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  • Salah travolge la Roma, Dzeko e Perotti per continuare a sperare

    Salah travolge la Roma, Dzeko e Perotti per continuare a sperare

    Era l’ex temuto, un vero e proprio incubo che alla fine si è tramutato in una tremenda realtà: con 2 gol e 2 assist Mohamed Salah ha travolto la Roma nell’andata della semifinale di Champions League.

    Una “Manita”, oltre a Salah hanno segnato anche Mané e Firmino con la doppietta, che però lascia ancora una piccola speranza ai giallorossi, nel finale infatti i gol di Dzeko e Perotti hanno accorciato le distanze lasciando aperto ancora un piccolo varco verso la qualificazione.

    Servirà l’impresa come già fatto con il Barcellona nei quarti, non sarà però così semplice perché per trovare tre reti la Roma dovrà scoprirsi e lasciare dei varchi al trio Salah-Firmino-Mané può rivelarsi davvero deleterio.

    Di Francesco, con il senno di poi, può rimpiangere la scelta iniziale della difesa a tre che, dopo un promettente inizio, è naufragata, specialmente in Juan Jesus, sotto gli attacchi ad alto ritmo degli uomini di Klopp.

    Veniamo al racconto della gara.

    La prima occasione è per la Roma con Strootman che riceve la sponda di Dzeko e calcia, troppo debole blocca Karius. La risposta dei reds è nell’azione di Salah che va al tiro ma non impensierisce Alisson. Al 5° brivido per la difesa giallorossa, Salah imbecca Firmino, l’attaccante si presente davanti ad Alisson ma calcia da posizione troppo angolata e la palla scivola via attraversando tutta l’area piccola. La Roma tiene bene il campo e con un buon giro palla riesce a limitare le possibili ripartenze del Liverpool. Al 18° problemi per Klopp che deve sostituire l’infortunato Chamberlain, al suo posto entra Wijnaldum. Subito dopo il cambio enorme chance per Kolarov, il suo tiro violento da fuori sorprende Karius che con molta fatica sfiora la palla mandandola sulla traversa. Al 28° la Roma perde palla a metà campo, Firmino lancia Mané che controlla alla grande, si presenta solo davanti ad Alisson ma per fortuna dei giallorossi calcia alto. Nemmeno un minuto che Mané dal centro dell’area spara altissimo su assist ancora di Firmino. Il Liverpool si è svegliato e al 29° serve un ottimo Alisson pronto a volare per deviare il tiro di Salah. Al 33° Mané gira alle spalle del portiere della Roma il gol del 1-0 ma l’attaccante è in netto fuorigioco, si rimane sullo 0-0. Gli uomini di Di Francesco non riescono a ripartire ed al 36° Salah s’inventa un tiro a giro perfetto sotto l’incrocio che non lascia scampo ad Alisson. La Roma è in totale tilt ma per fortuna il colpo di testa di Lovren, su azione di corner, colpisce la traversa. I reds non calano il ritmo e Wijnaldum prima serve Mané che si fa anticipare poi si mette in proprio e calcia impegnando Alisson. Al 45° contropiede micidiale del Liverpool, Firmino lancia in profondità Salah che con gran freddezza colpisce con dolcezza la palla che supera Alisson in uscita e si infila lenta, lenta in porta. Il primo tempo si chiude sul 2-0 per i padroni di casa.

    Si riparte con Schick che prende il posto di un negativo Under. Nei primi minuti il copione non cambia con un Juan Jesus in palese difficoltà. Al 55° gran lancio per Salah che scatta sul filo del fuorigioco (o forse oltre), entra in area, appoggia a Mané che non può assolutamente sbagliare. Al 60° grosso brivido nell’area della Roma, alla fine Alisson si salva respingendo una conclusione da due passi. Non c’è partita, al 61° Salah si sbarazza con facilità di Juan Jesus e da dentro l’area serve l’assist perfetto a Firmino che cala il poker. Al 64° Alisson si lascia sfuggire la palla in presa ma per sua fortuna i difensori salvano a due passi dalla linea. Firmino trova anche la doppietta, lo fa al 68° con un colpo di testa sul corner di Milner. Il Liverpool cala i ritmi e Schick con un buon colpo di testa impensierisce Karius che blocca a terra. I padroni di casa rallentano molto e al 81° Nainggolan pesca Dzeko, il bosniaco controlla e batte Karius. Il gol carica la Roma e al 85° Milner tocca di mano in area, è rigore che Perotti trasforma alla grande. Non succede molto altro, finisce 5-2 alla Roma servirà un’altra impresa in casa per strappare il biglietto per Kiev.

