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  • Serie A: la Juve risorge con Del Piero, Genoa battuto. Prima vittoria di Zaccheroni

    Serie A: la Juve risorge con Del Piero, Genoa battuto. Prima vittoria di Zaccheroni

    Con un rigore molto dubbio concesso a 10 minuti dal termine, la Juventus torna alla vittoria in campionato che mancava dal giorno della Befana (2-1 al Parma al Tardini) e comincia la rincorsa al quarto posto che vuol dire qualificazione Champions League.
    La squadra di Zaccheroni, al primo successo sulla panchina juventina al terzo tentativo dopo aver collezionato due pareggi nelle precedenti partite, non ha mollato almeno sotto il profilo dell’impegno, rimanendo ancora un cantiere aperto con il gioco che stenta a decollare, con le solite incertezze difensive e la paura nelle teste dei giocatori che la fanno da padrona.

    All’Olimpico di Torino i bianconeri si affermano sul Genoa per 3-2 dopo una partita che era cominciata nel peggiore dei modi con gli ospiti passati subito in vantaggio con il gol di Rossi al quarto d’ora su assist di Acquafresca; gol genoano ed ennesima contestazione del popolo bianconero allo stadio.
    La Juventus riordina le idee e trova il pareggio poco prima della fine della prima frazione di gara sull’unico cross decente dell’ultimo periodo: Caceres pennella la sfera per lo stacco imperioso di Amauri che ritrova la gioia del gol dopo quasi 4 lunghi mesi di astinenza (era dal 28 ottobre nella partita con la Samp che l’attaccante non segnava).
    Nella ripresa il Genoa abbassa il suo baricentro consentendo ai bianconeri di gestire meglio il possesso di palla, Gasperini vuole più spazi aperti per le sgroppate di Suazo che però non è in giornata e viene sempre chiuso da Caceres e Zebina. Al 61′ il lampo di genio di Diego che estrae dal cilindro una delle sue magie smarcando con un colpo di tacco davanti ad Amelia Del Piero, con il capitano bianconero che da quella posizione non può proprio sbagliare. Non c’è neanche il tempo per esultare che il Genoa pareggia dopo solo 2 giri di lancette ancora con Rossi ma è determinante l’errore di Buffon che su una presa abbastanza agevole si fa sfuggire il pallone dalle mani favorendo il tocco in rete del capitano rossoblu.
    Al 70′ il gol che decide la partita: Marchisio lancia Del Piero, forse in sospetta azione di fuorigioco, che, al limite dell’area di rigore, viene a contatto con Papastathopoulos con il direttore di gara che assegna il calcio di rigore: dagli undici metri il capitano non sbaglia siglando il 3-2 finale che rilancia i bianconeri in classifica a quota 38 punti ai margini della zona Champions League.

    Il tabellino
    JUVENTUS – GENOA 3-2
    16′ Rossi (G), 42′ Amauri (J), 61′ Del Piero (J), 63′ Rossi (G), 78′ rig Del Piero (J)
    JUVENTUS (3-4-1-2): Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini; Caceres, Candreva (66′ Marchisio), Sissoko, De Ceglie; Diego (80′ Salihamidzic); Amauri (92′ Giovinco), Del Piero.
    A disposizione: Manninger, Grygera, Grosso, Paolucci.
    Allenatore: Zaccheroni
    GENOA (3-4-3): Amelia; Papasthatopoulos, Dainelli, Bocchetti; Mesto, Rossi, Zapater, Criscito (89′ Aleksic); Sculli, Acquafresca (46′ Fatic), Suazo (67′ El Shaarawy).
    A disposizione: Scarpi, Gucher, Polenta, Milanetto.
    Allenatore: Gasperini
    Arbitro: Mazzoleni
    Ammoniti: Bocchetti, Rossi, Acquafresca, Papasthatopoulos (G), Sissoko, Candreva, Amauri, Zebina, Salihamidzic (J)

  • Juventus, Diego guida la riscossa: “Ora siamo pronti per vincere”

    A due giorni dalla sfida di campionato di domenica pomeriggio contro il Genoa, a caricare l’ambiente bianconero ci pensa Diego, che in questa stagione ha avuto più ombre che luci, per cercare di arrivare ad una vittoria che ormai manca da troppo tempo:

    La squadra ha attraversato dei cambiamenti e ci stiamo assestando. Questa è la terza partita con il nuovo tecnico, la seconda in casa, e abbiamo discusso molto e lavorato duramente per sistemare la squadra. Sono convinto che intraprenderemo un nuovo cammino di vittoria“.

