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  • Superbike, Biaggi fantastica doppietta a Misano

    Superbike, Biaggi fantastica doppietta a Misano

    Max Biaggi ha praticamente dominato la gara di Misano Adriatico, teatro del Gran Premio di San Marino valevole per il settimo round del Mondiale Superbike. Il campione romano si è aggiudicato sia la prima che la seconda manche, conquistando due vittorie che gli consentono di volare al comando solitario nella classifica generale, complice l’aiuto involontario di Carlos Checa, caduto in gara 2.

    GARA 1 – Il pilota romano di casa Aprilia è autore di una grandissima rimonta in gara 1. Dalla decima posizione infatti si trova già davanti dopo poche curve a lottare per le prime posizioni, ma la battaglia è serrata. Dopo un  tentatiov di allungo Jonathan Rea viene ripreso dal gruppetto degli inseguitori composto nell’ordine da Davide Giugliano, Max Biaggi e Carlos Checa, anche lui scattato benissimo dalla 16esima posizione, che arriveranno sino alla fine a giocarsi la vittoria finale.

    Mentre l’italiano di casa Ducati perde un pò di terreno venendo superato prima da Biaggi e successivamente da Checa, i primi due non si risparmiano dando vita ad un duello spettacolare che culminerà con la vittoria del romano, abile a sfruttare il suo talento e il leggero vantaggio che la sua Aprilia RSV4 gli da siu rettilinei. Checa, nonostante una Ducati molto efficace nelle curve non può nulla contro il corsaro romano, chiudendo in volata alle sue spalle se pur di pochi centesimi.

    Terza posizione per uno strepitoso Davide Giugliano, al suo secondo podio stagionale dopo quello conquistato ad Assen, che ha dovuto cedere nel finale a due grandi campioni del calibro di Biaggi e Checa. Quarto posto per il poleman di giornata Tom Sykes, ancora alle prese con una Kawasaki che consuma troppo le gomme, che precede in quinta posizione la Honda di Johnatan Rea.

    Sesto posto per un ottimo Chaz Davies, che conduce la sua Aprilia clienti nelle prime posizoni, davanti a quella ufficiale di Eugene Laverty. Gara da dimenticare invece per le BMW. Leon Haslam dopo un inizio incoraggiante chiude la sua gara in 12esima posizione alle spalle di Ayrton Badovini, che sempre con la moto tedesca partiva dalla terza posizione. Michel Fabrizio chiude invece in 14esima posizione mentre Marco Melandri è costretto al ritiro negli ultimi due giri della gara per aver usurato eccessivamente la sua gomma posteriore.

    GARA 2 – Copione leggermente diverso nella seconda manche anche se il protagonista rimane sempre lo stesso. Biaggi infatti vince agevolmente questa volte e dopo aver conquistato gara 1 domina e vince anche il secondo round di Misano. Il pilota dell’Aprilia si porta al comando della corsa sin dai primi giri a discapito della Kawasaki di Tom Sykes, accumulando giro dopo giro un grande vantaggio sugli avversari che lo porterà alla fine a tagliare il tragardo indisturbato con oltre 6 secondi di vantaggio sul diretto inseguitore.

    Il primo degli inseguitori appunto è Johnatan Rea, che riesce ad avere la meglio nel finale sull’inglese Leon Haslam, che comunque riesce a portare la BMW sul podio nonostante un week-end difficile per la casa tedesca. Il nordirlandese della Honda segue Biaggi da vicino anche nella classifica Mondiale seppur con un distacco consistente. Sono infatti 37,5 infatti i punti che lo distanziano dal campione romano che guida la classifica con 210,5 punti.

    Ai piedi del podio troviamo la colonia BMW con Marco Melandri, Ayrton Badovini e Michel Fabrizio, che migliorano rispetto ad una gara 1 pressochè deludente. Il ravennate è anche protagonista del contatto che pone fine alla gara di Carlos Checa nelle battute iniziali di gara. L’episodio è stato poi analizzato dai commissari di gara che hanno deciso di non punire il pilota delle BMW giudicandolo come un normale incidente di gara. Zero punti quindi per il pilota del team Althea, che passa dal doppio podio della prima manche al doppio zero di gara 2. Anche Davide Giugliano infatti è stato costretto al ritiro per essere scivolato mentre era terza posizione alle spalle di Sykes. Il britannico della Kawasaki chiude la sua gara in settima posizione appena davanti al suo compagno di squadra Loris Baz, che sostituisce lo sfortunato Joan Lascorz dopo il GP d’Italia a Imola.

    In classifica Mondiale alle spalle di Biaggi e Rea, seguono attardati Melandri con 155,5 punti e Checa a quota 150, che perde un occasione preziosissima per restare in scia al corsaro di casa Aprilia.

