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  • MotoGP, Stoner il più veloce nella prima giornata a Sepang

    MotoGP, Stoner il più veloce nella prima giornata a Sepang

    Ha preso il via questa mattina la tre giorni di test pre-stagionali della MotoGP in avvicinamento al la prima gara del campionato 2012. Teatro delle seconde prove della stagione è stato ancora una volta il torrido circuito di Sepang in Malesia, dove la temperatura atmosferica in mattinata ha toccato i 30°C,e addirittura i  40°C sull’asfalto. Temperature che in Italia sono ancora impensabili e che hanno reso poco facile lo svolgimento del test..

    Casey Stoner | © Mohd Rasfan/Getty Images

    Nessuna novità in testa alla classifica dove il più veloce di tutti ancora una volta è stato Casey Stoner con il tempo di 2.01:761. Il pilota australiano è stato l’unico pilota in pista a scendere sotto il muro dei 2.02 anche se i tempi fatti segnare oggi sono stati più alti rispetto all’ultimo test del 2 febbraio sempre sullo stesso circuito di oltre un secondo a causa delle pessime condizioni della pista, a detta dei piloti presenti molto più scivolosa del solito. Il campione della Honda ha realizzato però poche tornate, solo 16 giri, fermato nel pomeriggio dall’arrivo della pioggia che gli ha impedito di migliorare il tempo.

    Le posizioni si sono cosi congelate per tutto il prosieguo della sessione e come dimostrazione della forza della Honda c’è il secondo posto di Daniel Pedrosa, che si è fermato a soli due decimi dal suo compagno di squadra. Lo spagnolo ha compiuto molte più tornate rispetto al suo team-mate, ben 36, piazzando il suo miglior crono al 12esimo passaggio in 2.02:005.

    Alle spalle del duo ufficiale Honda troviamo le due Yamaha ufficiali di Jorge Lorenzo e Ben Spies, staccati rispettivamente di sei decimi (2.02:436 per lo spagnolo) e un secondo (2.02:819 per lo statunitense). I due Yamahisti hanno effettuato pressochè le stesse tornate impegnati a a capire le importanti novità tecniche riguardanti soprattutto l’evoluzione del nuovo motore che dovrebbe essere utilizzato per la prossima stagione e il nuovo cambio in stile Honda che dovrebbe diminuire le vibrazioni e ridurne i tempi in inserimento marcia.

    Quinto posto per la Honda Gresini di Alvaro Bautista. Lo spagnolo, con la Honda che avrebbe dovuto essere di Marco Simoncelli, ha girato in 2.02:959 mettendosi alle spalle per due decimi la prima Ducati di Nicky Hayden. Lo statunitense nonostante le sue condizioni non fossero al meglio è stato il pilota più attivo oggi in pista con i suoi 55 giri all’attivo il migliore dei quali in 2.03:132, cercando di ritrovare il ritmo e la migliore forma in attesa dell’inizio del campionato.

    Il compagno di team Valentino Rossi chiude all’ottavo posto preceduto da Crutchlow e alle prese con una GP12 che pare ancora in non perfette condizioni. Il Dottore ha lavorato soprattutto sull’elettonica della moto completando 39 giri e chiudendo con il miglior tempo di 2.03:245, comunque con un distacco invariato da Stoner in confronto con l’ultimo test. Il pesarese è stato anche l’unico insieme a Dovizioso a girare nel pomeriggio con pista bagnata testando il comportamento della sua Ducati con gomme rain. Per il forlivese invece arriva soltanto l’11esima posizione con tanti problemi di trazione che sembrano difficilmente risolvibili sulla sua M1.

    Chiudono la classifica le tre CRT presenti sul circuito di Edwards staccato di 4 secondi e Silva e Hernandez con 6 e 7 secondi di ritardo.

     

     

  • Superbike, Biaggi e Checa vincono a Phillip Island

    Superbike, Biaggi e Checa vincono a Phillip Island

    Dopo la tragedia per la morte del giovane pilota australiano Oscar McIntyre durante la gara di contorno di sabato mattina della Superstock 600  e il conseguente annullamento della Superpole, la Superbike è ritornata in pista oggi per mettere in scena il primo atto del Mondiale 2012 sul circuito di Phillip Island.

    Protagonista assoluto di giornata è stato Max Biaggi, che si è aggiudicato la prima manche in assoluta scioltezza favorito anche dalla caduta di Carlos Checa nei primi giri della gara, e ottenuto un secondo posto strepitoso in Gara 2 dopo una rimonta incredibile dall’ultimo posto. Bene anche Melandri, secondo in Gara 1, e a podio anche Guintoli e Sykes.

