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  • Lazio – Roma il derby infinito: Montali risponde a Lotito

    Lazio – Roma il derby infinito: Montali risponde a Lotito

    La qualificazione alla prossima Champions League, e la conquista del quarto posto in classifica, per Roma e Lazio è diventata un pretesto per alimentare una già accesissima rivalità, prolungando quel clima di tensione che si respira in prossimità del derby almeno fino al termine della stagione. L’ombra dei sospetti e delle polemiche è sempre in agguato, con dichiarazioni provocatorie da ambo le parti.

    Nella giornata di domenica, nel post partita di Lazio – Parma, dopo la vittoria dei biancocelesti, ora quarti in classifica, Edi Reja ed il presidente Claudio Lotito avevano lanciato qualche frecciata al veleno all’indirizzo della “fortuna” giallorossa, riferita, senza mezzi termini, alle sviste arbitrali di sabato scorso nel match vinto dalla Roma al Friuli di Udine, contro l’Udinese di Guidolin, diretta concorrente per la corsa all’ambito quarto posto.

    Lotito, dal canto suo, aveva aggiunto alle allusioni del suo tecnico la proposta di creare una sorta di “task force” che possa vigilare sulla regolarità delle ultime partite di campionato, assicurandone, così, la trasparenze e la correttezza, evitando il compiersi di torti arbitrali a danno della regolarità dei verdetti del campo : “La mia task force ha creato scompiglio? Sono allibito. Difendo il sistema. Non ho fatto riferimenti a situazioni specifiche, ho solo detto che il sistema deve essere gestito in modo trasparente. Rimango sorpreso e perplesso che ci siano state queste reazioni alle mie parole. So­no molto sorpreso. Perché si preoccupa solo la Lazio? L’equi­tà del sistema dovrebbe stare a cuore a tutti. Se qualcu­no ha posizioni diverse, lo dica chiaramente. Mi sarei aspettato un coro di adesioni, è sorprendente che qual­cuno si preoccupi. Sia chiaro: non chiedo che la Lazio venga tutelata, chiediamo che venga protetto il sistema all’interno del quale c’è anche la Lazio“.
    Non si è fatta attendere, così, la risposta della Roma, nelle vesti di GianPaolo Montali, direttore operativo giallorosso, che ribatte colpo su colpo alle allusioni sospettose di Lotito, rimarcando la necessità di far cambiare la mentalità del calcio italiano, evitando di alimentare perennemente la cultura del sospetto: “Se lo scorso anno la Roma avesse avuto fortuna nelle partite con Samp, Li­vorno, Napoli e Cagliari, oppure se noi avessimo avu­to la fortuna di vedere un Lazio – Inter diverso, ora gio­cheremmo con lo scudetto cucito sulla maglia. E poi la fortuna è una qualità, io nel volley ho vinto tutto e mi chiamavano Gastone… Le persone sono ciò che dicono e ciò che fanno, certe co­se si commentano da sole. Ci vuole più coraggio a sta­re zitti che a parlare. Per me sarebbe facile con un pa­io di battute accattivarmi i tifosi della Roma ma in que­sta città bisogna cambiare mentalità. Non si può get­tare il sasso e poi nascondere sempre la mano…“.

    All’eco delle polemiche esplose sulle due sponde del Tevere, si aggiungono anche le dichiarazioni dei calciatori. Ieri Cristian Brocchi aveva dichiarato che la Lazio merita più di altre squadre la qualificazione, alludendo sempre alla fortuna dei cugini: “Se siamo dove siamo lo dobbiamo solo a noi. A differenza di altri nessuno potrà dire che i nostri punti non sono punti meritati. Siamo poco appoggiati da stampa e nell’ambiente del calcio italiano. Siamo orgogliosi indossare la maglia della prima squadra della Capitale. Se dovessimo centrare questo obiettivo vorrà dire che ce lo siamo meritato più di altri. Parlando di ieri sera mi sembra giusto dire che il rigore per la Roma era netto, però il problema è che c’era anche quello per l’Udinese”.

    Oggi, dalla sponda romanista, si registrano le dichiarazioni di risposta del portiere brasiliano Julio Sergio, a difesa della stagione giallorossa nei confronti delle illazioni biancocelesti: “Non penso che in questo campionato ci siano stati vantag­gi arbitrali a nostro favore, per il resto non è la prima volta che sento fare questi discorsi dalla Lazio. Per quanto mi riguarda chiedo solo rispetto“.

