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  • La Juve di Allegri cade nel tempio del Cholo

    La Juve di Allegri cade nel tempio del Cholo

    Una Juve brutta e a tratti impalpabile, esce sconfitta nettamente per 2-0 al Wanda Metropolitano contro l’Atletico del Cholo Simeone. 

    Un successo meritato quello dell’Atletico e maturato con i gol, su azione di calcio piazzato, di Gimenez e Godin.

    Dopo un primo tempo giocato alla pari con pochi guizzi, con il VAR che aveva tolto un rigore ai padroni di casa, per fallo fuori area, si è vista una ripresa dove gli uomini del Cholo hanno mostrato più voglia, più grinta ed hanno costruito diverse grandi occasioni prima di trovare le due reti.

    La Juve di Allegri invece non si è praticamente mai vista, possesso palla sterile e solo qualche tentativo di giocata di un volenteroso Ronaldo. 

    Veniamo al racconto della sfida del Wanda Metropolitano.

    Parte subito forte l’Atletico Madrid che si chiude bene e riparte veloce. La Juventus sembra in difficoltà nel girare palla anche per merito della pressione dei Colchoneros. Al 9° missile su punizione di CR7, Oblak attento alza in corner. E’ una partita su buoni ritmi, al colpo di testa alto di Bonucci risponde Thomas col tiro da fuori bloccato da Szczesny. L’Atletico comincia a premere e la Juve a tratti va in difficoltà ma tiene. Al 27° spavento per i bianconeri, contatto lieve tra Diego Costa e De Sciglio, l’attaccante cade in area e l’arbitro fischia rigore, il VAR però fa correggere la decisione, punizione dal limite. Dopo un lungo controllo del gioco dei padroni di casa si rivedono i bianconeri con un tiro di Dybala troppo debole per impensierire Oblak. Un primo tempo molto intenso si chiude però sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Sembra partire meglio la Juventus ma al 50° gran ripartenza di Diego Costa che poi dentro l’area, disturbato da Bonucci, calcia clamorosamente fuori. Altra super occasione per l’Atletico, Griezmann entra in area e con un pallonetto prova a scavalcare Szczesny, il polacco la tocca quanto basta per farla finire sulla traversa. Spaventata la squadra di Allegri prova ad abbassare i ritmi cercando di gestire la palla. Al 70° gran cross di Griezmann per Morata che di testa da due passi segna. C’è però una spinta dell’attaccante su Chiellini, l’arbitro va a visionarla al VAR e annulla. Al 78° su corner si scatena una mischia, la palla rimane in area e Gimenez in scivolata segna il vantaggio. La reazione della Juventus è praticamente nulla, anzi sono i Colchoneros a rendersi insidiosi ed al 83° da un altro calcio piazzato sbuca Godin che da posizione angolata infila in rete. Al 89° grande chance per Bernardeschi che calcia di prima su assist di Ronaldo ma arriva una gran parata di Oblak. Finisce così è gioia per il Cholo Simeone, è disastro per Allegri che all’Allianz Stadium dovrà studiare qualcosa per inventarsi l’impresa.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 2-0 (78° Gimenez, 83° Godin)

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Gimenez, Godin, Filipe Luis; Koke (67° Correa), Thomas (61° Lemar), Rodrigo, Saul; Griezmann, Diego Costa (58° Morata).

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (4-3-1-2): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (73° Emre Can), Matuidi (85° Matuidi); Dybala (80° Bernardeschi); Cristiano Ronaldo, Mandzukic.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Zwayer.

    Ammoniti: Diego Costa (A), Thomas (A), Alex Sandro (J), Griezmann (A).

     

    Nell’altra gara di serata un Manchester City pazzo passa in vantaggio in casa dello Schalke, subisce due rigori e va al riposo sotto per 2-1, ad inizio ripresa rimane in 10 per il rosso ad Otamendi ma nel finale con Sane e Sterling segna i due gol che valgono il successo per 3-2.

     

  • Gioia Real, Ancelotti porta la “Decima” a Madrid

    Gioia Real, Ancelotti porta la “Decima” a Madrid

    Ancelotti ce l’ha fatta, l’ossessione della “Decima” è stato cancellata, la Champions League è del Real Madrid.

    Per chi non avesse visto la gara e leggesse solo il risultato sembrerebbe stata una passeggiata, un successo comodo e largo, così non è stato, perché le Merengues sono state a mano di due minuti dalla sconfitta, ad un passo dal baratro.

    Discorso inverso per i Colchoneros di Simeone che dopo il vantaggio nel primo tempo di Godin sono stati con una mano sulla coppa sino a quando nel recupero del secondo tempo Sergio Ramos ha svegliato l’Atletico dal sogno con quel colpo di testa che ha impattato il risultato.

    Iker Casillas alza al cielo la Champions League
    Iker Casillas alza al cielo la Champions League

    Per quanto riguarda le formazioni, Ancelotti recupera Benzema e manda in campo il suo Real con il classico 4-3-3 con Varane al posto di Pepe in difesa e Khedira per lo squalificato Xabi Alonso a centrocampo.

    Simeone dal canto suo recupera  Diego Costa e lo lancia in campo dal primo minuto nel suo consueto 4-4-2 ma deve fare a meno di Arda Turan che non va nemmeno in panchina.

