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  • Calciomercato: la Juve pesca in casa. Almiron, Ekdal e Lanzafame possibili ritorni di fiamma

    Calciomercato: la Juve pesca in casa. Almiron, Ekdal e Lanzafame possibili ritorni di fiamma

    roberto bettega
    Non solo il problema tecnico è di attualità in casa Juventus ma a tener banco sono le trattative di calciomercato più che mai indispensabili, sopratutto a centrocampo dopo l’infortunio di occorso a Poulsen. La mediana oltre ad esser il falcidiato dagli infortuni è messo sotto accusa per le prestazioni dei nuovi arrivati Diego e Felipe Melo e anche per questo si sta valutando di riportare alla base i tanti giovani mandati in giro per l’Italia a farsi le ossa.

    Le casse della società sono vuote e per Ledesma, Guarente e D’Agostino si prospetta un asta vista l’agguerrita concorrenza di Inter, Napoli e Fiorentina e quindi per contenere i costi sembra che su suggerimento di Roberto Bettega si stia pensando di riportare alla base i giovani Ekdal e Lanzafame autori di un buon campionato con il Siena e in alternativa il faro del centrocampo barese Sergio Almiron.

  • Juve: Ferrara vicino all’esonero, parola di Moggi

    Luciano Moggi torna a parlare della sua ex squadra dai microfoni di Radio KissKiss, le sue parole faranno sicuramente aumentare il livello dello scontro mediatico tra i tifosi juventini che ancora adesso invocano un suo ritorno. Big Luciano si dice sicuro che a breve arriverà l’esonero di Ciro Ferrara, che paga per colpe non sue ma di una società incompetente. Ecco qualche passo dell’intervista:

    Quante possibilità Ferrara ha di evitare l’esonero? Poche. E non perché abbia tutte le colpe, anzi. A Ciro, al massimo, si addossa ogni responsabilità. Ho sempre detto, in sede di campagna acquisti, che una grande squadra deve faticare, a prendere un “10”. O prendi uno come Maradona, che ti risolve le partite, oppure hai grandi difficoltà tattiche, soprattutto a centrocampo ed in attacco. Diego è certamente uno degli equivoci della Juventus. L’altro è certamente Felipe Melo, un incontrista e non un regista. Il fatto che la Juve sia in queste condizioni è un abbaglio di chi ha comprato questi calciatori, invece tutto ricade su Ferrara. Zoff? Persona di spessore, in gamba, lo rispetto molto, ma non allena da tempo. Certo, la Juve ha fatto di tutto e può succedere anche questo. Alla fine, forse, arriverà Hiddink, che comunque dovrà affrontare eventualmente tanti problemi, da Diego, a Melo, ad Amauri, che non rende perché le fasce non sono sfruttate. Ha bisogno di tempo? Sicuramente è un allenatore fortunato”.

    È tornato Bettega, torna anche Luciano Moggi? “Roberto è un bravo ragazzo, gli auguro il meglio. Da parte mia, non tornerei mai alla Juve con questi dirigenti. Non conosco il futuro, conosco il presente e con queste persone non ci starò mai.
    Mourinho? È più fortunato che bravo, ottimo nelle pubbliche relazioni, ma un po’ meno ad allenare. Ha messo cinque punte contro il Siena, ha segnato Samuel, un difensore, ma ha avuto ragione”.

  • Juventus: scintille tra Del Piero e Diego in allenamento

    Piccola scaramuccia tra Alex Del Piero e Diego ieri durante l’allenamento a Vinovo; il capitano bianconero è entrato in maniera scomposta sulle caviglie del compagno di squadra che è rimasto a terra dolorante per qualche minuto.
    Del Piero si è subito scusato ma il brasiliano non ha gradito e ne è nata una piccola discussione subito rientrata nella normalità.
    Il tutto sotto gli occhi attenti di Roberto Bettega, chiamato dalla società ad aiutare Ferrara ad uscire dalla difficile situazione in cui versa la Juventus.
    Eppure i due fantasisti ad inizio anno erano entusiasti della possibilità di giocare insieme (in realtà sono poche le partite in cui i due sono scesi in campo l’uno al fianco dell’altro per i vari infortuni subiti da entrambi e quando lo hanno fatto hanno tradito le attese): Diego aveva detto “Io e Alex non saremo mai un problema, semmai la soluzione”, “Più campioni ci sono meglio è” la replica di Del Piero.
    C’è tanto nervosismo ma anche determinazione nell’ambiente bianconero: Ferrara ha provato il 4-4-2 avanzando Diego sulla linea degli attaccanti al fianco di Trezeguet con Del Piero che va verso l’esclusione dall’undici titolare che scenderà in campo dopodomani a Parma.

