Tag: Diego Pablo Simeone

  • Basta lo 0-0, Juventus agli ottavi, missione compiuta

    Basta lo 0-0, Juventus agli ottavi, missione compiuta

    Con un po’ di fatica, tanta tensione, un orecchio alle radioline, un occhio agli smartphone, ma alla fine i tifosi della Juventus, sia quelli allo Stadium che quelli davanti alla tv, hanno potuto tirare un sospiro di sollievo e festeggiare il passaggio agli ottavi di finale di Champions League.

    Per 75/80 minuti la gara si è giocata, poi lo spettro di Istanbul ed il comune interesse di portare a casa il pari ha invogliato le due squadre a tirare i remi in barca per uno 0-0.

    Inutile il successo per 4-2 dell’Olympiacos sul Malmoe, i greci devono accontentarsi dell‘Europa League.

    Veniamo al racconto di questo match.

    Allegri è costretto ad una modifica rispetto all’undici previsto, Marchisio ha la febbre e non va nemmeno in panchina, al suo posto gioca Pereyra. Altra sorpresa è dovuta all’inserimento di Evra sulla fascia al posto del previsto Padoin.

    Anche Simeone sorprende, non nel modulo il consueto 4-2-3-1, ma negli uomini schierati in mediana, al fianco di Gabi finisce infatti Suarez e non Tiago.

    La Juventus parte aggressiva e si guadagna una punizione dal limite ma il tiro di Pirlo s’infrange sulla barriera, al 6° clamorosa occasione per Koke che sfrutta un errore di Bonucci e calcia, Buffon salva con un gran riflesso.Due minuti e replica bianconera con cross insidioso di Pogba, Llorente sfiora ma non sorprende Moya che respinge. La partita rimane piacevole con la Juventus che prova a costruire gioco e con gli ospiti che pazientemente attendono. Arrivano notizie non positive da Atene, l’Olympiacos al 22° trova il vantaggio. La gara si mantiene sul filo della tensione e dell’equilibrio, sino al 43° quando Buffon in tuffo devia in corner un insidioso tiro da fuori di Suarez. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La gioia dei calciatori bianconeri
    La gioia dei calciatori bianconeri

    Nella ripresa si riparte con gli stessi 22. Brividi bianconeri ad inizio della seconda frazione quando un corner calciato da Gabi colpisce il palo. La partita sembra volerla fare l’Atletico con una Juve più prudente che però prova a spaventare gli ospiti con un paio di ripartenze deviate in corner. Al 60° arriva una bella notizia da Atene che fa esultare lo Stadium, Kroon trova il pareggio per il Malmoe. La Juventus cresce e al 63° un tiro da lontano di Pogba mette in difficoltà Moya che alla fine pasticcia ma si salva. La serenità da Atene dura poco perchè i greci al 64° tornano in vantaggio. Allo Stadium la Juventus sembra combattuta sul cercare il successo o rischiare di scoprirsi, i bianconeri allora si affidano al tiro da fuori con Vidal al 75° ma Moya è bravo e blocca. La tensione si scioglie nuovamente al 82° quando il Malmoe trova il 2-2 ad Atene. Gli ultimi minuti le due squadre sembrano non voler più giocare, i bianconeri fanno un lungo e sterile possesso palla. La Juventus però pare destinata a soffrire perchè al 87° arriva la notizia del nuovo vantaggio greco. Un solo minuto di recupero ma l’Atletico non ha alcuna intenzione ad accelerare. Arriva il fischio finale, lo 0-0 basta la Juventus va agli ottavi di finale di Champions League.

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID 0-0

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Vidal, Pirlo, Pogba; Pereyra; Tevez, Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    Atlético Madrid (4-2-3-1): Moyá; Juanfran, Godín, Giménez, Siqueira; Mario Suarez, Gabi; Koke, R.García, Arda Turan; Mandžukić.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Vidal (J), Suarez (A), Siqueira (A).

