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  • Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Si è giocata la prima parte della ventiquattresima di campionato in Inghilterra. Oggi pomeriggio la capolista City, affiancata la settimana scorsa dai cugini dello United, era impegnata in casa contro il Fulham, orfano di bomber Zamora, passato al QPR nella finestra di mercato invernale.

    La squadra di Mancini vince agevolmente per 3-0, riprendendo la marcia dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale contro l’Everton. I Citizens sbloccano il risultato con Sergio Aguero su calcio di rigore appena dopo 10 minuti, Johnson è bravo a procurarsi il penalty e l’argentino non sbaglia con un preciso interno destro. Il raddoppio arriva al 30′ ancora grazie all’esterno Johnson che dal fondo riesce a crossare e Baird nel tentativo di liberare l’area la mette alle spalle del proprio portiere. Il primo tempo si chiude sul 2-0 e la ripresa si apre sotto una bufera di neve, la partita rallenta un po’ e il City amministra il vantaggio fino ad arrotondare definitavemente il conto sul 3-0 con Dzeko servito da El Kun Aguero dopo una brillante azione personale. Il City sale a 57 punti in classifica, più 3 sul Manchester United impegnato sul campo del Chelsea per il big match di giornata.

    L’Arsenal di Arsene Wenger torna a vincere dopo un periodo non molto ricco dal punto di vista dei risultati, e torna a farlo facendo le cose in grande segnando 7 reti al Blackburn. Dopo soli 2 minuti bomber Van Persie sblocca il risultato su assist di Theo Walcott, l’Arsenal controlla la partita ma subisce il pareggio del Blackburn al 32′, con una prodezza su calcio di punizione di Pedersen. Ma la reazione dei Gunners è immediata e in due minuti segnano due reti, ancora con Van Persie su ennesimo assist stagionale di Walcott e poi con il giovanissimo Chamberlain che aggira il portiere e deposita la palla in rete. Inizia il secondo tempo e l’Arsenal è a raffica, Arteta segna il 4-1 dal limite dopo una corta respinta della difesa del Blackburn, poi è Chamberlain a segnare la sua prima doppietta in Premier League, ancora grazie a Walcott che porta a spasso la difesa del Blackburn e poi serve il compagno, il 6-1 è ad opera di Van Persie per la sua Hat Trick e il 7-1 è della leggenda Thierry Henry che segna comodamente di piatto destro da pochi passi. I Gunners con questa vittoria si portano a quota 40 a 2 punti dalla zona Champions.

    Gli altri match di giornata vedono ancora il Sunderland che continua a sognare dopo l’arrivo in panchina di O’Neill, vincendo 1-0 in trasferta sul campo dello Stoke City con rete di Mc Clean. Il QPR rinforzato dagli arrivi di Zamora, Cissè e Taiwo cade nuovamente in casa, stavolta contro il Wolverhampton, diretta avversaria per la salvezza. I Rangers erano anche passati in vantaggio con la prima rete di Zamora con la nuova maglia, ma successivamente Cissè si fa cacciare dall’arbitro per una reazione dopo un fallo subito, e i Wolves prima pareggiano con Jarvis e poi firmano il sorpasso con Doyle. L’Everton dopo la vittoria di prestigio contro il Manchester City, si ferma e pareggia 1-1 sul campo del Wigan, acciuffando il pareggio con Anichebe all’83’,  il Wigan era passato in vantaggio grazie ad un autogol di Phil Neville. Le ultime due partite erano scontri salvezza, con il Norwich che batte il Bolton e si mette per ora al sicuro in classifica, e lo Swansea espugna per 2-1 il campo del WBA.

  • Premier, Cisse espulso al suo secondo match con il Qpr

    Premier, Cisse espulso al suo secondo match con il Qpr

    Cisse ne ha combinato un’altra delle sue. Nel match di ieri contro il Wolves l’attaccante francese è stato espulso al 34′ minuto del primo tempo dopo aver afferrato al collo un suo avversario, che poco prima lo aveva violentemente steso a terra con un infortunio al limite della censura. Con ogni probabilità la mannaia della Federazione inglese si abbatterà sul neo acquisto del Qpr, che rischia oltre 3 giornate di squalifica.

    C’è infatti un precedente abbastanza recente che ha visto coinvolto Balotelli, il quale aveva scalciato un giocatore del Totthenam durante la partita di campionato fra il suo Manchester City e la squadra di Redknapp (vinta dagli uomini di Mancini proprio grazie al rigore siglato da Supermario nei minuti finali). L’attaccante dei Citizen è stato squalificato per 4 giornate. La condanna da parte della Federazione inglese aveva suscitato un vespaio di polemiche in Inghilterra e anche in Italia, dove Mino Raiola (procuratore di Balotteli ndr) aveva denunciato di allontanare il proprio assistito dalla Premier qualora fosse giunta la squalifica.

     

    Per Cisse si trattava della seconda partita di campionato con la maglia del club londinese, dopo il suo arrivo in Inghilterra negli ultimi giorni del calciomercato di gennaio, quando l’attaccante francese lasciò la Lazio dove ormai non aveva più gli stimoli per fare bene, essendo stato privato della maglia da titolare dal proprio allenatore.

