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  • Cagliari, Delio Rossi o Reja se salta Ficcadenti

    Cagliari, Delio Rossi o Reja se salta Ficcadenti

    Si sarà pure dimesso dalla carica di Presidente del Cagliari, ma Massimo Cellino continua ad osservare da vicino la squadra e nei giocatori non vede la cattiveria giusta e la voglia di lottare su ogni pallone, caratteristica che il patron sardo vuole dai ragazzi per centrare una difficile salvezza. Per questo motivo avrebbe messo in discussione la posizione del mister Ficcadenti, concedendogli ancora due settimane di tempo per dare una sterzata netta alla stagione dei rossoblu che si ritrovano in piena zona retrocessione avendo guadagnato due punti in cinque partite senza neanche convincere sull’aspetto del gioco. Chi sta peggio del Cagliari è il Palermo dell’amico Zamparini, ultimo con un solo punto in classifica e con il cambio della guida tecnica già effettuato.

    I DUBBI – Cellino non è convinto pienamente sul modulo tattico utilizzato da Massimo Ficcadenti, che manda in campo la squadra con il 4-3-3, ma in squadra l’unico esterno di ruolo è Victor Ibarbo, che è alla sua seconda stagione in Italia e non fa della saggezza tattica il suo cavallo di battaglia, limitando ulteriormente il modo di giocare dei rossoblu che spesso si affidano più all’estro di Pinilla che alla costruzione di una manovra corale. C’è da aggiungere che il colombiano non è tra i titolari, infatti l’ex allenatore del Cesena preferisce due esterni non di ruolo come Cossu e Thiago Ribeiro, che devono sobbarcarsi anche tutta la fase difensiva, limitando notevolmente le loro caratteristiche offensive. Altra nota dolente è la difesa. Pisano esterno sinistro costa gol subiti e poca spinta sul quella fascia e preferirlo ad Avelar (terzino sinistro di ruolo) o ad Ariaudo (che ha giocato più volte in quella posizione con buoni risultati) sembra quasi una mossa da kamikaze. La coppia difensiva non è più solida come negli ultimi anni, e Astori senza il compagno di una vita Canini, sta inanellando una serie di prestazioni molto sotto la sufficienza.

    Ficcadenti, due settimane per tenersi la panchina sarda © Enrico Locci/Getty Images

    FIDUCIA A TEMPO – L’attuale mister del Cagliari ha le ore contate. Avrà occasione di far cambiare idea al patron rossoblu vincendo e convincendo nella doppia sfida salvezza contro Pescara e Torino. La prima in casa, finalmente in uno stadio aperto parzialmente al pubblico e la seconda in trasferta, contro l’ex Ventura che sta entusiasmando per il gioco offerto, meno per i risultati raccolti. I tifosi vorrebbe l’esonero di Ficcadenti immediatamente, già contrari la stagione scorsa al suo richiamo dopo l’allontanamento di Davide Ballardini. Non resta che aspettare, domenica in caso di sconfitta il tecnico cagliaritano dovrà chiudere la valigia e salutare l’isola.

    I SOSTITUTI – Circolano già i primi nomi. In rigoroso ordine alfabetico troviamo Marino, Reja e Delio Rossi. Il primo, pallino del presidente da qualche anno non convince sotto l’aspetto tattico visto che utilizzerebbe un modulo simile a quello attuale. Invece Reja, ex rossoblu (autore dell’ultima promozione in A del Cagliari), è il classico tecnico che si adatta ai ragazzi a disposizione e avrebbe l’esperienza necessaria per uscire da questa brutta situazione. L’ultimo nome è quello dell’ex tecnico di Lazio e Fiorentina, apprezzato notevolmente dal pubblico sardo che vedono in lui l’allenatore ideale per aprire un ciclo importante. Rossi ultimamente ha sempre rilasciato dichiarazioni pro-Cagliari e questo fa ben sperare sul suo arrivo. I tifosi ci sperano. Ora non resta che aspettare.

  • Lazio, Di Matteo idea per la panchina

    Lazio, Di Matteo idea per la panchina

    La Lazio è già proiettata al prossimo futuro che molto probabilmente non vedrà più Edoardo Reja come allenatore. Il presidente Claudio Lotito è fermamente deciso a rafforzare la sua squadra in modo tale da alleviare le continue critiche ricevute dai tifosi.