    GARA 1 – A scattare davanti a tutti nella prima manche è la Kawasaki di Tom Sykes, autore del miglior tempo  nella prima qualifica del venerdi. La lotta iniziale coinvolge ben quattro piloti con Sykes, Checa, Biaggi e Rea, con il campione del mondo in carica che cerca di fare subito il vuoto davanti superando la Kawasaki. Dopo essersi sbarazzati di Sykes, che aveva tutt’altro passo, il pilota Ducati e Aprilia danno vita ad un bel duello nei primi giri della gara fatto di sorpassi e controsorpassi ma la sorpresa avviene poche tornate più tardi quando Checa apre il gas troppo presto all’uscita della curva 3 vedendosi catapultato sulla ghiaia dalla sua 1198R dopo un volo spettacolare che per fortuna non ha riportato conseguenze fisiche per il pilota. Da quel momento in poi la leadership della gara non è mai stata in dubbio con Biaggi a fare l’andatura e a consolidare giro dopo giro la 17esima vittoria in Superbike che gli permette di eguagliare il record di un altro grande delle derivate di serie, Pierfrancesco Chili.

    La vera battaglia si disputa alle sue spalle con l’accesa lotta per il podio con Guintoli e un grande Marco Melandri che riesce a beffare proprio nel finale di gara il francese della Ducati e a conquistare una seconda posizione che porta alla BMW il miglior risultato dalla sua entrata in Superbike. Ai piedi del podio il poleman Tom Sykes davanti al ceco Jakub Smrz, mentre alla fine cede Johnny Rea, arrivato alle spalle della Suzuki del nostro Michel Fabrizio. Bene anche l’esordiente Davide Giugliano campione Superstock 600 e compagno di Carlos Checa, arrivato in nona posizione, e Lorenzo “zorro” Zanetti che chiude appena fuori dalla top-ten in 11esima posizione. Dodicesimo Leon Haslam, molto positivo nonostante due chiodi nella tibia operata qualche giorno fa hanno fatto si che le sue condizioni fisiche non fosseroal 100%.

    Biaggi, Checa e Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    GARA 2: nella seconda manche Carlos Checa rimedia alla grande all’errore commesso nella mattinata vincendo senza alcun problema Gara 2  e prendendosi la rivincita sul corsaro di casa Aprilia. L’episodio cruciale che vede protagonista proprio il campione del mondo 2010 avviene poco dopo la partenza quando Biaggi nel tentativo di sopravanzare la Kawasaki di Sykes allarga troppo la curva e finisce sulla ghiaia perdendo secondi preziosissimi ed è cosi costretto a rimontare dall’ultima posizione. Mentre davanti Checa riesce a sbarazzarsi di Rea e Sykes andando a gestire al meglio il prosieguo della gara, Max riesce a risalire la classifica a suon di giri veloci e di sorpassi spettacolari grazie anche ad una Aprilia in forma che fa registrare velocità di punta assolutamente eccezionali.

    Nel finale di gara dopo essersi sbarazzato di Melandri riesce a raggiungere e superare Sykes e Rea conquistando una seconda posizione davvero insperata e alle sue spalle la lotta per l’ultimo posto sul podio viene vinta dal britannico della Kawasaki che riesce a sfruttare il calo delle gomme di Rea andandolo a superare sul rettilineo finale. Grande gara ancora una volta per Haslam che riesce a vincere il duello in famiglia con Melandri piazzando la sua BMW in quinta posizione davanti a quella dell’italiano, mentre Fabrizio è costretto al ritiro nei primi giri della gara. Tredicesima e14esima posizione per Giugliano e Zanetti alle spalle dell’ex compagno in Aprilia di Biaggi Leon Camier.

    Il bilancio dopo il primo appuntamento della stagione vede l’italia primeggiare con Biaggi che comanda in classifica con 45 punti grazie al primo e al secondo posto di oggi seguito da Marco Melndri a 15 lunghezze di distacco. Più staccato il campione del mondo in carica Carlos Checa con 20 punti di distacco, alle spalle anche di Sykes per quattro lunghezze.
    Prossimo appuntamento tra circa un mese e andrà in scena l’1 aprile sul circuito di Imola.

  • Test Superbike, Sykes chiude primo a Phillip Island

    Test Superbike, Sykes chiude primo a Phillip Island

    Tom Sykes ha ottenuto il miglior tempo nella seconda e ultima giornata di prove sul circuito di Phillip Island in Australia dove già nel week-end la Superbike scenderà in pista per cominciare l’avventura 2012 del campionato delle derivate di serie. Il pilota della Kawasaki fa registrare il miglior crono nella mattinata con il tempo di 1.31:648, due decimi meglio del record fatto registrare da Troy Corser nel 2007 con la Suzuki GSX, e ottenuto con gomma leggermente più morbida rispetto al campione del mondo in carica Carlos Checa preceduto di soli 4 millesimi. Il pilota spagnolo ha preferito però non forzre la mano visto il prossimo impegno di campionato ma ha comunque mostrato già un buon passo facendo capire che ancora una volta i conti per il campionato bisognerà farli con lui e con la sua 1098R.