    L’espulsione è costata cara al Qpr, il quale si trovava in vantaggio per 1-0 grazie alla rete di Zamora nei minuti iniziali del match. Nel secondo tempo è arrivata inesorabile la rimonta degli avversari, i quali hanno espugnato il campo della squadra londinese per 2-1, sfruttando così l’inferiorità numerica dei padroni di casa.

    Nella serata sono arrivate le scuse da parte dell’ex biancoceleste, che tramite Twitter si è scusato con i propri compagni di squadra per la stupida espulsione di cui si è macchiato, “giustificandosi” di aver reagito in quel modo per via dell’intervento oltre il limite da parte del suo avversario, che avrebbe potuto rompergli una gamba.

  • Calciomercato, tutti i colpi last minute dei club di Serie A

    Calciomercato, tutti i colpi last minute dei club di Serie A

    Atalanta ceduto ieri mattina Simone Padoin alla Juventus per 5 milioni di euro perfeziona in serata lo scambio Riccardo Cazzola – Fabio Caserta con la Juve Stabia, il primo, perno del centrocampo stabiese arriva in prestito mentre il secondo viene ceduto a titolo definitivo alle Vespe.

    Bologna Ishak Belfodil, attaccante algerino classe ’92 con passaporto francese, è l’unico movimento della società felsinea nelle ultime ore di calciomercato. Arriva dal Lione, dove ha fatto qualche apparizione sia in Ligue 1 che in Champions League, in prestito con diritto di riscatto a giugno fissato sui 4 milioni di euro circa. A Bologna ritrova Taider suo compagno nella nazionale francese Under 19.

    Cagliari nessuna operazione nè in entrata nè in uscita, Radja Nainggolan, inseguito a lungo dalla Juventus, resta almeno per il momento in Sardegna. Il discorso sul suo approdo a Torino è solo rimandato a giugno.

    Catania etnei scatenati nelle ultime ore di mercato: dopo 30 giorni di apparente immobilismo, sono arrivati in sequenza Marco Motta dalla Juventus, Felipe Seymour dal Genoa, Osarimen Ebagua dal Torino e Juan Pablo Carrizo dalla Lazio, tutti in prestito, a puntellare difesa, centrocampo, attacco e porta. Il portiere argentino arriva per sostituire il connazionale Mariano Andujar tornato in patria all’Estudiantes, l’attaccante granata per prendere il posto di Maxi Lopez ceduto al Milan. L’ad Lo Monaco ha poi rivelato che il Catania aveva praticamente definito l’acquisto di Rolando Bianchi per 4 milioni di euro ma il Toro ci ha ripensato all’ultimo minuto accettando invece di prestare fino al termine della stagione Ebagua che quest’anno al Torino non è risucito a dimostrare tutto il suo valore. Per quanto riguarda le uscite ceduto Pablo Alvarez al Saragozza.

    Cesena bianconeri attivissimi, lasciano la Romagna Erjon Bogdani, passato al Siena, Abdel Ghezzal, al Levante via Bari, e Antonio Candreva che sbarca nella capitale sponda Lazio in prestito in cambio di Simone Del Nero che fa il percorso inverso. Arrivano a rinforzare la rosa a disposizione di Daniele Arrigoni inoltre Mario Alberto Santana, seguito in estate dal club romagnolo che poi scelse Napoli dove ha trovato pochissimo spazio, e l’attaccante della Juventus Vincenzo Iaquinta, uno dei tanti esuberi della Vecchia Signora pronto a rimettersi in gioco dopo un lungo periodo di inattività, che dovrà far compiere al Cesena il salto di qualità in attacco per centrare l’obiettivo della salvezza.

    Chievo i clivensi puntellano la difesa con l’arrivo di Dario Dainelli dal Genoa, arriva nelle ultime ore anche Nikola Gulan dalla Fiorentina e rientra dal prestito dal Bari l’attaccante brasiliano De Paula, fuori per il resto della stagione per un infortunio al ginocchio.

    Fiorentina saltano all’ultimo minuto gli arrivi dell’attaccante Mounir El Hamdaoui dall’Ajax e del centrocampista argentino Guido Pizarro dal Lanus. I viola concludono la giornata prelevando dal Copenaghen per 800 mila euro l’attaccante di origini ivoriane Kenneth Zohore, giovane promessa classe ’94 entrato nel giro della nazionale Under 19 danese. In uscita ceduto a titolo definitivo il centrocampista Gianni Munari alla Sampdoria per 1 milione di euro circa. Fiorentina e Genoa non trovano l’accordo per il trasferimento di alessio Cerci in Liguria, mentre salta lo scambio sempre con i rossoblu Lorenzo De Silvestri – Giandomenico Mesto.

