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  • Rossi “Altri due anni in Ducati” Poi il ritiro?

    Rossi “Altri due anni in Ducati” Poi il ritiro?

    Valentino Rossi | © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

    Dal ritiro di Madonna di Campiglio, dove in questo periodo dell’anno la località turistica trentina ospita l’appuntamento tradizionale con la settimana dedicata ai motori, il Wrooom, in cui i componenti della Scuderia Ferrari e della Ducati si ritrovano per partecipare ad eventi e sciare sulle piste innevate delle dolomiti, Valentino Rossi ha “inaugurato” la nuova stagione 2012 partecipando alla consueta conferenza stampa tenutasi nella sala congressi gremita di giornalisti.

    Il Dottore, che si appresta a correre la sua seconda stagione in sella alla rossa di Borgo Panigale, ha parlato della stagione ormai alle porte e delle sue aspettative:

    Dire ora che potremo lottare per il mondiale è difficile, bisogna essere realisti. Sappiamo che c’è un distacco di un secondo e mezzo da colmare da Honda e Yamaha, il nostro obiettivo è avvicinarci il più possibile e solo in seguito essere in grado di lottare per il successo“.

    Rossi cerca di rimanere con i piedi per terra nonostante la nuova Desmosedici sia diversa da quella guidata nel 2011 che lo ha visto annaspare spesso nelle retrovie del gruppo:

    Filippo Preziosi ha progettato una Ducati completamente nuova, in fabbrica hanno lavorato sodo e ho visto la moto sul computer: è molto bella e non vedo l’ora di provarla. Lo scorso anno abbiamo cercato di accelerare i tempi utilizzando la GP12, ma anche la nuova moto non ha risolto i problemi perché in fondo si trattava di un esemplare ibrido. Poi abbiamo analizzato tutti i punti deboli e su questa base ha lavorato Filippo. La cosa fondamentale è riuscire a sfruttare le gomme Brdigestone, siamo concentrari per migliorare questo aspetto che è uno dei più delicati da affrontare“.

    Inevitabile infine soffermarsi sul suo futuro, il sette volte campione del mondo della classe regina è infatti in scadenza di contratto a fine anno con la casa di Borgo Panigale, il desiderio di Vale resta quello di rimanere ancora in Ducati anche se, con un mercato piloti l’inverno prossimo che si preannuncia caldissimo a causa dei contratti dei big (Lorenzo, Pedrosa, Dovizioso, Hayden, Spies), può succedere di tutto:

    Vorrei un nuovo contratto in Ducati, un biennale, magari l’ultimo, e poi pensare a come divertirmi. E’ chiaro che a un certo punto della stagione ci siederemo attorno a un tavolo per discutere del rinnovo, ma io vorrei che ciò avvenisse il più in là possibile per non crearmi distrazioni. Il mio obiettivo è quello di restare concentrato sulle corse. E’ comunque poco probabile che possa tornare a correre con una moto giapponese anche se nella vita non si può mai escludere nulla“.

    Dichiarazioni queste ultime che potrebbero far pensare ad un Valentino che sta pensando al ritiro nel 2014, anche se come dichiara lui stesso “la fame di vittorie è ancora tanta“.

    Di seguito alcune immagini di Rossi a Madonna di Campiglio

  • La Suzuki lascia la MotoGP. Rientro nel 2014?

    La Suzuki lascia la MotoGP. Rientro nel 2014?

    La notizia era nell’aria già da parecchi giorni, ma si sperava nella possibilità di vederla anche l’anno prossimo, e invece è arrivata l’ufficialità dell’abbandono anche da parte della Suzuki, una delle più gloriose case giapponesi che, ricordiamo, vanta l’ultimo titolo iridato nel 2000 con Kenny Roberts. Un vero peccato considerando le buone prestazioni negli ultimi GP della stagione con Alvaro Bautista e nelle sessioni di test a Valencia con Randy De Puniet in sella alla nuova moto 1000.