  • La Lazio stende il Parma e vola al quarto posto

    La Lazio stende il Parma e vola al quarto posto

    Missione compiuta per gli uomini di Reja. Dovevano essere tre punti e così è stato, troppo ghiotta l’opportunità concessa dall’Udinese ieri sera, per merito degli arcinemici della Roma che hanno sbancato il Friuli per 2-1 con un super Totti, per non riagguantare quel quarto posto che aprirebbe loro le porte dell’Europa che conta. La Lazio non fallisce e all’Olimpico supera un Parma allo sbando e che ora rischia davvero tanto.

    Nonostante il cambio di panchina da Marino a Colomba nel quale ci si aspettava la cosidetta scossa, i ducali disputano un brutto match e restano in balìa dei biancocelesti per tutti i 90′ minuti. La gara viene sbloccata da una rete magnifica del Profeta Hernanes, al suo ottavo centro stagionale, che non segnava da quasi due mesi al minuto 23′, poi gli emiliani si fanno vedere timidamente in avanti con un paio di conclusioni di Giovinco, una sulla quale Muslera deve compiere un difficoltoso intervento e l’altro, indirizzato all’angolino basso, sporcato dalla fitta maglia di difensori biancocelesti.

    Nella ripresa Reja da l’ordine ai suoi di amministrare il vantaggio e di affondare il colpo nel momento adatto. Ledesma e compagni eseguono gli ordini alla lettera perchè tengono bene il campo come richiesto dal tecnico non correndo particolari pericoli e poi chiudono la gara quando Floccari, entrato al posto di uno spento Zarate, ad un quarto d’ora dal termine scatta sul filo del fuorigioco e batte Mirante sul palo alla sinistra del portiere per il 2-0 finale.

    Un prezioso successo questo per i laziali se si considera il calendario tutt’altro che agevole che vedrà impegnata la Lazio in quattro trasferte sulle restanti sei gare da qui fino al termine del campionato e con ancora gli scontri diretti da disputare con Udinese e Juventus oltre ad affrontare l’Inter, in corsa per lo scudetto, alla 34esima giornata. In casa Parma invece quella che comincerà domani sarà un’altra, l’ennesima, settimana infuocata.

  • Lazio – Parma, probabili formazioni

    Lazio – Parma, probabili formazioni

    La Lazio, in virtù della sconfitta casalinga nell’anticipo serale di ieri dell’Udinese con la Roma, ha l’occasione oggi pomeriggio di riprendersi il quarto posto in classifica che vuol dire Champions. All’Olimpico arriva il Parma del neo tecnico Colomba che ha preso il posto dell’esonerato Marino: i gialloblu sono in cerca di punti pesanti per la salvezza.

    In campo Reja manda Zarate come unica punta con Sculli, Hernanes e Gonzalez alle spalle; rientra in cabina di regia Ledesma mentre Stendardo prenderà il posto in difesa dello squalificato Biava.
    Colomba si affida ad Amauri con a sostegno Candreva e Giovinco; Crespo partirà dalla panchina.

    Probabili formazioni LAZIO – PARMA (ore 15:00)

    LAZIO (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Stendardo, Dias, Garrido; Brocchi, Ledesma; Gonzalez, Hernanes, Sculli; Zarate.
    Panchina: Berni, Del Nero, Scaloni, Bresciano, Foggia, Kozak, Floccari.
    Allenatore: Reja
    PARMA (3-4-2-1): Mirante; Zaccardo, Paletta, Pisano; Valiani, Galloppa, Dzemaili, Gobbi; Candreva, Giovinco; Amauri.
    Panchina: Pavarini, Paci, Lucarelli, Modesto, Angelo, Crespo, Bojinov.
    Allenatore: Colomba