  • MotoGP, Lorenzo trionfa a Barcellona. Stoner giù dal podio, Rossi 7°

    MotoGP, Lorenzo trionfa a Barcellona. Stoner giù dal podio, Rossi 7°

    Jorge Lorenzo si aggiudica il Gran Premio di Catalunya sul circuito amico di Barcellona, teatro del quinto appuntamento stagionale del Mondiale MotoGP. Il pilota maiorchino ha avuto la meglio dopo una lunga battaglia durata quasi tutta la gara sul connazionale Daniel Pedrosa, che dopo essersi sfogato all’inizio non ha retto il passo inarrivabile della Yamaha M1 che nel finale di gara ne aveva sicuramente di più rispetto alla Honda.

    Allo spagnolo infatti non è bastata una grande partenza che gli ha permesso nel giro di pochi metri di andare subito in testa alla corsa. La strategia del pilota della Honda, che come il suo compagno aveva montato una gomma dura al posteriore, non ha pagato come ci si aspettava, complice il brusco calo delle temperatura che nella mattinata aveva portato anche l’arrivo della pioggia con conseguente diminuzione della temperatura dell’asfalto di una decina di gradi, che a questi livelli porta ad una differenza come dal giorno alla notte, per cui Lorenzo, sempre pulito ed elegante alla sua guida, ha lasciato sfogare inizialmetnte il connazionale per poi piazzare la zampata vincente nel finale, a 5 giri dal termine, sfruttando un largo di Pedrosa a “La Caixa” e allungando grazie alla maggior freschezza delle gomme arrivando in solitaria al traguardo.

    Con la vittoria odierna Lorenzo conquista la terza vittoria stagionale, seconda consecutiva, scavalcando nel numero di vittorie il rivale più accreditato per la lotta al titolo Mondiale Casey Stoner fermo a quota due successi portando a quota 115 i punti nella classifica iridata allungando il vantaggio sull’australiano che ora è di 20 punti. Alle spalle di Lorenzo e Pedrosa, che hanno completato una doppietta tutta spagnola per la gioia del pubblico di casa, troviamo il primo degli italiani Andrea Dovizioso, bravo a rimanere freddo nel finale e a neutralizzare gli attacchi di Stoner che nelle ultime curve aveva cominciato a insidiare la sua terza posizione. Il forlivese dopo aver passato oltre metà gara in compagnia dei primi due ha poi perso terreno permettendo il recupero dell’australiano spinto da dietro anche da un arrembante Cal Crutchlow, aggressivo in ogni punto del circuito. Il pilota della Yamaha Monster riesce comunque facilmente a resistere e a portare a casa un importante ma soprattutto meritato terzo posto sul gradino più basso del podio.

    Jorge Lorenzo © JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Per Stoner invece è la seconda gara consecutiva opaca dopo quella di Le Mans, in cui è arrivato l’annuncio del suo ritiro alle corse a fine stagione. L’australiano non è riuscito a sfruttare la pole position ottenuta nelle qualifiche di ieri, e nonostante non faccia trasparire nulla del suo stato d’animo è chiaro che non abbia più quella tranquillità e quella serenità che ad inizio stagione, ma soprattutto negli anni scorsi, gli permettevano di dominare indiscutibilmete. Ne è chiaro segnale l’esclusione dal podio che non avveniva da un anno abbondante, e cioè dal Gran Premio di Jerez del 3 aprile 2011 in cui venne speronato sotto la pioggia da Valentino Rossi alla prima curva dopo pochi giri. Anche per lui, come per Pedrosa, la scelta della gomma dura al posteriore non è stata la migliore soluzione per la gara e alla fine deve accontentarsi della quarta posizione nella morsa delle Yamaha Tech 3 di Dovizioso e Crutchlow, scioltosi nel finale.

    Sesta posizione per un ottimo Alvaro Bautista, che porta la Honda del team Gresini vicino alle prestazioni dei primi. Solita gara consistente quella dello spagnolo che con una moto leggermente inferiore rispetto alle HRC di Stoner e Pedrosa riesce a tenere dietro Valentino Rossi, primo tra i piloti Ducati e settimo al tragurado. Il massimo che si poteva fare in condizioni d’asciutto era arrivare alle spalle delle Honda e delle Yamaha, anche se la pioggia arrivata in mattinata, aveva dato speranza al pilota di Tavullia di poter ripetere la bella gara della settimana scorsa a Le Mans ma così non è stato. Si notano comunque segni di leggera ripresa che fanno ben sperare per il futuro.

    Alle spalle del Dottore la Honda LCR del campione del mondo della Moto2 Stefan Bradl, che precede di ben sette secondi un deludente Nicky Hayden, sempre più in difficoltà negli ultimi tempi. Lo statunitense precede di pochi secondi il connazionale della Yamaha Ben Spies, finalmente in condizione e competitivo come mai in questa stagione ma anche sfortunato ad inizio gara quando, nel tentativo di superare Pedrosa in prima posizione, arriva lungo e si stende toccando l’erbetta esterna del circuito. Il texano riesce comunque a risalire in sella e a compiere una bella rimonta che lo porta fino alla decima posizione a chiudere la top-ten.