  • Juventus, ritorno al passato: Ferrara prova il 4-4-2 con Diego in attacco

    Sotto gli occhi vigili dell’onnipresente vice dg Roberto Bettega, durante la partitella di stamattina a Vinovo, Ferrara ha provato il 4-4-2 già proposto nell’amichevole contro l’Al Ittihad, facendo dunque un passo indietro e tornando al modulo degli ultimi anni, quelli di Capello e Ranieri per intenderci.
    Il tecnico bianconero, con l’ombra di Hiddink alle spalle, ha in mente una Juventus che sappia dare più solidità e compattezza ed equilibrio al gioco della squadra che in questo primo scorcio di stagione è stato inesistente e affiancando un altro centrocampista a Felipe Melo che ne ha fatte di cotte e di crude come vertice basso del rombo.
    La novità è stata la posizione di Diego spostato al fianco di Trezeguet in attacco e molto presumibilmente saranno loro due a far coppia in avanti contro il Parma con l’esclusione di Amauri e Del Piero.
    A centrocampo sulle fasce agiranno Salihamidzic, sulla destra, e De Ceglie a sinistra mentre in mezzo Marchisio dovrebbe essere affiancato da Felipe Melo ma non è escluso che il tecnico lo lasci in panchina per far posto a Poulsen; la difesa sarà composta da Caceres, Legrottaglie, Chiellini rientrato dall’infortunio e Grosso.

  • Felipe Melo: “Ferrara mi chiede quello che non so fare”

    Felipe Melo: “Ferrara mi chiede quello che non so fare”

    Juve samba: Diego e Felipe Melo
    Da mesi ormai tutta l’Italia pallonara discute sulla posizione più congeniale di Felipe Melo, il brasiliano acquistato dalla Juventus per far da metronomo davanti alla difesa ha evidenziato parecchi disagi in questa posizione. Dunga e Prandelli, gli allenatori che lo conoscono meglio da subito hanno riconosciuto l’errore di valutazione da parte della società bianconera e adesso è lo stesso brasiliano ad accusare il tecnico Ciro Ferrara di schierarlo in un ruolo a lui non congeniale.

    Il brasiliano in una intervista rilasciata a Tuttosport spiega qual’è il suo ruolo “Io non sono un regista. Ferrara mi chiede cose che io non so fare, non rientra­no nelle mie caratteristi­che. Il mio compito è quel­lo di rubare i palloni e di spingere in avanti, non certo impostare l’azione, questo spetta ad altri”

    Il centrocampista insieme a Diego viene sempre più spesso criticato dai tifosi ma a differenza dell’ex giocatore del Werder Brema sembra che il suo rapporto con Ciro Ferrara sia ai ferri corti e l’ipotesi di cessione già nel mercato invernale non è più cosi remota.

  • Liscio & Sbalascio: Juve siamo alla spartizione di colpe , il Napoli sogna la Champions

    Si è conclusa da poco la diciassettesima giornata di campionato che chiude il 2009 con l’Inter ancora al primo posto con 9 punti di vantaggio sulla Juve e 8 sul Milan (in attesa del recupero della partita). E’ stata una giornata povera di partite a causa della neve, infatti dopo il rinvio di Bologna-Atalanta e Fiorentina-Milan di ieri, oggi sono state rinviate Udinese-Cagliari e Genoa-Bari.
    In questa giornata vogliamo promuovere il Napoli di Mazzarri che continua la sua serie positiva riuscendo a siglare un nuovo record di risultati utili consecutivi, ben 10 dalla sua gestione. E non a caso la vittoria di oggi contro il Chievo proietta i partenopei al sesto posto della classifica a soli 2 punti dalla zona Champions.
    Stesso discorso vale per la Roma di Ranieri che battendo oggi il Parma per 2-0 raggiungono proprio gli emiliani in classifica a quota 28 punti. Premiamo quest’oggi anche il Livorno di Serse Cosmi che batte la Sampdoria per 3-1.

