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  • Draft NBA 2012, Anthony Davis prima scelta assoluta di New Orleans

    Draft NBA 2012, Anthony Davis prima scelta assoluta di New Orleans

    Alla fine il pronostico e le previsoni sono state rispettate: Anthony Davis, giocatore fenomenale di Kentucky University, è la prima scelta assoluta del Draft NBA 2012. Il centro approda ai New Orleans Hornets che potranno così pensare di costruire una squadra molto valida in vista delle prossime stagioni. In Louisiana arriva anche Austin Rivers, con la decima chiamata. Austin è il figlio di Doc, attuale head coach dei Boston Celtics, che hanno fato di tutto, non riuscendoci, per prendere la guardia e riunire padre e figlio per tentare di tornare lo squadrone vincente della stagione 2008 che portò il titolo in Massachusetts.

    L’Università di Kentucky stabilisce un record per la NBA: infatti anche la seconda scelta proviene dai Wildcats campioni NCAA. Michael Kidd-Gilchrist, ala piccola dalle potenzialità spaventose, finisce ai Charlotte Bobcats che guardano ora al futuro con molto più ottimismo. Mai nella storia della Lega americana di basket 2 compagni di squadra all’Università avevano occupato le prime 2 posizioni di scelta. Alla fine ben 6 giocatori di Kentucky vengono selezionati al Draft 2012 (eguagliando il record di UNLV nel 1977), con 4 selezioni al primo giro e 2 al secondo.

    Washington alla posizione numero 3 si “accontenta” di Bradley Beal, tiratore mortifero di Florida. La prima sorpresa arriva alla posizione numero 4 dove i Cavaliers prendono Dion Waiters, sesto uomo di lusso di Syracuse University, ma in un Draft molto ricco come questo la scelta pare davvero sprecata, c’era molto di meglio a disposizione.

    Sacramento (quinta posizione) e Detroit (nona posizione) rafforzano il pacchetto lunghi rispettivamente con Thomas Robinson (da molti pronosticato come scelta numero 2 fino a pochi minuti prima del Draft) ed Andre Drummond, centro vecchio stile che con Monroe è pronto a fare meraviglie in area pitturata.

    Harrison Barnes, che secondo gli addetti ai lavori ricorda molto per facilità di tiro il fortissimo Kevin Durant, finisce ai Warriors, i Toronto Raptors di Bargnani acquisiscono Terrence Ross. Per restare in tema di italiani i Denver Nuggets di Gallinari puntano sul francese Evan Fournier, sicuramente si poteva prendere qualcosa di più sostanzioso.

    Anthony Davis e Michael Kidd-Gilchrist, prime 2 scelte al Draft | © Elsa/Getty Images

    Un possibile colpaccio lo realizzano i Boston Celtics che perso Austin Rivers si consolano col duo sottocanestro Sullinger-Melo che in altre annate non sarebbe andato oltre le prime dieci posizioni (qui sono stati scelti alla 21 ed alla 22!). Occhio anche ai Thunder che prendono un giocatore fortissimo ed incredibilmente scartato da tutti come Perry Jones III alla posizione numero 28: in attesa del rinnovo di coach Brooks (sempre più problematico) Oklahoma City si cautela in vista dell’eventuale partenza di Ibaka nella prossima stagione, Jones non è uno stoppatore puro come lo spagnolo di origini congolesi ma ha un tiro affidabilissimo quasi da guardia tiratrice, una rarità per un’ala grande (similitudini con Kevin Garnett). Bene anche Phoenix che si cautela in vista della probabile partenza di Steve Nash con il miglior playmaker del college basket, ovvero Kendall Marshall.

    Poche le trade tra le squadre che di solito nella notte del Draft abbondano: quella più rilevante, ma non ancora ufficiale è questa: Lamar Odom dovrebbe tornare ai Clippers (da Dallas che libera spazio salariale per fare un’offerta a Deron Williams), con Mo Williams che proprio i Clippers spediscono a Utah.