    Si parte con grande intensità e con ritmi alti ma le due squadre non riescono a rendersi mai pericolose. La prima emozione arriva al 9° quando Diego Costa non ce la fa ed è costretto a chiedere il cambio, a ragion veduta forse era meglio non inserirlo negli 11, al suo posto dentro Adrian Lopez. Le emozioni continuano a latitare sino al 31° quando un errore di Tiago in uscita difensiva regala un’occasione al Real ma Bale solo davanti a Courtois clamorosamente fallisce il gol del vantaggio. Al 36° arriva il vantaggio dei Colchoneros, dopo un’azione da corner la palla viene rimessa in area, Casillas abbozza l’uscita ma rimane a metà strada e viene beffato dal colpo di testa di Godin. Il Real tenta una reazione ma il primo tempo si chiude sullo 0-1.

    Ad inizio ripresa subito chance per il Real, dopo uno slalom Di Maria viene abbattuto è punizione, calcia Cr7 ma Courtois salva in corner. La gara prosegue con l’Atletico che non soffre quasi mai nonostante gli ingressi di Marcelo ed Isco al 58° diano una marcia in più al Real. Al 73° Bale fallisce un’altra grande occasione poi nell’ultimo quarto d’ora inizia la spinta del Real con i Colchoneros che paiono stanchi. Una spinta che pare inutile sino al 93° quando da un calcio d’angolo svetta Sergio Ramos che di testa ha superato Courtois per l’insperato pareggio che porta il match ai supplementari.

    Il gol di Ramos taglia le gambe ai Colchoneros che nel primo tempo supplementare riescono a chiudersi soffrendo gli attacchi del Real. Nel secondo invece crollano e al 110° dopo una gran giocata di Di Maria, con miracolo di Courtois, Bale trova il tap-in per il vantaggio delle Merengues. Di qui in poi non c’è più storia, al 117° Marcelo con una conclusione dal limite trova il 3-1 e a tempo praticamente scaduto Ronaldo dal dischetto realizza il gol del definitivo 4-1.

    A questo punto la festa è solo per il Real, Ancelotti è riuscito nell’impresa di cancellare l’ossessione chiamata “Decima” e a Madrid sarà una notte Blanca.

     

    Real Madrid – Atletico Madrid 3-1 d.t.s (1-1al termine dei tempi regolamentari) (36° Godin (A), 93° Sergio Ramos (R), 110° Bale (R), 117° Marcelo (R), 120° rig. Ronaldo (R)).

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Coentrão (58° Marcelo); Khedira (58° Isco), Modric, Di Maria; Bale, Benzema (78° Morata), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Carlo Ancelotti.

    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Godin, Miranda, Filipe Luis (83° Alderweireld); Gabi, Tiago, Koke, Raul Garcia (65° Sosa); Villa, Diego Costa (9° Adrian Lopez).

    Allenatore: Diego Simeone.

    Arbitro: Bjorn Kuipers.

    Ammoniti: Raul Garcia (A), Sergio Ramos (R), Khedira (R), Miranda (A), Villa (A), Juanfran (A), Koke (A), Gabi (A), Marcelo (R), Godin (A), Ronaldo (R), Varane (R).

  • Finale Champions: Ancelotti o Simeone, per chi brillerà la notte di Lisbona?

    Finale Champions: Ancelotti o Simeone, per chi brillerà la notte di Lisbona?

    Mancano poche ore e poi al “Da Luz” di Lisbona sarà dato il fischio d’inizio del derby di Madrid che deciderà chi tra Real o Atletico alzerà nel cielo portoghese la coppa dalle grandi orecchie.

    Carlo Ancelotti sa  già che per certo dovrà fare a meno di Xabi Alonso squalificato e di Pepe che nonostante lo sforzo fatto per rientrare in campo dopo due settimane di stop ma ha dovuto abbandonare in anticipo l’ultima seduta d’allenamento, niente finale quindi per lui. Una mezza buona notizia per le Merengues c’è, Benzema ha lavorato senza problemi con i compagni nell’allenamento e quindi è recuperato. Ancelotti deciderà sino all’ultimo sul da farsi, molto probabile però che il francese rimanga inizialmente in panchina con il Real che scenderà in campo con un 4-4-2 con Bale e Ronaldo di punta, Isco sull’esterno, Khedira che si piazzerà a metà campo al posto di Xabi Alonso e Varane a fianco di Sergio Ramos nella coppia di centrali difensivi.

    Diego Simeone e Carlo Ancelotti
    Diego Simeone e Carlo Ancelotti

    Diego Simeone ha avuto notizie decisamente più positive dall’infermeria dell’Atletico, Arda Turan potrebbe anche farcela, il turco si è allenato regolarmente anche se pare ancora in vantaggio Mario Suarez per un posto da titolare, Diego Costa invece pare pienamente recuperato e si posizionerà al centro dell’attacco dei Colchoneros con El Guaje David Villa che inizialmente dovrebbe agirgli alle spalle, per il resto El Cholo manderà in campo la squadra titolare.