  • Napoli – Lazio, probabili formazioni

    Napoli – Lazio, probabili formazioni

    Napoli-Lazio
    Ultimo anticipo del 31° turno di campionato quello fra Napoli e Lazio, che con la convincente vittoria del Milan nel derby, che ha probabilmente chiuso il discorso scudetto, obbliga gli uomini di Mazzarri a regalare una speranza ai propri tifosi e anche alle proprie ambizioni, visto che con un successo sui biancoazzurri capitolini si porterebbero al secondo posto sempre a 3 punti dalla capolista. Tre i nodi da sciogliere per il tecnico livornese, relativi alla formazione da contrapporre agli uomini dell’ex Reja: due relativi al terzetto di difesa ed uno alla mediana. Davanti a De Sanctis, infatti, il solo capitan Cannavaro è certo di scendere in campo, gli altri due posti sono rispettivamente contesi fra Aronica e Ruiz, autore di un’ottima prova nell’ultima gara contro il Cagliari, e Santacroce ed il rientrante Campagnaro. A centrocampo invece il ballottaggio è fra Yebda e Gargano, con il primo favorito sul secondo. Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Ruiz; Maggio, Pazienza, Yebda, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. In panchina: Iezzo, Santacroce, Aronica, Gargano, Sosa, Mascara, Lucarelli. All. Mazzarri In casa Lazio, invece, il tecnico friulano, che sarà accolto da applausi per il suo trascorso con la squadra campana, dovrà fare a meno degli squalificati Ledesma, Matuzalem e Radu, quest’ultimo colpito da un grave lutto familiare. Proprio a causa di queste assenze Reja, pare essere orientato ad utilizzare un abbottonato 4-1-4-1, con Brocchi ad agire davanti alla difesa ed un inedito duo di centrocampo formato da Hernanes e Mauri, con Sculli e Gonzalez ad agire sugli esterni e il solo Zarate di punta. Mentre l’unico nodo da sciogliere è chi sarà l’uomo che sostituirà Radu, con Garrido in vantaggio su Scaloni. Lazio (4-1-4-1): Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Garrido; Brocchi; Gonzalez, Hernanes, Mauri, Sculli; Zarate. In panchina: Berni, Scaloni, Stendardo, Bresciano, Foggia, Floccari, Kozak. All. Reja

  • Lazio – Cesena 1-0, ci pensa Zarate

    Lazio – Cesena 1-0, ci pensa Zarate

    Mauro Zarate
    Lazio per riconquistare il quarto posto dopo la figuraccia nel derby e Cesena per confermare quanto di buono fatto con la Juve e rimanere ancorati al treno salvezza. Le premesse per una partita scoppiettante ci sono tutte e l’inizio lascia presupporre proprio questo. Pronti via, i padroni di casa passano con Zarate, l’attaccante argentino è pronto a sfruttare un assist di Mauri e a battere Antonioli, rompendo così un digiuno che durava dal 12 dicembre, quando segnò la rete del momentaneo pareggio a Torino contro la Juventus. Dopo la rete biancoceleste più nulla, gli uomini di Reja si limitano ad amministrare il vantaggio e solo al 44′ su azione d’angolo Biava, con un colpo di testa ravvicinato, impegna Antonioli, che compie un mezzo miracolo e respinge fuori area. Il Cesena nel primo tempo è non pervenuto. Dopo l’intervallo non rientra in campo Bogdani, sostituito da Ceccarelli, un esterno destro, Malonga diventa così centravanti. La mossa tattica di Ficcadenti funziona, perchè con Santon che scala sulla fascia sinistra, e il neo entrato che rende arioso il gioco quando si impossessa alla grande della corsia di destra, diventando un pendolino infaticabile, capace di creare pericoli in proprio, ma soprattutto da uomo assist, la gara si apre. Il Cesena passa dunque al 3-4-2-1 con Caserta e Jimenez a fungere da trequartisti per Malonga. E’ però la Lazio a rendersi pericolosa al 47′ con Sculli che approfittando di un cross di Zarate colpisce di testa a colpo sicuro e chiama Antonioli al miracolo. Dopo qualche sortita da parte del Cesena, è ancora la squadra di casa a rendersi pericolosa con Gonzalez che arrivando a rimorchio prova a sfruttare un cross basso del solito Sculli, ma l’esterno biancoceleste è sfortunato perchè sul suo tiro trova Pellegrino pronto a ribattere. Due minuti dopo è la squadra romagnola a crearsi l’occasione più ghiotta della sua gara, dopo una azione ben costruita Ceccarelli serve Caserta libero in area, il centrocampista calcia ma il suo piattone è debole e non crea pericoli alla porta difesa da Muslera. La gara si incattivisce: Matuzalem, già ammonito, rifila una gomitata a Jimenez. Non vista, graziato. Ficcadenti fa debuttare in Serie A il giovane attaccante finlandese Riski, Reja invece di rischi non ne vuole prendere, visto che sostituisce uno spento Hernanes con i muscoli di Brocchi. Il Cesena chiude in avanti, con generosità, ma poche idee. La Lazio però tiene senza troppi affanni e riconquista momentaneamente il quarto posto, in attesa delle partite di domani.

