Dopo essere stato il più veloce nelle terze e ultime libere sul circuito di Sepang, Dani Pedrosa si conferma anche nelle qualifiche e conquista la combattutissima pole position del Gran Premio di Malesia, la seconda stagionale dopo quella ottenuta a Brno. Lo spagnolo di casa Honda firma il tempo di 2:01.462 negando cosi la gioia dell’ennesima pole position al neo campione Casey Stoner, che non può cosi festeggiare al meglio il titolo mondiale conquistato in casa lo scorso week-end a Phillip Island.
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A Sepang pole per Pedrosa. Beffato Stoner
Sono solo 29 i millesimi che dividono i due centauri della casa giapponese che sono certamente i due più seri candidati alla vittoria per la gara di domani, ma che devono avere un’occhio di riguardo alla altra moto gemella di Andrea Dovizioso, staccato solo di 204 millesimi con il tempo di 2:01.666, velocissimo in qualifica e messo molto bene anche per quanto riguarda il passo di gara. Prima fila tutta Repsol dunque, con i tre piloti unici capaci di scendere sotto il muro dei 2:02. Apre la seconda fila la sorprendente Yamaha di Colin Edwards, rinvigorito dall’ottimo quinto posto nel GP d’Australia e capace di mettersi alle spalle Marco Simoncelli di quel tanto che basta, ovvero 95 millesimi. Otiimo anche Hayden, che chiude la seconda fila con il sesto posto, a sette decimi da Pedrosa ma a solo uno da Sic. Bene anche Aoyama con la Honda clienti del team Gresini, davanti all’unica Suzuki superstite di Alvaro Bautista. Valentino Rossi invece chiude in decima posizione, lontano ma più vicino rispetto alle libere di ieri in cui pagava oltre due secondi di ritardo. Per il Dottore anche una caduta nei 15 minuti finali della sessione che gli ha impedito di proseguire e di migliorarsi. Tuttavia il feeling tra la pista malese e in numero 46 è risaputo, su questa pista risale il suo ultimo successo in MotoGP, e ci aspettiamo di vederlo lottare domani in gara per le posizioni che contano. Fa un pò effetto vedere le due Yamaha nelle ultime due posizioni con Ben Spies penultimo un pò malconcio dopo la caduta in Australia e Nakasuga, il sostituto di Jorge Lorenzo, che pare aver chiuso la stagione, ultimo.Dani Pedrosa | © Saeed Khan / Getty Images -
A Portimao Checa e Melandri lanciano gli ultimi due acuti
L’ultimo appuntamento stagionale della Superbike sul circuito di Portimao, in Portogallo ha visto protagonisti i primi due piloti del mondiale Carlos Checa e Marco Melandri, che hanno vinto le ultime due manche dell’anno. GARA1
La conquista del titolo mondiale ottenuto la scorsa settimana sul circuito di Magny-Cours non ha evidentemente appagato Carlos Checa che ha voluto chiudere in bellezza l’anno del suo primo mondiale, andando a vincere la prima gara dell’ultimo appuntamento stagionale. Lo spagnolo di casa Ducati ha lottato a lungo con il francese Sylvain Guintoli fino a tre tornate dal termine quando il neo campione del mondo ha deciso di rompere gli indugi e di superare l’avversario staccandolo definitivamente andando a prendersi la 15esima vittoria dell’anno. Il Toro della Ducati, alla fine della gara, ha anche annunciato di voler continuare la sua avventura con la casa di Borgo Panigale, volontà messa in discussione nei giorni scorsi da un accordo che tardava ad essere trovato, ma alla fine le due parti hanno deciso di incontrarsi e di prolungare il loro rapporto. Guintoli dunque completa la doppietta Ducati mentre sul gradino più basso del podio troviamo il poleman Johnny Rea. Quarto un eroico Max Biaggi, che dopo tutte le difficoltà incontrate per tutto il week-end a causa dei noti problemi fisici dopo l’infortunio del Nurburgring riesce a chiudere con un importante