Tag: ducati

  • Lorenzo show al Mugello. Che rimonta!

    Lorenzo show al Mugello. Che rimonta!

    Ancora un successo per la Yamaha dopo la vittoria ottenuta all’università del motomondiale ad Assen. Questa volta a trionfare sul circuito del Mugello, teatro del Gran premio d’Italia, ottava prova del motomondiale, è stato Jorge Lorenzo che con una prestazione superlativa ritrova il gradino più alto del podio che gli mancava dallo scorso 3 Aprile a Jerez.  

    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Lo spagnolo, dopo aver dato vita ad un acceso duello con Andrea Dovizioso per la seconda posizione, decide di salutare l’italiano e di prodursi in una rimonta a dir poco fenomenale raggiungendo Stoner a sei giri dal termine, in crisi per un problema al collo e con evidenti problemi di gomme,  superandolo senza troppi indugi alla prima occasione alla Casanova-Savelli. Da li in poi il monologo dello spagnolo che taglia il traguardo con un rassicurante vantaggio sugli inseguitori. Beffato dunque Casey Stoner, che ha provato ad andarsene all’inizio martellando giri veloci su giri veloci creando un distacco che però non è stato sufficiente per resistere alla rimonta dello scatenato Lorenzo. Possiamo considerare doppia la beffa per l’australiano, superato nel finale anche da Andrea Dovizioso, che finalmente riesce a sfoderare una grandissima prestazione battendo il leader del mondiale nonchè più quotato (per il titolo) compagno di squadra.   Alle spalle dei primi tre, a circa cinque secondi, l’altro duetto che ha infiammato la gara a suon di sorpassi, vale a dire quello tra Marco Simoncelli e Ben Spies. Lo statunitense, dopo aver vinto ad Assen la scorsa settimana, si ripete in un’altra bella prova, riuscendo a battere proprio all’ultimo giro la Honda dell’italiano, che a differenza delle altre gare, forse, ha usato un pò più di prudenza, che gli ha comunque consentito di chiudere in quinta posizione.  
    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Sesto posto più che positivo per Valentino Rossi che come sempre in gara riesce a tirare il meglio (che non è tanto) della sua Ducati e portare punti importanti per la sua personale classifica. A dispetto di tante difficoltà è la prima delle Ducati, davanti a quella di Barbera, settimo, e a quella di Nicky Hayden, male oggi soltanto in decima posizione dopo un dritto nelle battute iniziali che ne ha compromesso la prestazione. E’ vero, su una pista in cui il Dottore ha vinto nove volte su quattordici un sesto posto potrebbe essere considerato un risultato negativo, ma con questo potenziale è davvero il massimo che si poteva ottenere.   Il rientrante Dani Pedrosa invece chiude la sua gara in ottava posizione a 32″ da Lorenzo, davanti a Colin Edwards, mentre Cal Crutchlow ancora una volta, come ad Assen, accusa degli strani problemi all’anteriore della sua moto ed è costretto al ritiro. Chiude in ultima posizione il campione del mondo della Moto2 Toni Elias.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. LORENZO YAMAHA 41:50.089
    2. DOVIZIOSO HONDA +0.977
    3. STONER HONDA +1.143
    4. SPIES YAMAHA +8.980
    5. SIMONCELLI HONDA +9.076
    6. ROSSI DUCATI +26.450
    7. BARBERA DUCATI +28.745
    8. PEDROSA HONDA +32.043
    9. EDWARDS YAMAHA +33.421
    10. HAYDEN DUCATI +34.724
    11. AOYAMA HONDA +37.359
    12. ABRAHAM DUCATI +43.964
    13. BAUTISTA SUZUKI +47.654
    14. DE PUNIET DUCATI +48.840
    15. ELIAS HONDA +1:15.199
    16. CRUTCHLOW YAMAHA RIT
  • Al Mugello è sfida tra Lorenzo e Sic per la pole