  • Lazio – Cesena, probabili formazioni

    Lazio – Cesena, probabili formazioni

    Kozak
    Voglia di rivincita in casa Lazio, dopo la pessima figura rimediata lo scorso turno nel derby contro i cugini della Roma. La sconfitta oltre ad essere costata il quarto posto in campionato, ha fatto perdere ben 3 uomini per squalifica ai biancocelesti (Ledesma, Radu e Lichtsteiner), che si vanno ad aggiungere agli infortunati Diakite, Floccari, Rocchi e Bresciano, ed è notizie dell’ultim’ora che anche Brocchi, bloccato dalla febbre, non sarà della partita. Piena emergenza dunque per il tecnico Reja che ha convocato 18 giocatori, tra i quali ci sono anche il giovane della Primavera Ceccarelli (prima convocazione) e gli acciaccati Meghni e Foggia. Le numerose assenze costringeranno l’allenatore anche a cambiare modulo che molto probabilmente sarà un 4-3-1-2. Una difesa composta da Scaloni e Garrido sulle fasce e da Biava-Dias coppia centrale; un centrocampo a tre con Gonzalez, Matuzalem e Mauri; e un attacco con Hernanes trequartista dietro l’inedita coppia Zarate-Sculli. Solo panchina per Kozak. Dovrebbe essere dunque questo l’undici di partenza: Lazio (4-3-1-2): 86 Muslera; 5 Scaloni, 20 Biava, 3 Dias, 14 Garrido; 15 Gonzalez, 11 Matuzalem, 6 Mauri; 8 Hernanes; 10 Zarate, 77 Sculli. A disp.: 12 Berni, 13 Stendardo, 31 Meghni, 81 Del Nero, 17 Foggia, 92 Ceccarelli, 18 Kozak. All. Reja Tutt’altro umore, invece, in casa Cesena, dopo l’ottimo pareggio in rimonta contro la Juventus l’entusiasmo è alle stelle e gli uomini di Ficcadenti sperano di uscire dall’Olimpico con qualche punticino utile per la corsa salvezza. Diciannove i giocatori convocati da Ficcadenti per il match contro la Lazio. Non ci saranno Giaccherini, squalificato, e Rosina, infortunato. Confermato il modulo 4-3-1-2, che sarà dunque speculare a quello dei padroni di casa. Tra i pali ci sarà Antonioli quasi un derby per lui visti i suoi trascorsi alla Roma. Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen e Lauro comporranno il pacchetto difensivo, con il terzino destro che sostituirà Santon, uscito malconcio dopo la buona prova di sabato scorso, solo in extremis si saprà se l’ex interista riuscirà ad essere almeno in panchina. Centrocampo a tre con Caserta, Colucci e Parolo, in attacco Jimenez agirà dietro le due punte che saranno Bogdani e Malonga. Convocato per la prima volta il diciannovenne attaccante finlandese Roope Riski. Ricapitolando dovrebbe essere questo l’undici romangnolo: Cesena (4-3-1-2): 1 Antonioli; 77 Ceccarelli, 3 Pellegrino, 25 Von Bergen, 6 Lauro; 8 Caserta, 14 Colucci, 18 Parolo; 10 Jimenez; 71 Bogdani, 17 Malonga. A disp.: 33 Calderoni, 15 Benalouane, 29 Dellafiore, 4 Appiah, 46 Santon, 44 Piangerelli, 7 Riski. All. Ficcadenti

  • Totti spegne la Lazio. La Roma vince il derby del nervosismo

    Totti spegne la Lazio. La Roma vince il derby del nervosismo

    Game Over all’Olimpico dove Francesco Totti affonda la Lazio con una sua doppietta, portando a 5 la serie di vittorie consecutive nei derby capitolini. Lazio che perde anche il quarto posto ai danni di un’Udinese devastante a Cagliari e allo stesso tempo rilancia i giallorossi alla conquista di un posto nell’Europa che conta, visti i soli due punti di distanza dai biancocelesti.

    Vediamo nel dettaglio come si è svolta la sfida tra le due squadre della capitale:

    Primo Tempo – Leggera variazione di formazione per Vincenzo Montella che schiera un 4-2-3-1 con il tridente formato da Menez, Perrotta e Vucinic a supporto del capitano Francesco Totti. Tutto secondo le previsione per quanto riguarda la squadra biancoceleste guidata da Reja.

    Primo squillo della Lazio al 3’ minuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo con un tiro da fuori di Matuzalem facilmente neutralizzato da Doni. La Roma non ci sta e solamente due minuti dopo, Pizarro prende palla a centrocampo e fa partire un gran tiro da fuori area che va a  stamparsi sulla traversa, con Muslera battuto.