quarta piazza ai piedi del podio davanti alla Kawasaki di Joan Lascorz. Sesto Marco Melandri che dopo un dritto nelle fasi concitate della corsa non è riuscito più a recuperare. Haslam con la BMW chiude in nona posizione. Michel Fabrizio chiude la sua gara con una 12esima posizione davanti a Leon Camier, dato partente dall’Aprilia. Il britannico precede la BMW dell’altro italiano Ayrton Badovini. Gara2Carlos Checa | © Glyn Kirk / Getty Images Marco Melandri riesce ad onorare la sua seconda posizione nella classifica mondiale andando a conquistare nella seconda manche la sua quarta vittoria stagionale nel suo primo anno in Superbike. Il pilota ravennate, che dall’anno prossimo correrà con la Bmw, vince il duello in famiglia con il suo ormai ex compagno di team Eugene Laverty, che l’anno prossimo affiancherà Max Biaggi all’Aprilia. Cosi come in gara1, anche gara2 si chiude con una doppietta, l’ultima in Superbike per la Yamaha che dall’anno prossimo non prenderà parte al mondiale salutando cosi il mondo delle derivate di serie. Si conferma invece la terza forza di giornata Johnny Rea, che come nella prima manche chiude in terza posizione. Solo quarto invece il vincitore di gara1 Carlos Checa, che precede Sylvain Guintoli. Alle spalle delle Ducati la coppia Aprilia formata da Camier e Biaggi. Il Corsaro chiude in classifica mondiale al terzo posto a pari punti con Laverty, ma in una migliore posizione in virtù delle maggiori vittorie ottenute in stagione e in questo modo dall’anno prossimo potrà nuovamente stampare sul cupolino il suo amato numero tre. Chiudono la top-ten Lascorz, Badovini e Berger. 12esimo Michel Fabrizio.Marco Melandri | © Mirco Lazzari / Getty Images -
Stoner week-end perfetto. Vittoria e titolo mondiale
Giornata di gloria per Casey Stoner che si aggiudica nel Gran Premio di casa di Phillip Island il secondo titolo mondiale, il primo con la Honda dopo quello conquistato con la Ducati. Il pilota australiano dopo la pole conquistata ieri completa un week-end perfetto andando a vincere in solitaria davanti al suo pubblico nel giorno del suo 26esimo compleanno, giornata impreziosita appunto dalla conquista del titolo mondiale. Il compito del canguro australiano è stato agevolato soprattutto dall’assenza di Ben Spies, infortunatosi durante il turno di prove, e soprattutto dal forfait di Jorge Lorenzo che ha dovuto rinunciare a correre la gara a causa di una brutta caduta nel warm-up che gli ha procurato una brutta lesione all’anulare della mano sinistra. Senza lo spagnolo a Stoner sarebbe bastato un sesto posto per chiudere in anticipo i conti mondiali, ma ha preferito chiudere in bellezza davanti al suo pubblico. Nona vittoria stagionale e quinta consecutiva per il portacolori della Honda, che chiude l’era delle 800 cosi come l’aveva iniziata, e cioè vincendo il titolo mondiale. In seconda posizione Marco Simoncelli che proprio nell’ultima parte di gara beffa il connazionale Andrea Dovizioso. Completa il dominio HRC Daniel Pedrosa, deludente a 13 secondi dal leader. Alle spalle della colonia Honda, Colin Edwards con la prima delle Yamaha, davanti a Randy De Puniet che fa meglio del suo ufficiale Nicky Hayden soltanto settimo. Terminano la gara soltanto in dieci piloti: ottavo Toni Elias davanti a Capirossi e Karel Abraham. Gara molto caotica, che miete molte vittime illustri a causa dell’asfalto resi viscido dalla pioggia. A parte Stoner, che sembra andare sul bagnato come sull’asciutto, ne fanno le spese Abraham che però cade e si rialza, Bautista, Aoyama e Crutchlow. Sfortunato invece Valentino Rossi, che complice l’assenza delle due Yamaha ufficiali stava lottando per le posizioni di vertice, ma la Ducati di piegare proprio non ne vuole sapere e dopo un sorpasso a Bautista nel 14esimo passaggio cade in terra mentre si trovava in quinta posizione. LE PAGELLE – CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORICasey Stoner | © Mirco Lazzari / Getty Images ORDINE D’ARRIVO