    La Juventus non vince in campionato dal lontano 6 gennaio (1-2 al Parma) e all’Olimpico addirittura dal 5 dicembre quando la squadra allenata allora da Ciro Ferrara vinse contro i rivali dell’Inter per 2-1.
    Intanto il tecnico Zaccheroni in vista del delicato match contro il Grifone ha lavorato duramente con la squadra e riconfermerà quasi certamente il suo 3-4-1-2 con Salihamidzic e De Ceglie esterni di centrocampo e Diego a supporto di Del Piero ed Amauri.

  • Liscio & Sbalascio: Milito e Di Natale da 10, la Fiorentina ufficialmente in crisi

    Come ogni settimana, conclusa la giornata di Serie A, passiamo ad esaminare i migliori e i peggiori del turno appena andato agli archivi.
    A pieno titolo, sul gradino più alto dei migliori, troviamo il piccolo bomber dell’Udinese Antonio Di Natale, autore di una straordinaria tripletta contro il Napoli. Il bomber campano punisce la squadra partenopea coi suoi guizzi e la sua classe, regala una importantissima vittoria al suo allenatore e alla sua squadra e compie un’impresa che fino ad ora, almeno in campionato, non era riuscita a nessuno: stendere il Napoli di Walter Mazzarri, che fino ad ieri pomeriggio risultava imbattuto.
    Subito dietro non possiamo non permetterci di parlare della super Roma e del suo allenatore Claudio Ranieri: 19esimo risultato utile consecutivo, espugnato un campo sicuramente tra i più difficili della Serie A, e anche il secondo posto in classifica in solitario grazie alla battuta di arresto del Milan a Bologna (recupero permettendo). L’inter ha un vantaggio rassicurante ma farebbe bene a non guardarsi indietro e a non perdere punti perchè i giallorossi sono, al momento, un treno in corsa quasi inarrestabile.
    Non si può non avere una parola di elogio per Diego Milito: straordinario questo bomber argentino, dal fiuto per il gol sopraffino. C’è solo da inchinarsi al cospetto del “Principe” soprannome mai più meritato, l’Inter al momento è soprattutto sulle sue spalle e lui sta dimostrando di poterne reggere tutto il peso e la pressione che comporta il fatto di giocare a Milano sulla sponda nerazzurra per sostituire un certo Zlatan Ibrahimovic.
    Ultima menzione per il super Palermo di Delio Rossi che a suon di vittorie ora si trova al quinto posto in classifica e con la prospettiva di un aggancio alla zona Champions League, visto che il quarto posto del Napoli è alla portata dei rosanero di Zamparini.

    Tra i bocciati invece troviamo una squadra che molto spesso si è trovata in questa speciale graduatoria, ovvero la Juventus. Il momento di agonia per i tifosi bianconeri ancora non è terminato, giornata dopo giornata la squadra perde posizioni su posizioni(ora è settima e fuori anche dall’Europa League) con squadre che dietro incalzano e che devono ancora recuperare partite. Non una situazione delle più facili per il neo tecnico Zaccheroni che dovrà cercare di smuovere questa squadra dalle sue paure e dalle sue amnnesie come successo in occasione del gol del Livorno. Dopotutto, per assurdo, la quota salvezza ancora non è stata raggiunta e il ritmo dei bianconeri non fa presagire proprio una stagione tranquilla.
    Situazione identica ma ancora più pericolosa è quella della Lazio che partita dopo partita viene risucchiata nella zona retrocessione. Il presidente Lotito è stato duramente contestato e criticato, la squadra non si capisce cosa abbia in alcuni momenti. Peccato perchè l’inizio di stagione non era stato niente male vista la vittoria della supercoppa italiana e la partenza spint in campionato. Ma la luce ad un tratto, improvvisamente si è spenta: urge qualcuno (o qualcosa!) che la faccia riaccendere.
    Peggiore della settimana è la Fiorentina, che, dopo la sconfitta interna con la Roma, ha aperto la sua crisi ufficialmente: troppo poco stanno facendo i ragazzi di Cesare Prandelli in campionato. Certo che in Champions League la Firentina ha fatto benissimo, risultando anche la migliore tra le italiane e concludendo, unica, al primo posto. Ma sarebbe bene che le energie mentali e le risorse fisiche che sono state trovate nel momento in cui si è scesi in campo per la massima competizione continentale per club, siano altrettanto ricercate per il campionato che è altrettanto importante e cruciale per il futuro della squadra viola.