    Randy De Puniet | © Mirco Lazzari/Getty Images

    La Suzuki è l’ultima delle tante vittime illustri che la crisi economica sta colpendo, soprattutto nel mondo delle due ruote. Sicuramente non prenderà parte alle gare di MotoGP nei prossimi due anni,nel 2012 e nel 2013, sperando poi di portare una moto che possa competere ai massimi livelli nel 2014.
    Negli ultimi tempi è’ toccato sempre in MotoGP alla Kewasaki, che ha lasciato già da qualche anno preferendo concentrarsi sulla Superbike, mentre sempre nel mondo delle derivate di serie è toccato alla Ducati, che quest’anno è riuscita comunque a portare a casa il titolo iridato con una moto clienti, e alla Yamaha proprio alla fine di questa stagione, ma ancora non si hanno notizie ufficiali riguardo le intenzioni del team di schierare un team privato.

    In una nota del team si legge che “Suzuki ha deciso di sospendere temporaneamente la partecipazione alla MotoGP dal 2012, sospensione necessaria per far fronte alle difficoltà causate dalla recessione economica, dalla svalutazione dello Yen e dai ripetuti disastri naturali. Suzuki continuerà l’attività nel motocross e nelle derivate di serie, cercando di sviluppare una moto competitiva da portare in pista nel 2014“.

    La griglia di partenza della classe regina vede ridursi cosi a tre soli costruttori, Honda, Yamaha e Ducati, che schiereranno quattro moto per parte, più le CRT che monteranno un propulsore 800cc.
    Si va dunque verso un anno di passaggio, con queste nuove moto che sicuramente faranno un pò fatica a tenere il passo delle migliori per i primi tempi, ma si spera possano portare ad una griglia più numerosa a partire dai prossimi anni.

  • Test liberi in MotoGP dal 2012, Ducati esulta

    Test liberi in MotoGP dal 2012, Ducati esulta

    Test liberi e senza nessuna restrizione per quanto riguarda i piloti titolari in MotoGP. E’ questa la decisione presa dalla Grand Prix Commission alla quale hanno partecipato la Dorna (società che organizza il Motomondiale) la FIM (Federazione Internazionale del Motociclismo), la IRTA (l’associazione che riunisce tutti i team che prendono parte al campionato), e la MSMA (associazione dei costruttori).

    Valentino Rossi | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    In pratica è stato abrogata quella parte di regolamento che proibiva a tutti i team sessioni di test privati durante l’anno e limitate solo in alcuni periodi prestabiliti della stagione. In questo modo tutti le case potranno effettuare collaudi per lo sviluppo e l’evoluzione dei propri prototipi quando e come lo riterranno necessario salvo il periodo invernale che va da dicembre fino a fine gennaio in cui sarà tassativamente vietato qualsiasi tipo di test. Inoltre verrà data la possibilità ai piloti titolari, che potevano salire in sella solo in occasione di test ufficiali, di poter svolgere in prima persona le sessioni di test privati cosa che fino ad oggi era riservata solo ai collaudatori.
    L’unica limitazione imposta è quella riguardante le gomme disponibili per le prove private che ancora deve essere decisa, si parla di un massimo di 240 pneumatici che la Bridgestone dovrà fornire e che ciascun team dovrà farsi bastare per tutto l’anno.

    Ovviamente questa è una notizia che dalle parti di Borgo Panigale avranno preso con immensa gioia dal momento che la casa che ha sofferto di più nella passata stagione e che necessitava di affrontare test privati di sviluppo della moto è stata proprio la Ducati che, già a metà stagione, aveva rivisionato il progetto della Desmosedici GP11 per lanciare la nuova versione chiamata poi GP11.1 che comunque non ha migliorato la posizione dei suoi piloti e in particolare quella di Valentino Rossi che è andato incontro alla sua peggiore annata di sempre.

    Altri accorgimenti presi dalla Grand Prix Commission riguardano il peso delle moto fissato in un massimo di 153 kg, solo moto, per le MotoGP da 801 cc a 1000 cc e di 150 kg, solo moto, per le 800 cc, di 140 kg, solo moto, per le Moto2 e di 143 kg, moto e pilota, delle nuove Moto3. Infine, per migliorare la sicurezza in pista, è stato deciso che tutte le moto a partire dal Mondiale 2012 dovranno proteggere le leve dei freni sul manubrio altrimenti esposte e pericolose in caso di contatto tra i piloti.