    QUESTO L’ELENCO COMPLETO DELLE SCELTE DEL PRIMO GIRO:

    1 New Orleans: Anthony Davis C
    2 Charlotte: Michael Kidd-Gilchrist SF
    3 Washington: Bradley Beal SG
    4 Cleveland: Dion Waiters SG
    5 Sacramento: Thomas Robinson PF
    6 Portland: Damian Lillard PG
    7 Golden State: Harrison Barnes PF
    8 Toronto: Terrence Ross SG
    9 Detroit: Andre Drummond C
    10 New Orleans: Austin Rivers PG
    11 Portland: Meyers Leonard C
    12 Houston: Jeremy Lamb SG
    13 Phoenix: Kendall Marshall PG
    14 Milwaukee: John Henson PF
    15 Philadelphia: Moe Harkless SF
    16 Houston: Royce White SF
    17 Cleveland: Tyler Zeller PF
    18 Houston: Terrence Jones PF
    19 Orlando: Andrew Nicholson PF
    20 Denver: Evan Fournier SG
    21 Boston: Jared Sullinger PF
    22 Boston: Fab Melo PF
    23 Atlanta: John Jenkins SG
    24 Dallas: Jared Cunningham SG
    25 Memphis: Tony Wroten PG
    26 Indiana: Miles Plumlee C
    27 Philadelphia: Arnett Moultrie PF
    28 Oklahoma City: Perry Jones III PF
    29 Chicago: Marquis Teague PG
    30 Golden State: Festus Ezeli C

  • Draft NBA 2012, scocca l’ora di Anthony Davis

    Draft NBA 2012, scocca l’ora di Anthony Davis

    Manca ormai veramente poco e poi scoccherà l’ora del Draft NBA 2012, uno degli appuntamenti più interessanti ed uno degli eventi più seguiti non solo dal pubblico americano ma anche nel resto del Mondo. Domani, giovedì 28 giugno, al Prudential Center di Newark, nel New Jersey, casa abituale dei Nets (ma ora abbandonata dato che la squadra dal prossimo anno giocherà a Brooklyn), andrà in scena la selezione dei migliori prospetti universitari ed europei, scelte che sono molto importanti per le franchigie NBA visto che questa del Draft è una delle tappe fondamentali per poter costruire squadre competitive.

    Sarà uno dei Draft più ricchi di talento della storia, i team avranno l’imbarazzo della scelta nella selezione dei prospetti. Proprio a causa della grande quantità di talenti a disposizione a prima vista è molto difficile fare un pronostico e riuscire a mettere tutte le tessere del puzzle al posto giusto. Solo una cosa è certa al 100%: Anthony Davis, lungo di Kentucky University, sarà la prima scelta assoluta. Il centro dei Wildcats ha dominato l’intera stagione NCAA mettendo a segno 14,2 punti a partita con 10,4 rimbalzi e quasi 5 stoppate di media. Alla fine del torneo è stato nominato anche migliore giocatore della competizione e numerosi sono stati i riconoscimenti vinti per le sue qualità difensive. Il suo punto forte infatti è la difesa (come dimostrano le 5 stoppate di media per incontro), mentre per la fase offensiva dovrà lavorare ancora su alcuni fondamentali per diventare un vero e proprio top player in NBA. L’altezza non è proprio notevole per districarsi bene nel ruolo di centro tra i professionisti ma compensa la mancanza di qualche centimetro (è alto 2 metri e 08, caratteristica fisica che ne fa più un’ala grande) con 2 braccia lunghissime che gli permettono di arrivare per primo sui rimbalzi e di proteggere al meglio il proprio canestro con stoppate terrificanti. In molti, per queste caratteristiche fisiche e tecniche, lo hanno paragonato a Dwight Howard, il centro degli Orlando Magic, che è attualmente il migliore nel ruolo in NBA.

    La destinazione di Davis (figlio d’arte) è scontata: andrà ai New Orleans Hornets che nella notte della Draft Lottery sono stati molto fortunati a salire dalla quarta posizione alla prima scavalcando in serie Cleveland Cavaliers, Washington Wizards ma soprattutto Charlotte Bobcats, rimasti molto delusi dato che puntavano sul fenomeno di Kentucky per rilanciarsi dopo la stagione orrenda che li ha eletti peggior team della storia della NBA per percentuale di vittorie.

    Anthony Davis | © Ronald Martinez Getty Images
    Le ultime voci vogliono proprio i Bobcats interessati a scambiare la loro seconda scelta: i team che si stanno muovendo per acquisire il pick di Charlotte sono i Cavaliers (per mettere a disposizione del rookie of the year Kyrie Irving un altro talento importante) e gli Houston Rockets che stando alle ultime voci, una volta presa la seconda scelta assoluta, potrebbero fare un bel pacchetto regalo agli Orlando Magic per avere in cambio Dwight Howard.