    Alle spalle dei primi due troviamo l’altra Ducati di Jakub Smrz, vicinissimo anche lui alla vetta della classifica con solo un decimo e mezzo di ritardo da Sykes. Il pilota ceco è riuscito con un guizzo a piazzarsi davanti alla Honda CBR 1000 di Johnny Rea per un decimo di secondo, dopo che il pilota britannico si è reso protagonista di una spettacolare caduta nel punto più veloce del circuito distruggendo la sua moto. Fortunatamente nessuna conseguenza per il pilota che se l’è cavata solo con un grande spavento ed ha poi potuto proseguire il suo lavoro in pista con la moto di riserva.

    Per trovare il primo pilota italiano dobbiamo arrivare dunque fino alla quinta posizione, occupata da Max Biaggi conla sua Aprilia RSV4. Il tempo del corsaro non è da sottovalutare, considerando che da sempre il circuito di Phillip Island non è dei suoi preferiti e dei più digeribili per la sua moto, quindi i soli quattro decimi di distacco dalla prima posizione possono essere letti come una nota positiva piuttosto che negativa.

    Tom Sykes | © Quinn Rooney/Getty Images

    Più problemi del previsto invece per Marco Melandri in sesta posizione e alle prese con il problema del chattering che lo perseguita sin dai primi test con la nuova BMW in Germania. Il miglior crono di Macio è di 1.32:232, a sei decimi dalla verdona di Sykes, ma resta comunque di consolazione il fatto che la sua S1000RR viaggia e parecchio considerando i 312 km/h raggiunti sul rettilineo principale, e quindi il problema nel team sarà rendere la moto equilibrata in vista della prima gara, come da lui stesso richiesto.

    Al settimo posto troviamo la sorpresa Davide Giugliano in sella alla Ducati gemella di Carlos Checa, a soli sette decimi dalla vetta al suo primo test in Superbike. Il pilota italiano precede Leon Camier e Leon Haslam, che però è costretto a fare i conti con una frattutra alla tibia che lo costringerà con tutta probabilità a dare forfait alla gara inaugurale inprogramma domenica.

    Per il resto il campionato si presenta molto equilibrato, basti pensare che nella classifica finale troviamo ben 12 piloti racchiusi in un solo secondo, e a chiudere il gruppo troviamo il nostro Michel Fabrizio. Adesso l’ultima parola spetterà alla pista, sapremo qualcosa di più già da domenica nel weekend ke porterà al Gran Premio inaugurale della stagione.

  • Ducati, in vendita il marchio

    Ducati, in vendita il marchio

    Notizia shock nel mondo dei motori. La Ducati,  storico marchio italiano che insieme alla Ferrari è simbolo dell’Italia nel mondo, rischia di scomparire dopo l’annuncio dell’imprenditore italiano Andrea Bonomi che ha annunciato di averlo messo in vendita. Bonomi, proprietario della Investindustial, gruppo tricolore di private equity, l’aveva rilevata sei anni fa, alla fine del 2005, dai fondi di investimento americani della Texas Pacific, rafforzando la sua immagine riportandola ad un buon livello di vendita e spera ora di ricavare dalla vendita del marchio una cifra intorno al miliardo di euro.

    La notiza è stata pubblicata e riportata dal principale giornale economico-finanziario del Regno Unito, il Financial Times ed è poi giunta in Italia tramite il corrispondente Il Sole 24ore, che ha riportato i dettagli dell’operazione che dovrebbe portare il colosso italiano in terra straniera. La speranza, secondo Bonomi, è che il marchio possa essere acquistato da un partner industriale al fine di svilupparne le potenzialità e farlo crescere a livello internazionale. L’obiettivo è quello di chiudere l’affare già in questo anno: “Ducati è una società perfetta ma che per crescere ancora ha bisogno del sostegno di un partner industriale di rilevanza mondiale, cominceremo a cercarlo già da quest’anno”.

    Valentino Rossi | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Come già detto Bonomi valuta il marchio Ducati su una cifra che si aggira intorno al miliardo di euro, cifra tre volte superiore all’acquisto iniziale, e i pretendenti per l’acquisto non mancano: su tutti i grandi gruppi automobilistici tedeschi della BMW, che però ha subito smentito l’interesse, Volkswagen e Mercedes, tutti nel settore delle quattro ruote. In questo senso si spera che la collaborazione tra un marchio tedesco ed uno italiano porti ad un risultato positivo come accaduto per l’acquisto della Lamborghini da parte sempre della Volkswagen tramite Audi.

