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  • Riecco il Napoli: nel posticipo gli azzurri battono la Samp 2-1

    Riecco il Napoli: nel posticipo gli azzurri battono la Samp 2-1

    Dopo la deludente prestazione contro l’Utrecht, Mazzarri torna alla formazione tipo, mentre Di Carlo recupera Pazzini e ripropone Guberti nel ruolo di trequartista.

    Primi 15 minuti senza particolari emozioni, anche se il Napoli sembra più volitivo e comincia a pungere la Samp con Lavezzi e Cavani.

    I blucerchiati si affacciano in avanti al 23esimo con un tiro a lato di Guberti, ben servito al limite da Cassano.

    FantAntonio comincia a creare qualche problema alla retroguardia napoletana: prima cade in area, dopo un corpo a corpo con Cannavaro su cui Valeri fa proseguire, poi viene anticipato in extremis da Grava.

    Il primo tempo si chiude con un’incursione in area di Campagnaro, che però non viene sfruttata al meglio, e un gran tiro dal limite di Dossena, su cui Curci si oppone con una bella parata.

    Si riparte col Napoli che cerca subito di sfruttare qualche ripartenza e la Sampdoria un po’ imprecisa in fase di appoggio.

    Al 59esimo, Cavani sfugge a Lucchini e va alla conclusione, ma il tiro è debole e Curci controlla senza problemi.

    Brivido per il Napoli al 65esimo, quando Guberti colpisce la traversa a De Sanctis battuto.

    Entrano Mannini per Semioli e Pozzi per Pazzini. Poi, Gargano pareggia il conto dei legni su punizione.

    Al 77’ la svolta: Palombo lancia Cassano che cerca Pozzi in area. Cannavaro lo strattona e l’arbitro assegna il rigore. FantAntonio trasforma.

    Il Napoli non ci sta e su un preciso schema su punizione, Gargano mette Hamsik davanti a Curci. Lo slovacco non può sbagliare e, di fatti, trafigge il portiere della Samp.

    Mazzarri spinge i suoi, anche perché oggi a Napoli è giornata di miracoli (v. San Gennaro) e tre minuti dopo gli azzurri passano addirittura in vantaggio con uno splendido gol di Cavani, che di punta gira a rete un perfetto assist di Lavezzi.

    Finale un po’ sofferto per il Napoli, ma la Samp si arrende e il miracolo è compiuto.

    Il Tabellino

    Sampdoria-Napoli 1-2

    Marcatori: 77’ Cassano (S), 82’ Hamsik (N), 85’ Cavani (N)

    Sampdoria (4-3-1-2): Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Palombo, Dessena, Semioli (71’ Mannini); Guberti (79’ Koman); Cassano, Pazzini (74’ Pozzi).

    A disposizione: Da Costa, Cacciatore, Volta, Obiang. All. Di Carlo

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Grava; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi (91’ Sosa); Cavani.

    A disposizione: Iezzo, Aronica, Cribari, Vitale, Yebda, Dumitru. All. Mazzarri

    Arbitro: Valeri di Roma

    Ammoniti: Lucchini, Gastaldello, Mannini (S), Campagnaro, Lavezzi, Grava, Cannavaro, Gargano, Pazienza (N)

  • Europa League: il Napoli delude alla prima. Con l’Utrecht finisce 0-0

    Europa League: il Napoli delude alla prima. Con l’Utrecht finisce 0-0

    Dopo 16 anni, al San Paolo si ritorna a respirare profumo d’Europa e, per l’occasione, gli “addobbi” e la cornice di pubblico sono quelli dei grandi appuntamenti.

    Napoli-Utrecht apre ufficialmente il nuovo cammino degli azzurri nella fase a gironi della Europa League.

    Mazzarri getta nella mischia Yebda e Sosa, concedendo un po’ di riposo ad Hamisk e Maggio, quest’ultimo sostituito sull’out destro dal colombiano Zuniga. Da segnalare, in difesa, il ritorno in campo di Fabiano Santacroce.

