Tag: Eden Hazard

  • Europa League, il Chelsea di Sarri trionfa nella notte di Baku

    Europa League, il Chelsea di Sarri trionfa nella notte di Baku

    Un secondo tempo straordinario basta al Chelsea di Maurizio Sarri per battere 4-1 l’Arsenal ed alzare al cielo di Baku l’Europa League 2018/19.

    Giroud prima, Pedro e la doppietta, il primo su rigore, di Hazard poi hanno lanciato i Blues verso il successo rendendo inutile il bel gol di Iwobi che era valso il momentaneo 1-3.

    Il Chelsea mette così nella propria bacheca la seconda Europa League, dopo la vittoria del 2012/13, primo successo invece per Maurizio Sarri che fa subito centro alla prima finale europea.

    Un successo, quello del tecnico italiano, arrivato partendo dalla gavetta delle categorie dilettantistiche italiane e giunto dopo un triennio al Napoli nel quale aveva espresso un gran bel calcio ma che non aveva portato ad ottenere alcun trofeo.

    Delusione per l’Arsenal e per il re di Europa League Unai Emery, i Gunners dopo una prima mezz’ora in controllo del match si sono poi sciolti subendo un tris di reti in poco più di un quarto d’ora nella ripresa.

    Veniamo al racconto della finale di Europa League di Baku.

    La gara inizia su ritmi piuttosto bassi con le due squadre molto attente a non commettere il minimo errore. Al 8° prima chance per l’Arsenal con Aubameyang che prova a girare verso la porta una respinta di Kepa, il pallone finisce sul fondo. Passano 10 minuti ed è Lacazette a presentarsi in area, Kepa è bravo in uscita ad ostacolare ma non a toccare l’attaccante e la palla sfila oltre la linea. Il Chelsea si vede intorno al 25° ma Giroud non riesce a controllare in area, palla persa. I Gunners ci provano al 27° con un gran tiro da fuori di Xhaka che pizzica la traversa. La partita si apre e al 33° Emerson da dentro l’area lascia partire una discreta conclusione ma Cech è pronto e respinge. Al 39° strepitoso riflesso di Cech che riesce ad intercettare il rasoterra incrociato di Giroud. Il primo tempo della finale di Europa League si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 49° la sblocca il Chelsea, Emerson pennella il cross per Giroud che, in tuffo, con il colpo di testa batte Cech. L’Arsenal prova a reagire alzando il ritmo ma i Gunners vengono puniti al 60° da Pedro che gira di prima verso la porta un perfetto assist di Hazard. Al 65° Maitland-Niles “tampona” in area Giroud, è rigore che Hazard trasforma con freddezza. Emery si gioca la carta Iwobi al 67° e dopo due minuti il numero 17 con un gran tiro da fuori accorcia le distanze. E’ solo un illusione perché dopo soli 5 minuti il Chelsea recupera palla, Giroud dentro l’area serve un cross morbido per Hazard che non ha problemi a girare in rete. Il quarto gol dei Blues in sostanza chiude il match, il Chelsea va vicino più volte alla quinta segnatura mentre per i Gunners si mette in luce il giovane Willock. Finisce in trionfo per il Chelsea di Maurizio Sarri che conquista l’Europa League nella notte di Baku.

     

    CHELSEA – ARSENAL 4-1 (49° Giroud (C), 60° Pedro (C), 65° rig., 72° Hazard (C), 69° Iwobi (A))

    Chelsea (4-3-3): Kepa; Azpilicueta, Christensen, David Luiz, Emerson; Kantè, Jorginho, Kovacic (76° Barkley); Pedro (71° Willian), Giroud, Hazard (89° Zappacosta).

    Allenatore: Sarri.

    Arsenal (3-4-1-2): Cech; Sokratis, Koscielny, Monreal (67° Guendouzi); Maitland-Niles, Torreira (67° Iwobi), Xhaka, Kolasinac; Özil (77° Willock); Aubameyang, Lacazette.

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Pedro (C), Christensen (C).

