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  • NFL, Brady batte Peyton Manning. Niners-Bears travolgenti record Brees

    NFL, Brady batte Peyton Manning. Niners-Bears travolgenti record Brees

    La quinta giornata della NFL vede la conferma degli Atlanta Falcons che battono i Washington Redskins a domicilio per 24-17 restando così ancora imbattuti (in attesa del Monday Night di stanotte tra i Jets ed i Texans, altra squadra che finora non ha subìto ancora sconfitte in stagione). E’ la migliore partenza della storia per i Falcons che mai avevano accumulato 5 “W” di fila: il trascinatore è sempre il solito Ryan che lancia per 345 yard con 2 touchdown pass ed un intercetto. Bene il tight end Gonzalez ed il ricevitore Julio Jones, il touchdown che decide l’incontro è di Turner a 3 minuti dalla fine. Pesa sul match l’infortunio al quarterback dei Redskins Griffin III che esce nel terzo periodo con Washington in vantaggio e deve assistere alla sconfitta dei suoi compagni che nell’ultima frazione subiscono un parziale di 17-7 che ribalta le sorti del match.

    Affermazioni rotonde ed importanti per Bears e Niners: Chicago demolisce Jacksonville nella ripresa con 38 punti (di cui 28 nell’ultimo quarto) che stritolano i Jaguars per 41-3 (2 intercetti della difesa riportati in end zone), San Francisco annienta i Buffalo Bills (alla seconda sconfitta pesante in 2 partite dopo il KO contro i Patriots) per 45-3. Grande partita del quarterback Alex Smith che lancia per 303 yard e 3 passaggi da touchdown, incredibili le 621 yard totali di guadagno in attacco dei 49ers, nuovo record di franchigia. Bills decisamente bocciati.

    Partita dal basso punteggio a Kansas City dive i Baltimore Ravens si impongono per 9-6: tutti i punti sono messi a segno dai kicker, 6 sono di Succop dei Chiefs, 9 quelli di Tucker dei Ravens. Difesa di Baltimore quasi impenetrabile, ma attacco da rivedere.

    Sorpresa a Cincinnati dove i Miami Dolphins, dopo 2 KO in overtime di fila nelle precedenti giornate, tornano alla vittoria sbancando il campo dei Bengals per 17-13: ottima gara per il quarterback rookie di Miami Tannehill (223 yard su lancio), male invece il suo diretto avversario Dalton autore di 2 intercetti pagati a caro prezzo.

    Sempre a proposito di sorprese, cadono i Green Bay Packers (non sembra proprio essere il loro anno) sul campo degli Indianapolis Colts (30-27) alla prima partita senza il capo allenatore Chuck Pagano che ha temporaneamente abbandonato il team dell’Indiana per gravi problemi di salute (deve curare la leucemia): gli ospiti guidano 21-3 all’intervallo ma la prima scelta assoluta Andrew Luck nella ripresa trascina i padroni di casa alla clamorosa rimonta. Il suo passaggio a Reggie Wayne consente il sorpasso ad un soffio dal termine ma nel tempo rimanente Rodgers guida l’attacco dei Packers in posizione di field goal, tentativo però fallito dal kicker Crosby (dalle 51 yard) a 3 secondi dalla sirena. Rodgers chiude con 3 passaggi da touchdown, Luck fa registrare 362 yard su lancio e 2 touchdown pass ai compagni, uno dei quali a Wayne che fa segnare 212 yard di guadagno in appena 13 ricezioni.

    Kicker decisivo anche nel derby della Pennsylvania tra Pittsburgh Steelers e Phialdelphia Eagles: Suisham mette tra i pali un piazzato dalle 34 yard e consente agli Steelers il sorpasso per 16-14 sugli acerrimi nemici proprio in extremis. Tra gli Eagles da segnalare i soliti turnover del quarterback Michael Vick.