    E non hanno tutti i torti i tifosi biancocelesti, se si pensa che la Lazio per 2 anni consecutivi è arrivata vicinissima alla qualificazione in Champions League nonostante in fase di mercato sia stato fatto troppo poco, sia per poter ambire al palcoscenico europeo sia per prevenire la maledizione di infortuni che si è abbattuta a Formello negli ultimi mesi.

     

    Roberto Di Matteo © IAN KINGTON/AFP/GettyImages

    IDEA DI MATTEO –  Roberto Di Matteo nuove allenatore della Lazio. E’ questa l’intenzione di Lotito che vorrebbe affidare un nuovo progetto innovativo all’attuale allenatore del Chelsea. Il successore di Villas Boas, nonostante gli ottimi risultati ottenuti verrà liquidato da Abramovich con o senza vittoria della Champions ed è per questo che Lotito ha avviato i primi contatti con l’ex giocatore della Lazio. Di Matteo per adesso è concentrato sulla finale di Champions League in programma sabato all’Allianz Arena di Monaco, ma da quanto riferisce il Corriere dello Sport, l’attuale allenatore dei blues sarebbe lieto di accettare la proposta del presidente biancoceleste e addirittura avrebbe consigliato alla dirigenza di trattare il centravanti del Trabzonspor Buruk Yilmaz, 3 reti in 14 presenze con la nazionale turca. Il costo del cartellino non proibitivo (8 milioni) e l’apertura del giocatore turco a giocare in Italia potrebbero velocizzare la buona riuscita della trattativa.

    E ZOLA? – Claudio Lotito non avrebbe ancora accantonato l’ipotesi Gianfranco Zola che fino ad un paio di settimane fa sembrava la soluzione più probabile. Negli ultimi tempi i rapporti tra i due si sono raffreddati e l’ex giocatore di Napoli e Chelsea non rappresenterebbe più la prima scelta per la panchina laziale. I prossimi giorni saranno decisivi in casa Lazio, anche perchè Lotito e Tare devono innanzitutto parlare con Edoardo Reja,  intenzionato a lasciare dopo due anni e mezzo, per poi affidare la panchina ad un nuovo tecnico.

  • Lazio, Reja addio a fine stagione. Pronto Zola

    Lazio, Reja addio a fine stagione. Pronto Zola

    La Lazio ed Edy Reja sarebbero vicini a dirsi addio. Infatti sono sempre più insistenti le voci che vedono il tecnico friulano lontano da Roma così come sono ben noti i rapporti non idilliaci tra l’attuale tecnico della Lazio e il presidente Lotito, ricorderete quest’ultimo respingere, solo pochi mesi fa, le dimissioni rassegnate dal tecnico biancoceleste.

    La Lazio l’anno scorso ha giocato un grandissimo campionato. Quest’anno siamo stati protagonisti nel girone d’andata. A gennaio, purtroppo, ci sono state operazioni di mercato che non sono andate a segno. Alcuni sono andati via e non sono stati rimpiazzati. Poi si sono aggiunti infortuni importanti”. Queste le parole pronunciate da Edy Reja dopo il pareggio contro il Siena di mercoledì sera. Parole che suonano come un’accusa, nei confronti di chi non l’ha messo nelle condizioni di reggere un intero campionato ad alti livelli, e come un’ammissione oggettiva di non poter dar seguito alle ambizioni di una piazza che sogna la Champions League.

    Edy Reja © Dino Panato/Getty Images

    Vale la pena ricordare che Reja  lascerà la Capitale dopo due anni e mezzo molto positivi: 146 punti in 89 partite di campionato sono tanti ma sulle spalle di Reja pesa eccome una qualificazione Champions alla portata e fallita sia la passata stagione che (forse) quest’anno. Neanche i due derby vinti nel corso dell’attuale stagione riusciranno ad impedire la fine di questa avventura tra Reja e la Lazio, avventura iniziata ventisette mesi fa quando la i biancocelesti erano in piena lotta per non retrocedere.

    Claudio Lotito ha già in mente il nome del possibile sostituto; si tratterebbe di Gianfranco Zola, già vicino alla panchina biancoceleste pochi mesi orsono. Da allora i due non si sono più sentiti, ma l’ex giocatore del Chelsea rappresenta comunque la prima scelta come nuovo allenatore della Lazio. In seconda battuta, nel caso l’operazione Zola non vada in porto, restano in auge le quotazioni di Giuseppe Sannino Vincenzo Montella.