    Questa sera quindi ci saranno quasi tutti i protagonisti in campo, una gara attesa, probabilmente molto sentita in cui speriamo però che il talento, la classe e la voglia di vincere possano sconfiggere la tensione ed il tatticismo permettendo agli occhi di tutto il mondo calcistico di assistere ad un evento indimenticabile. Alla fine scopriremo chi trionferà, Il Real di Carletto Ancelotti che finalmente potrà metter in bacheca la tanto desiderata “Decima” o l’Atletico del Cholo Simeone per uno strepitoso e sinceramente impronosticabile ad inizio stagione, Doblete Liga + Champions.

     

    REAL MADRID – ATLETICO MADRID le probabili formazioni

    Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Coentrao; Di Maria, Modric, Khedira, Isco; Ronaldo, Bale.

    Allenatore: Carlo Ancelotti.

    Atletico (4-4-1-1): Courtois; Juanfran, Muranda, Godin, Filipe Luis; Suarez, Gabi, Tiago, Koke; Villa; Costa.

    Allenatore: Diego Simeone.

    Arbitro: Bjorn Kuipers.

  • Al Camp Nou finisce in parità, la Liga è dell’Atletico Madrid

    Al Camp Nou finisce in parità, la Liga è dell’Atletico Madrid

    L’Atletico Madrid corona il sogno, i Colchoneros di Diego Simeone riescono ad imporre il pareggio al Barcellona e conquistano così la Liga 2013/2014.

    La Festa dei calciatori dell'Atletico Madrid
    La Festa dei calciatori dell’Atletico Madrid

    Una partita tesissima nella quale i Colchoneros, hanno perso due uomini fondamentali nei primi minuti, sono andati sotto di un gol al riposo ma sono entrati in campo con un altro spirito agganciando subito il pareggio e difendendolo poi con i denti. Per il Barcellona arriva una cocente delusione, se si pensa a qualche settimana fa i blaugrana posson esser felici per essere arrivati a giocarsi il titolo all’ultimo turno, dopo il gol di Sanchez però avevano già iniziato ad assaporare il dolce sapore del successo che alla fine si è rivelato un gusto amarissimo.

    Per quanto riguarda le formazioni Martino sorprende tutti lasciando Xavi in panchina, i Blaugrana infatti scendono sul terreno di gioco con Pinto tra i pali, Dani Alves, Pique, Mascherano e Adriano in difesa, Busquets, Iniesta e Fabregas a centrocampo, Sanchez, Messi e Pedro nel trio d’attacco.

    Simeone risponde il suo 4-4-2 schierando in attacco l’ex David Villa a fianco del recuperato Diego Costa, Gabi, Tiago, Koke e Arda Turan a centrocampo, Cortuois tra i pali con Juanfran, Miranda, Godin e Filipe Luis in difesa.

    Dopo la spettacolare scenografia dei tifosi blaugrana, si parte e si sente subito la tensione dell’incontro, le due squadre si temono e non si assiste nei primi minuti a nessuna occasione. Il primo colpo di scena si verifica al 13° quando Diego Costa dopo uno scatto si ferma e rivolgendosi verso la panchina con una smorfia di dolore fa capire che la sua gara e la sua Liga possono considerarsi concluse, Simeone inserisce Adrian al suo posto. La fortuna non è certo amica dei Colchoneros al 20° infatti anche Arda Turan è costretto ad abbandonare il campo per infortunio, Raul Garcia lo va a rimpiazzare. Prova a crescere il Barcellona ma senza grosse occasioni sino a quando non arriva la perla di Alexis Sanchez, l’ex attaccante dell’Udinese al 34° dopo uno stop non perfetto di Messi, lascia partire un destro violento che va ad infilarsi sotto l’incrocio senza lasciare scampo a Cortuois. A questo punto l’Atletico Madrid si innervosisce con più interventi fallosi che occasioni create, fatta eccezione per qualche cross insidioso nel finale di frazione ed il primo tempo si chiude sul 1-0 per i catalani.

    Diego Godin
    Diego Godin

    Si riparte e Villa fa subito prendere un brivido ai tifosi del Camp Nou quando al primo minuto colpisce il palo e al 47° El Guaje si fa anticipare all’ultimo secondo da Pinto che respinge. E’ solo il preludio del pareggio che arriva al 49° con il colpo di testa vincente di Godin su corner. Il Barcellona non riesce a reagire ed i padroni di casa non si vedono in attacco sino al 63° quando Messi in girata trova il gol del vantaggio vanificato però dalla posizione di fuorigioco della Pulce. Nonostante l’ingresso di Neymar il Barcellona non riesce a pungere, l’Atletico si chiude bene concedendo praticamente niente nella propria area. Gli uomini di Martino ci provano in maniera confusa con Pique che si spinge anche a fare il centravanti ma non basta, l’Atletico resiste ed in attesa della finale di Champions League di sabato prossimo contro il Real, i biancorossi possono festeggiare la loro Decima, i Colchoneros sono infatti Campioni di Spagna per la 10ma volta.

     

    BARCELLONA – ATLETICO MADRID 1-1 (1-0) (34° Sanchez (B), 49° Godin (A))

    Barcellona ( 4-3-3): Pinto; Dani Alves, Pique, Mascherano, Adriano; Fabregas (76° Xavi), Busquets (57° Song), Iniesta; Sanchez, Messi, Pedro (62° Neymar).

    Allenatore: Martino.