    Dopo un primo quarto decisamente giocato male (sotto per 14-7), i Giants si rimettono in carreggiata e passeggiano contro i Browns: Eli Manning lancia 3 passaggi da touchdown, a beneficiarne è il suo ricevitore Victor Cruz (che fa segnare il suo career high nelle marcature in un sola partita). Cleveland desolatamente sul fondo della classifica ed unica squadra a non avere ancora vinto un incontro (0-5).

    Seattle batte Carolina per 16-12 in un match tutt’altro che entusiasmante, i Vikings invece si confermano la sorpresa del campionato (4 vittorie ed una sola sconfitta) battendo i Titans per 30-7: protagonista del match il ricevitore Percy Harvin capace di segnare non solo su lancio ma anche su corsa (come se fosse un runningback).

    L’attesissima sfida tra i Denver Broncos di Peyton Manning ed i New England Patriots di Tom Brady (2 leggende della NFL) va a quest’ultimo che ha la meglio sul rivale (31-21): Brady completa 23 passaggi su 31 per 223 yard, con 1 touchdown pass ed uno segnato personalmente. Manning fa meglio nei numeri (31 su 44 per 345 yards e ben 3 touchdown serviti ai compagni), ma perde un pallone “sanguinoso” nel terzo quarto. E quel fumble ha permesso ai Patriots di gestire l’ampio margine nell’ultimo quarto (si è partiti dal provvisorio 31-14).

    Drew Brees, New Orleans Saints | © Chris Graythen/Getty Images

    Infine da registrare la prima vittoria in stagione dei New Orleans Saints dopo 4 sconfitte di fila (31-24 su San Diego) ed il super record di Drew Brees: il quarterback dei Saints supera il mitico Johnny Unitas per quanto riguarda i match consecutivi con almeno un passaggio da touchdown a referto (ora aggiornato a quota 48!). Per lui alla fine gara da 370 yard su lancio e 4 touchdown pass (1 intercetto), sulla stesa linea il suo avversario Rivers (354 yard lanciate con 2 touchdown ed 1 intercetto) ma il parziale di 10-0 nell’ultimo quarto condanna i Chargers alla sconfitta. Da sottolineare che in settimana Brees aveva scritto personalmente al Commissioner Roger Goodell chiedendogli di permettere l’accesso allo stadio agli squalificati (per via del celeberrimo “Bountygate”) Sean Payton (head coach), Joe Vitt (assistente di Payton) e Mickey Loomis (General Manager). Brees voleva dividere il momento del record (qualora fosse arrivato) soprattutto con il suo coach, e mentore, Sean Payton. La richiesta è stata accordata in barba alle regole che impongono una sorta di “daspo” (non è permesso l’accesso all’impianto sportivo) agli squalificati NFL.

    Stanotte si completa il turno con il Monday Night tra New York Jets (che giocano in casa) e Houston Texans, forse la squadra favorita in vista del Super Bowl (finora imbattuta).

    LEGGI ANCHE:

    RISULTATI NFL QUINTA GIORNATA 

    Saint Luois Rams-Arizona Cardinals 17-3
    Pittsburgh Steelers-Philadelphia Eagles 16-14
    Indianapolis Colts-Green Bay Packers 30-27
    New York Giants-Cleveland Browns 41-27
    Washington Redskins-Atlanta Falcons 17-24
    Cincinnati Bengals-Miami Dolphins 13-17
    Kansas City Chiefs-Baltimore Ravens 6-9
    Carolina Panthers-Seattle Seahawks 12-16
    San Francisco 49ers-Buffalo Bills 45-3
    New England Patriots-Denver Broncos 31-21
    Jacksonville Jaguars-Chicago Bears 3-41
    Minnesota Vikings-Tennessee Titans 30-7
    New Orleans Saints-San Diego Chargers 31-24
    New York Jets-Houston Texans Monday Night lunedì ore 2.30

    Turno di riposo per: Oakland Raiders, Tampa Bay Buccaneers, Detroit Lions, Dallas Cowboys

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 3-2
    New York Jets 2-2
    Buffalo Bills 2-3
    Miami Dolphins 2-3