    Per i bocciati non possiamo risparmiarci di parlare per prima della Juventus che su sei partite consecutive (tra campionato e Champions) ne perde con quella di oggi ben cinque. Una crisi, quella bianconera, che non accenna a diminuire, situazioni del genere non succedevano ad una grande squadra da tempi remotissimi. Eppure la pazienza i tifosi hanno dimostrato di averla persa in più occasioni, anche prima dell’arrivo oggi allo Stadio del pullman bianconero. Eppure sugli spalti i tifosi non hanno mai smesso di contestare con cori contro i giocatori (“Andate a Lavorare” il canto più continuo), o di invocare ex glorie bianconere (uno su tutti Pavel Nedved). Eppure in campo si sono viste sempre le stesse cose, si sono visti sempre gli stessi fantasmi giocare (quello di Felipe Melo, Diego, Amauri su tutti).
    Tante volte abbiamo cercato di analizzare il problema della Juve, additando per prima la colpa a Ferrara, incapace di dettare un modulo di gioco; poi ai giocatori che in campo regalano prestazioni al di sotto delle proprie potenzialità; ancora alla dirigenza bianconera, troppo inesperta in ambito calcistico tanto da ipotizzare che la vera colpa di Ferrara è proprio di non avere una dirigenza forte alle spalle.
    A questo punto bisogna dividere le colpe in parti uguali. C’era bisogno di una svolta e non c’è stata (e a sentir parlare il presidente Blanc non ci sarà). La società dovrebbe dimostrare un atto d’amore, così come anche l’allenatore, verso una squadra dalla grande storia.
    Prima di chiudere il discorso Juve, vogliamo bocciare anche l’idea di Ciro Ferrara di sostituire Felipe Melo al 31′ del primo tempo gettandolo in pasto ai tifosi inferociti che non aspettavano altro. Un atteggiamento del genere è dannoso per la psicologia di un giocatore che già non sta attraversando un buon momento, e ci dispiace che di questo Ciro se ne sia scordato.
    Bocciata ancora una volta la Sampdoria che, in vantaggio per una rete a zero grazie al ritrovato goal di Antonio Cassano, perde per 3-1 contro il Livorno di Cosmi. Per i doriani si potrebbe a questo punto parlare di vera e propria crisi come per la Juve.

  • Serie A: Bari – Juventus: Le interviste

    Al termine dell’ennesima disfatta bianconera, per mano di un Bari superlativo Donati, tra i migliori in campo da voce alla sua gioia:

    E’ un’emozione bellissima giocare e vincere davanti ad un pubblico così. Battere la Juventus ha un significato importante, sono punti pesanti per la salvezza e per far sognare la gente. Il segreto di questo Bari è l’allenatore, oltre ad uno spirito incredibile. Ci sono tanti ragazzi che hanno fame e voglia di imporsi. La Juventus? Quando i risultati non arrivano si gioca con poca tranquillità, noi siamo sereni e questo ci aiuta

    Ventura: “Abbiamo fatto una buona partita, il pubblico si sarà divertito. Non abbiamo rubato niente, lo ro hanno avuto le loro occasoni, ma anche noi ne abbiamo sprecate di clamorose. A loro in questo momento gira anche male. L’avevamo preparata pensando di chiudere gli spazi, combinando umiltà e coraggio. Abbiamo avuto la mentalità, provando sempre a vincere. Sulla nostra vittoria non credo che nessuno abbia niente da dire”. Sul  giallo per Meggiorni il tecnico del Bari risponde:  “Per capire ci vorrebbe un camice bianco, una cosa demenziale.  Sapevo delle potenzialità di Almiron, bisognava trovare la chiave per farlo rendere dal punto di vista psicologico