    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godín, Filipe Luis; Gabi, Tiago, Koke, Arda Turan (20° Raul Garcia) ; Diego Costa (14° Adrian (71° Sosa)), Villa.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Busquets (B), Messi (B), Pique (B), Song (B), Mascherano (B), Filipe Luis (A), Godin (A), Tiago (A), Raul Garcia (A).

  • SimeONE domina in casa Mourinho, l’Atletico vola in finale

    SimeONE domina in casa Mourinho, l’Atletico vola in finale

    Per una notte il Cholo Diego Simeone si trasforma in Sime-ONE e va a dominare a Stamford Bridge nella casa dello Special One Josè Mourinho. I Colchoneros hanno fatto la gara, sono andati sotto al 35° ma hanno saputo reagire trovando il pari prima della fine del tempo e poi ha continuato a premere nella ripresa trovando i due gol della sicurezza. I Blues hanno evidenziato parecchi limiti, troppo poco propositivi, non hanno saputo gestire il vantaggio di Torres e nella ripresa hanno avuto solo  una reazione d’orgoglio dopo il 2-1 e nei minuti di recupero, troppo poco  per far male ai biancorossi. A Lisbona sarà derby di Madrid mentre per Mourinho arriva la 4° eliminazione consecutiva nelle semifinali di Champions League.

    Per quanto riguarda le formazioni, Mourinho schiera un Chelsea prudente con un 4-2-3-1 che prevede 6 difensori nella formazione iniziale: Schwarzer tra i pali, Cole, Terry, Cahill e Ivanovic in difesa, David Luiz e Ramires in mediana, Azpilicueta, Willian e Hazard alle spalle di Torres.

    Simeone sceglie ancora di tenere in panchina Villa e nel 4-4-2 inserisce Adrian Lopez al fianco di Diego Costa con un centrocampo composto da Arda Turan, Suarez, Tiago e Koke, Courtois tra i pali con Juanfran, Godin, Miranda e Filipe Luis in difesa.

    L'esultanza dei Colchoneros
    L’esultanza dei Colchoneros

    Si parte e c’è subito uno spavento per i tifosi di casa con un cross dell’Atletico che sorprende Schwarzer, il pallone supera il portiere ma sbatte prima sulla traversa, poi sul palo ed infine deviato dalla difesa finisce sul fondo. Il Chelsea risponde con una conclusione in rovesciata di David Luiz fuori di poco al 22°. L’equilibrio regna senza altre grandi occasioni sino al 36° quando Willian si inventa una giocata, arriva Azpilicueta che dal fondo mette un cross rasoterra arretrato per l’accorrente Torres che calcia di prima intenzione, il suo tiro deviato leggermente da Miranda mette fuori causa Courtois per il vantaggio Blues. La gioia del Chelsea non arriva nemmeno all’intervallo perchè al 44° Tiago pennella un lancio che taglia il campo e trova Juanfran solissimo che fa la sponda ad Adrian Lopez che dentro l’area impatta trovando il pareggio, si va al riposo sul 1-1.

    Nella ripresa parte fortissimo l’Atletico che però rischia al 53° con Courtois costretto a sfoderare una grande parata su Terry e poi vede premiati i propri sforzi al 60° quando Eto’o, entrato da pochi minuti, commette un’ingenuità in fase difensiva con un intervento da rigore su Diego Costa, l’attaccante naturalizzato spagnolo si presenta dal dischetto e batte senza problemi Schawarzer per il vantaggio Colchoneros. Il Chelsea reagisce d’orgoglio e sfiora il pareggio al 64° quando David Luiz colpisce il palo con Courtois bravo a deviare in seguito il pallone in corner. Al 72° arriva il colpo del K.o, azione fotocopia del 2-1, lancio di Tiago sponda di Juanfran con Arda Turan al posto di Adrian Lopez, la conclusione del turco finisce sulla traversa ma il 10 biancorosso è pronto a ribadire in gol la respinta del legno per il 3-1 che in pratica consegna il biglietto per Lisbona ai suoi. I Blues di Mourinho infatti subiscono il colpo psicologico e non riescono a riaprire la gara, al 95° Rizzoli fischia la fine certificando che la finale non solo sarà tutta spagnola ma sarà un Derby di Madrid con le merengues di Carletto Ancelotti che proveranno a fermare i Colchoneros del Cholo Simeone che nella notte di Stamford Bridge è diventato Sime-ONE.

     

    CHELSEA – ATLETICO MADRID 1-3 (1-1) (36° Torres (C), 44° Adrian (A), 60° rig. Diego Costa (A), 72° Arda Turan (A)).

    Chelsea (4-2-3-1): Schwarzer 6; Ivanovic 5.5, Terry 5.5, Cahill 5, Cole 4.5 (54° Eto’o 4); David Luiz 6, Ramires 5.5; Azpilicueta 5, Willian 5.5 (76° Schurrle 5.5), Hazard 6; F. Torres 6.5 (67° Ba 5.5).

    Allenatore: Mourinho.

    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois 7; Juanfran 7.5, Miranda 6.5, Godin 7, Filipe Luis 6.5; Arda Turan 7.5 (84° Rodriguez sv), Mario Suarez 6, Tiago 8, Koke 7; Adriàn 7 (66° Raul Garcia 6), Diego Costa 7.5 (76° Sosa 6).