    AFC North Division
    Baltimore Ravens 4-1
    Cincinnati Bengals 3-2
    Pittsburgh Steelers 2-2
    Cleveland Browns 0-5

    AFC South Division
    Houston Texans 4-0
    Indianapolis Colts 2-2
    Jacksonville Jaguars 1-4
    Tennessee Titans 1-4

    AFC West Division
    San Diego Chargers 3-2
    Denver Broncos 2-3
    Oakland Raiders 1-3
    Kansas City Chiefs 1-4

    NFC East Division
    Philadelphia Eagles 3-2
    New York Giants 3-2
    Dallas Cowboys 2-2
    Washington Redskins 2-3

    NFC North Division
    Minnesota Vikings 4-1
    Chicago Bears 4-1
    Green Bay Packers 2-3
    Detroit Lions 1-3

    NFC South Division
    Atlanta Falcons 5-0
    Tampa Bay Buccaneers 1-3
    Carolina Panthers 1-4
    New Orleans Saints 1-4

    NFC West Division
    Arizona Cardinals 4-1
    San Francisco 49ers 4-1
    Saint Louis Rams 3-2
    Seattle Seahawks 3-2

  • Packers – Saints 42-34, la NFL 2011 parte col botto

    Packers – Saints 42-34, la NFL 2011 parte col botto

    E’ iniziato il campionato NFL 2011 e non si poteva avere una partita migliore di quella andata in scena nella notte italiana che ha visto i Green Bay Packers campioni del Mondo battere i New Orleans Saints per 42-34. Una partita sensazionale, ricca di 1000 emozioni e fatta di grandi giocate da un lato e dall’altro. Un esordio col botto che avrà lasciato pienamente soddisfatti i fortunati che hanno resistito alle insidie della tarda ora per gustarsi un match veramente memorabile.

