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  • Champions: Dybala gol da primo posto, Atalanta vince e spera

    Champions: Dybala gol da primo posto, Atalanta vince e spera

    Basta un gran gol di Dybala, su punizione, per permettere alla Juve di ottenere successo e primo posto nel proprio girone di Champions. Muriel, su rigore, ed il Papu Gomez segnano i gol che liquidano la Dinamo Zagabria e lasciano ancora qualche speranza ai nerazzurri di raggiungere gli ottavi.

    L’obiettivo per gli uomini di Sarri è stato raggiunto addirittura con un turno d’anticipo, il primo posto del girone permetterà di andare a Leverkusen in tutta serenità.

    Protagonista della serata è stato certamente Paulo Dybala, autore dello straordinario gol partita ma anche di un gran primo tempo. Degna di nota anche la prova di de Ligt, perfetto nella ripresa quando l’Atletico Madrid ha iniziato a spingere alla ricerca del pareggio.

    Nella gara di San Siro una straordinaria Atalanta ha totalmente dominato la partita, ha creato molte occasioni, ha segnato due reti ed ha portato a casa la prima storica vittoria in Champions League che, nonostante il pareggio tra City e Shakhtar, tiene ancora viva la possibilità di qualificazione.

    In Ucraina servirà un successo, con la Dinamo che contemporaneamente non deve battere il Manchester City già qualificato come primo nel girone. Non sarà facile ma se la Dea giocherà come stasera allora anche gli ottavi non saranno un obiettivo così irraggiungibile.

     

    Veniamo al racconto di questa serata di Champions League partendo dalla sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus ed Atletico Madrid. 

    Prova a partire subito forte la Juventus con l’Atletico che si chiude nella propria trequarti. Al 9° gran giocata tra Ramsey e Dybala la conclusione dell’argentino è debole, Oblak salva. I ritmi iniziali si abbassano e le due squadre alternano momenti di stanca a fiammate. Al 24° gran tiro rasoterra di Saul, Szczesny è attento e blocca in 2 tempi. La Juve fa lungo possesso palla costringendo i colchoneros sulla difensiva. Nel primo minuto di recupero Dybala lascia partire un calcio di punizione dalla linea di fondo che sorprende Oblak, Juventus in vantaggio. Il primo tempo si chiude coi bianconeri avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. E’ un Atletico diverso che costringe la Juventus sulla difensiva. Al 60° grande ripartenza di Cristiano Ronaldo che però non riesce ad inquadrare la porta con la conclusione. Al 62° ci prova Joao Felix ma il suo tiro esce. Al 67° grande giocata personale di Bernardeschi che dal limite calcia ma colpisce il palo. L’Atletico spinge ma de Ligt è in super serata e non concede praticamente niente agli avversari. Al 94° Morata a porta spalancata fallisce il tocco che sarebbe valso il pareggio, finisce così, la Juventus batte l’Atletico e conquista il primo posto nel proprio girone di Champions.

     

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID 1-0 (45°+1 Dybala)

    Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, de Ligt, De Sciglio; Bentancur (86° Khedira), Pjanic, Matuidi; Ramsey (63° Bernardeschi); Dybala (76° Higuain), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Sarri.

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Trippier, Felipe, Hermoso, Renan Lodi (64° Lemar); Saul, Herrera (60° Correa), Thomas, Koke; Morata, Vitolo (54° Joao Felix).

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Hermoso (A), Bentancur (J), Renan Lodi (A), Saul (A), Herrera (A).

     

    Passiamo ora al match di San Siro tra Atalanta e Dinamo Zagabria.

    Ci prova subito l’Atalanta con una conclusione di Pasalic che esce di poco. Ottimo inizio di gara della Dea, la Dinamo però è attenta e non si limita alla fase difensiva. Al 17° ci prova Muriel, attento il portiere dei croati. L’Atalanta preme ma prima Pasalic “liscia” poi Gosens trova la traversa a negargli il gol sul proseguimento dell’azione però i padroni di casa usufruiscono di un calcio di rigore, dal dischetto Muriel non sbaglia. Non si vede grande reazione ospite, anzi è Muriel a sfiorare la doppietta. Dopo una grande chance per Hateboer, salvata a pochi passi dal gol, arriva un brivido per Gollini per una perfetta conclusione a giro di Orsic fermata solo dalla traversa. Il primo tempo si chiude coi nerazzurri avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Pronti via ed il Papu Gomez con un tunnel ed una conclusione violenta ed angolata firma il raddoppio. E’ una Atalanta in gran serata e Muriel al 53° va vicino al tre a zero. La squadra di Gasperini gestisce bene la gara, non rischia e va più volte vicina al terzo gol. Al 69° ci prova il neo entrato Ilicic ma il palo gli nega il gol. Al 76° è Gomez a sprecare una grande occasione davanti al portiere. Finisce così, l’Atalanta batte 2-0 la Dinamo Zagabria e tiene viva la speranza di qualificarsi agli ottavi di Champions League.

     

    ATALANTA – DINAMO ZAGABRIA 2-0 (27° rig. Muriel, 47° Gomez)

    Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Kjaer, Palomino; Hateboer (65° Castagne), de Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez (90° Malinovsky); Muriel (61° Ilicic).

    Allenatore: Gasperini.

    Dinamo Zagabria (3-5-2): Livakovic; Theopile-Catherine, Dilaver, Peric; Stojanovic (75° Djira), Olmo (93° Situm), Ademi, Ivanusec (67° Gojak), Leovac; Petkovic, Orsic.