  • Siena Lazio, probabili formazioni. Hernanes recupera ma va in panchina

    Siena Lazio, probabili formazioni. Hernanes recupera ma va in panchina

    Il 2012 calcistico della Serie A si inaugura con l’anticipo delle 18 che vedrà di fronte Siena e Lazio, impegnate allo stadio Franchi di Siena. Un match delicato per i bianconeri toscani di Sannino, contro una delle squadre più in forma del campionato, per lo meno fino a prima della sosta natalizia. L’incognita panettone renderà, poi, il match più interessante, così come tutte le partite della giornata che sta per iniziare, proprio perchè occorrerà testare se e quanto la lunga sosta agonistica abbia allentato la tensione negli spogliatoi.

    Edi Reja | © Getty Images

    Intanto, in casa Lazio è lunga la lista di indisponibili, che costringerà mister Edi Reja a schierare una formazione alquanto rimaneggiata: non saranno presenti, infatti, il portiere Federico Marchetti, Konko, Brocchi, Mauri e Kozak, mentre rientreranno – ma partendo dalla panchina – Hernanes, appena recuperato dal problema all’adduttore, e Dias. L’esperto tecnico friulano dei biancocelesti, nella conferenza stampa di presentazione dell’incontro, ha tenuto a precisare come il Siena non possa nè debba essere sottovalutato, in quanto è una squadra molto aggressiva, veloce, e capace di chiudere bene tutti gli spazi.

    In casa Siena, invece, il tecnico Sannino non pare nutrire timori reverenziali nei confronti del più blasonato avversario, dichiarando di rispettare la Lazio ma senza temerla particolarmente: la sua attenzione è totalmente incentrata sull’importanza dell’incontro, essenziale per provare a fare risultato, per conquistare punti importanti in chiave salvezza.

    Le probabili formazioni di Siena Lazio che scenderanno in campo questo pomeriggio alle ore 18:

    Il Siena si schiererà con modulo 4-4-2, con in porta Pegolo; in difesa Angelo, Rossettini, Terzi, Del Grosso; a centrocampo Mannini, Gazzi, Bolzoni, Brienza; in attacco la collaudata coppia formata da Calaiò e Destro. Squalificati il centrocampista Gaetano D’Agostino e Vitiello.

    La Lazio, invece, adotterà uno speculare modulo 4-4-2, con in porta il secondo portiere Bizzarri; in difesa Scaloni, Biava, Stankevicius, Radu; a centrocampo Sculli, Ledesma, Cana, Lulic; in attacco Cissè e Klose.

    Al Franchi di Siena arbitrerà Gervasoni.

  • Lazio, pericolo Atletico Madrid in Europa League

    Lazio, pericolo Atletico Madrid in Europa League

    L’urna di Nyon non è stata particolarmente “tenera” con la Lazio che nei sedicesimi di finale di Europa League dovrà affrontare il temibile Atletico Madrid, sicuramente uno degli avversari più ostici che la sorte potesse riservare.

    Lazio | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Dopo aver acciuffato la qualificazione all’ultima giornata grazie anche allo Zurigo che, già eliminato, ha battuto il Vaslui al quale bastava fare lo stesso risultato dei biancocelesti, la Lazio non avrà vita facile contro i colchoneros che, sebbene stiano stentando nella Liga (occupano la decima posizione), in campo europeo hanno dimostrato di sapere il fatto loro. Inseriti in un girone difficile con Celtic, Udinese e Rennes, gli euroavversari della Lazio hanno chiuso in testa il raggruppamento con 13 punti a fronte di 4 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta rimediata al Friuli nella terza giornata e prontamente riscattata nella gara di ritorno quando Falcao e soci hanno dilaniato i bianconeri restituendo il “favore” con gli interessi.

    L’Atletico in estate ha rinnovato il parco attaccanti dovendo sopperire alle partenze di Sergio Aguero, trasferitosi al Manchester City per 45 milioni di euro, e Diego Forlan passato all’Inter. Nella capitale spagnola sono arrivati la stella del Porto e della nazionale colombiana Radamel Falcao, capocannoniere e vincitore della scorsa edizione dell’Europa League con i lusitani, e l’ex Juventus Diego dopo un anno tribolato trascorso a Wolfsburg. Inoltre è giunto anche Adrian Lopez, arrivato a parametro zero, e che si è rivelato prezioso soprattutto in campo europeo con 5 reti all’attivo. Il punto interrogativo rimane su Josè Antonio Reyes che a gennaio dovrebbe lasciare Madrid per il Galatasaray a causa delle incomprensioni con il tecnico Gregorio Manzano.

