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  • Sorpresa Danimarca, Olanda ko e già a rischio eliminazione

    Sorpresa Danimarca, Olanda ko e già a rischio eliminazione

    La seconda giornata di Euro 2012 si apre con Olanda-Danimarca, partita che produce la prima grande sorpresa del torneo visto l’inaspettata vittoria della Danimarca per 1-0 firmata Michael Krohn-Dehli. L’Olanda perde all’esordio nella rassegna europea e adesso vede complicarsi il discorso qualificazione visto che nella prossima partita gli orange affronteranno la Germania. La Danimarca designata come vittima sacrificale del gruppo B di Euro 2012 si dimostra tutt’altro che tappetino e inguaia i sogni di gloria olandesi apparsi poco concreti sotto porta nella prima frazione e poco lucidi nella ripresa. Comincia nel peggiore dei modi quindi l’avventura dei ragazzi di Bert van Marwijk ad Euro 2012.

    PRIMO TEMPO – Inizia la partita su ritmi blandi. Sono gli olandesi a fare il ritmo mentre la Danimarca si dispone con i blocchi di difesa e centrocampo molto compatti. Al 17esimo minuto grande occasione per Arjen Robben, che dopo aver ricevuto palla dal disimpegno errato di Andersen si invola verso la porta cercando l’assist ma una decisiva diagonale di Jacobsen salva la Danimarca. Cinque minuti dopo ci prova Robin van Persie a sbloccare il risultato ma il suo diagonale esce di poco a lato. I danesi controllano bene le offensive orange e provano a colpire in contropiede. Proprio i ragazzi di Morten Olsen trovano il vantaggio a sorpresa al 24′ quando Poulsen si invola sulla fascia e mette al centro trovando il rimpallo olandese che finisce sui piedi di Michael Krohn-Dehli, il quale entra in area, sorprende la difesa orange e buca con un tiro rasoterra un non impeccabile Stekelenburg. L’Olanda accusa il colpo e non riesce a reagire fino al 36′ quando Robben con un tiro mancino colpisce il palo danese. La Danimarca non sta a guardare e prova qualche offensiva senza recare troppi pericoli al reparto difensivo orange. Nel finale ci provano Afellay il cui tiro al 39′ vola alto sopra la traversa e Van Persie che al 43′ tutto solo in area non riesce a superare il portiere Andersen. Si chiude la prima frazione di gioco a Kharkiv con il sorprendente vantaggio della Danimarca firmato Krohn-Dehli, classe 1983 militante nel Brondby.

    Michael Krohn-Dehli in azione © SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages

    SECONDO TEMPO – Parte bene l’Olanda, la prima grande occasione della ripresa capita al solito Van Persie, che al 50′ servito alla perfezione da Sneijder non trova il pallone al momento del tiro da posizione molto favorevole. Un minuto dopo ci riprova l’attaccante dell’Arsenal con un tiro in scivolata parato da Andersen. E’ un assedio vero e proprio quello prodotto dagli olandesi nella fase iniziale del secondo tempo. Ci prova due volte da fuori area Afellay senza andare a segno, prima della botta di Van Bommel mandata in angolo da Andersen. I danesi con un pò di fortuna riescono a mantenere la porta inviolata e provano ad affacciarsi nella metà campo avversaria senza però dare la convinzione di voler affondare il colpo. Al minuto 62 è Robben a cercare il gol del pareggio incornando di testa un cross dalle tre quarti di Sneijder, tuttavia il pallone termina a lato. Al 67′ prima ammonizione dell’incontro assegnata dall’arbitro a Mark van Bommel che poche settimane fa ha lasciato dopo un anno e mezzo il Milan per tornare a giocare in Olanda al Psv. Al 70′ il ct olandese van Marwijk corre ai ripari sostituendo De Jong e Afellay con Van der Vaart e Huntelaar. Il centravanti dello Schalke ha subito l’occasione per risultare decisivo ma tutto solo in area di rigore non riesce a superare il portiere danese Andersen. I due cambi sembrano incidere poco, allora il ct olandese tenta il tutto per tutto all’84’ quando sostituisce il terzino Van der Wiel con Dirk Kuyt. Ma anche quest’ultima mossa disperata risulta poco incisiva visto che nella fase finale di gara i vice campioni del mondo pungono poco e nulla. La partita termina 1-0 in favore dei danesi. Decisivo il gol al 24′ di Krohn-Dehli.