    Allenatore: Bjelica.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Theopile-Catherine (D), Peric (D), Toloi (A), Pasalic (A), Stojanovic (D).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata successo in goleada, 6-0, del Bayern Monaco in casa della Stella Rossa. Il Psg rimonta un doppio svantaggio e chiude sul 2-2 a Madrid col Real. Nello stesso girone finisce 1-1 tra Galatasaray e Bruges. Vittoria in rimonta per il Tottenham di Mourinho che va sotto 2-0 in casa ma poi batte 4-2 l’Olympiacos. Nel girone della Juve il Bayer Leverkusen espugna 2-0 il campo della Lokomotiv Mosca mentre in quello dell’Atalanta, come già detto, finisce 1-1 tra Manchester City e Shakhtar Donetsk. 

     

  • Champions League: Juve che peccato, Atalanta che disastro!

    Champions League: Juve che peccato, Atalanta che disastro!

    Nella prima giornata di Champions League la Juventus spreca un doppio vantaggio al Wanda Metropolitano e si fa recuperare sul 2-2 nel finale dall’Atletico. Diventa incubo il sogno dell’Atalanta che viene travolta per 4-0 sul campo della Dinamo Zagabria.

    La Juventus quindi esce con enormi rimpianti dalla trasferta in terra spagnola, rispetto alla pessima prestazione fornita nello 0-0 di Firenze di sabato scorso però si è vista tutta un’altra Juve, una squadra che pare pian piano imparare i dettami del nuovo tecnico ma che deve ancora migliorare molto sulle palle inattive, costate carissimo anche in questa prima notte di Champions.

    L’Atalanta invece difficilmente dimenticherà questa prima esperienza nella massima competizione europea per club. Contro un avversario alla portata, ma con una esperienza Champions nettamente superiore, i nerazzurri di Gasperini non sono riusciti ad esprimere il proprio gioco ma anzi sono stati totalmente travolti. Un passo falso pesante che certamente servirà alla Dea da lezione in vista dei prossimi impegni europei perché certamente quella vista a Zagabria è un’Atalanta che ha pagato lo scotto della prima volta ma che nelle prossime gare, se tornerà a giocare il proprio calcio, potrà tentare ancora l’impresa della qualificazione.

    Veniamo al racconto delle due italiane in Champions partendo dalla gara della Juventus.

    Pronti via e come prevedibile è l’Atletico a partire aggressivo anche grazie alla spinta del proprio pubblico. La prima grande occasione arriva al 10° con il talento Joao Felix che impegna Szczesny con un tiro dal limite. La pressione dei Colchoneros è costante ed i bianconeri non riescono a creare niente sino al 35° quando un tiro di Pjanic, deviato, finisce fuori di poco. Nel finale di tempo c’è spazio anche per un tentativo di CR7, troppo debole per impensierire Oblak. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte e la Juve trova subito il vantaggio, Cuadrado riceve, controlla e poi da dentro l’area lascia partire un tiro che s’infila all’incrocio. Il gol carica i bianconeri che superano agevolmente il pressing avversario e sprecano un gran contropiede con Danilo. Al 59° brivido per Szczesny, Gimenez si inserisce bene ma sull’assist di Trippier calcia altissimo. Al 64° arriva il raddoppio, cross pennellato di Alex Sandro per il perfetto colpo di testa di Matuidi. L’Atletico sembra accusare il colpo ma al 70°, su azione da corner, Savic è lesto a girare in rete una sponda di Gimenez. Passano pochi minuti ed Higuain va al tiro impegnando Oblak, sulla ribattuta arriva Matuidi che calcia ma Trippier salva quasi sulla linea. I Colchoneros spingono, Szczesny salva su Vitolo ma non può niente al 90° sul perfetto colpo di testa di Herrera. Al 94° Cristiano Ronaldo s’inventa una giocata straordinaria ma il suo diagonale esce fuori di niente. Finisce così, un 2-2 che lascia un pizzico di amaro in bocca alla squadra di Sarri.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 2-2 (49° Cuadrado (J), 64° Matuidi (J), 70° Savic (A), 90° Herrera (A))

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Trippier, Savic, Gimenez, Renan Lodi (76° Vitolo); Koke, Saul, Thomas (76° Herrera), Lemar (60° Correa); Diego Costa, Joao Felix.

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Khedira (69° Bentancur), Pjanic (87° Ramsey), Matuidi; Cuadrado, Higuain (78° Dybala), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Matuidi (J), Cuadrado (J), Diego Costa (A).

     

    Passiamo ora al racconto della sfida dell’Atalanta.

    Si parte e i padroni di casa passano praticamente subito in vantaggio con Leovac che al 10° è bravo a girare in porta una sua prima conclusione respinta dalla difesa. La reazione atalantina è tutta in un tiro di Gomez che viene deviato in corner. Poco dopo la mezzora, su azione di calcio d’angolo Leovac serve Orsic che conclude senza lasciare scampo a Gollini. Il secondo gol manda al tappeto la Dea e pochi minuti prima del riposo arriva anche il colpo di testa che vale la doppietta per Orsic ed il 3-0 col quale si va al riposo.

    Gasperini prova a cambiare qualcosa con gli ingressi di Malinowsky e Pasalic ma la situazione non cambia molto, anzi dopo una chance per Zapata al 54°, arriva il poker della Dinamo ancora con lo scatenato Orsic che al 68° con un perfetto inserimento si regala la tripletta. I nerazzurri hanno due grosse occasioni con Zapata e Gosens per rendere meno amara la sconfitta ma in entrami casi i due calciatori non riescono a centrare il bersaglio grosso. Finisce così con un netto 0-4 la prima storica gara in Champions League dell’Atalanta.

