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  • Superbike, Biaggi in pole a Nurburgring

    Superbike, Biaggi in pole a Nurburgring

    Il fulmine Max Biaggi è inarrestabile: il pilota dell’Aprilia è stato il più veloce di tutti sul circuito del Nurburgring dove domani si correrà il Gran Premio di Germania, l’11esima e terz’ultima prova del Mondiale Superbike, fermando il crono su uno strepitoso 1’54”595 che gli vale anche il record della pista. Biaggi potrà cercare così di chiudere la pratica Mondiale già domani perchà se il romano dovesse centrare la vittoria in entrambi i round metterebbe una serie ipoteca sul campionato con l’unico contendente rimasto, Leon Haslam, che attualmente si trova distanziato di 60 punti in classifica.

    Al fianco di Biaggi in prima fila domani scatteranno anche Carlos Checa, davvero in forma su questo tracciato, e la Suzuki di Sylvain Guintoli, compagno di squadra di Haslam che partirà dalla seconda fila in quinta posizione; in mezzo la Honda di Rea mentre Haga da segnali di vita con la Ducati ufficiale, che ha comunicato l’abbandono delle corse per quanto riguarda le derivate di serie a partire dal prossimo anno, piazzandosi sesto dopo un campionato disastroso e da dimenticare. Infine la prima Yamaha è quella di James Toseland che domani partirà dall’ottava posizione in griglia.

    Programma Superbike GP Germania, Nurburgring

    Gara 1 ore 12:00
    Gara 2 ore 15:30

    Griglia di partenza

    1. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing) 1’54.595
    2. Carlos Checa (Althea Racing) 1’54.621
    3. Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare)  1’54.934
    4. Jonathan Rea (HANNspree Ten Kate Honda)  1’55.138
    5. Leon Haslam (Team Suzuki Alstare) 1’55.161
    6. Noriyuki Haga (Ducati Xerox Team) 1’55.276
    7. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) 1’55.378
    8. James Toseland (Yamaha Sterilgarda Team)  1’54.909
    9. Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team) 1’55.264
    10. Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda Team)  1’55.295
    11. Ruben Xaus (BMW Motorrad Motorsport)  1’55.375
    12. Lorenzo Lanzi (DFX Corse) 1’55.524
    13. Jakub Smrz (Team PATA B&G Racing)  1’55.577
    14. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport)  1’55.599
    15. Max Neukirchner (HANNspree Ten Kate Honda)  1’55.735
    16. Luca Scassa (Supersonic Racing Team)  1’55.908
    17. Shane Byrne (Althea Racing) 1’56.457
    18. Roger Lee Hayden (Team Pedercini) 1’57.613
    19. Ian Lowry (Kawasaki Racing Team) 1’57.669
    20. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing)  1’56.825
    21. Fabrizio Lai (ECHO CRS Honda) 1’58.812
    22. Matteo Baiocco (Team Pedercini) 1’59.875

  • Moto GP, Stati Uniti: Prima pole per Ben Spies

    Moto GP, Stati Uniti: Prima pole per Ben Spies

    Ben Spies lancia un chiaro messaggio a Jorge Lorenzo in vista della prossima stagione. Il pilota statunitense, dopo pochi giorni dall’annuncio del suo approdo al team ufficiale Yamaha al posto di Rossi, conquista la sua prima pole in Moto GP, chiudendo con il tempo di 1.40.105, precedendo proprio il suo futuro compagno di squadra di oltre 2 decimi, che comunque ha dato l’impressione di essere imbattibile sul passo gara.
    In prima fila partirà anche la Ducati di Nicky Hayden, tornato competitivo sul tracciato di casa.
    Le due Honda di Dovizioso e Pedrosa aprono la seconda fila, affiancate dall’altra Ducati ufficiale di Casey Stoner.
    Soltanto terza fila per Valentino Rossi, autore della seconda caduta a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, dopo quella avvenuta nelle libere della mattina. Risultato: 7ma posizione a nove decimi dalla vetta e giornata da dimenticare per il Dottore, che domani in gara cercherà di estrarre l’ennesimo coniglio dal cilindro per raddrizzare un week-end fin qui a dir poco opaco.
    Alle sue spalle Simoncelli ed Edwards, mentre Capirossi mostra segni di miglioramento e chiude decimo.
    Soltanto 12esimo Melandri mentre è ultimo Randy De Puniet, rientrato dopo la brutta frattura di tibia e perone nel GP di Germania al Sachsenring.