    Ferrara: “Non sono stati giorni tranquilli gli ultimi. Abbiamo provato a recuperare le energie e siamo scesi in campo con grande umiltà, mettendoci alla pari del Bari. La gara di oggi è difficile da spiegare, eppure ne ho viste tante. Loro hanno fatto tre tiri e tre goal, mentre noi potevamo giocare tutta la sera e la palla non sarebbe entrata. Stasera non mi sento di dire nulla alla squadra, perchè ho visto nei loro occhi quella rabbia che da tempo non vedevo. Mi prendo le mie responsabilità, perchè a chi spieghiamo che abbiamo perso 3-1 giocando così? Accetteremo le critiche. L’allenatore è centro del progetto e quindi non mi tiro indietro. Per quanto riguarda Diego bisogna stargli vicino, cercando di non dargli troppe responsabilità. Sta incontrando le difficoltà che tanti stranieri affrontano all’inizio. Sbagliare un rigore ci sta. Ripeto, stasera siamo andati tante volte al tiro, poi è ovvio che si può sempre migliorare. Nell’ultimo periodo, stasera esclusa, non è stato fatto quello che si deve fare, lo sappiamo tutti

    Blanc: “Dalla partita con l’Inter è passata solo una settimana, e stasera nonostante il risultato si è vista una squadra convinta, vogliosa, motivata. Poi i goal non sono arrivati ed è arrivata la sconfitta. Il rigore sbagliato ha cambiato la gara. Dobbiamo andare avanti. Diego? Si sono già visti grandi giocatori fare fatica all’inizio, perchè questa maglia pesa”

  • Juve-Bayern Monaco: le pagelle

    Al termine di una serata da incubo per tutti i tifosi della Juve, che li vede retrocessi in Europa League, è Diego il peggiore tra i bianconeri mentre brillano Olic e Schweinsteiger

    Juventus

    Buffon 6,5: Voleva esserci a tutti i costi, ha stretto i denti fino all’ultimo, e lui non delude mai. Salva un paio di occasioni, poca colpa sui goal subiti.
    Legrottaglie 5: Olic è stato il suo problema più grande. Perde palla come un principiante e innesca l’azione che poi porterà al rigore del pareggio.
    Cannavaro 5.5: Qualche intervento pulito, ma la difesa è sempre in apprensione.
    Grosso 5: Ancora non trova la condizione giusta, nulla da aggiugere sulla sua prestazione anonima.
    Caceres 6,5: Anche se macchia la sua prestazione con il fallo da rigore, è l’unico giocatore che almeno la grinta e qualche affondo e recupero lo fa vedere.
    Camoranesi 5: Non brilla, anzi, come molti dei suoi compagni di reparto è spento e con poche iniziative.
    Poulsen 6: Entra nella ripresa al posto di Del Piero, non incide a livello tattico, prova ad andare al tiro con un colpo di testa ma sbaglia mira.
    Diego 4.5: Il voto negativo è per la prestazione, che ancora un volta è più che deludente, riesce a caricare i tifosi nel  prepartita ma non è abile a caricare se stesso. Da lui ci si aspetta molto, ma molto di più
    Felipe Melo 5: Insieme al compagno brasiliano, è tra i più contestati dai tifosi. Non si capisce il suo ruolo a centrocampo qual è. Non pervenuto.
    Giovinco sv: forse sarebbe stato utile inserirlo qualche minuto prima per provare a dare un po’ di vivacità
    Del Piero 5.5: E’ facile risultare tra i peggiori in campo quando i compagni non ti servono un pallone giocabile.
    Trezeguet 6.5: Anche lui come Del Piero, poco servito, ma il francese, quando prende palla raramente sbaglia. Peccato che sul 1-2 ha avuto sui piedi la palla del pareggio.
    Amauri 5.5: entra in campo quando ormai i giochi sono fatti. Nulla può a quel punto.

