Tag: dino meneghin

  • Basket, Italia rinuncia ad ospitare gli Europei 2015

    Basket, Italia rinuncia ad ospitare gli Europei 2015

    L’Italia ha rinunciato all’organizzazione degli Europei del 2015. La candidatura italiana è stata ritirata, assieme a quelle della Francia, della Germania e della Croazia, tutte nazioni che avrebbero dovuto congiuntamente ospitare la manifestazione. Resta in corsa ora solo un’altra nazione, ovvero l’Ucraina, che verosimilmente aspetta solo l’ufficialità della decisione della FIBA che avverrà domenica 18 dicembre a Monaco di Baviera, data scelta preventivamente per l’assegnazione degli Europei 2015.

    Dino Meneghin | © Paolo Bruno/Getty Images

    Se l’Italia fosse rimasta in corsa avrebbe dovuto ospitare 1 dei 4 gironi eliminatori, la sede sarebbe stata quella del Forum di Assago a Milano. Una divisione equa con un girone per ogni nazione organizzatrice ed ovviamente la squadra nazionale avrebbe disputato le partite del proprio raggruppamento sul suolo amico (gli Azzurri di coach Simone Pianigiani  ad esempio avrebbero giocato i loro match nel gruppo designato per avere sede in Italia).

    Un vero peccato in quanto sarebbe stata la prima esperienza congiunta per un’organizzazione in 4 Paesi differenti, un’idea innovatrice e che avrebbe potuto portare a buoni risultati e preparatoria magari per altre esperienze simili in futuro. Invece tutto è saltato. La decisione, si legge in un comunicato pubblicato sul sito internet della Federbasket francese, è stata presa all’unanimità dai Presidenti delle 4 federazioni interessate,  che hanno fatto anche presente di essere in forte polemica con la Federazione europea di basket: nella nota si parla espressamente di pesanti dubbi su professionalità e credibilità della FIBA per quanto riguarda la gestione dell’iter di assegnazione del torneo.

    Molto deluso il Presidente della Federbasket italiana Dino Meneghin che ha incolpato proprio la FIBA del fallimento del progetto messo in atto da Italia, Francia, Germania e Cr0azia. Queste le sue (dure) parole ai giornalisti al momento della rinuncia della candidatura:

    Italia, Francia, Germania e Croazia, hanno deciso di ritirare la candidatura congiunta per ospitare gli Europei di pallacanestro maschili e femminili del 2015. Visto il momento economico chiedevamo una miglior ripartizione dei pagamenti nei confronti della FIBA e questo non ci è stato concesso. Non eravamo d’accordo sui procedimenti relativi agli interventi economici ed agli sponsor, con la FIBA. Il nostro progetto era diretto a 4 Paesi, sarebbe stato il primo con il coinvolgimento di 4 federazioni, e, considerando il momento economico in cui versa l’Europa, chiedevamo una diversa ripartizione dei pagamenti. Non possiamo imbarcarci in operazioni del genere con costi enormi, chiedevamo una dilazione dei pagamenti e non iniziare a pagare giá dal 2012, anno delle Olimpiadi, considerando che gli Europei si svolgono nel 2015. Per l’Ucraina c’è l’intervento del governo che provvede massicciamente a pagare tutto. Da noi non è possibile, parliamo di soldi privati che arrivano dagli sponsor, ma anche di soldi pubblici, che non possiamo gettare al vento. Abbiamo tentato fino all’ultimo con la FIBA, ma loro sono stati irremovibili. Pensavamo che, considerato il progetto il sistema di pagamento potesse cambiare e non partire dal 2012. Non restano margini per noi organizzatori, ci sono troppe spese e pochi introiti e a malincuore abbiamo dovuto rinunciare.

    Campo libero, dunque, come già riportato in precedenza, per l’Ucraina che non avrà nessun avversario nella corsa all’assegnazione dell’Europeo di basket 2015. Domenica tutto sarà reso ufficiale.