    Dietro a Davis nulla è dato per scontato: in molti dicono che il numero 2 sarà Thomas Robinson, ala di Kansas University, che ha dato battaglia proprio a Davis nella Finale NCAA. Altri pensano che in questa posizione verrà chiamato Michael Kidd-Gilchrist, ala piccola e compagno di squadra di Davis a Kentucky, prospetto dai margini di miglioramento spaventosi. In discesa le quotazioni di Harrison Barnes che fino a qualche anno fa era dato come prima scelta assoluta in qualsiasi anno si fosse dichiarato per il Draft NBA. Le opache stagioni (2) con North Carolina University però hanno fatto scendere l’appeal. Peccato perchè nel vederlo tirare riporta alla mente il grande Kevin Durant. Chissà però che non riesca a rilanciarsi in NBA, Lega forse più adatta al suo stile di gioco rispetto al college basket.

    In ascesa le quotazioni di Bradley Beal, terribile guardia tiratrice di Florida University, e di Andre Drummond, centrone vecchio stampo che fa gola a molti per coprire i buchi a centro area. Il suo punto debole sono i tiri liberi, percentuale orrenda dello 0,295. Per avere un buon futuro dovrà migliorare questo aspetto.

    Tra tutti gli altri menzioniamo Austin Rivers, figlio di Doc Rivers attuale coach dei Boston Celtics: una guardia molto talentuosa che la franchigia del Massachusetts cercherà in ogni modo di acquisire per permettere a papà Doc di allenare il figlio Austin.

    Ancora poche ore e poi sapremo tutte le scelte delle squadre NBA.

  • NBA Draft 2011: La lista completa delle scelte

    NBA Draft 2011: La lista completa delle scelte

    Ecco l’elenco completo del primo giro del Draft NBA 2010: 1 Cleveland Kyrie Irving PG 2 Minnesota Derrick Williams PF 3 Utah Enes Kanter PF 4 Cleveland Tristan Thompson SF 5 Toronto Jonas Valanciunas PF 6 Washington Jan Vesely PF 7 Charlotte Bismack Biyombo PF 8 Detroit Brandon Knight PG 9 Charlotte Kemba Walker PG 10 Sacramento Jimmer Fredette SG 11 Golden State Klay Thompson SG 12 Utah Alec Burks SG 13 Phoenix Markieff Morris PF 14 Houston Marcus Morris PF 15 San Antonio Kawhi Leonard SF 16 Philadelphia Nikola Vucevic PF 17 New York Iman Shumpert PG 18 Washington Chris Singleton SF 19 Milwaukee Tobias Harris SF 20 Houston Donatas Motiejunas C 21 Portland Nolan Smith PG 22 Denver Kenneth Faried PF 23 Chicago Nikola Mirotic PF 24 Oklahoma City Reggie Jackson PG 25 New Jersey Marshon Brooks SG 26 Denver Jordan Hamilton SF 27 Boston JaJuan Johnson PF 28 Miami Norris Cole PG 29 San Antonio Cory Joseph PG 30 Chicago Jimmy Butler SF        

    nba.com
    Dopo aver assistito in presa diretta alle prime 5 scelte del primo giro del Draft NBA 2011 (leggi l’articolo) arrivano segnali importanti da parte di alcune squadre in vista del futuro, primi fra tutti i Charlotte Bobcats che oltre a mantenere la loro posizione di chiamata alla numero 9 acquisiscono in un giro a 3 team (coinvolte Milwaukee e Sacramento) la scelta numero 7 e mettono assieme l’accoppiata Kemba Walker, ultimo M.V.P. del torneo NCAA, playmaker solido e costante, e aggiungono l’ala centro congolese Bismack Biyombo, tremendo stoppatore ed atleta dalle capacità incredibili.     Ottima anche la scelta dei Pistons (numero 8) che continuano la loro ricostruzione prendendo la combo-guard Brandon Knight. Jimmer Fredette, uno dei giocatori più chiacchierati nelle ore precedenti al Draft, va a Sacramento alla scelta numero 10. Si sono mossi anche gli Spurs che prendono tramite scambio con i Pacers la 15esima scelta ed inviano ad Indianapolis George Hill, prodotto dell’università locale dell’Indiana, che dopo qualche anno di apprendistato dietro Tony Parker a San Antonio pare pronto ad esplodere. Sono invece i Rockets ad assicurarsi l’ex Benetton Treviso Donatas Motiejunas, acquistando la scelta dai Timberwolves (la numero 20), mentre il possibile “steal of the Draft” potrebbe essere stato messo a segno dai Denver Nuggets che prendono uno dei giocatori più quotati solo qualche settimana fa ovvero Jordan Hamilton (con la scelta numero 26 tramite i neo campioni NBA dei Mavericks che da Portland ottengono un grande tiratore come Rudy Fernandez), il tutto per via dell’operazione che ha portato Denver e Portland a scambiarsi i playmaker con Raymond Felton che passa ai Blazers ed Andre Miller che approda in Colorado da Danilo Gallinari.