  • Champions League: Juve e Roma, vietato sbagliare

    Champions League: Juve e Roma, vietato sbagliare

    Oggi e domani Juventus e Roma giocheranno due sfide che valgono tantissimo. Due gare da dentro fuori che ci diranno se le due compagini italiane saranno in grado di superare i gironi di Champions League e a raggiungere così gli ottavi di finale, obiettivo non solo prestigioso ma anche economicamente importante.

    Partiamo in ordine cronologico con la prima delle due a scendere in campo ovvero la Juventus che questa sera allo Juventus Stadium ospiterà l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. 

    In realtà ai bianconeri potrebbe bastare anche un pareggio per passare il turno, o addirittura anche perdendo in caso di non vittoria dell’Olympiacos la Juventus accederebbe agli ottavi di Champions League, Allegri però non vuol sentire parlare di calcoli e confida che la sua squadra possa entrare in campo per cercare un successo con due gol di scarto per poter ribaltare la differenza reti nello scontro diretto.

    Non sarà semplice perchè i Colchoneros sono una squadra difficile da affrontare e Simeone non verrà certamente a Torino ad affrontare la gara in maniera remissiva, anzi sicuramente l’Atletico, già certo della qualificazione, farà di tutto per difendere il primo posto nel girone.

    Per quanto riguarda le formazioni, il tecnico toscano dovrebbe tornare al 4-3-1-2 con un unico dubbio, chi affiancare a Carlos Tevez in attacco? Llorente o Morata? Il primo pare in vantaggio.

    Simeone dovrebbe rispondere con il 4-2-3-1 con Mandzukic unica punta supportato dal trio Koke-Raul Garcia-Arda Turan.

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID le probabili formazioni

    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Padoin; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    ATLETICO MADRID (4-2-3-1): Moyà; Juanfran, Gimenez, Godin, Siqueira; Gabi, Tiago; Koke, Raul Garcia, Turan; Mandzukic.

    Allenatore: Simeone.

     

    Il simbolo della Champions steso a centrocampo prima dell'inizio | Foto Twitter
    Il simbolo della Champions steso a centrocampo prima dell’inizio | Foto Twitter

    Decisamente complicata anche la situazione della Roma, gli uomini di Rudi Garcia hanno una sola certezza, vincere per non aver bisogno di fare calcoli e passare il turno. Un pareggio con gol costringerebbe i giallorossi a sperare in un risultato di parità del Cska in casa del Bayern Monaco.

    La Roma dovrà scendere in campo con l’obiettivo della vittoria e per questo motivo il tecnico francese tornerà a schierare i titolarissimi, reinserendo quei giocatori che sabato contro il Sassuolo hanno riposato per Turnover. Sarà un match in cui serviranno nervi saldi e magari i colpi di qualche campione come ad esempio quelli del capitano Francesco Totti.

    Dall’altra parte per Pellegrini, oltre all’assenza già nota dello squalificato Yaya Touré si è aggiunta quella pesantissima del Kun Aguero infortunatosi, pare che potrebbe star fermo un paio di mesi, nei primissimi minuti della gara di Premier League di sabato scorso.

    ROMA – MANCHESTER CITY le probabili formazioni

    ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Keita, Pjanic, Nainggolan; Ljajic, Totti, Gervinho.

    Allenatore: Garcia.

    MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Mangala, Clichy; Navas, Fernandinho, Lampard, Nasri; Jovetic, Dzeko.

    Allenatore: Pellegrini.

     

  • Arda Turan ferma il ciclone Juve

    Arda Turan ferma il ciclone Juve

    Una gara non certo bella ed indimenticabile quella che è andata in scena questa sera al Vicente Calderon e che è stata decisa da un tocco di Arda Turan.

    Una partita nella quale la Juventus forse è stata un po’ troppo remissiva con l’idea in testa di accontentarsi del pari e con l’Atletico di Simeone, abile a chiudere qualsiasi spazio e a sfruttare quelle poche occasioni, una delle quali è bastata a consegnare i tre punti ai Colchoneros.

