Tag: edin dzeko

  • Juve: Higuain, Suarez o Dzeko la cura per l’attacco

    Juve: Higuain, Suarez o Dzeko la cura per l’attacco

    La vittoria sull’Inter nel derby d’Italia ha dato una dose di carica emotiva in più alla Juventus che non ha neanche il tempo per festeggiare il secondo successo stagionale e il quinto del dopo Calciopoli sulla rivale storica (2 quelli dell’Inter e 3 i pareggi, ndr) che è già tempo di proiettarsi alla prossima delicata sfida di campionato contro il Napoli allo ‘Stadium’, ennesimo banco di prova per i bianconeri guidati da Conte che poi incroceranno i partenopei nuovamente il 20 maggio prossimo per la finale di Coppa Italia.

    Nella gara con l’Inter è emerso nuovamente un dato statistico che deve far riflettere i dirigenti in prospettiva della prossima stagione, ovvero la sterilità degli attaccanti e il basso rapporto tra gol e occasioni da rete prodotte nell’arco dei 90 minuti di gara. Basti pensare che domenica scorsa è stato un difensore, Caceres, a sbloccare il risultato mentre poi era stato necessario l’intervento di Alessandro Del Piero, uno che sbaglia raramente quando si tratta di metterla dentro, per mettere il risultato al sicuro.

    Il miglior realizzatore è Alessandro Matri con 10 centri stagionali tutti in campionato, anche l’ex bomber del Cagliari però recentemente è stato colpito dal “mal di gol”, non va a segno da oltre un mese, dal 25 febbraio quando fu autore del pareggio importantissimo ai fini della corsa scudetto ai danni del Milan a San Siro. Poi soltanto una serie di prestazioni sotto la sufficienza, per ultima quella contro l’Inter nella quale ha avuto diverse occasioni per sbloccarsi non sfruttate per imprecisione sottoporta. Il secondo marcatore della squadra, a quota 8, è Claudio Marchisio seguito poi da Mirko Vucinic che, dopo tanti flop, è riuscito ad andare in gol con una certa continuità nelle ultime uscite con Bologna, Fiorentina e Milan di Coppa Italia, risultando decisivo in particolar modo contro i rossoneri siglando la rete decisiva ai supplementari per la qualificazione alla finale. Male invece Fabio Quagliarella, due reti all’attivo per lui e tanti gol sbagliati, ancora peggio ha fatto Marco Borriello, mai andato in rete quando è stato chiamato in causa al contrario di Del Piero se si considera che il numero 10 è l’attaccante che è stato utilizzato di meno (a parte Borriello che però è arrivato a Torino solo a gennaio) di quelli presenti in rosa.

    Nedved e Marotta © Claudio Villa/Getty Images

    E considerando come l’anno prossimo la Juventus tornerà, quasi certamente, a respirare aria europea, Marotta dovrà reperire sul mercato un attaccante, il tanto declamato top player, che possa curare questa “malattia”: in cima alla lista del dg ci sono sempre due nomi, uno è Gonzalo Higuain l’altro è Luis Suarez il quale a fine stagione molto probabilmente lascerà il Liverpool perchè desideroso di giocare la Champions League il prossimo anno. Dei due sicuramente è l’uruguagio che ha le più alte probabilità di indossare la maglia bianconera, sia per l’abbordabile costo del cartellino (27-28 milioni rispetto ai 40 di Higuain) sia perchè difficilmente il Real Madrid si priverà dell’attaccante argentino.

    Ma negli ultimi giorni nella “volata” per l’attacco bianconero si è intromesso anche quell’Edin Dzeko fortemente corteggiato nell’estate di due anni fa dal club di Corso Galieo Ferraris e che a fine stagione potrebbe essere scaricato da Roberto Mancini. Un ritorno di fiamma quello per il centravanti bosniaco che a Manchester è chiuso da Balotelli, Aguero, Silva, Nasri e il rientrante Tevez. Più fredde invece le piste che portano a Robin Van Persie dell’Arsenal, sul quale è forte l’interesse proprio di City e Real, e Leandro Damiao dell’Internacional di Porto Alegre.

  • Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Si è giocata la prima parte della ventiquattresima di campionato in Inghilterra. Oggi pomeriggio la capolista City, affiancata la settimana scorsa dai cugini dello United, era impegnata in casa contro il Fulham, orfano di bomber Zamora, passato al QPR nella finestra di mercato invernale.

    La squadra di Mancini vince agevolmente per 3-0, riprendendo la marcia dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale contro l’Everton. I Citizens sbloccano il risultato con Sergio Aguero su calcio di rigore appena dopo 10 minuti, Johnson è bravo a procurarsi il penalty e l’argentino non sbaglia con un preciso interno destro. Il raddoppio arriva al 30′ ancora grazie all’esterno Johnson che dal fondo riesce a crossare e Baird nel tentativo di liberare l’area la mette alle spalle del proprio portiere. Il primo tempo si chiude sul 2-0 e la ripresa si apre sotto una bufera di neve, la partita rallenta un po’ e il City amministra il vantaggio fino ad arrotondare definitavemente il conto sul 3-0 con Dzeko servito da El Kun Aguero dopo una brillante azione personale. Il City sale a 57 punti in classifica, più 3 sul Manchester United impegnato sul campo del Chelsea per il big match di giornata.

    L’Arsenal di Arsene Wenger torna a vincere dopo un periodo non molto ricco dal punto di vista dei risultati, e torna a farlo facendo le cose in grande segnando 7 reti al Blackburn. Dopo soli 2 minuti bomber Van Persie sblocca il risultato su assist di Theo Walcott, l’Arsenal controlla la partita ma subisce il pareggio del Blackburn al 32′, con una prodezza su calcio di punizione di Pedersen. Ma la reazione dei Gunners è immediata e in due minuti segnano due reti, ancora con Van Persie su ennesimo assist stagionale di Walcott e poi con il giovanissimo Chamberlain che aggira il portiere e deposita la palla in rete. Inizia il secondo tempo e l’Arsenal è a raffica, Arteta segna il 4-1 dal limite dopo una corta respinta della difesa del Blackburn, poi è Chamberlain a segnare la sua prima doppietta in Premier League, ancora grazie a Walcott che porta a spasso la difesa del Blackburn e poi serve il compagno, il 6-1 è ad opera di Van Persie per la sua Hat Trick e il 7-1 è della leggenda Thierry Henry che segna comodamente di piatto destro da pochi passi. I Gunners con questa vittoria si portano a quota 40 a 2 punti dalla zona Champions.

    Gli altri match di giornata vedono ancora il Sunderland che continua a sognare dopo l’arrivo in panchina di O’Neill, vincendo 1-0 in trasferta sul campo dello Stoke City con rete di Mc Clean. Il QPR rinforzato dagli arrivi di Zamora, Cissè e Taiwo cade nuovamente in casa, stavolta contro il Wolverhampton, diretta avversaria per la salvezza. I Rangers erano anche passati in vantaggio con la prima rete di Zamora con la nuova maglia, ma successivamente Cissè si fa cacciare dall’arbitro per una reazione dopo un fallo subito, e i Wolves prima pareggiano con Jarvis e poi firmano il sorpasso con Doyle. L’Everton dopo la vittoria di prestigio contro il Manchester City, si ferma e pareggia 1-1 sul campo del Wigan, acciuffando il pareggio con Anichebe all’83’,  il Wigan era passato in vantaggio grazie ad un autogol di Phil Neville. Le ultime due partite erano scontri salvezza, con il Norwich che batte il Bolton e si mette per ora al sicuro in classifica, e lo Swansea espugna per 2-1 il campo del WBA.

  • Liverpool Manchester City 2-2, Reds in finale di Carling Cup

    Liverpool Manchester City 2-2, Reds in finale di Carling Cup

    Il Liverpool si qualifica alla finale di Carling Cup grazie al pareggio ottenuto ad Anfield contro il Manchester City, dopo che la gara d’andata giocata a Manchester si era conclusa 1-0 per i Reds con rete di Gerrard su rigore.