    PAGELLE

    Van Persie 6: Era l’osservato speciale nell’esordio olandese ad Euro 2012. L’attaccante dell’Arsenal però non impressiona più di tanto così come del resto i suoi compagni di squadra. I movimenti prodotti sono quelli visti nell’arco della stagione ma sotto porta l’attaccante olandese delude e non poco perchè da un giocatore come lui ci si aspetta sempre la zampata vincente. Il 6 è di fiducia in vista delle prossime due partite dove il centravanti gunners vorrà rifarsi certamente.

    Sneijder 6,5: Saranno contenti i sostenitori nerazzurri visto che Sneijder ha confermato di essere in netta ripresa. Sarà meno contento lui visto la sconfitta in cui è incappata la sua nazionale. Il numero 10 olandese è stato il migliore per i suoi anche se è ancora lontano dal giocatore ammirato 2 anni fa ai mondiali. I passaggi filtranti però funzionano a meraviglia e i maggiori pericoli per la difesa danese sono nati proprio dai piedi del cecchino.

    Stekelenburg 5: Poco impegnato durante la partita odierna. Unica pecca essersi fatto beffare dal tiro rasoterra di Krohn-Dehli. Decisivo in negativo.

    Willems 5,5: Petro Willems, terzino sinistro classe 1994 in forza al Psv. Tanta corsa e buoni piedi. Fase difensiva da registrare ma considerata l’età giovane può solo che migliorare. Unica nota lieta della sua serata è un nuovo record che lo vede protagonista. Con l’esordio di oggi infatti è diventato il giocatore più giovane (18 anni e 70 giorni) ad esordire agli Europei. Il ragazzo si farà.

    Robben 5: Non è la sua miglior stagione e non lo scopriamo oggi. Ma da un giocatore del suo calibro ci aspettiamo sempre un gol che non arriva per colpa del palo danese che nega a lui la gioia del gol e agli olandesi un pareggio tanto inseguito invano. Da rivedere.

    Krohn-Dehli 7: Voto più alto per il giocatore decisivo della sfida tra Olanda e Danimarca. L’ala del Brondby si dimostra molto concreto nel momento giusto e il suo tiro vincente regala ai danesi più di una possibilità per una qualificazione ai quarti a cui nessuno credeva fino a poche ore fa.

    Eriksen 6: Era il più atteso nella fila danesi. Tuttavia nonostante il risultato positivo e insperato raccolto dai suoi, il trequartista dell’Ajax non si fa notare più di tanto. In effetti la tattica impostata dai danesi non prevedeva tante occasioni per mettersi in mostra ma il talento danese può fare sicuramente di meglio.

    CLASSIFICA GRUPPO B

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO OLANDA-DANIMARCA 0-1 

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  • Olanda-Danimarca, inizia il girone di ferro

    Olanda-Danimarca, inizia il girone di ferro

    Seconda giornata ad Euro 2012. Al via il girone di ferro che vede inserite nel gruppo B di questi Europei Germania, Olanda, Portogallo e Danimarca. Saranno proprio gli olandesi vice campioni del mondo ad aprire le danze sfidando la Danimarca a Kharkiv alle ore 18 in diretta su RaiUno. Arbitro della sfida sarà lo slovacco Damir Skomina.

    Gli orange guidati dal ct Van Marwijk avranno di fronte la cenerentola del gruppo ovvero la Danimarca del ct Morten Olsen. I danesi hanno obiettivamente poche chance di approdare alla fase successiva anche se faranno di tutto per impensierire le tre grandi avversarie. Gli olandesi, vincitori degli europei nel 1988, si attestano come una delle squadre da battere nella rassegna europea iniziata ieri e dovranno fare attenzione alla gara d’esordio odierna visto che le successive due partite del girone saranno molto più probanti. Una curiosità, così come due anni fa ai mondiali africani, l’Olanda avrà di fronte nella gara d’esordio la nazionale danese. I tifosi olandesi sperano però in un epilogo più felice rispetto alla rassegna mondiale di due anni orsono.

