Tag: domenico di carlo

  • Torino, trovare gli stimoli per ripartire

    Torino, trovare gli stimoli per ripartire

    Era il 23 febbraio scorso quando il Torino iniziava una serie nera lunga praticamente un mese. Si giocava il derby e la Juventus infliggeva ai granata una sconfitta di misura che poteva minare il cammino verso l’Europa League della squadra di Ventura.

    Da quel giorno ad oggi, in altre tre apparizioni sono arrivate altrettante sconfitte facendo scappare quel sogno europeo di ben dieci punti, Sampdoria, Inter e Napoli sono state fatali facendo anche cadere stimoli importanti nei giocatori trainanti della squadra.

    Va bene il Torino ha avuto anche disavventure arbitrali marchiane, tuttavia non può sfuggire il fatto che i ragazzi di Ventura abbiano subito qualche scricchiolio di troppo a parte un dato costante che comunque dona all’ambiente la consapevolezza che il cammino percorso possa essere tranquillamente ripreso, il Torino nelle sue quattro sconfitte consecutive ha subito altrettanti gol, quindi è in fase offensiva che c’è da riprendere la retta via.

    La Curva Maratona | Foto Twitter / Il Pallonaro
    La Curva Maratona | Foto Twitter / Il Pallonaro

    La sfida casalinga contro una squadra che deve lottare per la retrocessione può essere il punto giusto per ripartire, ma può anche essere un’arma a doppio taglio. Il Torino persa, non ancora matematicamente, la chance per l’Europa League e raggiunta la salvezza con largo anticipo potrebbe aver perso gli stimoli per affrontare un avversario che, al contrario, sta lottando con i denti per raggiungere la permanenza in Serie A. E poi c’è quello sciopero del tifo che potrebbe condizionare i padroni di casa, anche se probabilmente solo ad inizio incontro.

    Domenico Di Carlo dal canto suo predica compattezza e grinta per fare i punti nella trasferta di Torino e tra i ventiquattro convocati mette in lista anche il centrocampista della Primavera Bartolini.

    Ventura dovrà fare a meno degli acciaccati Masiello, Pasquale, Larrondo, Basha e Farnerud ma non dovrebbe riscontrare problemi ad allestire una rosa che gli permette di fare il suo proficuo gioco.

    Di Carlo invece ha due squalifiche eccellenti a cui sopperire, infatti Emeghara e Mbaye saranno out per il Giudice Sportivo e l’unico infortunio presente in rosa è quello di Luci.

    PROBABILI FORMAZIONI:

    TORINO (3-5-2):

    Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic, Kurtic, Vives, El Kaddouri, Darmian; Cerci, Immobile.

    All.: Giampiero Ventura.

    LIVORNO (5-3-2):

    Bardi; Coda, Ceccherini, Emerson, Castellini, Mesbah; Benassi, Biagianti, Greco; Belfodil, Paulinho.

    All.: Domenico Di Carlo

  • Sulla panchina del Livorno arriva Mimmo Di Carlo

    Sulla panchina del Livorno arriva Mimmo Di Carlo

    Che Perotti avrebbe lasciato la panchina del Livorno si era già intuito nella giornata di ieri, tutto sembrava portare ad un ritorno di Davide Nicola alla guida degli amaranto, si parlava di un colloquio tra il presidente Spinelli e l’ex tecnico, ed invece intorno all’ora di pranzo è arrivato il colpo di scena: il nuovo allenatore del Livorno sarà Domenico Di Carlo.

    Il 49enne tecnico che avrà il compito di risollevare il Livorno e tentare di raggiungere la salvezza, solo 13 punti in queste prime 20 giornate di campionato ed ultimo posto in coabitazione con il Catania per i labronici, è stato presentato oggi in conferenza stampa, queste le sue prime parole come riportate dal sito del quotidiano “La Nazione”:

    “Ho accettato subito, ho voglia di rimettermi subito in gioco. Il momento è difficile, ma possiamo fare l’impresa.
    Andrò avanti con il lavoro che è stato impostato da Nicola mettendoci le mie idee.
    Anzitutto la squadra non deve sbagliare atteggiamento, come invece ha fatto ultimamente. Poi però servono anche 2-3  innesti di qualità. Ci vogliono giocatori di livello per salvare il Livorno”

    Di Carlo, che con la casacca degli amaranto aveva concluso la sua carriera da calciatore nel 2000/2001 (anche se nel novembre 2001 fu tesserato dal SudTirol-Alto Adige senza mai scendere in campo) ha avuto alterne fortune nella sua avventura da tecnico, ottimi i suoi inizi a Mantova con il doppio salto da C2 alla Serie B, giungendo anche ai Playoff per la promozione in Serie A nella stagione 2005/2006.