    Il City parte dal primo minuto con El Kun Aguero in panchina e con il solo Dzeko in avanti, i Citizens devono fare anche a meno di Balotelli squalificato per 4 giornate dopo il calcio alla testa rifilato a Scott Parker durante la vittoria contro il Tottenham di sabato. Mancini schiera un folto centrocampo con De Jong, Nasri, Zabaleta e Silva in appoggio all’unica punta, e dietro si vede ancora Savic al posto dello squalificato Kompany. Il Liverpool è schierato con un 4-4-2, in avanti Bellamy e Kuyt a non dare punti di riferimento, a centrocampo Adam in cabina di regia con a suo fianco capitan Gerrard e il giovane Henderson.

    La partita inizia e nelle prime battute il Manchester City come prevedibile cerca di tenere il pallino del gioco, tenendo il possesso palla ma il Liverpool si difende bene anche con 10 uomini dietro alla palla. Dopo appena 5′ la prima occasione della partita capita sui piedi di Josè Enrique, che sugli sviluppi di un rinvio sbagliato di Kolarov calcia a rete a botta sicura trovando però Hart pronto con i piedi. Poi la partita si addormenta un po’ almeno dal punto di vista delle azioni da gol fino al 31′ quando Silva serve De Jong sulla trequarti il quale calcia senza pensarci due volte e infilando la palla all’incrocio dei pali pietrificando l’incolpevole Reina. Il Liverpool non si abbatte e inizia a salire con il baricentro, e dopo appena 9′ trova il pareggio grazie ad Agger che si procura un calcio di rigore che Gerrard trasforma con freddezza.

    Steven Gerrard | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Il primo tempo si conclude sul risultato di 1-1 e nella ripresa Mancini butta subito nella mischia Aguero al posto di Savic, sinceramente ancora molto indeciso. Ma il match si riapre ancora con il Liverpool in avanti, prima alla conclusione con Kuyt da fuori e poi con Skrtel, che in piena area di rigore riesce a trovare la palla con un tiro d’esterno ma ancora una volta Hart è superlativo e con un miracolo manda la palla in angolo. Il Manchester City regge l’urto dei Reds e trova il gol del vantaggio con Dzeko al 67′ con Dzeko, bravo a farsi trovare pronto sul secondo palo su cross di Kolarov segnando la rete che potrebbe valere la qualificazione. Ma il sogno per il City dura appena 7  minuti perchè il Liverpool trova il gol che vale la qualificazione con Bellamy, che dopo uno scambio in area con Glen Johnson fredda Hart da distanza ravvicinata.

    Il Liverpool si qualifica per la finale di Coppa d’Inghilterra andando ad affrontare il Cardiff City che ieri ha eliminato il Crystal Palace ai rigori, con l’occasione di mettere in casa un trofeo che manca ormai dal 2006.  Incontro sulla carta facile, ma nelle coppe e soprattutto in Inghilterra nelle partite secche non si può mai dire. Al Manchester City adesso è rimasto solo il campionato e l’Europa League, con l’occasione di concentrarsi a pieno per portare almeno un trofeo allo sceicco che tanto ha speso in questo inizio d’avventura inglese.

    Tabellino:

    Liverpool. Reina, Johnson, Skrtel, Agger, Josè Enrique, Adam, Gerrard, Henderson, Downing, Bellamy (Kelly 88′), Kuyt (Carroll91′)

    Manchester City: Hart, Richards, Lescott, Savic (Aguero 46′), Kolarov, Barry, De Jong (Johnson 78′), Zabaleta, Silva, Nasri, Dzeko

    Reti: 31′ De Jong, 40′ Gerrard, 67′ Dzeko, 74 Bellamy

  • Dzeko regola il Wigan, il Manchester City stacca lo United

    Dzeko regola il Wigan, il Manchester City stacca lo United

    Si conclude con il monday night fra Wigan Athletic e Manchester City la ventunesima giornata di Premier League. Il City aveva bisogno dei tre punti per continuare a tenere la testa della classifica e per scacciare i fantasmi delle ultime settimane dovuti all’alternante andamento post-natalizio. La squadra di Mancini espugna il campo dell’ultima in classifica con il minimo sforzo, portando a casa i tre punti con uno striminzito 1-0, anche se le reti potevano essere di più.