     

    DINAMO ZAGABRIA – ATALANTA 4-0 (10° Leovac, 31°, 42° 68° Orsic)

    Dinamo Zagabria (4-3-3): Livakovic; Stojanovic, Theophile-Catherine, Peric, Leovac; Moro (73° Gojak), Dilaver, Ademi; Olmo, Petkovic (83° Gavranovic), Orsic (76° Ivanusec).

    Allenatore: Bjelica.

    Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello (46° Malinowsky); Hateboer, Freuler (46° Pasalic), De Roon, Gosens; Gomez; Ilicic (88° Barrow), Zapata.

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Djimsiti (A), De Roon (A), Theophile-Catherine (D), Moro (D), Gosens (A).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata arrivano i pareggi in Olympiacos-Tottenham (2-2) e Bruges-Galatasaray (0-0). Tutto facile per il Bayern Monaco che spazza via 3-0 la Stella Rossa. Gran successo del Psg che si sbarazza per 3-0 del Real Madrid. Nel girone della Juventus colpo esterno della Lokomotiv Mosca che va a vincere 2-1 a Leverkusen. Largo successo per il Manchester City, gruppo dell’Atalanta, che vince 3-0 in casa dello Shakhtar.  

     

  • Juve vola agli ottavi da prima nel girone

    Juve vola agli ottavi da prima nel girone

    Una Juve con diverse assenze e con una formazione decisamente sperimentale, conquista il successo per 2-0 contro la Dinamo Zagabria e si piazza al primo posto del proprio girone.

    L’obiettivo è stato quindi raggiunto, la prestazione non è stata certo esaltante anche contro un avversario non certo trascendentale però quello che voleva mister Allegri è stato ottenuto.

    Come detto il tecnico dei bianconeri, oltre alle assenze di lungo corso, ha lasciato a riposo Buffon, Chiellini, Alex Sandro e Khedira.

    Il primo tempo ha visto la Juventus fare la partita con un possesso palla ma con un gioco piuttosto sterile, un paio di occasioni di cui una di Higuain nei primi minuti.

    Nella ripresa la Juve è entrata in campo con maggiore voglia e maggior intensità ed al 52°, dopo una bell’azione di Lemina, Higuain ha fatto partire il tiro vincente che ha sbloccato la partita ma anche il suo bottino personale. La Dinamo Zagabria non ha avuto una minima reazione ed al 74° la ditta Pjanic-Rugani ha confezionato un gol replay rispetto a quello di sabato scorso contro l’Atalanta. Negli ultimi minuti c’è stato anche il rientro in campo di Dybala che è sembrato già molto tonico.

    Al triplice fischio finale gioisce il popolo bianconero, il primo posto ottenuto è un ottimo risultato ma l’urna dei sorteggi conterrà delle mine vaganti che andremo tra poco ad analizzare.

    JUVENTUS-DINAMO ZAGABRIA 2-0 (52° Higuain, 73° Rugani)

    Juventus (3-4-1-2): Neto; Benatia, Rugani, Evra; Cuadrado, Lemina, Marchisio (74° Sturaro), Pjanic (80° Dybala), Asamoah; Mandzukic (85° Hernanes), Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Dinamo Zagabria (4-3-3): Livakovic; Situm, Sigali, Schildenfeld, Pivaric; Moro (85° Matel), Knezevic, Gojak (57° Fiolic); Soudani (74° Stojanovic), Coric, Fernandes.

    Arbitro: Taylor (Inghilterra).

    Ammoniti: Higuain (J), Evra (J), Coric (D)

     

    Nel girone della Juventus, il Siviglia impatta 0-0 a Lione e si prende il secondo posto. Nel girone E il Bayer Leverkusen, già certo del secondo posto, ha battuto 3-0 il Monaco, già matematicamente primo. Il Tottenham batte il Cska Mosca 3-1 e vola in Europa League. Nel girone F il Borussia Dortmund riesce nell’impresa di rimontare due gol al Real Madrid al Bernabeu e con il gol di Reus al 88° fissa il risultato sul 2-2 e lancia i gialloneri al primo posto e fa scivolare i Blancos nella seconda urna. Nell’altra gara di serata il Legia Varsavia batte lo Sporting 1-0 e conquista l’Europa League. Nel girone G al secondo posto si piazza il Porto che travolge 5-0 il Leicester, che comunque era già primo, e beffa il Copenhagen a cui non basta il successo 2-0 in casa del Bruges. 

    QUALIFICATE COME 1° DEL GIRONE AGLI OTTAVI

    Arsenal, Napoli, Barcellona, Atletico Madrid, Monaco, Borussia Dortmund, Leicester, Juventus.

    QUALIFICATE COME 2° DEL GIRONE AGLI OTTAVI

    Psg, Benfica, Manchester City, Bayern Monaco, Bayer Leverkusen, Real Madrid, Porto, Siviglia

     

  • La Juve cala il poker d’assi a Zagabria

    La Juve cala il poker d’assi a Zagabria

    Tutto facile per la Juve nella trasferta di Zagabria nella seconda giornata di Champions League. I bianconeri di Allegri si sono imposti nettamente per 4-0 contro la Dinamo e le marcature portano tutte firme pesanti: Pjanic, Higuain, Dybala e Dani Alves.

    Una sfida che nella vigilia aveva messo qualche ansia, non certo per il tasso tecnico, decisamente superiore quello della Juve, ma più che altro per la paura di non sfondare il prevedibile muro dei croati e rischiare di compromettere la corsa al primo posto nel girone.

    La gara invece si è messa sul binario giusto, certo c’è voluto un po’ di tempo per scardinare la serratura della difesa della Dinamo Zagabria ma una volta trovato il vantaggio con il tocco di Pjanic la Juve ha dovuto solo subire uno spavento per il pallone colpito di testa da Schildenfeld che si è schiantato sulla traversa. Passata la paura al 31° la Juventus ha deciso di accelerare per aumentare il vantaggio e su un dolcissimo assist di Pjanic ci ha pensato il Pipita Higuain con controllo di petto e conclusione immediata per il 2-0.