Pos. Pilota Team Tempo 1. STONER
HONDA 42:02.425 2. SIMONCELLI
HONDA +2.210 3. DOVIZIOSO
HONDA +2.454 4. PEDROSA
HONDA +13.160 5. EDWARDS
YAMAHA +30.886 6. DE PUNIET
DUCATI +48.800 7. HAYDEN
DUCATI +1:16.314 8. ELIAS
HONDA +1 GIRO 9. CAPIROSSI
DUCATI +1 GIRO 10. ABRAHAM
DUCATI +2 GIRI 11. BAUTISTA
SUZUKI RIT 12. AOYAMA
HONDA RIT 12. CRUTCHLOW
YAMAHA RIT 14. ROSSI
DUCATI RIT 15. LORENZO
YAMAHA NP 16. SPIES
YAMAHA NP -
Superbike, in Francia Checa concede il bis. Anche la Ducati campione del mondo
Gara 2 del Gran Premio di Francia, come al solito, emozionante che ha visto la vittoria ancora di Carlos Checa dopo il trionfo nella prima manche. Il pilota spagnolo, nonostante corra con il titolo di campione del mondo conquistato già in gara 1, non vuole regalare nulla agli avversari e centra la 14esima vittoria in una sola stagione, record per la categoria, e la 19esima in carriera. Inoltre i festeggiamenti sono doppi perchè la Ducati a Magny Cours conquista aritmeticamente il 17esimo titolo marche Superbike della sua storia. Una vera e propria impresa considerando che proprio da quest’anno la casa di Borgo Panigale aveva deciso di non partecipare più come team ufficiale ma appoggiarsi ad un team clienti.
Sul podio finiscono le due Yamaha di Marco Melandri e Eugene Laverty. Il ravennate è costretto, così come in gara 1, ad un’altra rimonta dalle retrovie superando poi il compagno di box all’ultimo giro e giungendo ad una manciata di secondi dal nuovo campione del mondo. Quarto transita un buon Leon Haslam su Bmw mentre è costretto al secondo ritiro odierno colui che ieri aveva conquistato con un giro record la Superpole, Jonathan Rea, questa volta andato ko per un problema tecnico sulla sua Honda mentre era in battaglia con Checa e Laverty per il primo posto. Bene anche il pilota di casa Sylvain Guintoli che porta la sua Ducati privata al quinto posto, poi seguono la prima Aprilia di Leon Camier, la Kawasaki di Joan Lascorz e le due Bmw di Ayrton Badovini e Troy Corser. Decimo Noriyuki Haga mentre Michel Fabrizio perde l’anteriore della sua Suzuki al secondo giro tornando a casa dalla trasferta francese con soltanto due punti in tasca. Prossimo e ultimo appuntamento del Mondiale 2011 Superbike a Portimao il 16 ottobre per il Gran Premio del Portogallo dove ritroveremo anche Max Biaggi, ormai recuperato dalla frattura al piede che non gli ha consentito di lottare fino all’ultimo con Checa e Melandri per il titolo per l’ultimo atto della stagione.© Mirco Lazzari gp/Getty Images ORDINE D’ARRIVO
Pos. Pilota Team Tempo 1. CHECA
DUCATI 38:17.851 2. MELANDRI
YAMAHA +1.267 3. LAVERTY
YAMAHA +2.043 4. HASLAM
BMW +6.506 5. GUINTOLI
DUCATI +7.843 6. CAMIER
APRILIA +8.360 7. LASCORZ
KAWASAKI +15.285 8. BADOVINI
BMW +15.549 9. CORSER
BMW +16.278 10. HAGA
APRILIA +22.996 11. FORES
BMW +43.132 12. BERGER
DUCATI +47.846 13. ROLFO
KAWASAKI RIT 14. REA
HONDA RIT 15. AITCHISON
KAWASAKI RIT 16. FABRIZIO
SUZUKI RIT 17. SYKES
KAWASAKI RIT -
Superbike, Checa trionfa in gara 1 a Magny Cours e diventa campione
“Non è mai troppo tardi” recita un noto proverbio. All’età di 39 anni (li compirà il prossimo 15 ottobre) di cui 20 trascorsi sulle piste di tutto il mondo in sella ad una moto, Carlos Checa si laurea campione del mondo della Superbike, il primo spagnolo a centrare il titolo iridato nel campionato delle derivate di serie. Per il centauro della Ducati è la 13esima vittoria in stagione (su 23 gare) e la 18esima in carriera in Superbike.