    Al Mugello è sfida tra Lorenzo e Sic per la pole

    Jorge Lorenzo ha tirato fuori gli artigli nell’ultimo turno di prove sfoderando tutta la rabbia per quanto successo lo scorso week-end ad Assen. Il pilota spagnolo ha piazzato la sua Yamaha davanti a tutti segnando il tempo strepitoso di 1:48.080, otto decimi meglio del tempo fatto registrare nelle prove di ieri proprio dal rivale della Honda Marco Simoncelli, che oggi ha migliorato la sua prestazione, me rimanendo staccato di tre decimi dal campione del mondo in carica. Più staccato l’attuale leader del mondiale Casey Stoner, che paga oltre sei decimi allo spagnolo e che fino ad ora non sembra trovarsi propriamente a suo agio sul nuovissimo (in quanto riasfaltato) tracciato italiano.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    In quarta posizione il fresco vincitore di Assen Ben Spies a quasi un secondo. L’americano precede il connazionale della Yamaha Colin Edwards e la Honda ufficiale di Andrea Dovizioso. Più in affanno le due Ducati di Nicky Hayden e Valentino Rossi rispettivamente a un secondo e sei decimi e un secondo e otto dal leader. Il Dottore ha comunque fatto dei passi avanti rispetto alla giornata di ieri in cui navigava nelle retrovie in 13esima posizione. Il rientrante Dani Pedrosa è evidentemente più in difficoltà rispetto al gruppo dei primi a causa dei problemi alla clavicola operata. Lo spagnolo non riesce ad andare oltre la 12esima posizione a due secondi e due dalla vetta. Chiude il gruppo Barbera a tre secondi. Tra pochi minuti le qualifiche ufficiali che determineranno pole position e griglia di partenza.

  • MotoGP, Pedrosa rientra al Mugello. Out Capirossi

    MotoGP, Pedrosa rientra al Mugello. Out Capirossi

    Dani Pedrosa è finalmente pronto al rientro in MotoGP in questo week-end che vedrà andare in scena il GP d’Italia sul circuito del Mugello. Il pilota spagnolo era assente dalle corse da circa un mese e mezzo a causa della caduta a Le Mans dopo il discusso contatto con Marco Simoncelli che ne ha provocato la frattura della clavicola destra. E’ stato lo stesso Pedrosa ad annunciare il suo ritorno sulle pagine ufficiali del suo blog, confermando di aver pienamente recuperato la sua forma e di aver rispettato i tempi di recupero che prevedevano come obiettivo proprio il Mugello. “Durante l’operazione tutti i problemi sono stati completamente risolti”, dice lo spagnolo, che è pronto a risalire il sella alla sua Rcv212V, che ad Assen era stata affidata ad Aoyama con scarsi risultati.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Chi invece non prenderà parte al Gran Premio d’Italia sarà Loris Capirossi che per la prima volta nella sua carriera dovrà rinunciare al GP di casa. La difficile decisione è stata presa dallo stesso pilota italiano a seguito delle conseguenze riportate nella caduta nelle qualifiche del GP d’Olanda ad Assen, durante la quale la moto gli è praticamente caduta addosso provocandogli la frattura della nona e decima costola oltre che un problema ad un polmone e ad una clavicola. “Sono ovviamente molto deluso perchè i dottori in Olanda avevano detto che la situazione era sotto controllo, poi invece gli ultimi accertamenti hanno rilevato le due fratture che potrebbero provocare danni agli organi interni. Peccato perchè ho tanti bei ricordi di questo che è il mio circuito preferito, e dare forfait per la prima volta in carriera è una brutta cosa. Poteva essere per me questa l’occasione di un rilancio personale”. I tempi di recupero per Loris si aggirano intorno alle due settimane e per l’occasione il posto della Ducati numero 65 non verrà affidato a nessun altro pilota.

  • MotoGP, pole di Simoncelli ad Assen. Rossi arranca: è 11°

    MotoGP, pole di Simoncelli ad Assen. Rossi arranca: è 11°

    Seconda pole position stagionale, e in carriera nella classe regina, per Marco Simoncelli quella arrivata sul circuito, oggi in condizioni di asciutto, di Assen dove domani si correrà il Gran Premio d’Olanda che, come da tradizione, si svolge il sabato. Una pole dal sapore particolare per Supersic non solo perchè conquistata sulla pista da sempre considerata l’università del motociclismo ma anche per come è avvenuta, con distacchi, a parte Ben Spies, significativi nei confronti di chi lotta per il Mondiale.  

