Tag: domenico di carlo

  • Europa League: Metalist Kharkiv – Sampdoria, probabili formazioni

    Europa League: Metalist Kharkiv – Sampdoria, probabili formazioni

    Ampio turnover per Mimmo Di Carlo che ha disegnato una Sampdoria diversa da quella vista con lui e con il suo precedessore in panchina in vista della gara valida per la terza giornata di Europa League contro gli ucraini del Matelist Kharkiv: l’undici blucerchiato infatti scenderà in campo con il tridente formato da Pozzi, Marilungo e Cassano per un inedito 4-3-3. Della squadra titolare, oltre al talento di Bari Vecchia, ci saranno solo il portiere Curci e il centrale di difesa Gastaldello.

    E’ importante per la squadra doriana tornare dall’Ucraina con almeno un punto per poi giocarsi la qualificazione contro gli stessi ucraini in casa a Marassi nel prossimo turno: la classifica del Gruppo I infatti è molto corta e vede Samp e Psv Eindhoven appaiate in testa con 4 punti e con Metalist che segue ad una sola lunghezza di distanza.

    Probabili formazioni METALIST KHARKIV – SAMPDORIA (ore 19:00)

    METALIST KHARKIV (4-4-2): Disljenkovic, Romanchuk, Papa Gueye, Berezovchuk, Shelayev, Valiayev, Edmar, Keita, Vorobey, Taison.
    Panchina: Startsev, Pshenychnykh, Fininho, Cleiton, Postupalenko, Bordian, Ollinyk
    Allenatore: Marekyvich
    SAMPDORIA (4-3-3): Curci, Cacciatore, Gastaldello, Volta, Accardi, Mannini, Tissone, Koman, Pozzi, Marilungo, Cassano.
    Panchina: Da Costa, Zauri, Ziegler, Dessena, Poli, Padalino, Guberti
    Allenatore: Di Carlo

  • Metalist – Sampdoria, Di Carlo in Ucraina pensando all’Inter

    Metalist – Sampdoria, Di Carlo in Ucraina pensando all’Inter

    Mimmo Di Carlo darà spazio alle seconde linee per l’impegno della Sampdoria in Ucraina contro il Metalist per la gara valida per il terzo turno della fase a gironi di Europa League. L’ex tecnico clivense decide infatti di lasciare a casa Pazzini e Palombo oltre agli acciaccati Semioli e Lucchini in vista del big match di domenica contro l’Inter.

    Sarà un occasione per i tanti giovani di belle speranze in organico ma è fondamentale portare punti in Italia in modo da non rovinare il vantaggio acquisito in classifica. Spazio dunque ai giovani Volta, Koman e Marilungo oltre a Poli.

    Questo l’elenco completo dei convocati:
    Portieri. Curci, Da Costa, Negretti.
    Difensori. Accardi, Cacciatore, Gastaldello, Volta, Zauri, Ziegler.
    Centrocampisti. Dessena, Guberti, Koman, Mannini, Padalino, Poli, Sammarco, Tissone.
    Attaccanti. Cassano, Marilungo, Pozzi.

    Risultati, classifiche e differenza reti del girone I

  • Pericolo Psv per la Samp. Pazzini non recupera

    Pericolo Psv per la Samp. Pazzini non recupera

    Tra le 4 italiane impegnate stasera in Europa League la sfida della Sampdoria è sicuramente la più rognosa perchè di fronte a Cassano e compagni ci sarà un Psv Eindhoven che ha sempre fatto bene nelle competizioni europee. Quest’anno gli olandesi si trovano costretti a giocare nella coppa minore portando in dote un bagaglio notevole di esperienza visto che sono abituati a giocare in Champions League.

    Con la delusione per l’eliminazione nei preliminari di Champions ancora viva, il tecnico Di Carlo dovrà fare a meno del bomber Pazzini, fermo ai box per una lombalgia, riproponendo Pozzi che nella gara di campionato giocata contro la Juventus ha fatto vedere tutto il suo potenziale mettendo a segno una doppietta. Cassano lo assisterà con le sua giocate d’alta scuola: e i blucerchiati si affideranno proprio al talento barese per espugnare il difficile campo del Psv. In difesa e a centrocampo ci saranno il giovane Volta e Guberti viste le indisponibilità di Lucchini e Poli.