    Nella ripresa la gioia dei tisfosi juventini è stata aumentata da “la Joya” argentina, Paulo Dybala infatti con una conclusione di gran potenza e precisione da fuori area al 57° ha trovato il primo gol stagionale che è valso il 3-0 per i suoi. La Dinamo non ha praticamente abbozzato alcuna reazione, la Juve ha avuto altre occasioni, Allegri ha dato una chance anche ai due croati bianconeri, entrambi ex della Dinamo, Pjaca e Mandzukic ma il Poker definitivo lo ha calato Dani Alves che, su calcio di punizione al  85°, ha proseguito il suo momento d’oro dopo i gol al Cagliari e quello, in collaborazione con il difensore rosanero Goldaniga, a Palermo.

    Un successo convincente che, in concomitanza della vittoria del Siviglia per 1-0 contro il Lione, lancia la Juventus in testa al girone a 4 punti come gli andalusi, con un punto di vantaggio sui francesi prossimi avversari nella terza e quarta giornata di Champions League. 

    DINAMO ZAGABRIA-JUVENTUS 0-4 (23° Pjanic, 31° Higuain, 57° Dybala, 85° Dani Alves)

    Dinamo Zagabria (4-3-3): Semper; Situm, Sigali, Schildenfeld, Pivaric; Antolic (72° Machado), Benkovic, Jonas (48° Fiolic); Soudani, Fernandes (58° Hodzic), Pavicic. Allenatore: Sopic.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli (68° Pjaca), Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Khedira, Hernanes, Pjanic (46° Cuadrado), Evra; Higuain (70° Mandzukic), Dybala.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: De Sousa.

    Nelle altre gare di serata pareggio per 2-2 tra Borussia Dortmund e Real Madrid, vittoria per 2-0 dello Sporting Lisbona in casa contro il Legia Varsavia. Successo importantissimo per il Leicester di Ranieri sul campo amico, per 1-0, contro il Porto e nello stesso girone il Copenhagen ha dilagato sconfiggendo nettamente per 4-0, con anche un rigore sbagliato, il Bruges. Glik permette al Monaco di riacciuffare sul 1-1 nel recupero il Bayer Leverkusen. Un gol di Heung-Min Son regala il successo al Tottenham sul campo del Cska Mosca. 

  • Alessandro Matri al Napoli dopo la Supercoppa?

    Alessandro Matri al Napoli dopo la Supercoppa?

    Tanto lavoro per il Napoli in sede di calciomercato per fornire nuovi giocatori utili allo scacchiere tattico del tecnico azzurro Rafa Benitez. (altro…)

  • Vi presentiamo il nuovo acquisto dell’Inter: Mateo Kovacic

    Vi presentiamo il nuovo acquisto dell’Inter: Mateo Kovacic

    Colpo Inter? Chissà, presto per dirlo. Intanto la società nerazzurra piazza l’acquisto in prospettiva. Si tratta di Mateo Kovacic, centrocampista croato classe ’94, in arrivo dalla Dinamo Zagabria, con la quale quest’anno ha avuto modo di giocare anche in Champions League con più che soddisfacenti risultati personali (un po meno di squadra), tanto da attirare su di se l’interesse di Real Madrid e Manchester United. Gli emissari del club di Moratti, con un blitz improvviso e privato, hanno chiuso l’accordo in poche ore con il club croato, versando 11 milioni subito più concordando dei bonus per altri 4 milioni aggiuntivi, mettendo nero su bianco ad un affare da 15 milioni di euro. Un grosso investimento per le casse dell’Inter, arrivato dopo la cessione a titolo definitivo del trequartista brasiliano Coutinho al Liverpool per 10 milioni.

    Stramaccioni così si ritrova finalmente il centrocampista di qualità richiesto per tutta la sessione di mercato invernale. Certo, giovane per giovane, si poteva puntare sul prodotto fatto in casa (Marco Benassi), ma Kovacic ha già esperienza internazionale (nonostante i soli 19 anni) e viene definito come uno dei talenti più puri tra i classe ’94 in tutta Europa.

    Kovacic (a destra) in azione in Champions League contro il Psg © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images
    Kovacic (a destra) in azione in Champions League contro il Psg © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Carriera & caratteristiche – Mateo Kovacic, nato in Austria da genitori croati, muove i primi passi nel mondo del calcio nella squadra della sua città di nascita, il Lask Linz, ma già a 13 anni si trasferisce a Zagabria per l’importante offerta arrivata dalla Dinamo Zagabria. Qui cresce e pur giovanissimo diventa perno della prima squadra, trovandosi tra le mani la maglia da titolare e le chiavi del centrocampo del club croato. Delizia il pubblico in campo nazionale e internazionale, fino alla recentissima firma con l’Inter. Appena sei mesi fa, l’Arsenal arrivò ad offrire 8 milioni di euro ricevendo un netto rifiuto da parte della Dinamo.

    Nasce trequartista, ma presto arretra la sua posizione diventando un vero e proprio regista. Giocatore dotato tecnicamente, possiede un’ottima visione di gioco e una grande personalità che gli permette spesso di provare giocate difficili o azioni personali palla al piede. Kovacic è ambidestro e non si tira indietro quando c’è da ricevere palla in posizione parecchio arretrata. In patria viene descritto come il nuovo Modric, anch’egli passato da trequartista a centrocampista centrale. Le sue caratteristiche gli permettono di inserirsi alla perfezione anche in un centrocampo a due (in un ipotetico 4-2-3-1). L’Inter si ritrova “tra le mani” un giocatore dalle ottime prospettive che da subito potrà offrire un ottimo contributo alla causa interista (permettendogli anche di entrare bene nei meccanismi del calcio italiano).