    In alternativa Investindustrial, sempre tramite il manager Bonomi,  potrebbe quotare l’azienda in borsa e in tal senso ha dato mandato incarico ad alcune banche tra le quali Goldman Sachs, Deutsche Bank e Banca Imi, di valutare una possibile stima del marchio nei titoli di Honk Kong. Questa operazione, a causa dell’uscita dell’azienda nel 2008 dalla Borsa di Milano, resta comunque più difficile e praticabile soltanto come alternativa.

    In conclusione l’azienda emiliana,  che partecipa in forma ufficiale al campionato del mondo MotoGP e in forma privata nel mondo delle derivate di serie della Superbike, è ambita da molti perchè nonostante la crisi che ha colpito il paese italiano le quote di mercato sono sempre in costante crescita. Per cui non si escludono sorprese dell’ultima ora da parte di altri acquirenti oltre a quelli sopra citati.

  • Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Sono partiti oggi sul circuito di Phillip Island in Australia i primi veri test pre-stagionali della Superbike che hanno dato il via alla stagione 2012. Il circuito australiano sta ospitando per una tre giorni di prove che dureranno da oggi fino a mercoledi le nuove derivate di serie, quelle che prenderanno parte al prossimo mondiale, in un test svoltosi in forma privata e al quale stanno partecipando solo alcuni dei team e dei piloti impegnati al campionato del mondo.

    Questi test daranno ai piloti la possibilità di provare le nuove moto, che da quest’anno saranno 1200 cc (1198 per la precisione) e che da regolamento peseranno 6 kg in più rispetto alle precedenti. All’appello è presente Carlos Checa, campione del mondo in carica che ha deciso di prolungare il suo rapporto con la squadra che gli ha consentito di coronare questo sogno, il team Ducati Althea Racing, che, pur essendo team satellite, gode dell’appoggio del team ufficiale, che ha deciso da due anni a questa parte di ritirare la propria candidatura al mondiale. Lo spagnolo, che ha già conquistato le prime prove della mattina facendo segnare il miglior tempo, nonostante sia campione in carica sfoggerà anche quest’anno sulla sua carena il numero 7, restando fedele al suo portafortuna. Il pilota Ducati potrà contare sull’aiuto di un’altro campione del mondo, Davide Giugliano, proveniente dalla classe Superstock 1000 e che comporrà un duo tutto italiano conla moto di Borgo Panigale.

    Sarà impegnato al test anche Max Biaggi, sempre in sella alla sua Aprilia RSV4 che proprio da quest’anno ha cambiato parte del suo organigramma per rimpiazzare i membri dello staff partenti lo scorso fine anno. Il campione del mondo 2010 è chiamato a riscattare un’annata abbastanza deludente e non priva di problemi anche fisici che per gran parte della stagione hanno condizionato il suo cammino verso la riconferma al titolo iridato. Al suo fianco ci sarà Eugene Laverty, proveniente da una stagione molto promettente in Yamaha come compagno di Marco Melandri. Come si sa il team giapponese quest’anno non prenderà parte (almeno in forma ufficiale) al campionato del mondo a causa della crisi economica che ha colpito il paese, preferendo cosi concentrare i suoi sforzi solo nel campionato MotoGP.

    Per questi motivi Macio è emigrato in casa BMW nel team ufficiale Motorrad Motorsport. Il pilota ravennate dopo aver fatto benissimo in sella alla R1 al suo primo anno nelle derivate di serie chiudendo in seconda posizione, cerca l’anno della consacrazione e le premesse per migliorare il piazzamento della passata stagione ci sono tutte visto gli ottimi risultati ottenuti nei pre-test invernali. Assieme a lui ci sarà Leon Haslam, che in BMW ha già corso lo scorso anno ed anche lui è pronto al salto di qualità dopo una stagione di alti e bassi che non gli ha permesso di esprimersi al meglio. I risultati di fine stagione perà hanno dato fiducia al team che si aspetta grandi cose dalla coppia. Tutto confermato anche nel team clienti che sarà composto dal promettente Ayrton Badovini e dal più esperto Michel Fabrizio.