  • Liscio & Sbalascio: Pastore, che classe! E Liverani rovina tutto…

    Conclusa la 22esima giornata di Serie A possiamo analizzare i promossi e i bocciati della settimana.
    Sicuramente tra i promossi il giovane trequartista del Palermo Javier Pastore che a Bari ha fatto vedere tutto il suo potenziale e le sue qualità: corsa, dribbling, assist, fisicità e anche tantissima fantasia più un grandissimo goal che avrebbe potuto cambiare la partita dei rosanero se non ci fosse stata l’ingenuità di Liverani pochi minuti dopo. Continuando sulla strada intrapresa non passerà molto per vederlo giocare con la maglia di un top club, che poi sia in Italia o all’estero solo il tempo potrà dircelo.
    Menzione anche per un altro protagonista di Bari-Palermo, ovvero Edgar Alvarez. Questo Honduregno, dopo una carriera sicuramente non sulla cresta dell’onda, nel capoluogo pugliese ha trovato la sua dimensione e la sua consacrazione. La sua velocità è un qualcosa di incredibile e i suoi scatti prodigiosi. Se solo la concretezza sotto porta fosse di alto livello questo ragazzo avrebbe fatto e potrebbe fare in futuro valanghe di goal, visto che quasi sempre arriva davanti al portiere avversario senza difensori tra i piedi visto che con la sua velocità sono stati già seminati molto prima. Non avrebbe problemi a sfidare nè Road Runner (il famoso Beep Beep che riesce a farla franca dagli attacchi di Wile E. Coyote), nè Speedy Gonzales (il topo più veloce al mondo che fa ammattire Gatto Silvestro).
    Ultimo promosso è il difensore Riise della Roma, che in carriera ha sempre avuto il vizietto del goal ma che ultimamente ha iniziato a farli anche belli e di un certo livello. E parlando di Riise promuoviamo anche la sua squadra che ora mira a spodestare il Milan dal secondo posto e, perchè no, ad essere la squadra antagonista dell’Inter per lo scudetto: certo ci sarebbe bisogno di almeno un paio di scivoloni della corazzata nerazzurra ma nel calcio mai dire mai!

    Passiamo ai bocciati di giornata dove può trovare posto senza dubbio il Milan che in quest’ultimo periodo ha accusato un calo rispetto al bel gioco e alla concretezza che lo avevano caratterizzato fino a qualche giorno fa. Forse anche psicologicamente ancora la squadra rossonera risente della “botta” del Derby ma urge una svolta perchè Napoli e, principalmente, Roma, incombono alle spalle e non c’è da stare tranquilli e sereni.
    Anche l’attacco della Juventus merita la citazione, molto evanescente e mai pungente, dà una forte impressione di non essere mai pericoloso e di conseguenza può far dormire sonni tranquilli alle difese avversarie. Non si capisce quale possa essere il male oscuro che tiene Amauri zavorrato a terra, Diego che non riesce a piazzare la palla dove vorrebbe e Del Piero che va a sprazzi. Eppure lo scorso anno (anche senza Diego) questo attacco ha fatto cose egregie. Evidentemente quando un’annata va storta non c’è modo di raddrizzarla, anche se ci si mette tutto l’impegno del mondo.
    Peggiore di giornata in assoluto è Fabio Liverani. Il motivo è che in molti hanno avuto l’impressione che senza la sua espulsione il Palermo, dopo aver rimontato 2 goal, avrebbe vinto la partita di Bari. E la classifica sarebbe stata veramente ottima e di tutto rispetto perchè questi alla fine per i rosanero sono 3 punti buttati che pesano e forse peseranno alla fine sulla classifica. Ovviamente i tifosi fanno gli scongiuri e sperano che alla fine il Palermo riesca a conquistarsi la qualificazione alle coppe europee. Ma il gesto sconsiderato di Liverani che lascia la squadra in 10 quando è in piena rimonta e controllo della partita è sicuramente da condannare anche perchè non vi era pericolo imminente (era una zona del campo e un’azione di gioco che non avrebbe potuto portare pericoli alla squadra siciliana). Un fallo inutile e non molto intelligente per un giocatore del livello di Fabio che ha lasciato i compagni in inferiorità permettendo al Bari di cambiare la partita.

