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  • Europa League, l’Athletic Bilbao di Bielsa travolge lo Schalke

    Europa League, l’Athletic Bilbao di Bielsa travolge lo Schalke

    Se qualcuno pensava che il Manchester United fosse stato un caso isolato e solo una convergenza di eventi a favore si è sbagliato: dopo essersi preso la soddisfazione di aver battuto in entrambe le sfide ed eliminato i Red Devils, l’Athletic Bilbao del Loco Bielsa continua ad incantare e si impone a Gelsenkirchen in Germania superando i padroni di casa dello Schalke per 4-2 ai quali non è bastato il solito Raul per avere la meglio sui baschi: l’ex Real Madrid firma la doppietta personale che rafforza il suo primato nella classifica dei migliori marcatori nelle coppe europee (76 reti all’attivo) ribaltando momentaneamente lo 0-1 segnato da Llorente. La squadra di Bielsa si scatena nel finale quando nell’ultimo quarto d’ora è capace di andare in rete per ben tre volte: lo stesso bomber basco riporta il punteggio in parità, poi De Marcos e Muniain ipotecano la semifinale per i rojiblancos. Tra sette giorni al San Mames lo Schalke dovrà battere l’Athletic con tre gol di scarto (o due nel caso dovesse arrivare a 5 reti) per compiere l’impresa.

    Il confronto Spagna – Germania dell’andata dei quarti di Europa League finisce 2-0, con il Bilbao vince anche l’Atletico Madrid che contro l’Hannover trova una vittoria sofferta allo scadere con Salvio. La squadra di Simeone si porta subito in vantaggio con Falcao, si pensa ad una gara tutta in discesa e invece Diouf spaventa i colchoneros che rischiano di crollare nella ripresa prima che l’attaccante argentino fissi il punteggio finale sul 2-1 con un gran gol a giro permettendo così all’Atletico di giocare per due risultati su tre al ritorno in Germania.

    Athletic Bilbao © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Continua il momento no del Valencia, dopo le due sconfitte di fila nella Liga gli spagnoli cadono ad Alkmaar e tra una settimana al Mestalla saranno costretti a premere sin da subito sull’acceleratore: Topal replica al vantaggio di Holman ma è Martens a regalare un prezioso successo agli olandesi.

    Nell’ultimo match lo Sporting Lisbona batte il Matalist Kharkiv per 2-1, gli ucraini, che fino al 91′ sembravano ormai spacciati, restano in corsa grazie al calcio di rigore trasformato da Xavier, gol fondamentale in vista del match di ritorno in Ucraina. Per lo Sporting erano andati a segno Izmailov e Insua.

    RISULTATI E MARCATORI ANDATA QUARTI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE

    ATLETICO MADRID – HANNOVER 2-1
    9′ Falcao (A), 38′ Diouf (H), 89′ Salvio (A)
    AZ ALKMAAR – VALENCIA 2-1
    46′ Holman (A), 51′ Topal (V), 79′ Martens (A)
    SCHALKE – ATHLETIC BILBAO 2-4
    21′ Llorente (A), 22′ Raul (S), 59′ Raul (S), 73′ Llorente (A), 81′ De Marcos (A), 93′ Muniain (A)
    SPORTING LISBONA – METALIST KHARKIV 2-1
    51′ Izmailov (S), 64′ Insua (S), 91′ rig Xavier (M)

  • Europa League, Lazio Atletico Madrid. Simeone, il cuore a metà

    Europa League, Lazio Atletico Madrid. Simeone, il cuore a metà

    Dopo la due giorni di Champions, tocca all’Europa League scendere in campo oggi nelle gare di andata valide per i sedicesimi di finale. La prima delle due squadre italiane rimaste in corsa per la competizione è la Lazio che ospiterà all’Olimpico l’Atletico Madrid che, seppur abbia faticato nella Liga, rimane pur sempre un avversario ostico. L’avvicendamento in panchina tra Gregorio Manzano e Diego Simeone, grande ex della partita, è servito ai colchoneros per risalire la classifica e prendere una boccata d’ossigeno soprattutto con le reti di Radamel Falcao.

    Quella che si presenterà stasera davanti al proprio pubblico sarà una Lazio rimaneggiata per le assenze forzate e per il turnover scelto da Reja in vista della delicata trasferta di campionato domenica sera a Palermo per continuare la rincorsa al terzo posto che vuol dire Champions League. Il tecnico biancoceleste infatti non potrà avere a disposizione Rocchi e Radu infortunati mentre concederà un turno di riposo a Dias e Lulic, quest’ultimo non è al meglio della condizione ma andrà ugualmente in panchina. Spazio dunque al nuovo acquisto Candreva che stazionerà sulla linea dei trequartisti con Hernanes e Gonzalez a supporto dell’unica punta Klose. Il bomber polacco naturalizzato tedesco avrà il difficile compito di scardinare la difesa spagnola. In difesa coppia centrale Diakite e Stankevicius con Zauri e Konko ad agire sulle fasce; in mediana capitan Ledesma sarà affiancato da Matuzalem. In porta andrà Marchetti mentre in panchina siederanno i giovani Zampa, classe ’92, e Rozzi, classe ’94.