    Probabili formazioni PSV EINDHOVEN – SAMPDORIA (ore 21:05)

    PSV EINDHOVEN (4-2-3-1): Isakkson; Marcelo, Rodriguez, Vukovic, Pieters; Utchinson, Bakkal; Afellay, Berg, Dzsudzsak; Toivonen.
    A disposizione: Cassio, Lenas, Koevermans, Amrabat, Wuytens, Ojo, Reis.
    Allenatore: Rutten
    SAMPDORIA (4-3-1-2): Curci; Ziegler, Volta, Gastaldello, Zauri; Dessena, Palombo, Semioli; Guberti; Pozzi, Cassano.
    A disposizione: Da Costa, Padalino, Mannini, Cacciatore, Lucchini, Marilungo, Koman.
    Allenatore: Di Carlo

  • Interviste Juventus – Sampdoria. Del Neri: “La Juve non è da scudetto”

    Interviste Juventus – Sampdoria. Del Neri: “La Juve non è da scudetto”

    Al termine della gara pareggiata per 3-3 con la Sampdoria, il tecnico della Juventus Luigi Del Neri appare soddisfatto a metà del risultato ottenuto ammettendo però che le chance scudetto, almeno per quest’anno, sono ridotte:

    • Non siamo da scudetto. Non ci poniamo limiti, ma dobbiamo crescere e pensare solo a lavorare. La squadra ha dimostrato che le difficoltà di Bari sono alle spalle, ora dobbiamo superare anche le amnesie difensive. La Sampdoria in fase offensiva ha giocatori molto interessanti, ma noi dobbiamo diventare più cattivi, dobbiamo accorciare meglio tra i reparti. Mi interessa che la squadra sia stata molto più concreta in tutte le due fasi di gioco, ma rispetto alla settimana scorsa ci siamo espressi meglio“.

    Ha parlato anche il capitano Del Piero che oggi festeggaiva i 17 anni di Juventus:

    • Siamo stati bravi a riportare la partita sulla giusta carreggiata, dopo un avvio difficile. I problemi delle grandi sono a mio avviso dovuti al fatto che a inizio stagione le distanze tendono ad accorciarsi, soprattutto quando si effettuano tanti cambiamenti importanti in rosa. In generale poi le cosiddette piccole sono cresciute molto negli ultimi anni, sia tecnicamente sia tatticamente, e possono tranquillamente mettere in crisi squadre come Inter, Milan e Roma.
      Nedved? E’ un amico e un grandissimo professionista, sono sicuro che saprà dare uno splendido contributo alla società anche in questa veste.
      Cassano? Sta continuando a dimostrare di essere un grande giocatore, e spero che presto possa arrivare per lui la definitiva consacrazione a grandissimi livelli
      “.

    Sulla stessa lunghezza d’onda di Del Neri anche il dg Marotta:

    • Riguardo gli obiettivi i tifosi non si illudano: immaginare lo scudetto, data la forza in termini assoluti di Inter e Milan, sarebbe qualcosa di straordinario. La squadra punta alla zona Champions League, nella maniera più assoluta, e teniamo anche conto del fatto che non sempre gli ingenti investimenti economici corrispondono al massimo dei risultati“.

    Di tutt’altro umore invece il tecnico doriano Di Carlo:

    • Abbiamo mostrato un buon calcio, spesso riuscendo a giocare a due tocchi; sono molto soddisfatto per le prestazioni dei tanti giovani come Obiang, Pozzi e Koman, straordinari Cassano e Palombo, e mi sono piaciute sia la qualità sia il carattere messo in campo dalla squadra. Il nostro obiettivo tattico è stato ottenere grande duttilità, siamo partiti dal 4-4-2 a cui i ragazzi erano abituati per riuscire a muoverci bene cpon qualunque modulo di partenza. Dal canto nostro stiamo studiando per diventare una grande squadra, cosa necessaria per onorare tutte e tre le competizioni“.
  • La Juve stecca ancora. Pari pirotecnico con la Samp