    Domenico Di Carlo | © Dino Panato / GETTY IMAGES
    Domenico Di Carlo | © Dino Panato / GETTY IMAGES

    In seguito il tecnico di Cassino si è seduto sulle panchine di Parma, Chievo, Sampdoria e nuovamente Chievo.
    Quella con i veronesi nell’annata 2011/2012 è stata l’ultima esperienza in panchina, Di Carlo infatti dopo l’esonero del 2 ottobre 2012  non aveva trovato squadra per questa stagione.

    Il neo tecnico che è solito giocare col 4-4-2  potrebbe quindi cambiare il modulo di gioco del Livorno, che sino ad ora con Nicola e Perotti aveva visto sulla carta la squadra schierarsi con la difesa a 3, che però si trasformava a 4 o 5 con l’arretramento degli esterni.

  • Panchine serie A, via Ficcadenti e Di Carlo. Dentro Lopez e Corini

    Panchine serie A, via Ficcadenti e Di Carlo. Dentro Lopez e Corini

    Panchine Serie A bollenti. Dopo l’esonero arrivato nelle primissime giornate ai danni di Sannino, sostituito a Palermo dal’ex tecnico dell’Inter Gasperini, è arrivato anche il turno di Mimmo Di Carlo e Massimo Ficcadenti che lasciano rispettivamente Chievo Verona e Cagliari. Se per il primo, è già arrivato l’annuncio ufficiale, per l’ex Cesena si attende ancora il comunicato della società sarda. Al loro posto sono pronti a sedersi in panchina due storici capitani. Eugenio Corini per i clivensi (cinque stagioni per lui a Verona) e Diego Lopez per i rossoblu (dodici campionati in Sardegna). Quindi niente Del Neri, Reja o Delio Rossi per i due club.

    QUI CHIEVO VERONA – Campedelli, nelle scorse ore ha annunciato l’esonero di Di Carlo, dopo aver ottenuto cinque sconfitte consecutive (di fatto ha vinto solo alla prima giornata, perdendo le successive partite). Decisione difficile, visto l’ottimo rapporto che lega i due e la grande stagione scorsa, conclusa con un ottimo decimo posto in classifica ed un salvezza raggiunta senza problemi. Ma, il patron della Paluani ha voluto dare una scossa all’ambiente e per questo motivo ha chiamato a guidare i clivensi un’ex molto amato dal pubblico, nonché capitano della squadra che meravigliò l’Italia intera nella stagione 2001-2002 quando da neo promossa riuscì a rimanere nella parte alta della classifica per gran parte del campionato. Eugenio Corini. In realtà, la carriera da allenatore dell’ex centrocampista gialloblu non è stata esaltante fino a oggi. Infatti, nel giro di due stagioni ha cambiato tre squadre, la prima esperienza al Portogruaro nell’estate 2010 si è conclusa dopo pochi giorni dalla sua firma per divergenze societarie sul mercato. Qualche mese dopo la chiamata da Crotone ed esonero in tre mesi con 8 punti conquistati in 11 partite. A novembre 2011, terza e ultima esperienza in panchina a Frosinone in Lega Pro, stavolta conclude la stagione e chiude all’ottavo posto in classifica risolvendo il contratto consensualmente. Ora la chiamata del Chievo e la grande opportunità nella massima serie.

    Corini, si siederà sulla panchina del Chievo Verona © Roberto Serra/Getty Images

    QUI CAGLIARI – In Sardegna, non è ancora arrivata l’ufficialità, ma nelle prossime ore Massimo Ficcadenti dovrà svuotare il suo armadietto nel centro sportivo di Asseminello per lasciare spazio a Diego Lopez, già a Cagliari nelle vesti di allenatore della Primavera. Nel capoluogo sardo aspettano con ansia il comunicato della società, viste anche le recenti contestazioni contro l’attuale (ancora per poco) allenatore rossoblu che non gode della massima stima tra i tifosi. Lopez sarebbe la scelta low cost cercata dal patron Cellino, che quest’anno ha sul libro paga Ballardini (ancora sotto contratto con il club sardo) e appunto Ficcadenti. Per questo motivo la dirigenza cagliaritana starebbe cercando di arrivare alle dimissioni dell’ex tecnico del Cesena, con quest’ultimo non intenzionato a rinunciare all’ingaggio, quindi è più probabile che si vada verso la risoluzione contrattuale. Il nuovo tecnico del Cagliari però non è provvisto di patentino per la massima serie e dovrà essere affiancato da un “tutor” che con ogni probabilità sarà Ivo Pulga, anche lui ex rossoblu negli anni 80-90. Le voci su Delio Rossi e Reja si sono invece spente sul nascere, dopo i grandi rifiuti dei due, che cercano esperienze più importanti.

