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  • MLB, World Series: E’ trionfo Giants, Texas battuto anche in gara 5

    MLB, World Series: E’ trionfo Giants, Texas battuto anche in gara 5

    I San Francisco Giants sono i nuovi campioni della Major League Baseball. In gara 5 delle World Series hanno battuto i rivali dei Texas Rangers, davanti ai 52.000 tifosi presenti al Ballpark di Arlington, per 3-1, chiudendo la serie al meglio delle 7 partite sul 4-1.
    Un successo meritato per la squadra californiana che ha dimostrato in quasi tutte le gare di essere nettamente superiore ai rivali texani.
    I Giants non erano campioni MLB dal 1954. E per la prima volta il titolo approda nella baia di San Francisco, dove la squadra si era trasferita nel 1958 (da New York).

    Partita molto equilibrata, quella di Arlington: dopo 6 inning di gioco, il punteggio dice sempre 0 a 0. Il settimo è il parziale decisivo: arrivano infatti i primi problemi per Cliff Lee dei Rangers, che subisce 2 valide in fila da parte di Cody Cross e Juan Uribe, prima però di eliminare Aubrey Huff.

    La festa di San Francisco è cominciata poco dopo con lo strepitoso fuoricampo che Edgar Renteria (eletto poi MVP delle finali), ha messo a segno nel settimo inning portando a casa i 3 punti della vittoria, riprendendosi un posto sotto i riflettori a distanza di 13 anni dal titolo conquistato con i Florida Marlins nel 1997.
    I Rangers hanno provato a replicare, ma il fuoricampo di Nelson Cruz ha prodotto un solo punto. Troppo poco per la clamorosa rimonta. San Francisco, che in tutti i playoff ha esibito un parco lanciatori a dir poco strepitoso, nella indimenticabile serata ha potuto contare sull’eccellente prestazione del partente Tim Lincecum che ha confezionato 8 inning impeccabili: 3 valide, 1 solo punto concesso, 2 basi ball e la bellezza di 10 eliminazioni al piatto. Brian Wilson, il closer diventato un idolo per i lanci e per la barba nerissima, ha completato l’opera. Dall’altra parte, il quotatissimo Cliff Lee ha incassato il secondo KO nelle World Series. Il pitcher ha retto per 7 inning sul monte prima di sgretolarsi davanti alla magia di Renteria. Il trionfo dei Giants è dovuto soprattutto al lavoro del bravissimo manager Bruce Bochy: genio nell’aver plasmato un giovane gruppo di lanciatori, con le perle Matt Cain e Madison Bumgarner. Bochy è stato ripagato dalla scelta di puntare su una matricola, Buster Posey, nel ruolo di catcher. E ha trasformato in elementi fondamentali giocatori scartati da altre squadre: Cody Ross è l’esempio più brillante della meravigliosa opera di “riciclaggio”.
    Il trionfo è arrivato alla fine di una lunghissima rincorsa. La stagione 2010 sembrava compromessa all’inizio di luglio, quando San Francisco inseguiva i San Diego Padres a 7,5 partite nella West Division della National League. La seconda parte della regular season è stata perfetta e ha prodotto il titolo divisionale, vinto proprio all’ultima gara con il successo sui Padres nel confronto diretto conclusivo che ha dato quindi l’accesso ai playoff.
    Nella post season, i californiani hanno esordito eliminando gli Atlanta Braves e mettendo la parola “fine” alla carriera dello “storico” manager Bobby Cox. Nella finale della National League, hanno mandato a casa i strafavoriti Philadelphia Phillies (miglior record della Lega). Nelle World Series, infine, sappiamo tutti com’è andata con il sogno diventato realtà.

    Giants campioni del mondo, la parata ufficiale di festeggiamento è prevista mercoledì dopo il rientro della squadra dal Texas.

    Queste le parole dei 2 protagonisti principali (Bochy e Renteria) nella cavalcata verso il titolo:

    • Beh, questo è il sogno di tutti. Inizia fin da quando si è bambini, e si tirano le prime palline sui campetti dietro casa, e proseguono quando si firma il primo contratto da professionista. Alcuni giocatori pensano magari a vincere qualche premio personale, come miglior giovane o MVP, ma quando si tratta del titolo è diverso. Io volevo vincere le World Series, è per questo che si gioca a baseball. E il momento è finalmente arrivato: ora godiamoci questo sogno

    Ha commentato il manager Bochy. Queste le parole invece dell’MVP Edgare Renteria:

    • E’ incredibile, è incredibile. Questa è la vita. Sono stato tartassato tutto l’anno, ma mi sono tenuto in forma, ho lavorato duro e mi sono detto: “sii paziente, lascia passare!”, e ora devo ringraziare Dio per aver reso possibile tutto questo

    Il riassunto della Serie:

    Oct.27 Game 1: Texas Rangers at San Francisco Giants 7-11 (Giants conducono 1-0)
    Oct.28 Game 2: Texas Rangers at San Francisco Giants 0-9 (Giants conducono 2-0)
    Oct.30 Game 3: San Francisco Giants at Texas Rangers 2-4 (Giants conducono 2-1)
    Oct.31 Game 4: San Francisco Giants at Texas Rangers 4-0 (Giants conducono 3-1)
    Nov.1 Game 5: San Francisco Giants at Texas Rangers, 3-1 (San Francisco Giants Campioni MLB per 4-1)

  • MLB, World Series: Giants ad un passo dal titolo

    MLB, World Series: Giants ad un passo dal titolo

    I Giants sono ad una sola partita dal vincere le World Series della MLB della stagione 2010. Al Ballpark di Arlington San Francisco batte per 4-0 gli avversari dei Texas Rangers, infliggendo un KO forse decisivo ai fini della serie.
    Infatti con una vittoria nel quinto match (in programma all’una circa ora italiana) sul diamante di Arlington, i Giants conquisterebbero il titolo per la prima volta da quando si sono trasferiti a San Francisco (nel 1957). Se la squadra di Bruce Bochy vede ad un passo il trono del baseball, il merito è soprattutto della matricola Madison Bumgarner, che in 8 inning sul monte di lancio concede appena 3 valide ai Rangers.

    Bumgarner, 21 anni è diventato il quinto più giovane lanciatore partente nella storia delle World Series. Ma ha sentito la pressione, nemmeno dopo che l’ex Presidente degli Stati Uniti (nonchè ex proprietario dei Rangers) George W. Bush ha dato il via alla gara con il lancio inaugurale (accanto a Bush junior c’era il il padre Bush senior, presidente numero 41 della storia americana. Bumgarner ha chiuso con 6 strikeout, ben aiutato dalla difesa (che per la seconda volta nella serie ha tenuto i Rangers senza punti dopo il 9-0 di gara 2: alle World Series non succedeva dal lontanissimo 1966) a non ha permesso a Texas di portare corridori in posizione buona fino al settimo inning. Dopo la fine dell’ottava ripresa ha lasciato il posto sul monte di lancio al closer Brian Wilson, godendosi il meritato riposo ed i complimenti di staff e compagni di squadra dopo 106 lanci, di cui 69 strike.

    In attacco i Giants hanno invece costruito il successo sugli homerun: Aubrey Huff, il battitore designato, ne ha infilato uno nel terzo inning, che è valso 2 punti visto che Torres (3/5 al piatto) era riuscito in apertura di ripresa a guadagnarsi la seconda base. Nel settimo inning poi è arrivato il 3-0 Giants, quando un altro doppio di Torres ha permesso a Renteria di correre fino a casa base. Ron Washington, manager di Texas, ha provato in tutti i modi le contromosse necessarie ad arginare San Francisco continuando a cambiare lanciatori (ne ha impiegati ben 5, con il partente Hunter silurato dopo 5 valide in 4 inning) e nell’ottava ripresa è arrivato anche il 4-0 definitivo, firmato sempre con un homerun da Buster Posey, altra matricola Giants. I Rangers, rimasti ancora a secco di punti, traditi da alcuni uomini chiave, hanno sofferto nuovamente tantissimo la difesa di San Francisco, che ha concesso solo 2 punti nelle ultime 3 gare dopo i 7 incassati durante la prima gara.

    In gara 5 saranno Tim Lincecum e Cliff Lee, i 2 migliori lanciatori del momento per entrambe le squadre, ad affrontarsi dal monte di lancio nel match che potrebbe anche assegnare il titolo. I Giants non vincono dal 1954.
    Sono diventati la 45esima squadra della storia a conquistare un vantaggio di 3-1 nelle World Series: e le cifre parlano chiaro perchè nei 44 precedenti, 38 hanno poi vinto il titolo (24 di queste squadre in questione hanno chiuso la serie nella quinta sfida, come potrebbe fare San Francisco nella prossima). I Texas Rangers, che alle World Series non c’erano mai arrivati nei suoi 50 anni di storia, sono avvisati e dovranno dare il meglio per cercare quantomeno di riaprire la serie.

    Questo il programma delle World Series:

    Oct.27 Game 1: Texas Rangers at San Francisco Giants 7-11 (Giants conducono 1-0)
    Oct.28 Game 2: Texas Rangers at San Francisco Giants 0-9 (Giants conducono 2-0)
    Oct.30 Game 3: San Francisco Giants at Texas Rangers 2-4 (Giants conducono 2-1)
    Oct.31 Game 4: San Francisco Giants at Texas Rangers 4-0 (Giants conducono 3-1)
    Nov.1 Game 5: San Francisco Giants at Texas Rangers,  FOX 7:57 p.m.
    Nov.3 Game 6: Texas Rangers at San Francisco Giants, if necessary FOX 7:57 p.m.
    Nov.4 Game 7: Texas Rangers at San Francisco Giants, if necessary FOX /:57 p.m.

