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  • Higuain e Rafael eroi azzurri, la supercoppa va al Napoli

    Higuain e Rafael eroi azzurri, la supercoppa va al Napoli

    Una gara combattuta, tiratissima che ha visto la Juventus avere diversi matchpoint per far sua quella Supercoppa che in realtà è stata alzata dal Napoli.

    I protagonisti della serata sono stati i due attaccanti argentini, Higuain e Tevez, ed i due portieri, Rafael e Buffon. Alla fine, dopo 120 minuti, non belli ma intensi, e 18 rigori calciati l’hanno spuntata i partenopei che così chiudono il 2014 in bellezza con un bel trofeo messo in bacheca.

    Veniamo al racconto di questa lunghissima serata di calcio a Doha.

    Allegri schiera la squadra prevista alla vigilia, mentre Benitez sorprende inserendo De Guzman nel trio di trequartisti e lasciando Mertens in panchina.

    La partenza è equilibrata con i bianconeri a fare la gara. L’equilibrio dura pochissimo perchè al 4° da un pasticcio tra Albiol e Koulibaly, sbuca Tevez che si presenta davanti a Rafael e fa 1-0. Il gol mette la carica alla Juventus che continua a fare gioco, la prima reazione del Napoli si vede al 11° con una ripartenza e la susseguente conclusione di Hamsik che finisce alta. Al 15° dopo un paio di minuti di possesso palla arriva una ghiotta occasione per il Napoli, Hamsik sfrutta un mancato intervento di Chiellini e calcia, la conclusione è sfiorata dallo stesso difensore livornese e si stampa sul palo. Il Napoli prova ad aumentare la pressione, la Juventus pare calare l’intensità ma appena possono i bianconeri provano a far male come accade al 22° quando Rafael è costretto ad una grande respinta sul tiro al volo dell’Apache. Il portiere brasiliano si ripete un minuto dopo sempre su Tevez, con una deviazione in corner. Il Napoli però è solo Hamsik, lo slovacco ci riprova ma il suo tiro non inquadra per poco lo specchio. Higuain inizia a scaldarsi con un paio di conclusioni non precise, poi al 42° costringe Buffon al tuffo per salvare un altro suo tiro. Dopo un minuto di recupero finisce il primo tempo.

    Si riparte senza cambi e con i ritmi che rimangono bassi nei primi minuti. Al 54° errore grave di Callejon che ben imbeccato, si presenta davanti a Buffon e lascia partire il diagonale che si spegne sul fondo. Gli azzurri sono però più propositivi, più intensi, ci provano in tutte le maniere ma la difesa bianconera tiene e viene aiutata anche dalla fortuna quando il pallonetto di Higuain si spegne sul palo. Fortuna che poco dopo aiuta anche il Napoli, la respinta di Rafael infatti incoccia Koulibaly e si spegne di pochissimo a lato del palo. Al 68° arriva il meritato pareggio del Napoli, De Guzman fugge sulla fascia, piazza il cross ed Higuain di testa batte Buffon. Il gol del pari costringe la Juventus a giocare e dopo un tiro strozzato da Tevez, arriva al 75° un colpo di testa di Llorente fuori non di molto. I ritmi non si alzano, al 90° Tevez ha la palla della vittoria ma il suo tocco in spaccata esce sul fondo. Dopo 2 minuti di recupero arriva il fischio finale si va ai supplementari.

    Il primo tempo supplementare vede la Juventus provare a gestire la palla e con alcune interessanti giocate di Tevez, Pereyera e Pogba prova ad impensierire Rafael. La Juve sale di tono e anche Llorente al 97° si presenta al tiro, palla fuori di poco. Al 100° i bianconeri gridano al gol ma la conclusione a botta sicura di Vidal è salvata sulla linea da Koulibaly. Il Napoli tenta qualche ripartenza ma non riesce a rendersi pericoloso. Il primo tempo supplementare finisce sul 1-1.