    Parte bene la Roma che sfrutta molto le corsie laterali soprattutto con Riise e Vucinic, mentre la Lazio approfittando della poca copertura di Menez a destra, permette a Lichtsteiner di spingere molto sulla sua zona di campo. Una partita che nella prima metà del primo tempo non regala grandi emozioni e stenta a decollare a causa dei numerosi falli a centrocampo commessi da entrambi i lati.

    Brivido al 33’ quando Hernanes dal limite dell’area in posizione defilata fa partire un gran tiro che taglia tutta l’area e va di poco fuori. Al 40’ palla gol colossale per i giallorossi, con Juan servito in area da Menez che si fa murare il tiro a colpo sicuro da Ledesma. Sulla successiva ripartenza della Lazio, splendida la chiusura di Burdisso su Zarate che si stava lanciando nell’uno contro uno con Doni. Più Roma che Lazio nel primo tempo, ma nonostante tutto si va negli spogliatoi con il risultato ancora sullo 0 a 0.

     

    Secondo Tempo – Le squadre scendono in campo con le stesse formazioni iniziali. Più aggressiva la Lazio nella ripresa, forse anche per le notizie che arrivano da Cagliari, dove l’Udinese vincendo 2 a 0 fa scendere i biancocelesti al quinto posto in classifica.

    Al 18’ si fa avanti la Lazio: traiettoria insidiosa sul calcio di punizione battuto da Ledesma, con la palla che va alta di poco sopra la traversa. Ancora Lazio al 21’ con una gran palla servita da Hernanes verso Floccari. La punta biancoceleste schiaccia di testa e vede il pallone finire fuori di pochissimo.

    Al 24’ arriva il gol della Roma che sblocca il risultato: invenzione di Totti che non segnava da 8 anni nel derby. Calcio di punizione dal limite dell’area che il capitano giallorosso calcia forte al centro della porta. Muslera non la vede partire e non riesce a neutralizzare il tiro, vedendo il pallone finire alle sue spalle. Parata sicuramente non impossibile, quindi il portiere uruguaiano non è esente da colpe.

    Reja corre ai ripari e fa un doppio cambio con Mauri al posto di Hernanes e Kozak a sostituire uno spento Zarate. Ci prova la Lazio a rimettere la partita sul binario giusto, ma troppo spesso le azioni sono caotiche e frettolose, quindi senza la giusta pericolosità.

    Assurda nel finale di partita la reazione di Radu al 42’ quando va a dare una testata a Simplicio perché ritardava la battuta del calcio di punizione. Lazio in 10 e gesto davvero inqualificabile.

    Bruttissimo il finale con le continue liti tra Totti e i giocatori della Lazio dove Tagliavento deve faticare per far ripartire il gioco. La partita non finisce di regalare emozioni quando al 46’ l’arbitro fischia un rigore per il contatto subito in area da Simplicio, spostato da Biava. Finale incandescente dove viene espulso anche Ledesma per le continue proteste. Totti dagli undici metri è micidiale e con un gran tiro di potenza batte ancora Muslera.

    Doppietta e Game Over all’Olimpico con Roma che batte la Lazio 2 a 0.

  • Serie A: Lazio – Fiorentina, probabili formazioni. Mihajlovic sfida il suo passato

    Serie A: Lazio – Fiorentina, probabili formazioni. Mihajlovic sfida il suo passato

    Sei anni e tanti trionfi con la Lazio non si possono cancellare con un colpo di spugna. Sinisa Mihajlovic torna a Roma nel “suo” stadio da avversario in occasione di Lazio – Fiorentina, primo anticipo della 22esima giornata di Serie A. Rumors accostano il tecnico serbo sulla panchina biancoceleste a partire dalla prossima stagione come successore di Reja al quale, nonostante stia facendo un gran campionato con la Lazio, non è stato ancora rinnovato il contratto in scadenza a giugno.

    Nella Lazio non ci saranno Zarate e Dias fermati dal giudice sportivo mentre in attacco Kozak dovrebbe avere la meglio nel ballottaggio con Sculli e affiancare Floccari. Probabile anche che Reja dia un turno di riposo ad Hernanes che partirà dalla panchina.
    Mihajlovic risponde affidandosi al bomber Gilardino supportato dagli esterni Ljajic e Santana per cercare il primo successo esterno della Fiorentina in questa stagione.

