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  • Davids ridimensiona Conte e sogna panchina della Juve

    Davids ridimensiona Conte e sogna panchina della Juve

    Qualche settimana fa, Edgar Davids – ex centrocampista della Juventus ed attuale allenatore-giocatore della squadra inglese Barnet – aveva analizzato la situazione in casa Manchester City, non risparmiando qualche frecciatina all’indirizzo di Roberto Mancini sottolineando che il tecnico jesino avrebbe “poca personalità  per gestire lo spogliatoio”. Ma i commenti dell’olandese pare non si siano fermati alle considerazioni su Mancini ed hanno riguardato, in queste ore, anche Antonio Conte il suo ex compagno di squadra – e capitano – ai tempi della Juventus di Marcello Lippi ed, al contrario di quanto ci si poteva attendere, Edgar Davids non è affatto “morbido” nei giudizi verso l’operato del mister salentino. Secondo Davids, infatti, i meriti di Conte per la vittoria nello scorso campionato ed il buon cammino finora intrapreso sarebbero secondari poichè il merito principale è da attribuire alla squadra: “Conte sta facendo bene, ma prima non si può dire fosse un grande allenatore. Cos’ha fatto all’Atalanta?” Dopo il primo “affondo”, arriva anche il secondo tackle, orientato a focalizzare il discorso proprio sulle occasioni che possono capitare nel corso della carriera da allenatore e che possono determinarne il destino: “dipende tutto dal fatto che uno noti le tue qualità e ti dia la squadra giusta” adducendo a tal proposito anche l’esempio di Rijkaard, partito male allo Sparta Rotterdam e poi consacrato sulla panchina del Barcellona.

    Il discorso legato al peso specifico di Conte nell’ambito dei risultati bianconeri, ben presto va a “parare” su un punto ben preciso che rappresenta il sogno della carriera di Davids allenatore: la panchina della Juventus. L’olandese, infatti, sottolinea come la Juventus rappresenti qualcosa di speciale per lui, dopo i lunghi e vincenti anni trascorsi a Torino, che considera un po’ casa sua anche perchè è lì che è nato suo figlio e definendola “una delle città più belle al mondo”. Degli anni in bianconero Davids sottolinea i bei ricordi e le emozioni vissute, “dando tanto e ricevendo tantissimo” evidenziando la forza e  la compattezza di quel gruppo, che definisce “il più forte in cui sia mai stato”. 

    Davids sogna la panchina della Juventus
    Davids sogna la panchina della Juventus | ©Tom Dulat/Getty Images

    A proposito di Juventus, poi, Edgar Davids parla anche del vecchio impianto Delle Alpi che, nonostante i limiti strutturali ed un manto erboso pessimo resta per lui “la storia”, anche se la nuova casa della Vecchia Signora, lo Juventus Stadium, per lui è “fenomenale”. Ecco perchè, come lui stesso rivela, uno dei suoi sogni da allenatore è quello di sedere proprio sulla panchina bianconera e, a precisa domanda, fornisce una precisa risposta: se la Juventus mi chiamasse non potrei rifiutare”

    Ma, se il sogno futuro è a tinte bianconere, Edgar Davids – uniformandosi al trend generale dei calciatori juventini del pre-Calciopoli – non rinnega quella che è stata la gestione della Triade composta da Moggi, Bettega e Giraudo, sottolineando i meriti dal punto di vista dei risultati ottenuti e dell’approccio gestionale, nel rapporto con i calciatori fondato sul dialogo, sul confronto e sulla stima reciproca: Erano bravi dirigenti. A me piace discutere, con loro si poteva parlare direttamente e ti trattavano da professionista, è il massimo quando ci si può confrontare con le persone”.

  • Mancini mascherato da Platt in conferenza stampa

    Mancini mascherato da Platt in conferenza stampa

    Dopo tre stagioni sulla panchina del Manchester City, Roberto Mancini sembra essersi calato perfettamente nella realtà “British”, cogliendone appieno anche il celebre humor ed alcuni aspetti distintivi della cultura inglese  come, ad esempio, la necessità di stemperare le tensioni con un gesto ironico e divertente, senza prendersi troppo sul serio.

    Per questo motivo, alla vigilia della gara di Premier League fra il suo Manchester City e l’Aston Villa, il mister jesino ha rispolverato la sua capacità di dribblare “l’avversario” che lo distingueva da calciatore e, così, si è presentato ai cronisti con la maschera del volto del suo vice David Platt, il quale lo aveva sostituito nelle ultime conferenze stampa, proprio a causa delle tensioni fra Mancio e la stampa, che aveva criticato aspramente il suo operato. Indossare la maschera del suo secondo ha, dunque, voluto essere una simpatica frecciatina ai giornalisti che seguono il City, accompagnando il siparietto con una domanda rivolta ai presenti – “preferite che a parlare sia io oppure David Platt?” – e, solo dopo aver ricevuto una risposta positiva ed aver suscitato le risate dei cronisti, si è tolto la maschera ed ha iniziato a rispondere alle loro domande.

    Fra i quesiti più gettonati, quelli che riguardano la posizione in squadra di Mario Balotelli che, negli ultimi tempi, è solito sedersi in panchina per scelta dello stesso mister, che ha motivato la sua decisione spiegano che “chi non lavora bene sta fuori” ed aggiungendo, però, che il rapporto personale che lo lega a Super Mario non è in discussione “voglio bene a Mario come agli altri calciatore, ma non siamo marito e moglie” ed evidenziando perentoriamente che Balotelli non è sul mercato e, dunque, non c’è alcuna possibilità che possa partire a Gennaio, precisando, inoltre, che il parco attaccanti del City non verrà modificato neppure con ulteriori acquisti “non compreremo nè Suarez nè altre punte dato che abbiamo quattro attaccanti”.

    Mancini
    Roberto Mancini risponde alle critiche mascherato da Platt © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    Ma, a proposito del suo rapporto con i calciatori e della sua capacità di gestire lo spogliatoio e la squadra, alle pesanti critiche rivoltegli nelle scorse settimane dalla stampa inglese si è associato anche Edgar Davids, ex centrocampista della Juventus di fine anni novanta ed inizio duemila. L’olandese è, attualmente, allenatore-giocatore del club londinese di League Two, il Barnet, “senza guadagnare un penny” ma con grande entusiasmo e voglia di divertirsi ancora e, di recente, ha rilasciato un’intervista al tabloid Dalily Mail in cui ha passato in rassegna le caratteristiche di diversi allenatori, fra cui anche lo stesso Roberto Mancini, a proposito del quale Edgar Davids si esprime in maniera piuttosto critica, affermando che “non ci sono tante cose positive da dire” sottolineando la non capacità di Mancini nel riuscire a gestire le persone, perchè “manca di polso”, al contrario di altri tecnici come Van Gaal, Marcello Lippi e Fabio Capello, di cui Davids ha elogiato – rispettivamente – le capacità di preparare le partite, la gestione del gruppo e l’acume tattico.

    Cosa escogiterà questa volta Roberto Mancini per rispondere con ironia anche alle frecciatine di Davids?

    Video di Roberto Mancini mascherato da David Platt in conferenza stampa:

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