    L’Atletico dunque, senza incantare, porta a casa i tre punti e si rilancia in un girone equilibratissimo visto il successo del Malmoe per 2-0 sull’Olympiacos. Adesso tutte e quattro le squadre si trovano a 3 punti.

    Veniamo al racconto della gara, Simeone schiera i suoi con il 4-4-2 sorprendendo nella scelta di inserire Saul sull’esterno a centrocampo facendo partire Griezmann dalla panchina.

    Allegri invece rimanda in campo la stessa formazione vista contro l’Atalanta in campionato con l’eccezione del recuperato Caceres che sostituisce Ogbonna nel trio difensivo.

    Partenza molto aggressiva dell’Atletico ma la Juventus regge bene ed ha una chance con un tiro da fuori di Marchisio che esce sul fondo. Al 25° Vidal perde palla al limite, tiro immediato di Mandzukic con Buffon pronto alla respinta. Al 32° è Pogba a provare il tiro ma la sua conclusione a giro si spegne sul fondo. Il match si mantiene sul filo dell’equilibrio ma non si contano altre occasioni, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Arda Turan
    Arda Turan

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo ma il copione non cambia, squadre aggressive ma nessuna chance. Intorno al quarto d’ora l’Atletico aumenta la pressione e prova a schiacciare la Juventus ma i bianconeri se pur con qualche apprensione reggono. Passato il momento più difficile gli uomini di Allegri provano a riprendere in mano il gioco cercando di abbassare i ritmi e cercando con il palleggio di provare a costruire. Ma ecco che al 74° arriva il gol dell’Atletico con Turan che è abile ad inserirsi su un cross di Juanfran, bucato da Mandzukic, e beffa Buffon. La Juve prova a spingersi in avanti, entrano Pereyra, Morata e Giovinco ma i bianconeri non riescono a sfondare e al fischio finale è festa per i Colchoneros.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 1-0 (0-0) (74° Arda Turan)

    Atletico Madrid (4-4-2): Moya; Juanfran, Miranda, Godin, Ansaldi; Saul (52° Griezmann), Tiago, Koke, Arda Turan (88° Siqueira); Raul Garcia, Mandzukic (83° Suarez).

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres (77° Pereyra), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (88° Giovinco), Vidal (82° Morata), Marchisio, Pogba, Evra; Tevez, Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Bonucci (J), Raul Garcia (A), Chiellini (J), Ansaldi (A), Lichtsteiner (J), Morata (J), Pogba (J), Giovinco (J)

     

  • Allegri e la Juventus all’esame Atletico

    Allegri e la Juventus all’esame Atletico

    Una notte fondamentale per Massimiliano Allegri, la sua avventura da allenatore della Juventus si trova davanti il primo vero e proprio esame stagionale: la sfida in trasferta a Madrid all’Atletico di Simeone.

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Una gara già complicata sulla carta, l’Atletico Madrid ha perso in casa una sola volta in 16 gare disputate in Europa negli ultimi 3 anni, resa ancora più difficile dalla sconfitta incassata dai colchoneros nel primo turno di Champions League ad Atene con l’Olympiakos.

    Il protagonista atteso della gara, sulla sponda juventina, sarà certamente Carlitos Tevez che dopo essersi sbloccato con la doppietta decisiva contro il Malmoe, cercherà di ripetersi in casa degli spagnoli, mantenendo così la strepitosa media realizzativa vista in quest’inizio di stagione.

    Nelle precedenti campagne europee la Juventus ha sempre dimostrato di fornire ottime prestazioni nelle gare contro i grandi avversari, Allegri però è a conoscenza delle difficoltà che la gara porrà ai bianconeri ed in conferenza stampa ha voluto mettere in chiaro cosa attenderà la Juve e cosa dovranno fare i suoi ragazzi per cercare di riportare a casa un risultato positivo da questa trasferta:

    Sarà una gara difficile e complicata. Affrontiamo una squadra intensa, con grande furore agonistico e molto bravi sui calci piazzati. Dovremo giocare una partita molto tecnica, loro hanno una forza mentale incredibile, ti mettono pressione. Dobbiamo offrire una grande prestazione e cercare di tornare a casa con un risultato positivo.