    La Juve stecca ancora. Pari pirotecnico con la Samp

    Rimane ancora a secco di vittorie la Juventus di Del Neri che coglie il primo punto stagionale impattando all’Olimpico di Torino 3-3 contro la Sampdoria in una gara che ha riservato tante emozioni nella ripresa nella giornata celebrativa di capitan Del Piero che festeggiava i 17 anni di militanza in bianconero: vanno a segno Pozzi, doppietta per lui, Cassano, Marchisio, Pepe e Quagliarella, al suo primo gol in bianconero.
    Blucerchiati meglio nel primo tempo con Cassano, orfano della sua spalla Pazzini, che mette a ferro e fuoco la difesa juventina che continua a non convincere e mostrare lacune evidenti. Le note positive giungono dai due esterni Pepe e Krasic, soprattutto, che qualcuno, specialmente nella ripresa, ha rivisto in lui il guerriero Pavel Nedved (i tifosi ci perdonino questo confronto), presente in tribuna e in procinto di entrare nella dirigenza al fianco di Agnelli e Marotta.

    Nel primo tempo la Samp crea pericoli e trascinata da un ottimo Cassano passa in vantaggio al 35′: l’azione del gol parte proprio dai piedi del fantasista barese che serve con un tocco preciso al limite dell’area Pozzi; l’attccante, completamente solo, con un rasoterra beffa Storari per l’1-0. La reazione della Juve non tarda ad arrivare e Marchisio sette minuti più tardi riporta il risultato in parità con una conclusione violenta in area di rigore.

    Nella ripresa si assiste allo show del gol: i bianconeri completano la rimonta con Pepe dopo un’azione convulsa su un perfetto cross di uno straordinario Krasic, a tratti imprendibile. Da ravvisare però il fuorigioco dell’esterno della Juventus. Passano 14 minuti e Cassano estrare dal cilindro la sua magia: su invenzione di Palombo, l’attaccante doriano infila alle spalle di Storari con uno stupendo piatto al volo indirizzato verso l’angolino più lontano. Nuova situazione di parità.

    Solo tre minuti e Quagliarella mette il suo zampino alla partita siglando il suo primo gol con la maglia della Juventus appoggiando in rete la sfera respinta dal palo su una bella conclusione di Pepe. Pochi minuti dopo è di nuovo Pozzi a rimettere il risultato in perfetto equilibrio con un’incornata di testa che non lascia scampo all’estremo difensore bianconero. Ma nell’azione pesa come un macigno l’errore in marcatura di Bonucci che lascia l’ariete doriano libero di staccare a due passi da Storari.

    Finisce 3-3: Del Neri raccoglie così il suo primo punto contro la sua ex squadra, portata nella scorsa stagione alla qualificazione ai preliminari di Champions League. Per il tecnico friulano il lavoro è appena all’inizio. Sorride inceve Di Carlo che ritorna a Genova con un punto importante in tasca per il prosieguo del campionato.

    Il tabellino
    JUVENTUS – SAMPDORIA 3-3
    35′ Pozzi (S), 42′ Marchisio (J), 49′ Pepe (J), 63′ Cassano (S), 66′ Quagliarella (J), 73′ Pozzi (S)
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta (75′ Grygera), Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Krasic (78′ Aquilani), Felipe Melo, Marchisio, Pepe (78′ Iaquinta); Quagliarella, Del Piero. Allenatore: Del Neri
    SAMPDORIA (4-3-1-2): Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini (84′ Volta), Ziegler; Semioli (67′ Marilungo), Palombo, Dessena; Koman (57′ Pedro); Cassano, Pozzi. Allenatore: Di Carlo
    Arbitro: Mazzoleni
    Ammoniti: Felipe Melo

  • Il sogno Champions League dura 93′, Samp eliminata dal Werder Brema

    Il sogno Champions League dura 93′, Samp eliminata dal Werder Brema

    Il sogno si infrange al 93′. Non riesce l’impresa alla Sampdoria che nonostante la vittoria viene eliminata negli spareggi Champions League dal Werder Brema. Una vittoria dal sapore amaro per i blucerchiati che hanno accarezzato il sogno Champions a lungo riuscendo a ribaltare il 3-1 dell’andata con un 3-0, fin li, maturato dopo aver offerto una grande prestazione con la doppietta di Pazzini e la magia di Cassano. Carnefici della squadra di Di Carlo sono stati prima Rosenberg che spezza l’incantesimo al 93′ e poi nei supplementari Pizarro al 100′ con due precisi rasoterra.

