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  • Blitz in Germania per Marotta: i tifosi sognano Dzeko

    Giorni frenetici per il dg della Juventus Beppe Marotta segnalato in queste ore in Germania per parlare con diversi procuratori. Partito questa mattina per la Spagna per cercare un accordo con l’Atletico Madrid per il riscatto di Tiago e prender informazioni su Aguero inaspettatamente oggi pomeriggio pare esser volato in Germania.

    A riferire la sua nuova destinazione è stato lo stesso Marotta intercettato da Sky. Gli interessi bianconeri in Germania sono molteplici: con il Bayern Monaco c’è l’interesse per Robben e Ribery e Schweinsteiger, con il Wolfsburg per Dzeko e Barzagli. C’è la necessità anche di piazzare Diego che Marotta cercherà di inserire come parziale contropartita tecnica.

    Difficile arrivare a Ribery ma non a Dzeko che per i tifosi della Vecchia Signora pare esser all’apice degli indici di gradimento.

  • Milan: anche Diego tra i papabili del colpo

    Il presidente Berlusconi ha promesso un colpo di mercato e esperti di mercato e tifosi sono alla spasmodica ricerca del nome del prescelto. L’identikit è quello di un uomo d’attacco, con un costo d’acquisto non superiore ai 20 milioni e sopratutto con un ingaggio inferiore a 4 milioni di euro.

    Da scartare a priori dunque top player del livello di Torres, Ibrahimovic e Adebayor il colpo promesso da Berlusconi potrebbe esser dunque:

    Il brasiliano Paulo Henrique. Il “Ganso” fantasista del Santos potrebbe liberarsi per una cifra vicina ai 15 milioni di euro e si accontenterebbe di un ingaggio intorno ai 2 milioni di euro. Sarebbe il fantasista di Allegri e il sostituto di Kaka per caratteristiche fisiche- Su Henrique c’è però la resistenza del suo attuale presidente e l’interesse concreto del Real Madrid.

    Sempre nel Santos è riesploso Hernaness, vecchio pallino rossonero e di Leonardo in particolare. L’exploit del centrocampista in coppa Libertadores lo hanno fatto ritornare in auge. Meno attaccante di Henrique potrebbe liberarsi per una cifra vicina ai 12 milioni di euro.

    Colpi possibili sono i “soliti noti” Luis Fabiano e Milos Krasic, spesso accostati ai rossoneri e raggiungibili per cifre non esplosivie. Ma il nome nuovo è quello di Diego Ribas da Acuna, in arte Diego. Il fantasista juventino ha vissuto una stagione incolore in bianconero ma i tifosi rossoneri hanno ancora in mente il giocatore che con il Wolfsburg impressionò San Siro in Europa League.

    Fuori dai programmi di Del Neri potrebbe rilanciarsi nella colonia brasiliana del Milan e con un allenatore che non prescinde dal fantasista.

  • Juve: Diego a Madrid per avere Aguero

    Nuova puntata sul caso Diego: il brasiliano acquistato solo un anno fa con un grosso investimento da 25 milioni di euro non ha reso secondo le aspettative disputando una stagione alquanto deludente.
    Il nuovo staff dirigenziale della società bianconera, in primis il Direttore Generale Giuseppe Marotta, sta lavorando per cercare di ottenere il massimo profitto dalla eventuale cessione di Diego, data la pesante svalutazione arrivata dopo un’annata così negativa e anche sfortunata.
    Nelle idee juventine sta prendendo largo l’idea di portare a Torino Sergio aguero, stella dell’Atletico Madrid vincitore dell’Europa League quest’anno. “El Kun” ha un costo abbastanza elevato ma la Juve punta sulla volontà del giocatore di lasciare gli spagnoli sentendosi ormai maturo per un grande club europeo. Inutile dire che su Aguero ci sono le più importanti squadre europpe, in Italia in prima fila ci sarebbe l’Inter, ma anche le altre possono far leva sull’attrazione della Champions League, cosa che invece non può mettere sul piatto la Juventus che è condannata ai preliminari di Europa League dal settimo posto ottenuto questa stagione nel campionato.
    La cosa certa è che l’Atletico Madrid vuole vendere il suo asso per monetizzare al massimo, la Juve vorrebbe prenderlo. il Chelsea, temibile concorrente, ha fatto ultimamente più di un passo indietro, visto che Carlo Ancelotti ritiene completo e soddisfacente il suo reparto offensivo. La conferma che “El Kun” possa lasciare a breve i Colchoneros è, infatti, arrivata direttamente da Quique Sánchez Flores, l’allenatore del club madrileno:

    • Sergio è un grandissimo giocatore ed è chiaro che ogni stagione ci siano molti club interessati a lui. Ma prometto ai nostri tifosi che anche in caso di una sua cessione potranno stare tranquilli perché costruiremo una grande squadra“.

    Parole che sembrano preparare il terreno a un addio che non sarebbe digerito in modo agevole.
    Il problema dell’Atletico, a questo punto, è quello di monetizzare al massimo la cessione e magari sostituire Agüero con un giocatore che possa in qualche modo intrigare i tifosi. Ecco perché l’idea di uno scambio potrebbe interessare e il nome di Diego Ribas da Cunha avere le caratteristiche giuste. Oltre ad un sostanzioso conguaglio in denaro e forse inserendo nella trattativa la rimanente quota di Tiago.
    Insomma tutto sarebbe pronto per essere discusso, anche se c’è da dire che Diego è stato oggetto di inserimenti in svariate trattative come ad esempio quelle di Frank Ribery e di Edin Dzeko rispettivamente intavolate con Bayern Monaco e Wolfsburg.
    resta da vedere se ancora il brasiliano della Juve riuscirà a far gola a qualche prestigiosa squadra, altrimenti si proverà a dargli una seconda possibilità aTorino.

  • Juventus: Palombo seguirà Marotta e Del Neri. Pazzini “ni”, Cassano resta alla Samp

    Juventus: Palombo seguirà Marotta e Del Neri. Pazzini “ni”, Cassano resta alla Samp

    Da mercoledì Luigi Del Neri sarà a tutti gli effetti il nuovo allenatore della Juventus, il terzo tassello del nuovo corso bianconero dopo le nomine di Andrea Agnelli alla presidenza del club e di Beppe Marotta che assumerà il ruolo di direttore generale. Tutto questo tra due giorni quando si riunirà il CdA della Juventus.
    Voluto fortemente da Marotta, Del Neri, a 60 anni, avrà la possibilità di giocarsi la sua grande occasione in un top club dopo le brevi parentesi Porto (durata solo qualche giorno) e Roma e le avventure, alcune fortunate altre meno, nelle provinciali a partire dalla favola Chievo Verona, passando per Palermo, Atalanta e arrivando infine a quella Sampdoria portata in Champions League a distanza di 18 anni.

    Ma l’esodo sull’asse Genoa – Torino non dovrebbe essere finito qui: infatti il principale obiettivo dell’accoppiata Marotta – Del Neri è il centrocampista Angelo Palombo, una vita trascorsa in blucerchiato. Il capitano dei doriani sarebbe un ottimo acquisto e quello di cui la Juventus aveva bisogno nella zona nevralgica del campo. Unica controindicazione il costo del cartellino: Garrone chiede 20 milioni di euro che, per un giocatore di 28 anni, sembra piuttosto elevato. In ogni caso non ci dovrebbe essere nessuna complicazione per la trattativa data l’amicizia e il rapporto di lavoro durato per 8 lunghi anni tra presidente ed ex ad blucerchiato che, per far abbassare il prezzo, inserirà qualche contropartita tecnica.
    Palombo non dovrebbe però essere l’unico. Nella lista della spesa ci sono anche Pazzini e Ziegler: l’attaccante, che ha trascinato la Samp alla conquista del quarto posto con le sue 19 reti in campionato, potrebbe approdare a Torino l’anno prossimo e sostituire il partente Trezeguet nel pacchetto dei centravanti bianconeri. Difficile però che Garrone si privi del “Pazzo” visto che i doriani dovranno mantenere anche nella prossima stagione una rosa all’altezza per ben figurare in Champions League. Al momento le possibilità che arrivi a Torino sono del 50%; sono maggiori invece quelle del terzino sinistro svizzero che andrebbe a prendere il posto di Grosso, bocciato dalla nuova dirigenza, nello scacchiere bianconero.
    Non si muoverà invece da Genova Antonio Cassano, che con la partenza di Palombo, diventerebbe il nuovo capitano e leader indiscusso della Samp.