    Genoa il grosso del mercati il Grifone lo aveva già fatto nelle settimane scorse rinforzando la squadra con gli arrivi di Alberto Gilardino, Davide Biondini e Giuseppe Sculli e quelli di Fernando Belluschi e Roger Carvalho ufficializzati ieri. Sfuma uno dei grandi obiettivi di Preziosi, Alessio Cerci che resta a Firenze, mentre lasciano la Liguria Dario Dainelli passato al Chievo e Felipe Seymour andato al Catania. Il grande colpo il Genoa lo mette a segno per la prossima stagione essendosi assicurata la metà del cartellino del giovane bomber della Juventus, in prestito al Pescara e capocannoniere del campionato di Serie B, Ciro Immobile per 4 milioni di euro.

    Inter tanta indecisione sul mercato, prima l’offerta senza neanche troppa convinzione al Manchester City per Carlos Tevez per contrastare il Milan in un derby tutto milanese salvo poi ritirarsi dalla corsa all’Apache, poi l’attesa delle ultime ore per perfezionare alcune operazioni importanti: lascia i nerazzurri Thiago Motta che alla fine ha ceduto alla corte del Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti e Leonardo con l’Inter che incassa un cospicuo assegno da 10 milioni di euro, per rimpiazzare il centrocampista brasiliano naturalizzato italiano arrivano in prestito con riscatto al termine della stagione Fredy Guarin, ad un passo pochi giorni fa dalla Juventus, dal Porto e Angelo Palombo dalla Sampdoria a rinforzare la mediana di Claudio Ranieri. Ceduto Sulley Muntari al Milan.

    Juventus sistemata la difesa e l’attacco con Martin Caceres e Marco Borriello, grandi manovre nelle ultime ore per il centrocampista richiesto da Antonio Conte: scartato Fredy Guarin quando ormai sembrava essere già bianconero preferendo riservare l’unico posto rimasto da extracomunitario al difensore uruguagio e falliti tutti i tentativi per portare a Torino Radja Nainggolan che il Cagliari ha voluto tenere a tutti i costi, è arrivato Simone Padoin dall’Atalanta per 5 milioni di euro. Per quanto riguarda le partenze nell’ultimo giorno sono andati via tutti gli esuberi (ad eccezione di Fabio Grosso) presenti in rosa, dopo Amauri è stato il turno ieri di Luca Toni che si è accordato con l’Al Nasr di Walter Zenga, Vincenzo Iaquinta che ha firmato con il Cesena, Marco Motta è stato ceduto al Catania e Michele Pazienza si è trasferito all’Udinese.

    Lazio i biancocelesti non riescono a chiudere per il trequartista giapponese del Cska Mosca Keisuke Honda, obiettivo numero uno di Claudio Lotito ed Edy Reja, che sarebbe dovuto arrivare per sopperire alla cessione di Djibril Cisse al Queens Park Rangers per 5 milioni di euro. Gli uomini mercato della Lazio hanno così cambiato obiettivo riuscendo a chiudere sul filo di lana lo scambio con il Cesena Antonio Candreva che arriva nella capitale e Simone Del Nero che va ai romagnoli. Vanno via anche Juan Pablo Carrizo, in prestito al Catania, e Luis Pedro Cavanda, terzino destro in prestito al Bari.

    Lecce il colpo è arrivato in attacco nelle ultime ore, Valeri Bojinov torna in Salento dopo 7 anni e rinforzerà il reparto avanzato a disposizione di Serse Cosmi; ultimo arrivo in casa giallorossa l’esterno Luca Di Matteo in prestito dal Palermo.

    Milan doveva arrivare Carlos Tevez, che ha rifiutato tutte le destinazioni possibili mantenendo la parola data ad Adriano Galliani e invece i rossoneri hanno dovuto optare per il piano B Maxi Lopez, prelevato dal Catania negli ultimi giorni di mercato in prestito oneroso a 1.5 milioni e riscatto a giugno. Le ultime ore sono state poco proficue, bruciati dall’Inter per Angelo Palombo hanno ripiegato su Sulley Muntari arrivato proprio dai cugini. Preso anche un giovane attaccante dell’Internacional di Porto Alegre classe ’91, Lucas Roggia.

    Napoli il suo colpo il Napoli lo aveva messo a segno già a dicembre assicurandosi le prestazioni di Eduardo Vargas dall’Universidad de Chile, attaccante cileno che in patria viene definito come il clone del connazionale Alexis Sanchez e anche di Ezequiel Lavezzi, a sistemare una rosa già completa. L’unico movimento last minute è stato in uscita, i partenopei hanno ceduto in prestito al Cesena Mario Alberto Santana.

    Novara la squadra piemontese aveva già concluso il suo mercato da tempo, se vogliamo il “colpo” è arrivato in panchina con l’ingaggio di Emiliano Mondonico sollevando dall’incarico Attilio Tesser, artefice del doppio salto del Novara dalla Lega Pro alla Serie A in due anni.

    Palermo anche in Sicilia ultime ore tranquille, Maurizio Zamparini nel corso degli anni ci aveva abituato a stravolgimenti nell’ultimo giorno invece l’unica operazione di mercayo è in uscita e riguarda la cessione in prestito di Luca Di Matteo al Lecce.