    Diego Simeone | © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images

    Simeone, al suo debutto europeo, torna all’Olimpico, dove ha lasciato tanti dolci ricordi, per la prima volta da avversario (l’anno scorso alla guida del Catania incrociò i biancocelesti solo nella gara di ritorno giocata al Massimino, ndr), lui che per 4 anni è stato beniamino del tifo laziale. Modulo speculare per il Cholo che può contare su un potenziale offensivo della squadra non indifferente: Falcao viaggia ad una media reti di quasi 1 centro a partita  17 in 22 presenze stagionali, immediatamente dietro l’attaccante colombiano ci saranno l’ex juventino Diego, il turco seguito da mezza Europa Arda Turan e Adrian Lopez, bomber di coppa per i colchoneros con i suoi 6 centri in questa edizione dell’Europa League. Gabi e Suarez formeranno la diga di centrocampo, in difesa non ci sarà Godin, in panchina, spazio a Miranda e Dominguez.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO ATLETICO MADRID

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Zauri, Diakite, Stankevicius, Konko; Ledesma, Matuzalem; Gonzalez, Hernanes, Candreva; Klose.
    Panchina: Bizzarri, Biava, Dias, Zampa, Lulic, Kozak, Rozzi.
    Allenatore: Reja.

    ATLETICO MADRID (4-2-3-1): Courtois; Juanfran, Miranda, Dominguez, Filipe Luis; Mario Suarez, Gabi; Adrian Lopez, Diego, Arda Turan; Falcao.
    Panchina: Asenjo, Silvio, Godin, Luis Perea, Pizzi, Koke, Salvio.
    Allenatore: Simeone.

  • Liga: Barça bloccato nel derby, Real a +5

    Liga: Barça bloccato nel derby, Real a +5

    Non è bastato un gol di Fabregas al Barcellona nel derby catalano con l’Espanyol per restare nella scia del Real Madrid che con il 5-1 con il quale ha travolto il Granada si porta a 5 lunghezze di vantaggio sui blaugrana. I campiondi di tutto, di Spagna, d’Europa e del Mondo, devono accontentarsi di un 1-1 nella stracittadina beffati nel finale di un gol di Alvaro che ha replicato al gol, arrivato al 16′, dell’ex centrocampista dell’Arsenal al suo nono centro stagionale in campionato.

    Karim Benzema | © Denis Doyle/Getty Images

    Il Real Madrid approfitta del mezzo passo falso dei rivali per allungare in classifica e mettere in cassaforte il titolo d’inverno: la squadra di Josè Mourinho, nonostante la sconfitta nel Clasico prima della sosta, si trova ad un solo punto dalla matematica certezza di effettuare il giro di boa in testa alla classifica, sono infatti 5 i punti che le merengues possono vantare sui nemici storici mancando solo due giornate al termine del girone d’andata, la 19esima e la prima di campionato rinviata lo scorso agosto per lo sciopero dei calciatori. Un successo rotondo quello contro la squadra del patron dell’Udinese Pozzo che porta le firme di Benzema, doppietta, Sergio Ramos, Higuain e Cristiano Ronaldo.

    Finisce 2-2 il derby castigliano tra Villarreal e Valencia con il Sottomarino Giallo che, in vantaggio di due reti, si fa beffare dai bianconeri restando così nella zona calda della classifica. Esordio a reti inviolate per Diego Simeone alla prima sulla panchina dell’Atletico Madrid in casa del Malaga, da registrare la sconfitta in casa della terza squadra della capitale, il Rayo Vallecano, del Siviglia (2-1). Sorride invece l’altra squadra di Siviglia, il Betis, che batte al Villamarin lo Sporting Gijon. Il Santander regola con il minimo scarto il fanalino di coda Saragozza mentre terminano tutte 0-0 Getafe – Athletic Bilbao, Real Sociedad – Osasuna e Levante – Maiorca.