    Robin van Persie e Ibrahim Afellay © ROBIN UTRECHT/AFP/GettyImages

    Tra le fila danesi spicca il talentuoso Christian Eriksen, trequartista classe 1992 dell’Ajax, che insieme a Nicklas Bendtner, centravanti in forza al Sunderland, potrebbe creare grossi grattacapi alla difesa dell’Olanda, tutt’altro che imperforabile se si pensa alla coppia centrale formata da Heitinga (Everton) e Bouma (Psv). Tuttavia la vera forza dello scacchiere orange la si intuisce da metà campo in su dove il muro De Jong e Van Bommel copre le spalle al trio Robben, Afellay e Sneijder. A completare il quadro ecco la punta di diamante dell’attacco orange Robin Van Persie, capocannoniere dell’ultima Premier League e pezzo pregiato del mercato europeo. A difendere la porta olandese ci sarà il portierone della Roma Maarten Stekelenburg, che ha giocato da titolare anche il mondiale 2010 perso in finale ai supplementari contro la Spagna. Non solo in campo l’Olanda fa paura anche se diamo uno sguardo alla panchina dove siederanno gente del calibro di Rafael Van der Vaart, Dirk Kuyt e Klaas-Jan Huntelaar (48 gol in 48 presenze stagionali con lo Schalke 04).

    Le due nazionali si sono affrontate in 28 occasioni (23 volte in amichevole). Il bilancio pende dalla parte degli olandesi (12 vittorie) rispetto alle sette vittorie danesi. In nove occasioni le rispettive nazionali si sono divise la posta in gioco. Tuttavia il precedente più importante si è giocato agli Europei del 1992, quando a sorpresa la Danimarca (ripescata pochi giorni prima dell’inizio degli Europei) estromise in semifinale l’Olanda di Van Basten e poi vinse il titolo europeo. L’ultimo precedente in ordine temporale è datato 14 giugno 2010 ai mondiali africani; in quell’occasione gli olandesi si imposero 2-0 grazie all’autorete di Agger e alla rete di Kuyt.

    Le quote Snai chiariscono come l’Olanda sia netta favorita dell’incontro. Infatti la vittoria degli orange è quotata ad 1,60 mentre il pareggio e la vittoria danese sono quotati rispettivamente a 3,60 e 5,75. Il risultato esatto più probabile è il 2-0 quotato a 6,50 mentre  il principale indiziato come primo marcatore della sfida è Robin Van Persie quotato a 5.

    Olanda-Danimarca probabili formazioni

    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van der Wiel, Heitinga, Bouma, Willems; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Afellay; Van Persie. Allenatore: Van Marwijk.

    Danimarca (4-2-3-1): Andersen; Jacobsen, Agger, Kjaer, S.Poulsen; Kvist, Zimling; Krohn Dehli, Eriksen, Rommedhal; Bendtner. Allenatore: Olsen.

    SPECIALE EURO 2012

  • Tracollo City, il Liverpool umilia Mancini

    Tracollo City, il Liverpool umilia Mancini

    Il Liverpool di Kenny Dalglish si conferma una macchina perfetta in versione casalinga superando nettamente il Manchester City di Roberto Mancini. La gara è subito in salita per i Citizens: dopo appena 13′ Tevez va ko e sostituito dal “nostro” Balotelli senza però che quest’ultimo lasci la sua imprnta sulla partita.

    L’eroe della serata è Andy Carroll, mister 35 milioni di sterline, riesce finalmente a dar una gioia ai suoi nuovi tifosi dimostrando il suo valore. Doppietta per l’inglese e gol di Kuyt per un tre a zero che non ammette repliche e permette al Liverpool di consolidare un posto in zona Europa League.

    Il Manchester non riesce a superare il Chelsea al terzo posto e adesso deve guardarsi le spalle dal ritorno del Tottenham e per Mancini il futuro è sempre più incerto.

    LA CLASSIFICA
    Manchester Utd 69; Arsenal 62; Chelsea 58; Manchester City 57; Tottenham 53; Liverpool 46; Everton 44; Bolton 43; Newcastle 39; West Bromwich 39; Fulham 38; Stoke City 38; Sunderland 38; Aston Villa 37; Birmingham 35; Blackburn 35; Blackpool 33; West Ham 32; Wolverhampton 32; Wigan 31

  • Chelsea – Manchester City 2-0: Ancelotti batte Mancini

    Chelsea – Manchester City 2-0: Ancelotti batte Mancini

    Il derby britannico e al tempo stesso italiano tra il Chelsea di Carlo Ancelotti e il Manchester City di Roberto Mancini, ha riportato i Blues nei posti alti della classifica. La squadra di Abramovich ha battuto i Citizens nel secondo tempo, prima con un gol di testa di David Luiz, e poi nel finale con una bellissima azione solitaria in serpentina di Ramires. Finsce 2 a 0 con due gol di due giocatori ex Benfica. Sontuosa la prestazione del difensore centrale Luiz che impressiona per potenza e eleganza al tempo stesso. Tiene testa a Dzeko senza fare nessuna fatica, e dimostra davvero di meritarsi il posto nella nazionale verdeoro per le prossime amichevoli. Mancini esce sconfitto, accusando molto l’assenza di Carlitos Tevez (infortunato), escludendo dall’attacco anche Mario Balotelli (entrato solo nel finale) come punizione per il gestaccio che gli è costato il rosso in Europa League nella partita contro la Dinamo Kyev.