    Simeone invece, che sta vedendo il suo Atletico pian piano crescere di condizione dopo una partenza stentata anche in Liga, si è mostrato molto carico alla vigilia descrivendo il match di questa sera come un vera e propria finale:

    Sarà come una finale, siamo una squadra competitiva con grandi giocatori. Ogni gara ovviamente è diversa e vedrò chi far giocare. Affrontiamo la Juve con il massimo rispetto che merita una squadra così blasonata. Mi piace il lavoro fatto negli anni dalla Juve, ho rispetto ed ammirazione.

    Per quanto riguarda le formazioni, Allegri sembra orientato a confermare l’undici visto contro l’Atalanta con l’eccezione di Asamoah che dovrebbe riprendersi la fascia occupata da Evra contro i nerazzurri e con i ballottaggi Caceres ed Ogbonna per il ruolo di centrale difensivo e quello tra Llorente e Morata per chi affiancherà Tevez, impossibile togliere l’Apache, in attacco. Favoriti Caceres e Llorente per una maglia da titolare.

    Simeone invece  dovrà rinunciare molto probabilmente a centrocampo dove agiranno Griezmann, Koke, l’ex bianconero Tiago e Arda Turan. In avanti Mandzukic dovrebbe essere appoggiato da Raul Garcia.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS le probabili formazioni

    Atletico Madrid (4-4-1-1): Moya; Juanfran, Miranda, Godin, Ansaldi; Griezmann, Koke, Tiago, Arda Turan; Raul Garcia; Mandzukic.

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Vidal, Asamoah; Llorente, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.

  • Liga, si parte, Barcellona chiama, Real risponde

    Liga, si parte, Barcellona chiama, Real risponde

    Con le gare di questo weekend, ha avuto ufficialmente inizio la Liga 2014/15. Al successo del Barcellona ha risposto il Real Madrid nella gara di lunedì sera.

    Tra le altra grandi male l’Athletic Bilbao che cade a Malaga, così così l’Atletico Madrid, fermato sul pari dal Rayo Vallecano.

    Veniamo all’analisi delle gare di questa prima giornata.

    Il turno si è aperto sabato con il match che ha visto l’Athletic Bilbao, che attende mercoledì il Napoli nel ritorno del preliminare di Champions al San Mames, uscire sconfitto nel campo del Malaga. Il gol vittoria lo firma al 35° Luis Alberto che si fa respingere il calcio di rigore da Iraizoz ma è lesto a ribadire in gol. Il Malaga rimane in 9 e al 94° gli ospiti troverebbero anche il pari con un colpo di testa del proprio portiere sugli sviluppi di una punizione ma l’arbitro misteriosamente annulla.

    Il sabato è proseguito con il pareggio per 1-1 tra Siviglia e Valencia. Al vantaggio dei padroni di casa al 44° con Vidal ha risposto Orban a 2 minuti dalla fine della gara.

    Bel successo in rimonta per il Granada che va sotto con il Depor per il gol di Cavaleiro nel primo tempo ma ribalta la situazione nella ripresa grazie alle reti di Rochina e Babin.

    Il sabato di Liga si è chiuso con il pareggio per 1-1 tra Almeria ed Espanyol.

    Ad aprire il turno domenicale è toccato alla matricola Eibar che con un gol di Lara alla fine del primo tempo ha conquistato un incredibile successo con la ben più quotata Real Sociedad.

    Munir El Haddadi
    Munir El Haddadi

     

    In serata è stato il turno del Barcellona di Luis Enrique esordire in stagione. I blaugrana hanno aperto le marcature al 42° con il solito Leo Messi, poi la partita avrebbe potuto complicarsi per il rosso a Mascherano al 44°, così però non accade. L’Elche non tira praticamente mai in porta e ad inizio ripresa la stellina classe ’95 Munir El Haddadi, lanciato titolare dall’inizio, trova il gol del raddoppio. A chiudere definitivamente la pratica ci pensa ancora Messi che fa doppietta al 63° e cala il definitivo tris.