    Chiudono invece il gruppetto dei prototipi le due Ducati di Hector Barbera e Karel Abraham, poi solo CRT con Aleix Espargaro ad aprire il gruppetto in 13esima posizione subito seguito da Michele Pirro in 14esima. 17esima posizione invece per Mattia Pasini mentre Danilo Petrucci chiude in 19esima e penultima posizione davanti al solo Ivan Silva. Ritirato l’acciaccato Colin Edwards, non nelle migliori condizioni dopo che rientrava  dall’infortunio alla clavicola del Gran Premio del Portogallo all’Estoril.

  • MotoGP, Stoner pole a Barcellona. Rossi soltanto 9°

    MotoGP, Stoner pole a Barcellona. Rossi soltanto 9°

    Casey Stoner conquista la pole position del Gran Premio di Catalunya sotto il caldo torrido di Barcellona che domani sarà teatro del quinto appuntamento della stagione del Mondiale MotoGP. L’australiano partirà davanti a tutti per la seconda volta in stagione, 40esima della carriera, dopo aver conquistato anche la pole del GP del Portogallo all’Estoril, e lo fa segnando il giro più veloce al 17esimo dei suoi 19 passaggi complessivi fermando il cronometro sul tempo di 1:41.295, migliore di ben un secondo e due decimi della pole position fatta registrare lo scorso anno da Marco Simoncelli, anche se con cilindrata 800, che aveva girato sull’1:42.413. Il pilota australiano è anche ad un soffio dalla pole record di Barcellona, fatta registrare nel 2008 in sella alla Ducati con il tempo di 1:41.186.

    Il tutto dopo un venerdì passato a nascondersi nelle retrovie e che aveva lasciato presagire ad un week-end tutto in salita per il campione del mondo, che invece riesce a trovare il guizzo giusto per portare la sua RC213V davanti a tutti beffando lo spagnolo e idolo di casa Jorge Lorenzo, che deve accontentarsi della seconda posizione staccato di soli 146 millesimi dalla prima delle Honda. Il maiorchino non è riuscito a ripetere le prestazioni delle libere del venerdì ma comunque ha mostrato un passo che lo tiene indubbiamente in lizza per la vittoria di domani. Anche perche la Yamaha M1 sembra la moto che meglio si è adattata alle caratteristiche del circuito come dimostra la terza posizione di Cal Crutchlow, che chiude la prima fila con la prima delle Yamaha Monster del team Tech 3.

    Casey Stoner © LLUIS GENE/AFP/GettyImages

    Ad aprire la seconda fila ancora un’altra Yamaha, è quella di Ben Spies, che fortunatamente dopo un inizio disastroso di stagione ha mostrato su questo tracciato segni di netta ripresa in attesa della gara. Allespalle del trio Yamaha l’altro spagnolo Daniel Pedrosa, che stamattina nelle terze e ultime libere era stato anche il più veloce in pista, ma che nelle qualifiche non è riuscito a fare meglio della quinta posizione. Affianco a Spies e Pedrosa partirà Andrea Dovizioso che chiuderà la seconda fila con la sesta posizione.

    Settimo tempo per Nicky Hayden che aprirà la terza fila con la prima delle Ducati. Lo statunitense accusa un ritardo anche abbastanza contenuto riuscendo a tenere il suo gap dalla vetta sotto il secondo, a sette decimi, ma ne prende circa quattro da Andrea Dovizioso che lo precede. Alle sue spalle Stefan Bradl lo tallona distanziato di soli 36 millesimi, mentre dietro alla Honda LCR del tedesco troviamo la seconda Ducati ufficiale, quella di Valentino Rossi, in nona posizione. Il campione di Tavullia ha utilizzato anche oggi il forcellone in carbonio e sembra aver abbandonato l’idea di utilizzare quello in alluminio che era stato provato nei test del Mugello. Il distacco del Dottore ammonta a 8 decimi da Stoner, quindi per la prima volta in stagione sotto il secondo. Segno che le cose stanno leggermente migliorando, anche se le prime posizioni in condizioni di pista asciutta sembrano essere ancora lontane, cosa che potrebbe essere del tutto capovolta se, come annunciato dalle previsioni metereologiche, domani dovesse arrivere la pioggia, che in quel caso potrebbe rimescolare le carte.

    Decima posizione per Alvaro Bautista con la Honda del team Gresini, che chiude la top-ten davanti ad Hector Barbera e Karel Abraham entrambi su Ducati. Dalla 13esima alla 21esima posizione solo le CRT con Randy De Puniet e Colin Edwards, ripresosi dopo la frattura alla clavicola nel GP del Portogallo, a guidare il gruppetto. Per trovare gli altri italiani dobbiamo scendere sino alla 16esima posizione dove troviamo Michele Pirro mentre Mattia Pasini chiude le sue qualifiche in 18esima posizione. 20esima e penutlima posizione per Danilo Petrucci.