    Probabili formazioni LAZIO – FIORENTINA (ore 18:00)

    LAZIO (4-4-2): Muslera; Lichtsteiner, Diakité, Biava, Radu; Gonzalez, Brocchi, Ledesma, Mauri; Kozak; Floccari.
    Panchina: Berni, Stendardo, Scaloni, Foggia, Matuzalem, Hernanes, Sculli.
    Allenatore: Reja
    FIORENTINA (4-3-3): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Gulan; Montolivo, D’Agostino, Donadel; Santana, Gilardino, Ljajic.
    Panchina: Neto, Comotto, Camporese, Behrami, Bolatti, Cerci, Babacar.
    Allenatore: Mihajlovic

  • Coppa Italia, Roma – Lazio tra “scazzi” e mercato

    Coppa Italia, Roma – Lazio tra “scazzi” e mercato

    Il campionato anonimo dello scorso anno della Lazio regala agli sportivi un inusuale derby capitolino agli ottavi di Coppa Italia, sia Ranieri che Reja ne avrebbero fatto volentieri a meno sapendo l’impatto morale che può dare vincere o perdere la stracittadina.

    In casa giallorossa di settimana in settimana si alimentano segni di scontentezza e di sofferenza nei confronti delle scelse dell’allenatore, l’ultimo caso in ordine di tempo è quello di Vucinic reo di aver scalciato la panchina per una sostituzione. Il montenegrino è cosi balzato al centro del mercato destabilizzando un ambiente molto facile ad entusiasmarsi.

    In casa Lazio è appena arrivato Sculli me il rebus è intorno alla necessità di un altro attaccante, la società vorrebbe valorizzare Kozak autore fino al momento di prestazioni convincenti mentre Reja vorrebbe un attaccante con più esperienza.

    Si gioca alle 20:45 Ranieri ha una grana in meno per la squalifica di Totti e sceglie il tridente migliore con Vucinic e Menez ai lati di Borriello. Reja da riposo ad Hernanes e lancia Gonzalez per il resto poco turnover e con Sculli carico e voglioso di conquistare il suo nuovo pubblico

    PROBABILI FORMAZIONI

    ROMA (4-3-3): 27 Julio Sergio; 77 Cassetti, 29 N. Burdisso, 4 Juan, 17 Riise; 16 De Rossi, 30 Simplicio, 33 Brighi; 94 Menez, 22 Borriello, 9 Vucinic. A disp.: (32 Doni, 87 Rosi, 25 G. Burdisso, 5 Mexes, 23 Greco, 20 Perrotta, 8 Adriano) All. Ranieri
    LAZIO (4-3-1-2): 12 Berni; 2 Lichtsteiner, 3 Dias, 20 Biava, 26 Radu; 14 Gonzalez, 24 Ledesma, 32 Brocchi; 6 Mauri; 22 Floccari, 10 Zarate. A disp.: (1 Bizzarri, 21 Diakitè, 5 Scaloni, 23 Bresciano, 8 Hernanes, 18 Kozak, 77 Sculli) All. Reja
    Arbitro: Bergonzi di Genova

  • Il giudice sportivo ferma Ibrahimovic, un turno anche a Reja e De Canio

    Il giudice sportivo ferma Ibrahimovic, un turno anche a Reja e De Canio

    Il giudice sportivo Tosel ha squalificato 7 calciatori in relazione alla 17esima giornata di Serie A: si tratta di Bonucci e Giandonato (Juventus), Rossi (Genoa), Benatia (Udinese), Lucarelli (Parma), Mantovani (Chievo) e Zlatan Ibrahimovic, ammonito nei minuti finali di Milan – Roma per aver calciato ugualmente la sfera verso la porta avversaria nonostante il fischio dell’arbitro. Ed è stata proprio questa ammonizione quella più discussa del turno che farà saltare all’attaccante svedese la prossima sfida di campionato del 6 gennaio a Cagliari.
    Squalificati per una giornata anche gli allenatori di Lazio e Lecce Reja e De Canio, puniti per aver protestato pesantemente nei confronti dei direttori di gara.

    Per quanto riguarda le diffide, scatterà automaticamente la squalifica alla prossima ammonizione per Diamanti (Brescia), Bogdani (Chievo), Brighi e Rosi (Roma), De Almeida (Parma), Della Rocca (Bologna), Goian (Palermo), Fabiano (Lecce), Ramirez (Bologna). Infine ammende alle società per Napoli, 12500 euro, e Lecce, 2000 euro.