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Cahill (C), Diego Costa (A), Adrian (A).

     

  • L’Atletico attacca ma il MOUro Chelsea non cade

    L’Atletico attacca ma il MOUro Chelsea non cade

    L’andata della prima semifinale di Champions League, al Vicente Calderon, tra Atletico Madrid e Chelsea ha deluso le aspettative di chi si aspettava di assistere ad un grande spettacolo, i Colchoneros ci hanno provato facendo la partita ma si sono scontrati con il Chelsea di Mourinho che ha tenuto per tutta la gara un atteggiamento difensivo e decisamente rinunciatario.

    Simeone sceglie un 4-4-2 con Courtois tra i pali, Juanfran, Godin, Miranda e Filipe Luis sulla linea di difesa, Raul Garcia, Mario Suarez, Gabi e Koke a centrocampo e in attacco l’ex Juventino Diego accanto al bomber Diego Costa.

    Dall’altra parte Mourinho decide di inserire Fernando Torres al centro dell’attacco con Willian e Ramires a supportarlo, Lampard, Obi Mikel e David Luiz a centrocampo, Cech tra i pali con Cole, Terry, Cahill e Azpilicueta sulla linea difensiva.

    Si parte in un Vicente Calderon ribollente di entusiasmo con i Colchoneros che prendono subito a far gioco. Il primo episodio della gara nasce al 18° da un corner dell’Atletico sul quale Cech dopo esser svettato a deviare la palla oltre la traversa ricade male sulla spalla, Mourinho al termine della gara ai microfoni di Sky parlerà di stagione finita, ed è costretto a lasciare il campo al quasi 42enne Schwarzer. Nel resto del primo tempo è sostanzialmente un monologo dei padroni di casa con una conclusione pericolosa di Suarez, di poco a lato ed un paio di tiri di Diego Costa respinti dalla difesa Blues, per il Chelsea solo tanta buona volontà per Torres che là davanti si sbatte cercando di difendere i pochissimi palloni che gli arrivano, si va così al riposo sullo 0-0.

    Diego Costa
    Diego Costa

    Nella ripresa il copione della gara non cambia, sempre Colchoneros a far gioco e Chelsea chiuso nella propria metà campo. Le emozioni continuano a latitare, Simeone inserisce anche Arda Turan per provare a sfondare il fortino Blues, il Chelsea perde anche Terry per infortunio e al 75° Schwarzer è costretto al più difficile intervento della gara quando respinge in corner una punizione insidiosa di Koke. Nonostante i continui attacchi dell’Atletico, spesso anche dettati più dal cuore che dalla razionalità, il muro di Mourinho non crolla e così dopo 5 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine sul risultato di 0-0, si deciderà tutto la prossima settimana a Stamford Bridge.

     

    ATLETICO MADRID – CHELSEA 0-0

    ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois 6; Juanfran 6, Godin 6, Miranda 6, Filipe Luis 6; Raul Garcia 6.5 (86° Villa sv), Gabi 6, Suarez 6.5(79° Sosa 6), Koke 6.5; Diego 6.5 (59° Arda Turan 6), Diego Costa 5.5.

    Allenatore: Simeone.

    CHELSEA (4-3-3): Cech 6 (18° Schwarzer 7); Azpilicueta 6.5, Cahill 6, Terry 6 (72° Schurrle 5.5), Cole 6; Obi Mikel 6, David Luiz 6, Lampard 6; Ramires 5.5, Torres 6, Willian 6 (94° Demba Ba sv).

    Allenatore: Mourinho.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Lampard (C), Obi Mikel (C), Gabi (A), Miranda (A), Demba Ba (C).

  • Champions League, impresa Atletico, certezza Bayern, fuori Barcellona e United

    Champions League, impresa Atletico, certezza Bayern, fuori Barcellona e United

    Altra serata di forti emozioni quella che si è consumata questa sera in Champions League.L’Atletico Madrid di Diego Simeone, in un Vicente Calderon ribollente di entusiasmo, riesce nell’impresa di eliminare dalla massima competizione europea il Barcellona di Martino, ponendo probabilmente la parola fine sull’era blaugrana. Nell’altra partita il Bayern ha rispettato i pronostici della vigilia e all’Allianz Arena, se pur con qualche momento di paura, ha avuto la meglio su un Manchester United che sembra aver dato tutto il possibile per resistere alla corazzata tedesca.

    Diego Simeone, come già anticipato alla vigilia, è costretto a rinunciare a Diego Costa ed Arda Turan e manda in campo la difesa titolare con Koke, Tiago, Gabi e Raul Garcia a centrocampo con Adrian e l’ex della gara Villa in attacco. Martino schiera il Barcellona con il consueto 4.3.3 inserendo Bartra in difesa al posto dell’infortunato Pique, Xavi, Busquets ed Iniesta a metà campo, con il trio Neymar, Messi e Fabregas di punta.