  • NBA Draft 2011: Irving a Cleveland, per Minnesota c’è Williams

    NBA Draft 2011: Irving a Cleveland, per Minnesota c’è Williams

    Tutto secondo copione nella notte del Draft NBA 2011: i Cleveland Cavaliers prendono con la prima scelta assoluta Kyrie Irving, playmaker di Duke University, destinato, secondo molti esperti, a diventare uno dei migliori giocatori nella Lega.  

    nba.com
    Con la scelta numero 2 i Minnesota Timberwolves selezionano Derrick Williams, ala grande dal talento indiscutibile di Arizona University, secondo gli addetti ai lavori il giocatore più pronto a calcare i parquet della NBA.   Alla terza finisce il primo giocatore internazionale, il turco Enes Kanter, centrone turco selezionato dagli Utah Jazz. Scelta numero 4 ancora per i Cavs che mettono sù l’accoppiata playmaker-ala con l’acquisizione di Tristan Thompson da Texas University, uno dei prospetti con più margini di miglioramento tra tutti quelli presenti al Draft. I Toronto Raptors di Andrea Bargnani invece con la chiamata numero 5 prendono l’ennesimo giocatore europeo selezionando Jonas Valanciunas del club lituano del Lietuvos Rytas, un giocatore che può districarsi bene sia nella posizione di centro che in quella di ala grande. Vedremo quale sarà il futuro di Bargnani nella squadra canadese, se formerà l’accoppiata di lunghi con Valanciunas oppure il centro lituano ne prenderà il posto in squadra e l’italiano sarà sacrificato per arrivare ad altri giocatori. Per quanto riguarda l’elenco completo delle scelte tra poche ore ci sarà l’ufficialità del Draft. Al più presto aggiorneremo la situazione fino a renderla definitiva.

  • NBA: E’ la notte del Draft

    NBA: E’ la notte del Draft

    Questa notte, a partire dall’una circa (ora italiana), prenderà il via il Draft NBA, evento che assegna i migliori prospetti universitari alle 30 franchigie che compongono la Lega.

    nba.com
    Occhi puntati sui Cleveland Cavaliers, che hanno la prima e la quarta scelta assoluta dopo un’annata da dimenticare, sui Minnesota Timberwolves, che posseggono la seconda scelta, sugli Utah Jazz, in terza posizione, e sui Toronto Raptors di Andrea Bargnani che chiameranno per quinti. Tra i giocatori sembra ormai scontato che il playmaker di Duke University, Kyrie Irving, sarà la prima scelta assoluta chiamata dai Cavs, suo principale antagonista sarà Derrick Williams, fortissima ala di Arizona che comunque non andrà oltre la seconda chiamata e per cui molte squadre stanno cercando di fare un accordo con i Timberwolves per arrivare al giocatore, primi fra tutti i Phoenix Suns che vorrebbero fare di Williams (talento dell’università di casa) il nuovo Amar’è Stoudemire. L’appuntamento è per l’una di questa notte per un Draft che si preannuncia veramente emozionante.

  • NBA: Anche Magic Johnson critica LeBron James

    Pochi giorni fa era stato Michael Jordan, da sempre ritenuto il più forte giocatore di basket di tutti i tempi, a criticare la scelta di LeBron James di andare a giocare ai Miami Heat di Dwyane Wade e Chris Bosh (che era stato messo sotto contratto da pochi giorni), dicendo in sostanza (leggi l’articolo) che mai gli sarebbe passato per la mente di unirsi in una ipotetica super squadra ai suoi “rivali” sui parquet Magic Johnson e Larry Bird (ciò è accaduto solo in Nazionale, ma è anche ovvio!), ora, sulla stessa lunghezza d’onda, si inserisce anche uno dei giocatori citati da Jordan nel suo esempio, ovvero proprio Magic Johnson.
    L’ex superstar dei Los Angeles Lakers ha infatti dichiarato:

    • Non lo capisco! Io per esempio sin dal college ho sempre voluto affrontare e battere Larry Bird, e non avrei mai fatto come lui (James, per inciso), andando in una squadra dove già il talento non mancava di certo per vincere facile“.