    Risultati qualifiche Moto GP, Stati Uniti

    1 BEN SPIES YAMAHA 1:40.105
    2 JORGE LORENZO YAMAHA 1:40.325 +0.220
    3 NICKY HAYDEN DUCATI 1:40.336 +0.231
    4 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:40.559 +0.454
    5 DANI PEDROSA HONDA 1:40.637 +0.532
    6 CASEY STONER DUCATI 1:40.664 +0.559
    7 VALENTINO ROSSI YAMAHA 1:41.005 +0.900
    8 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:41.092 +0.987
    9 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:41.232 +1.127
    10 LORIS CAPIROSSI SUZUKI 1:41.512 +1.407

  • La Ducati saluta la Superbike

    La Ducati saluta la Superbike

    Il campionato Superbike del 2011 non vedrà schierata, per la prima volta da quando è presente la categoria delle derivate di serie, la Ducati ufficiale.
    Il team di Borgo Panigale infatti fornirà la moto ai soli team privati.

    Secondo la nota ufficiale l’abbandono della Ducati sarebbe dovuto alla polemica con la FIM e la Infront, che non hanno voluto adeguare alcune modifiche regolamentari per adattare la 2 cilindri 1198 alle altre 4 cilindri.
    Nella nota diffusa dalla Ducati il presidente e amministratore delegato Gabriele Del Torchio ha dichiarato: “Questa decisione deriva da una precisa scelta strategica della casa di Borgo Panigale, che vuole incrementare ulteriormente il contenuto tecnologico dei propri modelli di serie previsti in uscita sul mercato nei prossimi anni. Per raggiungere questo obiettivo le risorse tecniche dell’azienda, fino a oggi impegnate nella gestione del team ufficiale SBK, verranno dedicate allo sviluppo della nuova generazione di moto supersportive, sia in versione omologata che nella derivata dedicata alle competizioni SBK”.
    I ringraziamenti vanno agli attuali piloti della “Rossa” ufficiale, Haga e Fabrizio, a tutti gli uomini Ducati e allo sponsor ufficiale Xerox.

    La Ducati abbandona dopo aver vinto 13 titoli piloti e 16 costruttori.
    Che sia solo un arrivederci al 2012?

  • Vale Rossi spiega l’addio alla Yamaha in un video

    Da ieri è ufficiale. Valentino Rossi il prossimo anno correrà sulla Ducati per un binomio italiano affascinante e suggestivo. Il pilota di Tavullia attraverso un video “fai da te” spiega le motivazioni dell’addio alla Yamaha dopo sette anni attribuendo alla voglia di nuove motivazioni e stimoli la scelta.

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  • Ufficiale: Rossi lascia “l’amata” Yamaha

    Ufficiale: Rossi lascia “l’amata” Yamaha

    Dopo sette anni Valentino Rossi scende dalla sua amata M1. Oggi è arrivata l’ufficialità del divorzio, che conferma i rumors delle ultime settimane. Sul sito della casa giapponese Lin Jarvis, direttore generale della Yamaha Motor Racing, non lesina ringraziamenti al pilota italiano:

    A nome della Yamana, voglio esprimere la nostra sincera gratitudine per i meravigliosi 7 anni che abbiamo passato insieme. Valentino si è unito alla Yamaha nel 2004 in un momento in cui Yamaha stava lottando nelle corse dopo 11 anni senza una vittoria nel campionato del mondo. La vittoria di Valentino nel suo primo Gran Premio con Yamaha in Sudafrica nel 2004 è stata un momento incredibile ed è stata solo la prima di tante altre gare vinte che hanno emozionato i fans della MotoGP e quelli della Yamaha in tutto il mondo. La sua impareggiabile classe come pilota e come sviluppatore gli ha permesso di vincere quattro titolo MotoGp con noi e ha aiutato la Yamaha a fare diventare la YZR-M1 il punto di riferimento della MotoGp

    Il motociclista, cresciuto a Tavullia a pane e frizione, esterna in una lettera l’intento di intraprendere nuove sfide e saluta affettuosamente, come solo un vero amante saprebbe fare, la sua M1:

    Adesso però è arrivato il momento di trovare nuove sfide, il mio lavoro qua è finito. Purtroppo anche le più belle storie d’amore finiscono, ma ti lasciano un sacco di bei ricordi, tanti momenti paragonabili a quel bacio che ci siamo dati sull’erba di Welkom dove lei mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha detto “ti amo”

    Il dottore ha già firmato il contratto con la Ducati, con la quale convolerà a nozze la prossima stagione dando adito ad un binomio, moto-pilota, 100% italiano. Un’altra sdolcinata unione verrà dunque a consumarsi tra Valentino e la scorbutica moto di Borgo Panigale. Ecco il titolo della nuova love-story: Il campione e la sua bella tinta di rosso. D’altronde, che ci vuoi fare? Il rosso, è  il colore dell’amore…

  • La Ducati smentisce l’accordo con Rossi

    La Ducati smentisce l’accordo con Rossi

    In merito alle voci circolate in questi ultimi giorni secondo le quali la Ducati avrebbe raggiunto l’accordo con Valentino Rossi, notizia messa in circolo da un famoso sito americano che aveva riportato alcune presunte dichiarazioni del presidente Gabriele Del Torchio, è arrivata la pronta smentita dalla stessa casa di Borgo Panigale:

    • La Ducati non ha ancora concluso alcun accordo con Valentino Rossi per la prossima stagione Moto GP“.

    Identico discorso per quanto riguarda la riconferma in sella alla Desmosedici di Nicky Hayden con il quale il contratto andrà in scadenza alla fine di questa stagione:

    • Se e quando gli accordi verranno conclusi, gli stessi saranno oggetto di un comunicato stampa ufficiale“.

    Nonostante sia arrivata la smentita ormai sembra chiaro che il campione di Tavullia l’anno prossimo correrà con la Rossa di Borgo Panigale. A meno di un clamoroso ripensamento di Rossi che al momento non sente la fiducia nel team Yamaha con il quale ha vinto 4 titoli mondiali dei 7 totali nella classe regina che a sua volta avrebbe deciso di puntare sul compagno di squadra e giovane talento emergente, nonchè compagno di squadra Jorge Lorenzo, il matrimonio si farà a Ferragosto a Brno in occasione del Gran Premio della Repubblica Ceca. D’altronde le dichiarazioni di Rossi post Sachsenring suonano chiare:

    • Come fa la Yamaha a lasciarmi andare via? E poi perché dovrebbe? Dove vado? Se così fosse, e non è affatto sicuro, ognuno farà le sue scelte e poi si vedrà chi avrà avuto ragione. Forse vogliono lasciarmi andare via perché ormai sono vecchio…“.
  • Moto GP, Stati Uniti: è Lorenzo il mostro della Laguna…Seca

    Moto GP, Stati Uniti: è Lorenzo il mostro della Laguna…Seca

    Sul circuito più impegnativo, più difficile e più bello di tutto il Motomondiale, dove non puoi distrarti un attimo se non vuoi finire gambe all’aria, dove ogni curva va pennellata e dove vedere transitare le moto al “cavatappi” è sempre uno spettacolo, trionfa Jorge Lorenzo che va a vincere il Gran Premio degli Stati Uniti, nona prova del Mondiale Moto GP. E’ lui il “mostro” di Laguna Seca, il mitico circuito nel deserto californiano.
    Il pilota della Yamaha, partito dalla pole, ha centrato la sua sesta vittoria stagionale, l’undicesima nella classe regina allungando in classifica piloti su Dani Pedrosa ipotecando così il titolo iridato. Ma è stato proprio Pedrosa a regalare al connazionale il successo: lo spagnolo è caduto all’undicesimo giro mentre si trovava in testa e mentre stava imponendo un ritmo forsennato alla gara che gli aveva consentito di prendere un paio di secondi di vantaggio. Con pista libera davanti e con Stoner che non è riuscito mai ad avvicinarsi, Lorenzo ha controllato la gara passando sotto la bandiera scacchi indisturbato seguito dalla Ducati dell’australiano.