    RISULTATI E MARCATORI 18 GIORNATA LIGA 2011-2012

    BETIS SIVIGLIA – SPORTING GIJON 2-0
    23′ Santa Cruz, 92′ Molina
    ESPANYOL – BARCELLONA 1-1
    16′ Fabregas (B), 86′ Alvaro (E)
    GETAFE – ATHLETIC BILBAO 0-0
    LEVANTE – MAIORCA 0-0
    MALAGA – ATLETICO MADRID 0-0
    RAYO VALLECANO – SIVIGLIA 2-1
    46′ pt Michu (R), 51′ Tamudo (R), 62′ Escudè (S)
    REAL SOCIEDAD – OSASUNA 0-0
    REAL MADRID – GRANADA 5-1
    19′ Benzema (R), 22′ Mikel Rico (G), 34′ Sergio Ramos (R), 47′ Higuain (R), 50′ Benzema (R), 89′ Ronaldo (R)
    SANTANDER – SARAGOZZA 1-0
    45′ Bernardo
    VILLARREAL – VALENCIA 2-2
    14′ Ruben (Vi), 18′ Rodriguez (Vi), 41′ Feghouli (Va), 87′ Aduriz (Va)

    CLASSIFICA LIGA

    Pos Squadre Pt G
    1. REAL MADRID 43 17
    2. BARCELLONA 38 17
    3. VALENCIA 34 17
    4. LEVANTE 30 17
    5. OSASUNA 26 17
    6. MALAGA 25 17
    7. SIVIGLIA 24 17
    8. ESPANYOL
    24 17
    9. ATHLETIC BILBAO 23 17
    10. BETIS SIVIGLIA
    22 17
    11. ATLETICO MADRID
    20 17
    12. GETAFE
    20 17
    13. RAYO VALLECANO 19 17
    14. MAIORCA 19 17
    15. GRANADA
    19 17
    16. REAL SOCIEDAD
    18 17
    17. SANTANDER 17 17
    18. VILLARREAL
    16 17
    19. SPORTING GIJON
    15 17
    20. SARAGOZZA
    10 17
  • Liga: Simeone all’Atletico, cambio in panchina anche a Villarreal

    Liga: Simeone all’Atletico, cambio in panchina anche a Villarreal

    In Spagna l’Atletico Madrid e il Villarreal hanno deciso di licenziare i propri tecnici alla vigilia del Natale. Sulla panchina dei colchoneros arriva Diego Simeone, dimissionario dal Racing Club, Juan Carlos Garrido paga l’eliminazione dalla Coppa del Re ad opera del Mirandes, squadra di 3^ divisione.

    SPAGNA COME ITALIA – Cosa sta succedendo nella penisola iberica? Non c’è da scomodare alcuna teoria scientifica come la deriva dei continenti e altri complicati affari che rientrano nell’orbita di noiose aule accademiche. Anche in Spagna probabilmente è giunta l‘influenza che da anni colpisce la maggioranza dei club italiani, i quali stanno toccando livelli epici.

    Diego Simeone |© Claudio Villa/Getty Images

    QUI ATLETICO – A Madrid è terminata la fiducia del presidente Enrique Cerezo nei confronti dell’ormai ex allenatore Gregorio Manzano. Un avvio di stagione disastroso per il secondo club della capitale spagnola. La classifica piange, 19 punti dopo 16 partite di campionato, un bottino che non risponde al prestigio della squadra madrilena, vincitrice dell‘Europa League nella stagione 2009-2010. L’acquisto della punta colombiana Falcao non è bastata evidentemente a colmare il vuoto lasciato dall’addio di Aguero, trasferitosi quest’estate al City. Diego Simeone, dimissionario la settimana scorsa dal Racing, ha deciso di accettare la sfida propostagli dal presidente Cerezo. L’ex Racing, che vanta un’esperienza felice anche a Catania, si sta facendo largo fra i suoi colleghi. I colchoneros rappresenteranno la sua definitiva consacrazione?

    QUI VILLAREAL – Situazione nera al Madrigal. Non bastasse il terzultimo posto nella Liga e la cocente eliminazione nel girone di Champions, il tecnico Garrido è riuscito a completare l’en plein dell’orrore, facendosi eliminare nei sedicesimi di Coppa del Re dalla sconosciuta Mirandes, club che milita in 3^ divisione. Scontato il licenziamento dello spagnolo, al quale però vanno riconosciute delle attenuanti. Fino alla scorsa stagione il Villarreal poteva contare su un attacco formato da Giuseppe Rossi, Nilmar e Santiago Cazorla. Il primo tornerà dall’infortunio al crociato solamente in primavera, e anche il brasiliano è fermo ai box. Cazorla invece non veste più la maglia del Villareal, dopo esser stato venduto al Malaga quest’estate. Chiamato a non far affondare il Sottomarino Giallo l’ex portiere della nazionale spagnola Jose Molina, che nella giornata di ieri ha firmato un contratto fino al termine di questa stagione. La situazione è disperata, come testimonia il terzultimo posto in campionato della squadra e, oltre alla patente da allenatore, a Molina servirà anche quella nautica.