  • Russia 2018: il Belgio conquista uno storico terzo posto

    Russia 2018: il Belgio conquista uno storico terzo posto

    Il Belgio compie un altro passettino nella propria storia calcistica, battendo 2-0 l’Inghilterra infatti i Diavoli Rossi hanno conquistato il terzo posto a Russia 2018, un risultato storico per la nazionale belga che aveva come miglior posizione il quarto posto del Mondiale 1986.

    Delusione invece per l’Inghilterra che è parsa una squadra svogliata e senza stimoli e che ha sostanzialmente regalato un tempo agli avversari. Il risveglio del secondo tempo, con alcune occasioni piuttosto ghiotte, non è bastato a riequilibrare il risultato ma anzi nel finale il Belgio ha punito, con la propria migliore arma ovvero la ripartenza, la difesa dei Tre Leoni trovando il gol del definitivo 2-0.

    Veniamo al racconto della finale 3°/4° posto di Russia 2018, Belgio-Inghilterra. 

    Pronti via e con una classica ripartenza il Belgio trova il vantaggio, Lukaku allarga per Chadli, l’esterno mette il cross in mezzo su cui si lancia Meunier che anticipa la difesa ed insacca. Al 12° serve un gran riflesso di Pickford per negare il raddoppio a De Bruyne, solo in area dopo una disattenzione della difesa inglese. Solo Belgio in campo e al 19° è Lukaku ad avere la grande occasione ma non è rapido e la difesa avversaria salva. Al 23° si vede finalmente anche l’Inghilterra, Sterling controlla un bel lancio, appoggia la palla a Kane che però colpisce male, il pallone sfila a lato. Ci prova in acrobazia Alderweireld al 35°, la sua conclusione si deposita sopra la rete. Nel recupero del primo tempo altra palla buona per Lukaku che controlla bene, punta Stones che non si fa superare e devia in corner. Il primo tempo si chiude coi Diavoli Rossi avanti 1-0.

    Si riparte con Southgate che inserisce Lingard e Rashford per Rose e Sterling davvero negativi nel primo tempo.  Nei primi 10 minuti non si vedono grandi occasioni ma certamente c’è un’Inghilterra più propositiva in campo. Al 56° gran palla di De Bruyne per Lukaku che controlla male e permette a Pickford di bloccare in uscita bassa. Al 70° il pareggio sembra fatto, Dier riceve, salta secco Kompany, prova il colpo sotto con cui supera Courtois ma trova uno strepitoso Alderweireld che salva sulla linea. Dier è il più pericoloso dei suoi, al 73° prova anche con il colpo di testa, palla fuori non di molto. Al 80° ripartenza micidiale del Belgio, Mertens serve un cross verso Meunier che colpisce al volo, bravo Pickford a respingere a mano aperta. Due minuti dopo però il raddoppio arriva, De Bruyne serve Hazard, il numero 10 belga entra in area e piazza la palla alle spalle di Pickford. Finisce così, il terzo posto a Russia 2018 se lo aggiudica il Belgio. 

     

    BELGIO – INGHILTERRA 2-0 (4° Meunier, 82° Hazard)

    Belgio (3-4-3): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Meunier, Tielemans (78° Dembelé), Witsel, Chadli (39° Vermaelen); De Bruyne, Lukaku (60° Mertens), E.Hazard.

    Allenatore: Martinez.

    Inghilterra (3-5-2): Pickford; Jones, Stones, Maguire; Trippier, Loftus-Cheek (84° Dele Alli), Dier, Delph, Rose (46° Lingard); Sterling (46° Rashford), Kane.

    Allenatore: Southgate.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Stones (I), Maguire (I), Witsel (B).

  • Brasile 2014: un guizzo di Higuain regala la semifinale all’Argentina

    Brasile 2014: un guizzo di Higuain regala la semifinale all’Argentina

    Il primo gol di Higuain a Brasile 2014 permette all’Argentina di imporsi per 1-0 sul Belgio e regalare così all’Albiceleste la semifinale mondiale.