     

    LIVERPOOL – ROMA 5-2 (36°, 45° Salah (L), 55° Mané (L), 61°, 68° Firmino (L), 81° Dzeko (R), 85° Rig. Perotti (R))

    Liverpool (4-2-3-1): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, Van Dijk, Robertson; Milner, Henderson, Oxlade-Chamberlain (18° Wijnaldum); Salah (75° Ings), Firmino (92° Klavan), Mané.

    Allenatore: Klopp.

    Roma (3-4-2-1): Alisson; Fazio, Manolas, Juan Jesus (66° Perotti); Florenzi, De Rossi (66° Gonalons), Strootman, Kolarov; Ünder (46° Schick), Nainggolan; Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Juan Jesus (R), ALexander-Arnold (L), Lovren (L), Fazio (R)

  • Juve e Roma obiettivo ottavi Champions raggiunto

    Juve e Roma obiettivo ottavi Champions raggiunto

    Missione compiuta per Juventus e Roma, i bianconeri battono 2-0 ad Atene l’Olympiacos e volano agli ottavi Champions alle spalle del Barcellona, fanno anche meglio i giallorossi che all’Olimpico battono di misura il Qarabag e, grazie al pari tra Chelsea e Atletico Madrid, raggiungono gli ottavi da primi del girone.

    Due successi che non vengono di fronte a prestazioni brillantissime ma che però sono davvero pesanti.

    Dopo il ko del Camp Nou nel primo turno, era abbastanza certo che la Juve avrebbe dovuto correre solo per il secondo posto nel girone, la qualificazione però non è stata così semplice perchè i bianconeri si sono complicati la vita con il pareggio a Lisbona. Serviva un successo ad Atene, è arrivato firmato dai gol di Cuadrado e Bernardeschi.

    Sembrava tutto facile per la Roma sulla carta, il Qarabag fuori da ogni chance sembrava l’ottimo avversario per una serata tranquilla. Così non è stato, un po’ per il merito della grinta degli azeri, e di uno strepitoso portiere, un po’ per l’imprecisione dei giallorossi, la partita è rimasta bloccata sino al gol di Perotti al 53° e poi tutto in bilico sino al fischio finale. La gioia giallorossa al fischio finale è stata amplificata dalle notizie giunte da Londra, con la Roma qualificata agli ottavi Champions addirittura da prima.

     

    Veniamo al racconto della sfida dei bianconeri.

    Per garantirsi la certezza matematica della qualificazione la Juventus deve vincere e al 7° ci prova Dybala ma Proto è bravo a deviare in corner. La risposta dei padroni di casa si concretizza in un tiro da fuori bloccato in due tempi da Szczesny. Al 15° la Juve passa in vantaggio, Alex Sandro si fa trovare libero sul fondo, mette il cross in mezzo e Cuadrado solissimo al volo deposita in gol. Al 28° Douglas Costa si lancia in contropiede verso il fondo del campo, dopo un paio di finte mette palla in mezzo ma la difesa di casa salva in corner. Al 37° Higuain è rapidissimo a controllare, girarsi e calciare ma il suo tiro viene deviato e finisce in corner. Al 42° grande occasione per Djurdjevic che incorna di testa ma Szczesny è strepitoso e salva di piede. Il primo tempo si chiude con la Juve avanti per 1-0.

    Si riparte con un cambio per l’Olympiacos, Marin entra al posto di Sebà. Partono decisamente meglio i padroni di casa che in un paio di occasioni provano a spaventare la difesa bianconera prima con Pardo e poi con Marin, Szczesny però è attento e salva. I ritmi si abbassano, la notizia del vantaggio del Barcellona contro lo Sporting Lisbona, rilassa ancora di più i bianconeri e permette ad Allegri di effettuare alcuni cambi. Al 79° Alex Sandro e Cuadrado rischiano di confezionare il bis del gol ma il cross è troppo alto per il colombiano, al 81° ancora Cuadrado al tiro, respinge Proto. Al 83° greci vicino al gol, bel cross in mezzo sul quale si lancia Ben Nabouhane con la palla che centra il palo. Al 87° il sinistro del neoentrato Bernardeschi costringe Proto alla respinta di pugno. Al secondo tentativo però Bernardeschi fa centro, Khedira serve il numero 33 della Juve che entra in area, si accentra e lascia partire il sinistro vincente. La partita finisce qua, la Juventus espugna Atene e si qualifica agli ottavi di Champions League come seconda del girone.

