diakitè, Biava, Scaloni; Gonzalez, Ledesma; Candreva, Mauri, Lulic; Klose.
    A disposizione: Berardi, Garrido, Zauri, Cana, Onazi, Makinwa, Kozak. All.: Reja.

    Inter (4-3-2-1): Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Poli, Cambiasso, Zanetti; Alvarez, Guarin; Milito.
    A disposizione: Orlandoni, Ranocchia, Cordoba, Faraoni, Poli, Zarate, Pazzini. All.: Stramaccioni.

  • Volata Champions, in quattro sognano un posto in Paradiso

    Volata Champions, in quattro sognano un posto in Paradiso

    Quattro squadre per un solo posto in Paradiso. Quello in Champions League ovviamente, con Udinese (61), Lazio (59), Napoli (58) e Inter (58), in rigoroso ordine di classifica, che nell’ultima giornata si contenderanno l’ambitissima piazza. Tutte in ballo e la cosa più curiosa e che si può passare dalle stella alle, per cosi dire, stalle: tre le quattro infatti quella che arriverà per ultima sarà costretta a giocarsi i preliminari di Europa League, gli stessi che lo scorso anno costarono carissimo alla Roma.

    E giocarli nell’anno degli Europei, con i Nazionali forzatamente in vacanza, potrebbe essere tutt’altro che positivo. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire squadra per squadra quali sono i possibili scenari a 90’ dalla fine, con l’Udinese che farà visita al Catania, il Napoli che ospiterà il Siena e Lazio – Inter che si presenta come scontro diretto da non fallire per nessuna delle due. Probabilmente, tra l’altro, proprio da questa sfida verrà fuori la settima in classifica.

    Udinese esulta © SIMONE FERRARO/AFP/GettyImages

    L’Udinese è la squadra che parte favorita. E sì perché è l’unica che dipende da se stessa. Se fa almeno un punto a Catania infatti giunge al terzo posto, indipendentemente da un’eventuale vittoria con la Lazio, considerando gli scontri diretti favorevoli con i biancocelesti. Il discorso cambia se l’undici di Guidolin abdicherà in Sicilia: in questo caso rischia di essere scavalcata dalla Lazio qualora questa vinca o dal Napoli per via della classifica avulsa. I bianconeri non ce la farebbero nemmeno in caso di arrivo pari punti con la sola Inter.

    La Lazio sembra essere quella, tra le tre dietro l’Udinese, ad avere qualche possibilità in più. Innanzitutto bisognerà battere l’Inter: senza questo risultato infatti addio speranze. Una volta battuta la formazione nerazzurra però bisognerà sperare in un ko dell’Udinese a Catania: anche un pareggio dei friulani renderebbe vano un successo dei ragazzi di Reja.

    Ancora più complicato il cammino del Napoli. Per poter accedere ai preliminari di Champions League infatti bisognerà prima di tutto battere un Siena ormai senza grosse motivazioni ma sperare soprattutto in un ko dell’Udinese a Catania e in un pareggio o in una vittoria dell’Inter in casa della Lazio. I partenopei sono quelli messi meglio in termini di scontri diretti e un arrivo a pari punti con l’Udinese ed eventualmente anche con l’Inter premierebbe la formazione di Mazzarri.

    L’Inter è la formazione messa peggio in questa lotta Champions. E non solo perché sulla carta avrà il compito più duro di tutte, dovendo affrontare in trasferta la diretta concorrente Lazio, ma perché dipenderà tutto anche dagli altri incontri. Oltre a sbancare l’Olimpico infatti i ragazzi di Stramaccioni dovranno sperare in un ko dell’Udinese e Catania e in una non vittoria del Napoli in casa contro il Siena. In quel caso infatti i nerazzurri arriverebbero a quota 61 insieme all’Udinese venendo premiati per via degli scontri diretti. Ma se alle due si aggiungerà il Napoli addio speranze per la formazione del presidente Massimo Moratti. In caso di pareggio, inoltre, tranne un colpaccio del Siena a Napoli, arriverebbe un settimo posto che costringerebbe i milanesi ai preliminari di Europa League.