  • MLB, World Series: Giants inarrestabili, Rangers ancora KO

    MLB, World Series: Giants inarrestabili, Rangers ancora KO

    E’ stato un vero massacro quello messo in scena dai San Francisco Giants nei confronti dei Texas Rangers in gara 2 delle World Series: i californiani hanno sommerso i texani sotto una marea di punti, chudendo l’incontro con un incredibile 9-0.
    A questo punto parlano le statistiche per la squadra della Baia: 40 su 51. Oppure 13 delle ultime 14. E’ infatti proprio questo il numero delle squadre capaci di vincere le World Series dopo essere andate in vantaggio sul 2-0. Il merito del secondo unto conquistato ieri notte è di Matt Cain, il lanciatore (quasi) perfetto in ottobre che ha tenuto a secco i Rangers per ben 7 inning! Ma importanti nella vittoria Giants sono stati anche Edgar Renteria e Juan Uribe, che hanno portato punti decisivi a San Francisco, capace di chiudere i conti con un ottavo inning da ben 7 punti (dopo il quinto di ieri in cui i Giants ne avevano realizzati 6), il massimo nella storia per la franchigia alle World Series. Texas, che aveva cercato di cambiare rotta spedendo in panchina Guerrero, tra i protagonisti in negativo di gara-1, viene tradita dal suo bullpen e dallo 0/9 con i corridori in base, confermando l’incapacità di vincere all’AT&T Park, dove ha perso nelle ultime 11 esibizioni.

    Il successo di San Francisco è costruito, come già detto in apertura, sul braccio destro di Matt Cain, appena 4 valide concesse a Texas nei quasi 8 inning passati sul monte di lancio. Il 26enne si conferma perfetto nella postseason 2010: in 3 partite (21 inning) ha concesso appena 13 valide, mantenendo la sua mpgl a 0. Ma anche l’attacco di San Francisco (che in due partite di World Series ha già segnato 20 punti, uno più di quelli messi complessivamente a segno nelle 6 gare contro Philadelphia Phillies nelle Championship Series della National League) ha fatto la sua parte, soprattutto i già citati Renteria ed Uribe: il 35enne colombiano, che nel 1997 regalò le World Series ai Florida Marlins, ha centrato nel quinto inning il secondo fuoricampo della sua carriera nei playoff, contribuendo poi anche nell’ottavo con un punto battuto a casa e una corsa a casa base. Il 31enne terza base dominicano, campione con i White Sox nel 2005, ha regalato 2 punti ai compagni.

    Il peggior pericolo per i Giants è solo all’inizio del quinto inning, quando Kinsler spara verso il centro una palla che per pochissimi centimetri non finisce fuori campo. Il seconda base di Texas deve accontentarsi di un doppio, ma Cain, sul monte di lancio, riesce a sopravvivere. Al proprio turno in battuta i Giants spezzano l’equilibrio con il fuoricampo di Renteria. Wilson, il lanciatore partente dei Rangers accreditato della sconfitta, non è già più sul monte di lancio quando i padroni di casa vanno sul 2-0 con Ross, che approfitta del singolo di Uribe. Il colpo di grazia alle ambizioni di Texas arriva nell’ottavo inning, quando San Francisco confeziona 7 punti ad un’eliminazione dalla fine del periodo. 2 li regalano anche i Texas Rangers, quando prima Huff e poi Uribe vengono spediti in prima base per troppi ball permettendo a Posey e Schierholtz di aggiungere 2 punti allo score dei Giants. Poi Renteria confeziona un’altra gemma alla sua gara, infilando un singolo che permette a Ross e Huff di correre fino a casa base. I Rangers si giocano il quarto lanciatore dell’inning (Kirkman) ma le cose non cambiano: il nuovo lanciatore concede subito un triplo a Rowand, che manda a punto Uribe e Renteria. Il 9-0 lo firma lo stesso Rowand, che approfitta del doppio di Torres.

    Texas esce con le proverbiali ossa rotte dalle prime 2 gare delle World Series, e nella notte italiana tra sabato e domenica (alle 0.45 circa), nella prima delle sfide nel proprio stadio, dovrà cercare di mettere il primo punto della sua ipotetica rimonta. Gli ultimi ad essere risaliti da 0-2 e conquistare il trono del baseball MLB sono stati i New York Yankees del 1996 (contro Atlanta): ai Rangers resta solo da imitarli.

    Questo il programma delle World Series:

    Oct. 27 Game 1: Texas Rangers at San Francisco Giants 7-11
    Oct. 28 Game 2: Texas Rangers at San Francisco Giants 0-9
    Oct. 30 Game 3: San Francisco Giants at Texas Rangers FOX 6:57 p.m.
    Oct. 31 Game 4: San Francisco Giants at Texas Rangers FOX 8:20 p.m.
    Nov. 1 Game 5: San Francisco Giants at Texas Rangers, if necessary FOX 7:57 p.m.
    Nov. 3 Game 6: Texas Rangers at San Francisco Giants, if necessary FOX 7:57 p.m.
    Nov. 4 Game 7: Texas Rangers at San Francisco Giants, if necessary FOX /:57 p.m.