Tag: edinson cavani

  • Mazzarri sceglie il Milan, Cavani a riposo con il Villareal

    Mazzarri sceglie il Milan, Cavani a riposo con il Villareal

    Il Napoli questa sera al Madrigal ha la possibilità di scrivere un’altra pagina importante della sua storia, galvanizzato da una super stagione l’undici di Mazzarri può contivare il sogno europeo grazie ad una forma psicofisica migliore di quella degli spagnoli e la possibilità di passare con un pareggio con gol oltre che con la vittoria.

    Il tecnico partenopeo nonostante l’importanza dell’incontro però sembra intenzionato a dar un turno di riposo al Matador Cavani in vista del big match di lunedi prossimo contro il Milan a San Siro. L’attacco poggerà sulle spalle del Pocho Lavezzi e di Mascara proprio per sfruttare le loro doti nelle ripartenze cercando di sorprendere il sottomarino giallo.

    In difesa dovrebbe giocare il giovane spagnolo Ruiz arrivato nel mercato invernale mentre a centrocampo è ballottaggio tra Zuniga e Maggio. Garrido deve fare a meno del lungodegente Angel Lopez, di un acciaccato Senna e dello squalificato Marchena. Al centro della difesa al fianco di Gonzalo Rodriguez ci sarà Musacchio. A centrocampo in luogo del mediano ispano-brasiliano ci sarà Cani. In attacco fiducia al duo Nilmar-Rossi.

    VILLAREAL (4-4-2): Diego Lopez; Mario, Musacchio, Gonzalo, Capdevila; Cazorla, Bruno, Borja Valero, Cani; Nilmar, Rossi.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Ruiz; Maggio (Zuniga), Pazienza, Gargano, Dossena; Hamsik, Mascara; Lavezzi.

  • Le pagelle di Napoli – Catania. Zuniga fa il Cavani, delude Bergessio

    Le pagelle di Napoli – Catania. Zuniga fa il Cavani, delude Bergessio

    Le pagelle del Napoli
    De Sanctis: 6,5 Non prende gol su azione al San Paolo da oltre 1200 minuti, da sicurezza al reparto e forse meriterebbe la chiamata di Prandelli.

    Santacroce: 6,5
    Era dato per partente, per bollito. Mazzarri gli da fiducia come vice Campagnaro e lui ripaga alla grande.

    Maggio: 7 Tutti possono riposare lui no. Vola sulla fascia destra dando continuità e vivacità alla manovra.

    Yebda: 6,5
    E’ arrivato in punta di piedi ma adesso è una certezza.

    Zuniga: 7 Lo scorso anno criticarono Marino per aver speso tutti quei soldi. Se si pensa che a sinistra è un “adattato” si capiscono gli enormi mezzi del ragazzo.

    Sosa: 6,5 Sostituire Lavezzi è impossibile ma il Principito ci mette tanta voglia e qualità.

    Cavani: 5,5
    Anche lui è umano. Sbaglia il rigore ed è meno lucido del solito forse anche per la paura della diffida.

    Mazzarri: 8 Se Milan e Inter hanno organici maggiori il Napoli ha sicuramente il migliore allenatore del terzetto. Indovina tutte le mosse e adesso usa meglio anche le alternative in panchina.

    Pagelle Catania

    Andujar: 7 Se il Catania è rimasto in corsa fino al 90′ è per merito suo. Spettacolare il suo intervento su Hamsik ad inizio ripresa.

    Spolli: 6,5 Conferma il grande campionato limitando un indemoniato come Cavani

    Schelotto: 5 E’ fuggito da Cesena perchè si sentiva boicottato, nella colonia argentina del Catania dovrebbe torvarsi a suo agio ma è sempre distratto e lontano dall’azione.

    Gomez: 6 Cerca con il suo brio e le sue giocate di galvanizzare la sterile manovra dei suoi.

    Bergessio: 5
    Era atteso come il Messia, Simeone addirittura mette Maxi Lopez in panchina per farlo giocare ma delude tutto e tutti.