  • Inter – Catania probabili formazioni. Cambiasso e Lopez ko

    Scendono in campo oggi pomeriggio alle 18.00  a San Siro Inter e Catania per la passerella finale del campionato. Già, perché l’Inter con il pareggio strappato a Napoli si è garantita aritmeticamente la seconda posizione in classifica, e il Catania battendo nel precedente turno la Roma di Montella ha strappato il pass per la permanenza in serie A anche per la prossima stagione. Partita dai toni amichevoli, con la possibilità per Simeone, ex nerazzurro di rivedere e ricevere applausi dal suo pubblico interista, e con la possibilità invece per Leonardo di lasciare spazio a chi ha giocato meno, e far tirare il fiato in vista della prossima finale di Tim Cup contro il Palermo in programma il 29 maggio. Curiosità del giorno, l’anno scorso proprio il 22 maggio l’Inter scendeva in campo per la finale Champions League a Madrid contro il Bayern Monaco: emozioni diverse, in un anno diverso.

     

    INTER– Situazione non delle più rosee in casa Inter, a livello di condizione fisica, con il numero degli infortunati che tende ad aumentare di giorno in giorno. Out Sneijder, (che dovrebbe recuperare per la finale di Tim Cup), indisponibile anche Julio Cesar alle prese con i soliti dolori alla schiena, salta fuori all’ultimo momento anche l’infortunio i Cambiasso che complica i piani di Leonardo. Per il centrocampista argentino si parla di uno stiramento al bicipite femorale di terzo grado. Un infortunio più grave del previsto che mette ancora una volta in allarme il centrocampo nerazzurro. Ultimo forfait quello di Maicon, perché essendo squalificato in coppa Italia, Leo vuole capire in questa partita chi può sostituire il brasiliano al meglio. Quindi undici titolare con Castellazzi tra i pali, difesa a quattro con Materazzi e Samuel al centro, il primavera Faraoni e Nagatomo sulle corsie laterali; Centrocampo in totale emergenza con Mariga e Thiago Motta più arretrati e Zanetti e Pandev ai lati.  Se si optasse per il rombo spazio a Coutinho sulla trequarti. Ovviamente in zona gol largo ad Eto’o, con la possibilità di infrangere il suo record personale di 36 gol segnati con la maglia del Barcellona, e minuti nelle gambe per Milito, che nelle ultime partite è sembrato in ottima condizione.

    CATANIA- Simeone strappata la salvezza e la permanenza in A nella prossima stagione contro la Roma, oggi torna a San Siro per il saluto ai suoi ex tifosi nerazzurri. Personaggio molto amato dai colori interisti, nonostante quel gol segnato in maglia biancoazzurra il 5 maggio, quando l’Inter perse lo scudetto contro la Lazio. “Non so se mi hanno perdonato quel gol- ha spiegato Simeone- Credo però che quando i tifosi dell’Inter vedono me, vedono una persona pulita e nel calcio italiano è bello di tanto in tanto vedere una persona così”. Formazione inedita anche per il Catania, con diversi giocatori nemmeno partiti per la trasferta milanese. Rimane a casa il bomber Maxi Lopez per un infortunio al piede, come anche i difensori Spolli, Bellusci e Silvestre, indisponibili per acciacchi vari. Mancheranno all’appello anche Biagianti e Pesce, alle prese con dei risentimenti muscolari. Quindi Simeone dovrebbe schierare dal primo minuto una difesa con quattro uomini: Augustyn e Terlizzi al centro e Capuano e Alvarez sugli esterni. Centrocampo con Carboni, l’ex Frosinone Lodi, e l’argentino Ledesma. Tridente offensivo con Bergessio, Gomez e Schelotto.

    INTER(4-4-2): Castellazzi; Nagatomo, Materazzi, Samuel, Faraoni; Zanetti, Mariga, Thiago Motta, Pandev; Milito, Eto’o.

    A disposizione: Orlandoni, Ranocchia, Chivu, Stankovic, Obi, Coutinho, Pazzini.

    Allenatore: Leonardo.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sneijder, Cordoba, Julio Cesar, Cambiasso.

     

    CATANIA(4-3-3): Andujar; Alvarez, Augustyn, Terlizzi, Capuano; Ledesma, Carboni, Lodi; Gomez, Bergessio, Schelotto.

    A disposizione: Campagnolo, Potenza, Izco, Marchese, Ricchiuti, Martinho, Morimoto.

    Allenatore: Simeone.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sciacca, Bellusci, Spolli, Silvestre, Lopez.