    Bayern Monaco

    Butt 6.5: Per nulla impegnato durante la partita, nulla può sul goal del vantaggio binconero. Trasforma il rigore del pareggio con molta freddezza, spiazzando il collega Buffon.
    Lahm 6.5: dalla sua fascia destra arrivano i pericoli maggiori per la difesa juventina
    Van Buyten 6: E’ il più falloso dei tedeschi ma la sua partita scivola liscia come olio
    Pranjic 6.5: Dopo un avvio poco brillante, piano piano guadagna terreno e prosegue la sua parritta senza troppi pensieri.
    Muller 5.5: Il meno brillante tra i tedeschi. Anonimo
    Badstuber 6.5: Batte per undici volte gli angoli ottenuti dai suoi compagni. Non è poco.
    Schweinsteiger 7: tra i migliori in campo, ha molto spazio libero e spesso arriva alla conclusione senza successo però
    Demichelis 5.5: Trezeguet è stato il suo problema, perde la marcatura del francese in occasione del gol bianconero e sulla seconda palla che però calcia alto
    Van Bommel 6.5: Con il minimo sforzo è lui a dare sicurezza al centrocampo.
    Tymoschuk  6.5: Entra quando ormai la partita è gia destinata alla vittoria ma ugualemente vuol emettere la sua firma siglando il 4-1
    Olic 7.5: Procura il rigore, segna il goal del vantaggio, è lui a perforare sempre la difesa juventina
    Gomez 6: Autore del 3-1 si riscatta di una prestazione fino ad allora non esaltante
    Robben 6.5: è l’escluso della serata, entra a risultato gia al sicuro ma non si risparmia a far ridicolizzare con i suoi spunti i bianconeri.

  • Champions League: delusione Juve, agli ottavi passa il Bayern Monaco

    La Juventus ha perso la sua finale. Il tecnico Ciro Ferrara l’aveva chiamata così la sfida qualificazione contro il Bayern Monaco cercando di spronare i suoi uomini verso la conquista degli ottavi. Il risultato ottenuto invece è stato completamente l’opposto: squadra allo sbando, senza un gioco, un’anima, un briciolo di attributi, letteralmente surclassati da quel Bayern Monaco che, senza i suoi trascinatori (Ribery indisponibile, Robben e Klose in panchina e Toni fuori rosa), è riuscita ad umiliare i bianconeri a casa propria.
    Il finale è impietoso: 4-1 per i bavaresi che così accedono alla fase successiva quando le loro speranze erano ridotte al lumicino (nelle ultime due partite il distacco tra Juve, seconda, e Bayern, terza, era di 4 punti) con i bianconeri che si presentavano alla sfida forti di avere a disposizione due risultati su tre.

    La Juventus non ha combinato praticamente nulla in 90 minuti di gioco, reparti tra di loro scollegati, centrocampo inesistente; Felipe Melo dovrebbe pagare di tasca sua i 25 milioni spesi dalla società quest’estate alla Fiorentina così come Diego, annunciato come l’acquisto del secolo e poi rivelatosi un vero e proprio flop.
    Eppure i bianconeri erano passati in vantaggio con un bel gol di Trezeguet al volo su assist di Marchisio che aveva fulminato Butt. Ma questo vantaggio è figlio di una pura casualità perchè in campo c’è stata sempre una sola squadra.
    I tedeschi giungono al pareggio dopo pochi minuti su calcio di rigore causato da un’ingenuità di Caceres che atterra in area di rigore Olic. Dal dischetto il portiere specialista Butt spiazza Buffon.
    Il centrocampo bianconero è in affanno e nella ripresa Ferrara inserisce Poulsen al posto di uno spento Del Piero per cercare di riprendere il reparto e dare più forza fisica in mezzo al campo; ma anche questa mossa non è stata azzeccata perchè i bavaresi si portano avanti con il gol di Olic, straripante il croato, su respinta corta di Buffon che poi nulla ha potuto sul tap-in vincente dell’attaccante.
    Neanche le mosse Amauri e Giovinco entrati al posto dei brasiliani Felipe Melo e Diego cambiano la partita: il Bayern perviene al terzo gol con Gomez e in chiusura di partita calano il poker con il missile di Tymoschuk con la retroguardia bianconera a spasso.

