La Ligue 1 volge al termine e a due giornate dalla fine vede ancora saldamente al comando l’autentica rivelazione del campionato: il Montpellier, che comanda la classifica con 3 punti di vantaggio sul Psg di Carlo Ancelotti e ben 5 punti su Lille di Eden Hazard, 20enne talento belga prossimo ad accasarsi al Manchester City di Roberto Mancini per la ragguardevole cifra di 30 milioni di euro. Il Montpellier, allenato da Renè Girard, è a 180 minuti da un titolo storico e mai vinto nei suoi 47 anni di storia.
TITOLO VICINO – Vola il Montpellier, mentre il Paris Saint-Germain tiene il passo ma deve sperare in un passo falso della capolista se vuole conquistare un titolo che a metà campionato sembrava saldamente in pugno. Nella 36esima giornata della Ligue 1 giocata lo scorso weekend, la capolista non ha deluso ed è andata a vincere 2-0 sul difficile campo del Rennes, club dove milita il sogno proibito di Milan e Inter Yann M’Vila. Anche il Psg ha ottenuto i 3 punti andando a vincere 4-3 sul campo del Valenciennes grazie alle reti di Nene, Maxwell, Matuidi e Menez. Il prossimo turno in programma domenica prossima potrebbe essere decisivo e vedrà il Montpellier ospitare il Lille, terza forza del campionato francese ed ancora in corsa per il titolo. Il Psg di Carlo Ancelotti ospiterà al Parco dei Principi il Rennes, reduce da due sconfitte consecutive e ancora in corsa per un posto in Europa League.
ADDIO GIROUD? – Se il Montpellier è in testa alla classifica è anche per merito del suo bomber, Olivier Giroud. Il 25enne nazionale francese è il capocannoniere della Ligue 1 con ben 20 marcature all’attivo. Notizia delle ultime ore è l’interessamento del Bayern Monaco. Ecco il commento del bomber Giroud a riguardo: “Non posso parlare personalmente con il club tedesco, ma i miei agenti hanno gia’ avuto un contatto con i loro dirigenti. Si tratta di una squadra molto conosciuta qui in Francia e alla quale tutti aspirano. La concorrenza di Mario Gomez? Sara’ sicuramente lui a trovare spazio nelle partite piu’ importanti”.
Dopo il ko contro il Lille, terminato con il punteggio di 2-1, Ancelotti non molla la presa e crede ancora nello scudetto da parte del suo Psg. Quattro le partite da giocare, Montpellier a +5, solo un miracolo potrebbe permettere ai parigini di conquistare il titolo francese. Più che al primo posto, Ancelotti dovrebbe salvaguardarsi dall’assalto del Lille alla seconda posizione, attualmente distante solo 2 punti. Secondo posto che garantirebbe l’accesso diretto alla prossima Champions League.
Lille – Psg è stata una partita accesa e combattuta. Pastore al 27’ scheggia la traversa su destro al volo. Immediata la risposta di Hazard che con una rasoiata dal limite trova il palo interno e il pallone finisce sul fondo dopo aver attraversato tutta la porta. La ripresa vede ancora Pastore sugli scudi, il quale trova il gol del momentaneo vantaggio parigino su perfetto colpo di testa, su cross dalla destra di Gameiro. Il Lille accusa il colpo e incassa come un pugile in difficoltà. Tuttavia i parigini si complicano la vita. Sakho, commette fallo da ultimo uomo in area di rigore, espulsione e penalty per i padroni di casa. Dagli undici metri Hazard non sbaglia, 1-1!. Il raddoppio arriva solo dopo pochi minuti. Hazard inventa una fantastica rabona, colpo di testa di De Melo in sponda su Roux, che mette dentro il punto del sorpasso.
Ancelotti visibilmente affranto a fine gara ha affermato di credere ancora nello scudetto. Il cammino dei parigini non è dei più solari, 5 punti di distacco a quattro giornate dalla fine non sembrano essere una facile passeggiata. Tuttavia anche la capolista Montpellier ha dalla sua un calendario assai complicato, quindi i giochi sembrano ancora virtualmente aperti.
Intanto la dirigenza parigina ha sondato il terreno per due campioni del Real Madrid, Kakà e Higuain. Che sia un modo per tentare l’assalto a qualcosa di concreto per la prossima stagione? Spesso spendere tanto non equivale a vincere tanto, questo concetto forse non è chiaro ad alcuni sceicchi improvvisati manager di calcio.
E’ Mario Gotze l’European Golden Boy 2011, il premio che il quotidiano sportivo torinese Tuttosport assegna annualmente, dal 2003, a dicembre al giocatore Under 21 che si è messo in luce maggiormente nel corso dell’anno solare e che milita nella massima divisione di tutti i campionati europei.
La giuria composta da 30 giornalisti, rappresentanti di 20 nazioni europee e dai maggiori quotidiani sportivi europei come L’Equipe, France Football, il Times, Bild, Kicker, As, Marca e il de Telegraaf ha incoronato il 19enne gioiello del Borussia Dortmund che ha preceduto nella votazione due astri nascenti del calcio europeo, il centrocampista Thiago Alcantara del Barcellona e il fantasista belga del Lille Eden Hazard succedendo così nell’albo d’oro a Mario Balotelli.