    © Jonathan Daniel/Getty Images
    Di fronte, come dicevamo, i Campioni del Mondo e gli ex Campioni del Mondo, uno davanti all’altro 2 dei quarterback più forti in assoluto nella Lega, Aaron Rodgers dei Packers e Drew Brees dei Saints. Ma non solo. Perchè la partita ha messo in mostra altri talenti che in vista del prosieguo di stagione promettono scintille. Pronti via ed è subito Green Bay che prende in mano le redini dell’incontro: dopo 5 minuti di gioco arriva il primo touchdown della stagione firmato da Greg Jennings ottimamente assistito da un lancio chirurgico di Rodgers. Packers avanti 7-0. I Saints accusano il colpo, Colston perde il possesso del pallone nel drive seguente, Green Bay recupera l’ovale e dopo pochi minuti va a segnare il 14-0 con Jordy Nelson. Ma a svegliare i suoi dal torpore ci pensa il solito Brees che con un lancio da oltre 50 yard pesca Meachem in end zone e così anche New Orleans smuove il punteggio portandosi sul provvisorio 14-7. Non è finita qui però perchè a soli 13 secondi dal termine del primo quarto i Packers segnano nuovamente con il rookie Randall Cobb per il 21-7 (ma la stratosferica serata del numero 18 della franchigia del Wisconsin avrà un nuovo capitolo nel terzo quarto con una giocata storica!). Il secondo parziale, dopo il field goal di Kasay dei Saints (21-10) vede la grande giocata di Darren Sproles, neo acquisto da San Diego, che ritorna in touchdown un punt dei Packers (72 yard percorse) e porta la sua squadra a ridosso degli avversari sul 21-17. A ridare ossigeno ai padroni di casa ci pensa però Starks che firma il 28-17, risultato con cui si va al riposo. Nel terzo quarto ancora un field goal di Kasay porta New Orleans sul 28-20 ma a riscrivere la storia della NFL è ancora il rookie Randall Cobb che sul kick off dei Saints prende l’ovale ampiamente nella sua end zone, prende, con uno sguardo, le misure alla difesa avversaria e semina in un batter d’occhio come birilli tutti i difensori portandosi immediatamente nella end zone del team della Louisiana: per lui record NFL di 108 yard percorse su un kick off, mai nessuno nella storia aveva corso per una distanza simile! Il 35-20 potrebbe tagliare le gambe a qualsiasi squadra ma i Saints reagiscono e con Henderson si portano sul 35-27. Un errore difensivo dopo appena 4 minuti della quarta frazione di gioco lancia i Packers sul 42-27 (touchdown firmato Kuhn), ma con tenacia Brees riesce a riportare in partita il suo team servendo a Graham una comoda palla per il 42-34 quando mancano solo 2 minuti di gioco. Ultimi istanti palpitanti ed emozionanti: la difesa Saints recupera il possesso e si avvicina pericolosamente all’end zone dei gialloverdi. Sull’ultimo assalto a tempo scaduto viene chiamato un fallo difensivo ad A.J. Hawk e New Orleans è ad una yarda dal touchdown del possibile pareggio. Lo sfondamento di Mark Ingram non ha però successo, ancorato sulla linea che delimita la segnatura dalla granitica difesa di Green Bay che può festeggiare un’ importantissima vittoria. C’è da dire che anche i Saints avrebbero meritato di vincere il match, non è facile arrivare ad esprimere un tale potenziale al Lambeau Field, la differenza tra le 2 squadre, come di solito succede, è stata nei piccoli dettagli: i Packers sono stati più cinici nell’approfittare di ogni singolo errore di New Orlenas, il team nero-oro invece ha mancato di freddezza nei momenti clou, ma nonostante ciò è andato vicino al pareggio della partita. Questa squadra dirà ancora la sua anche per questa stagione, chissà che non si possa assistere ad una Finale di Conference tra queste 2 fantastiche formazioni. Passando ai singoli, eccezionali i 2 quarterback: Brees fenomenale con ben 419 yard lanciate e 3 touchdown, Rodgers si ferma a quota 312 ma lancia anche lui 3 touchdown, da segnalare tra i ricevitori le ottime prove di Henderson (100 yard ricevute ed 1 touchdown), Colston, Meachem (per lui 1 touchdown) e Sproles (runningback sempre utile in ricezione, a segno su punt return) per i Saints, mentre per i Packers bene Jennings (89 yard ricevute ed 1 touchdown) ma anche Nelson (anche per lui una segnatura) e Cobb, autore tra l’altro del già descritto kick off return da record per un inizio di carriera folgorante con 2 touchdown all’attivo! Nel week end, a partire dalle 19.00 del pomeriggio italiano di domenica, si disputeranno le altre gare della prima giornata. La conclusione si avrà lunedì con i 2 Monday Night tra Miami-New England e poi tra Denver-Oakland. Green Bay Packers-New Orleans Saints 42-34

  • NFL: I Saints espugnano Dallas

    NFL: I Saints espugnano Dallas

    Dopo la larga vittoria dei Patriots contro i Lions (leggi l’articolo) il secondo anticipo della 12esima settimana del campionato NFL regala tantissime emozioni: la sfida tra Dallas e New Orleans va agli ospiti che quasi all’ultimo respiro riescono ad avere la meglio dei Cowboys dopo essersi complicati la vita in modo quasi assurdo e vincendo il match in modo forse ancora più assurdo! La giornata terminerà con il terzo ed ultimo anticipo con la sfida che vedrà di fronte New York Jets e Cincinnati Bengals.

    Il primo quarto è un dominio assoluto dei Saints che si portano sul 17-0 grazie ai touchdown di Ivory ed al field goal di Hartley. Sembra una passeggiata per New Orleans che macina gioco come non mai sospinta da un Brees in giornata di grazia. Nel secondo quarto però Dallas cambia registro e riesce a limitare il quarterback avversario. Si segna solo su calcio piazzato ed i Cowboys accorciano le distanze sul 20-6 grazie a 2 field goal del kicker Buehler intervallati dai 3 punti dei Saints segnati ancora una volta da Hartley.