     

     

    Alla stessa trova il successo anche il Celta Vigo contro il Getafe. Una vittoria per 3-1 che vede per i padroni di casa, tra i marcatori anche l’ex Cagliari Larrivey.

    La serata domenicale è stata chiusa dal Villarreal che con Uche e Cheryshev è andato ad espugnare il campo del Levante per 2-0.

    Nel match del lunedì si attendeva la risposta del Real Madrid che affrontava in casa il neopromosso Cordoba. Le Merengues hanno portato a casa i tre punti ma non hanno convinto. La partita si sblocca al 30° con la rete di Benzema, il Cordoba è tutto nel centravanti giapponese Havenaar che però può poco essendo totalmente isolato. Il gol della sicurezza lo sigla, tanto per cambiare, Cristiano Ronaldo che al 90° fissa il definitivo 2-0.

    Parta al rallentatore l’Atletico, che orfano di Simeone, squalificato per 8 giornate per i fatti della Supercoppa, non riesce a superare il Rayo Vallecano chiudendo il match a reti bianche.

     

    RISULTATI 1° GIORNATA

    Malaga-Athletic Bilbao 1-0 (35′ Luis Alberto)

    Granada-Deportivo La Coruna 2-1 (20′ Cavaleiro (D), 55′ Rochina (G), 77′ Babin (G))

    Siviglia-Valencia 1-1 (44′ Vidal (S), 88′ Orban (V))

    Almeria-Espanyol 1-1 (52′ Soriano (A), 90′ Sergio Garcia (E))

    Eibar-Real Sociedad 1-0 (45′ Lara)

    Barcellona-Elche 3-0 (42′ e 63′ Messi, 46′ El Haddadi)

    Celta Vigo-Getafe 3-1 (20′ Nolito (C), 56′ Orellana (C), 62′ Sammir (G), 70′ Larrivey (C))

    Levante-Villarreal 0-2 (56′ Uche, 85′ Cheryshev)

    Real Madrid-Cordoba 2-0 (30′ Benzema, 90′ Ronaldo)

    Rayo Vallecano-Atletico Madrid 0-0

     

    CLASSIFICA

    Barcellona, Villarreal, Celta Vigo, Real Madrid, Granada, Eibar e Malaga 3, Espanyol, Valencia, Almeria, Siviglia, Atletico Madrid e Rayo Vallecano 1, Athletic Bilbao, Real Sociedad, Deportivo La Coruna, Cordoba, Getafe, Levante ed Elche 0

  • L’Atletico festeggia la Supercoppa grazie al gol di Mandzukic

    L’Atletico festeggia la Supercoppa grazie al gol di Mandzukic

    Una rete di Mario Mandzukic dopo soli 2 minuti permette all’Atletico Madrid di conquistare il successo per 1-0 che sommato al 1-1 dell’andata al Santiago Bernabeu, regala ai Colchoneros la Supercoppa di Spagna.

    Un successo meritato quello degli uomini di Simeone, espulso nel primo tempo per un buffetto sul collo di uno dei collaboratori dell’arbitro, una squadra quella dell’Atletico che in questo doppio confronto non ha sentito il peso degli addii di Curtois, Filipe Luis e Diego Costa.

    La festa dei "Colchoneros"
    La festa dei “Colchoneros”

    Ancelotti, che ha perso la possibilità di fare bottino pieno nei trofei stagionali, ha pagato la scarsa condizione fisica di Cristiano Ronaldo, entrato nella ripresa, ed una squadra che non è praticamente mai riuscita a far male all’avversario.

    Per quanto riguarda le formazioni il Cholo sceglie un 4-2-3-1 con la consueta difesa di questa stagione, Gabi e Tiago in mediana, con il neo acquisto Griezmann nel tridente sulla trequarti alle spalle dell’altro nuovo arrivo Mandzukic.