  • Panchine roventi a Cagliari e Chievo, Ficcadenti e Di Carlo verso l’esonero

    Panchine roventi a Cagliari e Chievo, Ficcadenti e Di Carlo verso l’esonero

    Arrivati alla sesta giornata di Serie A di questa nuova stagione cominciano già le polemiche sugli allenatori: dopo Sannino, esonerato nella scorsa settimana per lasciare posto a Gasperini approdato alla guida del Palermo, concluse le partite del week end a rischio sono Ficcadenti e Di Carlo. Il primo, allenatore del Cagliari, si trova in una situazione di certo non favorevole dopo la sconfitta subita con la neopromossa Pescara: l’1-2 di ieri ha infatti mosso definitivamente Cellino il quale non vuole continuare ad essere il fanalino di coda della classifica. In sei partite i sardi hanno totalizzato solamente due punti, frutto dei pareggi rispettivamente contro il Palermo e l’Atalanta: nelle restanti gare infatti sono usciti sempre sconfitti dal campo con risultati e prestazioni da dimenticare. Proprio per questo l’idea è quella di dare una scossa a tutta la squadra e di cambiare la guida di essa: i primi nomi che compaiono sulla lista di Cellino sembrano essere Edy Reja, ex tecnico della Lazio, e Delio Rossi, tanto discusso nella passata stagione per l’episodio con il suo giocatore Ljajic.

    Quel che è certo è che i vertici del Cagliari sono alla ricerca di una persona in grado di dare una svolta a questa squadra, in modo tale da cominciare a guadagnare punti importanti per scrollarsi di dosso l’ultimo posto. Da non sottovalutare è l’ipotesi di promuovere Diego Lopez, attuale allenatore della primavera, il quale a detta di molti porterebbe quel qualcosa in più all’interno della squadra; altri papabili sostituti si identificano poi in Daniele Arrigoni, Alessandro Costacurta e soprattutto in Davide Ballardini.

    Massimo Ficcadenti © Enrico Locci/Getty Images

    Altra panchina a rischio è quella veronese del Chievo: in queste ore si sta infatti discutendo il lavoro svolto fino ad oggi da Domenico Di Carlo in quanto l’unica vittoria dall’avvio del campionato non sta accontentando il presidente Luca Campedelli. A peggiorare la situazione è stata poi la partita di ieri dove i gialloblu si sono arresi con un pesantissimo 4-1 al Palermo: questa sconfitta è andata ad aggiungersi alle altre quattro subite con Parma, Lazio, Juve e Inter ma soprattutto ha dato dei segnali negativi vista la mancata grinta e la poca determinazione messa in campo.

    Ecco dunque che sul web spopolano i primi nomi anche se, a detta dell’interessato Di Carlo, il Chievo non avrebbe parlato di esonero: si vocifera che il club veneto abbia contattato Delio Rossi, già in trattativa con il Cagliari, ma abbia pensato anche a Ballardini, Malesani e Delneri, ma si dice anche che la società voglia aspettare il risultato e le prestazioni del match della prossima settimana. Sabato i veronesi dovranno affrontare la Sampdoria la quale è riuscita a mettere in piedi un avvio positivo grazie alle vittorie con Pescara, Siena e Milan, portandosi al quinto posto in classifica: di certo i ragazzi di Ciro Ferrara vorranno riprendersi dalla sconfitta subita domenica contro il Napoli già da questo imminente impegno. Dall’altra parte se Di Carlo dovesse fallire nuovamente, le possibilità che Campedelli scelga di togliergli la guida del Chievo diventano altissime dato che al presidente gialloblu non sta di certo bene il terzultimo posto in classifica davanti solamente a Cagliari e Siena.

  • Chievo-Inter 0-2, Pereira e Cassano espugnano il Bentegodi

    Chievo-Inter 0-2, Pereira e Cassano espugnano il Bentegodi

    L’Inter in formato trasferta è una macchina da guerra: 5 partite lontano da San Siro e altrettante vittorie. Insomma non cambia la musica nemmeno al Bentegodi, dove i nerazzurri battono il Chievo di Di Carlo con un 2 a 0 firmato Pereira e Cassano, che sinceramente è un po’ bugiardo. Diciamo sin da subito che stasera Stramaccioni non dovrà arrabbiarsi se qualcuno definirà la sua Inter provinciale, considerando come la sua squadra non abbia mostrato affatto un buon calcio, anzi. Squadra contratta e senza un’idea di gioco precisa. Diciamo però che l’Inter sottoporta è stata estremamente spietata. One shot one kill, ma visto che l’avversario non era dei più difficili, rimangono ancora molti dubbi sulle reali potenzialità di questa Inter formato ‘cantiere work in progress’.

    LA PARTITA

    Non ce la fa Christian Chivu che dopo un lungo provino nel pre partita alza bandiera bianca e lascia il posto all’argentino Samuel. Stramaccioni rispetta le aspettative utilizzando la difesa a 3 proprio con Samuel, Juan Jesus e Ranocchia. Davanti Milito unica punta supportato da Sneijder, e con Cassano in panchina. Di Carlo conferma tutti inserendo di Michele al posto di Therau.