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    E’ solo l’americano della Yamaha a resistere allo strapotere del pilota ufficiale Honda del team Gresini che ha chiuso le qualifiche con uno strepitoso 1:34.718: Spies infatti è stato beffato per soli 9 millesimi e dovrà accontentarsi di partire in prima fila domani dove al suo fianco ci sarà Casey Stoner, staccato dalla pole di quasi 3 decimi: l’australiano, che nella mattina era caduto così come le altre Honda ufficiali di Dovizioso e Aoyama nello stesso punto del tracciato, non è andato oltre il terzo tempo ma si consola con il fatto di partire davanti al rivale numero uno per il Mondiale Jorge Lorenzo che partirà dalla quarta posizione in griglia. Poi Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow con la Yamaha clienti del team Tech 3 a chiudere la seconda fila.   E arriviamo al capitolo spinoso, la Ducati di Rossi: nonostante la casa di Borgo Panigale abbia messo a disposizione del Dottore la nuovissima GP11.1, che poi altro non è che la GP12 con un motore 800cc sviluppata proprio da Rossi stesso in questi mesi, e il buon debutto ieri sull’acqua, Valentino ha chiuso la sessione cronometrata con l’11esimo tempo beccandosi ben un secondo e otto decimi di distacco da Simoncelli. Non solo: Rossi è stato preceduto anche dagli altri ducatisti Karel Abraham, ancora una volta magico e che ha strappato uno straordinario settimo tempo, Nicky Hayden, compagno di team che domani partirà dalla nona piazzola, e Randy De Puniet, decimo. La soluzione dei problemi per il pesarese sembra essere ancora in alto mare. Domani ore 15:00 il via al Gran Premio d’Olanda per la classe MotoGP.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. SIMONCELLI HONDA 1:34.718
    2. SPIES YAMAHA 1:34.727 +0.009
    3. STONER HONDA 1:35.008 +0.290
    4. LORENZO YAMAHA 1:35.143 +0.425
    5. DOVIZIOSO HONDA 1:35.244 +0.526
    6. CRUTCHLOW YAMAHA 1:35.329 +0.611
    7. ABRAHAM DUCATI 1:35.742 +1.024
    8. EDWARDS YAMAHA 1:35.818 +1.100
    9. HAYDEN DUCATI 1:35.866 +1.148
    10. DE PUNIET DUCATI 1:36.435 +1.717
    11. ROSSI DUCATI 1:36.564 +1.846
    12. AOYAMA HONDA 1:36.580 +1.862
    13. BERBERA DUCATI 1:36.590 +1.872
    14. BAUTISTA SUZUKI 1:36.820 +2.102
    15. CAPIROSSI DUCATI 1:37.130 +2.412
    16. ELIAS HONDA 1:37.651 +2.933
    17. AKIYOSHI HONDA 1:39.006 +4.288
  • Debutto ok per la Ducati GP11.1. Rossi 2° nelle libere ad Assen

    Debutto ok per la Ducati GP11.1. Rossi 2° nelle libere ad Assen

    Debutto bagnato, debutto fortunato. La nuova Ducati, la Desmosedici GP11.1 varata da Borgo Panigale per rimettere in piedi un Mondiale fino a qui non all’altezza della fama della casa bolognese, strappa nelle prime prove libere sotto il diluvio di Assen un ottimo e incoraggiante secondo miglior tempo. Valentino Rossi infatti si è piazzato alle spalle di Marco Simoncelli a 3 decimi di distacco (1:49.036 il tempo del pilota della Honda) e ha preceduto il mattatore del mondiale Casey Stoner di appena un decimo. Certo, le condizioni estreme e il tipo di sessione devono far predicare cautela ma almeno il morale può essere in parte rinfrancato.  

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Quarto tempo per Andrea Dovizioso a 6 decimi da Simoncelli mentre il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo con la Yamaha celebrativa si becca quasi un secondo. Male il compagno di team Ben Spies (decimo) preceduto anche dalle Yamaha private di Cal Crutchlow, sesto, e Colin Edwards, ottavo. Da segnalare anche l’ottima prova di Karel Abraham con la Ducati clienti che si frappone fra le due Yamaha del team Monster Tech 3 mentre Hiroshi Aoyama che sostituisce sulla Honda Repsol ufficiale Dani Perdosa delude e termina la sessione con il 12esimo tempo. Le seconde libere alle 14:10.  

  • Accuse spagnole alla Ducati: “GP11.1 è illegale”. Ma è falso

    Accuse spagnole alla Ducati: “GP11.1 è illegale”. Ma è falso

    Abbiamo parlato ieri della nuova Desmosedici varata a sorpresa dalla Ducati per provare a raddrizzare un Mondiale abbastanza in ombra il cui esordio è previsto ad Assen nel prossimo Gran Premio d’Olanda in programma in questo weekend. La GP11.1, così è stata battezzata la nuova Ducati dopo il restyling, non ha niente a che fare con la moto che abbiamo visto fino ad ora: il progetto GP11 è stato rivoluzionato, nuovo telaio, nuove carene, nuovo motore, nuova ciclistica e meccanica, cambio di nuova generazione che dovrebbe ridurre il gap dalla Honda che sfrutta al meglio il suo sistema elaborato alla perfezione e che quest’anno sta consentendo a Casey Stoner di “bastonare” gli avversari e dominare il Mondiale.  

    © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images
    Ma andiamo al dunque: il famoso sito spagnolo dedicato ai motori, motocuatro.com, oggi lancia la pesante accusa in un articolo firmato dall’autorevole giornalista German Garcia Casanova, che la Ducati nei test privati abbia illegalmente fatto provare la GP11 800 cc, quella che è scesa in pista fino a qualche giorno fa per intenderci, ai piloti titolari, ovvero Valentino Rossi e Nicky Hayden, al posto della nuova GP12 1000 cc in fase di sviluppo per la prossima stagione, tra l’altro senza la presenza di nessun ispettore o commissario FIM, Dorna o IRTA, cosa questa assolutamente proibita dal regolamento. Inoltre l’autore dell’articolo calca la mano scrivendo che i due test al Mugello dello scorso 26 maggio e 15 giugno sono “doppiamente illegali” perchè a ridosso del Gran Premio d’Italia che si correrà proprio sul circuito fiorentino il prossimo 3 luglio.   A smontare però le gravi accuse che scagionano la casa di Borgo Panigale ci pensano il noto giornalista Mediaset e telecronista storico della MotoGP Guido Meda, attraverso il blog di Sportmediaset, GranPrix, e il sito GPone.com in un articolo che porta la firma di Ernesto Emmi. In parole povere, nell’articolo di Meda si legge come non sia assolutamente possibile sostenere la tesi della Ducati GP11 con in sella Rossi e Hayden mascherati dai collaudatori Franco Battaini e Vittoriano Guareschi e come sia errato quanto riportato da giornalista spagnolo sull’assenza di qualcuno che vigilasse: al Mugello in occasione di quelle prove private gli ispettori FIM c’erano eccome (tra loro anche Franco Uncini) che hanno potuto constatare la regolarità dei test. Ma non solo: Casanova tira in ballo la Dorna che a livello di regolamenti non centra proprio un bel niente essendo la società che organizza il Mondiale. Poi sulla questione del test del Mugello ravvicinato al Gran Premio, Meda fa luce sulla vicenda scrivendo che ogni team sceglie, e quindi ha a disposizione, una pista di riferimento dove effettuare i propri test e il Mugello lo è per la Ducati come Motegi lo è per la Honda; i piloti titolari quindi dispongono di 8 giornate per lo sviluppo della moto per la prossima stagione a patto che ciò non avvenga però nei 15 giorni che precedono lo stesso GP. E se si fanno bene i conti (15 giugno – 3 luglio) si può stabilire che il regolamneto non è stato affatto violato. Emmi invece nel suo articolo certifica con argomenti tecnici e più che convincenti l’assoluta certezza che quella scesa in pista al Mugello con in sella Rossi fosse la GP12 e non la GP11 come invece sostiene il giornalista spagnolo. In definitiva secondo le due versioni proposte da Guido Meda ed Ernesto Emmi pare che German Garcia Casanova abbia preso una grossa cantonata. Una polemica quella spagnola del tutto priva di fondamento.

  • La Ducati si rifà il trucco, Rossi alla svolta Mondiale

    La Ducati si rifà il trucco, Rossi alla svolta Mondiale

    Il difficile inizio di Mondiale e le prestazioni di questo primo scorcio di stagione tutt’altro che confortanti hanno costretto gli uomini di Borgo Panigale a lavorare alecremente per mettere nelle mani di Valentino Rossi una Ducati più competitiva per non trascorrere un’annata nel più completo anonimato. Dal prossimo Gran Premio d’Olanda ad Assen vedremo in pista una Desmosedici GP11 completamente e profondamente rinnovata nella ciclistica, nel motore e nella meccanica.  

    © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images
    La nuova GP11.1 infatti non avrà quasi praticamente nulla della moto utilizzata fino ad ora: nuovo telaio, nuove carene e un nuovo propulsore oltre a tutto il resto. Ma la novità più significativa dovrebbe essere il sistema del cambio di nuova generazione che aumenterà la velocità di innesto della marcia riducendo i tempi di passaggio da una marcia all’altra, in perfetto stile Honda per quella che si è rivelata l’arma micidiale del Mondiale 2011. In pratica la nuova Ducati esteticamente sarà la fotocopia della GP12 ma con la differenza che monterà un motore 800 cc visto che dall’anno prossimo si ritornerà ai propulsori mille. Ancora qualche giorno quindi prima di ammirare la nuova creatura di Borgo Panigale della quale i segreti sono ancora tutti da scoprire: il duro lavoro degli ingegneri e dei tecnici della casa bolognese verrà certamente ripagato in pista anche perchè Valentino Rossi, di fronte all’ennesima sfida, ha ancora più fame di vittorie.   Ripartirà da Assen, una delle sue piste preferite, la rincorsa del sette volte campione del mondo della classe regina alle lepri della Honda, in particolare a Casey Stoner, e al rivale iridato Jorge Lorenzo? Non ci resta che attendere giovedì per i “primi passi” della nuova Desmosedici GP11.1.

  • Superbike, Biaggi vince gara 2 ad Aragon

    Superbike, Biaggi vince gara 2 ad Aragon

    Dopo 8 secondi posti stagionali, Max Biaggi firma il primo acuto nel Mondiale 2011 Superbike conducendo dall’inizio alla fine e vincendo gara 2 del Gran Premio di Spagna dipsutatosi sul lungo circuito di Aragon. Il pilota romano campione del mondo in carica, al suo 14esimo successo in Superbike, ha preceduto il connazionale Marco Melandri, che lo aveva beffato nella prima manche, e il leader della classifica iridata padrone di casa Carlos Checa. Il pilota della Ducati ha pensato solo a limitare i danni visto lo strapotere mostrato da Biaggi e Melandri e la caduta durante gara 1 che ha consentito, in virtù dei risultati odierni, al centauro dell’Aprilia e della Yamaha di accorciare nel Mondiale piloti.  

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Ironia della sorte, Biaggi ha potuto usufruire di un errore in staccata che ha tradito Melandri, mentre questi stava aumentando la sua pressione sul rivale, in un punto diverso del circuito ma con una dinamica molto simile che aveva commesso in gara 1 il “Corsaro”. Ai piedi del podio si è piazzato un grande Michel Fabrizio che si è rifatto con la sua Suzuki della caduta durante la prima manche seguito dallo spagnolo Joan Lascorz, autore di due gare bellissime oggi, con una Kawasaki in grande crescita. Sesto Eugene Laverty sulla seconda Yamaha mentre festeggia con il settimo posto la sua 300esima gara colui che è un’istituzione della Superbike, Noriyuki Haga. Weekend sfortunato per un’altra icona delle derivate di serie Troy Corser che caduto durante le prime battute di gara 2 ha riportato la frattura del braccio sinistro che lo metterà fuori causa per un pò.   Prossimo appuntamento con Brno il prossimo 10 luglio con il Gran Premio della Repubblica Ceca dove lo specialista del circuito Max Biaggi ha la possibilità di ridurre ulteriormente il gap che lo separa da Carlos Checa.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. BIAGGI APRILIA 40:04.407
    2. MELANDRI YAMAHA +4.809
    3. CHECA DUCATI +6.944
    4. FABRIZIO SUZUKI +9.001
    5. LASCORZ KAWASAKI +11.562
    6. LAVERTY YAMAHA +14.288
    7. HAGA APRILIA +15.138
    8. CAMIER APRILIA +17.660
    9. HASLAM BMW +24.184
    10. BADOVINI BMW +24.676
    11. GUINTOLI DUCATI +29.300
    12. AITCHISON KAWASAKI +33.163
    13. ROLFO KAWASAKI +38.080
    14. VERMEULEN KAWASAKI +49.042
    15. LANZI BMW +53.156
    16. XAUS HONDA +RIT
    17. SYKES KAWASAKI RIT
    18. SMRZ DUCATI RIT
    19. BERGER DUCATI RIT
    20. CORSER BMW RIT
  • Superbike: Melandri in pole ad Aragon, Biaggi 2°

    Superbike: Melandri in pole ad Aragon, Biaggi 2°

    Sul circuito di Aragon dove domani si correrà il Gran Premio di Spagna, Marco Melandri conquista la sua prima Superpole in Superbike facendo registrare la migliore prestazione di 1:57.634. Il ravennate precede in griglia il connazionale Max Biaggi: tra il centauro della Yamaha e quello dell’Aprilia solo un decimo e mezzo di differenza.  