  • Catania – Lazio, probabili formazioni

    Catania – Lazio, probabili formazioni

    Alle 15.00 allo stadio Massimino di Catania arriverà la Lazio quarta in classifica, in un delicato scontro salvezza-Champions. I biancocelesti hanno l’imperativo di provare a conquistare tre punti fondamentali per preservare la quarta posizione valida per la qualificazione in Champions League, un risultato che acquisirebbe un risvolto importante in virtù della sconfitta subita ieri dai cugini giallorossi contro il Palermo, ed in vista del difficile impegno di questa sera della diretta concorrente Udinese in posticipo contro il Napoli, ed anche del delicato impegno della Juventus a Firenze.

    La vigilia del match, però, in casa biancoceleste non è stata delle più serene, soprattutto per i problemi fisici di Cristian Brocchi, e del nuovo episodio legato ai comportamenti non impeccabili dell’argentino Mauro Zarate, presentatosi a Formello con un’ora di ritardo, perchè “aveva dimentato che fosse in programma l’allenamento”, nonostante i calciatori fin da Lunedì conoscono il programma settimanale di lavoro, come lo stesso tecnico Reja ha precisato.

    Pertanto, Mauro Zarate (che non è affatto nuovo a simili episodi), potrebbe essere punito da Edi Reja, che lo lascerebbe in panchina preferendogli Giuseppe Sculli al fianco di Floccari, ma la decisione definitiva verrà presa immediatamente prima di scendere in campo come lo stesso tecnico ha dichiarato.

    Brocchi, invece, sarà costretto ad uno stop a causa di un ematoma al quadricipite alto: non parteciperà alla partita Catanese e verrà sostituito molto probabilmente da Bresciano, oppure, da Gonzales. Inoltre, sarà ancora assente per squalifica Matuzalem.

    Oltre alle assenze, però, quello che maggiormente preoccupa il tecnico friulano è l’approccio alla gara della sua squadra, evitando cali di concentrazione e mettendo in campo temperamento e personalità giocando sempre partita per partita e facendo i calcoli soltanto alla fine: “Noi cerchiamo sempre di vincere ovunque. Mi auguro che la mia squadra affronti la gara con il piglio giusto. Il Catania in casa è particolarmente motivato, ma andiamo lì con la mentalità giusta per fare il massimo, dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci capiteranno”.

    L’obiettivo per i biancocelesti è quello di migliorare il rendimento in trasferta, dato che la formazione di Edi Reja non riesce a vincere fuori casa dal 13 Febbraio dopo la vittoria per 2-0 a Brescia; un miglioramento del rendimento necessario anche in vista delle prossime quattro trasferte che attendono i biancocelesti sul totale delle sei partite che restano fino al termine del campionato cercando, inoltre, di sfatare il tabù Catanese, dove non riescono a conquistare i tre punti da ben 50 anni: nell’ultimo precedente, disputato il 20 Settembre 2009, vi fu un pareggio per 1-1, con reti di Jorge Martinez per il Catania e di Julio Cruz per la Lazio.

    La probabile formazione Laziale è la seguente,  schierata con un 4-2-3-1 composto da: Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Bresciano, Ledesma; Mauri, Hernanes, Sculli; Floccari. In panchina vi saranno: Berni, Scaloni, Stendardo, Garrido, Meghni, Gonzalez, Kozak.

    Il Catania, invece, dopo il pareggio ottenuto a Bari nell’ultimo turno di campionato, è ora alla ricerca di preziosi punti salvezza, cercando di agguantare i tre punti che gli consentirebbero di raggiungere la quota di 39 punti, che significherebbe quasi certa permanenza in A, mantendosi a distanza di sicurezza dalle sabbie mobili degli ultimi posti.

    Il tecnico argentino Diego Simeone, grande ex dell’incontro dopo i lunghi anni da calciatore in biancoceleste, non ha dubbi particolari di formazione, e schiererà un 4-2-3-1 con Andujar in porta, Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Marchese in difesa ; Carboni, Lodi; Schelotto, Ricchiuti; Bergessio; Maxi Lopez in attacco. In panchina siederanno: Campagnolo, Augustyn, Spolli, Ledesma, Pesce, Gomez, Morimoto.

    Rientrerà quindi il capitano Silvestre, reduce dalla squalifica, mentre è stato recuperato in extremis Spolli che sarà in ballottagio con Terlizzi per un posto da centrale difensivo. L’altro ballottaggio, per il ruolo di terzino sinistro, riguarderà invece Marchese e Capuano, con il primo nettamente favorito.

    Al Massimino di Catania arbitrerà Rizzoli di Bologna, coadiuvato dai guardalinee  Stefani- Faverani, e dal quarto uomo Russo: sul loro operato vigilerà certamente l’ormai celebre “task force” del presidente Lotito.