     

    OLYMPIACOS – JUVENTUS 0-2 (15° Cuadrado, 89° Bernardeschi)

    Olympiacos (4-2-3-1): Proto; Elabdellaoui, Engels, Nikolau, Kourtis; Romao, Tachtsidis; Pardo, Odjidja (62° Fourtunis), Sebà (46° Marin); Djurdjevic (71° Ben Nabouhane).

    Allenatore: Lemonis.

    Juventus (4-2-3-1): Szczesny; De Sciglio, Barzagli (70° Rugani), Benatia, Alex Sandro; Khedira, Matuidi; Cuadrado (84° Bernardeschi), Dybala (62° Pjanic), Douglas Costa; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Borbalan.

    Ammoniti: Koutris (O), Djurdjevic (O), Benatia (J), Nikolau (O)

     

    Passiamo ora alla gara dei giallorossi.

    I primi 10 minuti di gara scorrono via praticamente senza emozioni, la Roma avrebbe bisogno di un successo per la qualificazione certa ma il Qarabag non è venuto all’Olimpico per fare da semplice sparring partner. Al 14° buona chance per la Roma, El Shaarawy mette la palla in mezzo, Manolas cerca il colpo di tacco ma la palla esce lenta e facile per il portiere. Pochi minuti e da altra azione da corner il pallone giunge a Dzeko che però calcia alto. I giallorossi si lanciano in avanti e piazzano un paio di cross insidiosi ma al 22° il Qarabag si rende pericoloso in contropiede con il tiro di Ndlovu facilmente bloccato da Alisson. Poco dopo la mezz’ora una chance per parte, prima El Shaarawy dentro l’area spara altissimo su un buon assist di Strootman, poi sull’altro fronte Almeida prepara il tiro da appena fuori area con la palla alta non di molto. Al 39° occasione enorme per Dzeko e Manolas, i due si trovano soli in mezzo all’area ma colpiscono male e non sfruttano il buon assist, su punizione, di Perotti. Sul finire del terzo minuto di recupero gran conclusione di Nainggolan ma Sehic respinge, palla che arriva a Kolarov ma ancora Sehic è bravo a bloccare, arriva il fischio dell’arbitro all’Olimpico si va al riposo sullo 0-0.

    Nessun cambio al rientro dagli spogliatoi, Roma e Qarabag ripartono con gli stessi 22 uomini. I padroni di casa provano ad essere più aggressivi ma la porta del Qarabag non corre rischi. Al 53° la Roma trova il vantaggio, combinazione tra Perotti e Dzeko, il bosniaco solo davanti alla porta si fa respingere la palla da Sehic ma sul campanile si fa trovare pronto Perotti che deposita in gol di testa. I padroni di casa, con la notizia del vantaggio dell’Atletico a Londra, si getta in avanti alla ricerca del gol della sicurezza e ci vanno vicini con una gran conclusione di Nainggolan salvata da uno strepitoso Sehic. Gli uomini di Di Francesco sembrano controllare la gara ma al 83° un colpo di testa di Miçel spaventa l’Olimpico, la palla però è centrale, blocca Alisson. Dzeko, in serata no, spreca il contropiede del 2-0 e tanti brividi corrono sulla schiena dei tifosi della Roma quando una palla calciata verso l’area dal Qarabag s’impenna, Alisson è bravissimo a bloccarla. Si chiude qua, il successo della Roma, con il contemporaneo pareggio tra Chelsea e Atletico Madrid, regala ai giallorossi il passaggio agli ottavi di Champions come prima del girone.

     

    ROMA – QARABAG 1-0 (53° Perotti)

    Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De rossi, Strootman; El Shaarawy (72° Gerson), Dzeko, Perotti

    Allenatore: Di Francesco.

    Qarabag (4-2-1-3): Sehic; Medvedev, Yunuszade, Jezniçak, Gerrye; Almeyda, Qarayev; Miçel; Medetov (85° Ramazanov), Ndlovu (85° Sheydaev), Izmailov (76° Kintana).