    Squadra completata anche per la Suzuki che schiererà il rientrante John Hopkins, che dovrà dimostrarsi recuperato dopo l’amputazione della seconda e terza falange della mano destra, e Leon Camier, ex compagno di team di Max Biaggi e che ottime cose aveva fatto vedere lo scorso anno in sella alla moto italiana. Completa l’elenco delle moto ufficiali la Kawasaki. La verdona ha confermato anche quest’anno Tom Sykes e Joan Lascorz, mentre per il team clienti ci sarà David Salom, fratello di Luis Salom impegnato nel motomdiale nella classe Moto3, ex125, con il team Pedercini.
    Assente la Honda CBR di Jonny Rea e Hiroshi Aoyama. Il team  ha già fatto comparsa nei test sempre a Phillip Island dal 16 al 18 gennaio, e salterà questi attuali. Per rivederlo in pista bisognerà aspettare i test del 21 febbraio prossimo.

    Doverosa citazione anche per Noriyuki Haga, che dopo una vita passata in Superbike è stato costretto a scendere di categoria perchè non confermato dal team Pata con cui ha corso lo scorso anno. Il team della nota marca di patatine ha deciso di puntare su Lorenzo “Zorro” Zanetti, scaricando di fatto NitroNori che andrà a correre con la Yamaha del team Swan nel campionato BSB.

  • Stoner record nei test MotoGP. Rossi contento della Ducati

    Stoner record nei test MotoGP. Rossi contento della Ducati

    E’ stato ancora una volta Casey Stoner il pilota più veloce nella terza e ultima giornata di test sul circuito di Sepang in Malesia. Il pilota australiano si è riconfermato in testa al gruppo bissando la prestazione della giornata di ieri chiusa anch’essa al comando, sfoderando una prestazione strepitosa e stampando il giro più veloce di giornata in 1.59:607, sei decimi meglio del tempo fatto registrare ieri e nuovo record della pista, a dimostrazione che queste nuove moto di cilindrata 1000, anche se provate ancora poco dai rispettivi piloti, vanno veramente forte.

    Due su due quindi per il canguro australiano, unico in grado di scendere sotto il muro dei due minuti e che, ricordiamo, aveva saltato tutta la prima giornata di test a causa di un fastidio accusato alla schiena mentre stava allenandosi prima di scendere in pista; tuttavia questo piccolo intoppo non gli ha impedito di ottenere l’en-plein nelle due giornate successive e una volta di più (se ancora ce ne fosse bisogno) ha lanciato un chiaro messaggio agli avvversari, come a dire: anche quest’anno dovrete i fare i conti con me.
    Basti pensare che il suo compagno di team Dani Pedrosa con la moto gemella paga la bellezza di oltre mezzo secondo, 649 millesimi per la precisione. A differenza di Stoner lo spagnolo pare soffrire molto il chattering della moto, cosa che invece pare non preoccupare più di tanto l’australiano, a dimostrazione della netta superiorita fin’ora mostrata dal due volte campione del mondo MotoGP, che da ora, finiti i test, avrà il tempo di rilassarsi e di ritornare dalla moglie Adriana in Svizzera per aspettare la nascita della sua prima figlia.

    Tornando ai tempi delle prove, tra le due Honda HRC 213V troviamo la prima Yamaha di Jorge Lorenzo, molto distante ma abbastanza in palla in sella alla sua YZR M1. Il distacco di oltre mezzo secondo non è poco, ma quello che fa sperare il team giapponese è che il passo gara sembra essere abbastanza buono, quasi uguale a quello mostrato da Stoner, mentre si dovrà lavorare di più per la prestazione sul giro secco per contrastare il campione del mondo che di fatto ha ottenuto il suo miglior giro al suo primo tentativo lanciato.
    Quarto posto per Ben Spies con l’altra Yamaha, distante di ben otto decimi con il tempo di 2.00:495.

    Valentino Rossi | © Mirco Lazzari/Getty images

    Detto di Honda e Yamaha, che sembrano essere superiori a tutte le altre, sia come prestazione, sia come lavoro e preparazione delle rispettive moto, passiamo al capitolo Valentino Rossi, che rispetto alla giornata di ieri riesce a risalire di un gradino la classifica  piazzandosi in quinta posizione, anche se con il tempo di 2.00:824 paga oltre un secondo e due decimi di distacco da Stoner.
    Comunque tanto lavoro per il Dottore che ha messo insieme ben 42 giri mirati allo sviluppo delle varie componenti della nuova moto. In casa Ducati il telaio perimetreale in alluminio è una novità assoluta, e per di più rispetto alle concorrenti la GP12 pare essere un passo indietro anche come preparazione, basti pensare che ancora la presentazione ufficiale non è ancora avvenuta.