    Una partita che nel primo tempo e per gran parte della ripresa non aveva regalato grandi emozioni. Poi Ancelotti decide di cambiare totalmente il reparto offensivo togliendo Torres per Drogba e Kalou per Anelka. Didier Drogba, entrato al posto di uno spento Torres, calcia 78’ la punizione che David Luiz converte nell’1-0 portando gli uomini di king Carlo in vantaggio. La reazione del City tarda ad arrivare e il Chelsea ne approfitta cambiando marcia, con la percussione centrale di Ramires che scardina la difesa e mette alle spalle di Hart il pallone del 2 a 0.

    Il Chelsea con questa vittoria (terzo successo consecutivo) si riporta al terzo posto della Premier a quota 54 punti a solo 4 lunghezze dall’Arsenal di Wenger, ma con una partita in meno da disputare. Il distacco dal Manchester capolista è di 9 punti, ma considerando il turno da recuperare e lo scontro diretto, forse la storia di questo torneo non è più così scontata. Ancelotti a lungo criticato nel corso della stagione può vantare una qualificazione ai quarti di Champions League e un ritrovato ritmo nella Premier, quasi a voler dimostrare di aver svolto un lavoro di preparazione che puntasse ad ottenere risultati nel lungo periodo. Un Chelsea diesel insomma.

    Il Manchester City conserva il quarto posto con 53 punti ma deve guardarsi le spalle dal Tottenham a quota 49. Mancini non può permettersi altri errori, soprattutto considerando le ambizioni dello sceicco Mansour.

    Nell’altra partita del giorno allo Stadium of Light, casa del Sunderland il Liverpool guidato da Dalglish, si riprende dopo la cocente eliminazione in Europa League. I Reds infatti battono senza problemi il Sunderland per 2 a 0. Prima rete trasformata su rigore da Kuyt, poi, arriva un gol spettacolare di Suarez da posizione defilatissima. Liverpool che con questa vittoria sale a quota 45 punti, staccato solo 4 punti dal quinto posto del Tottenham.

    Premier League, 29.a giornata

    Domenica

    Sunderland-Liverpool  0-2

    34′ Kuit (rig, L), 77′ Suarez (L)

    Chelsea – Manchester City 2-0

    79′ Luiz (C), 90′ Ramires (C)

    Sabato

    Tottenham-West Ham 0-0

    Aston Villa-Wolverhampton 0-1
    37′ Jarvis (W)

    Blackburn-Blackpool 2-2
    25′ e 29′ rig. Adam (Bp), 49′ Samba (Bl), 90′ Hoilett (Bl)

    Manchester United-Bolton 1-0
    88′ Berbatov (M)

    Stoke City-Newcastle 4-0
    29′ Walters (S), 46′ Pennant (S), 49′ Higginbotham (S), 90′ Fuller (S)

    West Bromwich-Arsenal 2-2
    3′ Reid (W), 58′ Odewingie (W), 71′ Arshavin (A), 78′ Van Persie (A)

    Wigan-Birmingham 2-1
    6′ Ridgewell (B), 25′ Cleverley (W), 90′ Figueroa

    Everton- Fulham 2-1
    36′ Coleman (E), 49′ Saha (E), 62′ Dempsey (F)

    CLASSIFICA: Manchester Utd 63; Arsenal 58; Chelsea 54, Manchester City 53, Tottenham 49;  Liverpool 45;  Bolton 40,Everton 40, Sunderland 38,  Stoke City 37, Newcastle 36;  Fulham 35,  Aston Villa 33, Blackpool 33, Blackburn 33;  West Bromwich 33;  West Ham 32,Wolverhampton 32, Birmingham 31; Wigan 27.