  • Test Valencia, dominio Honda. Pedrosa e Stoner volano

    Test Valencia, dominio Honda. Pedrosa e Stoner volano

    Si è chiusa, con la riconferma delle Honda, la due giorni di test sul circuito Ricardo Tomo di Valencia. Anche la sessione odierna è stata dominata dalla casa di Tokyo con Dani Pedrosa che si ripete dopo aver ottenuto anche nella giornata di ieri il miglior tempo seguito immediatamente dal compagno di team Casey Stoner.

    Dani Pedrosa | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Lo spagnolo migliora il tempo registrato ieri abbassandolo di 3 decimi pieni e battendo di pochi millesimi, solo 54, la pole position ottenuta da Stoner sabato scorso nelle qualifiche dell’ultimo Gran Premio della stagione su questo stesso circuito. Dani ha chiuso la giornata di test con un tempo record di 1:31.807 precedendo Stoner di un decimo e mezzo (1:31.968) ma è anche vero che lo spagnolo ha potuto beneficiare di più giri, 45 contro i 33 completati dall’australiano campione del mondo in carica. La nuova RC213V 1000 è già un razzo. Conferme anche per Ben Spies che ha chiuso con il terzo miglior tempo della giornata così come ieri. Il pilota texano, al quale era affidato il compito di testare appieno le novità della M1 in assenza della prima guida Jorge Lorenzo, ancora convalescente dopo l’operazione di chirurgia plastica al quale si è sottoposto per la ricostruzione dell’anulare della mano sinistra, si è avvicinato sensibilmente alle Honda dimezzando il gap accusato ieri portandolo da un secondo pieno a 5 decimi (1:32.338). A seguire le altre due Yamaha clienti di Cal Crutchlow e di Andrea Dovizioso, rispettivamente a 7 decimi e a 1.4 secondi. Valentino Rossi termina i test confermandosi con il sesto tempo in assoluto, 1:33.332, ma ancora lontano dalla migliore prestazione odierna accusando un gap di oltre un secondo e mezzo. La GP12, come lo stesso Valentino ha dichiarato, è più guidabile della vecchia Desmosedici ma deve essere migliorata in alcune componenti per poter lottare nel 2012 con Honda e Yamaha. Dietro il Dottore le due Ducati private di Hector Barbera e di Karel Abraham. Infine Alvaro Bautista fa il suo esordio sulla Honda del Team Gresini, che ha scelto lo spagnolo per affidare la moto dello scomparso Marco Simoncelli, con il nono tempo. L’ex pilota della Suzuki ha effettuato 55 giri fermandosi a 2 secondi dal leader.

  • Pedrosa il più veloce nei test a Valencia, Rossi 6°

    Pedrosa il più veloce nei test a Valencia, Rossi 6°

    Nella prima giornata di test a Valencia con i primi prototipi 1000 cc MotoGP in vista della prossima stagione 2012, la nuova Honda RC213V si è riconfermata la moto più performante piazzando i due piloti ufficiali nelle prime due posizioni.