    Le Merengues invece si posizionano sul terreno di gioco col 4-3-3, Ancelotti schiera tutti i suoi pezzi da novanta fatta eccezione per Cristiano Ronaldo acciaccato che parte dalla panchina, al suo posto James Rodriguez.

    Neanche il tempo di prendere le misure che i Colchoneros trovano il vantaggio, lancio lungo del portiere Moya, Griezmann è bravissimo a sovrastare di testa un incerto Ramos, la sponda finisce a Mandzukic che lascia partire il tiro vincente che non perdona Casillas. La reazione dei Blancos è praticamente nulla, eccezion fatta per un tiro di James Rodriguez parato da Moya ed una conclusione di Bale fuori non di molto. Raul Garcia avrebbe la palla per il 2-0 ma fallisce la ghiotta chance con il colpo di testa. Si va negli spogliatoi sul 1-0 per i Colchoneros.

    Nella ripresa entra Cr7 per Kroos ma è ancora l’Atletico ad avere la possibilità di raddoppiare con Mandzukic anticipato prima del tap-in vincente da Casillas dopo la traversa colpita dal solito Raul Garcia. Anche l’ingresso di Isco per un James in serata non indimenticabile, non dà la scossa che vorrebbe Ancelotti, l’Atletico tiene senza affanno. Ad un passo dal 90° Modric prende il secondo giallo e lascia il Real in 10, poi c’è solo il fischio finale e la festa dei Colchoneros. 

     

    ATLETICO MADRID – REAL MADRID 1-0 (1-0) (2° Mandzukic)

    Atletico Madrid (4-2-3-1): Moya; Juanfran, Miranda, Godin, Siquiera; Gabi, Tiago; Raul Garcia (90° Niguez), Griezmann (73° Jimenez), Koke; Mandzukic (85° Rodriguez).

    Allenatore: Simeone.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos; Coentrao (75° Marcelo), Modric, Xabi Alonso, Kroos (46° Ronaldo); Bale, Benzema, Rodriguez (65° Isco).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Fernández Borbalán.

    Ammoniti: Tiago (A), Koke (A), Xabi Alonso (R), Griezmann (A), Raul Garcia (A), Isco (R), Sergio Ramos (R), Ronaldo (R)

    Espulso: Modric.

     

  • Supercoppa di Spagna, Raul Garcia risponde a James Rodriguez

    Supercoppa di Spagna, Raul Garcia risponde a James Rodriguez

    Finisce in parità l’andata della Supercoppa di Spagna disputatasi al Santiago Bernabeu in un derby tutto madrileno tra il Real vincitore della scorsa edizione della Coppa del Re e l’Atletico che nella scorsa stagione ha trionfato nella Liga.

    James Rodriguez e Bale per il Real, Raul Garcia per l'Atletico
    James Rodriguez e Bale per il Real, Raul Garcia per l’Atletico

    Un pareggio quello tra Blancos e Colchoneros che sorride agli uomini di Simeone. E’ accaduto tutto nel finale , il Real di Ancelotti si è illuso per pochi minuti dopo il vantaggio del gioiellino James Rodriguez rimontato dalla rete di Raul Garcia che mette in leggero vantaggio i biancorossi in vista del ritorno.

    Carlo Ancelotti schiera il classico 4-3-3 con Casillas ancora una volta tra i pali e il tridente offensivo composto da Bale, Benzema e Cristiano Ronaldo. Panchina per James Rodriguez. 

    Simeone risponde con il 4-4-2 con Mandzukic al centro dell’attacco, il giovane Saul esterno di centrocampo con Raul Garcia a fare compagnia al centravanti croato.

    Il primo tempo non è proprio il massimo dello spettacolo, gli uomini dell’Atletico riescono a limitare, talvolta anche con le cattive maniere, la spinta dei rapidi avanti Merengues, riuscendo a ripartire qualche volta in contropiede con conclusioni che non spaventano più di tanto Casillas. I ritmi non sono certo altissimi con il Real che prova a costruire con il palleggio ma senza mai rendersi pericoloso.