    Neanche tempo di ripartire che Tevez riceve da Pogba al limite, controlla la palla, si gira in un fazzoletto di terreno e deposita il tiro nell’angolino basso per il nuovo vantaggio bianconero. A metà del tempo diventa protagonista Buffon che prima salva su Higuain e poi, dopo un’incomprensione con Bonucci, ferma Callejon lanciato a rete. Il Napoli si getta in avanti e al 118° in una mischia sbuca Higuain che con la zampata batte Buffon e fa 2-2. Non succede più niente, si va ai calci di rigore.

    Dal dischetto le emozioni si moltiplicano, parte male il Napoli con Buffon che para a Jorginho. Tocca a Tevez ed è palo, poi arrivano una serie di 5 a testa perfetti. Va dal dischetto Mertens e Buffon para, Chiellini ha il Matchpoint ma Rafael respinge. Tocca a Callejon ed il portiere bianconero para ancora. Anche Pereyra ha la palla per vincere ma calcia altissimo. Va Koulibaly colpisce il palo ma la palla entra. Il pallone tocca a Padoin, Rafael decide di ergersi a protagonista e respinge consegnando la coppa al Napoli.

    L'esultanza dei calciatori del Napoli | Foto da Twitter
    L’esultanza dei calciatori del Napoli | Foto da Twitter

     

    JUVENTUS – NAPOLI 7-8 d.c.r. (2-2 d.t.s) (1-1 al 90°) (1-0) (4°, 106° Tevez (J), 68°, 118° Higuain (N))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner (78° Padoin), Bonucci, Chiellini, Evra; Pirlo (66° Pereyra), Marchisio, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente (105° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Gargano, David Lopez (90° Inler); De Guzman (105° Jorginho), Hamsik (78° Mertens), Callejon; Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Higuain (N), Pereyra (J), Callejon (N), Albiol (N), Mertens (N), Tevez (J)

     

    Sequenza rigori: Jorginho (parato), Tevez (palo), Ghoulam (gol), Vidal (gol), Albiol (gol), Pogba (gol), Inler (gol), Marchisio (gol), Higuain (gol), Morata (gol), Gargano (gol), Bonucci (gol), Mertens (parato), Chiellini (parato), Callejon (parato), Pereyra (alto), Koulibaly (gol), Padoin (parato).

  • Tennis, sorridono Azarenka e Federer. Peccato Volandri

    Tennis, sorridono Azarenka e Federer. Peccato Volandri

    Il fine settimana tennistico ha visto due conferme ed una liete notizia, le due conferme sono rappresentate dai successi di Viktoria Azarenka a Doha e di Roger Federer a Rotterdam, mentre la buona notizia è la rinascita di Filippo Volandri che a San Paolo, in Brasile, è andato ad un passo dal titolo.

    Peccato per il 30enne livornese che ha disputato una settimana ad alto livello sul rosso brasiliano, vittorie molto importanti e sofferte su Nalbandian e Bellucci e match giocato alla pari in finale contro il numero 11 del mondo, lo spagnolo Almagro.

    Il trionfo di Federer a Rotterdam © Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    Volandri è partito molto bene in finale dove riesce a portarsi in un amen sul 3-0, poi il buio con Almagro che capisce che non può giocare quattro metri fuori dal campo contro l’azzurro ed inizia a farsi più propositivo anche con inedite discese a rete. Lo spagnolo infila sei game di fila e la vittoria del primo set è cosa fatta, ma Volandri non si arrende e, come contro Nalbandian e Bellucci, riesce a portare Almagro al terzo e decisivo set. Nel terzo l’italiano regge alla grande fino al 4 pari, poi quando si trova a servire per rimanere nel match (5-4 Almagro), ha ancora la forza per annullare un match point con uno spettacolare rovescio incrociato, ma non il secondo quando sbaglia forzando un dritto anomalo lungolinea. Ottimo comunque il segnale lanciato da Volandri che con la finale raggiunta a San Paolo (la nona), raggiunge al quarto posto Andrea Gaudenzi, anche lui finalista in 9 tornei Atp: davanti a loro solo Adriano Panatta (26 finali), Corrado Barazzutti (13) e Paolo Bertolucci (11) nella classifica All time in casa Italia.