    Nonostante la giovanissima età, Mateo fa parte in pianta stabile della Nazionale Croata Under 21 e non viene esclusa a breve una convocazione nella Nazionale maggiore. Adesso sta nella società nerazzurra far sbocciare definitivamente il talento di Mateo Kovacic, mettendo in preventivo qualche prestazione non esaltante e non caricandolo di eccessive pressioni.

    Nome e cognome: Mateo Kovacic
    Data e luogo di nascita: 06-05-1994, Linz (Austria)
    Nazionalità: Croata
    Piede preferito: Ambidestro
    Altezza: 1.79
    Squadra attuale: Inter

    Ecco Kovacic in azione in Champions contro il Psg
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  • Champions League, notte fonda per il City. Prova di forza del Psg

    Champions League, notte fonda per il City. Prova di forza del Psg

    Nessun miracolo sportivo. Il Manchester City esce da qualsiasi competizione europea per quest’anno e dovrà concentrare le proprie forze solo sulla conquista della Premier League. Un martedì di Champions League piuttosto scontato, dove in tutti i Gironi si lottava solamente per la terza piazza, valida per la “retrocessione” in Europa League. Non passerà giorni tranquilli Roberto Mancini, manager dei citizens, entrato nella storia per aver terminato il girone del massimo torneo europeo senza neanche una vittoria alla guida di una squadra inglese. Lascia ancora più basiti il quarto posto finale, sotto club come Dortmund e Ajax, costruiti senza grossi investimenti. Le spese folli, gli stipendi milionari e i tanti giocatori acquistati negli ultimi anni non sostituiscono l’esperienza internazionale e la storia di un club.

    Il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti invece ottiene un’ottima vittoria interna contro il Porto e conquista la prima posizione nel Gruppo A, mettendo a tacere varie voci che vedevano l’ex tecnico di Milan e Chelsea lontano da Parigi. Prestazione convincente con le reti degli “ex italiani” Thiago Silva e Lavezzi (con l’aiuto del portiere avversario Helton). Per i francesi, nella Fase ad Eliminazione Diretta, c’è il rischio di incontrare Real Madrid o Milan.

    Ezequiel Lavezzi
    Lavezzi trascina il Psg al primo posto nel Gruppo A © Dean/Getty Images

    GRUPPO A – Oltre al match appena citato tra Psg e Porto, finita 2-1 a favore dei francesi che si prendono il primo posto del girone. L’altra sfida Dinamo Zagabria-Dinamo Kiev termina 1-1, con il pareggio croato arrivato nei minuti finali con un calcio di rigore. Partita segnata dalla forte nevicata che ha provocato anche la sospensione della gara per qualche minuto.

    Dinamo Zagabria – Dinamo Kiev 1-1 — 45′ Yarmolenko (K), 94′ Krstanovic (rig) (Z)
    Paris Saint Germain – Porto 2-1 — 29′ Thiago Silva (Psg), 33′ Martinez (Por), 60′ Lavezzi (Psg)

    Classifica Finale: Psg 15; Porto 13; Dinamo Kiev 5; Dinamo Zagabria 1.

    GRUPPO B – Schalke e Arsenal si giocavano a distanza la prima posizione. I tedeschi vengono fermati sull’1-1 dal Montpellier che saluta la Champions League davanti al proprio pubblico con una buona prestazione e il secondo punto conquistato. Gli inglesi invece, dopo il vantaggio iniziale con la rete di Rosicky crollano e subiscono la rimonta greca sprecando l’occasione di passare il gruppo come prima classificata.

    Montpellier – Schalke 1-1 — 55′ Howedes (S), 58′ Herrera (M)
    Olympiakos – Arsenal 2-1 — 38′ Rosicky (A), 64′ Maniatis (O), 73′ Mitroglou (O)

    Classifica Finale: Schalke 12; Arsenal 10; Olympiakos 9; Montpellier 2.

    GRUPPO C – La sfida a distanza tra Zenit e Anderlecht (per il terzo posto) è andata alla squadra russa, capace di vincere a San Siro contro un Milan fortemente indebolito per l’ampio turn over. La squadra belga invece non va oltre un 2-2 in Spagna contro il Malaga e saluta Champions ed Europa League.

    Malaga – Anderlecht 2-2 — 44′ Duda (M), 50′ Jovanovic (A), 61′ Duda (M), 90′ Mbokani (A)
    Milan – Zenit 0-1 — 35′ Danny

    Classifica Finale: Malaga 12; Milan 8; Zenit 7; Anderlecht 5.

    GRUPPO D – Il Girone di Ferro è giunto al termine. Borussia Dortmund e Real Madrid già qualificate (rispettivamente in prima e seconda posizione) superano abbastanza facilmente Manchester City e Ajax e lasciano invariate le posizioni in classifica. Gli olandesi retrocedono in Europa League e per gli inglese è notte fonda.

    Borussia Dortmund – Manchester City 1-0 — 57′ Schieber
    Real Madrid – Ajax 4-1 — 13′ Ronaldo (R), 28′ Callejon (R), 48′ Kakà (R), 59′ Boerrigter (A), 87′ Callejon (R)

    Classifica Finale: Borussia Dortmund 14; Real Madrid 11; Ajax 4; Manchester City 3.