    In poche parole l’ex Lakers concorda con le dichiarazioni fatte dal suo ex compagno di Nazionale alle Olimpiadi di Barcellona 1992 (dove arrivò l’oro condito da super prestazioni da parte di tutti i componenti del Dream Team), aggiungendosi alla lista di quelli che reputa la decisione di James come un modo comodo di sviare dalle difficoltà che il basket mette sulla strada, scegliendo la strada più facile per vincere.

    Per completezza ricordiamo che anche Jason Kidd, playmaker dei Dallas Mavericks, si è espresso con parole piuttosto forti nei confronti dei Miami Heat (leggi l’articolo), non giudicando, quindi, la scelta di LeBron James in sè stessa, ma quella della franchigia che ha portato via da Cleveland e Toronto i suoi 2 protagonisti sui parquet, con un probabile disinteresse, da parte delle 2 città, del basket NBA.

  • NBA, Summer League: Wall e Cousins da applausi, Turner in difficoltà

    Non è il palcoscenico più importante per convincere scettici ed opinionisti, ma certamente la Summer League, ogni anno, dà molte indicazioni su chi potrebbe fare bene in NBA, essendo la vetrina più importante per tutti i giovani usciti dal Draft o reclutati dalle franchigie in giro per gli “States”.
    Ecco dunque i primi verdetti:

    Sicuramente tra i promossi ci sono John Wall e DeMarcus Cousins. Wall, prima scelta assoluta quest’anno al Draft, ragazzo sul quale i Washington Wizards stanno ricostruendo il loro futuro, ha chiuso con la migliore media punti del torneo (23,5), e quasi 8 assist per gara, chiudendo 2 volte in doppia doppia. Record di punti contro New Orleans con 31 punti a referto, latitante nel tiro dalla lunga distanza (1/8) ma i margini di miglioramento ci sono tutti. Il premio di migliore giocatore è andato però a DeMarcus Cousins, suo compagno di squadra a Kentucky University, quinta scelta assoluta dei Sacramento Kings che dimostrano ancora una volta di saper operare molto bene in sede di Draft dopo aver preso lo scorso anno, con la quarta chiamata, il futuro rookie of the year (matricola dell’anno) Tyreke Evans. Kings che grazie a Cousins coprono il buco sotto canestro per molti anni. In sostanza il centro di Sacramento ha chiuso con 14,5 punti e 9,8 rimbalzi per gara.
    Tra i giocatori al secondo anno grandi numeri per il play di Philadelphia Jrue Holiday (19,3 punti e 6 assist di media a Orlando) e l’ala di Golden State Reggie Williams (22,6 punti tirando 41,1% dal campo e 42,3% da tre a Las Vegas). Buone indicazioni da Landry Fields, Andy Rautins e Jerome Jordan, tre giocatori che i New York Knicks hanno scelto al secondo giro del Draft. Ottimo anche Paul George degli Indiana Pacers, forse snobbato da molte squadre (è finito al decimo posto al Draft) ma che meritava qualche posizione migliore. Bene Al Farouq Aminu dei Clippers con 15 punti di media a partita, Greg Monroe con 14 abbondanti a cui ha aggiunto 8 rimbalzi. DeMar DeRozan, al secondo anno ha fatto vedere buone cose finendo terzo in classifica marcatori: buona notizia per Andrea Bargnani e per Toronto, un pò meno per il nostro Marco Belinelli visto che DeRozan occupa il suo stesso ruolo (guardia tiratrice) in squadra.