    Parma l’ultimo giorno di mercato ha regalato a Roberto Donadoni il centrocampista McDonald Mariga dalla Real Sociedad via Inter, un ritorno il suo in Emilia, mentre sono andati via in prestito Abder Jadid al Grosseto e Graziano Pellè alla Sampdoria.

    Roma a parte il riscatto della seconda metà del cartellino dell’attaccante Fabio Borini dal Parma per 4.6 milioni di euro, poca roba il mercato giallorosso. I dirigenti e il tecnico Luis Enrique hanno giudicato all’altezza la rosa a disposizione preferendo concentrarsi sul rinnovo spinoso di Daniele De Rossi. Ceduto David Pizarro al Manchester City, il centrocampista cileno messo fuori rosa per un litigio con il tecnico.

    Siena colpo in attacco per la squadra toscana, prelevato dal Cesena Erjon Bogdani unica operazione conclusa dal ds Giorgio Perinetti che ha provato fino all’ultimo secondo di convincere Filippo Inzaghi a sposare il progetto senese.

    Udinese un’operazione in entrata e una in uscita per i friulani che hanno preso in prestito dalla Juventus il centrocampista Michele Pazienza e hanno ceduto al Livorno con la stessa formula Piermario Morosini.

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    Calciomercato Lazio Cissè verso Qpr, arriva Honda

    Il gol di Djbril Cissè al Milan, nel quarto di Coppa Italia che la Lazio ha disputato a San Siro, rimediando poi l’eliminazione, potrebbe essere il congedo ufficiale dell’attaccante dalla maglia biancoceleste, pronto a partire subito per una nuova avventura, lontano da Formello, dove ha ricevuto molte critiche e dove non è riuscito ad esprimersi al meglio, poichè “la Lazio mi fa soffrire, non riesco ad esprimermi come avrei voluto, non riesco a giocare come vorrei”.

    Dal suo sito internet, infatti, il francese ha già salutato tutto l’ambiente biancoceleste, con parole che non lasciano spazio al dubbio, ma soltanto certezze su lfatto che Cissè è proprio sul piede di partenza: “Ringrazio tutti, quelli che mi hanno sostenuto e quelli che mi hanno criticato”. Critiche che il giocatore, però, avrebbe mal digerito e che lo hanno portato alla decisione di terminare la sua esperienza romana prematuramente, soprattutto per poter giocare con maggiore continuità e provare a conquistare un posto in Nazionale in vista dei prossimi Europei.

    Dibril Cissé | ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    La destinazione prescelta, però, non sarebbe delle più prestigiose, in quanto – stando alle fonti di mercato – il procuratore di Cissè avrebbe trovato in queste ore un’intesa con il Queen Park Rangers, che sarebbe pronto a sborsare in favore della Lazio 5 milioni di euro, superando così la concorrenza del Celtic e dellì Auxerre, che pure sarebbero state interessate ad assicurarsi Cissè, ma che non possono offrire la cifra proposta dal Qpr.

    Al momento, Cissè è ancora in ritiro con la Lazio a Veronello, in attesa della gara di campionato con il Chievo, ma attende la chiamata ufficiale da un momento all’altro e, dunque, Edi Reja non potrà contare su di lui per la gara contro i gialloblu Veronesi: la Lazio, però, con il ricavato dalla vendita di Cissè sarebbe già pronta a rimpiazzare il francese con il giapponese Honda, rilevandolo dal Cska. In tal senso, le ultime dichiarazioni del giapponese sono già da leggersi in chiave boancoceleste, affermando di “essere proiettato già sul campionato italiano”, nella speranza che i dirigenti del club russo lo lascino partire alla volta di Roma.

    Per una partenza, quella di Cissè, dunque, è già pronto un arrivo in casa Lazio.

  • Inter Lazio, Sneijder ancora in panca, Klose cerca vendetta

    Inter Lazio, Sneijder ancora in panca, Klose cerca vendetta

    Torna in campo stasera nel posticipo serale l’Inter di Ranieri alla ricerca della settima vittoria consecutiva in campionato, contro un’agguerritissima Lazio in stile derby romano. Esaltati dalla vittoria del derby, i nerazzurri hanno staccato il pass per i quarti di Coppa Italia (in programma mercoledì al San Paolo contro il Napoli) riuscendo a fare un discreto turn over per arrivare con le giuste forze fresche per la sfida odierna. Giro di boa per entrambe le squadre che chiudono con questo match il girone d’andata, mostrando da una parte le conferme per una Lazio che dopo aver sfiorato la quarta posizione la passata stagione si è saputa riproporre anche quest’anno per le posizioni che contano e dall’altra una rincorsa esagerata per i nerazzurri partiti in ritardo cronico,  riusciti solo grazie alle sei vittorie casalinghe a posizionarsi alle spalle dei biancocelesti. La sfida nella sfida è tra i due tecnici, con il passato giallorosso di Ranieri ancora fresco che trasforma questa partita tra due tifoserie gemellate in un quasi derby capitolino. Lo spettacolo è assicurato.