Checa, al quale servivano soltanto 3 punti per ottenere la certezza aritmetica del titolo, ha vinto gara 1 del Gran Premio di Francia, disputatosi sul circuito di Magny Cours, facendo una gara a sè e precedendo il rivale numero uno al Mondiale Marco Melandri e Leon Haslam che completano il podio. In particolare il ravennate della Yamaha, che l’anno prossimo passerà in Bmw, si è reso protagonista di una strepitosa rimonta recuperando dall’ottavo posto risalendo fino alla piazza d’onore sfilando i suoi avversari uno dietro l’altro, per ultimo il compagno di squadra Eugene Laverty (quinto alla fine) che è andato in crisi di gomme negli ultimi giri cedendo il passo sia a Melandri e Haslam che a Leon Camier, giunto quarto con l’Aprilia ufficiale. Sesto e settimo posto per il beniamino di casa Sylvain Guintoli e Noriyuki Haga, completano la top ten le due Kawasaki di Joan Lascorz (ottavo) e Tom Sykes (decimo), in mezzo l’esperto Troy Corser su Bmw. E’ caduto invece nei primi minuti di corsa il favorito qui in Francia e titolare della superpole Jonathan Rea che, partito male, scivola all’ultima chicane danneggiando irrimediabilmente la sua Honda. Gara 2 prevista per le 15:30.© Mirco Lazzari gp/Getty Images ORDINE D’ARRIVO
Pos. Pilota Team Tempo 1. CHECA
DUCATI 38:16.465 2. MELANDRI
YAMAHA +2.201 3. HASLAM
BMW +3.218 4. CAMIER
APRILIA +3.796 5. LAVERTY
YAMAHA +5.602 6. GUINTOLI
DUCATI +9.634 7. HAGA
APRILIA +9.814 8. LASCORZ
KAWASAKI +11.387 9. CORSER
BMW +17.143 10. SYKES
KAWASAKI +24.523 11. FORES
BMW +34.523 12. FABRIZIO
SUZUKI +1:19.742 13. ROLFO
KAWASAKI +1 GIRO 14. BERGER
DUCATI RIT 15. REA
HONDA RIT 16. BADOVINI
BMW RIT 17. SMRZ
DUCATI RIT 18. AITCHISON
KAWASAKI RIT -
Superbike: Rea e Checa vincono ad Imola
Con la vittoria in gara 2, la 12esima in stagione e la 17esima in carriera, e il terzo posto della prima manche del Gran Premio d’Italia Carlos Checa è a soli 3 punti dalla conquista del suo primo titolo mondiale in Superbike e della sua lunghissima carriera di motociclista. Sul tracciato di Imola lo spagnolo della Ducati allunga ulteriormente in classifica sul più immediato inseguitore Marco Melandri, che oggi termine le due manche in ottava e sesta posizione, portando il suo vantaggio a 97 punti quando mancano solo gli appuntamenti in Francia, a Magny Cours, e in Portogallo, a Portimao.