    Simeone: 5 Ma siamo sicuri che sia cosi tanto più bravo di Giampaolo? Lo Monaco voleva un gioco più offensivo, El Cholo lo accontenta mettendo Maxi Lopez in panchina

    IL TABELLINO

    NAPOLI-CATANIA 1-0
    25′ Zuniga (N)
    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6,5; Santacroce 6,5, P.Cannavaro 6,5, Aronica 6; Maggio 7, Pazienza 6 (31′ st Gargano sv), Yebda 6,5, Zuniga 7 (34′ st Dossena sv); Sosa 6,5 (16′ st Mascara 6), Hamsik 6; Cavani 6. A disp.: Iezzo, Cribari, Ruiz, C.Lucarelli. All.: Mazzarri.
    Catania (4-4-2): Andujar 7; Potenza 5,5, Silvestre 6, Spolli 6,5, Marchese 5; Schelotto 5 (19′ st Maxi Lopez 6), Lodi 6,5, P.Ledesma 5,5, Martinho 5 (40′ Morimoto 5,5); Gomez 6 (27′ st Ricchiuti 6,5), Bergessio 5. A disp.: Kosicky, Augustyn, Carboni, P.Alvarez. All.: Simeone.

    Arbitro: Gava
    Ammoniti: Yebda (N), Andujar (C), Hamsik (N), Santacroce (N), Bergessio (C), Spolli (C)

  • Cavani si inceppa, il Napoli no. Il Milan resta a +3

    Cavani si inceppa, il Napoli no. Il Milan resta a +3

    Chi si aspettava la contestazione e un Napoli alla ricerca di un colpevole è rimasto deluso. I partenopei mettono da parte le polemiche e grazie alla spinta di un San Paolo da sogno strappano tre punti al Catania riportandosi al secondo posto lanciando un chiaro messaggio alle milanesi, il Napoli c’è!

    Che il Napoli sia diventata una grande squadra lo dimostra il coraggio di Mazzarri di dar fiducia a chi ha giocato meno capendo il momento cruciale del campionato e l’importanza di dover contare su tutti.

    La partita: Schelotto gela il San Paolo dopo minuti e quando Cavani dimostra di esser anche lui “umano” mandando a lato un calcio di rigore, gli scaramantici partenopei avranno pensato allo zampino della cattiva sorte. L’esplosione arriva però dai piedi di Zuniga al suo primo gol in maglia azzurra, un gol pesante come un macigno.

    Il gol galvanizza gli azzurri che però devono far i conti con un ottimo Andujar che è bravissimo a sventare ogni pericolo per la sua porta. Le prodezze dell’argentino permetto al Catania di restare in partita fino alla fine e grazie alla grinta fornita da Simeone nel finale costringe il Napoli in difesa andando vicinissimi al pari.

  • Napoli – Villarreal 0-0. Gli azzurri impattano col sottomarino giallo

    Napoli – Villarreal 0-0. Gli azzurri impattano col sottomarino giallo

    Oltre 60.000 spettatori offrono un colpo d’occhio spettacolare allo stadio San Paolo di Napoli per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League tra gli azzurri e gli spagnoli del Villarreal. Mazzarri conferma le anticipazioni della vigilia, con Hamsik e Pazienza a riposo, sostituiti rispettivamente da Mascara e Yebda. In attacco, grande sfida tra Edinson Cavani e Giuseppe Rossi.

    Non c’è Cannavaro squalificato, al suo posto fiducia a Cribari, mentre per l’occasione la fascia di capitano è sul braccio di Walter Gargano. Villareal con Santi Cazorla libero di svariare e di trasformare lo schieramento spagnolo da 4-4-2 in 4-3-1-2. Il Napoli parte bene sull’out di destra con Maggio e Mascara, sul cui invito al 7’ sia Cavani sia Lavezzi arrivano con un attimo di ritardo.

    Poco prima, senza esito un calcio di punizione dal limite di Giuseppe Rossi. Al minuto 14, gran taglio di Nilmar, che si presenta pericolosamente davanti alla porta di De Sanctis, che però blocca senza problemi il tiro debole dell’attaccante leggermente disturbato da Aronica. Il Napoli riprende in mano il match e Mazzarri dalla panchina chiede di appoggiare maggiormente il gioco sulla sinistra.