    Wesley Sneijder | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    INTER – Ranieri nella classica conferenza stampa alla vigilia del match si è detto infastidito dalle critiche relative al gioco poco divertente e molto concreto dei suoi uomini. L’obiettivo della sua squadra è quello di tornare perfettamente in piena corsa per il terzo posto, e perché no per il titolo, nonostante la Juventus non sembra volersi fermare. Rimangono i dubbi in merito al modulo da schierare e relative all’utilizzo di Sneijder, apparso in miglioramento contro il Genoa, ma senza i novanta minuti nelle gambe. Lo stesso tecnico ha spiegato come voglia far recuperare nel migliore dei modi con i tempi giusti l’olandese per evitare ricadute da infortuni e farlo tornare ad essere il fiore all’occhiello della sua squadra. Possibile dunque un 4-4-2 con in difesa i soliti noti: Lucio e Samuel al centro e Maicon e Nagatomo sulle corsie esterne. A centrocampo indisponibile per squalifica l’uomo mercato Thiago Motta, ci sarà spazio per Zanetti e Cambiasso più accentrati e Alvarez e Faraoni invece agiranno sulle fasce. Niente trequartista dunque dietro le due uniche possibilità in attacco, Milito con Pazzini.

    LAZIO – Reja dopo un periodo in cui la sua Lazio ha sofferto la stanchezza e molti cali fisici è tornato a sorridere dopo aver battuto il Verona (con non poche difficoltà) in Coppa Italia, e poi scacciando la crisi con un secco due a zero all’Olimpico contro l’Atalanta nel passato turno di campionato. Vincere contro l’Inter oggi vorrebbe dire staccare una diretta concorrente alla terza piazza del campionato, e avvicinarsi ulteriormente all’Udinese del bel gioco di Guidolin. Per quanto riguarda l’aspetto tattico, Reja dovrebbe scegliere un 4-3-1-2 con Biava, il ritorno di Dias, Zauri e Radu davanti l’estremo difensore Marchetti. In mediana immancabili Ledesma, Gonzalez, e Lulic, con il profeta Hernanes leggermente più avanzato dietro le due punte. I dubbi maggiori sorgono per la scelta del partner di reparto di Klose, con Rocchi leggermente favorito su Djibril Cissè, che ormai sembra aver esaurito la dose di fiducia riservatagli da parte del tecnico biancoceleste. Attenzione all’estrema voglia di rivincita del panzer tedesco Miroslav Klose, che nel 22 maggio 2010 vide sfumare il sogno di vincere la Champions quando vestita la maglia del Bayern Monaco, proprio contro l’Inter nella storica finale di Madrid, vinta poi dagli uomini di Mourinho.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER LAZIO

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Faraoni, Zanetti, Cambiasso, Alvarez; Milito, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Obi, Sneijder, Zarate, Castaignos.
    Allenatore: Ranieri.

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Zauri, Biava, Dias, Radu; Gonzalez, Ledesma, Lulic; Hernanes; Klose, Rocchi.
    A disposizione: Bizzarri, Diakitè, Stankevicius, Konko, Matuzalem, Del Nero, Cisse.
    Allenatore: Reja.

  • Lazio – Atalanta, probabili formazioni. Rocchi preferito a Cissè

    Lazio – Atalanta, probabili formazioni. Rocchi preferito a Cissè

    Dopo il nubifragio di ieri che ha interrotto un bellissimo match fra Catania e Roma sul punteggio di 1-1 al 23’  della ripresa, la Lazio di Edy Reja e l’Atalanta dei miracoli di mister Colantuono aprono, con il c.d. “Launch Match”, la 18esima giornata di Serie A.

    La compagine biancoceleste sembra essere in crisi considerate le ultime non certo esaltanti prestazioni contro il Chievo, pareggio a reti bianche all’Olimpico prima della sosta natalizia e la scoppola subita a Siena (4-0) la settimana scorsa. I bergamaschi cercheranno di dimenticare le ormai tristi vicende legate al calcioscommesse, presentandosi all’Olimpico agguerriti più che mai e alla ricerca anche dei tre punti.

    Tommaso Rocchi ©Paolo Bruno/Getty Images

    Reja deve ancora fare a meno di Konko e Brocchi, i due verrano sostituiti molto probabilmente da Scaloni e Gonzalez. Ritorna dal primo minuto il brasiliano Hernanes, il “profeta”, grande assente nella deludente serata di Siena, cercherà di riscattare un girone d’andata condito sin qui da molte ombre e pochissime luci. In attacco scalpita Rocchi: Cissé, dopo l’ennesima prestazione inconsistente, dovrebbe accomodarsi in panchina.
    Colantuono ha diversi problemi per la difesa: out Capelli, anche se Manfredini e Bellini sembrano aver recuperato a velocità lampo l’infortunio patito. Ancora out Brighi. Confermato il 4-4-2 che ha regalato tante soddisfazioni fin qui. In attacco potrebbe essere confermato Marilungo, che sta giocando molto bene ma resta in corsa però anche Maxi Moralez desideroso anche l’argentino di un pronto riscatto dopo le ultime prestazioni un po’ sotto tono, uno dei due affiancherà in attacco l’inamovibile German Denis