    La Juventus viene eliminata e retrocede in Europa League. La Vecchia Signora è ad un bivio: dare continuità al progetto come sostiene il presidente Blanc o fare tabula rasa e rompere con tecnico e parco giocatori. Sicuramente serve una sterzata e c’è la necessità di farla subito prima di toccare il fondo, per il bene di tutti i tifosi bianconeri che stasera hanno fischiato e contestato società, tecnico e giocatori.

    Il tabellino
    JUVENTUS – BAYERN MONACO 1-4
    19′ Trezeguet (J), 30′ rig Butt (B), 52′ Olic (B), 83′ Gomez (B), 90′ Tymoschuk (B)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Camoranesi, Felipe Melo (81′ Giovinco), Marchisio; Diego (65′ Amauri); Trezeguet, Del Piero (46’Poulsen).
    A disposizione: Manninger, Grygera, Ariaudo, Tiago.
    Allenatore: Ferrara
    BAYERN MONACO (4-4-2): Butt; Lahm, Van Buyten, Demichelis, Badstuber; Muller, Van Bommel, Schweinsteiger, Pranjic (72′ Robben); Gomez, Olic (79′ Tymoschuk).
    A disposizione: Kraft, Altintop, Breno, Braafheid, Klose.
    Allenatore: Van Gaal
    Arbitro: Busacca
    Ammoniti: Pranjic (B), Schweinsteiger (B), Demichelis (B)

  • Juve-Bayern Monaco: le interviste

    E’ un Ciro Ferrara amareggiato quello che si presenta davanti ai microfoni di Sky:

    Dispiace tantissimo non solo per me, ma soprattutto per tutto l’ambiente, per la società, per i tifosi. Uscire da questa competizione fa male, molto male. Abbiamo dimostrato di non essere in grado di gestire certe situazioni. Non sappiamo gestire un pareggio. Il Bayern ci è stato superiore in tutto. In corsa, in personalità, in gioco. Non so se abbiamo pagato la prestazione contro l’Inter. ma la Champions è una competizione che regala stimoli incredibili e quindi non voglio nessun alibi. Arrivavamo sempre dopo, correndo tanto ma a vuoto” – Per quanto riguarda i due brasiliani, tra i più contestati – “Non parlo dei ragazzi, voglio fare un’analisi più ampia, che coinvolga tutta la squadra, compreso me stesso. La prestazione di tutti è stata di basso livello. Cosa è cambiato rispetto alla gara d’andata? Il Bayern è sempre una grande squadra, nonostante qualche difficoltà. Noi nelle ultime due partite ci siamo giocati tutto“.

    Blanc: “E’ una grande delusione ma dobbiamo andare avanti, per forza. Il Bayern Monaco ha giocato la migliore gara della stagione e noi abbiamo fatto male e ha vinto la squadra migliore. Secondo me abbiamo pagato molto lo sforzo, fisico e nervoso, di sabato scorso con l’Inter. Questo potrebbe aver fatto la differenza. Capiamo la delusione dei tifosi, abbiamo obiettivi più alti rispetto all’eliminazione nel girone di Champions. L’amore però si misura nei momenti difficili. Gli chiediamo questo, di starci vicino. Il progetto prosegue, perchè è forte, anche se avevamo previsto di passare il turno. Ferrara Non si discute

    Diego: “Abbiamo avuto un pessimo atteggiamento e abbiamo pagato. Abbiamo sbagliato in questo. Asdesso è un momento difficile perchè la Champions era un nostro obiettivo. Il Bayern ha dimostrato di voler vincere e l’ha fatto. Adesso pensiamo all’Europa League ma dobbiamo giocare per vincere. Quanto è mancato Sissoko? E’ difficile parlare di nomi, sicuramente Momo è un giocatore fondamentale. Andiamo avanti

    Legrottaglie: “Serata inaspettata, non voluta, nessuno immaginava una partita così. L’importante è che quando si cade, i grnadi uomini si rialzano. Adesso rivedremo la partita e capiremo meglio cosa è successo. Tutto ha influito, quando si perde si va a scavare nelle cose che mancavano, se vincevi o pareggiavi era tutto  normale. Non penbso che la partita con l’Inter ci ha scaricati, ognuno deve fare un esame di coscienza a se stesso. Ora pensiamo all’Europa League“.