    Una partita non certo bellissima, con un Argentina che ha gestito per lunghi tratti la gara, contro un Belgio che è parso piuttosto stanco, non ha potuto contare su Hazard in giornata no e che ha tentato l’assedio con i lanci lunghi solo nel finale di gara.

    Sabella schiera i suoi con un 4-4-2 con Basanta a sostituire lo squalificato Rojo, Demichelis al centro della difesa al posto di Fernandez, Di Maria e Lavezzi larghi sulle fasce, Messi ed Higuain di punta.

    Wilmots non cambia modulo ma rinuncia nuovamente a Mertens, preferendogli Mirallas e dando le chiavi dell’attacco al giovane Origi.

    Gonzalo Higuain
    Gonzalo Higuain

    Parte forte l’Argentina con una palla messa in mezzo da Lavezzi al 3° e salvata da Kompany. Al 8° si sblocca la gara, Di Maria tocca verso l’area, la palla viene deviata e giunge ad Higuain che di prima lascia partire un tiro che supera Curtois. Al 26° primo abbozzo di reazione belga con un bel tiro di De Bruyne su cui si salva Romero con la respinta. Al 33° Sabella è costretto al cambio, Di Maria non ce la fa, pare un problema muscolare, al suo posto entra Perez. Gran giocata di Messi al 40° con la quale la Pulce si conquista una punizione dal limite, lo stesso 10 argentino calcia ma il pallone va alto. Al 41° altra occasione per il Belgio, cross di Vertonghen e colpo di testa di Mirallas che esce di poco con Romero che pareva battuto. Dopo 2 minuti di recupero Rizzoli fischia la fine del primo tempo.

    Si riparte senza cambi e nei primi 10 minuti si assiste ad un controllo della gara da parte dell’Argentina con una doppia chance per Higuain: al 51° un suo tiro dopo una deviazione sfiora il palo, al 55° la sua conclusione scheggia la traversa. Al 59° Wilmots si gioca le carte Lukaku e Mertens ed un minuto dopo Fellaini con un buon colpo di testa non va lontano dal bersaglio grosso. Il Belgio ci prova, cerca di pressare ed attaccare con lanci lunghi sperando nelle spizzate di Fellaini ma l’Argentina tiene. Al 93° dopo gli assalti del Belgio, Messi ha il pallone per chiudere la gara ma solo davanti a Curtois si fa ipnotizzare dal portiere in uscita. Un minuto e Lukaku ha la chance per pareggiare ma anzichè calciare la mette in mezzo e Garay salva, è l’ultima occasione perchè poi al quinto minuto di recupero Rizzoli fischia la fine.

     

    ARGENTINA – BELGIO 1-0 (1-0)(8° Higuain)

    ARGENTINA (4-4-2): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Basanta; Di Maria (33° Perez), Biglia, Mascherano Lavezzi (70° Palacio); Messi, Higuain (80° Gago).

    Allenatore: Sabella.

    BELGIO (4-2-3-1): Curtois; Alderweireld, Van Buyten, Kompany, Vertonghen; Witsel, Fellaini; Mirallas (59° Mertens), De Bruyne, Hazard (75° Chadli); Origi (59° Lukaku).

    Allenatore: Wilmots.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Hazard (B), Alderweireld (B), Biglia (A).

  • Cantera Milan in gol Kingsley Boateng. Mourinho batte Mazzarri

    Cantera Milan in gol Kingsley Boateng. Mourinho batte Mazzarri

    Dopo la deludente prova contro il Manchester City rimediando una pesante sconfitta per 5-3, il Milan trova il riscatto battendo in finalina il San Paolo per 1-0. (altro…)