  • Basket, Meneghin: “Campionato a 18 squadre”

    Basket, Meneghin: “Campionato a 18 squadre”

    Dalla prossima stagione il campionato italiano di Serie A di basket sarà a 18 squadre. Lo ha annunciato il Presidente della Federbasket Dino Meneghin in una intervista rilasciata ieri sera. Il massimo dirigente della palla a spicchi ha le idee chiare e la modifica si rende necessaria per sopperire ai problemi economici della pallacanestro nostrana che non attraversa sicuramente un momento di floridezza economica di primo piano.

    Queste le parole di Meneghin a Radio Sportiva:

    • “Il nostro movimento soffre di qualche problema economico. Dobbiamo trovare delle soluzioni. Il prossimo anno il campionato sarà a 18 squadre, la riforma ha bisogno di tempo per entrare a regime“.

    Una notizia importante che riequilibra la massima Serie che questa stagione vivrà un momento unico essendo a 17 squadre per via dell’ammissione dell’Umana Venezia che aveva fatto ricorso contro l’iscrizione di Teramo, squadra che comunque è rimasta nella prima divisione avendo le carte in regola per poter partecipare al torneo.

    Dino Meneghin | © Paolo Bruno/Getty Images

    Dino Meneghin ha espresso poi anche il suo pensiero sulla Nazionale italiana che questa Estate sarà impegnata nelle qualificazione per gli Europei che si disputeranno in Slovenia nel 2013, auspicando che le nostre 3 stelle NBA, Danilo Gallinari, Andrea Bargnani e Marco Belinelli, si mettano a disposizione del Commissario Tecnico Simone Pianigiani:

    • Quest’estate dovremo giocare le qualificazioni per gli Europei. Speriamo di avere a disposizione i nostri 3 giocatori americani ma è molto importante che anche il resto del gruppo sia in grado di dare il proprio contributo“.

    Ovvio il riferimento alla solidità di un gruppo che deve essere unito, coeso e prendersi le proprie responsabilità senza pensare che i 3 NBA possano da soli vincere le partite, atteggiamento da evitare assolutamente per non incappare in magre figure come successo solo qualche mese fa nell’ultimo Europeo giocato in Lituania che ha visto la precoce eliminazione della nostra Nazionale già al primo turno.

  • Basket: Passaporto falso per Omar Thomas, Avellino nella bufera

    Basket: Passaporto falso per Omar Thomas, Avellino nella bufera

    Scoppia il caso Omar Thomas nel basket italiano: il cestista dell’Air Avellino, eletto M.V.P. stagionale, avrebbe ottenuto illegalmente il suo passaporto di comunitario come riporta il sito sloveno Zurnal24 che riprende alcune dichiarazioni del ministero degli Interni sloveno che afferma che non ci sarebbe alcun cittadino di nome Omar Abdul Thomas.

    Subito si è attivato il Presidente della Federbasket Dino Meneghin, che ha chiesto alla procura federale ”di provvedere ad effettuare tutti gli accertamenti possibili” sul passaporto dello stesso Thomas.

    Omar Thomas, 29 anni, e’ in Italia dalla stagione 2006, con una breve parentesi in Francia. In questa stagione ha avuto una media di 18 punti e 6,2 rimbalzi di media a partita. E’ principalmente grazie a lui se Avellino quest’anno e’ arrivata nei quarti in campionato (eliminata da una grande Benetton Treviso) ed in semifinale di Coppa Italia. Il giocatore grazie a questo exploit sportivo è nel mirino di molte squadre italiane ed estere. Ma questa vicende potrebbe rimettere tutto in discussione.

  • Basket e Pallanuoto in lutto, se ne va Cesare Rubini.

    Basket e Pallanuoto in lutto, se ne va Cesare Rubini.

    Il basket e la pallanuoto italiana sono in lutto per via della scomparsa di Cesare Rubini, esempio sportivo del dopoguerra italiano, unico europeo presente in 2 Hall of Fame: nel 1994 infatti fu eletto nella “Naismith Basketball Hall of Fame” di Springfield (Massachusetts) e nel 2000 è entrato anche a far parte della “International Swimming Hall of Fame”. Nel periodo post Seconda Guerra Mondiale Cesare Rubini fu pioniere in entrambe le discipline, vista la sua struttura fisica ed atletica di prim’ordine e polivalente, la possibilità di disputare entrambi i campionati, quello di basket e quello di pallanuoto, fu possibile perchè coprivano 2 periodi diversi dell’anno e non si accavallavano: in autunno e in inverno Rubini si dedicava al basket e in estate si concedeva alla pallanuoto.