    Edin Dzeko | © Michael Regan/Getty Images

    I Citizens scendono in campo con Aguero e Dzeko in attacco, con alle loro spalle il rientrante Silva e Milner, in difesa ha giocato ancora Savic a fianco di Lescott, per supplire all’assenza di capitan Kompany ancora squalificato. Dopo aver corso qualche rischio iniziale a causa di un paio di scorribande del Wigan con Moses, il City inizia a fare il proprio gioco e inizia ad attaccare, e la prima occasione capita sulla testa di Dzeko che ben appostato in area manda a lato un cross dalla sinistra. Poco dopo al 22′ arriva l’azione del gol, Silva pennella una punizione perfetta in area sulla quale Dzeko va altissimo e mette la palla nell’angolo in modo imparabile, gran gol e rete numero 12 in campionato per il bomber bosniaco. Dopo il vantaggio è ancora il City ad andare vicino al gol, questa volta con Aguero ancora lanciato a rete da Silva, ma El Kun non angola a dovere il suo diagonale e il portiere fa sua la palla in due tempi.

    Il primo tempo si chiude e nella ripresa il City controlla senza troppi affanni il gioco e va ancora vicinissima al gol con l’ex Wolfsburg che cerca il gol sul palo lungo ma il portiere del Wigan Al-Habsi compie un vero e proprio miracolo. Il Wigan si fa vedere dalle parti di Hart con Moses, sicuramente il più attivo dei suoi senza però trovare la via del gol, e quasi a fine match Aguero si esibisce in un’azione spettacolare mettendo a sedere la difesa di casa ma al momento del tiro dell’argentino Dzeko si intromette e conclude debolmente in porta. Questa è l’azione che praticamente conclude il match, che consegna tre punti fondamentali alla truppa di Mancini per la corsa al titolo, staccando i cugini dello United a 3 punti e il Tottenham a 5.

  • Dzeko chiama…la Juventus risponde?

    Dzeko chiama…la Juventus risponde?

    “Come si sta a Torino”? A molti potrebbe sembrare una semplice chiacchierata telefonica tra vecchi amici, se non fosse per il fatto che i due amici al telefono sono Andrea Barzagli difensore centrale della Juventus ed il bosniaco Edin Dzeko attualmente tesserato del Manchester City che in passato era compagno di squadra di Barzagli ai tempi del Wolfsburg prima che l’italiano si trasferisse a Torino.

    Edin Dzeko | ©BERTRAND GUAY/AFP/Getty Images

    In quel periodo anche Dzeko è stato vicinissimo nell’approdare alla corte Bianconera, destinazione gradita anche al giocatore che voleva a tutti i costi trasferirsi a Torino ma l’operazione alla fine non è andata in porto visto l’inserimento della società Inglese che ha proposto cifre fuori dalla portata della Juventus per assicurarsi le prestazioni dell’attaccante.

    Nelle ultime ore un’indiscrezione di mercato per la Juventus sta catturando tutta l’attenzione dei media grazie anche alla ricostruzione effettuata dalla stampa torinese di Tuttosport: Dzeko avrebbe chiesto informazioni a Barzagli sul come si sta alla Juventus e su quali siano i piani per il futuro della società bianconera, che dopo anni di anonimato e di pessimi piazzamenti in campionato sembra ora aver ritrovato la qualità, il carisma e la forza che l’hanno contraddistinta nel passato.

    Ritorniamo per un attimo all’estate del 2010 quando Dzeko sembrava ad un passo dalla Juventus e il Manchester City di Mancini sembrava aver chiuso per l’acquisto di Milos Krasic, tutto sfumò all’ultimo per le altissime richieste economiche da parte del club Tedesco per lasciare partire il giocatore Bosniaco, la Juve quindi fù costretta ad abbandonare la pista Dzeko, ripiegando sull’acquisto di Milos Krasic (acquisto anche più economico), che a sua volta era stato abbandonato dal Manchester City visto che entrambe le società potevano tesserare soltanto un giocatore extracomunitario ed entrambi i giocatori erano extracomunitari.