  • Valentino Rossi la nuova fiamma una misteriosa mora

    Valentino Rossi la nuova fiamma una misteriosa mora

    Dopo i periodi bui in pista, lontani dalle vittorie e dalla brillantezza di un tempo, per Valentino Rossi dopo il secondo posto ottenuto nella gara di Le Mans ed in vista del prossimo impegno del Moto mondiale sul circuito della Catalogna, torna a splendere il sole portando con sè un po’ di serenità anche nella vita privata. Lo dimostrano le foto paparazzate dal settimanale di gossip Novella 2000 che lo ritraggono sul suo yacht “Titilla II” a largo di Baia di Vallugola, in provincia di Pesaro, nel mar Adriatico marchigiano, in compagnia di una misteriosa ragazza mora.

    Dopo la fine della sua relazione durata quasi tre anni con la bella mora di origini tunisine Marwa Klebi, infatti, il Dottore era rimasto ben lontano dalle cronache rosa, anche in virtù della sua riservatezza a proposito della vita privata.

    Valentino Rossi | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In occasione della love story con Marwa Klebi, Valentino aveva deciso di fare “uno strappo alla regola”, ufficializzando la relazione in diretta televisiva, durante una puntata dello show “Chiambretti Night” di cui era ospite: visti i risvolti non positivi, però, sembra non aver più intenzione di sbilanciarsi almeno pubblicamente. In privato, naturalmente, è un’altra storia ed, infatti, gli scatti rubati dai paparazzi non lasciano dubbio alcuno.

    Valentino e la sua nuova fiamma, infatti, durante lo scorso weekend, hanno trascorso un’intera giornata in barca, sdraiati al sole in completo relax, tra effusioni e baci, mostrando grande complicità ed affiatamento: della misteriosa “lei”, per ora non si conosce l’identità ma soltanto il micro costume bianco indossato durante la giornata in barca ma, se la love story dovesse proseguire, potrà accadere di intravederla nel paddock Ducati già nella prossima gara in Spagna a tifare per il pilota pesarese.

    Chissà che il Dottore di Tavullia in compagnia della nuova ragazza possa ritrovare la giusta tranquillità e gli stimoli per ritornare quello di un tempo.

  • Superbike, Checa e Melandri si impongono al Miller Park

    Superbike, Checa e Melandri si impongono al Miller Park

    La Superbike in questo week-end faceva tappa al Miller Park di Salt Lake City, nello Utah, per il Gran Premio degli Stati Uniti valido per il sesto round del Mondiale 2012. Sul lungo tracciato americano, incastonato tra le Montagne Rocciose, si sono imposti al termine di due splendide manches Carlos Checa e Marco Melandri.

    In gara 1 il campione del mondo in carica della Ducati non ha avuto particolari problemi vincendo su uno dei suoi circuiti prediletti dove negli anni scorsi aveva vinto già 4 volte (doppiette nel 2008 in sella alla Honda e doppietta lo scorso anno con Ducati). Per il pilota spagnolo si tratta della quarta affermazione stagionale, la 24esima nel campionato delle derivate di serie. Checa, una volta presa la testa della corsa, ha dominato la prima manche precedendo al traguardo Melandri in grande crescita con la Bmw ma che non è riuscito a contrastare l’attacco del campione del mondo al giro 8 e a rimenere attaccato al codone della sua Ducati. Completa il podio anche Max Biaggi che ha vinto il duello serrato con Johnny Rea per il terzo posto mentre Tom Sykes, scattato bene dalla griglia di partenza e rimasto in testa per quasi un terzo della gara, è transitato ottavo preceduto dall’Aprilia di Eugene Laverty, dalla Ducati di Jakub Smrz, partito dalla pole, e dalla terza Aprilia di Chuck Davies.

    Marco Melandri © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Nella seconda manche gara subito interrotta per la caduta senza conseguenza di Hiroshi Aoyama che ha lasciato in pista olio fuoriuscita dalla sua Honda costringendo la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa. Alla seconda ripartenza Carlos Checa ha preso subito il comando della gara guadagnando anche un discreto margine di vantaggio dal più immediato inseguitore, Marco Melandri, ma proprio quando per lo spagnolo poteva cominciare a delinearsi la terza doppietta in carriera sul tracciato americano, è caduto al settimo giro vanificando la sua corsa e dando così pista libera al pilota ravennate della Bmw che però va in crisi e viene recuperato da uno scatenato Jonathan Rea che prima fa fuori Tom Sykes, in affanno e giunto quinto, e poi il sorprendente Chuck Davies  mettendo nel mirino Melandri. Il pilota della Honda è riuscito a completare la rimonta portandosi in testa alla gara ma Melandri nel finale si è rifatto sotto “sverniciando” sul lunghissimo rettilineo iniziale prima di affrontare l’ultimo giro il britannico sfruttando tutta la potenza del propulsore Bmw tagliando il traguardo in prima posizione e raccogliendo la sua seconda vittoria stagionale (la seconda anche per Bmw in assoluto in Superbike) e la sesta in carriera nel campionato delle derivate di serie. Si riconferma sul gradino più basso del podio Max Biaggi che ha avuto la meglio nel duello con il compagno di marca Chuck Davies.