    L'esultanza di Koke e Villa
    L’esultanza di Koke e Villa

    Pronti via e l’Atletico parte a mille centrando un palo con Adrian, il dispiacere dei tifosi di casa dura poco perchè al 5° Koke sfrutta una sponda di Adrian e con una conclusione al volo dentro l’area piccola batte Pinto per l’immediato vantaggio Colchoneros. Ci si immagina una violenta reazione del Barcellona ed invece è ancora l’Atletico a sfiorare il gol colpendo prima il palo al 11° e poi la traversa al 18° sempre con Villa. A questo punto i catalani provano una reazione ed al 24° Neymar si inventa una gran giocata servendo un assist d’oro a Messi che fallisce clamorosamente da due passi. Il Barcellona cresce ma non crea enormi pericoli a Courtois tant’è che il primo tempo si chiude sul 1-0. Nella ripresa partenza sprint degli ospiti che sfiorano in un paio d’occasioni il gol del pari ma prima il portiere e poi un pizzico di fortuna aiutano l’Atletico a tenere la porta inviolata. I Blaugrana insistono ma non riescono a creare occasioni clamorose, la palla gol clamorosa ce l’ha Gabi che al 70° potrebbe piazzare il 2-0 ma fallisce clamorosamente il match point. A questo punto gli uomini di Martino provano a riversarsi in attacco ma non riescono a trovare il gol per raggiungere i supplementari ed al triplice fischio di Webb il Vicente Calderon esplode in grida di gioia e festa, Simeone ha fatto l’impresa, l’Atletico è in semifinale di Champions League, traguardo raggiunto l’ultima volta nel 1974, mentre per il Barcellona sembra giunta la fine di un’era con un eliminazione ai quarti che non arrivava dal 2007.

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA 1-0 (1-0) (5° Koke)

    Atletico Madrid (4-4-1-1): Courtois 6.5; Juanfran 6.5, Miranda 7, Godin 7, Filipe Luis 6.5; Koke 7.5, Tiago 7, Gabi 6.5, Raul Garcia 7; Adrian Lopez 6.5 (62° Diego 6.5); Villa 7 (79° Rodriguez sv).

    Allenatore: Simeone.

    Barcellona (4-3-3): Pinto 5; Dani Alves 4.5, Bartra 5, Mascherano 5, Jordi Alba 5.5; Xavi 6, Busquets 5.5, Iniesta 5.5 (73° Pedro sv); Messi 4.5, Fabregas 4.5 (61° Sanchez 5), Neymar 5.5.

    Allenatore: Martino.

    Arbitro: Webb.

    Ammoniti: Koke (A), Busquets (B).

     

    All’Allianz Arena di Monaco il Bayern di Guardiola scende in campo con una formazione decisamente offensiva, un 4-1-4-1 con Lahm che torna sulla fascia, Kroos davanti la difesa e davanti un quartetto d’attacco formato da Ribery-Goetze-Muller-Robben alle spalle di Mandzukic. Moyes risponde con un 4-2-3-1 ritrovando Evra sull’esterno di difesa, Fletcher e Carrick mediani con il trio di trequartisti formato da Kagawa-Rooney-Valencia alle spalle di Welbeck. Il primo tempo è caratterizzato da ritmi blandi ed un possesso palla del Bayern, anche se lo United avrebbe una grande chance con Rooney che invece di servire il liberissimo Kagawa tenta la giocata personale sbattendo contro il muro della difesa di casa. Nel Bayern si segnala una bella giocata di Robben verso la fine del tempo con la conclusione dell’olandese respinta. Nella ripresa la gara si accende con Evra che al 57° riceve un cross lungo di Valencia e con un sinistro violento e precisissimo supera Neuer. La paura dell’Allianz dura solo un minuto poichè al 58° Mandzukic si tuffa su un cross perfetto di Ribery e con il colpo di testa pareggia. Al 68°Robben mette un pallone in mezzo che Muller è abilissimo a girare alle spalle di De Gea per il vantaggio bavarese. Al 76° Kagawa si inventa un numero sulla fascia e scappa via verso l’area avversaria, prova a metterla in mezzo per permettere al compagno un gol facile ma Boateng interviene in maniera perfetta salvando i suoi, sul ribaltamento di fronte Robben, migliore in campo, propone la sua classica giocata, si accentra e calcia, il suo tiro è toccato da Vidic e si infila nell’angolo basso. La gara in pratica finisce qua, Guardiola festeggia la sua quinta semifinale su cinque tentativi in Champions mentre per Moyes arriva l’ennesima delusione stagionale anche se stasera i Red Devils paiono aver dato tutto contro una squadra davvero mostruosa.

    BAYERN MONACO – MANCHESTER UNITED 3-1 (0-0) (57° Evra (M), 58° Mandzukic (B), 68° Muller (B), 76° Robben (B))

    Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer 6; Lahm 7, Boateng 6, Dante 6, Alaba 6; Kroos 5.5; Robben 7.5, Götze 5 (65° Rafinha 6), Müller 7 (84° Pizarro sv), Ribery 7.5; Mandzukic 7.

    Allenatore: Guardiola.

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea 6; Jones 5, Smalling 5, Vidic 4.5, Evra 6.5; Fletcher 5 (74° Hernandez sv), Carrick 6; Valencia 6.5, Rooney 4.5, Kagawa 5.5; Welbeck 6 (81°Januzaj sv).

    Allenatore: Moyes.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Rafinha (B), Vidic (M), Evra (M).

     

  • Champions League, Atletico-Barcellona e Bayern-Manchester United, quali saranno le due semifinaliste?

    Champions League, Atletico-Barcellona e Bayern-Manchester United, quali saranno le due semifinaliste?