    Nel torneo Atp500 di Rotterdam Federer conquista il suo titolo n.71 in carriera grazie alla vittoria netta, 6-1 6-4 nei confronti dell’argentino Juan Martin Del Potro che poco ha potuto contro il numero 3 del mondo che ha praticamente dominato il primo set, mentre nel secondo parziale c’e’ stata più partita ma ancora Del Potro dimostra di non aver ancora raggiunto il livello che gli permise di imporsi agli Us Open del 2009.

    Tra le donne, la bielorussa Viktoria Azarenka onora come meglio non poteva fare il trono di numero uno al mondo demolendo in finale a Doha, l’australiana Samantha Stosur in un match che non ha mai avuto storia sin dal primo quindici. Vittoria in due comodi set per 6-1 6-2 per la bielorussa che conquista la sua vittoria consecutiva numero 17 ed il successo numero 3 su altrettanti tornei disputati (Sydney, Australian Open ed appunto Doha), confermando di essere l’assoluta dominatrice, in campo femminile, di questo inizio di stagione.

     

     

     

  • MotoGP: classifica piloti e costruttori dopo il GP del Qatar

    MotoGP: classifica piloti e costruttori dopo il GP del Qatar

    Casey Stoner domina il primo Gran Premio del Mondiale 2011, quello del Qatar, e balza subito in vetta alla classifica piloti con la sua Honda che prende il controllo di quella costruttori. Secondo Lorenzo, terzo Pedrosa; sono ben 4 le Honda che si piazzano nelle prime 5. Rossi, all’esordio in Ducati, giunge settimo e porta a casa solo 9 punti.

    Classifica piloti

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. STONER HONDA 25
    2. LORENZO YAMAHA 20
    3. PEDROSA HONDA 16
    4. DOVIZIOSO HONDA 13
    5. SIMONCELLI HONDA 11
    6. SPIES YAMAHA 10
    7. ROSSI DUCATI 9
    8. EDWARDS YAMAHA 8
    9. HAYDEN DUCATI 7
    10. AOYAMA HONDA 6
    11. CRUTCHLOW YAMAHA 5
    12. BARBERA DUCATI 4
    13. ABRAHAM
    DUCATI 3
    14. ELIAS
    HONDA 2
    15. CAPIROSSI
    DUCATI 1
    16. DE PUNIET DUCATI 0
    17. BAUTISTA
    SUZUKI 0

    Classifica costruttori

    Pos. Team Pt.
    1. HONDA 25
    2. YAMAHA 20
    3. DUCATI 9
    4. SUZUKI 0
  • MotoGP: le pagelle del GP del Qatar. Ba…Stoner!

    MotoGP: le pagelle del GP del Qatar. Ba…Stoner!

    Diamo le pagelle ai protagonisti del GP del Qatar di MotoGP.

    Stoner 10 e lode: troppo forte la Honda… troppo forte lui! Casey è a dir poco straordinario, è disarmante la facilità con la quale si sbarazza del compagno di team Pedrosa dotato della stasse moto e di tutti gli altri. Un binomio perfetto, è davvero un piacere ammirare la guida di Casey, come pennella ogni curva del circuito di Losail. Semplicemente fantastico, non ci sono altre parole. E chi lo ferma?

    Honda 10: supremazia imbarazzante fin dal giovedì, domina le libere, le qualifiche e la gara. Questa Honda fa paura, gli avversari sono avvertiti.

    Lorenzo 9: ha capito fin dalle prove libere che non ce n’era per nessuno e che sarebbe stata una faccenda tra le Honda; si è nascosto bene scoprendo tutte le sue carte nel momento cruciale in gara, un ragionamento degno di un campione del mondo qual è. Un secondo posto d’oro.