    Il secondo tempo è una girandola di emozioni. Il terzo quarto è di assoluto dominio Cowboys che rientrano in partita grazie ad Austin (corsa da 60 yard) ed a Marion Barber, touchdown intervallati dal field goal del solito Hartley che portano il risultato parziale sul 23-20. In questa partita faceva ritorno Reggie Bush per i Saints dopo l’infortunio patito in avvio di stagione ma il numero 25 è protagonista in negativo non riuscendo a ricevere quasi nessun pallone (o meglio a trattenerlo in mano) e provocando il fumble che porterà nel giro di pochi secondi al touchdown di Barber. Per gli uomini della Louisiana sembra la fine della partita anche perchè nel drive successivo Brees (calato drasticamente alla distanza) si fa intercettare da Sensabaugh e la palla viene recuperata dai padroni di casa che a 6 minuti dal termine segnano il 27-23 con il touchdown di Choice che regala il sorpasso ai biancoblu del Texas. New Orleans è in confusione, non riesce a mantenere il possesso palla ed i Cowboys cercano di addormentare la partita nel momento in cui l’ovale passa nelle loro mani. E ci riuscirebbero pure, portando a casa la terza vittoria consecutiva in altrettanti match da quando Garrett ha preso il posto di head coach, ma a 3 minuti dalla fine Kitna trova Roy williams libero per la ricezione proprio a metà campo. Il wide receiver trova una voragine nella difesa Saints e si infila in velocità per segnare il touchdown della sicurezza ma a 10 yard dalla end zone combina il fattaccio che decide il match (forse per imitare o ritornare il favore a Reggie Bush!): viene bloccato da un miracoloso recupero di Jenkins, che non solo stoppa l’avversario ma addirittura gli strappa via il pallone (con molta colpa dell’avversario che lo lascia andare via dalle mani con leggerezza) riconsegnandolo alla sua linea offensiva. E Brees non si fa pregare: in 2 minuti mangia tutto il campo (fantastica la giocata di 50 yard per la ricezione di Meachem che porta i Saints dalle linea delle loro 25 yard a quella delle 25 yard avversarie a 2 minuti e 20 secondi dalla fine). Da qui al touchdown di Moore (30-27 per il nuovo vantaggio oronero) il passo è breve. Resta più o meno un minuto ai Cowboys per l’impresa che si ferma però sul calcio piazzato da 59 yard del kicker Buehler che sbaglia di poco la misura del tiro e manca l’aggancio sul 30 pari che sarebbe valso l’overtime.
    I Saints sopravvivono, Dallas dice addio al sogno playoff che ancora sarebbe stato possibile con una vittoria. Ma l’occasione sprecata è stata veramente grande, non vorremmo essere nei panni di Roy Williams in questi giorni!

  • NFL, monday night: I Saints espugnano San Francisco

    NFL, monday night: I Saints espugnano San Francisco

    Seconda vittoria per i campioni NFL dei New Orleans Saints che nel secondo monday night della stagione battono a domicilio i San Francisco 49ers per 25-22 non senza qualche patema d’animo. La vittoria arriva nel finale ma è controbilanciata dal grave infortunio subito dal runningback Reggie Bush che nel quarto periodo in un duro scontro di gioco si è rotto i legamenti del ginocchio sinistro.

    La partita inizia subito bene per i Saints che si portano avanti 9-0 nei confronti degli avversari grazie ad un Safety di Baas nei primi frangenti di gioco (2 punti per New Orleans) ed al touchdown di Reggie Bush (con conversione da 1 punto di Hartley).
    Nel secondo quarto la risposta dei padroni di casa è affidata a Frank Gore che realizza il touchdown che accorcia le distanze sul 7-9.