    Dani Pedrosa | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Il miglior tempo è stato di Dani Pedrosa che con il suo 1:32.186 strappa, di soli 132 millesimi, il record di giornata al campione del mondo 2011 Casey Stoner (1:32.322). Qualche decimo in più rispetto alla pole position che l’australiano aveva conquistato tre giorni fa sullo stesso circuito nelle qualifiche del Gran Premio di Valencia (1:31.861). Terzo tempo della giornata per Ben Spies in sella alla Yamaha ufficiale che non poteva contare sull’infortunato e convalescente Jorge Lorenzo. Il texano ha accusato quasi un secondo di ritardo dalla coppia Honda chiudendo con un 1:33.226. Quarto posto a sorpresa per l’ex ducati Randy De Puniet in sella alla Suzuki 800 (la mille non è ancora pronta), a conferma del buon sviluppo di cui ha goduto la GSV-R nell’ultimo periodo nelle mani di Alvaro Bautista che dovrebbe invece passare alla Honda del team Gresini sulla moto che fu di Marco Simoncelli. Valentino Rossi con la nuova Ducati GP12 (la versione 0 come l’ha denominata il direttore tecnico della casa di Borgo Panigale Filippo Preziosi) ha chiuso la giornata con il sesto tempo nella morsa delle due Yamaha clienti del team Monster Tech 3 di Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso, alla sua prima uscita con la Yamaha dopo l’addio alla Honda. Per il Dottore, che a fine giornata ha dichiarato di trovarsi di più a suo agio su questa versione della Desmosedici con telaio perimetrale in alluminio anzichè il vecchio telaio portante in carbonio, 1:33.857 il miglior giro personale ottenuto in 71 tornate, il pilota che ha effettuato più giri dopo solo Crutchlow (75) e Spies (73) – le due Honda ufficiali si sono limitate a completare “soltanto” una quarantina di giri – a 1 secondo e 6 decimi da Pedrosa. Infine a provare sul circuito Ricardo Tomo anche le cosiddette CRT (Claiming Rule Team), che l’anno prossimo andranno a “rimpolpare” una griglia di partenza che nel 2011 contava solo 17 moto: si tratta della Suter Bmw di Carmelo Morales, della Inmotec di Ivan Silva e della Grillini Team di Gianluca Nannelli e Federico Sandi. Domani secondo e ultimo giorno di prove prima dei test invernali sul circuito di Sepang.

  • Rossi in pista con la Ducati 2012. Nuovo telaio in alluminio

    Rossi in pista con la Ducati 2012. Nuovo telaio in alluminio

    Archiviata la stagione 2011, con il commosso ultimo saluto del Motomondiale a Marco Simoncelli, la MotoGP è rimasta a Valencia per effettuare la prima della due giorni di test previsti sul circuito spagnolo Ricardo Tomo dove domenica si è affermato il neo campione del mondo Casey Stoner.

    Valentino Rossi | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images
    Con i test ancora in fase di svolgimento (al momento dominano le Honda), la Ducati si è presentata con la nuova versione, non ancora quella definitiva, della Desmosedici optando per un telaio perimetrale in alluminio soddisfando le richieste di Rossi che non riusciva proprio ad esprimersi con il vecchio telaio portante in fibra di carbonio.  E’ questa la novità principale della casa di Borgo Panigale per tornare sin da subito ai vertici nella prossima stagione dopo un’annata che per lunghi tratti è stata penosa. Il direttore tecnico della casa bolognese Filippo Preziosi ha motivato la scelta di passare ad un telaio perimetrale in alluminio affermando che “E’ una soluzione più duttile per poter testare diverse soluzioni e che permette una migliore distribuzione dei pesi, si adatta alle gomme attuali che sono performanti su tutta la gara e che garantiscono il record della pista. Il motore inserito nel telaio si presta maggiormente a soluzioni diverse considerato che un telaio perimetrale consente maggiore libertà di posizionamento del propulsore“. Oltre a Rossi, anche Nicky Hayden, Hector Barbera, Karel Abraham e il collaudatore Franco Battaini saranno in pista per provare la nuova Ducati. Inoltre tutte le moto impegnate nei test odierni e di domani saranno equipaggiate con i motori 1000 cc, il regolamento infatti per l’anno prossimo prevede l’abbandono degli 800 cc per il ritorno ai mille.

  • Stoner beffa Spies al fotofinish. Rossi subito out

    Stoner beffa Spies al fotofinish. Rossi subito out

    Casey Stoner su Honda si aggiudica l’ultimo appuntamento stagionale del motomondiale sul circuito di Valencia. Il campione del mondo centra la 12esima vittoria stagionale dettando legge per gran parte della corsa ma l’arrivo della pioggia a poche tornate dalla fin ha rimescolato le carte regalando un finale thrilling a tutti gli spettatori: la pista umida ha infatti costretto l’australiano a rallentare il passo, consentendo al duo Spies-Dovizioso, che impegnato nel duello corpo a corpo sembrava non essersi accorto dell’arrivo della pioggia, di recuperare tutto lo svantaggio.