  • Serie A: Juventus – Lazio 1-1. Zaccheroni debutta con un pareggio

    Finisce senza vincitori ne vinti il posticipo della 22esima giornata di Serie A tra le due squadre più in crisi di questa stagione, la Juventus del neo tecnico Zaccheroni e la Lazio. All’Olimpico di Torino bianconeri e laziali segnano un gol a testa dividendosi la posta in palio, con un rigore inesistente di Del Piero e del gol di Mauri pochi minuti più tardi, che fa sicuramente più comodo alla squadra di Ballardini, mentre i padroni di casa rimandano ancora l’appuntamento con la vittoria che manca ormai dal 6 gennaio quando a Parma vinsero, non meritatamente, per 2-1 contro i ducali.
    C’era tanta attesa per l’esordio in panchina di Zaccheroni, chiamato dalla dirigenza juventina a risollevare le sorti di una squadra allo sbando e che attraversa una situazione che definirla drammatica sembra piuttosto riduttiva, che ripropone il 4-3-1-2 disegnato dal precedessore Ferrara accantonando il suo caro 3-4-3.
    Nei primi minuti si vede una Juventus più aggressiva delle ultime apparizioni ma che non riesce a costruire azioni degne di nota se non per le due conclusioni da fuori area di Diego, dopo un ottimo scambio tra Amauri e Del Piero, e Candreva ma che hanno trovato Muslera sempre attento. La Lazio pensa solo a ripartire in contropiede lasciando l’iniziativa agli avversari con il primo tempo che testimonia la superiorità nel possesso palla dei bianconeri (60%).
    Nella ripresa ci si mette anche il palo a dire di no alla Juventus con Diego che di sinistro indovina l’angolo ma non la precisione. Poco più tardi il rigore inventato concesso per atterramento di Diakitè su Del Piero che lo stesso capitano bianconero realizza spiazzando Muslera e il gol del definitivo pareggio di Mauri che sbuca in area tra mille maglie bianconere anticipando la marcatura di Grygera e beffando Manninger.

    Il tabellino
    JUVENTUS-LAZIO 1-1
    70′ rig Del Piero (J), 78′ Mauri (L)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger; Grygera, F.Cannavaro, Chiellini, De Ceglie; Sissoko, Melo (77′ Caceres), Candreva; Diego; Amauri, Del Piero (89′ Paolucci).
    A disposizione: Chimenti, Legrottaglie, Zebina, Giovinco, Marrone.
    Allenatore: Zaccheroni
    LAZIO (4-3-1-2): Muslera; Diakitè, Stendardo, Radu, Kolarov; Dabo (71′ Rocchi), Baronio, Firmani (77′ Lichtsteiner); Mauri (81′ Siviglia); Cruz, Zarate.
    A disposizione: Berni, Luciani, Sevieri, Makinwa.
    Allenatore: Ballardini.
    Arbitro: Saccani
    Ammoniti: Baronio (L), Melo (J), Sissoko (J), Diakité (L), Grygera (J)

  • Serie A: le interviste di Juventus – Lazio

    Diego: “Abbiamo giocato per vincere ma evidentemente non è bastato. E’ un problema, dobbiamo migliorare. Se mi trovo meglio con Del Piero e Amauri? Non è una questione di uomini, ma di atteggiamento. Anche contro Roma e Inter non avevamo fatto male, oggi è andata un po’ meglio, ma, ripeto, dobbiamo migliorare. La mia prestazione? Come tutta la squadra anch’io devo crescere”

    Davide Ballardini:“Il rigore per la Juventus? Rispondo riportando una statistica: in Europa alle nostre squadre vengono fischiati il 79% dei falli in meno rispetto al nostro campionato. Rammarichi? Venire qua a Torino, soprattutto in situazione di emergenza, e fare la partita non è certo facile; forse potevamo spingere di più sugli esterni, ma alla fine sono soddisfatto. Se mi aspetto nuovi arrivi? Qualcosa sarà fatto, perché questa rosa ha bisogno di crescere. Non è facile, ne abbiamo parlato anche con Lotito, vedremo cosa accadrà domani”.