    Pedrosa 8: Camomillo tiene duro fino a metà gara quando riesce a mettersi davanti a Stoner, poi ha un calo evidente di gomme ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Ha dimostrato di essere comunque competitivo, sempre veloce sin dal giovedì.

    Dovizioso 8: bello il recupero del pilota forlivese che riscatta una pessima qualifica. Partito settimo in griglia risale posizioni su posizioni ingaggiando un bel duello anche con Simoncelli per la quarta piazza.

    Simoncelli 7.5: onestamente ci aspettavamo di più da Sic, partito dalla quarta posizione il romagnolo giunge sì quinto ma si fa recuperare nella gara da Dovizioso partito da molto più indietro. Nonostante tutto conduce una buona gara, forse i problemi di maggior consumo di carburante sulla sua Honda accusati durante tutto il weekend qatarino ne hanno condizionato la gara.

    Yamaha 7: niente di straordinario per i campioni del mondo in carica alle prese con il post-Rossi che piazza una delle due moto ufficiali sul secondo gradino del podio ma più per bravura di Lorenzo con l’altra, quella di Spies, che è terminata sesta.

    Rossi 6.5: il massimo che poteva fare, porta a casa un settimo posto all’esordio in un Gran Premio in Ducati che per la sua carriera stona ma che al momento deve accontentarsi di quello che passa il convento. Il bolide di Borgo Panigale non è brillante, lui non è da meno considerate le sue condizioni fisiche non ottimali. Si spera in un miglioramento generale a Jerez tra 15 giorni. Diamogli tempo.

    Crutchlow 6.5: mostra un bel caratterino l’esordiente Cal. Il 22enne ex pilota Superbike chiude all’11esimo posto all’esordio in MotoGP, fino ad un certo punto della gara tiene bene poi molla un pò la presa. Buono il suo approccio durante tutto il weekend.

    Capirossi 5: Capirex torna in sella ad una Ducati a distanza di 4 anni ma la sfortuna lo colpisce ed è costretto al ritiro per un problema tecnico sulla sua moto.

    Ducati 4: non ci siamo, così proprio non va. La Ducati esce nettamente sconfitta da questo primo round e salvata relativamente dal settimo posto di Rossi. Gli ingegneri di Borgo Panigale avranno molto da lavorare in questi giorni per non rimediare un’altra batosta in Spagna che potrebbe già delineare la stagione appena iniziata in negativo.

  • MotoGP: Stoner vince in Qatar. Lorenzo 2°, Rossi 7°

    MotoGP: Stoner vince in Qatar. Lorenzo 2°, Rossi 7°

    Adesso è ufficiale: è tornato Ba…Stoner, il fenomeno che aveva incantato nell’anno del titolo in Ducati, e che ha preso il posto del Rolling Stoner dello scorso anno.
    Dopo le tante chiacchiere dei test, è arrivato l’attesissimo responso della pista che non ha lasciato spazio e scampo agli avversari: un week-end praticamente perfetto, il più veloce in tutti i turni di libere, autore della sua 23esima pole nella classe regina e della vittoria numero 24 sempre nella massima categoria.
    Stoner scatta bene in partenza ma viene sopravanzato da Pedrosa, che sembra tenere il passo dell’australiano e resta davanti per qualche giro prendendo distacco da Lorenzo, terzo, e sulle altre due Honda di Simoncelli e Dovizioso.
    Come dicevamo, però, sembra, perchè l’impressione che si ha è che Stoner stia giocando un pò come fa il gatto con il topo quando è in difficoltà. Dopo qualche curva infatti ecco che si presenta l’attacco del numero 27, che si sbarazza con una facilità disarmante del compagno e rivale salutando tutti e costruendo a suon di giri veloci un distacco confortante da permettergli di amministrare la gara con relativa tranquillità.
    Alle sue spalle ecco che si accende la supersfida tutta spagnola Pedrosa- Lorenzo. L’hondista sembra avere qualche problema di consumo pneumatici e viene scavalcato dalla Yamaha, ma dopo poche curve riesce a riprendersi la posizione e mantenerla per poche tornate, quando Lorenzo porta l’attacco definitivo che gli permette di piazzarsi in seconda posizione. Alle loro spalle il duo italiano Dovizioso-Simoncelli: i due non si stanno troppo simpatici e a giudicare dai loro sorpassi al limite della correttezza lo si può capire. Questo è quanto succede nel gruppetto di testa, in cui troviamo nelle prime cinque posizioni quattro Honda e una Yamaha.