    In virtù di questi risultati, la classifica Mondiale vede al comando proprio il pilota romano con 160 punti seguito dalla coppia Sykes e Melandri a quota 142.5, poi Rea a 141, Checa a 130.5 e Haslam, week-end sottotono per lui, a 103. Tra due settimane, il 10 giugno, si vola a Misano Adriatico per l’attesissimo Gran Premio di San Marino.

  • MotoGP, Lorenzo domina a Le Mans. Rinascita Rossi 2°

    MotoGP, Lorenzo domina a Le Mans. Rinascita Rossi 2°

    Jorge Lorenzo ha praticamente dominato il Gran Premio di Francia, quarto appuntamento stagionale della MotoGP. Sull’asfalto bagnato e insidioso di Le Mans, lo spagnolo, dopo aver superato alla partenza le due Honda di Stoner e Pedrosa, non ha più mollato la vetta della classifica, guidando alla perfezione su un tracciato reso viscidissimo dalla pioggia e accumulando giro dopo giro un vantaggio incolmabile per gli avversari.

    Il pilota della Yamaha è stato dunque il più abile di tutti visto che sin dalle prove libere del venerdi aveva lavorato nella direzione giusta, ovvero in previsione di una gara che tutti avevano annunciato bagnata e che tale si è manifestata e una volta di più ha dimostrato di aver aver raggiunto il livello di maturità giusto che potrebbe permettergli di vincere il mondiale pur non avendo la moto migliore del lotto.

    La vittoria di oggi infatti, seconda stagionale dopo quella ottenuta a Losail nel Gran Premio del Qatar, lo riporta in vetta lla classifica generale davanti al duo Honda composto da Stoner e Pedrosa.

    La notizia del giorno, che non mette in secondo piano la strepitosa vittoria di Lorenzo ma vi si pone a pari merito, è la straordinaria impresa di Valentino Rossi che sull’asfalto bagnato di Le Mans da lui stesso tanto invocato nei giorni scorsi dimostra di non aver perso lo smalto dei tempi migliori e di poter essere molto competitivo quando la moto glielo consente. Il Dottore, con una Ducati finalmente all’altezza dei primi che si è adattata bene alle condizioni critiche dell’asfalto, si scrolla di dosso tutte le critiche degli ultimi tempi andando a conquistare di forza la seconda posizione, il miglior piazzamento in due anni di Ducati.

    Il tutto grazie ad un duello come ai vecchi tempi fatto di rimonte, sorpassi e controsorpassi che lo ha visto duellare con la ben più quotata Honda di Casey Stoner. L’australiano che non è riuscito a recuperare terreno nei confronti del fuggitivo Lorenzo, si ritrova a fine gara con le gomme finite e con alle spalle un Rossi arrembante che dopo averlo studiato per un paio di giri lo supera prendendo quel margine necessario per chiudere la gara davanti a lui.

    Jorge lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Evidentemente il circuito francese porta bene al pilota di Tavullia che già lo scorso anno in condizioni simili andò a conquistare il suo primo e fino ad oggi unico podio con la casa di Bologna. Stoner invece deve accontentarsi del gradino più basso del podio, che non lo soddisfa certamente visto che perde la leadership della classifica mondiale proprio nel week-end dell’annuncio del suo ritiro alle corse.

    Chi invece deve recriminare più di tutti considerando la pole position conquistata nelle qualifiche di ieri è Daniel Pedrosa, che già dalle prime curve esce fuori dalla lotta per i primi posti nonostante su queste condizioni in passato si sia sempre comportato bene. Lo spagnolo, molto sotto tono, chiude la sua deludente corsa senza acuti in quarta posizione, ed esce per la prima volta in stagione fuori dal podio. Alle sue spalle il compagno di marca Stefan Bradl, quinto sulla Honda LCR, che beffa nel finale la Ducati di Nicky Hayden, staccato sul traguardo di soli 4 decimi.

    In settima posizione troviamo invece uno sfortunatissimo Andrea Dovizioso, che dopo una gara corsa insieme al gruppetto dei primi, fatta eccezione per il solo Lorenzo che oggi ha fatto un altro sport, scivola a pochi giri dal termine nel tentativo di restare incollato agli scarichi della Ducati di Rossi che nel frattempo si stava avvicinando alla Honda di Stoner. Il forlivese, dopo essersi steso nella ghiaia, è poi riuscito a ripartire ma è chiaro che per la gara che stava realizzando meritava un epilogo certamente migliore. Stessa sorte per il compagno di squadra Cal Crutchlow, che completa nel peggiore dei modi la giornata nera del team Monster Tech 3. Il britannico, caduto al 18esimo giro della corsa, chiude la sua gara in ottava posizione a pochi secondi dal Dovi.