    Le formazioni Lazio – Atalanta

    LAZIO
    Marchetti, Scaloni, Dias, Diakité, Radu, Gonzalez, Ledesma, Lulic, Hernanes, Klose, Rocchi.
    Panchina: Carrizo, Biava, Stankevicius, Del Nero, Sculli, Cana, Cissé.
    Indisponibili: Mauri, Brocchi, Cana, Konko, Makinwa, Sculli, Scaloni
    ATALANTA
    Consigli, Masiello, Bellini, Manfredini, Schelotto, Cigarini, Padoin, Bonaventura, Marilungo, Denis.
    Panchina: Frezzolini, Lucchini, Carmona, Gabbiadini, Ferreira Pinto, Moralez.
    Indisponibili: Capelli,

  • Lazio, pericolo Atletico Madrid in Europa League

    Lazio, pericolo Atletico Madrid in Europa League

    L’urna di Nyon non è stata particolarmente “tenera” con la Lazio che nei sedicesimi di finale di Europa League dovrà affrontare il temibile Atletico Madrid, sicuramente uno degli avversari più ostici che la sorte potesse riservare.

    Lazio | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Dopo aver acciuffato la qualificazione all’ultima giornata grazie anche allo Zurigo che, già eliminato, ha battuto il Vaslui al quale bastava fare lo stesso risultato dei biancocelesti, la Lazio non avrà vita facile contro i colchoneros che, sebbene stiano stentando nella Liga (occupano la decima posizione), in campo europeo hanno dimostrato di sapere il fatto loro. Inseriti in un girone difficile con Celtic, Udinese e Rennes, gli euroavversari della Lazio hanno chiuso in testa il raggruppamento con 13 punti a fronte di 4 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta rimediata al Friuli nella terza giornata e prontamente riscattata nella gara di ritorno quando Falcao e soci hanno dilaniato i bianconeri restituendo il “favore” con gli interessi.

    L’Atletico in estate ha rinnovato il parco attaccanti dovendo sopperire alle partenze di Sergio Aguero, trasferitosi al Manchester City per 45 milioni di euro, e Diego Forlan passato all’Inter. Nella capitale spagnola sono arrivati la stella del Porto e della nazionale colombiana Radamel Falcao, capocannoniere e vincitore della scorsa edizione dell’Europa League con i lusitani, e l’ex Juventus Diego dopo un anno tribolato trascorso a Wolfsburg. Inoltre è giunto anche Adrian Lopez, arrivato a parametro zero, e che si è rivelato prezioso soprattutto in campo europeo con 5 reti all’attivo. Il punto interrogativo rimane su Josè Antonio Reyes che a gennaio dovrebbe lasciare Madrid per il Galatasaray a causa delle incomprensioni con il tecnico Gregorio Manzano.

    A parlare in casa Lazio sono stati Libor Kozak, autore del primo gol che ha spalancato le porte verso il successo contro lo Sporting Lisbona, e il ds Igli Tare. L’attaccante ceco è apparso fiducioso e motivato: “Per noi va bene, così possiamo vedere come stiamo. Bisogna soltanto impegnarsi per far vedere che siamo forti“. Il dirigente biancoceleste ha commentato così l’esito del sorteggio: “Se vogliamo andare avanti dobbiamo affrontare tutti con un certo spirito. L’Atletico è una grande squadra, ma la Lazio non teme nessuno e ce la giocheremo fino alla fine. Il gruppo è unito abbiamo aggiunto giocatori di qualità quest’anno in un gruppo già importante e la differenza credo la stia facendo l’allenatore“.

    A proposito dell’allenatore, Reja dopo essere stato messo in discussione ad inizio anno dalla tifoseria biancoceleste ma che ha trovato nel gruppo e soprattutto nel presidente Claudio Lotito pieno appoggio respingendo le dimissioni del tecnico goriziano, attualmente sta migliorando il campionato straordinario dello scorso anno quando solo per gli scontri diretti che pendevano a favore dell’Udinese non riuscì nell’impresa di portare le Aquile a centrare i preliminari di Champions. La Lazio che sta brillando in campionato – si trova, in coabitazione con il Milan, a soli due punti dalla vetta occupata dalla coppia Juventus e Udinese – ha faticato più del previsto in Europa League trovando, come già riportato, una qualificazione che si era complicata con lo 0-0 in casa del Vaslui e decisa dal “regalo” dello Zurigo che ha onorato la propria partita battendo i rumeni nell’ultimo match. Toccherà a bomber Klose trascinare i biancocelesti agli ottavi di finale ma per farlo servirà anche l’apporto fondamentale di Cisse che sta vivendo un periodo difficile e che manca dal tabellino dei marcatori da oltre due mesi e mezzo.

    La gara di andata si giocherà allo stadio Olimpico il prossimo 16 febbraio con calcio d’inizio alle 19:00 mentre quella di ritorno è prevista sette giorni più tardi al Vicente Calderon alle 21:05. In caso di qualificazione la Lazio agli ottavi di finale incrocerebbe la vincente della sfida tra Sporting Braga, finalista della scorsa edizione, e il Besiktas.