    Alberto Zaccheroni: “Benitez ha smentito di aver avuto contatti con la Juventus? Quello che succederà sulla panchina bianconera a fine stagione penso interessi più ad altri che a me. La società è stata chiara con me offrendomi un contratto di quattro mesi e le sono riconoscente. Di qui al termine del campionato di voci ce ne saranno tante, ma mi scivoleranno via. Era una gara difficile, perché si affrontavano due squadre che giocano in maniera speculare; ciò non toglie che abbiamo commesso troppi errori, e a fine gara nei miei giocatori ho visto molto rammarico. Essendo arrivato solo da due giorni ho ritenuto opportuno modificare il meno possibile. D’ora in poi cercheremo di recuperare lucidità e compattezza. Stasera ho visto un po’ di confusione ma anche tanto entusiasmo”.

  • Coppa Italia: Inter – Juventus 2-1. Balotelli nel finale regala la semifinale ai nerazzurri

    L’Inter approda in semifinale di Coppa Italia vincendo in rimonta contro la Juventus per 2-1 nella partita che dovrebbe sancire il divorzio tra Ferrara e Vecchia Signora, anche se ancora non c’è nulla di ufficiale.
    Le reti della qualificazione nerazzurra sono state realizzate da Lucio e da Balotelli nei minuti finale che ribaltano lo svantaggio iniziale siglato da Diego grazie alla collaborazione di Toldo che riesce a farsi sfuggire dalle mani il tiro docile del brasiliano.
    A parte la prima frazione del primo tempo in cui la Juventus riesce a trovare il gol del vantaggio con Diego, è l’Inter a prendere in mano le redini della gara anche se i nerazzurri si fanno vedere poco dalle parti di Buffon; l’Inter reclama un rigore per fallo di mani di Felipe Melo in area su cross di Maicon con il direttore di gara che non decreta la massima punizione scatenando le ire di Mourinho. I padroni di casa impostano, i bianconeri ripartono in contropiede ma senza pungere: questo è l’andazzo di tutto il primo tempo.

    Nel secondo tempo la squadra di Mourinho si sveglia con l’ingresso in campo di Milito che tiene in scacco tutta la difesa bianconera consentendo a Balotelli di inserirsi negli spazi. L’acuto della Juventus che poteva chiudere i conti arriva con un colpo di testa di Chiellini che, suo malgrado, incoccia il palo.
    Il pareggio arriva al 72′: calcio di punizione di Sneijder, deviazione di Amauri in barriera che spiazza Buffon e Lucio con la punta dello scarpino mette in rete. La Juventus termina il carburante e va ko ad un minuto dal termine della gara quando Balotelli, scattato sul filo del fuorigioco, raccoglie la corta respinta di Buffon sulla conclusione da fuori di Thiago Motta per il 2-1 finale che chiude, con molta probabilità, l’avventura sforunata di Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus. Il pugile va al tappeto senza che nessuno dei suoi (dirigenti e giocatori) lo aiuti a rialzarsi. Da domani Zaccheroni potrebbe sostenere già il suo primo allenamento, si attendono sviluppi in merito.

    Il tabellino
    INTER – JUVENTUS 2-1
    10′ Diego (J), 72′ Lucio (I), 89′ Balotelli (I)
    INTER (4-3-1-2): Toldo; Maicon, Materazzi, Lucio, Santon; Zanetti, Cambiasso (61′ Milito), Thiago Motta; Sneijder (92′ Cordoba); Pandev (80′ Muntari), Balotelli.
    A disposizione: Julio Cesar, Cordoba, Samuel, Thiago Motta, Quaresma, Arnautovic, Milito.
    Allenatore: Mourinho
    JUVENTUS (4-4-1-1): Buffon; Grygera, Chiellini, Cannavaro, Grosso; Candreva, Melo, Sissoko, De Ceglie (91′ Paolucci); Diego, Amauri.
    A disposizione: Manninger, Zebina, Legrottaglie, Marrone, Yago, Paolucci, Boniperti.
    Allenatore: Ferrara
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Maicon (I), Chiellini, Melo, Cannavaro (J)
    Espulsi: nessuno