    Alvaro Pereira © Dino Panato/Getty Images

    Chievo molto più pericoloso dell’Inter nei primi venti minuti di gioco, con entrambe le squadre fin troppo contratte, e con moltissimi errori in fase di impostazione: tradotto in parole povere un inizio di partita non di certo esaltante. Guai per i nerazzurri al 23′ dopo un contrasto di gioco Sneijder si tiene la coscia dolorante, ed è costretto a lasciare il campo, con Stramaccioni che si gioca subito la carta Cassano per sostituirlo. Nerazzurri al sonnifero per tutto il tempo, fino a due dal termine della prima frazione di gioco, con Nagatomo che dalla trequarti riesce a pescare in area (complice una deviazione), Alvaro Pereirae l’ultimo arrivato in casa Inter trova la rete dal vantaggio da due passi. Primo tempo che termina con l’Inter avanti 1 a 0 capitalizzando al massimo la prima e unica occasione utile.

    Nella ripresa si ripete il copione del primo tempo, con una buona dose di sbadigli e noia per gli spettatori. Le squadre non spingono molto e le uniche cose degne di nota sono, prima un buono spunto sulla fascia per Milito e poi un’ottima punizione di Marco Rigoni che costringe Handanovic a una splendida parata in tuffo per evitare il gol. Alla mezz’ora la partita si anima ed è ancora Antonio Cassano a mettere il sigillo sulla partita, anticipando Milito, e battendo in area di piatto Sorrentino con un destro rasoterra letale: Inter avanti 2 a 0. Brivido per Handanovic su una punizione calciata da Cruzado, con la palla che colpisce il palo facendo tirare un sospiro di sollievo a tutta la difesa nerazzurra. Nel finale spreca Gargano calciando praticamente centrale su Sorrentino, evitando sicuramente un passivo immeritato per il Chievo. Fischio finale e Inter che esce vittoriosa dopo un periodo decisamente buio.

    PAGELLE CHIEVO-INTER

    Handanovic 7 Buona la partita dello sloveno che si fa trovare sempre pronto. Bellissima la parata con cui sventa il gol capolavoro di Rigoni su punizione. Fortunato con il palo di Cruzado

    Pereira 6 Mette a segno la sua prima rete in nerazzurro e cresce giocando una partita di buona sostanza, sgaloppando sulla fascia e aiutando anche dietro quando serve.

    Cassano 7 Non doveva giocare, ma entra per sostituire Sneijder e aiuta molto la squadra a salire, servendo buone aperture per i compagni. Non bastasse mette a segno la sua terza rete in nerazzurro rapinando Milito

    Cruzado 6,5 Rimane il dubbio: ma Di Carlo perchè non l’ha fatto giocare da subito? Entra e spacca la difesa nerazzurra. Sfortunato quando inventa una punizione imprendibile e solo il palo gli nega il gol.

    M.Rigoni 6,5 Ingaggia una lotta personale con Handanovic, ma la perde, considerando come lo sloveno stasera è in serata e le prende tutte.

    Pellissier 5 Non è la sua serata migliore. Nei primi minuti di partita prova un pallonetto sbilenco per scavalcare Handanovic. Poi non davanti non si rende più pericoloso.

    CHIEVO: Sorrentino 5,5, Sardo 6, Dainelli 6, Cesar 6, Frey 5,5, Vacek 5,5 (dal 69’ Cruzado 6,5), L. Rigoni 6, Hatemaj 6, M. Rigoni 6,5 (dal 77’ Stoian sv), Pellissier 5, Di Michele 5 (dal 62’ Samassa 5,5).

    INTER:Handanovic 7, Ranocchia 6.5, Samuel 6, Juan Jesus 6, Nagatomo 6 (dal 68′ Gargano 6′), Cambiasso 6 (dall’84′ Mudingayi sv), Guarin 6, Pereira 6, Sneijder sv (dal 20′ Cassano 7), Milito 5,5.


    Video Gol e Highlights Chievo-Inter

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  • Chievo-Inter, difesa a tre con Chivu. Cassano titolare?

    Chievo-Inter, difesa a tre con Chivu. Cassano titolare?

    L’Inter di Stramaccioni è chiamata urgentemente al riscatto, dopo l’ennesima debackle casalinga nell’ultimo turno di campionato contro il Siena di Cosmi. Moratti ha dichiarato apertamente la fiducia nel suo giovane allenatore, chiarendo al tempo stesso come Stramaccioni debba risolvere velocemente i problemi di una Inter sin troppo fragile nella retroguardia. A questo punto, a soli tre giorni di distanza, complice il turno infrasettimanale, si presenta contro il Chievo , l’opportunità per i nerazzurri di zittire le innumerevoli critiche, e perché no di rilanciarsi in classifica visto lo stop della capolista conto la Fiorentina. La cura Stramaccioni, dovrebbe colpire soprattutto il suo classico modulo 4-3-2-1, reo di non garantire il supporto dei centrocampisti a una difesa troppo facilmente attaccabile. Ora torna in auge il vecchio pallino di Gasperini, la difesa a tre, il nodo della discordia, che costò proprio l’esonero al nuovo tecnico del Palmero, e che adesso invece potrebbe diventare una soluzione aggiusta tutto e realmente risolvere molti problemi, per togliere dalla graticola Stramaccioni. Siamo sicuri?