    Completa la top-ten il duo spagnolo composto dalla Ducati di Hector Barbera e la Honda Gresini di Alvaro Bautista, a più di un minuto dalla testa della corsa. Chi invece vede lontana la parola fine per la sua crisi è Ben Spies, 16esimo ad un giro di distacco dal compagno di squadra Lorenzo, vincitore della corsa. Per il texano anche una sosta ai box per aver perso la visiera del casco che comunque non basta a spiegare quanto di negativo stia facendo in questa stagione. E la terzultima posizione dietro a quasi tutte le CRT ne è la dimostrazione.

    Davanti a lui anche i nostri Mattia Pasini e Michele Pirro rispettivamente 12esimo e 14esimo, cosi come James Ellison, Aleix Espargaro e Yonny Hernandez. Chiudono la classifica in penultima e ultima posizione Chris Vermeulen, sostituto di Colin Edwards sulla CRT NGM e Ivan Silva. Fuori Randy De Puniet, Karel Abraham e soprattutto Danilo Petrucci caduto a 4 giri dal termine ma fino a quel momento autore di una grandissima gara in 11esima posizione.

  • MotoGP, pole per Pedrosa a Le Mans. Rossi è 7°

    MotoGP, pole per Pedrosa a Le Mans. Rossi è 7°

    Dopo tre turni di prove libere dominate da Casey stoner, nelle qualifiche del Gran Premio di Francia, valevole per il quarto appuntamento del Motomondiale ecco rispuntare Daniel Pedrosa, che con un guizzo porta a casa la prima pole position della stagione.

    Lo spagnolo ha saputo interpretare al meglio le condizioni del tracciato di Le Mans, inizialmente bagnato a causa della pioggia caduta copiosamente questa mattina dopo il terzo turno di libere, dopo che appunto tutte e tre le sessioni si erano disputate sull’asciutto. Il circuito si è via via asciugato permettendo ai piloti di  montare le gomme slick e abbassare tornata dopo tornata i tempi sul giro. Pedrosa è stato il più rapido grazie al tempo di 1:33.638, un decimo meglio del giro più veloce fatto segnare da Casey Stoner nelle seconde libere di ieri, e di 303 millesimi migliore rispetto altempo dello stesso pilota australiano che si piazza al secondo posto dietro alla Honda RC213V gemella del compagno di squadra. Il campione del mondo, il più veloce nella mattinata e autore nella stessa sessione di una caduta alla destra-sinistra della curva Chemin Aux Boeufs, non riesce nell’impresa di conquistare anche l’ultimo turno di prove, ed è costretto a rinunciare all’assalto alla pole negli ultimi minuti della sessione a causa del traffico che non gli permette di migliorare il suo tempo.

    Daniel Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Stesso discorso per Jorge Lorenzo, costretto ad alzare più volte l’acceleratore della sua M1, che aprirà la seconda fila dalla quarta posizione. Più bravo di lui Andrea Dovizioso, terzo,  che con il tempo di 1:33.976 conquista una meritata prima fila staccato di soli 35 millesimi dall’ex compagno di squadra Stoner. Il pilota forlivese deve rinunciare anche alla possibilità di un ultimo tentativo alla pole a causa di un problema tecnico al motore della Yamaha che lo costringe ha restare forzatamente ai box, senza però togliergli la soddisfazione e la certezza di aver disputato delle ottime qualifiche. Tutta la seconda fila invece sarà composta dalla colonia Yamaha, con appunto Lorenzo, Cal Crutchlow e Ben Spies, in ripresa rispetto alle ultime gare.

    La prima Ducati è quella di Valentino Rossi che domani aprirà la terza fila dalla settima posizione, decisamente meglio rispetto alle ultime uscite. Il Dottore chiude ad 1 secondo e due decimi dal leader della classifica ma sembra trovarsi più a suo agio in questa pista, che non a caso l’anno scorso gli ha regalato il primo podio in Ducati, ma soprattutto sembra essere uno dei migliori interpreti delle condizioni variabili della pista anche se sarà molto difficile tenere lo stesso passo dei primi. Alle spalle del pesarese la Honda del team Gresini di Alvaro Bautista, caduto nel finale, poi solo Ducati con Hector Barbera, Karel Abraham e Nicky Hayden, soltanto 11esimo e fuori dalla top-ten.

    Grande risultato per Randy De Puniet con la prima delle CRT, capace di chiudere in 12esima posizione davanti anche alla Honda prototipo di Stefan Bradl, anche se malconcio a causa di una caduta ad inizio sessione. In 14esima posizione Michele Pirro con la FTR del team Gresini, mentre per trovare gli altri italiani dobbiamo scendere in 18esima e 20esima posizione occupate rispettivamente da Danilo Petrucci e Mattia Pasini. Ultima posizione ancora una volta per Chris Vermeulen che paga un distacco di circa 5secondi dai primi.