    Nella ripresa i 49ers partono forte e trovano i punti del sorpasso grazie al touchdown di Dixon che porta la franchigia della California sul 14-9.
    Improvvisamente però i “Niners” smettono di giocare e lasciano spazio alla rimonta dei Saints che grazie ad un touchdown di Thomas si riprendono la testa del match passando a condurre per 16-14.
    Il terzo quarto va in archivio, la decisiva quarta frazione si apre con l’infortunio per Bush e 2 field goal di Hartley che portano i campioni a distanza di sicurezza sul 22-14. San Francisco non demorde, inizia a macinare gioco e ad un minuto dal termine riesce a trovare il touchdown che porta i rossooro sul 22-20. L’autore è ancora Frank Gore ma ai 49ers non basterebbe la conversione da 1 punto con il calcio piazzato. Si opta quindi per la conversione da 2 punti giocando la stessa azione dal medesimo punto del campo da dove era avvenuto il touchdown di Gore: il lancio del quarterback Alex Smith va nelle mani di Vernon Davis che viene placcato sulla linea di End-Zone. In un primo momento gli arbitri non convalidano la segnatura, poi con il replay si rendono conto dell’errore ed assegnano i 2 punti addizionali a San Francisco che portano la partita in parità.
    Resta a questo punto poco meno di un minuto e qui si vede tutta la forza dei Saints: Brees in pochi drive mangia quasi tutto il campo dei padroni di casa ed arriva nei pressi delle 37 yard avversarie. Il tempo sta per scadere ed allora si prova a puntare alla vittoria con un field goal che viene battuto (a tempo scaduto) dal solito Hartley che non sbaglia e regala la “W” ai campioni in carica e condanna ad una beffa atroce i 49ers che non meritavano una punizione così amara.

    Risultato monday night seconda giornata:

    San Francisco 49ers-New Orleans Saints 22-25

  • NFL: Saints vincenti all’esordio, niente da fare per i Vikings

    NFL: Saints vincenti all’esordio, niente da fare per i Vikings

    Si ricomincia da dove si era lasciato, da un’altra vittoria dei New Orleans Saints. I campioni in carica hanno infatti battuto in un gradevole ed intenso match d’esordio della nuova stagione NFL i Minnesota Vikings di Brett Favre. 14-9 il risultato finale e Saints subito in testa alla division, tanto per non perdere il feeling con la vittoria.

    New Orleans parte forte e dopo 2 minuti di gioco si porta già in vantaggio grazie ad un drive sapientemente gestito e coordinato dal quarterback Drew Brees che con il lancio per Devery Henderson (suo quindi il primo touchdown di stagione) porta il risultato sul 6-0, arrotondato dal piazzato di Hartley sul 7-0.
    I Saints continuano a spingere ma non riescono a capitalizzare il grande lavoro difensivo che lascia Minnesota senza segnare per tutto il primo quarto.
    Ma nel secondo ecco la riscossa dei Vikings che prima accorciano le distanze con un field-goal di Longwell dalle 41 yard per il 7-3, poi, alla fine del periodo, e prima di andare a riposo, mettono anche la testa avanti grazie al touchdown di Visanthe Shiancoe a 45 secondi dal termine della prima metà di gara. 9-7 per Minnesota che ha la possibilità del punto addizionale che però viene bloccato dalla difesa dei Saints.
    Brett Favre non è in piena forma a causa dei guai alla caviglia e non ha la giusta intesa coi ricevitori visto che ha dovuto saltare tutto il training camp, ma basta ed avanza per dare le solite certezze al team gialloviola.

    Nel secondo tempo New Orleans decide di cambiare strategia e si affida alle corse dei suoi running back. I Saints tornano davanti con il touchdown di Pierre Thomas a metà periodo (con Hartley che mette anche il piazzato del punto aggiuntivo) andando sul 14-9 e chiudono la saracinesca in difesa. Hartley fa venire i brividi al pubblico del Superdome sbagliando 2 field-goal, ma i difensori dei Saints, bloccando ogni singolo attacco avversario permettono al kicker di stare tranquillo.
    Favre fa quello che può ma i Vikings nella ripresa non riescono a mettere punti a referto vista la soffocante difesa della squadra di Sean Payton e sono costretti ad alzare bandiera bianca.

    New Orleans si candida autorevolmente per il repeat, non sarà facile ma la squadra è completa, ha l’esperienza dello scorso anno nonostante si basi su un nucleo abbastanza giovane di giocatori e la guida in panchina appare impeccabile. minnesota non esce distrutta dal confronto,ma dovrà lavorare molto per riuscire ad inserirsi nella corsa delle pretendenti al titolo. E con un Favre più in forma il sogno potrebbe anche diventare realtà.