    Christian Chivu © Tullio M. Puglia/Getty Images
    CHIEVO- Di Carlo dopo aver preso una brutta imbarcata contro la Juventus, con una squadra praticamente costretta solo a difendersi, e lontana parente del Chievo che ogni anno metteva puntualmente in difficoltà i bianconeri, potrebbe far rifiatare qualcuno. Occhi puntati proprio su Dainelli, con il centrale che è uscito acciaccato dalla sfida del week end, e potrebbe lasciare spazio all’esordio dal primo minuto di Papp, affiancato da Cesar. Sulle fasce nessun turn over con Frey e Jokic, mentre in mediana considerando l’indisponibilità di Luciano, Di Carlo dovrebbe schierare Vacek al suo posto, affiancato da Rigoni e Hetemaj. Marco Rigoni agirà come uomo più avanzato in mediana, subito dietro la coppia d’attacco composta dall’immancabile Sergio Pellissier, e uno tra Di Michele e il francese Thereau.

    INTER- C’è tantissima attesa alla lettura delle formazioni ufficiali nerazzurre. Stramaccioni confermerà quanto detto in conferenza stampa, o sorprenderà tutti con un nuovo schieramento tattico sul campo? Le indicazioni pervenute dagli allenamenti parlano di un modulo con la difesa a tre e un folto e robusto centrocampo per arginare le continue ripartenze che spesso sono costate gol evitabili ai nerazzurri. A questo punto con la scelta della difesa a tre uomini, dovrebbe tornare in campo dal primo minuto, dopo lo stop di quasi 3 settimane il centrale difensivo tanto voluto da Stramaccioni: Christian Chivu. Secondo il tecnico nerazzurro, il difensore romeno sarebbe l’unico in grado di impostare l’azione già dalla difesa, permettendo l’utilizzo di questo nuovo modulo, con Ranocchia e Juan Jesus prontissimi ad affiancarlo. In mediana con questo schieramento ci sarebbe spazio per una doppia copertura al centro, garantita da Guarin e Gargano, e maggiore spinta sulle fasce con il rientro di Zanetti e la corsa di Pereira sugli esterni. Avanzato nel ruolo di trequartista puro, troviamo Sneijder, a supporto di Cassano e Milito.

    PROBABILI FORMAZIONI CHIEVO-INTER

    Chievo (4-3-2-1): Sorrentino; Frey, Dainelli, Cesar, Jokic; Vacek, L. Rigoni, Hetemaj; Thereau, M. Rigoni; Pellissier.
    A disp.: Puggioni, Sardo, Andreolli, Viotti, Papp, Cruzado, Guana, Samassa, Di Michele, Moscardelli, Stoian.
    All.: Di Carlo

    Inter (3-4-1-2): Handanovic; Juan Jesus, Chivu, Ranocchia; J. Zanetti, Guarin, Gargano, Pereira; Sneijder; Cassano, Milito
    A disp.: Castellazzi, Jonathan, Samuel, Silvestre, Nagatomo, Bianchetti, Duncan, Cambiasso, Obi, Alvarez R., Livaja, Coutinho.
    All.: Stramaccioni

  • Chievo – Roma, ultima chiamata per la Champions

    Chievo – Roma, ultima chiamata per la Champions

    Ultima chiamata Champions/Europa League per la Roma che stasera nel primo anticipo del martedì sarà ospite di un Chievo che ha raggiunto praticamente l’obiettivo di inizio stagione, la permanenza in Serie A. Basta infatti solo un punto ai clivensi per ottenere l’aritmetica salvezza, la squadra di Di Carlo ha lavorato sodo durante l’anno per raggiungere il traguardo prima possibile per poi affrontare gli ultimi impegni di campionato con tranquillità e senza patemi d’animo.

    Si respira tutt’altra aria invece in casa giallorossa, dopo le pesantissime sconfitte contro Juventus e Fiorentina e il pareggio acciuffato in extremis contro il Napoli la piazza ha perso la pazienza nei confronti della società e del tecnico Luis Enrique. La tifoseria, dopo aver sostenuto il tecnico asturiano anche nei momenti più difficili, ha scelto la via della contestazione nei confronti di “Lucho” imputandogli scelte discutibili nel momento topico della stagione, come l’esclusione a sorpresa di Francesco Totti dall’undici titolare nella gara contro la Juve e l’abbassamento di Daniele De Rossi sulla linea dei difensori.

    Al momento, a 3 giornate dalla fine, la Roma è fuori dalle competizioni europee per la prossima stagione, sia la zona Champions che quella Europa League sono distanti 4 punti dal momento che 4 squadre, Napoli, Inter, Udinese e Lazio, sono tutte a quota 55. Inutile dire che l’imperativo dei capitolini per rimanere in corsa è la vittoria, ma questa da sola potrebbe non bastare perchè per continuare ad alimentare il sogno europeo ed evitare un fallimento certo è necessario sperare nei passi falsi delle rivali.