  • Hazard gesto folle ma il raccattapalle ha simulato

    Hazard gesto folle ma il raccattapalle ha simulato

    Non volendo rubare il mestiere a simpatici personaggi quali Raz Degan e Daniele Bossari, diciamo la nostra sul fatto del giorno, ovvero l’episodio che ha visto come protagonista Eden Hazard insieme al raccattapalle inglese. Sinceramente sono rimasto un po’ perplesso quando ho letto titoli e commenti contrari al comportamento del calciatore belga, sebbene in Italia sia la quotidianità credere anche agli asini che volano o comunque avere come Presidente del Consiglio l’illustre … (lascio a voi occupare i puntini di sospensione). Chi ha il coraggio, riguardando il video, di dire che Eden Hazard ha scalciato il raccattapalle? Davvero, ditemelo. Perché qui la situazione è diventata demenziale. Ma era Swansea-Chelsea o l’incontro in differita di Triple H versus Hulk Holgan?

    Il raccattapalle inglese a terra in Swansea-Chelsea | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Il raccattapalle inglese a terra in Swansea-Chelsea | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    A meno che il padre del bambino non sia quello che corre verso gli stewards, manco stesse facendo la staffetta dei centometri, ipotizziamo che il raccattapalle inglese sia in realtà il figlio segreto di Sergio Busquets (magari appoggiandoci su un diverso calendario e su rotazioni terrestri più frequenti). Inutile descrivere ancora l’episodio, c’è il tasto play del video per quello. Da notare però come inizialmente il bambino mandi a quel paese Hazard, salvo poi ricordarsi di stendersi sul prato e continuare il pianto, sotto gli occhi indiscreti della progenie di Shakespeare.

    Voi lettori da che parte state?

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  • Hazard perde la testa, il Chelsea la Coppa

    Hazard perde la testa, il Chelsea la Coppa

    Il Chelsea continua a non convincere ma soprattutto a perdere colpi. Quello di ieri sera, in particolare, sancisce l’eliminazione dei Blues dalla Coppa di Lega. Dopo la sconfitta in semifinale contro lo Swansea per 2-0 nella gara di andata, il Chelsea non riesce ad andare oltre lo 0-0 sul campo ospite e viene quindi eliminato in modo abbastanza sorprendente. La classifica della Premier League è deprimente per la squadra di Benitez che si trova terza con 45  punti a sei lunghezze di distanza dal Manchester City e a 11 dal Manchester United.  In Champions il gioco è già finito e per gli ex campioni d’Europa, con l’eliminazione ai danni dello Swansea, sfuma l’obbiettivo più papabile di una stagione da dimenticare. I Blues, fra l’altro, hanno perso a dicembre in modo clamoroso il Mondiale per Club dopo essere stati strapazzati a inizio agosto dall’Atletico Madrid nella finale della Supercoppa Europea. Un vero e proprio disastro fin qui la stagione del Chelsea. A Londra sono già tutti d’accordo nel considerare Rafa Benitez unico colpevole di questa debacle. La panchina del Chelsea, si sa, è una di quelle che scotta e la permanenza su di essa è un’impresa titanica. Per maggiori informazioni chiedere a Di Matteo, l’autore del miracolo Champions, esonerato senza pietà appena qualche mese fa. I nomi circolano e Benitez deve rimettersi in carreggiata al più presto se vuole evitare brutte magagne.

    Eden Hazard perde la testa | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Eden Hazard perde la testa | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    FOLLIA HAZARD – Tornando alla gara di Coppa di Lega disputata ieri sera contro lo Swansea, dobbiamo segnalare un bruttissimo episodio causato da Eden Hazard, talento belga del Chelsea. Siamo al minuto trentacinque del secondo tempo di gioco quando un raccattapalle tarda nella consegna di un pallone. Non sembra niente di nuovo sotto il sole visto che la pratica è abbastanza diffusa nei vari campionati europei. Comunque sia Hazard, decisamente fuori di senno, ha pensato bene, per far riprendere più in fretta il gioco, di farsi giustizia da solo. Il giocatore del Chelsea ha violentemente colpito il giovane raccattapalle con un calcio suscitando l’ira dei tifosi dello stadio di casa. L’arbitro non ci ha pensato due volte: cartellino rosso e decisione sacrosanta per un gesto bruttissimo fatto da un talento come Hazard. A maggior ragione l’episodio non trova giustificazione in quanto è avvenuto in una semifinale quando ancora mancavano dieci minuti al termine, tempo utile per la squadra di Benitez di riuscire ad andare ai tempi supplementari. Hazard ha chiesto scusa al giovane raccattapalle ma il suo gesto non passerà impunito. Il giocatore rischia una squalifica di almeno tre giornate e inoltre la commissione disciplinare della Football Association sarebbe in procinto di avviare un’inchiesta.