    Intanto, bella palla in corridoio di Lavezzi per Cavani, ma Diego Lopez anticipa di poco il Matador. Il Villareal risponde con un bel fraseggio al limite dell’area sventato con un po’ di affanno da Aronica e Dossena e con un’iniziativa di Cazorla che si infrange su Gargano. La prima mezz’ora è tutta qui.

    Minuto 36. Lavezzi va via in velocità e cerca lo scambio con Cavani. Gonzalo lo stoppa con un fallo al limite, ma sulla punizione che ne scaturisce Gargano e Cavani non si intendono e il tiro del capitano di serata si spegne sulla barriera. Il replay evidenzia che il goleador attendeva il tocco breve da parte del compagno.

    Ci riprovano al 43’ Lavezzi e Cavani, con il Pocho che serve di nuovo in profondità il Matador, che però pasticcia e non riesce a trovare il tempo per la battuta a rete. Poi è Nilmar, nel finale, a creare scompiglio nell’area partenopea.

    Si scalda Hamsik durante l’intervallo, ma non ci sono novità di formazione ad inizio ripresa. La gara ricomincia in modo molto tattico e senza grosse emozioni fino al 61esimo, quando proprio lo slovacco rileva Mascara e alla ripresa del gioco Lavezzi si procura e batte un calcio di punizione dal limite. Pallone spostato verso sinistra, ma calciato dal Pocho sulla barriera.

    Sul fronte opposto, scatto improvviso di Nilmar, che costringe al fallo da ammonizione Aronica sulla trequarti. Mazzarri getta nella mischia anche Pazienza al posto di un dignitoso Yebda, ma il match non decolla e prosegue al piccolo trotto, fatta eccezione per un tiro a lato di Borja Valero. Urlo strozzato in gola al 72’, quando Lavezzi trova libero Cavani in mezzo all’area e il centravanti mette dentro ma in fuorigioco. Non passano nemmeno trenta secondi e stavolta Lavezzi fa tutto da solo impegnando Lopez. Occasione ghiotta, che però frutta solo un calcio d’angolo. Il Napoli sembra più in palla, mentre Garrido toglie dal campo uno spento Giuseppe Rossi. L’ultimo cambio per Mazzarri è, invece, Sosa per Gargano.

    Il cronometro segna 83 minuti quando l’allenatore livornese mette via la giacca, rimanendo con la sua scaramantica camicia bianca. Si entra nella zona Napoli, ma è Borja Valero, il migliore dei suoi, ad impensierire De Sanctis con un tiro forte e centrale respinto dall’estremo difensore azzurro. Nei minuti di recupero, brivido per un calcio di punizione dal limite battuto dal Villarreal, ma non succede nulla e il match si chiude sullo 0-0. Da registrare, in extremis, l’espulsione di Aronica per doppia ammonizione.

    Tutto rimandato alla gara di ritorno, fra sette giorni, nell’infuocato Madrigal di Villareal.

    Il tabellino

    NAPOLI-VILLAREAL 0-0

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cribari, Aronica; Maggio, Yebda (68’ Pazienza), Gargano (78’ Sosa), Dossena; Mascara (61’ Hamsik), Lavezzi; Cavani. A disposizione: Iezzo, Ruiz, Santacroce, Zuniga. All.: Mazzarri.

    Villarreal (4-3-1-2): D. Lopez; Mario Gaspar, Musacchio, Gonzalo, Capdevila; Borja Valero, Senna (61’ Marchena), Bruno; Cazorla (87’ Català); Nilmar, Rossi (77’ Ruben). A disposizione: Marino, Cicinho, Cani, Gullon. All.: Garrido.