    Tra i bocciati trova posto invece la seconda scelta assoluta Evan Turner dei Philadelphia 76ers. Nel torneo di Orlando l’ex Ohio State ha chiuso con 9,4 punti di media e il 33,3% al tiro, mettendo insieme più palle perse (3,4) che assist (2,8) e non riuscendo mai a segnare più di 13 punti nelle 5 partite disputate. Cifre che non gli rendono certamente onore, anche per quello che ha dimostrato di saper fare nel torneo NCAA. Più ombre che luci anche per Derrick Favors: la terza scelta assoluta del Draft ha giocato con i Nets il torneo di Orlando, lasciando però il palcoscenico a Terrence Williams che ha letteralmente incantato gli osservatori presenti. L’unica buona prova Favors l’ha offerta nell’ultima gara, quando con Williams tenuto in panchina per la maggior parte del match ha chiuso con 23 punti e 11 rimbalzi. Troppe ombre e poche luci anche per Hasheem Thabeet, seconda scelta assoluta al Draft dello scorso anno, reduce da una stagione difficilissima con Memphis (che lo ha visto addirittura finire in D-League per qualche partita!). Il tanzaniano ha giocato 5 gare con i Grizzlies a Las Vegas, facendo buone cose solo nella terza sfida, in cui ha chiuso con 21 punti, 14 rimbalzi e ben 6 stoppate. Le altre gare invece sono state molto povere di contenuti, l’altezza molte volte non fa la differenza (Thabeet è alto 223 centimetri).

    Senza infamia e senza lode la Summer League della nona scelta assoluta Gordon Hayward degli Utah Jazz, che nell’ultimo torneo NCAA stava portando la sconosciuta Butler University al titolo.

    Non sono stati oggetto di valutazione nè la quarta scelta assoluta, Wesley Johnson dei Minnesota Timberwolves, nè la sesta, ovvero Ekpe Udoh dei Golden State Warriors a causa degli infortuni. Johnson ha giocato 22 minuti segnando 10 punti nella prima gara ma si è procurato un infortunio al tendine del ginocchio, Udoh invece dovrà restare ai box per circa 6 mesi per un infortunio al polso. Non ha fatto in tempo a mettere piede sul parquet il centro bianco, dal fisico imponente, Cole Aldrich, scelto dagli Hornets ma scambiato subito con i Thunder. L’11esima scelta assoluta per problemi burocratici di transfer ha dovuto vedere giocare i suoi nuovi compagni dalla panchina, perdendo la possibilità di mettersi in mostra.

  • NBA Draft 2010: La lista completa delle scelte e l’analisi

    Ecco l’elenco completo del primo giro del Draft NBA 2010:

    1 Washington John Wall PG
    2 Philadelphia Evan Turner SG
    3 New Jersey Derrick Favors PF
    4 Minnesota Wesley Johnson SF
    5 Sacramento DeMarcus Cousins PF
    6 Golden State Ekpe Udoh PF
    7 Detroit Greg Monroe C
    8 LA Clippers Al-Farouq Aminu SF
    9 Utah Gordon Hayward SF
    10 Indiana Paul George SF
    11 New Orleans Cole Aldrich C (ad Oklahoma City)
    12 Memphis Xavier Henry SG
    13 Toronto Ed Davis PF
    14 Houston Patrick Patterson PF
    15 Milwaukee Larry Sanders PF
    16 Minnesota Luke Babbitt SF (a Portland)
    17 Chicago Kevin Seraphin PF
    18 Oklahoma City Eric Bledsoe PG (ai L.A. Clippers)
    19 Boston Avery Bradley SG
    20 San Antonio James Anderson SG
    21 Oklahoma City Craig Brackins PF (a New Orleans)
    22 Portland Elliot Williams SG
    23 Minnesota Trevor Booker PF (a Washington)
    24 Atlanta Damion James SF (a New Jersey)
    25 Memphis Dominique Jones SG (a Dallas)
    26 Oklahoma City Quincy Pondexter SF (a New Orleans)
    27 New Jersey Jordan Crawford SG (ad Atlanta)
    28 Memphis Greivis Vasquez PG
    29 Orlando Daniel Orton PF
    30 Washington Lazar Hayward SF (a Minnesota)