    Allenatore: Qurbanov.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Gerrye (Q), Miçel (Q), Dzeko (R9, Yunuszade (Q), Jezniçak (Q)

     

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata il Manchester United rimonta lo svantaggio con il Cska Mosca, vince 2-1 e conquista la vetta del girone. Con gli inglesi passano agli ottavi Champions anche gli svizzeri del Basilea vittoriosi 2-0 in casa del Benfica. Il Cska Mosca retrocede in Europa League. La super sfida tra Bayern e Psg finisce 3-1, risultato che non basta ai tedeschi a ribaltare lo 0-3 di Parigi, passano agli ottavi come primi i francesi. L’Anderlecht espugna 1-0 il campo del Celtic ma non basta per raggiungere la qualificazione all’Europa League che va agli scozzesi.

  • Calciomercato, da Lavezzi a Perotti i possibili colpi

    Calciomercato, da Lavezzi a Perotti i possibili colpi

    Il calciomercato invernale, non è più da considerarsi soltanto di riparazione ma, a tutti gli effetti, ha assunto negli anni la stessa valenza del mercato estivo. Se è vero che la sessione del calciomercato di gennaio non sposterà cifre altissime, soprattutto per i club di Serie A, ci sono diverse possibili occasioni da cogliere, basta saper investire le cifre a disposizione con raziocinio.

    L'Ata Hotel Executive, la sede del calciomercato
    L’Ata Hotel Executive, la sede del calciomercato

    Nicolas N’Koulou, difensore dell’Olympique Marsiglia, centrale, classe 1990, andrà in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno. Era un giocatore che Rafa Benitez aveva chiesto alla dirigenza del Napoli, ma all’epoca la società francese non voleva cederlo. Su di lui ci sono gli occhi della Lazio.

    Ever Banega, 27 anni, centrocampista del Siviglia, è in scadenza di contratto. Il club spagnolo chiede una cifra intorno ai 3 milioni di euro, il Milan è alla finestra.

    Sofiane Feghouli, centrocampista del Valencia, è un esterno di attacco, di nazionalità algerina, ha compiuto 26 anni e dalla Spagna, sono certi che non rinnoverà il contratto con il club spagnolo. Inter e Roma sono appostati e stanno monitorando la situazione.

    Ben Arfa, punta del Nizza, classe 1987, sta vivendo una grande annata nella quale ha realizzato 7 reti in tredici gare disputate, un giocatore dal grande talento che, in caso di mancato rinnovo, sarebbe libero, a luglio, di accasarsi in un altro club: Milan e Roma tengono la situazione sotto controllo.

    Ezequiel Lavezzi, sembra essere agli sgoccioli la sua avventura al PSG, prima dell’esonero dal Chelsea, Jose Mourinho, aveva chiesto al Presidente Abramovich l’attaccante. Il primo luglio sarà svincolato, Roberto Mancini appare in vantaggio, ma attenzione alla Premier League, anche se la volontà del giocatore è quella di tornare a giocare nella Serie A.

    Uno dei  nomi più gettonati in questa finestra di calciomercato sarà l’argentino Diego Perotti, destinato a lasciare il Genoa: ad oggi la Roma è il club che ha dimostrato maggiore interesse, la cifra che il club di Pallotta stanzierà  è intorno ai dodici di euro, bonus compresi. La partenza di Iturbe, destinazione Premier League, ha fornito alla Roma un piccolo budget, su cui poter contare.

     

  • Diego Perotti la decide su rigore: Genoa espugna l Olimpico

    Diego Perotti la decide su rigore: Genoa espugna l Olimpico

    Diego Perotti match winner del match con cui il Genoa espugna l’Olimpico di Roma sconfiggendo 0-1 la Lazio suo un calcio di rigore che ha anche provocato l’espulsione del portiere Marchetti lasciando i padroni di casa con l’uomo in meno.

    Diego Perotti, autore del rigore decisivo il Lazio-Genoa
    Diego Perotti, autore del rigore decisivo il Lazio-Genoa

    Successo meritato per la formazione di Gasperini la quale è stata protagonista di una bella gara mentre per la squadra di Pioli è la seconda sconfitta di fila; la gara di oggi ha dimostrato un involuzione negativa sotto il profilo del gioco da parte della Lazio.

    La prima palla gol del match porta la firma di Biglia che, al 7′, calcia una punizione radente e Perin si salva con la complicità del palo, avvio di match molto maschio con tre cartellini gialli estratti dal direttore di gara Gervasoni a Mauri e Cana, per la Lazio, i quali erano diffidati e salteranno la prossima gara. La risposta del Genoa è affidata a un calcio di punizione effettuato da Niang respinto dal portiere Marchetti; al 27′ la svolta del match: Marchetti frana in uscita su Niang imbeccato da Bertolacci, calcio di rigore e cartellino rosso per il portiere,  tra i pali si schiera Berisha, dal dischetto gol di Diego Perotti per il vantaggio ospite.