    Ammoniti: Capdevila (V), Gonzalo (V), Dossena (N), Aronica (N), Marchena (V), Cribari (N)

    Espulsi: Aronica (N)

    Arbitro: Mark Clattenburg (Inghilterra)

  • Fantacalcio: i top 11 della 25a giornata. Cavani e Di Natale non si fermano

    Fantacalcio: i top 11 della 25a giornata. Cavani e Di Natale non si fermano

    Carissimi Fantalleantori, diamo uno sguardo ai migliori giocatori del 25° turno:

    PORTIERI. Buffon e De Sanctis si dividono la palma di miglior portiere della 25a giornata. Porte inviolate al cospetto di Inter e Roma e un bel 7 in pagella per entrambi. Mantiene lo 0 nella casella dei gol subiti anche Muslera (6,5), bravo a respingere le iniziative del Brescia.

    DIFENSORI. Canini, Silvestre, Camporese e Gastaldello (tutti meritevoli di un 6,5) portano 3 punti pesanti direttamente dal reparto arretrato. Per il difensore del Catania è il terzo centro stagionale. Ottime anche le prestazioni da 7 di Chiellini, Thiago Silva e Paolo Cannavaro (suo l’assist per il secondo gol di Cavani). Passaggi vincenti anche per Liechtsteiner e Ziegler (6,5).

    CENTROCAMPISTI. Ressa a centrocampo in fatto di gol. Tanti gli uomini del reparto mediano a segno. Su tutti, spicca Lodi del Catania. Il nuovo acquisto disegna due splendide traiettorie su calcio piazzato e consente al Catania di battere il Lecce. Sempre più strepitoso Daniele Conti (7,5), mentre trovano la prima gioia stagionale Montolivo (per lui anche un palo clamoroso), Gonzalez e Munari (7). Torna titolare e al gol anche Clarence Seedorf (7). Gioie anche per Palombo e Inler (6,5), mentre vane sono quelle di Nocerino (6,5) e  Pastore (6).

    ATTACCANTI. Il Milan regala gol e spettacolo contro il Parma, soprattutto con Cassano (8) e Robinho (7). Il brasiliano, ottimamente assistito dal genietto barese, si regala una doppietta e sale a quota 9 nella classifica marcatori, dominata sempre da Edinson Cavani (8), che con un’altra doppietta arriva a 20, e da Antonio Di Natale (7,5), che sempre con un doppio acuto raggiunge le 18 reti stagionali. Doppietta anche per Nené (7).

    Questi i top 11 della 25a giornata:

    De Sanctis; Silvestre, Canini, Camporese; Lodi, Conti, Gonzalez, Montolivo; Cavani, Di Natale, Robinho.

  • Un Napoli da Scudetto!

    Un Napoli da Scudetto!

    Fino a qualche settimana fa parlare di scudetto in casa Napoli era considerato solo un sogno. Ma l’armata di Walter Mazzarri sta dimostrando partita dopo partita che i sogni possono divenire realtà. Analizzando il cammino devastante del Napoli balza subito agli occhi come la squadra del presidente De Laurentis abbia mostrato una netta crescita sia fisicamente che psicologicamente, adottando di volta in volta un atteggiamento da grande squadra. La prova del 9 si è avuta proprio ieri sera nel big match all’Olimpico contro la Roma di Ranieri. La partita è stata una risposta chiara a chi vedeva un Napoli ridimensionato nelle partite lontano dal “fortino” San Paolo, lanciando allo stesso tempo un segnale fortissimo al Milan con un distacco di soli 3 punti e all’Inter che ora non è più considerata l’unica squadra  in grado di insidiare gli uomini di Allegri.

    Proprio tra 15 giorni ci sarà lo scontro diretto a San Siro, che a questo punto significherà davvero tanto.

    Mazzari predica calma come da inizio campionato “Scudetto? Come ho detto l’altro giorno quella parola lì non si pronuncia”. Sulla stessa linea anche Edinson Cavani autore di una doppietta e una brillante partita: “Per noi resta tutto come prima. L’unico segnale vero che abbiamo voluto dare è che questa squadra è molto unita e vuole lottare per qualcosa di importante. Lo Scudetto? – ha aggiunto seguendo la filosofia del suo allenatore – lasciamolo stare quest’argomento, non ne voglio parlare”.