    Passiamo al capitolo Rossi: questa doveva essere la sua gara, la prima che rappresentava l’inizio della sua era in Ducati. Ebbene la sua gara non è stata proprio fantastica. Lotta con Spies per la sesta posizione, nessun acuto, ma con una Ducati lontana dalle prestazioni migliori e con una condizione di salute non ancora ottimale, fa il suo. Ci si aspetterebbero sempre miracoli da uno come lui ma basta vedere come ha finito Hayden (nono a quasi 30 secondi dal leader) per capire che uno come lui può fare ancora la differenza. Deve lavorare tranquillo, e anche quest’anno, ne siamo sicuri, i risultati arriveranno.

    Dietro Valentino il suo ex compagno di team Colin Edwards, mentre l’esordiente Cal Crutchlow, proveniente dalla Superbike è soltanto 11esimo a quasi 35 secondi da Stoner.

    Brutta caduta nelle battute iniziali per Randy De Puniet. Il pilota francese è rientrato nel suo box un pò dolorante al braccio destro, ma per fortuna la sua caduta non ha riportato gravi conseguenze. Alvaro Bautista invece, unico pilota Suzuki, era oggi assente a causa di una caduta nelle libere che gli ha provocato la frattura del femore. Un augurio a lui di pronta guarigione, sperando di ritrovarlo nel prossimo appuntamento dell’anno del motomondiale tra 2 settimane in Spagna sul circiuto di Jerez.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. STONER HONDA 42:38.569
    2. LORENZO YAMAHA +3.440
    3. PEDROSA HONDA +5.051
    4. DOVIZIOSO HONDA +5.942
    5. SIMONCELLI HONDA +7.358
    6. SPIES YAMAHA +10.468
    7. ROSSI DUCATI +16.431
    8. EDWARDS YAMAHA +26.293
    9. HAYDEN DUCATI +27.416
    10. AOYAMA HONDA +28.920
    11. CRUTCHLOW YAMAHA +34.539
    12. BARBERA DUCATI +34.829
    13. ABRAHAM
    DUCATI +37.957
    14. ELIAS
    HONDA RIT
    15. CAPIROSSI
    DUCATI RIT
    16. DE PUNIET DUCATI RIT

  • Qatar, pole di Bradl in Moto2. In 125 Terol beffa Cortese

    Qatar, pole di Bradl in Moto2. In 125 Terol beffa Cortese

    Moto2: Nella prima prova della categoria sul circuito di Losail, bellissima è stata la lotta sul filo dei millesimi che ha visto protagonosti Stefan Bradl e Marc Marquez. Lo spagnolo è stato in testa fino alle battute finali, ma con un guizzo il tedesco ha acciuffato la pole provvisoria che domani gli consentirà di partire davanti a tutti. Vista come è andata, magra consolazione per Marquez, ma non va scordato che il campione del mondo 125 è alla sua prima gara assoluta in moto2, e partire a due decimi dalla pole è comunque un grande risultato.
    Terza posizione per lo svizzero Thomas Luthi, che chiuderà la prima fila, ma sembra avere un’altro passo rispetto agli altri: sono 8 i decimi, infatti, che lo staccano dalla vetta. Via via troviamo tutti gli altri con distacchi che sul giro singolo potremmo definire abissali. Gli unici due italiani nella top-ten sono Alex De Angelis e Michele Pirro, rispettivamente ottavo e nono.