    Nella ripresa diagonale di Niang con palla a lato. Al 51′ punizione di Biglia palla a lato. Al 52′ Niang serve Iago che sbuca dinnanzi a Berisha ma calcia a lato; Al 67′ palo colpito da Mauri che si incunea tra i difensori del Genoa; al 79′ rovesciata dall’interno dell’area di rigore di Mauri palla alta.

    Con questa vittoria il Genoa si porta a quota 32 punti in classifica mentre la Lazio rimane ferma a 34 punti.

    Tabellino

    LAZIO-GENOA 0-1  29′ Perotti (rigore)

    LAZIO: Marchetti, Radu, Cana, De Vrij, Basta, Parolo, Biglia, Cataldi [27. Berisha], Mauri [80. Keita], Klose, Candreva [46 Felipe Anderson]. All: Pioli

    GENOA: Perin, Roncaglia, De Maio, Izzo, Edenilson, Rincon, Bertolacci, Kucka, Iago [75. Tambè], Niang [70. Pavoletti],  Perotti [78. Lestienne]. All: Gasperini

  • Genoa, Gasperini e il fiammingo dimenticato

    Genoa, Gasperini e il fiammingo dimenticato

    Il post Genoa-Roma non è stato certo digerito nel migliore dei modi dall’ambiente rossoblù e tra il danno (sconfitta) e la beffa (squalifiche varie) ce n’è una che proprio al popolo genoano non va giù, ed è quella infierita a Diego Perotti che per quattro giornate è stato allontanato dal Giudice Sportivo dopo la visione della prova televisiva per i fatti inerenti il match contro i giallorossi.

    L’assenza del trequartista argentino obbliga Gasperini a ridisegnare qualcosa nel fronte che gli è più caro, quello offensivo, dove non ha mai nascosto la sua predilezione cercando sempre abbondanza dalle sessioni di mercato. Ebbene tra le frecce nell’arco del mister genoano ce n’è una che finora ha fatto vedere poco rispetto alle aspettative che lo accompagnavano e si tratta di Maxime Lestienne.

    Il trequartista belga, giunto nella fase finale della sessione di mercato estivo, che rappresentava la ciliegina sulla torta ben farcita da Enrico Preziosi per Gian Piero Gasperini è forse stata finora l’unica nota meno positiva del complesso rossoblù a discapito proprio di scommesse vinte come proprio Diego Perotti o Iago Falque.

    Maxime Lestienne | Foto Twitter
    Maxime Lestienne | Foto Twitter

    Ecco che quindi viene sintomatico pensare all’impiego della freccia belga per sostituire l’argentino squalificato. La domanda però è come? Perché il problema di Lestienne finora è stato che è abile e arruolabile per la fase offensiva, ma nel parco degli attaccanti esterni poi non fa efficacemente anche quello che chiede il mister proprio nella fase più delicata, ovvero quella difensiva, complice anche un difficile ambientamento.

    L’unica partita che Lestienne ha giocato per intero finora è quella risultata negativa in Coppa Italia contro l’Empoli dove ha fatto bene ma è stata la squadra che ha deluso offuscando anche la prova del belga.

    Gasperini alcune settimane fa lo aveva preannunciato, la sua volontà, una volta trovata la quadratura del cerchio era quella di preparare il fiammingo per metterlo in condizione di fare il resto della stagione alla pari degli altri ed essere finalmente utile alla causa rossoblù.

    Del resto basta immaginare il Genoa con il Perotti visto finora in una fascia del campo e il Lestienne ammirato a Bruges sull’altra fascia con Matri o Pinilla davanti ed il resto della squadra che gira a mille come ha fatto finora in tutto il girone di ritorno. Sarebbe roba da lustrarsi gli occhi in continuazione.

  • Fantacalcio 2014/15, gli arrivi dall’estero su cui puntare

    Fantacalcio 2014/15, gli arrivi dall’estero su cui puntare

    Proseguiamo la nostra analisi sui calciatori consigliati per la stagione di Fantacalcio che sta per andare ad iniziare.

    Nella prima puntata vi abbiamo suggerito 8 nomi di giovani interessanti che potrebbero far le fortune dei fantallenatori, oggi tocca agli stranieri neoarrivati e che potrebbero rivelarsi pedine vincenti nella stagione fantacalcistica 2014/15.