  • Palermo, il giocattolo si è rotto. Poker del Catania

    Palermo, il giocattolo si è rotto. Poker del Catania

    Il derby di Sicilia arride al Catania di Simeone. Gli etnei in un Massimino stracolmo surclassano il malcapitato Palermo facendo un passo importante verso la salvezza. Per i rosanero, illusi dalla vittoria contro il Milan, è la sesta sconfitta in sette partita e la netta convinzione che le astruse decisioni del vulcanico Zamparini hanno contribuito a romper lo splendido giocattolo di qualche mese fa.

    Se con Delio Rossi il Palermo aveva si qualche problema in difesa ma un attacco super, con Serse Cosmi anche gli avanti iniziano a trovare difficoltà e oltretutto fanno discutere le scelte di non utilizzare Pastore e Miccoli.

    Il primo tempo è noioso con le due squadre timorose e chiuse a difender lo 0-0. Nella ripresa è tutt’altra musica, una sciagurata topica di Balzaretti beffa Sirigu facendo esplodere il Massimino. Il Palermo perde la testa e il Catania dilaga, Bergessio decide finalmente di diventar protagonista superando l’incolpevole, questa volta, Sirigu su assist di Ricchiuti. Ledesma, appena entrato, sigla il 3-0; Pesce realizza il poker con un pallonetto che sorvola Sirigu.

  • Catania – Palermo: lo scudetto della Sicilia

    Catania – Palermo: lo scudetto della Sicilia

    Non solo derby al vertice della classifica fra Milan ed Inter: il ricco programma della trentunesima giornata di serie A prevede anche il derby siciliano fra Catania e Palermo, al Massimino.

    Gli ingredienti per un grande spettacolo ci sono tutti: le previsioni di una giornata di sole, con clima quasi estivo, una ritrovata cornice di pubblico, con il ritorno dei tifosi rosanero a Catania per la prima volta dopo gli scontri del 2007, le motivazioni delle due squadre in campo, con diverse finalità ma con un unico obiettivo, i tre punti.

    Il Palermo vuole delle conferme, per testare se il cambio in panchina voluto da Zamparini sia stato veramente una mossa giusta. I segnali dell’ultimo match giocato, la vittoria al Barbera con il Milan, appaiono più che incoraggianti, ma il derby è sempre una partita a sè, che può riservare risvolti imprevedibili.

    Un protagonista di assoluto rilievo, in casa Palermitana, sarà il fantasista Javier Pastore, che così si è espresso, non nascondendo la grande voglia di vincere, per la classifica e per il predominio dell’isola: “Quella di domenica sarà una partita molto importante. Dobbiamo affrontarla con molta concentrazione. L’anno scorso a Catania abbiamo sbagliato qualcosa e credo che questa volta non possiamo permetterci di sbagliare. Dobbiamo vincere, perchè è troppo importante per la città e per questo nostro momento che non è tanto buono“.

    Ed, in merito alla vittoria dell’andata, Pastore aggiunge un personale auspicio: “La vittoria dell’andata? La ricordo benissimo e spero che la partita di domenica sia uguale a quella dell’andata“.

    L’allenatore, Serse Cosmi, ha preparato meticolosamente la partita, consapevole di quanto un derby possa essere sentito dai tifosi. A tal proposito, in conferenza stampa, ha affermato di aver percepito dall’ambiente circostante l’importanza del match, paragonabile per la piazza Palermitana alla vittoria di uno Scudetto: “Non ho incontrato un paio di tifosi che mi hanno chiesto la vittoria. Ho incontrato tantissimi tifosi che me lo hanno chiesto. La gente vuole assolutamente questo risultato in quanto a questa partita viene dato un valore diverso. Tutti mi hanno fatto questa domanda, ma con serenità, sottolineando come rappresenti quasi uno Scudetto. Credo che sia non legittimo, ma naturale per la gente rosanero tener tanto a questo derby”.

    In merito alla formazione da schierare in campo, Cosmi non nasconde le carte, parlando del’importanza del ruolo di Miccoli nel suo 3-5-1-1 ed elogiandone le qualità:Miccoli centravanti nel 3-5-1-1? Solo in Italia pensiamo che il centravanti debba essere un attaccante grande e possente, basta guardare il Barcellona. Io impazzivo quando lo allenavo le prime volte, perché volevo che facesse altro. Lui si muoveva da prima punta anche quando volevo che facesse altro. Non e’ facile trovarlo in quanto lui ha una maniera sofisticata di muoversi, ma se lo trovi la palla la mette giu’ in qualsiasi modo possibile ed immaginabile”.