  • Atalanta – Lazio 0 a 2, Kozak e Cana per crederci ancora

    Atalanta – Lazio 0 a 2, Kozak e Cana per crederci ancora

    Giornata incredibile, la 37esima di Serie A, che vede crollare il Napoli contro il Bologna e tornare alla vittoria la Lazio contro un’ottima Atalanta. La squadra di Reja strappa i tre punti contro i bergamaschi in una partita stranissima, davanti a un’Atalanta che non riesce a festeggiare come vorrebbe davanti al proprio pubblico, dimostrando nella ripresa di accusare in maniera anche un po’ eccessiva un pizzico di nervosismo. Prima Kozak e poi Cana con un eurogol, regalano una vittoria pesantissima che, lancia la Lazio a quota 59 punti, a giocarsi l’ultimo match ball in casa contro l’Inter, sperando al tempo stesso in un passo falso dell’Udinese.

    TANTA ATALANTA– Primo tempo di buona intensità per entrambe le squadre, dove è l’Atalanta a giocare meglio e creare più occasioni da rete, mentre la Lazio è spietata sottoporta, riuscendo a massimizzare il risultato con il minimo sforzo. Da segnalare le vibranti proteste dell’Atalanta al 17’ su un rigore evidentissimo non concesso da Rocchi sull’intervento scomposto di Diakitè su Denis in area, con l’argentino letteralmente su tutte le furie per la svista arbitrale. Nel momento migliore dei nerazzurri è proprio la Lazio a sfiorare il gol del vantaggio con Gonzalez che da fuori area fa partire un destro violentissimo con il pallone che colpisce la parte bassa della traversa, rimbalza sulla linea e viene allontanato in seguito dalla difesa atalantina. Dopo quest’episodio la Lazio cresce, inizia a crederci e al 35’ la partita cambia: Kozak in area recupera un pallone e trova il gol dell’1 a 0 aiutato dalla deviazione di Manfredini.

    Libor Kozak © Claudio Villa Getty Images Sport

    LAZIO SPIETATA- Nella ripresa l’Atalanta parte inizialmente con il freno a mano tirato, giocando a ritmi bassi e lasciando che la Lazio possa gestire con calma il vantaggio, poi la squadra di casa alza notevolmente il pressing e si riversa con buona continuità nei pressi dell’area biancoceleste. Reja al 21’ manda in campo il rientrante Klose, concedendo un po’ di riposo all’ottimo Kozak. Al 35’ l’Atalanta rimane in dieci, poiché Stendardo dopo aver commesso fallo applaude ironicamente e in maniera plateale il direttore di gara Rocchi, che senza pensarci un istante tira fuori il rosso diretto. Il sigillo finale alla partita per la Lazio al 90esimo lo mette Cana, realizzando un gol fantastico: il centrocampista biancoceleste recupera palla a centrocampo, resiste agli interventi di Gabbiadini e Cigarini, facendo partire un destro violentissimo da fuori area che si infila nell’angolino alle spalle di un incolpevole Frezzolini. Fischio finale che vede la Lazio strappare un 2 a 0 su un campo difficilissimo, continuando la corsa al terzo posto.

     

     

    Pagelle Atalanta Lazio

    Stendardo 5 Poco dopo aver sfiorato il gol davanti, commette un fallo in difesa e applaudendo platealmente il direttore di gara, si guadagna in maniera ingenua gli spogliatoi anzitempo.

    Schelotto 6,5 Sul taccuino di molte big, l’argentino corre come un treno sulla fascia non sfigurando mai.

    Moralez 5,5 Il Frasquito non convince, provando molte giocate, e sbagliando qualche occasione di troppa sottoporta.

    Diakitè 7,5 Man of the match. Partita di quantità, svettando su tutti i palloni alti, e di fatto ergendo un muro nella sua zona di competenza. Oggi dove c’è lui non si passa.

    Konko 7 Inizia a destra e poi si sposta a sinistra per lasciar spazio a Zauri. Contribuisce al primo gol, giocando una partita perfetta soprattutto in fase propositiva.

    Cana 7 Buona presenza in mezzo al campo, con molti palloni recuperati e nel finale si toglie lo sfizio di realizzare il gol dell’anno, resistendo a due cariche e infilando una sassata sotto il sette.

     

    Atalanta (4-4-1-1): Frezzolini 6; Bellini 6, Stendardo 5, Manfredini 5,5, Peluso 5,5; Schelotto 6,5 (80′ Carrozza), Carmona 6 (52′ Minotti 6), Cigarini 6, Bonaventura 6,5 (65′ Gabbiadini 5,5); Moralez 5,5; Denis 5.