    Nemanja Vidic
    Nemanja Vidic

     

    Partiamo dalla difesa dove non si può non consigliare il difensore centrale serbo ex Manchester United appena arrivato all’Inter Nemanja Vidic. Un difensore capace di segnare 45 gol in 440 partite nelle squadre di club in cui ha militato fa sicuramente gola ai fantallenatori. Un freno può esser dato dalla valutazione di 13 fantamilioni però uno sforzo per acquistarlo sia a listone che in un’asta, va fatto.

     

    Stefan de Vrij
    Stefan de Vrij

    Rimanendo sempre in difesa consigliamo il neo laziale Stefan de Vrij. 22 anni compiuti a febbraio, si è messo in luce disputando un buon mondiale con la maglia dell’Olanda, dove ha trovato anche il gol nel match d’esordio contro la Spagna. Può garantire buoni voti e qualche gol vista la sua abilità nel gioco aereo. Costo 12 fantamilioni.

     

     

    Patrice Evra
    Patrice Evra

    Sempre dall’Inghilterra arriva in Italia, ma per lui si tratta di un ritorno visto il passato diversi anni fa con Marsala e Monza, Patrice Evra. Il nuovo acquisto della Juventus ha come caratteristica la spinta sulla fascia e l’abilità nel cross con il quale può regalare assist ai fantallenatori che investiranno gli 11 fantamilioni del suo costo.

     

     

    Rafael Marquez
    Rafael Marquez

    Altro difensore che potrà fare molto bene è il messicano Rafa Marquez, colpo a sorpresa e di gran prestigio del Verona. Esperienza, abilità, magari non avrà dalla sua la carta d’identità ma può regalare buoni voti e non è da escludere qualche incursione vincente nell’area avversaria. Per acquistarlo a listone servono soltanto 8 fantamilioni.

     

     

    Marko Marin
    Marko Marin

    Scendendo verso il centrocampo un nome da consigliare è quello del tedesco della Fiorentina Marko Marin. Il centrocampista proveniente dal Siviglia ad inizio carriera era considerato un vero e proprio talento, negli ultmi anni si è un po’ perso ma con la tecnica che ha potrebbe ritrovarsi in questa stagione. Unico dubbio è il prezzo, 11 fantamilioni sono certamente un’azzardo che però si può provare.

     

    Diego Perotti
    Diego Perotti

    E’ considerato centrocampista ma nel 3-4-3 di Gasperini dovrebbe far parte del tridente d’attacco del Genoa. Stiamo parlando di Diego Perotti, un investimento da 10 fantamilioni che si può fare tranquillamente visto che nel listone è considerato centrocampista e che giocando nei tre davanti può regalare diversi bonus, più probabilmente assist, ma magari anche qualche gol.

     

    Filip Djordjevic
    Filip Djordjevic

    Per quanto riguarda l’attacco un nome che ci viene da suggerire è quello del nuovo attaccante della Lazio Filip Djordjevic. Nel precampionato ha fatto molto bene, potrebbe partire dalla panchina per fare il vice di Klose ma visto che il senso del gol non gli manca potrebbe sfruttare i minuti che Pioli deciderà di dargli. Costo 17 fantamilioni ma averlo in rosa potrebbe rivelarsi mossa vincente ed azzeccata.

     

    Giorgi Chanturia
    Giorgi Chanturia

    L’ultimo nome degli otto di oggi è più una sorpresa/azzardo piuttosto che una certezza: il giovane attaccante georgiano del Verona, Giorgi Chanturia. Il 21enne attaccante proveniente dal Vitesse avrà il compito di sostituire Iturbe, non sarà facile ma il costo piuttosto abbordabile di 10 fantamilioni e le sue caratteristiche, buon dribbling, rapidità e discreto sinistro, ci spingono a suggerire un suo acquisto. Chissà che non sia proprio il “Messi della Georgia” la sorpresa del Fantacalcio 2014/15.

  • La Roma ha ripreso a correre, facile tris a Livorno

    La Roma ha ripreso a correre, facile tris a Livorno

    La Roma di questa sera pratica un ragionato turn-over per quella che, sulla carta, è una sfida decisamente di facile e veloce risoluzione, tuttavia c’è l’incognita del cambio di allenatore nelle fila dei toscani che porta una leggera aria di inquietudine. Totti, Nainggolan e Florenzi partono dalla panchina e l’esordiente Perotti schiera una difesa a cinque con solo Paulinho in attacco.