    QUI IL TABELLONE COMPLETO DEL SORTEGGIO DI EUROPA LEAGUE

  • Lazio Sporting Lisbona 2-0 The show must go on

    Lazio Sporting Lisbona 2-0 The show must go on

    Molto probabilmente in altre stagioni pur con una vittoria in Lazio Sporting Lisbona saremmo stati qui a scrivere dell’ennesima occasione persa, del pericolo Ranking, della capacità tutta italiana di sottovalutare gli impegni Europei. Invece, un pò come è avvenuto per il Napoli in Champions League, anche per la Lazio l’ultimo turno di Europa League è stato decisamente esaltante. L’undici di Reja faticando contro il già qualificato e ostico Sporting Lisbona ha centrato la seconda vittoria nella fase a gironi esultando però solo quando da Zurigo è arrivata la notizia della vittoria dei padroni di casa sul Vaslui, squadra in corsa con la Lazio ma favorita per via degli scontri diretti.

    Giuseppe Sculli Lazio Sporting Lisbona | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Lazio Sporting Lisbona, la partita Reja nonostante la necessità di far risultato pieno decide di rinunciare a Klose inizialmente risparmiando il bomber tedesco per il big match di campionato contro l’Udinese. L’attacco dunque si appoggia sulla fisicità di Kozak, l’affidabilità di Sculli alle cui spalle viene confermato Hernanes alla ricerca della forma migliore e da Cissé alla ricerca perenne di un gol importante. Il ritmo iniziale della partita è lento con la Lazio che non sembra aver la carica giusta per centrare il successo e i portoghesi accorti a non concedere regali.

    Nel finale del match un cross dalla sinistra di Lulic però trova Kozak libero da marcature in piena area di rigore e per il giovane attaccante è semplicissimo metter la palla alle spalle di Marcelo. Il gol anima lo Sporting Lisbona che inizia la ripresa con un altro piglio andando però a sbattere su un Diakité in condizione straordinaria o sul ripescato Bizzarri. Le velleità portoghese vengono però placate del tutto dal gol del raddoppio firmato da Sculli, l’attaccante calabrese scatta sul filo del fuorigioco sfruttando al meglio un assist di Diakitè. Il match perde d’interesse e le notizie che arrivano da Zurigo confortano l’ambiente, la Lazio vola ai sedicesimi e domani conoscerà l’avversario dall’urna di Nyon.

    Lazio Sporting Lisbona, le pagelle
    Bizarri: 6,5 viene ripescato per l’infortunio di Marchetti facendosi trovare pronto.
    Cavanda: 6 E’ uno dei punti di forza della Primavera, presto acquisirà ancora più padronanza dei suoi mezzi.
    Diakité: 7,5 Sarà difficile anche per Dias riprendersi il posto. E’ in uno stato di forma eccezionale, sempre in anticipo sull’uomo si traveste anche da assistman.
    Biava: 6 buona la sua prova, senza sbavature.
    Lulic: 6,5 Reja si fida ciecamente di lui. Prezioso il suo lavoro, serve l’assist del vantaggio.
    Ledesma: 6,5 solita qualità in mediana
    Cana: 6,5 si è preso metà anno per integrarsi, adesso però può esser un valore aggiunto.
    Cissè: 6 gli manca il gol non la volontà
    Hernanes: 5,5 La Lazio va mille senza il suo profeta. E’ in un periodo di calo ma il suo valore non si discute.
    Sculli: 7 Quando c’è tutto da perdere Reja si affida a lui. Determinato e combattivo riesce sempre a dar il suo contributo.
    Kozak: 7 Senza il suo gol forse la partita si sarebbe trascinata su ritmi calanti. La rete però vale la qualificazione e la conferma di voler vestire ancora la maglia della Lazio.

    Lazio, il sorteggio L’urna di Nyon per la Lazio di Reja può nascondere insidie importanti quali le due squadre di Manchester. Le aquile saranno in seconda fascia e quindi giocheranno la gara di ritorno in trasferta, non potranno incontrare connazionali o squadre provenienti dallo stesso girone.

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  • Lazio Novara 3-0, doppio Rocchi e Biava. Video

    Lazio Novara 3-0, doppio Rocchi e Biava. Video

    Si è concluso il 14esimo turno di Serie A con il Monday Night all’Olimpico Lazio Novara. Una Lazio concreta travolge 3 a 0 un Novara sceso in campo con un atteggiamento più che rinunciatario. Gli uomini di Reja conquistano i tre punti senza grossi sforzi sguazzando nelle amnesie difensive piemontesi e dando prova di maturità e cinismo. La squadra di Tesser non ha mai minimamente messo in difficoltà l’avversario interpretando la partita senza agonismo e voglia di fare risultato. La scarsa brillantezza delle due squadre regala una partita brutta sotto il profilo dello spettacolo.