    Sul podio anche Rossi che negli ultimi giri ha ingaggiato con Dovizioso (quarto) il duello più accesso della corsa. Commovente il pesarese che rientrato la settimana scorsa in condizioni non ottimali per la frattura della tibia subita il 4 giugno, è riuscito a centrare il podio su un circuito come quello di Laguna Seca che gli ha procurato sempre grattacapi dopo che l’aveva sfiorato al Sachsenring sette giorni fa.
    Dietro Dovizioso il gruppone americano di casa formato da Hayden, Spies e Edwards dai quali ci si aspettava qualcosa di più. Melandri ha chiuso in ottava posizione, Capirossi in decima mentre Simoncelli è caduto al 18esimo giro.
    La Moto GP ora va in vacanza: prossimo appuntamento il 15 agosto a Brno per il Gran Premio della Repubblica Ceca.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. LORENZO YAMAHA 43’54”.476
    2. STONER DUCATI + 3′.517
    3. ROSSI YAMAHA + 13′.420
    4. DOVIZIOSO HONDA + 14”.188
    5. HAYDEN DUCATI + 14”.601
    6. SPIES YAMAHA + 19”.037
    7. EDWARDS YAMAHA + 40”.721
    8. MELANDRI HONDA + 47”.219
    9. KALLIO DUCATI + 52”.813
    10. CAPIROSSI SUZUKI + 52”.814
    11. HAYDEN R. HONDA
    12. DE ANGELIS HONDA









  • Moto GP, Germania: vince Pedrosa, Rossi lotta per il podio ma è quarto

    Moto GP, Germania: vince Pedrosa, Rossi lotta per il podio ma è quarto

    Nel giorno del ritorno in una gara di Valentino Rossi brilla la stella di Dani Pedrosa che con una gara strepitosa va a vincere il Gran Premio di Germania bissando il successo ottenuto nel 2007 sul circuito del Sachsenring. Lo spagnolo della Honda, alla sua seconda vittoria stagionale e la decima nella classe regina, precede al traguardo il connazionale Jorge Lorenzo che riceve una bella lezione da “Camomillo”. Pedrosa interrompe così la striscia di tre vittorie consecutive del rivale maiorchino che si è accontentato della piazza d’onore in virtù di un ampio margine in classifica di 47 punti.

    Sul gradino più basso del podio Stoner che beffa all’ultima curva un commovente Rossi, quarto al traguardo. E’ da sottolineare e da applaudire la gara del “Dottore” che ha ingaggiato un duello serrato con il ducatista con sorpassi e controsorpassi come se 40 giorni fa quel terribile volo che gli procurò la frattura scomposta ed esposta della tibia della gamba destra non fosse mai avvenuto.
    Dietro di loro si piazzano Dovizioso (quinto), con evidenti problemi di assetto della sua moto per tutto il weekend, un super Simoncelli (sesto) e Hayden (settimo) con l’altra Ducati .

    Da segnalare purtoppo che il francese De Puniet nell’incidente che ha provocato l’interruzione della gara all’ottavo giro di corsa ha riportato la stessa diagnosi di Rossi: frattura scomposta della tibia.

    La “prima gara” vede andare al comando subito Lorenzo e Pedrosa con Stoner e Dovizioso a seguire subito dietro. Rossi è costretto a lottare con Simoncelli e Hayden e perde terreno rispetto ai battistrada. Al nono giro l’interruzione da parte dei commissari di gara per l’incidente che coinvolge Bautista, Espargaro e lo sfortunato De Puniet che termina con la frattura della tibia un weekend cominciato male (ieri era caduto riportando la una leggera distorsione alla caviglia) e concluso nel peggiore dei modi.

    Nella seconda partenza si assiste al solito copione: Lorenzo e Pedrosa vanno in fuga mentre Dovizioso (terzo nei primi giri) comincia ad alzare le sue prestazioni scivolando nel secondo gruppetto composto oltre a lui da Simoncelli e Hayden.
    A dieci giri dal termine Pedrosa mette il turbo e con 4 giri straordinari consecutivi sotto il muro dell’1’20” in cui fa registrare anche il record della pista, mette tra se e Lorenzo un paio di secondi che gli consentono di arrivare indisturbato alla bandiera a scacchi.
    Nel frattempo Rossi, che trovato il ritmo si mette a girare sui tempi dei primi, va a riprendere e superare Stoner: è un duello fantastico, i due piloti ci provano ad ogni curva e si sorpassano ad ogni giro. Ma proprio all’ultima curva dell’ultimo giro Valentino non riesce a resistere all’attacco troppo duro dell’australiano che rischia di buttare giù il 6 volte campione del mondo della Moto GP. Un vero peccato perchè il podio sarebbe stato davvero un risultato epico. E tra sette giorni c’è il Gran Premio degli Stati Uniti a Laguna Seca.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. PEDROSA HONDA 28′:50.476
    2. LORENZO YAMAHA + 3.355
    3. STONER DUCATI + 5.257
    4. ROSSI YAMAHA + 5.623
    5. DOVIZIOSO HONDA + 17.158
    6. SIMONCELLI HONDA + 17.757
    7. HAYDEN DUCATI + 17.935
    8. SPIES YAMAHA + 20.957
    9. BARBERA DUCATI + 22.000
    10. MELANDRI HONDA +35.217
    11. CAPIROSSI SUZUKI
    12. DE ANGELIS HONDA