    Totti e Luis Enrique © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Per quanto riguarda le formazioni, Di Carlo, che dovrà rinunciare al lungodegente Moscardelli e a Dainelli e Thereau, manda in campo un Chievo schierato secondo il solito 4-3-1-2 con Sardo che dovrebbe essere preferito sulla corsia di destra a Nicolas Frey e Jokic a Dramè sul fronte opposto; in mezzo Cesare e Acerbi formeranno la coppia dei centrali davanti a Sorrentino, in mediana vertice basso del rombo il pilastro Bradley, grande stagione la sua, con Cruzado che sarà quello alto; gli interni di centrocampo saranno Hetemaj e Vacek con Pellissier e Paloschi davanti pronti a far male alla retroguardia giallorossa.

    Modulo speculare per Luis Enrique che non potrà contare su Stekelenburg ancora infortunato e su Osvaldo e Lamela squalificati (entrambi hanno ancora una giornata da scontare). Quindi Lobont dovrebbe essere preferito ancora una volta a Curci nel ruolo di portiere, Taddei prenderà il posto di Rosi, lasciato a Roma per infortunio, sulla fascia con la conferma di Josè Angel su quella opposta; Kjaer affiancherà Heinze al centro della difesa con De Rossi che torna nel suo ruolo di centrocampista, il biondo di Ostia avrà al suo fianco Pjanic e il giovane Marquinho che sta ritagliandosi il suo spazio con prestazioni convincenti con Gago che si accomoderà in panchina; in avanti Totti agirà alle spalle di Borini e Bojan che avranno il compito di trascinare la squadra al successo e rimanere aggrappati al treno europeo.

    PROBABILI FORMAZIONI CHIEVO – ROMA

    CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Cesar, Acerbi, Jokic; Vacek, Bradley, Hetemaj; Cruzado; Pellissier, Paloschi.
    Panchina: Puggioni, Frey, Morero, Rigoni, Luciano, Sammarco, Uribe.
    Allenatore: Di Carlo.

    ROMA (4-3-1-2): Lobont; Taddei, Kjaer, Heinze, Taddei; Pjanic, De Rossi, Marquinho; Totti; Borini, Bojan.
    Panchina: Curci, Cicinho, Gago, Greco, Simplicio, Tallo, Piscitella.
    Allenatore: Luis Enrique.

  • Atalanta – Chievo, rientra Denis, è sfida con Pellissier

    Atalanta – Chievo, rientra Denis, è sfida con Pellissier

    Si recupera tra oggi e domani la 33esima giornata di Serie A cancellata lo scorso 14 aprile per la morte di Piermario Morosini deceduto in seguito ad un malore avvertito in campo durante il match di Serie A Pescara – Livorno. Oltre a Cagliari e Catania, anticipano oggi pomeriggio alle 18:30 anche Atalanta e Chievo.

    All’Atleti Azzurri d’Italia nerazzurri e clivensi si affrontano in un match che può regalare una grossa fetta di salvezza e sarà occasione per entrambe le compagini di tornare alla vittoria. L’Atalanta ha incassato tre sconfitte nelle ultime 4 giornate con Cagliari, Siena e Catania (vincendo solo a Napoli) e ha voglia di incrementare i 40 punti in classifica raccolti dopo le fatiche per recuperare dal -6 di inizio anno causa le prime sentenze riguardo al calcioscommesse; il Chievo è reduce da una sconfitta e un pareggio dopo le due vittorie consecutive che avevano permesso alla squadra di Di Carlo di raggiungere e oltrepassare la soglia dei 40 punti (ne ha conquistati 43) da sempre indice di riferimento per la quota salvezza.

    Negli orobici rientreranno dal primo minuto Manfredini, Cigarini e Denis, quest’ultimo non segna da Atalanta – Roma 4-1, ovvero dal 26 febbraio di quest’anno in cui andò a segno con una tripletta, dopo la partenza micidiale a livello realizzativo. El Tanke farà coppia con Maxi Moralez in attacco e pronto a raccogliere i cross al centro dell’area di Schelotto; nel 4-4-1-1 di Stefano Colantuono Bonaventura agirà largo a sinistra con la coppia di mediani Cigarini e Carmona a fare da schermo alla difesa, retroguardia composta da Raimondi, Stendardo, Manfredini e Peluso davanti a Consigli.

    German Denis © Valerio Pennicino/Getty Images

    Di Carlo non vuole complicare i suoi piani salvezza e si presenterà a Bergamo con la migliore formazione possibile: a guidare il reparto offensivo sarà capitan Pellissier che avrà Thereau e Cruzado alle sue spalle, il francese e il peruviano cercheranno di innescare come meglio possono il bomber che in stagione ha fatto solo 6 centri sfornando in compenso però ben 9 assist per i compagni. In mediana ci sarà l’inamovibile Bradley, colonna portante del centrocampo gialloblu che avrà il sostegno di Rigoni e Hetemaj. In difesa Sardo dovrebbe essere preferito a Frey, sulla fascia opposta giocherà Dramè mentre la coppia dei centrali sarà Acerbi, uomo mercato e seguito da vicino dal Milan, e Dainelli.