  • Programma Champions League, il Psg gioca per il primo posto

    Programma Champions League, il Psg gioca per il primo posto

    Programma Champions League. Pochi verdetti da assegnare quest’oggi nella massima competizione europea per club. Nei quattro gironi infatti sono già state assegnate le prime due posizioni per ciascun gruppo e le maggiori emozioni arriveranno dai Gironi C e D dove è ancora da stabilire la terza posizione, valida per la “retrocessione” in Europa League. Se la giocheranno Zenit, Anderlecht e Manchester City, Ajax. Da seguire con particolare attenzione la partita tra Paris Saint Germain e Porto che si sfideranno per il primo posto nel Gruppo A. I portoghesi hanno un punto di vantaggio e avranno a disposizione due risultati su tre. Nel Gruppo B la situazione è simile, visto il vantaggio minimo dello Schalke sull’Arsenal. I tedeschi verranno ospitati dal Montpellier mentre gli inglesi dall’Olympiakos.

    GRUPPO A

    Psg e Porto nello scontro diretto odierno si giocheranno il primo posto nel girone. I portoghesi partono con la possibilità di conquistare due risultati su tre. Inutile invece, la partita tra Dinamo Zagabria e Dinamo Kiev, con gli ucraini ormai sicuri del terzo posto, valido per il passaggio all’Europa League.

    Carlo Ancelotti
    Ancelotti in conferenza stampa © Franck Fife/AFP/Getty Images

    Dinamo Zagabria (4-1-4-1): Kelava; Vrsaljko, Vida, Simunic, Ibanez; Ademi; Brozovic, Sammir, Kovacic, Cop; Beqiraj.
    Dinamo Kiev (4-2-3-1): Shovkovskiy; Silva, Mikhalik, Khacheridi, Taiwo; Vukojevic, Veloso; Mehmedi, Garmash, Raffael; Brown.

    Psg (4-3-3): Sirigu; Jallet, Alex, Thiago Silva, Maxwell; Sissoko, Verratti, Matuidi; Lavezzi, Ibrahimovic, Menez.
    Porto (4-3-3): Helton; Danilo, Otamendi, Mangala, Alex; Moutinho, Fernando, L.Gonzalez; Varela, J.Martinez, J.Rodriguez.

    GRUPPO B

    Per il passaggio del turno alla prossima fase di Champions League è tutto deciso. Schalke e Arsenal daranno il massimo per conquistare la prima posizione che potrebbe anche non servire per evitare squadre di alto livello. Per il Montpellier, esordiente in questa Coppa, è tempo di saluti.

    Montpellier (4-2-3-1):Jourdren; Congrè, Yanga-Mbiwa, Hilton, Deplagne; Pitau, Estrada; Mounier, Belhanda, Cabella; Charbonnier.
    Schalke (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Howedes, Metzelder, Fuchs; Jones, Neustadter; Holtby, Pukki, Draxler; Huntelaar.

    Olympiacos (4-2-3-1): Carroll; Diakite, Siovas, Manolas, Torossidis; Maniatis, Modesto; Abdoun, Machado, Greco; Djebbour.
    Arsenal (4-4-2): Szczesny; Monteiro, Jenkison, Vermaelen, Squillaci; Rosicky, Chamberlain, Arshavin, Ramsey; Chamakh, Gervinho.

    GRUPPO C

    Malaga e Milan, già qualificate rispettivamente come prima e seconda, avranno il compito di stabilire la terza forza del girone. Gli spagnoli ospiteranno l’Anderlecht, mentre i rossoneri lo Zenit. In caso di arrivo a pari punti, passerebbe lo Zenit. Si parte da 4 punti per ciascuno.

    Malaga (4-2-3-1): Kameni; Jesus Gamez, Weligton, Sergio Sanchez, Eliseu; Camacho, Toulalan; Seba Fernandez, Isco, Joaquin; Santa Cruz.
    Anderlecht (4-2-3-1): Proto; Gillet, Kouyaté, Juhasz, Safari; Bruno, Biglia; Kljestan, Jovanovic, Praet, Mbokani.

    GRUPPO D

    Il Girone di Ferro è giunto al termine. Borussia Dortmund e Real Madrid hanno conquistato la qualificazione con un turno d’anticipo e adesso saranno pronte a battagliare contro Manchester City e Ajax per decidere chi tra le due squadre potrà competere in Europa League. Gli olandesi partono con un punto in più in classifica e in caso di vittoria al Santiago Bernabeu potranno “festeggiare” il terzo posto senza aspettare l’esito dell’altro match.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Santana, Hummels, Schmelzer; Leitner, Gundogan; Blaszczykowski, Reus, Grosskreutz; Lewandowski.
    Manchester City (4-2-3-1): Hart; Maicon, Kompany, Nastasic, Zabaleta; Barry, Javi Garcia; Milner, Aguero, Nasri; Balotelli.

    Real Madrid (4-2-3-1): Adan; Nacho, Varane, Pepe, Coentrao; Khedira, Modric; Callejon, Ozil, C.Ronaldo; Benzema.
    Ajax (4-3-3): Vermeer; Van Rhijn, Alderweireld, Moisander, Blind; De Jong, Poulsen, Eriksen; Boerrigter, Hoesen, Fischer.

  • Champions League, il Psg cerca il punto qualificazione. Addio City?

    Champions League, il Psg cerca il punto qualificazione. Addio City?

    Archiviata, per quanto riguarda il calcio italiano, l’ottima vittoria juventina in casa contro il Chelsea (che di fatto ha provocato l’esonero di Di Matteo dalla panchina dei blues). Ora si pensa al Milan e alle partite del mercoledì di Champions League. La sfida madre di questa sera è sicuramente Manchester City-Real Madrid che, nonostante la quasi eliminazione degli inglesi dalla competizione, regalerà sicuramente tanti gol e tanto spettacolo, con Mancini per nulla disposto a concedere la passerella d’onore a Mourinho, che in caso di vittoria conquisterebbe la qualificazione per il prossimo turno. Al Psg (che arriva da una doppia sconfitta in campionato) invece basterebbe conquistare un solo punto nella trasferta in Ucraina contro la Dinamo Kiev.