    Per quanto riguarda il capitolo infortuni, una buona ed una cattiva notizia. La prima riguarda il recupero di Pinilla, tornato acciaccato dagli impegni con la Nazionale, ma recuperato in extremis, garantendo abbondanza nel reparto d’attacco. “Pinilla è a disposizione, e sicuramente l’attacco è il reparto in cui ho più possibilità di scelta e sicuramente dovrò prendere delle scelte, alcune anche dolorose, dato che c’è abbondanza” . La cattiva notizia, invece, riguarda l’assenza dello sloveno Ilicic a centrocampo, per un infortunio muscolare riportato il Nazionale. Al suo posto, Cosmi sembra intenzionato a schierare Migliaccio: “Migliaccio a centrocampo? È una situazione che ho provato. Il tutto e’ legato anche all’assenza di Ilicic. In quel ruolo di interno lo vedo molto bene, con il Milan ha anche fatto una grande prestazione, quindi questo infortunio non ci voleva. Migliaccio in questo contesto può tornare a fare il suo ruolo”.

    Infine, un pensiero generale sul derby, e sull’importanza del fattore psicologico: ” Una partita è segnata da tanti altri fattori ma se entriamo in campo con la giusta mentalità possiamo far risultato”.

    In casa Catania, l’allenatore Diego Simeone (che con tutta probabilità potrebbe essere riconfermato per il prossimo anno) in settimana ha provato diverse opzioni tattiche, ma sembra probabile la presenza in campo della coppia d’attacco Lopez Bergessio supportati dal trequartista Ricchiuti, con Andujar in porta, Alvarez, Silvestre, Spolli, Marchese in difesa e Schelotto, Carboni e Lodi a centrocampo.

    La voglia di vincere il derby è fortissima anche in casa rossazzurra, anche in relazione alla salvezza. Obiettivo che il Catania non vuol nascondere, esprimendolo tramite le parole del direttore generale Lo Monaco: ” Vincere significherebbe mettere una seria ipoteca sulla salvezza. Proclami dal Palermo? Hanno voglia di conquistare i 3 punti, mi sorprenderebbe il contrario. Le nostre motivazioni sono al massimo. Il Palermo ha ormai poco da chiedere al campionato, mentre noi abbiamo ancora un obiettivo molto importante da raggiungere”.

  • Derby siciliano: ritornano i tifosi del Palermo a Catania. Infortunio Pinilla, dubbi per Ilicic

    Derby siciliano: ritornano i tifosi del Palermo a Catania. Infortunio Pinilla, dubbi per Ilicic

    I Derby, è noto, sono una partita a sè, esulano dalle logiche e dalle previsioni, senza possibilità di pronostico. Il derby siculo numero 80 della storia, Catania – Palermo, non sfugge alla classificazione di partita ad alta tensione. Gli spunti d’interesse sono molteplici: il Palermo vuol proseguire la sua fase di ripresa, completando il rilancio della gestione Cosmi, dopo l’exploit della precedente giornata contro la capolista Milan; il Catania, invece, è alla ricerca di preziosi “punti tranquillità“, che lo possano allontanare dalle zone calde della bassa classifica. 

    Ci si augura, però, che l’importanza del match generi solo una positiva tensione agonistica, e che l’incontro possa disputarsi all’insegna della correttezza sugli spalti, soprattutto in occasione della riapertura del Massimino ai tifosi palermitani, dopo i folli scontri del 2007 che portarono alla morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti.

    Dalle tifoserie ci si aspetta, dunque, una reale prova di maturità, ed un’ulteriore conferma dei buoni segnali registrati in occasione della gara di andata a Palermo, quando -con la presenza dei Catanesi al Barbera – non si riscontrò alcuna problematica di ordine pubblico: d’altronde, come recitavano alcuni striscioni “Non ci può essere derby senza rivali!”.

    Che sia una partita corretta sugli spalti è – fra gli altri – anche l’auspicio del patron del Palermo, Maurizio Zamparini: ”Spero sia una partita di calcio, un evento sportivo con la giusta rivalità ma all’insegna della correttezza; mi auguro che la violenza sia lontanissima dal Massimino. Chi è favorito? Dico 60% Catania, il fattore campo è molto importante in queste sfide. Tra i rossoazzurri non temo nessuno in particolare, quello che mi inquieta è la loro voglia di combattere. Noi tecnicamente siamo una buona squadra. Se scenderemo in campo con la loro stessa determinazione avremo grandi possibilità di ottenere un risultato positivo”.

    In casa rosanero, l’allenatore Serse Cosmi sta preparando meticolosamente la sfida, anche se costretto a ranghi ridotti fino ad oggi. Da domani, avrà a disposizione tutti i Nazionali, ma dovrà monitorare la situazione infortuni.

    Mauricio Pinilla, durante un allenamento con la sua nazionale cilena, ha riportato una lesione di primo grado al vasto mediale della coscia sinistra, che – con grande probabilità – lo costringerà a saltare il derby di domenica.