  • Tris di Kuyt, il Liverpool piega il Manchester United

    Tris di Kuyt, il Liverpool piega il Manchester United

    Il traghettatore Dalglish continua a far sognare i tifosi del Liverpool, adesso ritornata finalmente in una posizione più consona e che a fine campionato potrebbe aver la soddisfazione di aver riaperto il campionato con la roboante vittoria contro il Manchester United in quel che è giusto considerare il derby d’Inghilterra.

    Dopo il ko contro il Chelsea la squadra di Ferguson incappa in un’altra giornata no sbagliando l’approccio alla partita decisa dal pupillo di Benitez, Dirl Kuyt. L’olandese è autore di una tripletta ma dovrà quantomeno pagare una birra a Suarez che gli regala la prima rete e poi a Nani e Van der Sar rispettivamente per averlo agevolato nella seconda e terza marcatura.

    L’Arsenal, bloccato in casa sul pari ieri, ha comunque la possibilità di agganciare i Red Evil in testa avendo una partita in meno. Pure il Chelsea di Carlo Ancelotti potrebbe riportarsi in scia avendo due partite ancora da disputare. Nell’altra partita di giornata il Tottenham è costretto al pari da Fletcher autore della rete del 3-3 nella fase finale dell’incontro.

    Questi tutti i risultati della 28ª giornata di Premier League:

    Birmingham City-West Bromwich Albion 1-3
    47′ Mulumbu (W), 48′ Beausejour (B), 58′ Morrison (W), 72′ Scharner (W)
    Arsenal-Sunderland 0-0
    Bolton-Aston Villa 3-2
    15′ Bent (A), 47′ G. Cahill (B), 64′ Albrighton (A), 75′ G. Cahill (B), 86′ Klasnic (B)
    Fulham-Blackburn Rovers 3-2
    37′ Duff (F), 45′ Hanley (B), 59′ Duff (F), 66′ Hoilett (B), 89′ rig. Zamora (F)
    Newcastle United-Everton 1-2
    23′ L. Best (N), 31′ Osman (E), 36′ Jagielka (E)
    West Ham United-Stoke City 3-0
    21′ D. Ba (W), 29′ Da Costa (W), 83′ Hitzlsperger (W)
    Manchester City-Wigan Athletic 1-0
    Silva
    Liverpool-Manchester United 3-1
    34′, 39′ 65′ Kuyt, 92′ Hernandez
    Wolverhampton-Tottenham 3-3
    20′ Doyle(w), 30′ e 35′ Defoe, 41′ Doyle(w), 48′ Pavlyuchenko, 87′ Fletcher(w)
    Blackpool-Chelsea  domani ore 21.00

  • L’Inter rompe gli indugi: offerta ufficiale per Mascherano

    L’Inter rompe gli indugi: offerta ufficiale per Mascherano

    E’ Marco Branca in una intervista al Sun ad ufficializzare l’invio del fax al Liperpool per Javier Mascherano. Stando alle indiscrezioni del tabloid i nerazzurri sarebbero pronti a sborsare 24 milioni di euro per il centrocampista argentino superando di fatto l’offerta formulata dal Barcellona.

    Sarà proprio il duello con il team del presidente Rosell ad entusiasmare la trattativa e molto probabilmente ad alzare l’offerta per la gioia dei Reds.

    Mascherano e Kuyt sono gli obiettivi dell’Inter ma se per l’argentino anche il Liverpool sembra ormai destinato a perderlo lasciandolo fuori dagli spareggi di Europa League, per l’olandese Roy Hodgson non sembra disposto a cedere. Kuyt è convocato per la partita di questa sera e se giocherà solo un minuto sarà inutilizzabile per l’Inter.

  • E’ difficile il mercato dell’Inter. Salta anche Antonelli

    E’ difficile il mercato dell’Inter. Salta anche Antonelli

    Lo strapotere dell’Inter sul campo non sembra aver eguale riscontro, almeno per il momento, nelle stanze del calciomercato. I nerazzurri dopo aver sudato le proverbiali sette camicie per cedere Mario Balotelli al City sono stati costretti a rinunciare all’affondo per Mascherano per l’eccessive pretese del Liverpool ma anche per non esser riusciti a piazzare Maicon al Real Madrid.

    Ma anche nelle trattative “minori” i nerazzurri sembrano aver difficoltà: per Kuyt il Liverpool non è disposto a sconti e pochi minuti fà il patron Ghirardi intercettato da Sky Sport ha bloccato la cessione di Antonelli: “Ho pensato e deciso di togliere Antonelli dal mercato. Sono onorato dell’interesse dell’Inter come c’era stato da parte di altre società, ma non voglio indebolire la squadra. Lui vuole rimanere a Parma e sono felice che resti con noi“.