    Lazio (4-2-3-1): Bizzarri 6,5; Garrido s.v. (20′ Zauri 6), Scaloni 6, Diakitè 7,5, Konko 7; Gonzalez 6, Cana 7; Candreva 6,5, Lulic 6 (90′ Onazi), Mauri 5,5; Kozak 7 (66′ Klose 6).

     

    Video Gol e Highlights Atalanta

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  • Atalanta – Lazio, Reja ritrova Lulic e Klose

    Atalanta – Lazio, Reja ritrova Lulic e Klose

    Penultima di campionato per la Lazio di Reja che nonostante il leggero ritardo in classifica dal Napoli e dall’Udinese cercherà di vendere cara la pelle e portare a casa i tre punti contro l’Atalanta per continuare a sognare il terzo posto in classifica. I biancocelesti senza ombra di dubbio stanno vivendo un pessimo momento a livello di risultati, considerando come per trovare l’ultima vittoria bisogna addirittura risalire al 7 aprile nel match contro il Napoli all’Olimpico. Discorso totalmente opposto per Colantuono che alla guida degli orobici nonostante nell’ultimo turno i suoi uomini abbiano perso 2 a 0 contro il Milan, ha di fatto battuto ogni record di punti ottenuti in Serie A dall’Atalanta, soprattutto in considerazione della penalità di sei punti che gravava sui nerazzurri.

    ATALANTA – Colantuono è il nuovo eroe della tifoseria, avendo portato la Dea così in alto in classifica e essendo riuscito a salvare la squadra con il meno 6 iniziale che avrebbe potuto abissare qualsiasi altra società. Il tecnico degli orobici scenderà in campo per provare a regalare l’ultima vittoria stagionale davanti agli occhi del pubblico di casa, schierando a questo punto la migliore formazione disponibile con un leggero turn-over. Indisponibili Marilungo, Capelli, Brighi e Tiribocchi, potrebbe non far parte dell’undici anche Consigli per un problema alla spalla. Questo il probabile schieramento previsto dal tecnico: Frezzolini tra i pali, difesa a quattro con Raimondi, Stendardo, Manfredini e Peluso. A centrocampo Cigarini e Carmona con la corsa di Schelotto sulla fascia e la qualità del numero dieci Bonaventura sulla corsia opposta. Davanti pochi dubbi con la coppia d’attacco che ha portato così in alto la Dea: El Tanke Denis affiancato dal Frasquito Maxi Moralez.

    Miroslav Klose © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    LAZIO – Dopo la sconfitta maturata nello scontro diretto contro l’Udinese, e la pessima figura nel finale del match che è costata ai biancocelesti la squalifica di Marchetti per 4 turni e quella di Dias per 3, la Lazio deve tornare a vincere per non vedere sfumare nuovamente il sogno Champions come nella passata stagione nel finale di campionato. Le squalifiche (considerando anche Biava e Ledesma fermi per un turno) e gli indisponibili tra cui Rocchi, Hernanes, Brocchi, Radu e l’ultimo in ordine di tempo con Matuzalem, costringono il tecnico biancoceleste a cambiare nuovamente modulo e a puntare sul collaudato 4-2-3-1. Le buone notizie arrivano dall’infermeria, con l’importante rientro del bomber tedesco Miroslav Klose, che plausibilmente si accomoderà in panchina per essere al meglio nell’ultimo match contro l’Inter. L’undici di partenza dovrebbe vedere Bizzari tra i pali con davanti Scaloni, Diakitè, Konko e Garrido a formare la linea difensiva. In mediana spazio a Gonzalez e a Cana più bassi, Lulic interno di sinistra, con Mauri e Candreva a supporto dell’unica punta Kozak a reggere tutto il peso dell’attacco vista l’assenza di Tommaso Rocchi.

    Probabili Formazioni Atalanta Lazio

    ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Raimondi, Stendardo, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez; Denis. All.: Colantuono
    A disp.: Frezzolini, Lucchini, Cazzola, Carrozza, Ferreira Pinto, Tiribocchi, Gabbiadini.

    LAZIO (4-2-3-1): Bizzarri; Konko, Scaloni, Diakitè, Garrido; Gonzalez, Cana, Lulic; Mauri, Candreva; Kozak. All.: Reja
    A disp.: Berardi, Sbraga, Zauri, Onanzi, Zampa, Rozzi, Klose.