    L’OMBRA DI MOU – Benitez ovviamente è stato attaccato da ogni dove per questa ennesima caduta del Chelsea del ricchissimo magnate Abramovic. Il presidente russo non ci sta e, dopo aver investito molti milioni durante il calciomercato estivo per rafforzare ulteriormente la rosa, non ammette sconfitte di questo tipo. La sensazione è che la panchina di Benitez abbia i minuti contati e sia pronta a esplodere da un momento all’altro. Per ora l’ex allenatore dell’Inter mantiene la posizione forse per mancanza di alternative. Nei giorni scorsi era circolata l’indiscrezione di un probabile ritorno di Mourinho sulla panchina dei Blues ma il portoghese è al momento impegnato con il Real Madrid. A fine stagione può però tutto succedere.

    Il video di Hazard che colpisce un raccattapalle

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  • Chelsea Guardiola rifiuta, rinnova Di Matteo

    Chelsea Guardiola rifiuta, rinnova Di Matteo

    Roman Abramovic, patron del Chelsea campione d’Europa, ci ha provato in tutti i modi per convincere Guardiola a diventare il nuovo tecnico blues. Ma l’ex allenatore del Barcellona non è intenzionato a riprendere la carriera di allenatore già dalla prossima stagione; infatti per lui si prospetta un anno sabbatico prima di ritornare in pista ed iniziare una nuova sfida in un grande club europeo. D’altronde le offerte non mancano a Pep (in 4 anni Barça ha conquistato 14 trofei su 18 disponibili) e non mancheranno neanche in futuro visto che oltre al Chelsea c’è il forte attestato di stima del Manchester United che lo vedrebbe bene come possibile erede di Alex Ferguson, qualora il tecnico dei Red Devils decidesse di terminare la propria avventura ultradecennale sulla panchina dello United.

    Roberto Di Matteo © Alex Livesey/Getty Images

    Non sarà Guardiola a sedere sulla panchina del Chelsea, che nella prossima stagione ripartirà quindi da colui che l’ha portato sul trono d’Europa. Roberto Di Matteo è ad un passo dal trovare l’accordo con Abramovic sulla base di un contratto pluriennale. Il tecnico italiano, subentrato ad Andrè Villas Boas lo scorso marzo, in soli 4 mesi è riuscito a trionfare in 2 competizioni (Fa Cup e Champions League), cosa non riuscita neanche a grandi allenatori come Mourinho e Ancelotti. Inoltre l’ex giocatore del Chelsea è ben voluto dai tifosi londinesi così come i calciatori blues hanno dimostrato di seguire molto volentieri le sue metodologie di gioco. Abramovic difficilmente potrà esimersi dal confermarlo come allenatore blues visto che i risultati ottenuti dall’ex calciatore della Lazio parlano da soli.

    La squadra campione d’Europa si sta già proiettando verso la prossima stagione dove dovranno non solo difendere il titolo europeo ma dovranno anche tornare a recitare un ruolo da protagonisti nella Premier League (nella scorsa stagione il Chelsea ha concluso sesto e non si è qualificato alla Champions, poi grazie alla vittoria con il Bayern ha ottenuto la qualificazione diretta alla prossima Champions League, estromettendo il Tottenham che aveva terminato al quarto posto). Per riuscire in tale intento la società blues non sta badando a spese visto che nella sezione acquisti del Chelsea già troviamo grandi nomi come Marko Marin, Eden Hazard, Givanildo Hulk, giocatori dalle grandissime qualità che avranno l’onere di non far rimpiangere l’addio di Didier Drogba, vero simbolo blues nelle ultime 8 stagioni.