    Già fatta l’analisi delle prime 3 scelte in presa diretta durante il Draft (leggi l’articolo)ora possiamo concentrarci sulle scelte successive: al numero 4 i Minnesota Timberwolves hanno selezionato la migliore ala piccola pura dell’intero Draft (visto che Evan Turner volendo può spostarsi anche nel ruolo di guardia tiratrice) ovvero Wes Johnson di Syracuse.
    Alla numero 5 i Sacramento Kings hanno chiamato il fortissimo centro di Kentucky University ovvero DeMarcus Cousins che porta dei rischi però per la sua fragile tenuta mentale. Fisicamente però è un top player, con una struttura fisica simile a quella del centro più forte attualmente in NBA, Dwight Howard.
    I Warriors alla numero 6 hanno scelto Ekpe Udoh di Baylor University un pò a sorpresa visto che potevano selezionare qualche altro giocatore più funzionale al loro stile di gioco.
    Con il numero 7, Greg Monroe, da Georgetown, è stato chiamato dai Detroit Pistons, ala grande talentuosissima con mani dorate e un intelligenza cestistica fuori dal comune.
    Alla scelta numero 8 si è posizionato Al-Farouq Aminu, grande atleta e rimbalzista da Wake Forest, un’ala che può ricoprire entrambi i ruoli e che può essere la vera mina vagante di queste scelte dato l’enorme talento e la stazza fisica a disposizione: i Los Angeles Clippers non se lo sono lasciato scappare!
    Alla nona scelta si è piazzato Gordon Hayward che gli Utah Jazz hanno letteralmente soffiato alla squadra che sarebbe seguita, ovvero gli Indiana Pacers: Hayward, originario dell’Indiana, ha trascinato Butler University alla finale NCAA quest’anno e Larry Bird (presidente delle operazioni di mercato dei Pacers) aveva fatto più di un pensierino sul suo talento che a livello di tecnica di tiro sembra indiscusso. I Jazz però li hanno anticipati e così la franchigia dell’Indiana si è dovuta accontentare al decimo posto di Paul George che ha fatto vedere molti margini di miglioramento in questi ultimi tempi.
    La scelta più interessante è stata la numero 11 dove i New Orleans Hornets hanno selezionato Cole Aldrich, tremendo centro bianco con una predisposizione difensiva veramente eccezionale spedendolo subito agli Oklahoma City Thunder di Kevin Durant che in cambio anche di Morris Peterson hanno ceduto alla squadra della Louisiana la scelta numero 21 e la 26 ovvero Craig Brackins e Quincy Pondexter (anche se su quest’ultimo sono in molti a scommettere per il futuro), ma la priorità dei Thunder di trovare un centro per completare il puzzle era impellente. Gli ex Seattle Sonics ora sembrano veramente completi e anche i Lakers campioni dovranno guardarsi le spalle dall’assalto dei ragazzini terribili di coach Scott Brooks.
    Da segnalare anche lo scambio tra Bulls e Nets: Chicago manda Hinrich e la 17esima scelta ai Nets per una seconda scelta futura per liberare spazio salariale in vista dell’Estate, inoltre i Minnesota Timberwolves cedono subito Luke Babbitt (selezionato al numero 16) e assieme a Ryan Gomes lo spediscono a Portland per Martell Webster.
    Da riportare anche un record: l’Università di Kentucky piazza ben 5 giocatori nel primo giro del Draft NBA: Wall alla 1, Cousins alla 5, Patterson alla 14, Bledsoe alla 18 e Orton alla 29.

  • NBA Draft 2010: John Wall è il numero 1

    Come preannunciato dagli esperti di basket, John Wall, talento di Kentucky University, combo-guard che può ricoprire i ruoli di play e guardia tiratrice, è stato selezionato dai Washington Wizards con il numero 1 assoluto nel Draft NBA 2010.

    Alle sue spalle si è piazzato Evan Turner, ala piccola di Ohio Stae University, che era considerato il secondo miglior prospetto universitario ed è stato selezionato dai Philadelphia 76ers, squadra che aveva la scelta numero 2.

    Primo degli “umani”, dietro i 2 fenomeni, irragiungibili da tutti quanti i rimanenti atleti usciti dal college, si è fatto strada Derrick Favors di Georgia Tech University che è stato scelto dai New Jersey Nets che usufruivano della terza scelta assoluta, per dare una scossa nel ruolo di ala grande, un pò scoperto negli ultimi anni dopo la partenza di Kenyon Martin per Denver.

    Per quanto riguarda l’elenco completo delle scelte tra poche ore ci sarà l’ufficialità del Draft che ha vissuto già qualche scambio interessante. Al più presto aggiorneremo la situazione fino a renderla definitiva.