    Anche il presidente Da Laurentis vola basso ma non nasconde il suo entusiasmo per un progetto che davvero sta andando oltre ogni rosea previsione: “Lo scudetto? Per me non ha importanza, sarebbe un ulteriore premio per questi ragazzi. La squadra ha trovato una sua linea, gioca con una grinta non comune. Vedo tutti in grande forma ed in salute. Mi piace questo Napoli è simapatico e divertente.” E come contraddirlo?

    L’esplosione di Cavani (già a quota 20 reti quest’anno solo in campionato) è stato sicuramente un fattore determinante, ma il merito va dato soprattutto a Mazzarri che sta facendo rendere al meglio anche giocatori che nelle precedenti gestioni non erano così valorizzati. Il “Pocho” Lavezzi vede di meno la porta ma gioca totalmente in sincronia con il resto della squadra, corre e aiuta i suoi compagni come lo scorso anno faceva Eto’o nell’Inter di Mou. Senza parlare di giocatori come Cannavaro e Aronica che stanno facendo un campionato sopra ogni aspettativa.

    Adesso è chiaro come l’asticella dei traguardi si debba alzare, giornata dopo giornata, con il pensiero che va subito alla sfida di Europa League di giovedì contro il ViIllareal di Giuseppe Rossi, e poi di nuovo al campionato con il Milan fra 15 giorni.

    Il Napoli come già detto, è un sogno che sta diventando realtà e il tecnico con  i giocatori se non vogliono parlare di scudetto sanno che ormai non si possono più nascondere. Le ambizioni di questa squadra sono evidenti a tutti. Se non arrivasse lo scudetto, la Champions League sarebbe una “magra” consolazione.

    Bellissima la risposta del presidente De Laurentis alla domanda se il Real Madrid offrisse 50 milioni di euro per Cavani: “ il Real offre 50 milioni di euro per lui? Io rispondo con una pernacchia!” Un messaggio chiaro a tutti, il progetto Napoli non si tocca!

    In casa nerazzurra qualcuno ancora si starà mangiando le mani, poiché in estate il bomber uruguaiano era stato più volte accostato all’Inter, ma la cifra valutata troppo alta (circa 18 milioni di euro) aveva frenato la trattativa e permesso l’inserimento del Napoli. Anche il Palermo dovrebbe avere qualche bel rimpianto. Ripensandoci bene il presidente rosanero Zamparini con il senno di poi ha “regalato” un fuoriclasse.

  • Highlights Roma – Napoli 0-2. Doppietta di Cavani

    Highlights Roma – Napoli 0-2. Doppietta di Cavani

    Il Napoli torna a vincere dopo 18 anni sul terreno dell’Olimpico grazie alla doppietta di Cavani al 20esimo centro stagionale in campionato. Il Matador firma la prima rete su rigore poi il raddoppio a 5 minuti dal termine che estromette, probabilmente in maniera definitiva, la Roma dalla lotta scudetto. Scudetto che invece sogna il Napoli che si trova a soli 3 punti dal Milan.

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  • Cavani porta il “Ciuccio” in paradiso. Il Napoli vince a Roma dopo 18 anni

    Cavani porta il “Ciuccio” in paradiso. Il Napoli vince a Roma dopo 18 anni

    L’Olimpico di Roma non veniva profanato dal lontano 1993 quando sulla panchina degli azzurri, che s’imposero per 3-2, sedeva un giovane Marcello Lippi: era il Napoli dei ragazzini, di Ferrara, di Di Canio (realizzarono due gol stupendi, l’altro fu di Buso) e di un Cannavaro alle prime armi.
    La storia si ripete 18 anni dopo ma questo di oggi, oltre ad essere una squadra giovanissima come quella, è un Napoli vincente e che può lottare fino in fondo per lo scudetto. E’ una squadra che non deve porsi nessun tipo di limite e dal potenziale enorme. Questo è il Napoli, ci perdonino gli altri che meriterebbero di essere citati, di Lavezzi, di Hamsik ma soprattutto di Cavani che con la doppietta di stasera non solo permette ai partenopei di sfatare il tabù Olimpico ma anche di tenere agganciato il Milan, che nel pomeriggio aveva schiantato il Parma, a 3 punti di distanza alimentando sempre di più i sogni di gloria di una piazza che non sogna in questo modo dai tempi di sua maestà Maradona.
    Il Matador è sempre più decisivo e sempre più capocannoniere della massima serie con 20 gol all’attivo (sono 27 quelli stagionali realizzati tra campionato e coppe).