    PROBABILI FORMAZIONI ATALANTA – CHIEVO

    ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Raimondi, Stendardo, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Maxi Moralez; Denis.
    Panchina: Frezzolini, Lucchini, Ferri, Cazzola, Carrozza, Gabbiadini, Tiribocchi.
    Allenatore: Colantuono.

    CHIEVO (4-3-2-1): Sorrentino; Sardo, Dainelli, Acerbi, Dramè; Bradley, L. Rigoni, Hetemaj; Cruzado, Thereau; Pellissier.
    Panchina: Puggioni, Andreolli, N. Frey, Vacek, Sammarco, Paloschi, Grandolfo.
    Allenatore: Di Carlo.

  • Chievo – Udinese 0-0, Handanovic il pararigori

    Chievo – Udinese 0-0, Handanovic il pararigori

    Finsce 0 a 0 il match tra Chievo e Udinese, con i padroni di casa che dopo aver dominato in un lungo e in largo nel primo tempo, riuscendo a sprecare anche il match ball con un rigore fallito da Thereau, soffrono ma tengono bene le offensive di un’Udinese in versione diesel che inizia a giocarsi la partita fin troppo tardi.

    Guidolin mescola le carte inserendo Barreto al posto di Torje per affiancare Totò Di Natale davanti, confermando le altre previsioni. Per il Chievo Di Carlo non smentisce le scelte ipotizzate, schierando davanti Paloschi come unica punta supportato da Cruzado e Thereau.

    Il Chievo parte con la giusta convinzione e già al 4’ ha la prima occasione utile per segnare: bella azione sulla fascia sinistra, rifinita da una violentissima conclusione di Bradley che dai 25 metri fa tremare il palo con Handanovic battuto. Dopo una mezz’ora arida di occasioni da gol, nel finale il Chievo aumenta il ritmo di gioco e riesce a schiacciare l’Udinese nella sua metà campo sfiorando due volte il gol: prima con Paloschi che dal limite dell’area salta Danilo e sbaglia il tiro calciando a lato, poi con Cruzado che vede negarsi il gol su un gran tiro a giro da un’ottima parata di Handanovic. Tantissime emozioni negli ultimi minuti, proprio con il portiere bianconero che stende in area Thereau concedendo al Chievo il rigore. Dagli undici metri il trequartista francese si fa ipnotizzare da Handanovic che si allunga parando il rigore e mantenendo la porta inviolata.

    Antonio Di Natale © Dino Panato/Getty Images

    Nella ripresa il copione è ancora lo stesso con un pressing asfissiante degli uomini di Di Carlo che riescono a spezzare sul nascere il gioco dell’Udinese, e quando possono ad affacciarsi nei pressi dell’area rivale. Guidolin infatti dopo i primi minuti corre ai ripari cambiando qualcosa con l’inserimento di Floro Flores al posto di uno spentissimo Barreto. La prima vera occasione dell’Udinese capita sui piedi di Di Natale che dopo aver messo a sedere Acerbi calcia forte ma senza trovare lo specchio della porta. Ancora il capitano dei friulani inventa una magia calciando al volo in scivolata, con una grande risposta di Sorrentino a negargli il gol.  Meglio l’Udinese nella ripresa che dopo aver ‘sonnecchiato’ nella prima frazione di gioco è cresciuta notevolmente nella qualità del gioco espresso, senza però riuscire a trovare la via del gol, con ancora Di Natale a provare l’eurogol nell’ultimo minuto utile calciando al volo sopra la traversa.

    PAGELLE CHIEVO UDINESE

    Acerbi 7 Una partita da centrale roccioso e impenetrabile, svettando su tutte le palle alte e anticipando quasi sempre un cliente scomodissimo come Di Natale. Ora è chiaro perché il Milan lo voglia tra le sue fila.

    Dainelli 6,5 Parte titolare al posto di Andreolli e gioca una partita perfetta senza sbavature assistito da un compagno di reparto in forma perfetta.

    Bradley 6,5 Un mastino in mediana con il vizio del tiro. Nei primi minuti fa tremare il palo da fuori area, poi serve anche un bell’assist a Paloschi confermando con molti recuperi la sua buona prova.

    Handanovic 7 Miracolo su Cruzado, poi regala il rigore al Chievo con un’uscita sconsiderata, ma da grandissimo portiere annulla la conclusione di Thereau. +3 al fantacalcio.

    Asamoah 6,5 L’unico nella mediana friulana a non soffrire in maniera devastante il pressing continuo del Chievo, regalando ordine al reparto.