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    A chiudere la prima fila Leon Camier, terzo, e il leader della classifica iridata Carlos Checa, quest’ultimo si è beccato ben 8 decimi dall’autore della Superpole. In seconda fila domani partiranno Tom Sykes (Kawasaki), Eugene Laverty (Yamaha), Joan Lascorz (Kawasaki) e Ayrton Badovini (Bmw). Fuori dall’ultima sessione che assegnava la Superpole Noriyuki Haga (nono), Michel Fabrizio (11esimo) e i piloti Bmw Leon Haslam e Troy Corser che scatteranno rispettivamente dalla 14esima e 16esima posizione. Domani appuntamento con gara 1 del Gran Premio di Spagna alle 12:00, gara 2 prevista alle 15:30.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. MELANDRI YAMAHA 1:57.634
    2. BIAGGI APRILIA 1:57.790 +0.156
    3. CAMIER APRILIA 1:58.279 +0.645
    4. CHECA DUCATI 1:58.472 +0.838
    5. SYKES KAWASAKI 1:58.641 +1.007
    6. LAVERTY YAMAHA 1:58.756 +1.122
    7. LASCORZ KAWASAKI 1:59.194 +1.560
    8. BADOVINI BMW 1:59.591 +1.957
    9. HAGA APRILIA S2
    10. GUINTOLI DUCATI S2
    11. FABRIZIO SUZUKI S2
    12. AITCHISON KAWASAKI S2
    13. SMRZ DUCATI S1
    14. HASLAM BMW S1
    15. BERGER DUCATI S1
    16. CORSER BMW S1
    17. XAUS HONDA
    18. VERMEULEN KAWASAKI
    19. ROLFO KAWASAKI
    20. LANZI BMW
  • Superbike: Checa fa il bis a Misano

    Superbike: Checa fa il bis a Misano

     

    la gazzetta dello sport
    Carlos Checa dopo la doppietta ottenuta la settimana scorsa a Miller, Gran Premio degli Stati Uniti,conquista anche entrambe le manche del Gran Premio di San Marino, sul circuito Santa Monica di Misano Adriatico. Lo spagnolo con queste due vittorie centra gli otto successi stagionali staccando nella classifica mondiale il rivale più accreditato Max Biaggi, oggi due volte secondo al traguardo.   Gara 1 Dopo una buona partenza il poleman Tom Sykes è riuscito a guidare il gruppetto per un paio di giri, ma il passo della sua Kawasaki sull’asciutto non era all’altezza di quello dei primi, cosi Max Biaggi, una volta superato l’inglese, ha provato la fuga solitaria. Alle sue spalle è rinvenuto Carlos Checa, che, dopo essersi sbarazzato di Leon Haslam, ha atteso il momento giusto per superare l’Aprilia, sfruttando anche un’errore del romano alla Variante del parco. Da li in poi Checa ha fatto gara solitaria tagliando il traguardo impennando la sua Ducati. Alle spalle dei primi due Marco Melandri su Yamaha, più staccato dai primi a circa 16 secondi. Il ravennate, ha preceduto la Kawasaki di Sykes, che vince il duello in volata sul rettilineo finale con l’altra Yamaha di Eugene Laverty. Ottavo posto per Ayrton Badovini, mentre Nori Haga, Leon Haslam e Michel Fabrizio chiudono le rispettive gare con un ritiro. Gara 2 Più movimentata della prima la seconda manche del Gran premio di San Marino. La gara è stata interrotta quando era neanche a dirlo saldamente tra le mani di Carlos Checa a 14 giri dalla fine a causa di una bandiera rossa dopo la caduta di Marco Melandri che ha lasciato un pò dell’olio motore in traiettoria. Il ravennate non è poi riuscito a far ripartire la sua M1 ed ha dovuto cosi abbandonare la corsa. Con la seconda partenza, la gara ha ripreso lo stesso leit motiv di gara 1, con Biaggi a scappare e Checa ad inseguire. Un’altro errore del romano alla curva del Tramonto spalanca la vittoria a 4 giri dalla fine allo spagnolo, che ringrazia il rivale e arriva in solitaria al traguardo. Terza posizione per un battagliero Noriyuchi Haga, che riesce a scavalcare un’ottimo Ayrton Badovini proprio sul rettlineo finale. Il pilota di Biella, alla sua prima stagione in Superbike con la Bmw, si sta ben comportando e potrebbe aspirare ad un ruolo di primo piano nei prossimi Gran Premi. In quinta posizione Leon Haslam precede l’italiano Michel Fabrizio, dolorante dopo la caduta in gara 1. Assente invece la Honda di Johnatan Rea, che dopo la caduta della mattinata ha deciso di non prendere parte alle gare. LE CLASSIFICHE