    La griglia di partenza della Moto2:

    1 STEFAN BRADL KALEX 2:00.168
    2 MARC MARQUEZ SUTER 2:00.375 0.207
    3 THOMAS LUTHI SUTER 2:00.996 0.828
    4 YUKI TAKAHASHI MORIWAKI 2:01.179 1.011
    5 JULES CLUZEL SUTER 2:01.408 1.240
    6 JULIAN SIMON SUTER 2:01.430 1.262
    7 BRADLEY SMITH TECH 3 2:01.442 1.274
    8 ALEX DE ANGELIS MOTOBI 2:01.465 1.297
    9 MICHELE PIRRO MORIWAKI 2:01.479 1.311
    10 SCOTT REDDING SUTER 2:01.564 1.396

    125: Anche qui troviaqmo il dominio di due piloti su tutti: lo spagnolo Terol e il tedesco Sandro Cortese hanno monopolizzato la classe 125 rifilando distacchi importanti alla concorrenza. La sfida tra i due si è risolta a favore dello spagnolo che domani partirà per soli 90 millesimi davanti al tedesco. La prima fila viene chiusa da Efren Vazquez staccato di addirittura 1″.
    Primo degli italiano è Simone Grotzky, fuori dalla top-ten e a quasi 3″ e mezzo dal leader; chiude soltanto 14esimo.

    La griglia di partenza della 125:

    1 NICOLAS TEROL APRILIA 2:06.605
    2 SANDRO CORTESE APRILIA 2:06.695 0.090
    3 EFREN VAZQUEZ DERBI 2:07.651 1.046
    4 SERGIO GADEA APRILIA 2:07.857 1.252
    5 HECTOR FAUBEL APRILIA 2:08.062 1.457
    6 JONAS FOLGER APRILIA 2:08.298 1.693
    7 JOHANN ZARCO DERBI 2:08.582 1.977
    8 ALBERTO MONCAYO APRILIA 2:08.683 2.078
    9 MAVERICK VIÑALES APRILIA 2:09.218 2.613
    10 LUIS SALOM APRILIA 2:09.331 2.726

  • MotoGP: pole di Stoner in Qatar, dominio Honda in qualifica

    MotoGP: pole di Stoner in Qatar, dominio Honda in qualifica

    Tutto come previsto, le lepri Casey Stoner e Dani Pedrosa in fuga e tutti gli altri ad inseguire. E’ questo l’esito delle prime qualifiche del Mondiale 2011 da poco terminate sul circuito di Losail in prossimità della capitale Doha dove domani si correrà il Gran Premio del Qatar. I due piloti della Honda mostrano la propria forza scendendo al limite del muro dell’1:54 fermando il crono sul 1:54.137, il tempo dell’australiano e 1:54.342, quello dello spagnolo. Sono solo 2 i decimi che separano i due compagni di team e presumibilmente saranno loro due domani sera a contendersi la vittoria finale. A completare la splendida giornata della casa nipponica il quarto posto di Marco Simoncelli che apre la seconda fila riuscendo a strappare un ottimo tempo proprio nelle battute finali della sessione.

    Tra le 3 Honda si inserisce la Yamaha del campione del mondo in carica Jorge Lorenzo che al termine delle qualifiche accusa ben 8 decimi da Stoner. Non è bastata tutta la sua classe al pilota di Maiorca per contenere lo strapotere della moto rivale che può vantare un sistema innovativo di trasmissione che sta dando i suoi frutti. Quinta l’altra Yamaha di Ben Spies mentre la prima Ducati, che non è quella di Rossi, si piazza sesta con Hector Barbera.

    Il Dottore conferma il “ritardo di condizione” della sua Rossa di Borgo Panigale chiudendo con il nono tempo, 1:55.637 ad un secondo e mezzo esatto dalla vetta che costringerà Rossi ad inventarsi qualcosa domani in gara. Il pesarese è preceduto in griglia da Andrea Dovizioso e persino dall’esordiente Cal Crutchlow sulla Yamaha privata.
    Non ci sarà invece Alvaro Bautista con l’unica Suzuki partecipante al Mondiale 2011. Il pilota spagnolo è rimasto vittima di una caduta nelle libere di ieri che gli ha provocato la frattura del femore sinistro mettendolo ko per diverse settimane. Dal prossimo GP Bautista verrà sostituito da John Hopkins che ha guidato la Suzuki per 5 anni, dal 2003 al 2007.