    Di Natale 6 Non riceve molti palloni, ma quando prende palla è sempre pericoloso. Spreca un’ottima occasione calciando alto e nel finale prova a realizzare un gran gol al volo, senza fortuna.

    Chievo: Sorrentino 6,5, Frey 6, Dainelli 6,5, Acerbi 7,  Drame’ 6,  Luciano 6,5 ( 23’ 2T Sammarco 6 ),  Rigoni 6,  Bradley 6,5, Cruzado 6 (35’ 2T Cesar s.v.), Paloschi5,5 (42’ 2T Grandolfo),  Thereau 5.

    Udinese: Handanovic 7,  Benatia 6,5,  Danilo 6,5, Coda 6 ( 39’ Ekstrand 6), Basta 6 (35’ 2T Abdi s.v.),  Fernandes 6,  Pazienza 5,5, Asamoah 6,5,  Armero 5,5 , Barreto 5 (12’ 2T Floro Flores 5,5), Di Natale 6.

  • Chievo – Udinese, Guidolin affianca Torje a Di Natale

    Chievo – Udinese, Guidolin affianca Torje a Di Natale

    Ad aprire la trenquattresima giornata di Serie A oggi alle 18 c’è la sfida tra Chievo e Udinese, una sorta di rivincita degli ottavi di finale di Coppa Italia, che allora vide trionfare i gialloblu per 2 a 1. La sfida pomeridiana vede affrontarsi due squadre con motivazioni assolutamente diverse, con i friulani guidati da Guidolin alla rincorsa del terzo posto utile alla qualificazione Champions, mentre il Chievo già raggiunta la quota salvezza a 42 punti vorrà semplicemente riscattare la sconfitta nell’ultimo turno ai danni del Milan giocando una partita a testa altissima. L’Udinese dall’altro lato non sta attraversando un ottimo momento, anche dovuto alle numerose assenze, considerando come nell’ultimo match di campionato abbia perso 3 a 1 proprio contro una diretta concorrente per il terzo posto come la Roma, non può più permettersi passi falsi. Soprattutto in merito al recupero del prossimo match che vedrà i friulani giocarsi l’ennesimo scontro diretto contro l’Inter.

    Totò Di Natale © Dino Panato/Getty Images

    CHIEVO- In casa gialloblu l’atmosfera è tranquilla, poiché Di Carlo, raggiungendo quota 42 punti ha di fatto staccato il terzultimo posto di otto lunghezze, garantendo a  tutto l’ambiente la giusta serenità per lo scorcio di stagione rimanente. Con la squalifica di Pellissier e le assenze di Moscardelli e Sardo lo schieramento iniziale non lascia molti dubbi, con l’utilizzo di un 4-3-2-1 così schierato: nella linea difensiva spazio ad Acerbi (nel mirino del Milan per il prossimo mercato) con Andreolli al centro e Frey e Dramè larghi sulle corsie laterali. In mediana linea a tre con Bradley e Luciano per arginare le ripartenze bianconere e Rigoni a dare qualità a centrocampo. Leggermente avanzati Cruzado e il francese Thereau nel ruolo di supporto all’unica punta Alberto Paloschi che in assenza del titolare Pellissier, dovrà di fatto reggere il peso dell’attacco sulle sue spalle.

    UDINESE- Tre punti di ritardo dalla Lazio non sono tanti, ma occhio anche dietro a due rivali importanti come Roma e Inter che nonostante il ritardo sono rientrate prepotentemente nella corsa Champions. Guidolin a questo punto cerca di caricare i suoi, per tornare a vincere e non perdere ulteriore terreno dal terzo posto. Nella scelta della formazione pesa il dissidio interno con Domizzi, dove lo stesso tecnico ammette di non averlo convocato per punirlo, dopo che lo stesso giocatore avrebbe abbandonato anzitempo il campo senza permesso in seguito a un diverbio con Armero in allenamento. Rimangono indisponibili i soliti Badu, Isla e Pinzi squalificato, mentre recuperano Floro Flores, Benatia, Basta e Fabbrini. L’undici titolare dovrebbe vedere un 3-5-1-1 così composto: difesa a tre con Coda al posto di Domizzi, affiancato da Danilo e Benatia. In mediana centrocampo folto con Fernandes, Pazienza, e Asamoah più centrali rispetto ad Armero e Basta sugli esterni. In attacco inamovibile Totò Di Natale supportato alle spalle da Torje.

    Probabili formazioni Chievo Udinese

    CHIEVO (4-3-2-1): Sorrentino; N. Frey, Andreolli, Acerbi, Dramé; Luciano, L. Rigoni, Bradley; Cruzado, Thereau; Paloschi. All. Di Carlo

    A disp: Puggioni, Dainelli, Cesar, Vacek, Hetemaj, Sammarco, Grandolfo

     

    UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Coda; Basta, Fernandes, Pazienza, Asamoah, Armero; Torje; Di Natale. All. Guidolin

    A disp: Padelli, Ekstrand, Pasquale, Pereyra, Abdi, Floro Flores, V. Barreto