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  • Lazio: esonerato Ballardini, arriva Reja. Pomeriggio il primo allenamento

    Dopo le indiscrezioni di ieri stamattina è arrivata l’ufficialità: la Lazio ha deciso di cambiare la guida tecnica della squadra esonerando Ballardini e ingaggiando Reja che è arrivato a Roma in mattinata e dirigerà il suo primo allenamento nel pomeriggio quando poi ci sarà anche la presentazione alla stampa.
    L’ex tecnico del Napoli ha dovuto risolvere prima il contratto con l’Hajduk Spalato, squadra che allenava attualmente, e firmerà un accordo di 1 anno e mezzo fino a giugno 2011 che prevede 300 mila euro per questi ultimi mesi e 700 mila per la prossima stagione.

    Questo il comunicato della Lazio:

    La Lazio rende noto che è stato esonerato il tecnico Davide Ballardini e il suo staff. La guida tecnica della squadra è stata affidata all’allenatore Edoardo Reja“.

    Per risollevare i biancocelesti da una situazione difficile di classifica che li vedono al terz’ultimo posto in zona retrocessione, Reja avrebbe già detto al presidente Lotito di voler puntare fortemente su Ledesma e che quindi, con ogni probabilità, verrà reintegrato in rosa.

  • Lazio: Lotito vara il progetto salvezza. Reja l’armatore, Ledesma al timone

    Manca solo l’ufficialità al cambio sulla panchina della Lazio, Davide Ballardini lascia il posto all’ex tecnico napoletano Edy Reja. Il tecnico goriziano torna ad allenare in serie A dopo l’esonero dello scorso campionato che portò Donadoni sulla panchina del Napoli, persona schietta e decisa Reja è la persona giusta per far uscire dalla brutta situazione in classifica i biancocelesti.

    Edy fa del lavoro e del rispetto dei ruoli il suo cavallo di battaglia, ama la concretezza e anche per questo ha fatto bene Lotito ad affidarsi a lui. Non ha un modulo preferito anche se spesso le sue squadre optano per la difesa a tre con i due laterali bravi sia a contenere che ad offendere ma ancora molti hanno impresso il gioco spumeggiate del suo Cagliari del tridente Zola, Langella, Suazo.

    L’altra grossa novità in casa Lazio dovrebbe esser il reintegro di Ledesma, l’argentino dopo aver avuto un incontro con Lotito aver ammorbidito la sua posizione e se la sua forma lo consentirà sarà sicuramente utile alla causa laziale dettando i ritmi e i tempi dell’azione occupando la regia del centrocampo

  • Lazio: Lotito ha scelto Reja per il dopo Ballardini

    Davide Ballardini è ad un passo dall’esonero dopo la sconfitta interna di ieri pomeriggio della Lazio subita ad opera del Catania dell’ex Mihajlovic. Il presidente biancoceleste Lotito è stufo della situazione difficile per non dire drammatica della Lazio che è sprofondata al terz’ultimo posto della classifica in zona retrocessione e che ha subito anche una dura contestazione da parte di un Olimpico imbufalito.
    Il presidente ha già deciso a chi affidare la panchina: in mattinata si erano fatti i nomi di Arrigoni e Camolese ma da fonti vicine all’ambiente laziale si è appreso che il nuovo allenatore sarà con molta probabilità Edy Reja. Si aspetta solo che il tecnico goriziano si liberi dal suo attuale club, l’Hajduk Spalato, per poi ufficializzare tutto.
    Reja, nella passata stagione alla guida del Napoli, ha portato i partenopei dalla Serie C all’Europa in 4 anni, prima di essere esonerato alla 27esima giornata per far posto a Donadoni.

  • Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    2641859In un’ intervista Sky, per la rubrica Spaccanapoli, Roberto Donadoni, nuovo allenatore del Napoli dopo l’esonero di Reja, fa il punto della situazione sul futuro della squadra.
    Sull’ambiente che ha trovato al suo arrivo dice: “C’è da conoscere, c’è da capire, è una fase di studio per me e anche per i giocatori. Si va avanti su questo tipo di discorso e poi la conoscenza darà indubbiamente qualche strumento in più per il futuro. L’aspetto più impellente e che va curato di più in questa fase è quello psicologico, perché quando la squadra viene da una serie di risultati non positivi, in cui fa fatica, subentrano paure e tensioni eccessive. È chiaro che questo aspetto va subito rivisto e migliorato. Sono ragazzi giovani, la gran parte di loro non ha molta esperienza e questo ha influito in maniera negativa. Adesso devono convincersi che si devono mettere tutto alle spalle e riprendere la marcia».Ancora dice: “Questa è una squadra che non può dipendere solo da Hamsik e Lavezzi, che sono sicuramente due giocatori di qualità, di talento e di prospettiva, ma ha necessità dell’apporto di tutti. È una squadra che deve fare affidamento su tutto l’organico”.
    Nelle ultime due gare la squadra partenopea ha raccolto solo due punti che però fanno ben sperare se non altro perchè qualche cambiamento in campo si è visto. Innanzitutto tra le fortune di Donadoni c’è sicuramente quella di aver potuto contare sull’apporto di Mannini che, senza nulla togliere al giovane Vitale, macina Km sulla fascia sinistra. Tra le novità proposte dal neo ct vi è il ritorno in campo di Grava, giocatore che con Reja non aveva trovato molto spazio anche a causa dell’ingombrante presenza di Maggio e Montervino.
    Anche il presidente Aurelio De Laurentis è soddisfatto da quanto fatto finora da Donadoni che guarda con sguardo ottimista al futuro.
    Si pensa infatti già al calciomercato, e tra i papabili spunta il nome dell’attaccante rossonero Marco Borriello anche se, spiega Marino: “Marco è un giocatore che ci piace però è prematuro parlarne ora – spiega il dg -. Credo che su Borriello il Milan abbia puntato molto e non credo che gli infortuni abbiano condizionato il giudizio della società nei suoi confronti”.

  • Napoli: che signore Reja…

    Va via senza rancori e augurando il meglio “al suo” Napoli.

    Che il rapporto era logoro si sospettava, ma dopo l’ennesima riconferma arrivate ieri pomeriggio c’eravamo convinti che si sarebbe aspettata la fine del campionato. Invece a notte fonda con uno scarno comunicato De Laurentis e Marino hanno dato il ben servito al tecnico goriziano. Molte cose sono imputabili a Reja: il non aver dato un identità ben precisa al suo Napoli, si è sempre adattato alle squadre senza mai cercar di esprimere un suo gioco. Ha avallato scelte di Marino in silenzio trovandosi con dei rincalzi non adeguati alle aspettative di una piazza importante che addirittura sognava un posto in Champions, in estate aveva richiesto Pazzini o Floccari ma si è ritrovato con Denis, in autunno per sopperire alla squalifica di Mannini aveva richiesto un laterale sinistro ma si è ritrovato con Datolo praticamente un clone di Bogliacino. Insomma a pagare è lui, ma anche la società ha le sue grandi colpe, va via sapendo di aver riportato i partenopei dalla serie C al calcio che conta e in coppa Uefa quest’anno.
    ”Dalla C alla coppa Uefa – ha ricordato – abbiamo fatto cose straordinarie e importanti. Purtroppo negli ultimi due mesi è accaduto qualcosa che dell’incredibile e che non so spiegare altrimenti avrei trovato le soluzioni adatte”,dice Reja in conferenza stampa, e ancora”A lui auguro migliore fortuna, nel nostro campo non basta essere bravi. Penso che lui rappresenti la soluzione migliore in questo momento”.
    ”Gli ultimi due mesi – ha precisato Reja – hanno rappresentato il momento più brutto di questa mia esperienza al Napoli, mentre quello più bello è stata l’avventura di Genova, come coronamento di anni difficili. Noi abbiamo costruito una casa solida, che per quanto mi riguarda, è crollata in pochi minuti come se ci fosse stato un terremoto”. Il tecnico, che ha salutato i giornalisti, ha inoltre sottolineato che prossimamente valuterà delle offerte che gli sono state fatte mentre, alla domanda se domenica guarderà il Napoli in tv, ha risposto che non lo sa ancora. ”Domenica non troverò pace, cercherò di trovare una giustificazione e lasciamo che il tempo cancelli questa delusione”.

  • Napoli: resta Reja fino al termine della stagione

    Edy Reja rimane a Napoli almeno sino alla fine della stagione. E’ questo quanto emerso dal vertice che si è tenuto oggi a Napoli tra l’allenatore partenopeo e il direttore generale partenopeo Pierpaolo Marino.