    Infine la Juventus dovrà cercare di accaparrarsi in sede di mercato nuove ali che facciano al caso del 4-4-2 di Del Neri mentre Diego, visto l’investimento ingente di quasi 25 milioni di euro della passata stagione, avrà a disposizione un’altra chance e dimostrare tutto il suo valore non più da trequartista ma da seconda punta.

  • Juventus: Zac tentato dalla difesa a 3, out Sissoko

    Zaccheroni è fortemente tentato di schierare la difesa a tre. Vista l’assenza di Jonathan Zebina e il rientro di Martin Caceres, il tecnico bianconero potrebbe schierare Fabio Cannavaro, Nicola Legrottaglie e Giorgio Chiellini davanti a Gigi Buffon. A centrocampo proprio Caceres prenderà posto sulla fascia destra, Felipe Melo e Claudio Marchisio al centro e Grosso (o De Ceglie) sulla fascia sinistra. Davanti Diego a sostegno di Vincenzino Iaquinta e del capitano Alessandro Del Piero. David Trezeguet dovrebbe recuperare per la panchina. Ancora out Sissoko, Giovinco e Grygera.

    A proposito del maliano bisognerà valutare attentamente le sue condizioni, il rischio di aver terminato la stagione in anticipo è forte ma si vuole evitare in casa bianconera, il riproporsi degli stessi eventi dello scorso anno, quando per un guaio al piede Sissoko saltò tutta la preparazione estiva e tutta la prima parte del campionato, non riuscendo mai ad entrare in condizione una volta ritornato a calcare i campi. Molta prudenza e tanta scrupolosità sono la parola d’ordine in casa Juve, visto che il giocatore africano sarà uno dei punti fermi della nuova squadra del prossimo anno.

  • Juventus: nuova dirigenza, un budget di 80 milioni e il ritorno di Nedved

    Juventus: nuova dirigenza, un budget di 80 milioni e il ritorno di Nedved

    Una rivoluzione in casa Juventus per riscattare una stagione caratterizzata da ombre più che luci era necessaria ed è solo all’inizio: troppo mortificante il sesto posto in classifica a -19 dall’Inter capolista, a 6 punti dalla qualificazione in Champions a sole tre giornate dalla fine, un cammino in Europa disastroso e figuracce su tutti i campi d’Italia e non solo che rischia di infangare in modo indelebile la storia gloriosa della Vecchia Signora.
    La ricostruzione doveva partire necessariamente dai vertici societari: l’altro ieri John Elkann, maggior azionista nonchè presidente Exor e Fiat che detiene il 60% della Juventus, ha affidato al cugino Andrea Agnelli la presidenza del club bianconero che verrà investito ufficialmente dalla carica al prossimo consiglio di amministrazione in programma a fine stagione. E’ evidente che la strategia della famiglia (Agnelli – Elkann ndr) è stata quella di tornare in prima linea per assicuare un futuro più roseo dopo le vicissitudini e, ripetiamo, le mortificazioni di questa annata “maledetta”.