    Questa sera la Champions League conoscerà il quadro completo delle quattro semifinaliste che continueranno a coltivare il sogno di raggiungere la finale di Lisbona ed alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie.

    Ieri sera, nelle prime due gare di ritorno dei quarti di finale, a Stamford Bridge e al Westfalenstadion non sono mancate emozioni e spettacolo, con una rimontata completata, dal Chelsea di Josè Mourinho ai danni del Psg, ed una solo sfiorata, da parte dei gialloneri di Dortmund contro i Blancos di Carlo Ancelotti, oggi ci aspettiamo ancora tanto bel calcio e magari diversi colpi di scena, dal derby spagnolo del Vicente Calderon e dalla sfida dell’Allianz Arena di Monaco tra il Bayern e il Manchester United.

    Atletico Madrid Vs Barcellona
    Atletico Madrid Vs Barcellona

    A Madrid, dopo il pareggio per 1-1 dell’andata al Camp Nou, andrà in scena una sfida all’insegna dell’equilibrio tra l’Atletico Madrid ed il Barcellona. Simeone, che conterà sul tifo bollente del Vicente Calderon, potrebbe dover far fronte ad assenze importantissime come quella di Arda Turan e sopratutto del Bomber Diego Costa che ancora non pare essersi ristabilito al 100% dal problema muscolare subito nella gara di andata e che potrebbe rimanere in panchina per dar spazio all’ex blaugrana Villa. Anche Martino dovrà rinunciare a pedine fondamentali come gli assenti di lungo corso Victor Valdes e Puyol e anche l’altro centrale di difesa Gerard Pique infortunatosi nella gara di 8 giorni fa. Il tecnico del Barcellona però dalla difesa in giù potrà schierare tutti i suoi talenti confidando di trovare quella vittoria,  ma andrebbe bene anche un pareggio con almeno due gol segnati, che lancerebbe i catalani verso la semifinale.

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA LE PROBABILI FORMAZIONI

    ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Raul Garcia, Gabi, Tiago, Koke; Villa, Adrian.

    Allenatore: Simeone.

    BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Bartra, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Neymar, Messi, Fabregas.

    Allenatore: Martino.

    Arbitro: Webb.

     

    Anche nell’altra gara di serata si partirà dal risultato di parità per 1-1 con il quale si è chiusa la partita d’andata all’Old Trafford, in questo scontro però, al contrario del derby spagnolo, la bilancia pare pendere principalmente verso il Bayern Monaco. Pep Guardiola all’Allianz Arena dovrà fare a meno degli squalificati Javi Martinez e Bastian Schweinsteiger, schierando così un Bayern a trazione decisamente anteriore con il consueto 4-2-3-1 con Kroos e Lahm nel ruolo di mediani e un pacchetto offensivo composto da Robben, Goetze, Ribery e Mandzukic. Moyes che spera in unica notte di poter virare il senso, per ora negativo, della stagione tenterà l’impresa dovendo rinunciare a Van Persie e con un Rooney non al 100%, schierandosi a specchio con un 4-2-3-1 che vedrà l’inserimento dal primo minuto di Kagawa, Evra e Fletcher per Giggs, Buttner e Fellaini confidando in difesa nel duo Vidic-Ferdinand e davanti in un Welbeck più concreto di quello visto all’andata.

    BAYERN MONACO – MANCHESTER UNITED LE PROBABILI FORMAZIONI

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Kroos; Robben, Goetze, Ribery; Mandzukic.

    Allenatore: Guardiola.

    MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Vidic, Evra; Fletcher, Carrick; Valencia, Rooney, Kagawa; Welbeck.

    Allenatore: Moyes.

    Arbitro: Eriksson.

     

     

  • Champions League: 1-1 tra Blaugrana e Colchoneros

    Champions League: 1-1 tra Blaugrana e Colchoneros

    Finisce in parità il tanto atteso derby spagnolo tra Barcellona e Atlètico Madrid ma la partita che si è vista è stata di una tale intensità e di un equilibrio che è stata una gioia per gli occhi, c’è poco da fare la Liga spagnola in questo momento elargisce un tono calcistico che può essere solo invidiato dalle altre potenze del pallone.

    Il pareggio per 1-1 certamente sorride più alla squadra di Simeone che ai blaugrana, non solo in vista del ritorno, ma anche da un punto di vista del morale sia sul proseguo della Champions League che sul proseguo della Liga, infatti se la classifica del campionato spagnolo dice già che l’Atlètico Madrid non è una sorpresa adesso anche la massima competizione continentale ha dato lo stesso verdetto inequivocabile in un campo ostico per chiunque.

    Ma andiamo con ordine, Diego Simeone ha preparato la partita con un piano ben preciso, coprirsi il più possibile per non subire reti attenzione massima ed evitare falli in zona limitrofa all’area di rigore, poi al minimo errore del Barcellona colpire in modo cinico. Tutto sembra filare liscio appena la difesa del Barcellona fa un errore Villa infatti va vicino alla rete, dall’altra parte i padroni di casa impostano una gran mole di gioco, ma non riescono a sfondare il muro eretto dal tecnico argentino. Dove l’Atlètico non riesce a chiudere gli spazi al fraseggio dei catalani arriva un fallo tattico che spezzetta il gioco e si va avanti così fino al termine del primo tempo che si chiude a reti bianche.