    Con questo scenario il pesarese analizza gli aspetti positivi del nuovo progetto: “ho ritrovato il feeling con l’anteriore, che adesso mi permette di guidare un pò di più come voglio io. Abbiamo fatto tanti giri ma non ho fatto neanche un lungo, questo è importante”, ma anche gli aspetti da migliorare: “dobbiamo lavorare sull’accelerazione della moto, in questo modo potremo fare un consistente passo in avanti”.

    Contento a metà quindi Valentino Rossi che traccia così un bilancio dopo il terzo giorno malese, senza sminuire il grande lavoro che si sta svolgendo all’interno del team: “E’ la prima volta che all’interno del team lavorano con il telio perimetrale di alluminio per cui il lavoro di tutto il team è doppio, ma ognuno sta facendo molto bene. siamo tutti contenti per come sono andati questi test, soprattutto oggi. 2.00:8 comincia ad essere un tempo interessante. Le due Honda e le due Yamaha sono ancora davanti, però noi consideriamo questo test un punto di partenza. Avevo detto che se oggi saremmo stati sotto il secondo sarei stato contento ma anche cosi lo sono uguale” chiude il Dottore.

    Alle sue spalle chiude l’altra Ducati del team Pramac di Hector Barbera mentre al settimo e all’ottavo posto troviamo le due Yamaha clienti di Cal Crutchlow e di Andrea Dovizioso, ancora non in perfette condizioni fisiche a causa dell’infortunio alla spalla che lo ha costretto all’operazione, cosi come Nicky Hayden in sella all’altra Ducati ufficiale che non riesce ad andare oltre la decima posizione a più di due secondi di distacco dalla vetta. Tra i due Alvaro Bautista in nona posizione, che per la prima volta oggi provava la 1000cc con la Honda Gresini che fu del povero Marco Simoncelli, poi a seguire il campione del mondo della moto 2 Stefan Bradl e Karel Abraham. A seguire i vari collaudatori, Nakasuga per Yamaha e Battaini per Ducati.

    Capitolo a parte per le CRT: le nuove moto di cilindrata 800, che dovrebbero essere le moto del futuro, pagano ben 5 secondi di distacco dalla vetta, e con molta probabilità correranno un campionato a parte nella stagione 2012 della MotoGP, nelle retrovie.

  • MotoGP, Stoner mette tutti in fila nei test a Sepang

    MotoGP, Stoner mette tutti in fila nei test a Sepang

    Dopo il forfait di ieri causa piccolo strappo muscolare alla schiena, Casey Stoner fa sua la seconda giornata di test ufficiali MotoGP in svolgimento a Sepang. Il campione del mondo in carica ha chiuso la sessione odierna con il miglior tempo di 2:00.895, unico pilota a scendere sotto il muro dei due minuti e un secondo abbassando notevolmente il miglior crono fatto registrare ieri da Jorge Lorenzo di ben 7 decimi, dimostrando di saper già domare i cavalli della nuova RC213V 1000 cc.

    Alle sue spalle la coppia di piloti ufficiali Yamaha con Ben Spies che ha preceduto di un soffio, solo 16 millesimi, lo spagnolo campione iridato nel 2010 distante dal miglior tempo di quasi due decimi (173 millesimi per l’esattezza). Quarto tempo per l’altro pilota ufficiale HRC Dani Pedrosa che ha chiuso con un distacco più ampio, 6 decimi, dal leader seguito dall’ottimo Cal Crutchlow, che ripete la buona prestazione di ieri, sulla prima Yamaha clienti. La prima delle Ducati è quella di Hector Barbera che ha chiuso con il sesto miglior tempo e che è stato leggermente più veloce di Valentino Rossi che lo segue a ruota: 2:01.886 per il Dottore che comunque può ritenersi soddisfatto avendo abbassato il miglior tempo personale di ieri di mezzo secondo ma che è staccato da Casey Stoner di quasi un secondo pieno.

    Casey Stoner | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    E’ stata un’altra giornata positiva. Abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato, arrivare a girare in 2’01 e siamo riusciti a fare altri progressi nel lavoro di set-up della moto migliorando l’anteriore. Honda e Yamaha stanno lavorando sulle rispettive moto da un anno, noi da due giorni, quindi il nostro lavoro è particolarmente impegnativo” le parole di Rossi al termine della seconda giornata di test che riesce a vedere comunque il bicchiere mezzo pieno. Lo sviluppo della Desmosedici GP12 procede bene e l’intesa tra la moto di Borgo Panigale e il numero 46 è sempre maggiore.

    A chiudere la top ten la Honda di Alvaro Bautista (sulla moto che fu di Marco Simoncelli), la Yamaha di Andrea Dovizioso e la seconda Ducati ufficiale di Nicky Hayden. Domani terza e ultima giornata di test ufficiali.