    La notizia è stata riportata poco fa da Sky Sport 24, secondo la quale a fine stagione, comunque dovesse concludersi il campionato, terminerà l’avventura dell’allenatore (convinto che le cose si potranno sistemare, in quanto la squadra ha più volte dimostrato di avere ancora fiducia in lui) sulla panchina partenopea.

    Alle 15.30 Reja quindi, come previsto, dirigerà l’allenamento della squadra.
    fonte:goal.com

  • Napoli:Reja con la valigia pronta…

    …..Se  Donadoni acceterà di subentrare il corsa.

    Che qualcosa si era rotto l’avevano capito tutti, ma oramai pensavamo che per il momento non ci sarebbe stato nessun cambio in corsa e si sarebbe cercato di limitare i danni e portare a casa il piu possibile prima di dare il ben servito a Reja, per affidare la panchina all’ex ct Donadoni già prenotato per la prossima stagione. Ma l’idea che sta balenando in testa a De Laurentis da quanto si apprende da tuttonapoli.net è di convincere l’ex giocatore del Milan a prender la panchina da subito. Domani avremo ulteriori aggiornamenti ma la panchina di Reja scricchiola sempre piu.

  • Serie A:panchine bollenti…

    Reja e Beretta rischiano l’esonero

    Serate di fuoco in casa Lecce e Napoli. Al patron Semeraro non è andato giu il pareggio con la Reggina, che mette quasi un ipoteca sulla retrocessione sia dei calabresi che dei pugliesi. Il Lecce è stasera penultimo in classifica con 23 punti ad un solo punto da Chievo e Torino ma con una partita “da vincere” in meno tra le mura amiche. In casa Napoli oramai la crisi è avanzata, si deve dar una scossa all’ambiente e alla fine crediamo che a pagare sia solo Reja, ma il Napoli in crisi presenta limiti di organico, di tecnica ma i giocatori sembrano anche non esserci con la testa. Certo anche la sfortuna c’ha messo del suo l’infortunio di Gargano priva i partenopei di un uomo di qualità e quantità nella zona nevralgica del campo, oggi è uscito malconcio anche Maggio e le sue condizione dovranno esser valutate (speriamo non sia niente di grave) a penalizzare ancora la squadra è stata la squalifica di Mannini che ha costretto Reja a cambiar modulo perchè nessun giocatore in organico aveva le stesse qualità dell’ex bresciano abile a coprire tutta la fascia sinistra.