    La quinta giornata della Fase a Gironi dell Champions League offre anche la doppia sfida interna di Arsenal e Schalke 04, che in caso di doppia vittoria potrebbero strappare il pass qualificazione con una giornata d’anticipo. Sfida da testa-coda nel Gruppo C (quello dei Milan) con il match Zenit-Malaga. I russi cercano i tre punti contro gli spagnoli (già qualificati) che permetterebbe ai ragazzi di Spalletti di rimanere in gioco fino all’ultima giornata.

    Paris Saint Germain
    Il Psg si prepara alla sfida contro la Dinamo Kiev © Sergei Supinsky/Getty Images

    GRUPPO A

    Il Porto, già qualificato, ospita la Dinamo Zagabria nella partita più inutile della giornata. Infatti i croati sono fuori dai giochi e non lottano neanche per un terzo posto che garantirebbe l’Europa League. Nell’altro match, la Dinamo Kiev ospita il Paris Saint Germain e cercherà di approfittare del periodo non brillantissimo dei parigini per strappare una vittoria che riaprirebbe il discorso qualificazione. Ai francesi basta un pareggio per strappare il pass.

    Dinamo Kiev (4-2-3-1): Koval; Betao, Mikhalik, Kacheridi, Taiwo; Miguel Veloso, Vukojevic; Yarmolenkho, Milevskiy, Gusev; Ideye Brown.
    Psg (4-3-3): Sirigu; Van der Wiel, Thiago Silva, Sakho, Maxwell; Sissoko, Verratti, Matuidi; Nenè, Ibrahimovic, Lavezzi.

    Porto (4-3-3): Helton; Danilo, Aboulaye, Otamendi, Mangala; Lucho Gonzalez, Defour, Moutinho; Varela, Jackson Martinez, James Rodriguez.
    Dinamo Zagabria (4-3-3): Kelava; Vrsaliko, Vida, Simunic, Pivaric; Halilovic, Ademi, Kovacic; Cop, Sammir, Beqiray.

    GRUPPO B

    L’Arsenal ospiterà all’Emirates Stadium i francesi del Montpellier ultimo in classifica e ormai fuori da ogni competizione europea. Gli inglesi punteranno ai 3 punti che potrebbero garantire la qualificazione. Tutto dipenderà dalla sfida Schalke-Olympiakos. In caso di contemporanea vittoria tedesca, le due squadre festeggerebbero il passaggio del turno, altrimenti, bisognerà attendere all’ultima giornata.

    Arsenal (4-2-3-1): Szcesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Vermaelen; Wilshere, Arteta; Chamberlain, Cazorla, Podolski; Giroud.
    Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Yanga-Mbiwa, Congrè, El Koutari, Bedimo; Estrada, Saihi; Mounier, Belhanda, Cabella; Charbonnier.

    Schalke (4-2-3-1): Unnerstall; Howedes, Papadopoulos, Matip, Fuchs; Jones, Neustdater; Farfan, Holtby, Draxler; Huntelaar.
    Olympiacos (4-2-3-1): Carroll; Torosidis, Contrera, Manolas, Holebas; Modesto, Maniatis; Abdoun, Fuster, Machado; Mitroglou.

    GRUPPO C

    Il Malaga sorprendentemente già qualificato per la Fase ad eliminazione diretta, affronterà la lunga trasferta russa, ospite della squadra di Spalletti. Leggero turn over per Pellegrini (mister degli spagnoli) che potrebbe approfittare di questa partita per far giocare i ragazzi meno utilizzati fino a questo momento. La gara si giocherà alle 18. Trasferta in Belgio per il Milan, che verrà ospitato dall’Anderlecht. Si cercano i tre punti che potrebbero portare alla qualificazione al prossima turno (se il Malaga dovesse bloccare lo Zenit).

    Zenit (4-3-3): Malafeev; Anyukov, Bruno Alves, Lombaerts, Hubocan; Shirokov, Denisov, Witsel; Bystrov, Kerzhakov, Danny.
    Malaga (4-2-3-1): Caballero; Jesus Gamez, Weligton, Demichelis, Monreal; Camacho, Toulalan; Portillo, Isco, Eliseu; Santa Cruz.

    GRUPPO D

    Il Girone di Ferro oggi potrebbe avere i suoi verdetti. Le due squadre che comandano il gruppo affronteranno una doppia sfida esterna. Il Dortmund giocherà all’Amsterdam Arena, in una sfida che si preannuncia spettacolare tra due squadre che fanno del gioco propositivo il loro marchio di fabbrica. Il Real Madrid invece faranno visita agli ormai spacciati inglesi del Manchester City. Un doppio pareggio permetterebbe a Dortmund e Real Madrid di qualificarsi alla prossima fase della Champions League.

    Ajax (4-3-3): Vermeer; Van Rhijn, Alderweireld, Moisander, Blind; De Jong, Poulsen, Schone; Boerrigter, Eriksen, Fisher.
    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Gundogan, S.Bender; Balszczykowski, Gotze, Reus; Lewandowski.

    Manchester City (4-2-3-1): Hart; Maicon, Kompany, Nastasic, Kolarov; Yaya Tourè, Barry; Silva, Tevez, Nasri; Aguero.
    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Pepe, Sergio Ramos, Coentrao; Xabi Alonso, Khedira; Di Maria, Ozil, C.Ronaldo; Benzema.