    L’amministratore delegato Beppe Marotta fù costretto a rimandare il sogno Dzeko a data da destinarsi e chissà che ciò non potrebbe accadere già dalla prossima stagione visto che un passaggio del bosniaco in maglia bianconera già a gennaio è impensabile. Dzeko potrebbe non voler continuare la sua avventura in Inghilterra se non altro per i soliti motivi legati allo stress e alle condizioni climatiche che la città inglese pone. Già numerosi giocatori sono fuggiti dalla città inglese anche per questo motivo (Cristiano Ronaldo, Tevez e stessa sorte potrebbe toccare a Balotelli e Mancini).

    Tuttavia, sebbene la telefonata tra i due ex compagni di squadra sia stata confermata dal procuratore dell’attaccante dei Citizens, Irfan Redzepagic, lo stesso ha assolutamente negato la possibilità di un trasferimento del suo assistito:

    “So che è circolata la notizia, ma devo dire che non è una trattativa possibile. Né per la Juventus, né per l’Inter, né per il Milan. Edin è felice in Inghilterra e poi al City ha tutto quello che desidera”

    Le parole del procuratore erano prevedibili vista la delicatezza dell’argomento, ma a questo punto ragionare per ipotesi sembra d’obbligo: e se a distanza di quasi 2 anni si presentasse questa volta un acquisto a parti invertite, ovvero Dzeko alla Juventus e Krasic al Manchester City?

    Intanto l’attaccante da acquistare i bianconeri lo avrebbero già individuato e si tratta del brasiliano Leandro Damiao, osservato per lungo tempo direttamente in Brasile dal ds Paratici, braccio destro della mente Juventina Marotta. In questo caso, anche se non in maniera ufficiale, i contatti con il procuratore del giovane talento dell’Internacional ci sono stati.

  • Euro 2012, play-off: da Cristiano Ronaldo al nostro Trap

    Euro 2012, play-off: da Cristiano Ronaldo al nostro Trap

    Euro 2012, stiamo arrivano. Tra questa sera e martedì prossimo si concluderanno le fasi di qualificazione all’Europeo di Polonia ed Ucraina definendo cosi le ultime quattro nazionali per la rassegna finale. Le partite tutt’altro che scontate, rischiano infatti di restare fuori personaggi importanti come il Trap (fantastica come al solito la sua conferenza stampa) o Cristiano Ronaldo che con il suo Portogallo affronterà la piccola ma temibile Bosnia di Edin Dzeko.

    Giovanni Trapattoni | © Getty Images
    Bosnia-Portogallo è un remake dell’ultimo spareggio mondiale e quindi può esser considerata una sorta di rivincita a tutti gli effetti. I lusitani partono ovviamente con i favori del pronostico ma la selezione bosniaca e tutt’altro che un avversario materasso tanto da aver messo in grossa difficoltà la Francia e perdendo l’accesso diretto solo all’ultima giornata. Croazia-Turchia Lo stratega Guus Hiddink riuscirà a centrare l’Europeo dopo aver fallito i mondiali? Il selezionatore turco difficilmente sbaglia due volte e anche in questo ad esser favorita dai bookmakers sono proprio gli ospiti. La Croazia vorrà vendicare la sconfitta all’Europeo del 2008 ma dovrà disputare una partita diversa rispetto a quella contro la Grecia per poter continuare ad alimentare il sogno. Assenza pesanti da entrambi i lati, Hiddink non poterà contare sulla stellina Sahin mentre gli slavi dovranno fare a meno Loven e Kranjcar sperando in una serata di grazia di Modric. Rep. Ceca-Montenegro Prima assoluta per un match ricco di fascino che potrebbe segnare per Jovetic e Vucinic un traguardo storico e cioè la possibilità di qualificare la propria nazionale per la prima volta ad una rassegna finale. sarò proprio la sfida tra i due “italiani” e gli esperti Rosicky e Barros a tener banco nella partita. Estonia-Irlanda Ovviamente faremo il tifo per il nostro Trap che in fondo merita la qualificazione dopo lo scippo compiuto dalla Francia nei play-off per i mondiali in Sudafrica. Il ct dell’Irlanda ha deliziato tutti in conferenza stampa con le sue solite massime rese ancora più divertenti da un inglese non del tutto fluente. Irlanda ha i favori del pronostico frutto anche della possibilità di giocare il ritorno a Dublino ma come dice il Trap “Not say the cat is in the sac when you no have the cat in the sac” LA conferenza stampa di Trapattoni video Youtube [jwplayer config=”15s” mediaid=”104500″]