    A parlare in casa Lazio sono stati Libor Kozak, autore del primo gol che ha spalancato le porte verso il successo contro lo Sporting Lisbona, e il ds Igli Tare. L’attaccante ceco è apparso fiducioso e motivato: “Per noi va bene, così possiamo vedere come stiamo. Bisogna soltanto impegnarsi per far vedere che siamo forti“. Il dirigente biancoceleste ha commentato così l’esito del sorteggio: “Se vogliamo andare avanti dobbiamo affrontare tutti con un certo spirito. L’Atletico è una grande squadra, ma la Lazio non teme nessuno e ce la giocheremo fino alla fine. Il gruppo è unito abbiamo aggiunto giocatori di qualità quest’anno in un gruppo già importante e la differenza credo la stia facendo l’allenatore“.

    A proposito dell’allenatore, Reja dopo essere stato messo in discussione ad inizio anno dalla tifoseria biancoceleste ma che ha trovato nel gruppo e soprattutto nel presidente Claudio Lotito pieno appoggio respingendo le dimissioni del tecnico goriziano, attualmente sta migliorando il campionato straordinario dello scorso anno quando solo per gli scontri diretti che pendevano a favore dell’Udinese non riuscì nell’impresa di portare le Aquile a centrare i preliminari di Champions. La Lazio che sta brillando in campionato – si trova, in coabitazione con il Milan, a soli due punti dalla vetta occupata dalla coppia Juventus e Udinese – ha faticato più del previsto in Europa League trovando, come già riportato, una qualificazione che si era complicata con lo 0-0 in casa del Vaslui e decisa dal “regalo” dello Zurigo che ha onorato la propria partita battendo i rumeni nell’ultimo match. Toccherà a bomber Klose trascinare i biancocelesti agli ottavi di finale ma per farlo servirà anche l’apporto fondamentale di Cisse che sta vivendo un periodo difficile e che manca dal tabellino dei marcatori da oltre due mesi e mezzo.

    La gara di andata si giocherà allo stadio Olimpico il prossimo 16 febbraio con calcio d’inizio alle 19:00 mentre quella di ritorno è prevista sette giorni più tardi al Vicente Calderon alle 21:05. In caso di qualificazione la Lazio agli ottavi di finale incrocerebbe la vincente della sfida tra Sporting Braga, finalista della scorsa edizione, e il Besiktas.

    QUI IL TABELLONE COMPLETO DEL SORTEGGIO DI EUROPA LEAGUE

  • Lecce Lazio, esordio per Cosmi. Reja conferma Rocchi

    Lecce Lazio, esordio per Cosmi. Reja conferma Rocchi

    Corsi e ricorsi storici per Serse Cosmi, esordiente sulla panchina del Lecce quest’oggi nel primo anticipo della quindicesima giornata di serie A, alle 18 contro la Lazio di Edi Reja, che giunge al Via del Mare di Lecce, così come lo scorso anno quando esordì sulla panchina del Palermo proprio contro la formazione biancoceleste, aspetto ancora più curioso se si considera la sua fede giallorossa (romanista).

    Serse Cosmi, esordio sulla panchina del Lecce | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    A giudicare dall’esito dell’esperienza in rosanero, il “battesimo” non nasce sotto i più rosei auspici ma, senza badare agli aspetti scaramantici, sarà un’occasione importante per testare il suo Lecce, per compiere una svolta dopo il termine dell’avventura non felice sotto la guida di Eusebio Di Francesco, conclusasi con tre sconfitte consecutive e con l’ultimo posto in classifica, non riuscendo mai a vincere di fronte al proprio pubblico.

    In campo la Lazio, che vuole rimanere agganciata alla vetta della classifica, per ora distante quattro punti, cercando di mantenere l’imbattibilità esterna stagionale e la continuità di risultati, perderà in campo il difensore Konko, infortunatosi durante la rifinitura, che sarà sostituito con tutta probabilità da Scaloni o Diakitè. L’ultima gara disputata al Via del Mare vide la Lazio imporsi per 4-2 con reti di Rocchi, Zarate (doppietta) e autogol di Vives per i biancocelesti, per i salentini gol di Coppola e Piatti.