    New Orleans Saints-Minnesota Vikings 14-9

  • NFL, Super Bowl: New Orleans Saints sul tetto del mondo, battuti in finale gli Indianapolis Colts

    Dopo 43 anni di storia i New Orleans Saints si issano con pieno merito sul tetto del mondo, battono gli strafavoriti Indianapolis Colts per 31-14 e diventano i nuovi campioni di football americano, succedendo ai Pittsburgh Steelers.

    Successo veramente meritato per la franchigia della Louisiana che ha saputo recuperare una partita iniziata molto male riuscendo a chiuderla in modo trionfale contro avversari più che quotati per la vittoria finale. Pensare che solo 4 anni fa i Saints potevano abbandonare New Orleans, per trasferirsi in un’altra città a causa delle devastazioni causate dall’uragano Katrina, mette i brividi addosso e fa capire certamente come la competenza nello sport riesca sempre a condurre a traguardi non solo importanti, ma alcune volte anche storici. E finalmente la città della Louisiana può festeggiare dopo tanti anni di ricostruzioni e sofferenze; un piccolo, grande sorriso regalato a tutte quelle persone che hanno attraversato momenti bui e dfficili dai beniamini che corrono e si battono su un prato verde inseguendo un sogno che questa notte è divenuto realtà.

    I grandi sconfitti sono gli Indianapolis Colts, principalmente coach Caldwell, che non è parso impeccabile nella gestione della partita (al contrario del suo dirimpettaio Sean Payton che non ha sbagliato nulla!), e il quarterback Peyton Manning, che ha dovuto cedere il passo, pur disputando una buona gara, al collega-amico-rivale Drew Brees, leader vero e silenzioso che ha condotto, guidato e trascinato i suoi compagni per tutto l’incontro risultando il vero vincitore ed MVP del match. Sostanzialmente pesa come un macigno l’intercetto che ha permesso a New Orleans di chiudere la pratica. Brutta botta, questa sconfitta, per i Colts che ora si porranno i relativi interrogativi sul futuro.

    Il 44esimo Super Bowl in verità era partito molto bene per la franchigia dell’Indiana, che nel primo quarto aveva letteralmente dominato sia in attacco che in difesa e riuscendo a chiudere con un perentorio 10-0 frutto del field goal del kicker Matt Stover e del touchdown successivo del ricevitore Pierre Garçon, ragazzo di Haiti che sembrava scrivere una favola da dedicare alla popolazione del paese centoamericano, in questi giorni messo in ginocchio dalle terribili conseguenze di un terremoto altamente distruttivo. Ma la favola dei Colts era destinata a durare poco perchè nel secondo quarto tutto ciò che erano stati i biancoblu dell’Indiana, ad un cert punto lo erano diventati i nero e oro della Louisiana che andavano vicini al touchdown venendo murati sul limite e realizzavano 2 field goal che accorciavano le distanze all’intervallo sul 10-6, segnature per le quali si deve ringraziare il kicker Garrett Hartley.

    Nell’intervallo Payton richimava i suoi a proseguire sulla retta via, mentre forse coach Caldwell non si rendeva conto del pericolo imminente e mandava in campo i giocatori quasi allo sbaraglio, forse contando troppo sulla guida esperta e sapiente di Manning. I risultati si sono visti subito chiaramente: l’aggressività dei Saints ha portato il recupero del pallone già sul primo possesso e in seguito la segnatura da touchdown di Pierre Thomas che operava il primo (ma non ultimo) sorpasso della gara sul 13-10. Indy reagiva e con Joseph Addai operava il controsorpasso sul 17-13, in parte rimarginato da New Orleans da un calcio piazzato del solito Hartley per il 17-16. Il capolavoro dei Saints e di coach Payton è stato l’ultimo periodo: un 15-0 che ha annichilito gli avversari dato da un touchdown importantissimo di Jeremy Shockey (con relativa conversione da 2 punti da parte di Lance Moore, un vero capolavoro per come ha preso la palla ovale e l’ha trattenuta, così difficile che prima non era stata concessa la conversione e in un secondo tempo data giustamente dopo la chiamata del challenge da parte di coach Payton), e da un intercetto a 3 minuti dalla fine (costato molto caro a Manning e compagni) riportato in touchdown da Tracy Porter. Da questo momento in poi la partita è stata virtualmente chiusa con i Saints che hanno controllato le ultime sfuriate biancoblu.