  • Draft NFL, ecco i migliori atleti scelti al primo giro

    Primo giro del Draft NFL (che è stato diviso in 3 giorni per ovvie ragioni di tempo, stanotte si darà il via al secondo giro). Il quarterback di Oklahoma, Sam Bradford, è stato scelto dai Saint Louis Rams come scelta numero 1 in assoluto dell’intera Lega. Il numero 2 è stato il defensive tackle Ndamukong Suh di Nebraska, scelto dai Detroit Lions; al numero 3 il defensive tackle Gerald McCoy di Oklahoma, scelto da Tampa Bay (prospetto veramente interessantissimo McCoy!), seguito dall’offensive tackle Trent Williams, sempre dei Sooners (che hanno piazzato 3 uomini nei primi 4 posti, 4 nei primi 21 prospetti!), preso dai Washington Redskins. Il cornerback di Florida, Joe Haden, è stato scelto da Cleveland, mentre l’inside linebacker di Alabama, Rolando McClain, è finito ad Oakland. Come scelta numero 9, il running back di Clemson, C.J. Spiller è stato preso dai Buffalo Bills. I Denver Broncos hanno sorpreso tutti prendendo al primo giro, con la scelta numero 25 totale, l’Heisman Trophy quarterback di Florida, Tim Tebow. I 49ers hanno scelto l’offensive tackle di Rutgers, Anthony Davis mentre i Dallas Cowboys hanno dovuto fare degli scambi per arrivare alla 24esima scelta per selezionare il wide receiver di Oklahoma State, Dez Bryant, che ha avuto alcuni problemi con la NCAA.

    Questo il quadro completo del primo giro del Draft:
    (nell’ordine si leggeranno numero di scelta, squadra, nome del giocatore, ruolo, altezza, peso e Università di provenienza)
    1 (1) Rams Bradford, Sam QB 6’4″ 236 Oklahoma
    2 (2) Lions Suh, Ndamukong DT 6’4″ 307 Nebraska
    3 (3) Buccaneers McCoy, Gerald DT 6’4″ 295 Oklahoma
    4 (4) Redskins Williams, Trent OT 6’5″ 315 Oklahoma
    5 (5) Chiefs Berry, Eric SS 6’0″ 211 Tennessee
    6 (6) Seahawks Okung, Russell OT 6’5″ 307 Oklahoma State
    7 (7) Browns Haden, Joe CB 5’11” 193 Florida
    8 (8) Raiders McClain, Rolando LB 6’3″ 254 Alabama
    9 (9) Bills Spiller, C.J. RB 5’11” 196 Clemson
    10 (10) Jaguars Alualu, Tyson DE 6’3″ 295 California
    11 (11) 49ers Davis, Anthony OT 6’5″ 323 Rutgers
    12 (12) Chargers Mathews, Ryan RB 6’0″ 218 Fresno State
    13 (13) Eagles Graham, Brandon DE 6’1″ 268 Michigan
    14 (14) Seahawks Thomas, Earl SS 5’10” 208 Texas
    15 (15) Giants Pierre-Paul, Jason DE 6’5″ 270 South Florida
    16 (16) Titans Morgan, Derrick DE 6’3″ 266 Georgia Tech
    17 (17) 49ers Iupati, Mike OG 6’5″ 331 Idaho
    18 (18) Steelers Pouncey, Maurkice C 6’4″ 304 Florida
    19 (19) Falcons Weatherspoon, Sean LB 6’1″ 239 Missouri
    20 (20) Texans Jackson, Kareem CB 5’10” 196 Alabama
    21 (21) Bengals Gresham, Jermaine TE 6’5″ 261 Oklahoma
    22 (22) Broncos Thomas, Demaryius WR 6’3″ 224 Georgia Tech
    23 (23) Packers Bulaga, Bryan OT 6’5″ 314 Iowa
    24 (24) Cowboys Bryant, Dez WR 6’2″ 225 Oklahoma State
    25 (25) Broncos Tebow, Tim QB 6’3″ 236 Florida
    26 (26) Cardinals Williams, Dan DT 6’2″ 327 Tennessee
    27 (27) Patriots McCourty, Devin CB 5’11” 193 Rutgers
    28 (28) Dolphins Odrick, Jared DT 6’5″ 304 Penn State
    29 (29) Jets Wilson, Kyle CB 5’10” 194 Boise State
    30 (30) Lions Best, Jahvid RB 5’10” 199 California
    31 (31) Colts Hughes, Jerry DE 6’2″ 255 TCU
    32 (32) Saints Robinson, Patrick CB 5’11” 190 Florida State