    La Samp sente la partita e trasportata dal calore del pubblico di Marassi mette subito il turbo andando in vantaggio di due gol dopo appena 15 minuti di gioco con il solito immenso Pazzini: l’attaccante blucerchiato beffa Wiese con un colpo di testa sul primo palo a dir la verità non irresistibile al 9′ e poi lo trafigge per la seconda volta facendo esplodere Marassi con un perfetto tiro al volo su un cross di Stankevicius. E quel gol segnato a Brema nei minuti di recupero vale oro.
    Si va al riposo sul 2-0 che darebbe la qualificazione, meritata, alla Samp con un primo tempo condotto magnificamente.

    Il Werder Brema, inesistente nella prima frazione di gioco, da segnali di vita nella ripresa con il nuovo entrato ed ex interista Arnautovic che impegna in un paio di occasioni Curci e di Marin che quando cambia passo mette i brividi alla retroguardia di casa. A 5 minuti dal termine arriva il tris splendido di Cassano che anticipa l’intervento di un difensore battendo Wiese con un colpo di tacco. A questo punto basta non distrarsi per portare a casa l’accesso alla fase a gironi della Champions League ma esattamente come all’andata nei minuti di recupero arriva il gol che accorcia le distanze e rimette in gioco il discorso qualificazione. Questa volta è il Werder a benificiarne: Rosenberg approfitta dello spazio lasciatogli dalla difesa avversaria per battere con un preciso rasoterra Curci.

    Si va ai supplementari senza Cassano, uscito pochi minuti prima del gol del Werder, e con la paura che prende il sopravvento nella testa dei doriani. Il gol di Rosenberg rinvigorisce i tedeschi e allo stesso tempo taglia le gambe alla Samp che è in balia dell’avversario: Marin colpisce la traversa con una bomba da fuori area, Pizarro al 100′ non sbaglia mira e mette la sfera nell’angolino più lontano alle spalle di Curci. E’ il colpo del ko che condanna la Samp ad un’atroce eliminazione risarcita in parte dagli applausi scrocianti del pubblico blucerchiato a fine partita verso i propri beniamini che hanno regalato loro per 93 lunghi minuti il sogno della Champions League a 18 anni di distanza dall’ultima apparizione.

    Il tabellino
    SAMPDORIA – WERDER BREMA 3-2
    8′ Pazzini (S), 13′ Pazzini (S), 85′ Cassano (S), 93′ Rosenberg (W), 100′ Pizarro (W)
    SAMPDORIA (4-4-2): Curci; Stankevicius, Gastaldello, Volta, Ziegler; Semioli, Palombo, Dessena, Guberti (66′ Tissone, 73′ Mannini); Cassano (90′ Pozzi), Pazzini.
    A disposizione: Da Costa, Cacciatore, Padalino, Pozzi, Marilungo.
    Allenatore: Di Carlo
    WERDER BREMA (4-4-2): Wiese; Fritz, Mertesacker, Prodl, Pasanen (80′ Bonisch); Bragfrede, Frings, Borowski (63′ Arnautovic), Marin; Wagner (72′ Rosenberg), Pizarro.
    A disposizione: Mielitz, Jensen.
    Allenatore: Schaaf
    Arbitro: Kassai (UNG)
    Ammoniti: Prodl, Arnautovic, Pizarro (W), Dessena, Gastaldello, Palombo (S)
    Espulsi: nessuno

  • Sampdoria: è Di Carlo il tecnico della Champions

    La Sampdoria ha scelto Mimmo Di Carlo per sostituire Gigi Del Neri e proseguire alla ricerca del sogno Champions League. Ad annunciarlo è il giovane tecnico che ha ben figurato nelle ultime stagioni sulla panchina del Chievo Verona. Ecco le sue parole:

    “E’ una scelta dolorosa ma per me è una crescita professionale importante – ha detto – L’anno prossimo allenerò la Sampdoria. Ho riflettuto molto ma poi è arrivata la chiamata da Genova: chiaramente è difficile dire di no anche perché personalmente si tratta di una gratificazione importante in una squadra che farà i preliminari di Champions. Divorzio tranquillo? Sicuramente. Se avrò problemi con Cassano? Non sarà un problema per me ma per gli avversari. Eredito da Del Neri una panchina importante, ma non ho paura”.