  • Inter: vicinissimi Antonelli e Kuyt, ma Hodgson gela i nerazzurri

    Inter: vicinissimi Antonelli e Kuyt, ma Hodgson gela i nerazzurri

    Se nelle ultime ore è la società bianconera a rivelarsi come la più attiva in mercato, l’Inter certamente non vuole sembrare da meno e per questo si stanno facendo sempre più intense le trattative per portare Dirk Kuyt, attaccante in forza al Liverpool, e dell’esterno sinistro del Parma Luca Antonelli in nerazzurro.

    Nella giornata di ieri a dare conferma alle voci del trasferimento dell’attaccante dei Reds era stato anche l’agente del giocatore Robert Jansen: “Le due società stanno ancora parlando – ha detto – Dirk sa di questo forte interessamento e non è un mistero che abbia una relazione molto buona con Benitez“. A smentire il tutto ci ha pensato però Roy Hodgson che con un secco “Non vanno da nessuna parte” – riferendosi anche al passaggio di Mascherano alla corte di Benitez – quotidiano britannico Daily Mail, ha infranto i sogni di tifosi nerazzurri. Ma se per Kuyt e Mascherano le cose sembrano essersi messe in salita, trova più conferma la voce di un passaggio del giovane Antonelli nella rosa milanese. L’intesa sarebbe di quattro milioni al Parma per la comproprietà e l’esterno potrebbe già vestire la maglia nerazzurra lunedì prossimo; a breve potrebbero arrivare maggiori dettagli sull’accordo tra le due società.

    In attesa di affermarsi sul fronte mercato l’Inter si prepara stasera a mettere in cassaforte il primo trofeo stagionale contro la Roma , sua rivale negli ultimi anni, nell’incontro che vale la Supercoppa italiana.

  • Benitez vuole Kuyt, Sculli si allontana

    Benitez vuole Kuyt, Sculli si allontana

    Clamoroso cambio di strategie in casa Inter e l’affare Sculli che rischia di saltare. L’esterno calabrese dopo aver salutato i tifosi genoani con tanto di lacrime aspettava l’accordo tra il presidente Preziosi e Moratti per aver l’opportunità di misurarsi con traguardi ancora più alti e ambiziosi.

    L’Inter pare volesse inserire Obinha nella trattativa con il Genoa in un ormai consueto scambio alla pari, il Grifone invece vorrebbe i cinque milioni di euro cash per provare a prender Dos Santos o Podolski.

    Ma il cambio di rotta sarebbe legato alla volontà di Benitez di aver il suo pupillo Kuyt. La trattativa con il Liverpool anche se sottobanco continua ma il limite ultimo è giovedì, se l’olandese giocherà il preliminare di Europa League la trattativa infatti è destinata a saltare.

  • L’Inter al palo per “colpa” di Raiola e Caliendo

    L’Inter al palo per “colpa” di Raiola e Caliendo

    Praticamente definite con Manchester City e Real Madrid le cessioni di Mario Balotelli e Maicon, l’Inter si trova costretta a rimandare l’assalto agli obiettivi per rinforzare l’organico di Benitez per l’ostruzionismo dei procuratori dei giocatori.

    Lottare con Mino Raiola è davvero difficile, ne sa qualcosa l’Inter con i mal di pancia di Ibrahimovic e per lo stesso svedese rischia di rimaner scottato anche il Barcellona. Il procuratore abile nel “piazzare” i suoi giocatori e sopratutto far lievitare i loro ingaggi sta lottando con lo sceicco Mansour per far salire di 800 mila euro il compenso di SuperMario.

    Al momento la trattativa non sembra poter avere comunque ripensamenti e potrebbe entrare in gioco ancora Moratti per dar una svolta ma al momento è muro contro muro.

    Simile il discorso per Maicon. Il suo agente Antonio Caliendo chiede quasi 7 milioni di euro per i prossimi cinque anni, il Real non sembra disposto ad andare oltre i 5,5 rischiando di compromette l’operazione. Le parole di Caliendo ieri, giuste e comprensibili per chi cerca di far lievitare il prezzo del suo assistito non tengono conto del nuovo regime fiscale iberico che impone anche ai club il contenimento dei costi.

    Lo svantaggio principale sembra però quello di Rafa Benitez che dovrà pazientare ancora per aver in organico Mascherano e Kuyt.