    Scelto il presidente del nuovo corso, l’altro obiettivo è quello di dotare l’organigramma del club di una persona che conosca bene il calcio, in grado di gestire, di fare da collante tra società e giocatori e fare da parafulmine quando occorre, in pratica il ruolo che per tanto tempo è stato di Luciano Moggi: il nuovo direttore generale sarà con ogni probabilità Beppe Marotta, attuale ad della Sampdoria e cultore, tra le altre cose, del settore giovanile. Con l’arrivo di Marotta verrà ridimensionato il ruolo del tuttofare, con scarsissimi risultati, Jean Claude Blanc: il manager francese tornerà alle origini e si occuperà soltanto della parte economica del club, incarico che ricopriva al suo arrivo alla Juventus e svolto, peraltro, egregiamente.
    Inoltre un posto da dirigente potrebbe trovarlo anche Pavel Nedved che, secondo il suo ex procuratore Raiola, con Andrea Agnelli presidente è molto probabile. Il giocatore ceco, ritiratosi alla fine della scorsa stagione, aveva avuto dei dissidi con l’attuale dirigenza che lo aveva costretto a dare l’addio alla Juventus e al calcio giocato; con il giovane Agnelli al timone di comando le cose potrebbero cambiare radicalmente ed accettare così un incarico in società o nel settore giovanile. Comunque sia sarà un gradito ritorno, un idolo per i tifosi bianconeri che non lo hanno mai dimenticato.

    Chiusa la parentesi dedicata alla dirigenza, passiamo alle questioni tecniche: è inutile continuare a nascondersi dietro un dito con smentite varie e scelte rimandate a fine stagione; il nuovo allenatore sarà Rafael Benitez, si attende soltanto la fine della stagione per darne l’ufficialità (qualcuno dice che abbia già firmato addirittura un pre-contratto). Molti considerano la scelta di Benitez, grande motivatore, come quella giusta per riportare la Juventus agli antichi splendori, lavorando prima sulla testa dei giocatori e poi sulle gambe.
    Il tecnico spagnolo, però, ha richiesto enormi sacrifici economici per spostarsi da Liverpool, che lo lascerà partire senza problemi per sbarazzarsi di un ingaggio pesante e contenere la crisi finanziaria che sta attraversando al momento il club del Merseyside. Elkann gli ha garantito i 4 milioni di euro di ingaggio annui, più bonus e premi, per le prossime 3 stagioni (esattamente quello che percepiva nel club inglese), il ruolo di manager all’inglese con pieni poteri decisionali per quanto riguarda il calciomercato ma, cosa più importante, il consistente investimento triennale di 200 milioni di euro, vale a dire un budget per questa stagione di 80 milioni, che potrà spendere a suo piacimento.

    Obiettivi principali del tecnico sono Fernando Torres (più un sogno che realtà) e Edin Dzeko: l’attaccante spagnolo ha già dichiarato di voler lasciare la Premier League per giocare in un altro campionato (una coincidenza?) ma l’elevato costo del cartellino (il Liverpool non lo venderà per meno di 60 milioni di euro) ne pregiudicano una possibile trattativa. A meno che non si ceda qualche giocatore illustre (Buffon, Felipe Melo, Diego, Amauri su tutti) per racimolare qualche milioncino in più e arrotondare gli 80 messi a disposizione dalla società. Torres è il pupillo di Benitez ma nonostante tutto sarà difficile portarlo con se a Torino. Ed è per questo che Rafa vorrebbe puntare su Dzeko: l’attaccante bosniaco, che è stato ad un passo dall’indossare la maglia del Milan ma seguito anche con attenzione dagli uomini di mercato bianconeri, sembra essere l’alternativa adatta a Torres. Il Wolfsburg chiede 30-35 milioni, l’affare può andare in porto. Occhi puntati anche su Pazzini e Gilardino, anche loro nelle mire del nuovo tecnico e di Marotta.
    Da Liverpool arriveranno sicuramente Dirk Kuyt e Javier Mascherano: per l’attaccante olandese, ottimo per il gioco di Benitez in cui è capace di ricoprire vari ruoli dalla prima punta all’esterno offensivo, ci vorranno non più di una decina di milioni; per il centrocampista argentino anche meno. L’arrivo dei due giocatori porterà alle cessioni sicure di Trezeguet e Camoranesi oltre quella di Sissoko, arrivato alla Juventus proprio dal Liverpool per la difficile convivenza con Benitez. Negli ultimi giorni si è parlato anche di un ritorno di fiamma per Aquilani (per lui l’investimento però si aggirà sui 20 milioni).
    Capitolo difensori. La retroguardia bianconera è da svecchiare: Legrottaglie, Cannavaro, Zebina, Grosso sono sul viale del tramonto mentre Grygera e De Ceglie non offrono molte garanzie. Gli unici sicuri del posto in squadra e su cui Benitez ha intenzione di rifondare la difesa sono Chiellini e Caceres che verrà riscattato per 7 milioni dal Barcellona e che presumibilmente verranno affiancati da Kjaer, ormai la trattativa con il Palermo è in fase avanzata e potrebbe chiudersi con esito positivo. Costo dell’operazione 15 milioni ma le pretese rosanero potrebbero abbassarsi se i bianconeri inseriranno qualche buon giovane di prospettiva nella trattativa. Ma non c’è solo il danese: Mexes continua ad interessare considerando anche che Ranieri nella Roma gli preferisce Burdisso nel suo ruolo; difficile però che arrivino entrambi. Infine per le corsie laterali si fanno i nomi di Rafinha dello Schalke, di Bale del Tottenham, di Evra del Manchester United, di Kolarov della Lazio e di Aogo dell’Amburgo sulle cui tracce c’è anche il Milan.