    Il Lecce di mister Serse Cosmi, invece, cerca punti fondamentali in chiave salvezza, cercando di risollevarsi da una situazione di classifica assolutamente delicata oltre che preoccupante, e si schiererà in campo con un modulo 4-1-4-1. Arbitrerà il signor Carmine Russo di Nola.

    PROBABILI FORMAZIONI LECCE LAZIO

    LECCE (4-1-4-1): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Obodo; Cuadrado, Giacomazzi, Olivera, Di Michele; Muriel.
    Allenatore: Cosmi.

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Stankevicius, Diakitè, Biava, Radu; Gonzalez, Ledesma, Lulic;  Hernanes; Klose, Rocchi.
    Allenatore: Reja.

  • Una Juve tutto Pepe all’Olimpico supera la Lazio 1-0

    Una Juve tutto Pepe all’Olimpico supera la Lazio 1-0

    La Juventus sbanca l’olimpico di Roma battendo la Lazio in una partita bellissima, con continue emozioni e decisa dal gol di Simone Pepe nel primo tempo.

    Alla fine Pirlo è in campo e tutta la Juve tira un sospiro di sollievo, in casa biancoceleste Cissè si accomoda in panchina a vantaggio di Tommaso Rocchi che affianca l’intoccabile Miro Klosein attacco.

    Simone Pepe | © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

    I primi minuti sono di studio con le due squadre a lottare a centro campo e di palle gol nemmeno l’ombra. Il primo sussulto è bianconero con Lichtsteiner che impazza sulla fascia servendo una palla d’oro per Marchisio che spedisce fuori di testa da ottima posizione, ancora Juve con Pirlo che su punizione impegna severamente Marchetti che respinge sui piedi di Lichtsteiner che incredibilmente mette la palla fuori da due metri. Al 21’ Bonucci ne combina una delle sue pasticciando in area e consentendo a Rocchi di presentarsi davanti a Buffon con il portiere della nazionale pronto a chiudere la porta con la collaborazione di Andrea Barzagli. La Lazio sembra riprendersi e proprio nella sua migliore occasione con Rocchi che si vede respingere la palla ancora da Buffon, prende il gol bianconero nel successivo contropiede con Vucinic che apre sulla fascia per Matri che vede pepe solo in area che spiazza Marchetti calciando praticamente un rigore in movimento. Il primo tempo si chiude quindi con la formazione di Antonio Conte in vantaggio grazie a Pepe ma soprattutto ad un superlativo Buffon che nega a Rocchi per ben due volte, la via del gol.

    Il secondo tempo si apre con nessuna novità fra i 22 in campo con la Lazio che riparte meglio della Juventus dominando i primi 20’ della ripresa. Ma è un dominio che produce il palo di Hernanes e un’ammonizione pesantissima per Marchisio, che diffidato, sarà costretto a saltare la sfida del San Paolo contro il Napoli di martedì. esce Vucinic per Giaccherini al 22’ e da lì in poi è la Juventus a legittimare il risultato proprio con Giaccherini che spara su Marchetti e con Matri che gira splendidamente di sinistro scheggiando il palo a Marchetti battuto. Entra Cissè per Rocchi ma il francese non riesce a cambiare una partita condotta in porto dalla Juventus con grande personalità non rischiando praticamente più nulla nei quindici minuti finali del match.

    Continua l’imbattibilità per Antonio Conte che potrà guardare alla sfida del San Paolo di martedì con più serenità, vista la condizione mostrata dai suoi uomini contro una buona Lazio che ha veramente poco da recriminare in questa serata che riporta la Juventus in testa alla classifica di serie A.

  • Lazio Juventus ultime e probabili formazioni. Conte recupera Pirlo

    Lazio Juventus ultime e probabili formazioni. Conte recupera Pirlo

    Lazio – Juventus è il big match della 13esima giornata di Serie A, allo stadio Olimpico di Roma, biancocelesti e bianconeri si sfideranno per il primato in campionato e rimettersi davanti l’Udinese che ieri ha battuto la Roma per 2-0.