    Indubbiamente la vittoria è stata meritatissima per New Orleans che, come già detto, ha saputo reagire e travolgere gli avversari che hanno dato l’impressione di superficialità, quasi credendo che la superiorità meritatasi con ottime prestazioni su tutti i campi della NFL, anche oggi avrebbe dovuto condurli alla vittoria quasi senza faticare, dimenticando che la gara in questione era “LA GARA”, la finale e la partita che tutti gli appassionati di football sognerebbero di poter giocare.
    Ora la stagione NFL chiude i battenti e dà l’appuntamento al prossimo anno, in attesa di vedere se con la nuova stagione ci sarà l’emergere di nuove squadre e di nuovi rapporti di forza o se le “big” riusciranno a restare sempre sulla cresta dell’onda.

    Guarda gli highlights di New Orleans Saints – Indianapolis Colts

  • Super Bowl: -3 al calcio d’inizio

    E’ iniziato il countdown che porterà al Super Bowl, in programma domenica a Miami. Il calcio d’inizio è previsto per le 18.30 americane (mezzanotte e mezzo in Italia per gli appassionati che non vorranno perdersi l’attesissima sfida).
    La sfida tra Indianapolis Colts e New Orleans Saints vivrà soprattutto sul duello tra quarterback: il talento fenomenale di Payton Manning da una parte, quella dei Colts più propriamente, e la straordinaria concretezza di Drew Brees dall’altra, sponda Saints, che in questa stagione in quanto a concretezza e leadership offensiva non ha avuto solo che elogi. Ma sarà anche molto importante, in fase offensiva, vedere come si svilupperanno i giochi, visto che le 2 squadre sono fortissime sia sulle corse che sui lanci lunghi dei quarterback. E un ruolo fondamentale su questo punto lo giocheranno le difese: insuperabile o quasi quella di Indianapolis che mostra una durezza e una compattezza molto difficili da riscontrare in altre franchigie e che proprio per queste caratteristiche è molto ardua da superare. Leggermente diversa invece quella di New Orleans che bada molto di più a riconquistare il pallone tramite fumble o intercetti sui lanci lunghi per dei facili ritorni in touchdown in contropiede, quasi come se fosse un attacco mascherato da difesa, cosa che ha caratterizzato la squadra della Louisiana per gran parte della stagione!
    I Saints possono arrivare ad un traguardo storico, visto che la franchigia e la sua storia sono molto avari di successi, issarsi sul tetto del mondo potrebbe cambiare le cose per avere un futuro più luminoso e competitivo anche negli anni a venire.
    I Colts, oltre che per la gloria momentanea della vittoria del Super Bowl, giocano per la storia, visti i successi ottenuti da Payton Manning e compagni in questi anni, e mirano a diventare la migliore franchigia del decennio, sullo stesso piano dei formidabili New England Patriots di Tom Brady. Anche perchè Indianapolis al contrario di New England ha una delle formazioni più giovani della Lega, se non la più giovane (mentre i Patriots sono in leggero declino a causa di un’età non più verdissima) e potrebbero così continuare a vincere!
    Corrono i minuti e si avvicina il momento del kick off: manca poco per gustarsi un formidabile spettacolo, almeno così si spera scorrendo i nomi dei possibili protagonisti: Manning, Addai, Clark, Freeney, Garcon, Mathis, Wayne per Indianapolis, Brees, Bush, Colston, Thomas, Sharper, Shanle per New Orleans. Si spera non deludano le attese.