    Apprensione, inoltre, per le condizioni dello sloveno Ilicic, uscito solo dopo 30 minuti di gioco della partita di ieri fra Irlanda del Nord e Slovenia, terminata 0-0, valida per le qualificazioni ad Euro 2012 del gruppo C (quello dell’Italia). Lo staff medico palermitano attende il rientro del giocatore per svolgere gli esami di controllo, anche se dalle dichiarazioni del procuratore di Ilicic, è trapelato un po’ di ottimismo: “Ho sentito Josip ieri e mi ha confidato che, fin dall’inizio dell’incontro, aveva avvertito una fitta alla parte posteriore della coscia, che non gli aveva impedito comunque di proseguire la sua partita. Successivamente però nel corso del match si è ripresentato il dolore e il ragazzo ha optato per richiedere il cambio per evitare ulteriori possibili complicazioni. Peccato perché ho visto la partita ed era partito molto bene sfiorando la rete in un paio di occasioni”.

    Buone notizie, invece, per Migliaccio, Cassani e Miccoli, che nell’allenamento pomeridiano delle 15 (a porte chiuse), si alleneranno in gruppo, avendo recuperato completamente dai rispettivi infortuni.

    In casa Catania, buone notizie per l’allenatore Diego Simeone da Izco e Biagianti, tornati ad allenarsi in gruppo dopo una lunga assenza, così come in via di miglioramento sono le condizioni di Capuano, Martinho e Sciacca, che hanno svolto ieri una seduta differenziata.

    Intanto, è partita forte la prevendita per il match, con cinquemila tagliandi venduti in soli due giorni: si preannuncia il record stagionale di presenze al Massimino di Catania. I tifosi etnei, forse, sperano nel precedente positivo dello scorso anno, quando – esattamente nella stessa data, il 3 Aprile – il Catania vinse per 2 a 0 con doppietta dell’argentino Maxi Lopez, nel giorno del compleanno dell’attaccante rossoazzurro.

  • Bergessio firma il sorpasso. Catania – Genoa 2-1

    Bergessio firma il sorpasso. Catania – Genoa 2-1

    Non sarà un Catania perfetto dal punto di vista tattico e spesso da il meglio di se quando è costretta ad inseguire ma l’avvento di Simeone in panchina ha dato sicuramente un botta adrenalica notevole all’organico del presidente Pulvirenti.

    La partita all’ora di pranzo è stato un grande mix di emozioni, polemiche e tanto per non farci mancare nulla errori arbitrali. Il primo tempo è un monologo del Genoa sorretto a centrocampo dalle ottime qualità di Veloso e Kucka e pericoloso sulle fasce grazie a Criscito e Mesto. Il gol del vantaggio non tarda ad arrivare ma è viziato da una netta posizione di fuorigioco di Floro Flores, poi si esaltano i portieri. Andujar è prima aiutato dalla traversa e poi si supera su Rossi, Eduardo è praticamente decisivo su Maxi Lopez.

    Nella ripresa si ha la metamorfosi e in cinque minuti si ha il sorpasso firmato da Maxi Lopez e dall’ultimo arrivato Bergessio. Al 67′ episodio chiave della gara, con l’espulsione di Criscito per fallo da ultimo uomo con grandi proteste del Genoa. Proteste che durano a lungo e ne fanno le spese Floro Flores, appena sostituito, e il tecnico Ballardini, entrambi espulsi dalla panchina.

    Al 75′ colpo di scena Paloschi cade in area dopo un contrasto con Agustyn, per l’incerto Gervasoni è rigore ma Veloso sbaglia facendosi ipnotizzare da Andujar.

    IL TABELLINO

    CATANIA-GENOA 2-1
    19′ Floro Flores (G); 6′ st Maxi Lopez (C); 11′ st Bergessio (C);
    Catania (4-3-1-2): Andujar; Potenza (1′ st Schelotto), Silvestre, Augustyn, Alvarez; Lodi, Ledesma (1′ st Ricchiuti), Carboni; Gomez (34′ st Marchese); Bergessio, Maxi Lopez. A disposizione: Kosicky, Pesce, Llama, Morimoto. All.: Simeone
    Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Moretti (6′ st Antonelli); Rossi, Veloso, Kucka (12′ st Paloschi), Criscito; Floro Flores (23′ st Jankovic), Palacio. A disposizione: Scarpi, Polenta, Sturaro, Boselli. All.: Ballardini

    Arbitro: Giannoccaro
    Ammoniti: Veloso (G), Moretti (G), Potenza (C), Augustyn (C)
    Espulsi: 22′ st Criscito (G) per fallo da ultimo uomo; 24′ st Floro Flores e Ballardini (dalla panchina) per proteste; 30′ st Augustyn (C) per fallo da ultimo uomo