  • MotoGP, Stoner domina le libere a Le Mans

    MotoGP, Stoner domina le libere a Le Mans

    Neanche l’annuncio del suo ritiro precoce dalle corse (ancora deve compiere 27 anni) a fine stagione deconcentra Casey Stoner che nelle prove libere del Gran Premio di Francia sul circuito di Le Mans piazza la sua Honda davanti a tutti in entrambe le sessioni: 1:34.321 il miglior tempo della mattina abbassato di quasi 6 decimi netti (1:33.740) il pomeriggio. La decisione di dire basta al termine di questo campionato è arrivata come un fulmine a ciel sereno anche se nel paddock si era intuito nelle settimane scorse il malessere del pilota asutraliano che, come affermato in conferenza stampa, è scemata la sua passione verso questo sport, che è anche il suo lavoro, a causa del l’incompatibilità con la MotoGP di oggi.

    Stoner ha preceduto il compagno di team Dani Pedrosa che ha chiuso la giornata con il secondo miglior crono in entrambe le prove libere dimostrando come la Honda RC213V sul tracciato francese disponga già di un ottimo potenziale. Un pò più attardato Jorge Lorenzo che è riuscito a risalire dal sesto tempo registrato nella prima sessione al terzo della seconda, riducendo il gap dal leader da 9 a 3 decimi. Il passo gara del campione del mondo 2010 comunque è ottimo anche in previsione della perturbazione che si abbatterà sulla Francia nel week-end e che porterà tantissima pioggia.

    Casey Stoner © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Quarta piazza ai piedi del podio virtuale per Alvaro Bautista, che con il tempo di 1:34.437, si mette alle spalle la Yamaha ufficiale di Ben Spies, ancora una volta non brillantissimo e a dimostrazione del suo non perfetto feeling con il tracciato francese una caduta per la perdita dell’anteriore della sua M1. Alle spalle del texano segue il duo Yamaha Tech3 con Andrea Dovizioso che precede seppur di pochi millesimi il compagno di squadra Cal Crutchlow. Anche il passo gara dei due sembra essere allineato sugli stessi tempi perciò nel team Monster si preannuncia un’altra avvincente sfida in famiglia per la gara.

    La prima delle Ducati la si trova in ottava posizione ed è quella clienti del team Pramac di Hector Barbera, che bene si era comportato anche al mattino con il quinto posto a soli otto decimi dal solito Stoner. Lo spagnolo precede di pochissimi millesimi le due Desmosedici ufficiali di Valentino Rossi e Nicky Hayden che compiono un leggero salto avanti rispetto al mattino con il campione di Tavullia che avanza dalla decima alla nona posizione, sempre in linea con il distacco registrato dai primi da inizio stagione, ovvero un secondo abbondante. L’americano inverte invece la posizione con il Dottore rispetto al mattino mantenedo invariato il suo distacco dalla vetta. Anche in Ducati, cosi come in Yamaha, si sta lavorando in previsione gara, anche perchè nel team sono sicurissimi dell’arrivo della pioggia, che a quel punto potrebbe davvero rimescolare le carte in tavola e favorire i due alfieri della casa di Bologna.

    Appena dietro la top-ten in 11esima posizione la Honda LCR di Stefan Bradl, davanti alla Ducati Cardion di Karel Abraham, sempre alla prese con problemi fisici che lo hanno accompagnato anche all’Estoril, e ultimo in sella ai prototipi di cilindrata 1000. Segue appunto il gruppetto di CRT aperto dal solito Randy De Puniet, che precede il colombiano Yonny Hernandez in sella alla sua Avintia Blusens. Subito dopo troviamo i due italiani con Mattia Pasini e Michele Pirro rispettivamente in 15esima e 16esima posizione mentre Danilo Petrucci chiude in 18esima posizione anche a causa di un problema al motore della sua Ioda Racing.

    Chiude il gruppo Chris Vermeulen, vincitore a Le Mans nel 2007 quando era in sella alla Suzuki, che ritorna per sostituire Colin Edwards, infortunatosi nelle qualifiche del GP del Portogallo alla clavicola. L’australiano, assente da 3 anni dalla MotoGP, non ritorna però nel migliore dei modi e chiude la sua prima giornata di prove libere in ultima posizione.

  • Stoner annuncia il ritiro dalle corse

    Stoner annuncia il ritiro dalle corse

    Annuncio shock in MotoGP. Nella tradizionale conferenza stampa del giovedì alla vigilia delle prove libere del Gran Premio di Francia che si correrà a Le Mans in questo week-end, Casey Stoner ha comunicato il suo ritiro dalle corse a fine stagione. L’intenzione di appendere il casco al chiodo in realtà circolava già da diverse settimane nel paddock ma il pilota australiano aveva sempre dribblato ogni tipo di domanda riguardo al suo futuro e nessuno si aspettava un addio così prematuro. Stoner infatti il prossimo ottobre compirà 27 anni, non di certo un’età da “pensione” per questo sport che perde uno dei suoi simboli dell’ultimo cinquennio.