    Andrea Pirlo | © Dino Panato/Getty Images

    Il tecnico della Juve Antonio Conte tira un grande sospiro di sollievo recuperando l’acciaccato Pirlo, in dubbio fino a qualche minuto fa ma che si è ripreso dal risentimento muscolare rimediato nell’allenamento di giovedì e che potrà quindi scendere regolarmente in campo. Scongiurata l’assenza del faro del centrocampo bianconero, Conte dovrebbe affidarsi al solito 4-3-3 mascherato dal 4-2-3-1 con Vidal che andrà in pressione sui portatori di palla della Lazio e con Vucinic e Pepe che in fase di possesso palla staranno più vicini alla punta centrale Matri. Al fianco di Pirlo, il grande protagonista di questo avvio stagionale della Juventus, Claudio Marchisio, andato a segno già 5 volte in questo campionato. La coppia centrale di difesa sarà composta come al solito da Barzagli e Bonucci a protezione di Buffon con Lichtesteiner e Chiellini sulle fasce. Panchina per Quagliarella e Del Piero mentre dovrebbero finire addirittura in tribuna Elia e Krasic.

    In casa Lazio, Reja recupera il suo bomber Klose assente settimana scorsa contro il Napoli e guiderà il reparto offensivo al fianco di Rocchi, al momento preferito a Cissè che dovrebbe accomodarsi in panchina. Hernanes agirà dietro le 2 punte e farà da collante con il centrocampo composto da Brocchi, Ledesma e Lulic; in difesa con Dias ancora indisponibile Stankevicius è in ballottaggio con Biava per un posto da titolare al fianco di Diakitè mentre sulle corsie laterali spingeranno Konko e Radu. Tra i pali l’eroe del San Paolo Marchetti.

    Probabili formazioni LAZIO – JUVENTUS (ore 20:45)

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Stankevicius, Diakitè, Radu; Brocchi, Ledesma, Lulic; Hernanes; Rocchi, Klose.
    Panchina: Carrizo, Biava, Scaloni, Cana, Gonzalez, Sculli, Cisse.
    Allenatore: Reja.
    JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Marchisio, Pirlo; Pepe, Vidal, Vucinic; Matri.
    Panchina: Storari, De Ceglie, Pazienza, Estigarribia, Giaccherini, Quagliarella, Del Piero.
    Allenatore: Conte.

  • Il Napoli sbatte su Marchetti, Lazio in vetta

    Il Napoli sbatte su Marchetti, Lazio in vetta

    Pareggio amaro per il Napoli nell’anticipo della 12esima giornata di Serie A, al San Paolo i partenopei dominano la Lazio dell’ex Edy Reja, che da queste parti non è stato affatto dimenticato, ma sbattono il muso contro il portiere biancoceleste Marchetti, favoloso in almeno tre interventi, che mantiene la sua porta inviolata e risulta decisivo nello 0-0 finale.

    Napoli – Lazio | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Alla squadra di Mazzarri servivano i 3 punti per rialzare il morale in vista della delicatissima sfida di Champions League di martedì contro il Manchester City di Roberto Mancini, decisiva per il cammino europeo degli azzurri, ma l’assalto portato alla Lazio nel secondo tempo ha evidenziato i problemi offensivi del momento del Napoli con un Cavani che non riesce più a sbloccarsi e un Lavezzi che, a volte, è troppo impreciso e, a volte, è troppo sfortunato. Il tecnico partenopeo non risparmia nessuno e manda in campo la formazione tipo mentre Reja è costretto a fare a meno del bomber Miroslav Klose, infortunatosi con la sua nazionale la Germania, e il pilastro difensivo Andrè Dias.

    Sono poche le occasioni degne di nota nel primo tempo e le più pericolose sono tutte di marca biancoceleste, sul finale della prima frazione di gioco Cissè, schierato al centro dell’attacco, tira troppo centralmente dal limite dell’area con De Sanctis che non deve impegnarsi più di tanto per bloccare la sfera mentre poco più tardi è Hernanes, servito con uno splendido tocco di Cissè, a divorarsi una ghiotta occadione quando in velocità dalla stessa posizione dove poco prima aveva tirato l’attaccante francese, cicca completamente il tiro.