    Roma – Napoli è una delle gare più sentite, nel primo tempo infatti si gioca poco a calcio, gli animi si scaldano velocemente e il clima diventa subito incandescente. Tanti i falli, il nervosismo arriva alle stelle per uno sputo di Lavezzi (e viceversa?) a Rosi. La prima frazione di gara potrebbe finire benissimo dieci contro dieci con la squadra di Mazzarri che tiene meglio il campo rispetto ai giallorossi che faticano ad uscire palla al piede a causa del pressing asfissiante di Cavani e soci. Il primo tempo finisce con un tiro a testa nello specchio nella porta e nulla più.

    Nella ripresa Ranieri inserisce Menez al posto di Taddei per cercare di rendere la Roma più pericolosa ma è il Napoli a passare in vantaggio dopo appena 4 minuti di secondo tempo: Juan atterra Hamsik in area di rigore e Cavani realizza il penalty non prima di aver tenuto con il fiato sospeso i 4000 tifosi azzurri giunti all’Olimpico, prendendo prima il palo alla destra di Julio Sergio e poi, effetto ottico perchè dalle immagini si vede chiaramente che la sfera ha oltrepassato completamente la linea di porta, quello opposto per poi uscire ed essere ribattuto in rete dallo stesso attaccante uruguagio anche se non sarebbe servito. Uno a zero tra le proteste, inutili, di De Rossi (infatti se la palla non avesse oltrepassato la linea, il gol sarebbe stato da annullare perchè Cavani ribatte lui stesso in rete su una respinta non del portiere ma del palo).

    La Roma a questo punto prova a gettarsi in avanti ma le fiammate di Menez non fanno male perchè l’undici di Mazzarri è compatto e chiude ogni varco. Lavezzi, scattato sul filo del fuorigioco, si mangia una colossale occasione a tu per tu con Julio Sergio, Ranieri si gioca anche la carta Totti, ancora una volta escluso dall’undici iniziale, ad un quarto d’ora dalla fine, ma a chiudere il match ci pensa il solito Matador che all’83’ su un cross dalla destra di Cannavaro sbuca tra i difensori giallorossi e trafigge da due passi per la seconda volta il portiere brasiliano. La Roma accusa il colpo e si eclissa, lasciando completamente la scena ai partenopei, gladiatori per una sera nella patria dei gladiatori.

    Il tabellino
    ROMA – NAPOLI 0-2
    49′ rig Cavani; 83′ Cavani
    ROMA (4-4-2): Julio Sergio; Rosi, Cassetti, Juan, Riise; Taddei (46′ Menez), De Rossi, Simplicio (77′ Greco), Perrotta; Borriello, Vucinic (77′ Totti sv).
    Panchina: Doni, Loria, Castellini, Brighi.
    Allenatore: Ranieri.
    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, P. Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena (58′ Zuniga); Hamsik (73′ Yebda); Cavani (85′ Mascara), Lavezzi.
    Panchina: Iezzo, Santacroce, Cribari, Sosa.
    Allenatore: Mazzarri.
    Arbitro: Bergonzi
    Ammoniti: Rosi (R), Lavezzi (N), Aronica (N), Dossena (N), Juan (R), De Rossi (R), Perrotta (R), Campagnaro (N), Cassetti (R)

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  • Roma – Napoli sfida di alta classifica! Probabili formazioni

    Roma – Napoli sfida di alta classifica! Probabili formazioni

    Stasera alle 20 e 45 allo Stadio Olimpico di Roma si affronteranno i giallorossi guidati da Claudio Ranieri e i partenopei allenati da Walter Mazzarri forti della loro seconda posizione in classifica.