    Sono due anni che pensavo a questa cosa. Ne ho parlato a lungo con la mia famiglia e alla fine ho preso la decisione di ritirarmi alla fine del 2012. Nel 2013 non correrò più. Ci sono molte cose di quest’ambiente e di questa vita che non erano compatibili con me, non mi piacevano. Ho passato molti momenti bellissimi e indimenticabili però questa è la mia decisione“.

    Casey Stoner © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Decisione quindi che non sarebbe maturata per stare più vicino alla sua famiglia, la moglie Adriana sposata nel 2007 e la figlia Alessandra nata 3 mesi fa, ma che affonda le sue radici nella perdita di passione verso la MotoGP di oggi che non considera più il suo mondo. Stoner si è laureato due volte campione del mondo nella classe regina nel 2007 in sella alla Ducati e l’anno scorso al suo primo anno nel team Honda ufficiale e attualmente guida la classifica iridata con 66 punti precedendo il rivale Jorge Lorenzo di una sola lunghezza. Ha vinto 2 dei 3 GP disputati fin qui in questa stagione, in totale nella sua carriera in MotoGP sono 35 le vittorie (42 se si considerano anche le classi inferiori), 35 le pole position e 62 i podi. Il suo stile di guida aggressivo ha fatto esaltare tanti milioni di appassionati delle due ruote.

    Stoner è colui che ha portato la Ducati all’unico trionfo fino ad ora in MotoGP, con la casa di Borgo Panigale ha trascorso 4 anni intensi che hanno portato tanto gioie e ottimi risultati. Poi il passaggio alla Honda che ha puntato tutto sul pilota australiano per tornare a vincere, missione riuscita al primo anno nel quale ha stracciato tutti gli avversari vincendo 10 delle 17 gare previste dal calendario. L’annuncio del ritiro ha sorpreso anche Valentino Rossi che nell’ultimo periodo aveva avuto degli attriti con l’australiano, rapporto incrinatosi definitivamente dopo il Gran Premio di Jerez del 2011 quando il Dottore in fase di sorpasso fece cascare Stoner: “È una brutta notizia per la MotoGP. Perdiamo un grande rivale e pilota, ma è una sua decisione, intima, e va rispettata“.

  • Rossi in Superbike? Flammini invita il Dottore

    Rossi in Superbike? Flammini invita il Dottore

    Valentino Rossi in Superbike è più che un’idea. Ad affermarlo è lo stesso patron delle derivate di serie Maurizio Flammini che senza troppi giri di parole invita il campione di Tavullia a trasferirsi nel suo campionato, nel quale ritroverebbe tanti amici-rivali protagonisti nel passato di battaglie epiche in MotoGP quali Max Biaggi, Marco Melandri e Carlos Checa.

    Il tutto all’indomani dell’annuncio ufficiale del passaggio da La7 a Mediaset, che ha acquisito da Infront Sports&Media i diritti per trasmettere per il triennio successivo le gare del Mondiale Superbike, con opzione per il triennio successivo, puntando a far crescere un circuito che si caratterizza per un alto numero di piloti e costruttori in pista rispetto al campionato concorrente a cui ormai prendono parte soltanto tre delle grandi scuderie mondiali ovvero Honda, Yamaha e Ducati.

    Il Dottore che attualmente sta facendo molta fatica in sella alla sua Ducati a tenere il passo dei primi nella categoria dei prototipi, secondo Flammini ritornerebbe ad essere protagonista assoluto in Superbike, categoria che in effetti ha fatto rinascere piloti che sembravano avviarsi sul viale del tramonto e che invece hanno trovato le motivazioni giuste per rimettersi in gioco arrivando a vincere anche il campionato del mondo. Appunto Max Biaggi, il cui unico neo è quello di non essere riuscito ad affermarsi nella classe regina della MotoGP, ma che dopo due anni di apprendistato è riuscito ad adattare il suo stile di guida nelle derivate di serie, di cui, alla veneranda età di quasi 40 anni, è ancora protagonista assoluto.

    Valentino Rossi © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    La Superbike sta vivendo il periodo di maggior visibilità, non a caso da settimane si stanno registrando i record di ascolti in una categoria sempre di più in ascesa e che sta registrando una sempre più costante crescita di appassionati visti i tanti duelli messi in pista dai vari protagonisti, al contrario della MotoGP, che invece è in lieve calo di ascolti. Anche Rossi la settimana scorsa aveva esaltato le gare della Superbike dopo le 2 manche del Gran Premio d’Europa sul circuito di Donington attraverso la sua pagina Twitter scrivendo poche ma significative parole: “Che razza di gara la Superbike! Che bagarre, bravi tutti”, sminuendo quelle della MotoGP: “Purtroppo le nostre gare sono diventate molto più noiose”.

    E dunque il suo approdo nelle derivate di serie potrebbe essere una reale possibilità ma soprattutto un sogno realizzabile.