  • Manchester City inarrestabile. United, Arsenal e Chelsea ok

    Manchester City inarrestabile. United, Arsenal e Chelsea ok

    Continua la marcia del Manchester City che si va a prendere sul campo del QPR la decima vittoria in undici partite. La formazione di Mancini è anche andata in svantaggio. Bothroyd sblocca il risultato con un gran colpo di testa in mezzo all’area su perfetto cross di Barton.

    Edin Dzeko | & copy; BEN STANSALL/AFP/Getty Images
    Si attende la reazione del City, che si fa aspettare fino allo scadere del primo tempo, quando Milner imbecca Dzeko sulla fascia sinistra, che è bravo a convergere e a calciare secco sul primo palo. Il primo tempo si conclude 1-1. In apertura di ripresa il City raddoppia, con Silva, che sfrutta un assist di Dzeko dalla sinistra, il talento spagnolo salta secco un avversario e fulmina il portiere ancora sul suo palo. Il QPR non ci sta, e spinto dal pubblico trova in modo rocambolesco il 2-2 con Helguson, che colpisce involontariamente il pallone su colpo di testa di Bothroyd. Ma il City non è mai domo e al 73′ trova il gol vittoria con un gran colpo di testa di Yaya Tourè, che va a segnare il terzo gol in quattro giorni, e soprattutto da i tre punti alla capolista. Il Manchester United rimane in scia del City a meno 5, con una vittoria di misura per 1-0 sul Sunderland. Nel giorno dei 25 anni di Ferguson sulla panchina dei Red Devils, a decidere l’incontro è un autogol nel primo tempo dell’ex Brown, sugli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Nani. Il Chelsea di Villas Boas ritrova la vittoria in campionato dopo due sconfitte consecutive, espugnando il campo del Blackburn. I Blues vincono ma soffrono e non poco. Il gol vittoria è di Lampard, che segna in tuffo di testa su cross dalla destra di Ivanovic. Frankie Lampard, criticato ad inizio stagione per la sua età, dopo alcune panchine sia con il Chelsea sia con la nazionale, sta ancora trascinando il Chelsea come ha sempre fatto negli scorsi anni. Anche l’Arsenal vince, 3-0 in casa con il WBA, con l’ennesima rete di Robbie Van Persie, Vermaelen ed Arteta. Il bomber olandese ora è a 11 reti e guida la classifica marcatori. Per quanto riguarda gli altri risultati di giornata il Liverpool non va oltre lo 0-0 in casa contro lo Swansea, dimostrando la propria discontinuità, l’Aston Villa vince 3-2 in casa con il Norwich con doppietta del centravanti della nazionale inglese Bent, e il Newcastle continua a sognare un posto in Europa, battendo per 2-1 in casa l’Everton e navigando ancora al terzo posto in classifica senza mai perdere.

  • Spareggi Euro 2012, sorride il Trap. Cristiano Ronaldo vs Dzeko

    Spareggi Euro 2012, sorride il Trap. Cristiano Ronaldo vs Dzeko

    Urna benevola questa volta per l’Irlanda del Trap che per accedere agli Europei del 2012 dovrà far i conti con l’Estonia, decisamente l’avversaria meno temibile dell’urna. Sarà invece spettacolare il match tra Portogallo e Bosnia con Cristiano Ronaldo a sfidare la Bosnia di Edin Dzeko e del giallorosso Pjanic in un incontro che si preannuncia incerto e spettacolare.