    Lazio Novara, la partita

    Rocchi e Klose protagonisti di Lazio Novara | ©Getty Images
    Primo Tempo. La Lazio comincia subito con una buona intensità spingendo il Novara nella sua metà campo. All’8′ un brutto fallo di Porcari su Hernanes meriterebbe il rosso, ma arriva solo il giallo. Al 14′ bella manovra laziale che regala una grande occasione a Rocchi che da due passi spara su Ujkani in uscita. I biancocelesti collezionano svariati calci d’angolo e su quello di Hernanes, un minuto più tardi, la difesa del Novara in pieno affanno concede il vantaggio di Biava su colpo di testa. Nell’occasione il portiere dei piemontesi cicca completamente l’uscita in collaborazione con uno spaesato Ludi. Ancora su palla inattiva al 22′ arriva il raddoppio laziale: punizione dalla destra di Ledesma che Rocchi mette in rete sempre di testa svincolandosi dalla debole marcatura di Granoche. Sul 2-0 la Lazio controlla la timida reazione del Novara che col minimo sforzo si crea due buone occasioni: prima Porcari tira da buona posizione e Marchetti blocca, poi Granoche in posizione sospetta spreca incredibilmente di testa su assist di Rigoni. Nel finale di tempo i piemontesi crescono leggermente, ma la Lazio chiude gli spazi senza problemi.

    SECONDO TEMPO. La ripresa comincia senza sussulti con la Lazio che controlla e il Novara che non morde. Al 52′ Hernanes inventa un assist splendido per Klose che scarta Ujkani e a porta vuota manda clamorosamente fuori. Seguono quasi venti minuti di pessimo calcio fatto di errori banali da entrambe le parti e una fase di stallo a centrocampo. Rompe il torpore il solito Rocchi che al 71′ su cross di Gonzales buca con una zampata l’immobile difesa del Novara. La partita non ha più nulla da dire anche perchè il Novara non riesce a costruire nulla di buono. C’è spazio però per un palo di Cisse appena entrato dopo una bella azione in contropiede. Chiude la traversa di Giorgi all’89’.

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  • Lazio Novara, Rocchi con Klose. Cisse in panca

    Lazio Novara, Rocchi con Klose. Cisse in panca

    Il Monday Night della quattordicesima gara di Serie A offre la sfida Lazio Novara. Allo Stadio Olimpico si presenta una formazione biancoceleste con ambizioni da vertice di classifica che deve colmare il gap di 5 punti che la divide dal primato juventino. Dall’altra parte un Novara disastrato che occupa l’ultima casella buona per la retrocessione con soli 10 punti.

    Tommaso Rocchi titolare in Lazio Novara | © Paolo Bruno/Getty Images

    I piemontesi vengono da un incoraggiante successo sul Parma mentre la Lazio deve ancora smaltire la bruciante sconfitta casalinga coi rivali della Juventus e il deludente pareggio in terra rumena di Europa League. Dunque due squadre a caccia di risultati con due attacchi mediamente prolifici che dovrebbero offrire una sfida divertente.

    LAZIO – Edi Reja si affiderà al consueto 4-3-1-2. Tra i pali confermato Marchetti reduce da ottime prestazioni. La difesa orfana dell’infortunato Dias si schiererà con Konko laterale destro e Radu terzino sinistro. Al centro Biava sarà affiancato dal lituano Stankevicius, ma non escluso un impiego di Diakitè. A centrocampo l’allenatore goriziano deve rinunciare ai vari indisponibili Brocchi, Mauri e Matuzalem. Dunque terzetto quasi obbligato con Ledesma mediano con Cana in ballottaggio e Lulic alzato sulla linea mediana a sinistra e Gonzalez a destra. In attacco ci sarà il fondamentale Hernanes a servire le due punte che saranno il capocannoniere della squadra Miroslava Klose e la bandiera Tommaso Rocchi. Dunque un’altra esclusione per il turbolento Djibril Cisse reputato poco sereno da Reja.

    NOVARA – Anche gli uomini di Attilio Tesser scenderanno in campo col 4-3-1-2. Tra i pali rientra dopo il brutto infortunio il portiere Ujkani. Difesa a quattro con Morganella, Centurioni, Ludi e Garcia aspettando i lunghi recuperi di Paci e Lisuzzo. A centrocampo non ce la fa l’infortunato Pinardi ed è squalificato Gemiti. Dunque ci sarà Radovanovic mediano con Porcari e Pesce ad assisterlo. Dietro alle punte la fantasia di Rigoni con Mazzarani nel ruolo di seconda punta o trequartista e davanti la punta di peso Rubino considerando la squalifica di Meggiorini e l’infortunio di Morimoto.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO NOVARA

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Biava, Stankevicius, Radu; Gonzalez, Ledesma, Lulic; Hernanes; Rocchi, Klose.
    A disposizione: Bizarri, Diakitè, Scaloni, Zauri, Cana, Sculli, Cisse.
    Allenatore: Reja.

    NOVARA (4-3-1-2): Ujkani; Morganella, Centurioni, Ludi, Gracia; Porcari, Radovanovic, Pesce; Rigoni; Mazzarani, Rubino.
    A disposizione: Fontana, DellaFiore, Labrin, Marianini, Giorgi, Granoche, Jeda.
    Allenatore: Tesser.