    La Roma, visto l’atteggiamento rinunciatario del Livorno, parte nella prima partita del girone di ritorno all’attacco e alla prima occasione si porta in vantaggio con Destro, che sfrutta al meglio una deviazione di Gervinho  su traversone di Ljajic.

    La Roma di Garcia è ormai una squadra che conosce i propri pregi e i propri limiti, così dopo il vantaggio prende in mano il pallino del gioco con l’idea di gestire la partita avendo anche di fronte una squadra che sembra incapace di creare pericoli per De Sanctis.

    Al 27° Destro non sfrutta un bel assist di De Rossi e tre minuti dopo Bardi compie due parate in sequenza neutralizzando prima Gervinho e poi Pjanic.

    Il portiere del Livorno però deve capitolare su Strootman che al 36° raddoppia per i giallorossi dopo un primo tentativo del rinato Destro. Proprio Destro prima della fine del primo tempo realizzerebbe una terza rete per la Roma, ma che l’arbitro annulla per la posizione irregolare di Castan. Insomma la partita è ad una sola porta ed il dominio è assoluto per i giallorossi.

    Kevin Strootman e Dodò | © Paolo Bruno / Getty Images
    Kevin Strootman e Dodò | © Paolo Bruno / Getty Images

    Nella ripresa il copione non cambia e per vedere la prima occasione a favore del Livorno bisogna aspettare il 54°. Greco prova a sorprendere De Sanctis con un tiro da lontano, un po’ pochino per la seconda della classe che risponde immediatamente con Dodò al 57° e Ljajic al 69°.

    Il ritmo della gara scende, Bardi è miracoloso nel respingere  un sinistro da distanza ravvicinata di Ljajic al 75°. Tuttavia il giocatore serbo 3 minuti dopo fulmina il portiere dei toscani con un destro secco sul primo palo. La Roma inizia al meglio il girone di ritorno e la rincorsa alla Juventus continua.

    ROMA-LIVORNO 3-0 (2-0) 6° Destro, 36° Strootman, 78° Ljajic

    Roma: (4-3-3) De Sanctis 6; Torosidis 6,5, Benatia 6,5, Castan 6, Dodò 6,5; Pjanic 7 (69° Nainggolan 6,5), De Rossi 6,5, Strootman 7; Ljajic 7, Destro (79° Totti), Gervinho 6,5 (66° Florenzi 6,5).

    All. Rudi Garcia

    Livorno: (5-3-1-1) Bardi 7; Piccini 6, Valentini 5, Rinaudo 5,5, Ceccherini 5 (76° Lambrughi5), Mbaye 5,5; Benassi 5,5 (81° Mosquera 5), Biagianti 5, Duncan 5; Greco 6; Paulinho 5.

    All. Perotti.
    Arbitro: Russo di Nola

    Ammoniti Castan (R)

  • Juve, Perotti sorpassa Vargas

    Juve, Perotti sorpassa Vargas

    La Fiorentina ha chiuso per Kharja ed è vicinissima a farlo con Gaston Ramirez preparandosi di fatto alla cessione di Vargas alla Juventus. I bianconeri però stando alle indiscrezioni che arrivano dall’ambiente avrebbero declassato la posizione del peruviano nell’indice di gradimento su suggerimento di Antonio Conte che nel ruolo di esterno sinistro vorrebbe qualcuno più propenso a saltare l’uomo che proporsi sul fondo per il cross.

    ©Jorge Guerrero/AFP/Getty Images
    A tal proposito va tenuta sott’occhio la partita di questa sera tra Siviglia ed Hannover con emissari bianconeri annunciati in tribuna a visionare ancora una volta da vicino Diego Perotti. Il giovane esterno argentino è visto come il rinforzo migliore per la sua imprevedibilità nel giostrare sull’esterno e all’occorrenza in grado anche di giocare da trequartista puro o seconda punta. Marotta già nelle scorse settimane aveva provato ad avvicinarsi al Siviglia senza però riuscire ad attecchire sulla dirigenza ma il giocatore sembra adesso pronto a far pressione per avallare il trasferimento. Oltre a Perotti riscuote interesse Elia per l’Amburgo ufficialmente incedibile ma per molti ancora sul mercato.