    I TEMPI DELLA SECONDA GIORNATA DI TEST

    1. Stoner (Honda) 2:00.895
    2. Spies (Yamaha) 2:01.052
    3. Lorenzo (Yamaha) 2:01.068
    4. Pedrosa (Honda) 2:01.508
    5. Crutchlow (Yamaha) 2:01.565
    6. Barbera (Ducati) 2:01.788
    7. Rossi (Ducati) 2:01.886
    8. Bautista (Honda) 2:01.933
    9. Dovizioso (Yamaha) 2:02.160
    10. Hayden (Ducati) 2:02.354

  • Test MotoGP, buon esordio Ducati. Rossi chiude 5°

    Test MotoGP, buon esordio Ducati. Rossi chiude 5°

    Come inizio non c’è male per la Ducati GP12, la nuova Desmosedici con in sella Valentino Rossi ha chiuso la prima delle tre giornate dei primi test ufficiali MotoGP della stagione a Sepang con il quinto tempo assoluto a 7 decimi dal leader Jorge Lorenzo. I piloti hanno tardato il loro ingresso in pista per attendere che l’asfalto si asciugasse completamente reso viscido dal temporale abbatutosi sul circuito malese nella notte, poi tutti quanti hanno lasciato il proprio box per cominciare finalmente a trovare subito il giusto feeling con le nuove moto 1000 cc che saranno protagoniste del Mondiale 2012.

    Il sette volte campione del mondo della classe regina ha effettuato tanti giri, 43 per l’esattezza, per un miglior tempo personale di 2:02.392 strappato nelle fasi finali della sessione. Sorridente al termine del test Rossi che è parso molto soddisfatto del comportamento della Desmosedici GP12 (“vestita” di nero), costruita su misura per il pilota di Tavullia che alla fine della passata e fallimentare stagione aveva dato agli ingegneri bolognesi precise indicazioni su come doveva essere progettato il nuovo bolide di Borgo Panigale, una su tutte l’abbandono del telaio a motore portante in fibra di carbonio per passare ad un telaio perimetrale in alluminio per favorire una migliore distribuzione dei pesi che dovrebbe far lavorare meglio le gomme in modo tale da avere una moto che si adattasse meglio alle sue caratteristiche di guida, gettando le basi per un roseo 2012. La Ducati scesa in pista a Sepang è sembrata meno “nervosa” del solito e molto più agile nei cambi di direzione; inoltre, come ha specificato lo stesso numero 46 che ha dichiarato di sentirsi a suo agio, è migliorata la posizione di guida, la frenata e l’entrata in curva cose che gli permettono di fare le traiettorie desiderate anche se ammette che, nonostante si sia dimezzato il gap da Honda e Yamaha, bisogna lavorare per migliorare accelerazione, elettronica, erogazione del motore e set up.

    Valentino Rossi | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Il miglior tempo della giornata è andato a Jorge Lorenzo su Yamaha, 2:01.657 per lo spagnolo che ha preceduto Dani Pedrosa sulla nuova Honda RC213V presentata ieri a Kuala Lumpur. Poi altre due Yamaha che sembra andare già forte, quella clienti di Cal Crutchlow e quella ufficiale di Ben Spies al terzo e quarto posto, poi appunto Rossi chiuso nella morsa di un’altra Yamaha, quella di Andrea Dovizioso staccato di oltre 3 decimi e mezzo dal Dottore ma reduce da una frattura alla clavicola. Chiude la top ten l’altra Ducati ufficiale di Nicky Hayden ancora non al meglio della condizione per la frattura alla scapola sinistra rimediata nelle scorse settimane.

    Chi ha dovuto rinunciare ai test è stato Casey Stoner, il campione del mondo in carica ha subìto uno strappo alla schiena mentre indossava la tuta che non gli ha permesso di effettuare solo 4 giri prima di prendere la via del box e cercare di recuperare per domani e dopo domani.

     I TEMPI DELLA PRIMA GIORNATA DI TEST

    1. Lorenzo (Yamaha) 2:01.657
    2. Pedrosa (Honda) 2:02.003
    3. Crutchlow (Yamaha) 2:02.221
    4. Spies (Yamaha) 2:02.234
    5. Rossi (Ducati) 2:02.392
    6. Dovizioso (Yamaha) 2:02.751
    7. Barbera (Ducati) 2:02.773
    8. Nakasuga (Yamaha) 2:02829
    9. Bautista (Honda) 2:02.869
    10. Hayden (Ducati) 2:03.151

  • Rossi su Twitter foto anteprima nuova Ducati GP12

    Rossi su Twitter foto anteprima nuova Ducati GP12

    Eccola. E’ pronta. Ladies and gentleman, new bike is ready!“. Queste la twittata di Valentino Rossi sulla sua pagina Twitter con tanto di foto annessa con la quale stamattina svelava in anteprima a tutti i suoi tifosi la prima immagine della nuova Ducati GP12.