  • Rifondazione Juve, nuove conferme sull’arrivo di Benitez e Marotta

    Rifondazione Juve, nuove conferme sull’arrivo di Benitez e Marotta

    Fonti vicine alla società Juventus F.C. confermano le indiscrezioni che circolano già da alcuni giorni: la rifondazione bianconera partirà dall’asse Benitez-Marotta ed innescherà una vera e propria rivoluzione sul parco giocatori. La scelta del club bianconero circa la guida tecnica per la stagione 2010/11 è caduta dunque su Rafa Benitez, già accostato a gennaio al sodalizio torinese: per l’ufficialità si dovrà attendere ancora qualche settimana ma l’attuale allenatore del Liverpool si legherà alla Juventus per 4 anni con un ingaggio di 4,5 mln di euro a stagione.

    A fine campionato, inoltre, Giuseppe Marotta lascerà la Sampdoria per iniziare la sua nuova avventura piemontese con conseguente ridimensionamento di Blanc cui verranno revocate le deleghe sportive. Sul fronte calciatori, Benitez considera incedibili Marchisio, Chiellini, Diego e Sissoko; Amauri potrebbe avere una nuova chance in maglia bianconera e si punta al rinnovo del prestito di Caceres. Dei pretoriani del trainer spagnolo, Kuyt dovrebbe seguire il medesimo percorso del suo mentore e costituire con Afellay del Psv la coppia di esterni offensivi di centrocampo; accantonato il sogno Torres (troppo caro), un tentativo verrà fatto per Mascherano ma sul buon esito dell’operazione si nutrono parecchi dubbi.

    Criscito e Palladino potrebbero essere riscattati entrambi, contrariamente a quanto sostenuto da settimane, per una cifra vicina agli 11 milioni; quasi definito l’arrivo del centrale del Palermo Simon Kjaer. Per la prima punta, detto di Torres, si punta su Dzeko (difficile) o Pazzini (probabile).

  • La Juventus non molla la Champions, 3-0 al Bari. Doppietta di Iaquinta

    La Juventus non molla la Champions, 3-0 al Bari. Doppietta di Iaquinta

    Una buona Juve porta a casa un prezioso successo che al momento non la esclude dalla corsa al quarto posto che vale la qualificazione in Champions League. All’Olimpico di Torino i bianconeri battono 3-0 il Bari con reti arrivate tutte nella ripresa e con l’ingresso di Iaquinta, autore di una doppietta, nella ripresa che ha dato lo scossone definitivo al match. L’altra marcatura bianconera è firmata
    Alessandro Del Piero direttamente su calcio di rigore.