    Giovanni Trapattoni |©PASCAL PAVANI/AFP/Getty Images
    Indecifrabili anche gli altri due accoppiamenti con la Turchia che sfiderà la Croazia mentre il Montenegro di Vucinic e Jovetic se la vedrà contro la Repubblica Ceca. Le partite previste su fare di andata e ritorno si disputeranno il prossimo 11 e 12 novembre mentre le gare di ritorno il 15 dello stesso mese.

  • Mancini – Tevez, rapporto nato male e finito peggio

    Mancini – Tevez, rapporto nato male e finito peggio

    “Per me è finito”, queste le parole di Roberto Mancini nei riguardi di carlitos tevez dopo il rifiuto dell’argentino di scendere in campo nella sconfitta patita dal City all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco. Nel corso del secondo tempo di ieri, quando il City era sotto per 2-0, Mancini chiama Tevez all’entrata in campo e l’argentino, di tutta risposta, rifiuta la chiamata non effettuando nemmeno il riscaldamento.

    ©Michael Regan/Getty Images
    Che Carlitos Tevez non fosse ai primi posti nelle gerarchie d’attacco di Roberto Mancini è cosa ormai risaputa, l’allenatore italiano dopo i due intoccabili rappresentati da Il Kun Aguero e da Edin Dzeko preferisce da tempo super Mario Balotelli a l’apache argentino, ma che l’argentino dopo i fior di milioni che percepisce possa permettersi di lusso di rifiutare la chiamata del suo allenatore rappresenta certamente un gesto gravissimo, sottolineato da Mancini subito dopo nella conferenza stampa dove il tecnico jesino ha dichiarato testualmente che per lui: l’avventura di Tevez al City è finita e fino a quando sarà lui l’allenatore Tevez non vedrà mai più il campo. Questa mattina Tevez ha dichiarato di essere stato frainteso e che non ha disatteso la chiamata di Mancini, giustificazione poco credibile, tanto che tutta la stampa britannica ha attaccato duramente l’argentino schierandosi apertamente con Roberto Mancini. Il clima nello spogliatoio del City non sembra essere dei migliori ed anche Edin Dzeko, dopo la sostituzione a metà secondo tempo, si è lasciato andare lanciando violentemente gli scarpini e mandando a quel paese Mancini. Adesso la palla passerà al padre padrone del City, lo sceicco al-Mubarak che dovrà decidere delle sorti di Tevez e tutelare al tempo stesso l’autorità di Mancini sulla squadra, autorità venuta sicuramente meno, nella serata di ieri a Monaco di Baviera.

  • E’ City contro United, Manchester travolge la Premier. Video

    E’ City contro United, Manchester travolge la Premier. Video

    Il campionato inglese è appena iniziato ma il terzo turno ha già il sapore di aver emesso un verdetto, la Premier League sarà una continua lotta tra le due squadre di Manchester con Chelsea e Liverpool costrette ad annaspare per raccogliere le briciole.

    ©Michael Regan/Getty Images
    Il City di Mancini ha travolto al White Hart Lane quel Tottenham che nella scorsa stagione fece faville contro le milanesi sotterrandola sotto un prepotente 1-5. Il mattatore dell’incontro è il bosniaco Edin Dzeko finalmente protagonista e rimpianto di Milan e Juventus. L’attaccante è autore di pokerissimo che lo lancia in testa alla classifica cannonieri lanciandolo di diritto alla conquista della scarpa d’oro. I Citizens mettono in campo tutto il proprio potenziale mostrando un Nasri già integrato e autore di due assist e Aguero, a segno e prezioso anche nella veste di suggeritore. Queste le 5 reti. [jwplayer config=”240s” mediaid=”93651″] Senza spendere cifre spropositate ma puntando sull’intuito di SIr Alex Ferguson il Manchester United si trasforma di anno in anno non perdendo mai la propria competitività e la sicurezza della grande squadra. All’Old Trafford è la saga del gol con un pirotecnico 8-2 che schianta l’Arsenal aumentando forse i rimpianti dell’Udinese. Mattatore dell’incontro è Rooney autore di un tris ma sono tutti i Reds ad impressionare e mostrare una grandissima affidabilità. I gol dello United. [jwplayer config=”120s” mediaid=”93643″]