    Domani il via del Gran Premio del Qatar, in notturna, a partire dalle 20:00 ore italiane preceduto come da tradizione dalle gare della 125 (ore 17:00) e della Moto2 (18:15).

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. STONER HONDA 1:54.137
    2. PEDROSA HONDA 1:54.352 +0.205
    3. LORENZO YAMAHA 1:54.947 +0.810
    4. SIMONCELLI HONDA 1:54.988 +0.851
    5. SPIES YAMAHA 1:55.095 +0.958
    6. BARBERA DUCATI 1:55.223 +1.086
    7. DOVIZIOSO HONDA 1:55.229 +1.092
    8. CRUTCHLOW YAMAHA 1:55.578 +1.441
    9. ROSSI DUCATI 1:55.637 +1.500
    10. EDWARDS YAMAHA 1:55.647 +1.510
    11. DE PUNIET DUCATI 1:55.656 +1.519
    12. AOYAMA HONDA 1:55.724 +1.587
    13. HAYDEN
    DUCATI 1:55.881 +1.744
    14. CAPIROSSI
    DUCATI 1:56.833 +1.376
    15. ABRAHAM
    DUCATI 1:56.665 +2.528
    16. ELIAS HONDA 1:57.992 +3.855
    17. BAUTISTA
    SUZUKI 0:00.000
  • Alla Clijsters il Masters di Doha, Pennetta-Dulko nel doppio.

    Alla Clijsters il Masters di Doha, Pennetta-Dulko nel doppio.

    Kim Cljisters si aggiudica per la terza volta in carriera il Masters di fine stagione battendo la n.1 mondiale, la danese Caroline Wozniacki in tre set 6-3,5-7,6-3. Nel doppio vittoria della nostra Flavia Pennetta in coppia con l’ argentina Gisella Dulko.

    Il primo set ha visto la belga dominare in tutti i settori del campo la danese, che dal canto suo, non è riuscita a scardinare la diagonale di rovescio su Kim ha costruito la vittoria della prima frazione. Anche il secondo set si apre sulla falsa riga del primo, con la belga se si porta facile facile sul 4-1, ma la n.1 mondiale non ci stà a terminare la stagione con una sconfitta netta ed inizia a giocare finalmente ai suoi livelli. Adesso la Cljisters non è più fluida come nel primo set e la Wozniacki riesce prima a rimontare il break e a prendere il servizio alla Cljisters sul 5-5, chiudendo successivamente sul 7-5.

    Nel terzo la Wozniacki ha continuato su buoni livelli limitando al massimo gli errori ma, dopo essere riuscita strappare nuovamente il servizio alla belga, ecco che improvvisamente il match cambia di nuovo direzione con la Clijsters che ritrova ritmo sulla palla, riuscendo a limitare gli errori e chiudendo dopo 2 ore e 20 minuti di gioco.

    Per Kim Clijsters, che aveva già vinto questo torneo nel 2002 battendo in finale Serena Williams e nel 2003 superando Amelie Mauresmo, è il quinto titolo dell’anno dopo Brisbane, Miami, Cincinnati e l’US Open, il 40° della carriera. Per la Wozniacki, comunque si conclude la sua miglior stagione che le consete di chiudere al primo posto del ranking mondiale.

    L’ Italia, ha visto oltre che la prima giocatrice a giocare il masters nel singolare con Francesca Schiavone, la fantastica vittoria di Flavia Pennetta nel doppio. E’ un trofeo che corona una stagione eccezionale quello vinto da Flavia Pennetta e Gisela Dulko nel doppio di Doha. In finale la brindisina e l’argentina hanno sconfitto per 7-5 6-4, in un’ora e 43 minuti di gioco, la coppia formata dalla ceca Kveta Peschke e dalla slovena Katarina Srebotnik. L’azzurra e l’argentina chiuderanno al primo posto del ranking mondiale il 2010 di doppio.