    La foto condivisa sul social network dal Dottore mostra una Desmosedici con un telaio completamente nero (per ragioni di sponsor ndr) e con i meccanici al lavoro intorno ad essa. La nuova creatura di casa Borgo Panigale è pronta, domani scenderà in pista a Sepang dove sono in programma i primi test ufficiali MotoGP in vista della nuova stagione 2012 che si aprirà l’ 8 aprile con il Gran Premio del Qatar.

    La GP12, come era stato già annunciato, sarà una moto rivoluzionaria per la casa bolognese, su indicazione di Rossi infatti gli ingegneri sono passati dallo storico telaio a motore portante in fibra di carbonio a quello perimetrale in alluminio per consentire al sette volte campione del mondo della classe regina di provare diverse soluzioni in grado di permettere una migliore distribuzione dei pesi sulla moto in modo tale da far lavorare al meglio gli pneumatici evitando uno stress maggiore come faceva la vecchia GP11, la vera delusione della passata stagione.

    Ducati GP12

    Con la nuova Desmosedici Valentino Rossi vuole tornare sin da subito nelle posizioni che contano lasciando le retrovie dello schieramento alle quali aveva dovuto abituarsi per poter battagliare con Stoner, Lorenzo e Pedrosa. Il team manager Vittoriano Guareschi ha spiegato:

    La moto ha un telaio perimetrale, una novità per noi. Abbiamo dovuto fare questa scelta, che siamo convinti sia la migliore per rispettare il regolamento con motore limitato e più flessibile. E’ una moto più compatta con pesi più centrati nei punti di gravità. Abbiamo cercato di fare quello che ci hanno indicato i nostri piloti e alla Ducati si è lavorato continuamente senza soste, compresi sabati, domeniche e festivi. Adesso ci conosciamo meglio, siamo tutti piu’ motivati e soprattutto ci sono i sorrisi sui volti. E’ importante quest’anno riuscire a combattere tra le posizioni che contano, obiettivo che non nascondiamo noi e Vale“.

    La parola alla pista.

  • In pista a Jerez la nuova Ducati GP12

    In pista a Jerez la nuova Ducati GP12

    Scenderà in pista oggi la nuova Ducati Desmosedici GP12 che prenderà parte al mondiale MotoGP nella stagione 2012. Il nuovo prodotto della casa di Borgo Panigale sarà svelato e testato sul circuito di Jerez de la Frontera dove percorrerà i primi chilometri con il neo iridato Superbike, sempre con Ducati, Carlos Checa e il collaudatore Franco Battaini che proveranno fino a giovedi.

    Ducati | © Wrooom 2012-Photo Service/AFP/Getty Images

    La moto viene definita come nuova al 90%, radicalmente rivoluzionata rispetto a quella dello scorso campionato, anche se a detta del Direttore Generale della Ducati Corse Filippo Preziosi la moto non dovrebbe presentare moltissime differenze estetiche rispetto alla sua precedente versione, e tutte le novità dovrebbero essere nascoste sotto la carena.
    Sembrerebbe dunque una moto in controtendenza rispetto a quelle degli anni scorsi, realizzata prevalentemente sotto i consigli di Valentino Rossi, che si spera abbia potuto dare indicazioni per diminuire il gap con le giapponesi, ed indirizzare tutto il team nella giusta direzione affinchè la nuova Ducati possa contendere il titolo alla Honda, dominatrice assoluta ed indiscussa dello scorso Mondiale.
    E cosi come il progetto della nuova moto, anche la scelta della presentazione è stata modificata, non più alla kermesse di Wrooom a Madonna di Campiglio come era consuetudine negli scorsi anni, ma direttamente in pista, come già detto, a Jerez.

    I piloti ufficiali Valentino Rossi e Nicky Hayden proveranno la nuova moto molto più avanti, agli inizi di febbraio, ma si troveranno comunque svantaggiati rispetto a Honda e Yamaha, che già a gennaio scenderanno in pista, ma “solo” per definire gli ultimi dettagli delle moto. Per lo statunitense sarà ancora più difficile presentarsi nelle migliori condizioni all’appuntamento a causa dell’infortunio occorsogli lo scorso 27 dicembre durante una sessione di allenamento in una struttura indoor di flack track nel Kentucky, suo Stato d’origine.
    Toccherà quindi a Valentino portare quante più indicazioni possibili al team per riportare la nuova Rossa ai risultati che tutti, Rossi e squadra in primis, auspicano da tempo.