    Il Napoli cambia completamente volto alla sua gara nella ripresa quando decide di porre l’assedio alla porta difesa da Marchetti, eccezionale su Lavezzi, che accende la gara, e su Cavani, rimasto ancora una volta a secco. Prima l’attaccante argentino, lasciato libero sul secondo palo sugli sviluppi di un corner, spreca malamente in acrobazia calciando alto, poi Dzemaili su punizione sfiora il legno alla sinistra di Marchetti; a metà ripresa l’episodio che danneggia il Napoli, il guardalinee chiama un fuorigioco inesistente su Maggio che, servito da Hamsik, si era trovato solo davanti al portiere avversario e libero di servire Cavani al centro dell’area di rigore. Un errore marchiano visto che il laterale azzurro è di quasi mezzo metro in posizione regolare tenuto in gioco da Diakitè che era salito in ritardo.

    L’assalto del Napoli non finisce qui: Marchetti respinge la girata al volo di Cavani e poco dopo si ripete salvando la sua porta sul colpo di testa dello stesso attaccante uruguagio mettendo in angolo ma è proprio all’ultimo secondo, al 94′, che compie il miracolo il portiere biancoceleste che sulla conclusione al volo dal limite dell’area di Lavezzi indirizzata all’angolino basso, si distende in tuffo salvando il risultato e strozzando in gola l’urlo del gol del San Paolo. Un punto che consente alla Lazio di restare da sola in vetta alla classifica almeno per un giorno.

    Il video di NAPOLI – LAZIO 0-0

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  • Napoli  Lazio, l’ex Reja senza Klose. Mazzarri rinuncia al turnover

    Napoli Lazio, l’ex Reja senza Klose. Mazzarri rinuncia al turnover

    Scontro d’alta classifica questa sera al San Paolo in uno dei due anticipi della 12esima giornata di Serie A: la Lazio capolista va a fare visita ad un Napoli che sta patendo, forse troppo, il doppio impegno campionato – Champions League.

    Edoardo Reja | © Dino Panato/Getty Images

    I partenopei non vogliono perdere altro terreno dalla vetta attualmente distante 7 punti – anche se deve ancora recuperare la gara contro la Juventus – per non premere troppo sull’acceleratore in questo periodo e rischiare di “scoppiare” prima del termine del torneo. Sarà fondamentale dosare le forze in vista della partita di martedì contro il temibilissimo Manchester City di Roberto Mancini che sta dominando in Premier League ma allo stesso tempo la squadra di Mazzarri ha necessità di fare punti anche in campionato dopo la sconfitta di Catania.
    Mazzarri manderà in campo la formazione migliore con i Tre Tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani in attacco, in mediana sarà Dzemaili e non Gargano a far coppia con Inler mentre Maggio e Dossena dovranno fare i pendolini sulle fasce. Difesa guidata da capitan Cannavaro con ai suoi lati Campagnaro e Aronica davanti a De Sanctis.

    Il tecnico della Lazio, nonchè grande ex della gara amatissimo dalle parti del San Paolo e che è rimasto nel cuore dei tifosi napoletani, Edy Reja invece si trova a dover fare i conti con qualche assenza importante: oltre al lungodegente Mauri, i laziali non potranno fare affidamento sul perno della difesa Andrè Dias e il bomber tedesco Miroslav Klose per un infortunio alla tibia riportato con la sua nazionale. Due assenze pesanti che incideranno sicuramente nell’economia del gioco della Lazio. Ballottaggio in difesa per sostituire il difensore brasiliano da affiancare a Diakitè, Stankevicius è favorito su Biava mentre al centro dell’attacco, al posto del panzer tedesco, ci sarà Djibril Cissè che verrà spostato dalla sua solita posizione defilata e che vorrà sbloccarsi. A sostegno dell’attaccante francese, Sculli, Hernanes e Lulic. A centrocampo Brocchi dovrà spezzare le trame di gioco dei partenopei mentre Ledesma dovrà far ripartire le azioni laziali. Konko e Radu saranno i due terzini, in porta prenderà posto come al solito Marchetti.

    Probabili formazioni NAPOLI LAZIO (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
    Panchina: Rosati, Zuniga, Fernandez, Fideleff, Gargano, Mascara, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri.
    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Stankevicius, Diakité, Radu; Brocchi, Ledesma; Lulic, Hernanes, Sculli; Cisse.
    Panchina: Carrizo, Scaloni, Biava, Matuzalem, Cana, Gonzalez, Rocchi.
    Allenatore: Reja.