    Casey Stoner e Ben Spies | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Cosi la gara, che sembrava finita già in partenza, si riaccende improvvisamente. Pedrosa, dopo aver lottato per tutta la gara con Dovizioso e Spies, comincia a perdere terreno e viene superato da Crutchlow, anche Dovizioso, sicuro della terza posizione rallenta per non rischiare nulla conservando la terza posizione in gara e nel mondiale e lascia la scena a Stoner e Spies. L’americano supera Stoner e sembra involarsi verso la vittoria ma sul rettilineo del traguardo il motore della Honda fa la differenza, regalando la vittoria al canguro per soli 15 millesimi. Grande gara dunque per il texano, arrivato in Spagna non al top della condizione per la caduta di Phillip Island e capace di tenere testa all’extra-terrestre Stoner, anche se rimane comunque il rammarico per non essere riuscito ad ottenere la seconda vittoria stagionale. Come detto sul podio termina anche il Dovi, che chiude la sua avventura con la Honda con il terzo posto nel mondiale. Dall’anno prossimo sarà in sella alla Yamaha Tech3. Bene anche le due Yamaha delle wild-card Nakasuga e Hayes, che oggi sostituivano rispettivamente gli infortunati Jorge Lorenzo e Colin Edwards, in sesta e settima posizione. Gara molto sfortunata invece per Valentino Rossi, che archivia la sua stagione percorrendo si e no soltanto 200 metri di gara prima di essere centrato in pieno da Alvaro Bautista, che con la sua scivolata provoca una carambola che coinvolge le altre due Ducati di Hayden e De Puniet. Chiusura peggiore per il Dottore non poteva esserci, oltre ad aver chiuso l’annata senza neanche una vittoria, non riesce ad omaggiare al meglio la memoria del Sic, come lui stesso e tutti ci auguravamo. Anche il caso ha voluto che Rossi chiudesse la sua stagione a pari punti in classifica con il suo grande amico. Loris Capirossi chiude la sua carriera con la nona posizione. Il campione italiano, che correva con il numero 58 di Marco Simoncelli, saluta cosi tutti con il miglior piazzamento stagionale.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   STONER HONDA 48:18.645
    2.   SPIES YAMAHA +0.015
    3.   DOVIZIOSO HONDA +5.936
    4.   CRUTCHLOW YAMAHA +8.718
    5.   PEDROSA HONDA +9.321
    6.   NAKASUGA YAMAHA +23.818
    7.   HAYES YAMAHA +33.118
    8.   ABRAHAM DUCATI +37.952
    9.   CAPIROSSI DUCATI +48.953
    10.   ELIAS HONDA +52.501
    11.   BARBERA DUCATI +1:06.519
    12.   AOYAMA HONDA +1:08.760
    12.   DE PUNIET DUCATI RIT
    14.   BAUTISTA SUZUKI RIT
    15.   ROSSI DUCATI RIT
    16.   HAYDEN DUCATI RIT
  • MotoGP, Stoner comanda le prime libere a Valencia

    MotoGP, Stoner comanda le prime libere a Valencia

    Nell’ultimo GP stagionale che come sfondo ha l’immagine e il ricordo di Marco Simoncelli, Casey Stoner riprende da dove aveva lasciato, conquistando le prime libere sul circuito spagnolo girando nel miglior tempo di 1:45.513.