  • Chelsea scatenato, arriva Hulk dal Porto

    Chelsea scatenato, arriva Hulk dal Porto

    Nonostante il raggiungimento della vetta europea, il Chelsea di Ramon Abramovic non è assolutamente appagato e a suon di milioni sta costruendo un vero e proprio squadrone. Dopo l’accordo raggiunto con il Lille per Eden Hazard (costato 40 milioni di euro), i blues stanno per piazzare il colpo simbolo del mercato internazionale sia per l’esborso economico sia per le qualità del giocatore in questione.

    Givanildo Hulk, roccioso attaccante del Porto, è prossimo ad accasarsi a Stamford Bridge grazie ad un assegno di 47 milioni di euro che il Chelsea verserà nelle casse del club portoghese. Sarà proprio lui l’erede di Didier Drogba che ha lasciato da vincitore la squadra di Londra campione d’Europa in carica.

    Givanildo Hulk © FRANCISCO LEONG/AFP/GettyImages

    Givanildo Vieira de Souza in arte Hulk. Compirà 26 anni il prossimo 25 luglio ed è reduce da 4 stagioni di altissimo livello con la maglia del Porto, tra cui ricordiamo la stagione 2010/2011 nella quale Hulk insieme a Falcao e Villas Boas vinse campionato e coppa portoghese più l’Europa League, insomma un triplete bello e buono. Dopo gli addii di Falcao e il tecnico portoghese anche Hulk è pronto a cambiare destinazione, precisamente andrà a Londra ma non troverà il tecnico che lo ha valorizzato meglio (Villas Boas). Poco importa però al brasiliano che a suon di gol e assist si è guadagnato la fama di attaccante completo e non è un caso se il Chelsea dopo aver speso 40 milioni per Hazard ne sta per spendere altri 47 per assicurarsi le sue prestazioni. Con il Porto l’attaccante della nazionale brasiliana ha giocato ben 4 stagioni totalizzando 52 reti in 96 presenze. Hulk inoltre è nel giro della nazionale da 3 anni nei quali ha vestito la maglia verdeoro 10 volte segnando 2 reti.

    Dopo la vittoria in Champions League, la prima della storia blues, il Chelsea è letteralmente scatenato in chiave mercato. Dopo gli acquisti di Kevin De Bruyne dal Genk, Marko Marin dal Werder Brema, Eden Hazard dal Lille arriverà l’erede di Drogba. Vincere è difficile, confermarsi lo è di più. Abramovic la penserà sicuramente così e il rafforzamento massiccio che sta operando può essere visto nell’ottica di volersi confermare al vertice in Europa e non solo (Premier League).

  • Eden Hazard Chelsea colpo Champions

    Eden Hazard Chelsea colpo Champions

    Eden Hazard Chelsea grandissimo colpo di mercato. I Blues l’anno prossimo avranno tra le loro fila il fantasista belga Eden Hazard. Ad annunciarlo è stato lo stesso giocatore nella serata di ieri tramite la sua pagina twitter: “Firmo per il vincitore della Champions League”. Poche parole ma molto significative per i tifosi blues che dalla prossima stagione potranno ammirare da vicino le gesta del campione belga classe 1991. Il Chelsea di Ramon Abramovich ha battuto la concorrenza agguerrita di Manchester United e Manchester City; proprio la squadra di Roberto Mancini sembrava fino a poco tempo fa la prossima destinazione del talento belga che tuttavia ha deciso di approdare a Stamford Bridge. Non sono state ancora rese note le cifre dell’accordo tra Chelsea e Lille ma secondo quanto si vocifera i campioni d’Europa verseranno nelle casse del club francese una cifra molto vicina ai 40 milioni di euro.