    La Carriera sportiva: nel 1941 fa parte dell’Olimpia Milano nel campionato di basket e nel 1945 diventa capitano della Nazionale universitaria di pallacanestro. Argento nel 1946 agli Europei di basket nel 1947 vince anche l’europeo di pallanuoto nello stesso anno  e diventa  allenatore – giocatore dell’Olimpia Milano.

    Nel 1948  Rubini va a Londra con la nazionale di pallanuoto dove vince l’oro (e 4 anni dopo ad Helsinki il bronzo). Negli stessi anni però torna contemporaneamente sui parquet di basket dove conquista ben 5 scudetti (dal 1950 al 1954). Poi si concentra sulla panchina dell’Olimpia Milano. A partire dal 1957, conquista 10 titoli nazionali sempre con l’Olimpia, nel triennio 1957-60, nel 1962-63, nel 1965-67 e nel 1972. In questi anni realizza anche uno straordinario primato con un record di 322 vittorie e 28 sconfitte. In totale, a Milano, Rubini vince 501 incontri. Da sottolineare come da allenatore, con la conquista della Coppa Campioni nel 1966 e le due Coppe delle Coppe nel 1971 e nel 1972, raggiunge i primi successi internazionali della pallacanestro italiana.

    Come responsabile della nazionale di pallacanestro, vince l’argento ai Giochi Olimpici di Mosca 1980, l’oro agli Europei di Nantes del 1983, l’argento agli Europei di Roma del 1991, ed anche al bronzo degli Europei di Stoccarda del 1985.

    Rubini era malato da molto tempo del morbo di Alzheimer. E’ deceduto per le complicazioni di una broncopolmonite.

    Queste le parole di Dino Meneghin, Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro:

    • Era una grande persona e un grandissimo personaggio. Solo così puoi spiegarti la sua forza e come sia riuscito a far parte di due Hall of Fame, quella del basket e quello della pallanuoto. E’ stato un innovatore, insieme ad Adolfo Bogoncelli, il presidente all’epoca dell’Olimpia Milano, ha inventato la pallacanestro moderna, la sua spettacolarizzazione, la creazione della notizia per portare il basket fuori dal basket. Ricordo la sua signorilità, il suo modo di stare in panchina, aveva un carattere forte, decisamente incuteva rispetto, anche solo con la sua presenza e senza proferire parola, ma al contempo era capace di grandi gesti con i suoi giocatori. L’ho conosciuto bene in Nazionale. Abbiamo vinto insieme la medaglia d’Argento ai Giochi Olimpici e l’Oro agli Europei di Nantes. Durante i tanti Ignis-Simmenthal che abbiamo giocato contro ammiravo la sua personalità, la sua forza, il personaggio pubblico. In Nazionale, quando è diventato responsabile del Settore Squadre Nazionali, ho conosciuto l’uomo ed apprezzato la sua umanità, il suo senso di appartenenza, la disponibilità nei confronti dei giocatori. Di certo non meritava la lenta agonia con cui ci ha lasciati“.

    Meneghin, a titolo personale e a nome del Consiglio Federale e degli impiegati Fip, ha espresso anche il più profondo cordoglio alla famiglia Rubini.  Meneghin ha disposto anche un minuto di silenzio su tutti i campi per onorarne e commemorarne la memoria.

    Paolo Barelli, Presidente della Federazione Italiana Nuoto invece lo ricorda così:

    • Lo sport perde una leggenda, un esempio, un atleta eclettico dalle immense doti tecniche, e un dirigente fermo, lungimirante, dalla sconfinata passione, la Federnuoto esprime il cordoglio dell’intero movimento nazionale e ricorda con ammirazione, e profonda commozione, l’ultimo grande campione olimpico del Settebello medaglia d’oro ai Giochi di Londra 1948“.