    Casey Stoner | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Il pilota australiano della Honda precede il compagno di team Daniel Pedrosa di soli due decimi, ma la novità della giornata è sicuramente la terza posizione di Valentino Rossi, che con il tempo di 1:45.828 è distante soltanto tre decimi dalla prima piazza. Il pilota della Ducati è stato anche aiutato dalle condizioni del tracciato che presentavano pista bagnata, e sicuramente il ricordo di SuperSic sta dando una spinta in più al Dottore per far si che una bella prestazione possa ricordarlo al meglio in quest’ultimo appuntamento stagionale. A dimostrazione del feeling della Ducati in queste condizioni, la quarta e la quinta posizione di Nicky Hayden e di Loris Capirossi, che omaggia SuperSic correndo il suo ultimo Gran Premio della carriera con il numero 58 sulla sua moto. La prima Yamaha, che oggi fa a meno dell’idolo di casa Jorge Lorenzo, che ha dovuto rinunciare a correre a causa del prolema al dito infortunato nelle libere di Philip Island, è quella di Ben Spies, sesto ma non al top della condizione. Soltanto nona l’altra Honda di Andrea Dovizioso, che paga ben otto decimi dal compagno di squadra, mentre le ultime tre posizioni sono occupate da Hiroshi Aoyama, compagno di Sic, e dalle due Yamaha di Josh Hayes, che sostituisce Colin Edwards sulla moto clienti, e di Nakasuga, sostituto dello spagnolo Lorenzo. I tempi delle prime libere 1 27 CASEY STONER HONDA REPSOL HONDA TEAM 1:45.513 2 26 DANI PEDROSA HONDA REPSOL HONDA TEAM 1:45.736 0.223 3 46 VALENTINO ROSSI DUCATI DUCATI TEAM 1:45.828 0.315 4 69 NICKY HAYDEN DUCATI DUCATI TEAM 1:46.073 0.560 5 65 LORIS CAPIROSSI DUCATI PRAMAC RACING TEAM 1:46.108 0.595 6 11 BEN SPIES YAMAHA YAMAHA FACTORY RACING 1:46.259 0.746 7 14 RANDY DE PUNIET DUCATI PRAMAC RACING TEAM 1:46.371 0.858 8 24 TONI ELIAS HONDA LCR HONDA MOTOGP 1:46.393 0.880 9 4 ANDREA DOVIZIOSO HONDA REPSOL HONDA TEAM 1:46.402 0.889 10 35 CAL CRUTCHLOW YAMAHA MONSTER YAMAHA TECH 3 1:46.581 1.068 11 19 ALVARO BAUTISTA SUZUKI RIZLA SUZUKI MOTOGP 1:46.922 1.409 12 8 HECTOR BARBERA DUCATI MAPFRE ASPAR TEAM MOTOGP 1:46.967 1.454 13 17 KAREL ABRAHAM DUCATI CARDION AB MOTORACING 1:47.079 1.566 14 7 HIROSHI AOYAMA HONDA SAN CARLO HONDA GRESINI 1:47.581 2.068 15 41 JOSH HAYES YAMAHA MONSTER YAMAHA TECH 3 1:48.037 2.524 16 89 KATSUYUKI NAKASUGA YAMAHA YAMAHA FACTORY RACING 1:48.382 2.869

  • Capirossi al suo ultimo GP. Correrà con il 58 di Simoncelli

    Capirossi al suo ultimo GP. Correrà con il 58 di Simoncelli

    Tutti i piloti della MotoGP e non solo sono a Valencia con ancora impresso lo choc per la morte di Marco Simoncelli avvenuta due settimane fa sul circuito di Sepang. Proprio in onore del povero Marco sono tantissime le dimostrazioni di affetto che gli amici e i colleghi del paddock manifestano nell’ultimo GP di Valencia, che porterà via con se una stagione segnata da molti episodi, sia positivi ma molti di più negativi, e che non sarà facilmente dimenticata per ovvi motivi. Ricordiamo che a Marco è stato innanzitutto intitolato il circuito di Misano Adriatico, cosi come richiesto dai suoi fan che sui vari social network avevano lanciato una petizione a favore di questa possibilità, come riconoscimento di una persona che ha lasciato tanti bei ricordi.