    Primo tempo piuttosto confusionario con la Juve che cerca di spingere e di tenere schiacciati i pugliesi nella propria metà campo, ma con quest’ultimi che ripartono velocemente creando nei primi 45′ due occasioni pericolose e sempre con l’ungherese Koman che di testa e di piede impegna Buffon. I bianconeri sono troppo impacciati negli ultimi 20 metri e non crea particolari pericoli alla porta difesa da Gillet. Il nervosismo rischia di prendere il sopravvento tra gli uomini di Zaccheroni con Camoranesi che rischia il cartellino rosso per aver dato una spallata al guardalinee e che avrebbe complicato e non poco l’andamento della gara.

    Nella ripresa, con l’ingresso in campo di Iaquinta per lo spento Amauri, si vede un’altra Juve: l’attaccante calabrese porta subito in vantaggio i bianconeri dribblando Gillet e depositando in rete di sinistro, poco prima del gol Del Piero aveva preso da due passi la traversa di testa, poi Diego si vede annullare, giustamente, un gol per fuorigioco. Si arriva al minuto 69′ quando su azione di contropiede Iaquinta, che poteva servire Del Piero da solo in mezzo all’area, sceglie l’opzione Diego che viene atterrato in area: calcio di rigore e il capitano bianconero che fa 2-0 e ottavo gol in stagione. La partita è chiusa anche per l’atteggiamento rinunciatario del Bari che subisce la terza rete ancora per mano di Iaquinta su assist di Candreva. Prima del fischio finale c’è il tempo per Zebina di esaltare le doti di Buffon con un tentativo, involontario, di autorete.

    La Juventus così rimane in corsa per il quarto posto a -4 dal Palermo e -3 dalla Sampdoria che stasera, nel posticipo contro la Roma, può però allungare. Ai bianconeri non resta che tifare Ranieri per avere qualche speranza in più di agguantare la qualificazione, comunque difficile, in Champions.

    Il tabellino
    JUVENTUS – BARI 3-0
    53′ Iaquinta, 69′ rig Del Piero, 86′ Iaquinta
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Zebina, Cannavaro, Chiellini, De Ceglie; Camoranesi (46′ Candreva), Poulsen, Marchisio (78′ Salihamidzic); Diego; Del Piero, Amauri (46′ Iaquinta).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Grosso, Marrone.
    Allenatore: Zaccheroni
    BARI (4-4-2): Gillet; Belmonte, Stellini, Bonucci, Masiello; Alvarez (71′ Gosztonyi), Almiron, Donati, Koman (63′ Rivas); Barreto, Castillo (55′ Meggiorini).
    A disposizione: Padelli, Diamoutene, Parisi, De Vezze.
    Allenatore: Ventura
    Arbitro: Gervasoni
    Ammoniti: Almiron, Meggiorini, Gillet (B), Camoranesi (J)
    Espulsi: –

  • Calciomercato Juventus: Benitez vicino, con lui Kuyt, Mascherano e Kjaer

    Calciomercato Juventus: Benitez vicino, con lui Kuyt, Mascherano e Kjaer

    Paralizzata in campo, inerme davanti ai giudici, la vecchia Signora sembra dare qualche segno di vita nel mercato e non potrebbe essere altrimenti viste le rivoluzioni pronte per il prossimo anno.

    Il nodo da sciogliere è ovviamente quello sulla guida tecnica, da quella partiranno tutte le indicazioni più importanti sia per quanto riguarda gli acquisti che le cessioni. La pista Benitez è quella più calda, con lo spagnolo alla guida di madama, sicuri sarebbero gli arrivi di Kuyt e di Mascherano, ci sarebbe il ritorno di Palladino e con la prima punta da scegliere tra Dzeko e Pazzini.