  • Champions League, ennesima delusione per Mancini. City quasi fuori

    Champions League, ennesima delusione per Mancini. City quasi fuori

    Il martedì europeo ha portato i primi verdetti. Malaga e Porto qualificate aritmeticamente alla fase ad eliminazione diretta della Champions League. Per la squadra spagnola è stata una giornata storica, visto che mai aveva partecipato alla massima competizione europea. Il club è stato costretto a cedere in estate diversi elementi importanti della rosa per evitare un possibile fallimento, causato del passo indietro dalla carica di presidente dell’emiro Al Ahmed Al Thani, che dopo aver sperperato milioni di euro in due anni, si è allontanato dai vertici societari. Per il club portoghese invece è l’ennesima conferma dell’ottima gestione societaria. Nonostante la cessione di Hulk ha conquistato la qualificazione alla prossima fase con due turni d’anticipo.

    Ma la novità di giornata è l’ennesimo passo falso del Manchester City in campo europeo. Nella gara casalinga contro l’Ajax servivano solamente i tre punti ma è arrivato un deludentissimo 2-2, anche se con qualche recriminazione. Il manager del club inglese, Roberto Mancini, a fine partita, prima si scaglia contro gli arbitri sfogandosi in italiano con un limpidissimo “ridicoli!“, poi nelle interviste post gara lascia intendere di non avere più speranze per una qualificazione al prossimo turno ma lancia una piccola frecciatina agli arbitri: “In Champions League gli arbitri dovrebbero avere più qualità, questa è la partita che ci poteva far rimanere ancora in corsa, meritavamo di vincere, abbiamo fatto degli errori nelle scorse partite, ma siamo stati sfortunati“. Chissà come prenderà il suo presidente l’ennesima eliminazione dalla Champions League, non proprio il torneo preferito del Mancio che ora si ritrova costretto a vincere la Premier per poter guidare la formazione di Manchester anche la prossima stagione.

    Roberto Mancini
    Mancini protesta a fine partita con i direttori di gara © Alex Livesey/Getty Images

    La speranza è l’ultima a morire e nonostante i soli due punti in classifica, Roberto Mancini ha l’obbligo di provarci fino alla fine anche se sinceramente, solo un miracolo sportivo potrebbe garantire il passaggio del turno al Manchester City.

    GRUPPO A

    Il Gruppo A viene guidato da Porto e Paris Saint Germain rispettivamente con 10 e 9 punti. Se per i portoghesi la qualificazione al prossimo turno è già garantita, ai ragazzi di Ancelotti serve un solo punto. Il 4-0 (4 assist di Ibrahimovic) rifilato alla Dinamo Zagabria al Parco dei Principi dimostra la grande superiorità del club francese. Nell’altro incontro del girone, scialbo 0-0 tra Dinamo Kiev e Porto.

    Dinamo Kiev-Porto 0-0
    Psg-Dinamo Zagabria 4-0 – 16′ Alex, 61′ Matuidi, 65′ Menez, 80′ Hoarau

    Classifica: Porto 10, Paris Saint Germain 9, Dinamo Kiev 4, Dinamo Zagabria 0.

    GRUPPO B

    Completamente aperto il secondo girone di questa Champions League. Con il pareggio spettacolare per 2-2 tra Schalke e Arsenal e la vittoria interna dell’Olympiakos ai danni del Montpellier si riaprono i giochi, con i greci che si avvicinano in modo minaccioso alla coppia di testa tedesca-inglese. I ragazzi di Wenger, mostrano la loro fragilità giovanile facendosi rimontare uno 0-2 conquistato nei primi venticinque minuti di gioco. Tutto facile invece per l’Olympiakos che vince 3-1 contro i francesi.

    Olympiakos-Montpellier 3-1 – 4′ Machado (O), 67′ Belhanda (rig) (M), 80′ Greco (O), 82′ Mitroglou (O)
    Schalke 04-Arsenal 2-2 – 18′ Walcott (A), 26′ Giroud (A), 47′ Huntelaar (S), 67′ Farfan (S)

    Classifica: Schalke 04 8, Arsenal 7, Olympiakos 6, Montpellier 1.

    GRUPPO C

    Come detto ad inizio articolo, il Malaga è matematicamente qualificato al prossimo turno della Champions League, grazie al punto conquistato a San Siro. Nell’altra sfida del girone, ottima vittoria casalinga per l’Anderlecht contro lo Zenit che permette al club milanista di rimanere in corsa per il passaggio del turno, stazionando ancora al secondo posto.

    Anderlecht-Zenit San Pietroburgo 1-0 – 17′ Mbokani
    Milan-Malaga 1-1 – 40′ Eliseu (Ma), 73′ Pato (Mi)

    Classifica: Malaga 10, Milan 5, Anderlecht 4, Zenit San Pietroburgo 3.

    GRUPPO D

    Il girone di ferro, così venne definito qualche minuto dopo i sorteggi. Il Manchester City non va oltre il 2-2 casalingo contro l’Ajax, recuperando uno svantaggio iniziare di 0-2 e recriminando per un gol regolare non convalidato e per un rigore non concesso a fine gara. La squadra inglese per qualificarsi ha bisogno di un vero e proprio miracolo. Stesso risultato nell’altra sfida del girone tra Real Madrid e Borussia Dortmund che permette ad entrambe di avvicinarsi notevolmente al prossimo turno della massima competizione europea.

    Manchester City-Ajax 2-2 – 10′, 17′ De Jong (A), 22′ Y.Toure (M), 73′ Aguero (M)
    Real Madrid-Borussia Dortmund 2-2 – 28′ Reus (B), 34′ Pepe (R), 45′ aut. Arbeloa (B), 89′ Ozil (R)

    Classifica: Borussia Dortmund 8, Real Madrid 7, Ajax 4, Manchester City 2.