  • Tennis, Masters Doha: Eliminata la Schiavone. Wozniacki, Stosur e Clijsters in semifinale.

    Tennis, Masters Doha: Eliminata la Schiavone. Wozniacki, Stosur e Clijsters in semifinale.

    Il suo primo Masters in carriera è concluso da Francesca Schiavone, con un’ altra bella prestazione contro la n.1 mondiale Caroline Wozniacki ma non seguita dalla vittoria. Infatti la milanese è stata sconfitta in tre set 3-6,6-1,6-1 lasciando qualsiasi speranza di approdo in semifinale che viene raggiunta invece, proprio dalla danese e dall’ australiana Stosur.

    Come contro la Stosur, Francesca ha una partenza fantastica, nel primo set sembra lei la numero 1 mondiale, non lasciando spazio e ritmo di gioco alla Wozniacki e costringendola a molti errori, conditi anche da numerosi vincenti della Milanese, risultato, un 6-3 imperioso in 38’ di gioco.

    Purtroppo per Francesca, la Wozniacki riesce a reagire al primo set perso mettendo completamente fuori dal match l’ azzurra. È un duplice 6-1 quello che subisce la Schiavone con una Wozniacki che punto dopo punto conquista una fiducia totale nei propri colpi che le permettono di pressare da fondo campo, schiantando da un punto di vista fisico l’ avversaria e lasciandole le briciole.

    Con questa vittoria, la danese è sicura di chiudere da n.1 la stagione e raggiunge la Stosur in semifinale. L’ australiana, dopo aver vinto il primo set che le ha dato la garanzia di accesso alle semifinali, ha un po’ tirato i remi in barca contro la Dementieva che è riuscita comunque, con questa vittoria in rimonta, a dare un senso alla sua partecipazione al Masters. Vittoria in tre set anche per Kim Clijsters contro la Azarenka e pass per le semifinali anche per la belga.

  • Tennis, Masters Doha: Schiavone KO contro la Stosur. Bene Wozniaki e Zvonareva.

    Tennis, Masters Doha: Schiavone KO contro la Stosur. Bene Wozniaki e Zvonareva.

    Comincia male il Masters a Doha per la nostra Francesca Schiavone, che esce sconfitta contro l’ australiana Samantha Stosur, battuta dalla milanese nella finale storica di Parigi al Roland Garros, con un doppio 6-4.

    Francesca non risente assolutamente dell’ emozione di partecipare per la prima volta in carriera al Masters e si porta in un’ attimo 4-0, ma sul 4-2 con la palla per salire 5-2, la milanese commette un sanguinoso doppio fallo, regalando successivamente la battuta e poco dopo anche il set, con l’ australiana in alcuni momenti incredula dagli errori commessi dalla Schiavone.

    Il secondo set è all’ insegna dell’ equilibrio, ma Francesca non è più sicura come nei primi giochi e sul 4-4 perde il servizio, risultando decisivo per la vittoria finale della Stosur che si prende così, una piccola rivincita, della sconfitta subita sul rosso parigino.

    Tuttavia, il cammino della Schiavone per la conquista delle semifinali, non è ancora compromesso, ma la milanese dovrà battere a tutti i costi  la russa Elena Dementieva e la danese Caroline Wozniacki, sicuramente non dei match facili da conquistare.

    Negli altri incontri, la numero 1 del mondo, Caroline Wozniacki ha distrutto proprio la Dementieva con un duplice 6-1 ed agevole, è anche anche il successo della russa Vera Zvonareva, che ha piegato per 6-3 6-0 Jelena Jankovic apparsa, quest’ ultima, un po’ stanca e rinunciataria.

    Domani la Schiavone riposa nell’attesa della sfida di giovedì contro la Dementieva. In campo Wozniacki-Stosur, Zvonareva-Azarenka e Clijsters-Jankovic.