  • Superbike Gara 2, GP Repubblica Checa: Biaggi domina davanti a Rea

    In gara 2 non ha lasciato spazio agli avversari, e cosi Max Biaggi va a riprendersi quello che aveva perso in gara 1, dominando letteralmente dal primo all’ultimo giro.
    Il pilota romano si è alternato con il nord irlandese della Honda Johnatan Rea, giunto secondo, e sale cosi a quota nove vittorie in carriera sul circuito ceco, la ….. in campionato. Grazie all’ennesima vittoria allunga il suo vantaggio su Leon Haslam, apparso più che in ombra nella giornata odierna: soltanto un decimo posto per lui, e distacco che aumenta a quota 68 punti.
    Sul podio si rivede finalmente la ducati di Michel Fabrizio mentre l’ ex campione del mondo James Toseland termina in quarta posizione davanti alle Ducati di Noriyuchi Haga e Carlos Checa.
    Cal Crutchlow termina la sua gara in 14esima posizione dopo essere stato costretto al rientro ai box per un problema al pneumatico posteriore.
    Caduto Ruben Xaus mentre era in terza posizione, mentre Luca Scassa non ha potuto prendere il via a causa della caduta in gara 1.

    Ordine di arrivo Gara 2

    01. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing) 40’12.236
    02. Jonathan Rea (HANNspree Ten Kate Honda)  40’16.863
    03. Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team) 40’25.836
    04. James Toseland (Yamaha Sterilgarda Team)  40’28.608
    05. Noriyuki Haga (Ducati Xerox Team) 40’29.766
    06. Carlos Checa (Althea Racing) 40’33.940
    07. Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare)  40’36.005
    08. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing)  40’38.111
    09. Shane Byrne (Althea Racing) 40’42.610
    10. Leon Haslam (Team Suzuki Alstare) 40’46.238

  • Superbike Gara 1, GP Repubblica Ceca: Rea davanti a Biaggi

    In gara 1 è il britannico Johnatan Rea ad imporsi sul circuito di Brno, nona tappa del mondiale Superbike. Il pilota della Honda conquista la sua terza vittoria stagionale davanti a Max Biaggi, che riesce a superare nel finale il poleman Cal Crutchlow, che ha accusato problemi di gomme proprio nella seconda metà di gara.
    Con questo risultato il Corsaro di casa Aprilia incrementa il suo vantaggio in classifica su Leon Haslam, soltanto ottavo al termine dei 20 giri, portandolo a 49 punti.
    Ai piedi del podio Sylvain Guintoli con la Suzuki che precede Ruben Xaus, con l’unica Bmw superstite: Troy Corser infatti è stato costretto al ritiro a causa di problemi procuratigli dopo una caduta nelle prove del venerdi.
    Sesta la prima Ducati ufficiale con Noriyuchi Haga, davanti a James Toseland.
    Lorenzo Lanzi chiude in decima posizione dietro a Carlos Checa, nono.
    Ritirato Michel Fabrizio, scivolato invece Luca Scassa.

    Ordine di arrivo Gara 1

    1 Rea J. (GBR) Honda 40′16.037
    2 Biaggi M. (ITA) Aprilia +2.518
    3 Crutchlow C. (GBR) Yamaha +4.071
    4 Guintoli S. (FRA) Suzuki +7.160
    5 Xaus R. (ESP) BMW +8.602
    6 Haga N. (JPN) Ducati +11.379
    7 Toseland J. (GBR) Yamaha +11.513
    8 Haslam L. (GBR) Suzuki +16.487
    9 Checa C. (ESP) Ducati +20.829
    10 Lanzi L. (ITA) Ducati +25.164