In gara 1 si era affermato Jonathan Rea, tornato finalmente competitivo con la sua Honda dopo l’infortunio che ne ha condizionato il rendimento stagionale, che aveva prevalso su un grandissimo Noriyuki Haga. Solo un guaio al motore della sua Honda che lo ha costretto al ritiro non gli ha permesso di fare la doppietta sul circuito bolognese dove la Ducati è di casa. Il giapponese dell’Aprilia clienti, ma la prima vista l’assenza forzata di Max Biaggi ancora convalescente per una microfrattura al piede, torna a casa con due secondi posti e rinvigorito dopo la delusione del Nurburgring, caduto, seppur con condizioni della pista estreme e impossibili, quando era comodamente al comando della corsa nei giri finali. In gara 2 completa il podio l’Aprilia ufficiale di Leon Camier, compagno di squadra di Biaggi. Per quanto riguarda gli italiani, Melandri (Yamaha) ha chiuso con un sesto e ottavo posto, Ayrton Badovini (Bmw) nono e decimo mentre Michel Fabrizio è caduto nella prima manche e si è ritirato per un problema al cambio della sua Suzuki nella seconda. La Superbike non si ferma, settimana prossima c’è il Gran Premio di Francia a Magny Cours per il penultimo appuntamento della stagione che potrebbe incoronare re della Superbike Carlos Checa a quasi 39 anni. LE CLASSIFICHE© Mirco Lazzari gp/Getty Images -
Superbike, Checa in pole a Imola
Carlos Checa ha conquistato la superpole a Imola dove domani si correrà il secondo Gran Premio d’Italia della stagione (dopo Monza). Il pilota della Ducati infila l’ottava pole in Superbike con il tempo di 1:47.196 e potrebbe già festeggiare il titolo Mondiale con due Gran Premi d’anticipo considerando che Max Biaggi non correrà per la frattura rimediata al Nurburgring ed è ormai fuori dai giochi e il rivale più accreditato, Marco Melandri, è rimasto fuori dall’ultima sessione e partirà dalla terza fila in nona posizione. Se il centauro della Ducati dovesse vincere entrembe le gare domani e il ravennate fare peggio del quinto posto per lo spagnolo sarà iride.
In prima fila con Checa partiranno Jonathan Rea, in grande spolvero con la sua Honda e pienamente recuperato dall’infortunio preceduto di soli 78 millesimi, Noriyuki Haga (il migliore dei piloti Aprilia) e Tom Sykes con la prima Kawasaki attardati di due decimi. Seconda fila aperta da Eugene Laverty (Yamaha ufficiale), poi seguono le due Bmw di Leon Haslam e Ayrton Badovini con la Ducati di Sylvain Guintoli a chiudere i top eight. Come dicevamo Melandri partirà nono mentre Michel Fabrizio con l’unica Suzuki scatterà dall’11esima piazza. Domani appuntamento con gara 1 alle 12:30, seconda manche a partire dalle 15:30.© Mirco Lazzari gp/Getty Images GRIGLIA DI PARTENZA
Pos. Pilota Team Tempo Gap 1. CHECA
DUCATI 1:47.196 2. REA
HONDA 1:47.274 +0.078 3. HAGA
APRILIA 1:47.442 +0.246 4. SYKES
KAWASAKI 1:47.468 +0.272 5. LAVERTY
YAMAHA 1:47.929 +0.733 6. HASLAM
BMW 1:48.081 +0.885 7. BADOVINI
BMW 1:48.234 +1.038 8. GUINTOLI
DUCATI 1:48.416 9. MELANDRI
YAMAHA S2 10. CAMIER
APRILIA S2 11. FABRIZIO
SUZUKI S2 12. BERGER
DUCATI S2 13. SMRZ
DUCATI S1 14. SANDI
DUCATI S1 15. CORSER
BMW S1 16. POLITA
DUCATI S1 17. AITCHISON
KAWASAKI – 18. LASCORZ
KAWASAKI – 19. BAIOCCO
DUCATI – 20. XAUS
HONDA – 21. ROLFO
KAWASAKI – 22. FORES
BMW – -
A Pedrosa le prime libere di Aragon
Le prime libere del quattordicesimo appuntamento della stagione sul circuito di Aragon vanno a Daniel Pedrosa che mostra di essere abbastanza a suo agio sulla pista di casa. Lo spagnolo di casa Honda mette a segno il giro più veloce della sessione girando in 1:50.281, circa mezzo secondo meglio del connazionale Jorge Lorenzo, rinvigorito dall’ultima vittoria a Misano che lo tiene ancora in corsa per la lotta al titolo mondiale che lo vede contrapposto a Casey Stoner. Proprio l’australiano, a lungo in testa per gran parte della mattinata, chiude al terzo posto a soli sette centesimi dallo spagnolo della Yamaha.