    Al sesto minuto va subito al tiro il “principito” Sosa, ma è l’esterno Mertens, in contropiede, a spaventare De Sanctis, che si salva con i piedi. Quattro minuti dopo, rapida incursione in area di Cavani su invito del sempre mobile Zuniga e sugli sviluppi dell’azione, gran tiro di Gargano da fuori che mette in difficoltà il portiere Vorm.

    Il velocissimo Mertens però punge ancora al 16esimo e al 19esimo, andando pericolosamente al tiro da fuori. Di nuovo bravo De Sanctis a ribattere la minaccia con l’aiuto di Santacroce, che anticipa Demouge da due passi.

    Al minuto 33 altra palla gol per gli olandesi con Van Wolfswinkel, che di testa mette di poco a lato un velenoso cross dell’ormai incontenibile Mertens.

    Il primo tempo si chiude con i fischi del San Paolo per un Napoli lento ed incerto e più volte sofferente al cospetto della velocità degli olandesi.

    Nella ripresa, la musica non cambia e nonostante l’ingresso in campo di Hamsik per uno spentissimo Sosa, il Napoli continua ad essere confusionario e disordinato. In tribuna, l’espressione di De Laurentiis è l’emblema della delusione.

    Entra anche Maggio, al posto di un inguardabile Dossena, ci prova Lavezzi con un tiro a pelo d’erba al 72esimo, ma il risultato non si sblocca.

    Mazzarri si affida a Lucarelli, che rileva lo spaesato Yebda, proponendo così un Napoli super offensivo, che comunque non incide e rischia ancora qualcosa in contropiede.

    All’83esimo Maggio entra in aria passando in mezzo a due, ma si lascia cadere e l’arbitro lo ammonisce per simulazione.

    Allo scadere, invece, prima Lavezzi e poi Cavani cercano di mettere scompiglio nei sedici metri avversari, ma senza fortuna. Sono gli ultimi “sussulti” di un Napoli ancora in netta difficoltà fisica, abulico e incapace di proporre trame di gioco decenti.

    Finisce 0-0 e tornano, immancabili e giusti, i fischi del San Paolo.

    Le squadre

    Nettamente al di sotto della sufficienza la prestazione degli azzurri. Si salva il solo De Sanctis, bravo a sventare i pericoli creati da un Utrecht che si dimostra squadra veloce e ben organizzata.

    Migliore in campo l’esterno Mertens, una vera e propria spina nel fianco per la squadra di Mazzarri.

    IL TABELLINO

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Gargano, Yebda (75’ Lucarelli), Dossena (68’ Maggio); Sosa (55’ Hamsik), Lavezzi; Cavani.

    Utrecht (4-4-2): Vorm; Cornelisse, Schut, Wuytens, Nesu; Duplan, Silderbauer, Lensky, Mertens; Demouge, Van Wolfswinkel

    Ammoniti: Van Wolfswinkel, Demouge, Silderbauer, Yebda, Cavani, Gargano, Maggio, Santacroce

  • Napoli – Bari 2-2. Al San Paolo gol e spettacolo

    Si conclude con un pirotecnico 2-2 il posticipo della seconda giornata tra Napoli e Bari. Il San Paolo accoglie Cavani e compagni per la prima partita stagionale con tanto ottimismo e voglia di stupire ma i pugliesi di Ventura sono avversario ostico per chiunque e con un pressing asfissiante chiudono le bocche di fuoco partenopeo.

    Se Cavani non trova varchi è lesto Barreto a sfruttare un errore della difesa partenopea e portare in avanti inaspettatamente il Bari. L’uruguaiano però alla mezzora trova lo spunto giusto e ristabilisce le distanze. Nella ripresa la partita si addormenta per ravvivarsi nel finale, al 42′ capitan Cannavaro trova il tapin su assist di Maggio ma passa solo un minuto e Almiron confeziona il pari per Castillo.

    Finisce con un pari spettacolare che accontenta il Bari ma manda su tutte le furie Mazzarri voglioso di regalare i primi tre punti al presidente De Laurentis.