  • Il punto del grande Alfredo Pedullà su arbitri e allenatori

    Allenatori che vanno e che vengono, a Grosseto con una squadra che era ai margini dei playoff è arrivato Ezio Rossi, zero punti e sette gol sul groppone nelle ultime due partite. Tutti vogliono vincere, in molti improvvisano. Ma che calcio è se il problema arbitrale non è una cosa trattata davvero, a meno che non sia una convenienza, se chi arbitra in serie B (imbarazzante Farina in Modena-Parma) lo fa come se fosse una cortesia? Ma che calcio è se Bergonzi a Reggio Calabria fa danni pesanti nei riguardi della Reggina e sottrae due punti che sarebbero stati di vitale importanza per la salvezza? E se quando arbitra Brighi non sai se il voto può essere più alto di “quattro e mezzo”. Ma che calcio è se quando danno un gol al Bari non buono ne parlano tutti e elencano presunte trame a favore di Matarrese, invece quando non concedono un rigore alla stessa squadra di Conte e non segnalano un fuorigioco all’avversario che trova il gol, tutto è regolare. Potrei continuare. A proposito di Bari: credo che qualcuno sia molto geloso e invidioso che stia lottando per la serie A, se ne faccia una ragione. Sul caso Possanzini e Mannini la Figc ha deciso di intervenire dopo la squalifica: sarebbe stato il caso di farlo prima per tutelare due bravi ragazzi e combattere un sistema sbagliato, a scoppio ritardato. Il tesseramento di Volpato a Piacenza, con relativo ritorno di Colombo a Bari, è andato in onda quasi un mese dopo la chiusura del mercato: un tesseramento irregolare è diventato all’improvviso regolare, siamo sicuri che sia una cosa buona e giusta? Questo non è calcio, è una baraonda, un casino disorganizzato, un’improvvisazione al minuto. Se ci ridessero i nostri momenti di sano divertimento, senza intossicarci la vita anche per due mesi di fila, io ci metterei dieci firme. Ma è una chimera, purtroppo siamo nello scantinato più basso.
    Nel frattempo si sta movimentando il mercato degli allenatori. Delio Rossi, a meno di clamorose sorprese, lascerà la Lazio, quando scadrà il contratto si congederà e valuterà le proposte, in prima battuta quelle del Napoli. Lotito sta pensando ad Acori, ha intensificato i rapporti sapendo che il buon Leo non resterà a Livorno, probabilmente anche in caso di promozione. Marino a Udine è tutt’altro che sicuro di proseguire malgrado il lungo e ricco contratto. Prandelli ha parlato chiaro,ma io spero (per il progetto Fiorentina) che la sua tentazione di lasciare rientri al più presto. Beretta ha perso il controllo del Lecce e la colpa non può essere soltanto di Angelozzi che ha indubbiamente bucato sul mercato: ho visto il Lecce di Udine del primo tempo, preferisco sorvolare. Non soltanto per Ancelotti ma anche per Ranieri, malgrado i silenzi, saranno fondamentali gli ultimi tre mesi di stagione. Applausi a Gasperini, qualcuno in meno a Mazzarri che ha messo la Coppa Uefa sotto i piedi nella gara di ritorno in Ucraina: a quel punto sarebbe stato giusto uscire al primo turno. Nel momento del suo insediamento qualche amico (non mio,per fortuna) aveva venduto Mihajlovic come l’allenatore del secolo: ultimamente ha fatto qualche danno, l’interpretazione del primo tempo di sabato scorso a Roma è stata quasi da museo degli orrori. A Napoli bisogna gestire bene la situazione, non è giusto che Reja dica “se il problema sono io, posso anche andare”: è più giusto che resti al suo posto e dimostri come si può uscire dalla crisi. Troppo comodo andarsene, pur tenendo conto che la società quest’anno ha commesso errori colossali. Qualche danno (troppi danni…) l’ha creato anche lui, lasciando milioni su milioni (di euro) in panchina, l’esclusione di Maggio a Torino è stata incomprensibile soprattutto se al suo posto ha deciso di schierare Montervino che avrebbe avuto un senso in mezzo al campo e non sulla fascia. Ahi Reja, siamo in caduta libera…

    Fonte:TMW

  • Napoli:è l’ora di Russotto!

    Sembra essere nuovamente scoppiata la pace, fugata ogni ipotesi di clan in lotta tra loro. Certamente l’umore non è dei migliori, 2 punti in 8 partite pesano, eccome. È necessario che i giocatori non avvertano eccessivamente la pressione, perché hanno mostrato di non saperla reggere. Il percorso da intraprendere è irto di ostacoli, ma con un atteggiamento umile e spensierato le mete europee potrebbero non essere più un miraggio. Niente partenza anticipata per Torino, gli azzurri si imbarcheranno regolarmente venerdì, completando gli allenamenti qui in Campania. Nella seduta odierna si sono messi in mostra Lavezzi e Russotto, entrambi autori di una doppietta. Per l’ex trevigiano potrebbero aprirsi le porte per un posto da titolare, Reja avrebbe architettato un 4-4-2, con lui e il Pocho a comporre il reparto offensivo. Denis sta deludendo, non riesce a sfruttare le chance a sua disposizione. Per questo motivo, l’allenatore friulano preferirebbe sfruttare la verve della giovane punta italiana, rispetto alla legnosità del Tanque. Il tecnico di Gorizia ha concordato con il suo staff un programma di recupero, con l’obiettivo di rimettere in sesto l’aspetto fisico e mentale della squadra, non tralasciando gli esercizi di tattica. Occhi puntati soprattutto su Datolo, che pian piano sta raggiungendo lo stato di forma adatto e si sta integrando con il resto dei compagni. Se Reja adottasse il nuovo modulo, anche l’argentino dovrebbe trovar spazio dall’inizio sul prato dell’Olimpico. A coprirgli le spalle potrebbe esserci Aronica, che ha già ricoperto quel ruolo proprio nella sfida di Coppa Italia contro la Juventus. Su espressa richiesta dei tifosi (l’ennesima), è possibile che la maglia azzurra venga messa momentaneamente da parte, perché i risultati raggiunti ultimamente stanno infangando i colori storici del “ciuccio”. La notizia è un po’ curiosa, forse priva di un fondamento di verità, ma solo le prossime partite potranno stabilirlo con certezza.

    fonte:NapoliCalcio