Alle spalle dei migliori tre ecco le altre due RC212V ufficiali di Marco Simoncelli e Andrera Dovizioso, più staccati rispettivamente di sei e otto decimi. Gli italiani completano un dominio tutto firmato Honda, che piazza quattro moto nelle prime cinque posizioni provvisorie. Il solo Lorenzo riesce a mantenere il loro passo.
La migliore delle Ducati è quella privata del francese Randy De Puniet, sesto a un secondo dal leader, che precede le due GP11.1 ufficiali di Nicky Hayden e Valentino Rossi. In questo week-end il Dottore utilizzerà le modifiche apportate al telaio per la moto del prossimo anno, costruito in alluminio anzichè in carbonio come nella versione precedente. La stessa versione non verrà utilizzata dal compagno di team che continuerà a provare la vecchia moto.
Dietro i due Ducatisti troviamo la Yamaha di Colin Edwards e la Honda di Hiroshi Aoyama, ma fa notizia la brutta prestazione di Ben Spies, che non riesce ad andare oltre l’11esima posizione a 1″ e sei decimi dalla vetta.
Non fa più notizia invece il periodo nero di Loris Capirossi, che chiude il gruppo in ultima posizione a 3″ e mezzo di distacco.I tempi delle prime libere
1 DANI PEDROSA HONDA 1:50.281
2 JORGE LORENZO YAMAHA 1:50.730 0.449
3 CASEY STONER HONDA 1:50.806 0.525
4 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:50.893 0.612
5 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:51.091 0.810
6 RANDY DE PUNIET DUCATI 1:51.376 1.095
7 NICKY HAYDEN DUCATI 1:51.418 1.137
8 VALENTINO ROSSI DUCATI 1:51.676 1.395
9 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:51.826 1.545
10 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:51.859 1.578
11 BEN SPIES YAMAHA 1:51.911 1.630
12 HECTOR BARBERA DUCATI 1:52.016 1.735
13 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:52.224 1.943
14 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 1:52.580 2.299
15 KAREL ABRAHAM DUCATI 1:53.158 2.877
16 TONI ELIAS HONDA 1:53.440 3.159
17 LORIS CAPIROSSI DUCATI 1:53.842 3.561 -
Superbike, Checa vince gara 1 al Nurburgring, podio per Melandri e Haga
Carlos Checa riprende la sua marcia trionfale verso il titolo di campione del mondo Superbike. Dopo la doppietta di Silverstone prima della pausa estiva, il centauro spagnolo della Ducati si è imposto abbastanza agevolmente in gara 1 al Nurburgring dove oggi si correva il Gran Premio di Germania complice anche il forfait prima della gara di Max Biaggi che ha rimediato la frattura del metatarso del piede sinistro nelle prove cronometrate dicendo così anche addio al Mondiale.