    In difesa, viste le sicure partenze di Zebina, Cannavaro e Grosso, le novità più importanti sono rappresentate dal rinnovo del prestito di Martin Caceres a destra, della trattativa aperta con il Tottenham per Bale a sinistra e dal centrale da scegliere tra Leonardo Bonucci e Simon Kjaer, con il rosanero favorito dalle ultime indiscrezioni che vedono un offerta della Juve di 10 milioni più il cartellino di Albin Ekdal, oppure uno scambio secco con Sebastian Giovinco.

    Per quanto riguarda le cessioni Buffon andrà via solamente per un offerta superiore ai 25 milioni, cifra questa, che non spaventa sicuramente le due squadre di Manchester, in pole per accaparrarsi il portierone azzurro. Sicura è la partenza di Felipe Melo, per “l’Asso” brasiliano vi è l’interesse di squadre come l’Arsenal e il Manchester City che cercheranno di prendere il giocatore in saldo viste le sue prestazioni a dir poco deludenti.

    Restano da valutare le posizioni di Diego, Candreva e Amauri. Per il brasiliano si attende un’offerta da parte del Bayern Monaco, per Candreva si dovrà valutare attentamente la sua esatta posizione in campo per non commettere lo stesso errore fatto con Felipe Melo, mentre per il neo-italiano si prospetta un futuro inglese.

  • Juventus : Pronta la rivoluzione. Giovani di qualità e “tagli” eccellenti.

    Juventus : Pronta la rivoluzione. Giovani di qualità e “tagli” eccellenti.

    Sembra ormai che il futuro della vecchia Signora, debba necessariamente passare attraverso un opera di ringiovanimento e di contenimento del monte ingaggi. Infatti, gli ultimi movimenti di mercato sembrano deliberare proprio questa ipotesi.

    Il contenimento del monte ingaggi, che si ricorda attualmente ammonta a 115 milioni (terzo monte dopo Inter e Milan), verrà avviato con le cessioni “illustri” ma forse neanche troppo di Trezeguet, Cannavaro, Camoranesi, Poulsen, Zebina, Grygera e Grosso. Si cercherà di trovare una sistemazione ai vari Tiago, per lui l’ Atletico Madrid è pronto a spendere non più di 6 milioni; Almiron, che verrà utilizzato come pedina di scambio per arrivare a Bonucci e Molinaro che verrà riscattato dallo Stoccarda per 3 milioni. Gli unici dell’attuale rosa ad avere ancora mercato sono Buffon, per il portierone si parte da 25 milioni con il profilarsi all’ orizzonte un derby tra le due di Manchester; Felipe Melo, flebile ma ancora presente l’ interesse dell’ Arsenal, si potrebbe chiudere per 10 milioni; Diego che dovrebbe sostituire al Bayern il partente Ribery ed infine Amauri che potrebbe trovare una buona sistemazione in Inghilterra.

    L’opera di ringiovanimento partirà con il riscatto di Caceres (22 anni) fissato a 12 milioni, ma si potrebbe chiudere a 10; Candreva (22 anni), per lui pronti 8 milioni per la metà del cartellino; Bonucci (22 anni), per lui verranno ceduti a titolo definitivo Almiron per la metà di proprietà del Bari e uno tra Criscito e Palladino per la Metà genoana; a sinistra si proverà l’ assalto a Bale (20 anni) del Totthenam, per il giovane terzino pronti 15 milioni cash oppure uno scambio con Amauri. A centrocampo vi saranno le conferme di Marchisio (24 anni) e Sissoko (25 anni), con l’ ipotesi sempre presente dell’ arrivo di Aquilani (26 anni) dal Liverpool, di Gourcuff (24 anni) che andrà a sostituire Diego e dell’acquisto, ormai imminente, del gioiellino Colombiano Rodriguez (19 anni). Operazioni, queste, che dovrebbero chiudersi con una cifra complessiva vicino ai 40/50 milioni di euro.

    L’ unico reparto ancora incerto resta quello offensivo, si dovranno valutare le condizioni di Iaquinta e di Del Piero e si proverà l’ assalto a Pazzini (26 anni) della Sampdoria, per lui pronti 20 milioni più Giovinco.