  • Serie A: le pagelle di Juventus – Roma

    Juventus

    Sissoko 6.5: Il maliano appena rientrato dall’avventura in Coppa D’Africa dimostra di essere indispensabile per il centrocampo bianconero. Corre, anticipa l’avversario ma la stanchezza piano piano si fa sentire, dimostrata anche dal confronto perso in velocità con Cassetti.

    Del Piero 6: Il capitano cerca di dare la svolta con un goal ma è ancora lontano dalla forma migliore.

    Diego 6: Generoso, sempre molto cercato da suoi compagni ma è uno schema questo molto prevedibile. Tanta corsa e spostamenti di campo, ma nulla più

    Amauri 4: Giocatore non pervenuto, sbaglia anche i goal che per lui erano un tempo un gioco da ragazzi.

    Grosso 4.5: Anche su di lui la Juventus aveva puntato tanto, considerato uno degli acquisti illustri della campagna acquisti, ma l’ex giocatore del Lione anche stasera si fa notare solo in negativo.

    Roma

    Juan 7: Sarebbe un otto senza l’assist involontario a Del Piero dal quale scaturisce il goal del vantaggio bianconero. Perfetto su Amauri al quale non ha fatto quasi mai toccare un pallone.

    Riise 8: Il norvergese è l’uomo in più di Ranieri, a parte il goal vittoria, ha indotto Buffon all’espulsione. Tanta quantità e qualità oggi in campo.

    Pizarro 6.5: Non spreca un pallone difende e imposta con una facilità disarmante.

    De Rossi 6: Questa volta il capitano pro tempore si limita solo alla fase di non possesso. Da lui ci si aspetta sempre di più.

    Totti 6.5: La stella della Roma entra senza neanche il tempo di riscaldarsi e saggiamente non rischia infurtuni. Ma anche a mezzo servizio è sempre utile alla sua squadra.

    Juventus-Roma 1-2 (0-0)
    Juventus (4-3-1-2): Buffon 5.5; Grygera 6 (31’st Candreva sv), Legrottaglie 5.5, Chiellini 5, Grosso 4.5; Salihamidzic 6, Sissoko 6.5, Marchisio 5.5; Diego 6; Del Piero 6 (38’st Manninger), Amauri 4 (46’st Paolucci sv). A disposizione: Cannavaro, Zebina, De Ceglie, Yago. All.: Ferrara
    Roma (4-2-3-1): Julio Sergio 6; Cassetti 6.5, Burdisso 6, Juan 7, Riise 8; De Rossi 6, Pizarro 6.5; Taddei 6.5, Perrotta 6, Vucinic 6; Toni sv (7′ Totti 6.5).
    A disposizione:
    Doni, Motta, Mexes, Brighi, Cerci, Menez. All.: Ranieri

  • Coppa Italia: Juventus – Napoli 3-0. Del Piero e Diego salvano la panchina di Ferrara

    Negli ottavi di Coppa Italia vittoria della Juventus nel segno di Del Piero e Diego; i bianconeri tornano al successo battendo il Napoli per 3-0 con i due fantasisti che regalano un mezzo sorriso al tecnico Ferrara, in bilico sulla panchina juventina fino a poco prima del fischio d’inizio della gara, e autori rispettivamente di una doppietta e del gol che ha aperto le marcature.
    Era necessaria una prova di carattere, i bianconeri tirano fuori l’orgoglio, ci mettono il cuore e riescono a portare a casa un risultato che può ridare morale alla truppa ma, cosa più importante, si è intravisto un minimo di gioco e di schemi che sono mancati negli ultimi mesi, tenendo bene il campo per tutti i novanta minuti.
    Finalmente si è rivisto un Diego determinante, grintoso e che ha corso molto; buone le giocate con Del Piero soprattutto nel secondo tempo quando la paura di sbagliare nuovamente si è dissolta con la seconda marcatura della partita.
    Nel primo tempo è proprio il brasiliano, schierato vertice alto del rombo di centrocampo ma lasciato libero da Ferrara di svariare sia a destra che a sinistra del campo non concedendo punti di riferimento all’avversario, a portare in vantaggio la Juventus al 24′, con un tiro dal limite dell’area sporcato dal terreno e che ha lasciato immobile il portiere napoletano Iezzo.
    Nella ripresa ci pensa Del Piero a raddoppiare con una conclusione a colpo sicuro nel cuore dell’area di rigore dopo un cross rasoterra ben tagliato di Caceres ma poco prima i bianconeri avevano tremato per una traversa su una bordata di Hamsik dalla distanza; poi il capitano mette il sigillo alla partita realizzando la terza rete su calcio di rigore procurato da Diego.
    Si fermano così a 12 i risultati utili consecutivi del Napoli di Mazzarri che viene eliminato dalla competizione; la Juventus invece va avanti e nei quarti di finale incontrerà l’Inter. Ferrara tira un sospiro di sollievo, l’ombra di Hiddink è un pò più lontana.