Checa ha mantenuto la prima posizione dall’inizio alla fine riuscendo prima a difendersi dagli attacchi di uno scatenato e finalmente protagonista Noriyuki Haga, alfiere dell’Aprilia oggi vista l’assenza di Biaggi e terzo al traguardo al suo primo podio stagionale, e poi staccando lo stesso pilota giapponese con una serie di giri veloci. Haga si è poi dovuto arrendere anche a Marco Melandri, il ravennate della Yamaha gli ha soffiato il secondo posto restando virtualmente ancora in corsa per il titolo Mondiale avendo un distacco di 76 punti dal ducatista quando in palio però restano a disposizione solo 175 punti alla fine della stagione. Quarto posto per l’altra Yamaha di Eugene Laverty, protagonista di un bel duello ad inizio gara con il compagno di box Melandri, che ha preceduto la prima Bmw di Leon Haslam e la Ducati del team Effenbert di Sylvain Guintoli. Buon decimo posto per Jonathan Rea al rientro dopo l’infortunio al polso che lo ha tenuto lontano dalle corse per 3 lunghi mesi e fresco di rinnovo con la Honda anche per la stagione 2012, mentre deludono Michel Fabrizio, con l’unica Suzuki in pista, e Troy Corser (Bmw) che transitano sotto la bandiera a scacchi rispettivamente in 16esima e 15esima posizione. Alle 15:30 il via alla seconda manche del Gran Premio di Germania.© GLYN KIRK/AFP/Getty Images ORDINE D’ARRIVO
Pos. Pilota Team Tempo 1. CHECA
DUCATI 38:59.779 2. MELANDRI
YAMAHA +1.855 3. HAGA
APRILIA +2.322 4. LAVERTY
YAMAHA +7.789 5. HASLAM
BMW +9.727 6. GUINTOLI
DUCATI +10.113 7. LASCORZ
KAWASAKI +17.226 8. CAMIER
APRILIA +17.228 9. BADOVINI
BMW +18.166 10. REA
HONDA +19.457 11. SYKES
KAWASAKI +22.136 12. AITCHISON
KAWASAKI +25.346 13. TOSELAND
BMW +31.617 14. ROLFO
KAWASAKI +31.796 15. CORSER
BMW +33.320 16. FABRIZIO
SUZUKI +38.149 17. TAMADA
HONDA +1:16.143 18. SMRZ
DUCATI RIT 19. BERGER
DUCATI RIT 20. BIAGGI
APRILIA NP -
Moto GP, Indianapolis: Il solito Stoner davanti a tutti, Rossi solo 14esimo
Ancora una volta è Casey Stoner, su Honda, a piazzarsi davanti a tutti (e a dettare legge) in una sessione di qualificazione della classe Moto GP: l’asso australiano, leader della classifica iridata al momento, fa segnare il miglior crono sul tracciato di Indianapolis con un ottimo 1’38″850, distanziando di oltre mezzo secondo l’americano Ben Spies su Yamaha (1’39″373), questo a testimonianza del dominio del numero 27.
In terza posizione l’altra Yamaha di Jorge Lorenzo, l’attuale Campione del Mondo accusa un distacco dalla pole di quasi un secondo (1’39″629) e si trova in netta difficoltà in una gara da vincere assolutamente (magari sperando in eventuali disgrazie altrui, leggasi Stoner) per riaprire il discorso sul titolo mondiale. Subito dietro di loro, ad aprire la seconda fila, l’altra Honda di Dani Pedrosa (1’39″947) che accusa un ritardo di un secondo ed un decimo dal poleman, in quinta posizione Andrea Dovizioso (1’40″024), sesto Colin Edwards, mentre Marco Simoncelli è settimo (ed apre la terza fila con il tempo di 1’40” 204). Nicky Hayden è il primo dei ducatisti in ottava posizione (1’40″244) vicinissimo s “Super Sic”, nono Alvaro Bautista che chiude la terza fila. L’altro spagnolo Barbera è in decima posizione, seguono Cal Crutchlow e De Puniet (11esimo e 12esimo). Male Valentino Rossi, nelle retrovie in quattordicesima posizione ad oltre 2 secondi da Stoner, dietro ad Hiroshi Aoyama e davanti a Toni Elias. Chiudono il gruppo il ceco Abraham e Loris Capirossi, che hanno fatto segnare tempi poco significativi girando addirittura sopra il minuto e 40 secondi (per Capirex il crono migliore è stato 1’41″092). In definitiva si è potuta constatare l’ennesima prova di forza di Stoner, sicuramente assistito da una moto perfetta, ma al momento pare veramente difficile eguagliere lo stile di guida e le prestazioni del “canguro” australiano. Si spera solo di vedere un pò di “battaglia” per la prima posizione domani in gara e non di assistere al solito monologo che oramai si va ripetendo da qualche gara a questa parte.© Jamie Squire/Getty Images