Dotato di una grande tecnica e considerato uno dei maggiori talenti prodotto di quel settore giovanile tedesco che sta sfornando campioncini a volontà, Gotze, nonostante la sua giovane età, è stato uno degli artefici l’anno scorso della conquista del settimo Meisterschale della storia del club giallonero andando a segno per 6 volte nelle 33 presenze accumulate nell’arco della stagione. Quest’anno il centrocampista del Borussia Dortmund, che è seguito dai maggiori club europei, tra i quali Bayern Monaco, Juventus e Arsenal, vanta una media reti strepitosa (4 reti in 10 presenze) andando a segno quasi una volta ogni due partite.
Cresciuto nelle giovanili del Dortmund, Gotze viene lanciato in prima squadra dal tecnico Jurgen Klopp che lo fa esordire in Bundesliga il 21 novembre 2009 e diventando così , con i suoi 17 anni, il giocatore più giovane ad aver giocato nella massima divisione tedesca. Anche il ct della Germania Joachim Low resta colpito dal suo talento tanto da convocarlo in nazionale maggiore. Il 17 novembre 2010 il suo esordio con la Germania– fino ad ora sono 10 i gettoni collezionati – la prime rete lo scorso 10 agosto in amichevole contro il Brasile.
Gotze verrà premiato questa domenica nel pre-partita di Borussia Dortmund – Kaiserslautern e scrive il suo nome lì dove hanno scritto il loro anche Messi, Rooney, Fabregas, Aguero, Pato e Balotelli.
Se non è ultima spiaggia poco ci manca, l’umore in casa nerazzurra è dei più neri e anche se Ranieri predica calma e spinge i suoi a dare una prova di carattere che permetta di uscire da una crisi nera che non sembra avere fine. Il presidente Moratti ha provato a dare un alibi alla squadra scaricando la colpa sugli arbitri, ma in realtà quello che appare evidente è la mancanza di verve e di voglia da parte di molti elementi di quel gruppo che vinse tutto sotto la guida di Mourinho, forse la squadra interista soffre della sindrome depressiva post abbuffata, la mancanza d’appetito di vittorie può in effetti essere una causa di queste continue debacle. Tornando alla partita rientra fra i pali Julio Cesar, mentre in difesa Chivu dovrebbe far coppia con Lucio, lasciando quindi la corsia di sinistra a Nagatomo, mentre sull’ out di destra agirà al solito Maicon. A centrocampo come detto sicuro il rientro di Senijder dietro le punte vertice basso del rombo sarà Stankovic, con Cambiasso e Zanetti ad agire da mezzala al suo fianco. In attacco certo del posto Milito che avrà come compagno di reparto Zarate.
Inter (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Chivu, Lucio, Nagatomo; Stankovic, Cambiasso, Zanetti, Sneijder; Zarate, Milito. A disposizione: Castellazzi, Jonathan,Caldirola, Muntari, Thiago Motta, Alvarez, Pazzini.
In casa Lille, come detto modulo speculare sulla carta per il tecnico Garcia, con Landreau a proteggere la porta francese e una linea a quattro composta da sinistra verso destra da Beria, Basa, Chedjou e Debuchy. Mentre i mediana al centro agiranno Mavuba e Pedretti, il primo più volte visionato dagli osservatori della Juve, mentre sugli esterni a sostegno della manovra d’attacco ci saranno Balmont e Obraniak. In attacco come detto spazio a Sow e al giovane talento di Hazard.
Lille (4-4-2): Landreau; Debuchy, Chedjou, Basa, Beria; Balmont, Mavuba, Pedretti, Obraniak; Sow, Hazard. A disposizione: Enyeama, Bonnart, Rozenhal, Cole, Gueye, De Melo, Rodelin.
“Contro il Lilla sarà una gara importante, dovremo fare una partita intelligente, il risultato è troppo importante, faremo di tutto per vincere. Alla classifica che abbiamo lasciato in Italia ripenseremo da mercoledì, la Champions League è importante, arriviamo dalla vittoria di Mosca, affrontiamo la squadra che segna di più nel campionato francese, che ha ottime individialità, che sa giocare bene in maniera intelligente, quindi sappiamo che ci aspetterà una gara difficile, ma che affronteremo co grande voglia di vincere”
In casa Lille l’allenatore Garcia adotterà un modulo speculare a quello nerazzurro con l’unica differenza che il centrocampo dei francesi sarà schierato in linea e non a rombo come quello interista, potrà contare su un attacco che è quello che ha segnato di più nel proprio campionato e su una difesa solida ma che potrebbe soffrire il gioco fra le linee di Sneijder e gli inserimenti larghi di Zarate favorito nettamente su Pazzini. Unico dubbio della vigilia dovrebbe essere a centrocampo visto il rientro in rosa di Thiago Motta che si giocherà un posto da titolare con Stankovic.