    Il Napoli è obbligato a vincere per restare attaccato al treno scudetto, e non perdere troppi punti con l’Inter di Leonardo che sta facendo passi da gigante. Fare risultato stasera sarebbe fondamentale per arrivare preparati e con il morale alle stelle per l’impegno in Europa League contro il Villareal di Giuseppe Rossi.

    La Roma dopo la sconfitta di San Siro vede i suoi sogni scudetti un po’ ridimensionati, ma nel calcio nulla è impossibile, quindi venderà cara la pelle cercando di portare i 3 punti a casa. Sicuramente non mancheranno i gol viste le possibili formazioni da schierare.

    Per il tecnico giallorosso, alle prese con le molte assenze e il ricorso respinto dalla Corte di giustizia della Federcalcio per la riduzione della squalifica di  Philippe Mexes, (rimediata al termine di Roma-Brescia per frasi irriguardose nei confronti del quarto uomo) con la squalifica dell’altro centrale Nicolas Burdisso, ci sarà un’inedita coppia al centro della difesa formata dal brasiliano Juan con Cassetti. Sulla fasce quindi ci sarà spazio per Rosi e l’immancabile Riise. Nella linea di centrocampo dovrebbero figurare De Rossi, Taddei e  Perrotta. Più che probabile l’impiego di Menez nel ruolo di trequartista, viste le sue ottime prestazioni con la Roma e con la nazionale francese. Coppia d’attacco con meno dubbi, che dovrebbe essere formata da Vucinic e dal capitano Francesco Totti che dopo aver saltato la partita contro l’Inter vuole tornare a far bene con la sua Roma.

    Situazione più rosea per Walter Mazzarri, che nel match vinto contro il Cesena ha potuto optare per il turn over facendo riposare alcuni dei fedelissimi.  Solita difesa a 3 composta da Campagnaro, Cannavaro e Aronica in ballottaggio con Cribari. Centrocampo robusto a quattro uomini con Gargano e Pazienza al centro e sulle fasce Dossena e l’incontenibile Maggio. Parlare di rebus in attacco è superfluo, poiché il trio delle meraviglie è già schierato con Cavani, Lavezzi e Hamsik:  il terminale offensivo più minaccioso del’intera Serie A!

    PROBABILI FORMAZIONI

    ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio; Rosi, Juan, Cassetti, Riise; Taddei, De Rossi, Menez Perrotta; Totti, Vucinic.

    Allenatore: Ranieri

    A disposizione: Doni, G. Burdisso, Castellini, Brighi, Simplicio, Borriello.

    Squalificati: Mexes (1), N. Burdisso (1)

    Indisponibili: Adriano, Pizarro

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza,Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.

    Allnatore: Mazzarri

    A disposizione: Iezzo, Santacroce, Zuniga, Yebda, Sosa, Mascara, Lucarelli.

    Indisponibili: Grava, Vitale

  • Riscatto Napoli, il paradiso dista 3 punti

    Riscatto Napoli, il paradiso dista 3 punti

    Una grande squadra non sbaglia mai due partite e il Napoli di Mazzarri dopo aver perso a Verona contro l’ottimo Chievo di Pillon è ritornata alla vittoria davanti al suo pubblico proiettandosi nei vertici alti della classifica a soli tre punti dal Milan capolista.

    Gli azzurri son squadra orgogliosa e mai doma e rispecchiano in tutto il carattere del proprio allenatore. L’approccio alla gara con il Cesena è stato da grande squadra e il gol un autentica esaltazione del collettivo oltre che di un Cavani ormai lanciato verso il titolo di capocannoierie e con un occhio verso la scarpa d’oro.

    Il Cesena è comunque una squadra poco arrendevole e contro le grandi spesso si esalta creando grossi grattacapi. Ma questo Napoli è maturo e per chi pensa sia alternative consigliamo di guardare il secondo gol confezionato dalle “riserve” Mascara e Sosa.