  • Martin Caceres, la Juve medita il ritorno

    Martin Caceres, la Juve medita il ritorno

    © Pablo Porciuncula/Getty Images
    A volte ritornano, verrebbe da dire. E’ il caso della Juventus, nei confronti di Martin Caceres, esterno uruguagio passato da Torino ai tempi della sfortunata gestione di Ciro Ferrara, che aveva regalato qualche buona prestazione, anche se con rendimento troppo discontinuo anche a causa degli infortuni e che, per tale ragione, non fu riscattato al prezzo – ritenuto allora eccessivo – di 11 milioni di euro. Il terzino 24 enne, ora, sta disputando una buona Coppa America con il suo Uruguay e, dunque, pare che l’entourage del mercato bianconero voglia ritornare alla carica per riportarlo a Torino, nuovamente con la formula del prestito, anche se a condizioni differenti. Il terzino, infatti, attualmente al Siviglia dopo la parentesi al Barcellona, potrebbe far molto comodo al gioco di Antonio Conte, andando a rinforzare ulteriormente un ruolo già coperto dai recenti arrivi di Lichtesteiner e Ziegler, anche perchè possiede una caratteristica molto gradita al tecnico salentino, ossia la capacità di adattamento a diversi ruoli. Secondo quanto riporta il quotidiano iberico “Sport”, però, anche al Milan piacerebeb il terzino, capace di adattarsi all’occorrenza anche al ruolo di centrale e, dunque, la Juventus – se volesse riportarlo a Torino – dovrebbe agire d’anticipo. In ogni caso, però, pare che il giocatore sia ben disposto nei confronti di un ritorno, perchè ha sempre dipinto positivamente l’ambiente bianconero ed ha sempre dichiarato di essersi trovato molto bene alla Juventus. Beppe Marotta sembra, dunque, sulla buona strada nella trattativa intavolata con il Siviglia società con cui si sta discutendo anche di Diego Perotti 22enne esterno offensivo di sinistra.

  • Champions League, ottavi: il Cska Mosca espugna Siviglia e vola ai quarti

    Champions League, ottavi: il Cska Mosca espugna Siviglia e vola ai quarti

    Il Cska Mosca approda ai quarti di finale di Champions League eliminando il più quotato Siviglia. Allo stadio Ramón Sánchez Pizjuán i russi si impongono 2-1 vanificando il vantaggio del gol realizzato in trasferta dagli spagnoli all’andata (terminata 1-1) con le reti di Necid nel primo tempo e dello scatenato Honda nella ripresa. Il Siviglia aveva pareggiato i conti momentaneamente con Perotti. Protagonista in negativo della serata il portiere iberico Palop.

    Dopo una prima parte di gara controllata bene dal Siviglia con Luis Fabiano che ha l’occasione sui piedi di portare in vantaggio i suoi dopo solo 180 secondi, al 38′ arriva la doccia fredda per i tantissimi tifosi spagnoli accorsi allo stadio per spingere i loro beniamini nei quarti di finale che dalle parti di Siviglia mancano da oltre 50 anni: l’attaccante ceco Necid sigla l’1-0 per il Cska Mosca con un bel diagonale imparabile per Palop.
    La partita si infiamma e dopo 2 minuti arriva il pari di Perotti che su assist di Navas, il migliore dei suoi, beffa il portiere russo Akinfeev in uscita.

    Nella ripresa la papera colossale di Palop che condanna all’eliminazione il suo Siviglia: su un calcio di punizione del giapponese Honda, forte ma centrale, il portiere andaluso non riesce ad opporsi mandando la sfera nella sua porta.
    Il tecnico spagnolo Jimenez tenta il tutto per tutto inserendo Negredo e Adriano ma l’assalto del Siviglia è sterile rendendo vane le chance qualificazione.

    Il tabellino
    SIVIGLIA – CSKA MOSCA 1-2
    38′ Necid (C), 40′ Perotti (S), 55′ Honda (C)
    SIVIGLIA (4-2-3-1): Palop, Stankevicius, Dragutinovic, Fazio, Fernando Navarro (75′ Adriano); Renato (70′ Negredo), Zokora; Jesus Navas, Perotti, Capèl (46′ Kanoutè); Luis Fabiano.
    A disposizione: Javi Varas, Duscher, Adriano, Escudè, Lolo.
    Allenatore: Jimenez.
    CSKA MOSCA (4-2-3-1): Akinfeev, V. Berezutski, A. Berezutski, Ignashevich, Schennikov; Aldoni, Semberas; Krasic (71′ Odiah), Honda, Mark Gonzalez (87′ Mamaev); Necid.
    A disposizione: Chepchugov, Dzagoev, Guilherme, Rahimic, Oliseh.
    Allenatore: Slutsky.
    Arbitro: Kassai
    Ammoniti: A. Berezutski, Semberas (C)