  • La Sampdoria riparte da Tosi e Gasparin, Di Carlo in pole per la panchina

    Riccardo Garrone non ha perso tempo e dopo aver ringraziato per il lavoro svolto Beppe Marotta, Fabio Paratici e Gigi Del Neri ha subito ufficializzato la nuova squadra. Si ripartirà da Sergio Gasparin ormai ex direttore generale dell’Udinese ma con un passato ricco di soddisfazioni e riconoscimenti. Merito particolare nella costruzione del Vicenza dei record che vinse la Coppa Italia nel 97/98 vinse la coppa italia, e nella stagione successiva giunse fino alla semifinale di Coppa delle Coppe con in panchina Guidolin.

    In veste di direttore sportivo arriva Doriano Tosi anche lui arriva da una interessante gavetta e avrà dunque alte motivazioni per ben figurare alla prima esperienza in Champions League. Per la guida tecnica il nome più gettonato è quello di Mimmo Di Carlo e in alternativa Donadoni.

  • Del Neri lascia la Samp, da mercoledì sarà bianconero

    Non perde tempo Gigi Del Neri e dopo aver riportato la Sampdoria nella massima competizione europea questa mattina ha annunciato telefonicamente al presidente Garrone la sua voglia di confrontarsi con un nuovo e ambizioso progetto.

    Dopo tanti rumors arrivano le conferme e mercoledi la coppia Marotta Del Neri sarà ufficialmente lo scoglio da cui ripartirà il progetto della Vecchia Signora. Potrebbero esser altri uomini doriani a trasfersi nella città della Mole, si parla di Paratici ma anche di tanti giocatori Palombo e Pazzini su tutti.

    Per la Samp l’ipotesi più accreditata sembra esser quella di Mimmo Di Carlo, mentre per sostituire Marotta sembra in vantaggio l’attuale dg dell’Udinese Gasparin.

  • Pellissier e Abbruscato, ennesimo miracolo Chievo

    La favola Chievo Verona ha sempre un lieto fine e di anno in anno a fine stagione ci ritroviamo sempre a tessere le lodi di una società capace che con idee e professionalità dimostra di poter stare tra le grandi anche senza aver eccessive disponibilità economiche.

    Il Livorno regala il primo tempo alla squadra di Di Carlo e anche se la matematica ancora non la condanna è praticamente in serie B. Il Chievo parte forte, prende da subito il comando della partita e trova il vantaggio con il solito Pellissier, nella ripresa il Livorno punge e preoccupa i clivensi ma gli inserimenti di Danilevicius e Di Gennaro non bastano. Nel finale Abbruscato chiude il discorso salvezza.

    IL TABELLINO
    CHIEVO-LIVORNO 2-0
    Chievo (4-3-1-2):
    Sorrentino; Sardo, Morero, Mandelli, Mantovani; Luciano (12′ st Bentivoglio; 41′ st Jokic), Marcolini, Rigoni; Pinzi; De Paula (18′ st Abbruscato), Pellissier. A disposizione: Squizzi, N.Frey, Iori, Granoche. All.: Di Carlo.

    Livorno (3-5-1-1): De Lucia; Perticone, Galante, Knezevic; Raimondi, Marchini (13′ st Di Gennaro), Moro, Bergvold (39′ st Simeoni), Vitale; Pulzetti (1′ st Danilevicius); Tavano. A disposizione: Bardi, Bernardini, Modica, Prutsch. All.: Ruotolo
    Arbitro: Rosetti
    Marcatori: 28′ pt Pellissier; 43′ st Abbruscato
    Ammoniti: Luciano (C), Moro (L), Rigoni (C), Perticone (L)