    La ripresa inizia con il Barcellona che accelera e che offre il solito monologo fatto di palleggio e passaggi corti ma al 5° Diego, ex-Juventus sfodera un tiro da fuori area perfetto che supera Pinto ed inaspettatamente sblocca la partita in favore degli ospiti che quindi acquisiscono sicurezza, il piano preparato prima della partita sta andando in porto.

    Il Barcellona però si trova punto nell’orgoglio e reagisce da grande squadra, sotto l’incessante incoraggiamento dei propri supporters, e con la determinazione dei suoi campioni, Messi e Iniesta che fino a quel momento avevano poco brillato, reagisce.

    Neymar esulta dopo aver segnato il gol del pareggio | Foto Twitter 7 Il Pallonaro
    Neymar esulta dopo aver segnato il gol del pareggio | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il ritmo e l’intensità della partita del Barcellona crescono esponenzialmente con il passare dei minuti. Proprio Iniesta trova il pallone d’oro da regalare a Neymar che con tutta la sua freddezza supera Courtois per il pareggio blaugrana. Sul finire il Barcellona proverà a fare sua la partita ma l’Atlético torna a difendersi con i denti e Courtois chiude la porta definitivamente e risultando il migliore in campo alla fine. simeone ha ottenuto quello che voleva, fermare il gioco del Barcellona, segnare almeno un gol fuori casa e non perdere. Unica incognita è lo stato di salute di Diego Costa che è dovuto uscire per un infortunio. La qualificazione per la fase successiva della Champions League rimane apertissima, ma al “Calderon” il Barcellona troverà un clima “muy caliente” e dovrà cercare di fare la partita anche lì, avendo più cura della fase difensiva.

    BARCELLONA-A. MADRID 1-1 (0-0) – 56° Diego (A), 71° Neymar (B).

    Barcellona (4-3-3): Pinto 5,5; Alves 5,5; Piqué S.V. (12° Bartra 6,5); Mascherano 6,5; Alba 6; Xavi 6,5; Busquets 6,5; Fabregas 5 (68° Sanchez 6,5); Neymar 7; Messi 6,5; Iniesta 7,5.

    All.: Martino 6

    Atlético Madrid (4-2-3-1): Courtois 7,5; Juanfran 6; Godín 7; Miranda 6; Filipe Luís 6; Gabi 6,5; Tiago 6; Arda Turan 5,5 (77° Rodriguez S.V.), Villa 5 (71° Sosa 4,5); Koke 6; Diego Costa 5,5 (30° Diego 7,5).

    All.: Simeone 7

    Ammoniti: Jordi Alba, Iniesta (B), Koke, Gabi, Arda Turan, Juanfran, Diego, Sosa (A). Espulsi: –

  • Inter, Ausilio a Madrid per Villa?

    Inter, Ausilio a Madrid per Villa?

    Una “talpa nerazzurra” sbarcata in Spagna ad assister al match di Champions League disputato ieri sera al Calderòn di Madrid tra Atletico Madrid e Milan: a giudicare dall’esito della gara e dalla conseguente eliminazione dei rossoneri dalla Coppa, non ha portato affatto fortuna ma il punto cruciale è relativo alle ragioni alla base della presenza di Piero Ausilio,  direttore sportivo dell’Inter, ad assistere alla gara. Le ipotesi, in questo caso, si sprecano e le ragioni di mercato la fanno da padrone. Pare, infatti, che Ausilio fosse a Madrid per visionare da vicino alcuni elementi dell’Atletico di Diego Simeone e, in particolare, Gabi e Mario Suarez che potrebbero fare al caso dell’Inter. La squadra nerazzurra, infatti, dopo aver messo a segno il colpo in difesa con Vidic che giungerà a parametro zero a giugno, è interessata a rinforzare il centrocampo e il reparto offensivo. In attacco, dunque, un nome “papabile” potrebbe essere quello di David Villa. La punta spagnola ha sì 32 anni ma, a parte qualche problema fisico, riesce a garantire una buona continuità in termini di rendimento e di realizzazioni con 13 gol realizzati in 25 gare di Liga,con  una delle migliori medie realizzative in Europa. Inoltre, il contratto di David Villa scadrà a giugno 2015 e ciò potrebbe rendere molto più favorevoli i margini di trattativa per l’Inter e migliori prospettive per l’affare.

    Inter, Ausilio in Spagna per Villa? | foto da web
    Inter, Ausilio in Spagna per Villa? | foto da web

    Ciò potrebbe, dunque, spiegare la presenza di Piero Ausilio al Vicente Calderòn, ma non solo: oltre a Villa, potrebbe aver visionato con attenzione anche Insua, venticinquenne esterno sinistro che al momento non rientra nelle preferenze di mister Diego Simeone ma che potrebbe fare al caso dell’Inter di Mazzarri.

    In tal senso, per poter “approfondire” tali questioni di mercato, il soggiorno spagnolo di Ausilio continuerà anche nei prossimi giorni, quando il direttore sportivo nerazzurro assisterà anche al match tra Barcellona e Manchester City (per Dzeko) e al derby tra il Siviglia ed il Betis Siviglia.

    Il mercato nerazzurro, dunque, è già iniziato.