    Capirossi con 58 di Sic |© Twitter
    Il team Gresini, con il quale correva Marco, lo ricorderà con un grande striscione con una sua foto sul quale è stata posta la frase “E’ stato un onore lavorare con te”, e sulla moto del compagno Aoyama al posto dello sponsor San Carlo ci sarà scritto “Marco uno di noi”. Gli amici del Sic porteranno il 58 in pista, Andrea Dovizioso lo indosserà sulla sua tuta all’altezza del cuore, Valentino Rossi lo avrà inciso all’interno del suo numero 46, e per l’occasione indosserà il casco con i colori di Simoncelli. Il gesto più bello sarà quello di Loris Capirossi, che ricordiamo proprio qui a Valencia correrà il suo ultimo GP, che utilizzerà il numero 58 di Sic per chiudere la sua gloriosa carriera nel motomondiale al posto del leggendario numero 65, compagno di epiche battaglie in tantissime gare. Loris ha avuto il benestare del papà di Simoncelli che ha dato la sua autorizzazione all’iniziativa e dunque ricorderà al meglio la memoria del compagno scomparso, cercando di correre la migliore gara dell’anno sapendo di avere una motivazione ed uno stimolo in più per fare bene: “Siamo qui tutti con il ricordo di Marco vivo nelle nostre teste, e cercheremo tutti di dare il meglio di noi stessi per dare vita ad una bella gara. Io ho scelto di gareggiare con il 58 sulla carena perchè spero possa fargli piacere, e cercherò di ottenere il risultato che lui stesso qui avrebbe fatto. Ce la metterò tutta, dopodichè mi ritirerò come precedente annunciato“. Loris abbandonerà il mondo delle corse dopo 328 GP, con quest’ultimo di domenica, 3 titoli mondiali, due in 125 nel 1990, al suo esordio, confermato l’anno successivo nel 1991, e uno in 250 nel 1998. Oltre ai 99 podi conquistati detiene il record di pilota più giovane ad aver vinto un mondiale, a 17 anni, come già citato sopra da esordiente, e di pilota con maggior numero di gare disputate. Nell’albo dei ricordi entra sicuramente anche la sua prima vittoria “tutta italiana” con la Ducati, a Barcellona nel 2003. “Dopo 22 anni è arrivato il momento giusto per fermarsi, ci cono tanti bravi piloti e per me è arrivato il momento di dedicarmi ad altro, alla mia famiglia e alla mia nuova vita. Tutte le storie hanno un’ inizio ed una fine e la mia è giunta al capolinea“. Auguriamo a Capirossi di poter coronare al meglio la sua carriera nel motomondiale augurandogli di ottenere un grande risultato, cosi come è sempre stato nelle sue capacità. Buona fortuna Loris. [jwplayer config=”240s” mediaid=”103377″]

  • Vale Rossi sulla Honda di Simoncelli. Sogno o realtà?

    Vale Rossi sulla Honda di Simoncelli. Sogno o realtà?

    Ad una settimana di distanza dalla morte di Marco Simoncelli si susseguono le voci e le idee sul modo più bello per ricordare una persona che ha lasciato tanti bei ricordi non solo al paese ma al mondo intero. Il padre Paolo, come abbiamo già avuto modo di scrivere, ha lanciato la curiosa proposta di ricordarlo nell’ultima gara di Valencia anzichè con il rituale minuto di silenzio, con un minuto di casino con tutte le moto del motomondiale a rombare tutte insieme in onore di Marco. C’è chi vuole dedicargli il circuito di Misano Adriatico, proposta lanciata da Guido Meda e assecondata da tutti i fans su facebook che hanno già lanciato una petizione per arrivare all’obiettivo di 100mila firme.

    Marco Simoncelli e Valentino Rossi | ©Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Un’altra proposta arriva da Giorgio Terruzzi, giornalista Mediaset, propone la possibilità di veder salire Valentino Rossi sulla Honda dell’amico di sempre a partire dal 2012. Proposta dal gusto un pò romantico ma che di fattibile ha davvero ben poco. Partiamo dal fatto che Rossi ha il suo contratto con Ducati in scadenza proprio alla fine del 2012, e un suo eventuale passaggio in un’altra marca prima di quella data sembra davvero improbabile ,anche considerando i problemi di carattere tecnico/economico e le eventuali penali da pagare in caso di rescissione dall’una o dall’altra parte. D’altrocanto l’unica possibilità è che Honda e Ducati si mettano d’accordo per un passaggio di Valentino alla casa giapponese, ipotesi senz’altro molto remota e che sa tanto di fanta-mercato. Un passaggio di consegne di questo tipo insomma risulta assai improbabile. E inatnto, iniziano a fioccare gli eventi in memoria di Sic. In attesa che gli venga intitolato Misano, gli è stata dedicata la prima edizione della Mediterranea Show Motors, la più grande manifestazione motoristica mai organizzata nel centro-sud Italia, inaugurata alla Fiera del Levante e aperta fino a domenica 6 novembre. Tutti i piloti indosseranno una bandana nera al braccio in segno di lutto per il prosieguo della manifestazione. Si cerca di fare il possibile per onorare al meglio la memoria di un ragazzo diventato un mito, e che ormai è entrato nel cuore di tutti.