  • “El matador” Cavani ammazza l’Elfsborg. Bye bye Quagliarella…

    “El matador” Cavani ammazza l’Elfsborg. Bye bye Quagliarella…

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    Cronaca: Davvero un Napoli corsaro quello ammirato in terra scandinava. In panchina c’è Quagliarella, ennesima prova che il suo destino lo condurrà lontano dal Vesuvio. I ragazzi di Mazzarri con personalità prendono in mano il pallino del gioco sin dall’inizio del match, dimostando di saper prescindere dall’uno a zero dell’andata griffato Lavezzi.
    Alla mezz’ora Gargano fa break a centrocampo, serve Cavani, in arte El Matador, che estrae la spada e con un diagonale radente fredda il portiere. Il tridente Lavezzi-Cavani-Hamsik funziona meglio rispetto al modulo con le tre punte che vedeva Quagliarella in attacco e Hamisik traslato sulla mediana: nella gara d’andata quel modulo ostentò troppo squilibrio tattico oltre a limitare la mezz’ala slovacca a cui venivano negati gli inserimenti, suo cavallo di battaglia.
    Neanche il tempo di una completa disquisizione tattica che i partenopei raddoppiano sempre con l’ariete uruguaiano: questa volta il cross è di Hamsik, Cavani di testa insacca il due a zero. La qualificazione è in cassaforte dopo appena quarantacinque minuti. Nel secondo tempo il Napoli si dedica alla melina e gli svedesi gettano la spugna.
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    Considerazioni: Signori, il Napoli è diventato grande: oltre a colpire gli avversari, ha imparato anche ad addormentare la partita. Una virtù, quest’ultima, non di poco conto visto che permetterà all’undici azzurro di portare a casa delle partite che lo scorso anno sono state gettate al vento. Dinanzi alla monumentale prova di Cavani non posso che dire “chapeau”: è il bomber da venticinque gol che mancava al Napoli. Fossi in Bigon, farei io stesso la valigia di Quagliarella, con “El matador” i partenopei possono dormire sogni tranquilli. Come diremmo a Napoli: “Quagliarella, a maronn t’accumpagn!”. Ai soldi intascati dalla cessione di “Masaniello” alla Juve si dovrebbe aggiungere qualche milione per prendere un regista affermato e scommettere su un attaccante di prospettiva. Se il presidente De Laurentis tira fuori i soldi che s’intasca facendo pagare a parte la visione dei preliminari, a coloro che hanno già sottoscritto l’abbonamento per l’intera competizione, altro che Europa League…
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    Elfsborg (4-2-3-1): Covic; Floren, Lucic, Andersson (Wikstrom dal 65′), Klarstrom (Karlsson dal 70′); Svensson, Mobaeck; Larsson, Ericsson, Keene (Jawo dal 75′); Avdic. A disp.: Christinasen, Kurbegovic, Rennie, Hiljemark, Nordmark, Jawo. All.: Haglund
    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, Cannavaro, Aronica; Maggio (Zuniga dal 55′), Pazienza, Gargano, Dossena; Lavezzi (Campagnaro dal 72′), Hamsik (Blasi dal 63′), Cavani. A disp.: Iezzo, Santacroce, ,  Maiello, Quagliarella. All.: Mazzarri
    Arbtiro: Ennymi (Fra)
    Marcatori: 28′ e  38′ Cavani (N)
    Ammoniti: 45′ Lavezzi (N), 67′ Larsson (E)
  • Il video della presentazione di Cavani al San Paolo

    Oltre trentamila spettatori hanno accolto al San Paolo il nuovo acquisto del presidente De Laurentis Edinson Cavani. Proprio il presidente ha fatto da cerimoniere coccolando l’uruguaiano ed accompagnandolo nel fatidico giro di campo.

    Grandissimo il gesto di Lavezzi sempre più napoletano d’adozione che ha deciso di lasciar il numero 7 a Cavani scegliendo il 22 per la prossima stagione. Protagonista anche il presidente De Laurentis che ha promesso un Napoli sempre più competitivo annunciando un triangolare suggestivo con Palermo e Valencia per il 12.

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  • Napoli: in trentamila per Cavani e il Wolfsburg

    Sale l’entusiasmo a Napoli per la presentazione di Edinson Cavani indetta dal presidente De Laurentis per questa sera in concomitanza con l’amichevole di lusso al San Paolo contro il Wolfsburg.