    Eden Hazard © DENIS CHARLET/AFP/Getty Images

    Eden Hazard Chelsea L’ex Lille è uno dei talenti più luminosi del calcio mondiale. Ha esordito nelle giovanili del Lille, squadra francese che lo ha di fatto lanciato nel calcio che conta. Nel suo palmares annoveriamo un campionato francese e una coppa francese vinta con il Lille nel 2010/2011 mentre a livello individuale il giovane Hazard è stato eletto miglior calciatore della Ligue 1 sia nel 2011 che nel 2012. Il calciatore della nazionale belga è reduce da 5 stagioni al Lille con 191 presenze e 47 gol segnati. In nazionale ha all’attivo 28 presenze ed un solo gol segnato.

    I campioni d’Europa non sono nuovi ad acquistare giocatori di nazionalità belga. Hazard è l’ultimo calciatore della nazionale belga ad approdare alla corte di Ramon Abramovich, infatti prima del 21enne ex Lille, la squadra londinese aveva acquistato il centravanti Romelu Lukaku (acquistato il 6 agosto 2011 per 22 milioni di euro) e il portiere Thibaut Courtois attualmente in prestito all’Atletico Madrid con cui ha vinto giocando da titolare l’Europa League 2012. Oltre a Lukaku e Courtois il Chelsea nell’ultimo mercato invernale si è assicurato dal Genk le prestazioni di un altro talento belga ovvero Kevin De Bruyne.

  • Ligue 1, Montpellier ad un punto dallo storico titolo

    Ligue 1, Montpellier ad un punto dallo storico titolo

    Non molla un colpo il Montpellier di Renè Girard che nella 37esima giornata della Ligue 1 spazza via anche il Lille, campione di Francia in carica. Alla squadra rivelazione del campionato ora basterà un punto per fregiarsi di un titolo mai vinto nei suoi 47 anni di storia. C’è poco da fare invece per il Paris Saint-Germain di  Carlo Ancelotti, a cui non basta più neanche vincere 3-0 in casa per riportare a Parigi un titolo nazionale che manca dalla stagione 1993/1994. Unica consolazione per i parigini è la matematica qualificazione alla fase a gironi della prossima Champions League.

    MONTPELLIER: GOAL AL ’94, TITOLO VICINO – Grandi emozioni nella 37esima giornata della Ligue 1 disputata domenica scorsa sui campi francesi. Il Paris Saint-Germain era chiamato a vincere e sperare in un passo falso della capolista impegnata nella difficile sfida con il Lille di Eden Hazard. I parigini, che ospitavano al Parco dei Principi il Rennes quinto in classifica, non hanno avuto molti problemi nel raggiungere i 3 punti grazie ad una tripletta messa a segno nella ripresa dal brasiliano Nenè. Pastore e compagni vincono 3-0 e salgono a quota 76 punti e da Montpellier sembrano arrivare buone notizie visto che i padroni di casa non riescono a sbloccare la partita. Ma quando a Parigi cominciano a credere di potersi giocare il titolo in un’ultima giornata al cardiopalma arriva il goal che non ti aspetti, per di più allo scadere.

    Karim Ait Fana © PASCAL GUYOT/AFP/GettyImages

    Infatti a Montpellier mancano 30 secondi dal triplice fischio finale, quando uno strepitoso Olivier Giroud porta a spasso la difesa avversaria e serve un assist al bacio a Karim Ait Fana, che a porta vuota non sbaglia e sigla un goal storico che vale 3/4 di titolo. Montpellier tocca quota 79 punti( +3 sul PSG). Ai ragazzi di Renè Girard adesso basterà conquistare un pareggio nell’ultima giornata della Ligue 1 (in programma domenica 20 maggio)che li vede opposti all’Auxerre, ultimo della classe e già retrocesso. Il Paris Saint-Germain se la vedrà con il Lorient, invischiato nella lotta salvezza. 90 minuti e 1 punto da conquistare sono gli ultimi due ostacoli per una squadra che ha sorpreso la Francia intera. Chi l’avrebbe mai detto? Chapeau.