    Il tabellino

    JUVENTUS – NAPOLI 3-0
    24′ Diego, 77′ Del Piero, 82’rig. Del Piero
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Caceres (83′ Zebina), Legrottaglie, Chiellini, Grosso (46′ Grygera); Diego, Salihamidzic, Felipe Melo, De Ceglie; Amauri, Del Piero (85′ Immobile).
    A disposizione: Chimenti, Cannavaro, Esposito, F.Rossi.
    Allenatore: Ferrara.
    NAPOLI (3-4-1-2): Iezzo; Campagnaro (76′ Quagliarella), Rinaudo, Contini; Zuniga, Gargano, Cigarini, Dossena (60′ Hamsik); Datolo; Hoffer (64′ Maggio), Denis.
    A disposizione: Gianello, Cannavaro, Pazienza, Aronica.
    Allenatore: Mazzarri.
    Arbitro: Romeo di Verona
    Ammoniti: Salihamidzic, De Ceglie (J), Cigarini (N)
    Espulsi: Contini (N) per doppia ammonizione

  • Coppa Italia: Juventus – Napoli. Ultima chance per Ferrara?

    Stesera alle 20:30 per gli ottavi di finale di Coppa Italia scenderanno in campo Juventus e Napoli. Destino che può essere beffardo per il tecnico bianconero Ferrara: lui che è un napoletano doc potrebbe chiudere la sua avventura sulla panchina della Juventus in caso di sconfitta contro il Napoli, in cui è cresciuto ed esploso prima di approdare a Torino prima come giocatore e poi come allenatore.
    Per salvare la sua panchina e per scacciare l’ombra di Hiddink che si sta avvicinando sempre di più alla panchina bianconera, Ferrara, oltre al risultato, ha bisogno che la Juventus si esprima al meglio in campo e si renda protagonista di una prestazione convincente, cosa non facile perchè è da inizio stagione che il gioco pare assente.
    Di fronte il Napoli, la squadra più in forma del momento reduce da 12 risultati utili consecutivi che, con Mazzarri in panchina, sta davvero impressionando anche se a Torino stasera si presenterà con le seconde linee, come svelato in conferenza stampa dallo stesso tecnico partenopeo. Buone probabilità di vedere stasera all’esordio con la maglia azzurra il nuovo acquisto Dossena, prelevato dal Liverpool la settimana scorsa e che se non giocherà dall’inizio lo vedremo all’opera a partita in corso.
    Ferrara, che non sa più a che santo votarsi, cambia ancora la disposizione in campo di Diego che verrà dirottato sulla fascia destra di centrocampo consentendo così l’inserimento in attacco di Del Piero che farà coppia con Amauri e con Salihamidzic che verrà scalato, in un ruolo non suo, come centrale di centrocampo. Ultima panchina per Ciro o possibile rilancio bianconero?

    Probabili formazioni JUVENTUS – NAPOLI (ore 20:30)

    JUVENTUS: Manninger; Caceres, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Diego, Salihamidzic, Felipe Melo, De Ceglie; Del Piero, Amauri.
    NAPOLI: Iezzo; Campagnaro, Rinaudo, Contini; Zuniga, Gargano, Cigarini, Aronica; Datolo; Hoffer, Denis.