    La caliente piazza partenopea si accesa con l’acquisto dell’uruguaiano e i tifosi sognano una stagione ancor più entusiasmante di quella passata grazie alle alchimie tattiche di Mazzarri.

    In attesa di conoscere il rinforzo per il centrocampo i tifosi sognano il tridente Cavani, Quagliarella, Lavezzi con Hamsik a supporto per far rivivere al San Paolo i fasti di un Napoli concreto e spettacolare.

    Il numero di Cavani con ogni probabilità sarà il 77 e in attesa di vederlo in campo stasera saranno di scena i soliti noti con l’eccezione Blasi pronto a lottare per una maglia da titolare.

  • Napoli: Cavani è ufficiale. Fine della telenovela

    Il fax con la firma di Edinson Cavani è giunto nel ritiro del Napoli a Folgaria rendendo finalmente ufficiale la trattativa. Il giocatore uruguaiano ha firmato un quinquennale da 1,8 milioni di euro a stagione più bonus e premi legati a traguardi di squadra e personali.

    La telenovela, che nelle ultime ore, si era tinta di giallo da quanto riporta la redazione di Sky Sport si è conclusa nel migliore dei modi. Starà, adesso a Mazzarri, il compito di modellare il nuovo Napoli intorno all’esplosivo tridente e alle incursione di Hamsik

  • Cavani al Napoli, le cifre dell’accordo

    Siamo ai dettagli, nulla che non si possa risolvere perchè l’accordo sulle cifre sono state già trovate: l’affare Cavani al Napoli porterà nelle casse del Palermo 5.5 milioni immediati per il prestito con l’obbligo di riscatto, se così possiamo chiamarlo visto che non esiste tale formula ma è soltanto la parola e la stretta di mano tra due galantuomini, fissato a 11.5 pagabili in tre anni per un totale di 17 milioni e non di 16 come si era ipotizzato in un primo momento.
    Al giocatore invece vanno 1.9 milioni netti a stagione per i prossimi 5 anni.

  • L’acuto di De Laurentis. Al Napoli Cavani e Lucarelli

    Ai tifosi mancava l’entusiasmo, gli addetti ai lavori mugugnavano sull’inspiegabile rilassattezza del Napoli e del presidente Della Valle. Poi, in un caldo pomeriggio di metà luglio arriva l’acuto, Cavani alle pendici del Vesuvio con un prestito oneroso e riscatto concordato nella prossima stagione.

    Inutile commentare il colpo del Napoli, Cavani per caratteristiche ed età è un colpo sensazionale che permetterà a Mazzarri di metter in organico un attaccante con una capacità di adattamento ad ogni tipo di ruolo e con ancora ampi margini di crescita. Il giocatore costerà in totale 16 milioni di euro e la tempestiva azione del presidente partenopeo è stata esaustiva per batter la concorrenza di Inter e Wolfsburg.

    In attacco, oltre a Cavani è ormai imminente l’arrivo di Cristiano Lucarelli. Il bomber livornese è un pupillo di Mazzarri oltre che attaccante di razza che arriverà dal Parma in cambio di Bogliacino.

  • Colpo Napoli, preso Cavani dal Palermo

    E’ del Napoli, al momento, il primo grande colpo di questa sessione di mercato: il club di De Laurentiis ha praticamente concluso con il Palermo la trattativa lampo per il trasferimento di Edinson Cavani in Campania con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a 16 milioni. Tramontano così le ipotesi Inter, dopo che il presidente rosanero Zamparini aveva posto il suo veto alla cessione ai campioni d’Italia, e la pista estera con club inglesi e tedeschi (Tottenham e Wolfsburg su tutte) che hanno corteggiato a lungo l’attaccante della nazionale uruguagia.

    Cavani, che ha già dato il suo assenso all’operazione, in serata dovrebbe firmare un contratto di 5 anni a quasi 2 milioni di euro a stagione.
    Con l’acquisto dell’attaccante rosanero, il Napoli si ritira definitivamente dalla corsa per arrivare a Robert Acquafresca, cercato nei giorni scorsi dal ds partenopeo Bigon ma senza giungere ad un accordo con il Genoa, club che ne detiene la proprietà del cartellino.