    Nella ripresa fuori Cr7 e dentro Rodriguez, il Real si accende ma le emozioni continuano a latitare se si eccettuano una conclusione di Bale nel primo minuto ed una chance fallita da Kroos dopo una parata di Moya su punizione sempre del gallese. Al 81° arriva quella che sembra la svolta della gara, James Rodriguez è rapido a calciare un pallone respinto dalla difesa Colchoneros, la conclusione del colombiano è deviata da Ansaldi e s’infila alle spalle di Moya. Sembra fatta per il Real ma l’Atletico non ci sta e si butta in avanti creando potenziali occasioni e conquistandosi un corner, al 87°, dal quale Raul Garcia solo nell’area piccola, sfrutta un buco difensivo e l’incertezza di Casillas per siglare il definitivo 1-1.

     

    REAL MADRID – ATLETICO MADRID 1-1 (0-0) (81° Rodriguez (R), 87° Raul Garcia (A))

    REAL MADRID (4-3-3): Casillas; Carvajal, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Xabi Alonso, Kroos, Modric (78° Di Maria); Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo (46° Rodriguez).

    Allenatore: Ancelotti.

    ATLETICO MADRID (4-4-2): Moyá; Godín, Miranda, Juanfran, Siqueira (64° Ansaldi); Saúl (56° Griezmann), Suárez, Gabi, Koke; Raúl García, Mandzukic (78° Jimenez).

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Estrada Fernandez.

    Ammoniti: Koke (A), Siqueira (A), Suárez (A), Mandžukić (A), Raúl García (A), Xabi Alonso (R), Sergio Ramos (R).

     

  • Seedorf chiede al Milan una notte da leoni

    Seedorf chiede al Milan una notte da leoni

    Questa sera torna a suonare la musica della Champions League a San Siro, nell’andata degli ottavi di finale della massima competizione europea, il Milan affronterà i temibili spagnoli dell’Atletico Madrid. (altro…)

  • Cirigliano il “nuovo Mascherano” nel mirino della Lazio

    Cirigliano il “nuovo Mascherano” nel mirino della Lazio

    Lo paragonano già a Javier Mascherano. E sono ormai in tanti a farlo. Parliamo di Ezequiel Adrian Cirigliano, centrocampista argentino classe 1992 attualmente in forza al River Plate ma nel mirino della Lazio.

    Cirigliano nel mirino della Lazio | ©VANDERLEI ALMEIDA/AFP/Getty Images
    Non altissimo, 1 metro e 72 per la precisione, è dotato di una tecnica sopraffina e di una grande visione di gioco che unitamente alla grande corsa e la rapidità gli hanno permesso di essere considerato tra i migliori talenti emergenti sudamericani. Può ricoprire i ruoli di regista, mezzala e mediano senza differenza alcuna, e per Diego Armando Maradona lo stesso Cirigliano è il vero erede di Mascherano.

    Per il suo tecnico Almeyda è già pronto per il grande salto, ma anche altri ex giocatori della Lazio ne hanno esaltato le doti, su tutti Juan Sebastian Veron e Diego Pablo Simeone. Con la maglia della sua attuale squadra è esploso attirando su di se l’attenzione di mezzo mondo, e le sue doti tecniche fanno molto gola ad alcune tra le più importanti società europee. Infatti non solo i biancocelesti sono su Cirigliano, visto che risultano esserci interessamenti di Roma, Napoli, Manchester City, Tottenham e Arsenal.

    Il cognome, Cirigliano appunto, nasconde tra l’altro origini italiani. I nonni del talento argentino infatti sono toscani, precisamente di Poggibonsi, città dove il giocatore si trova in questi giorni di fine 2011. Non sarà facile, per chi vorrà, strapparlo al River Plate che chiede una cifra di 15 milioni di euro, un bel gruzzoletto per un giocatore di diciannove anni, ma un investimento per il futuro secondo quelle che sono le referenze. La Lazio, per arrivare al giocatore, sarebbe disposta ad inserire nella trattativa anche il portiere Juan Pablo Carrizo. Se l’affare si farà è presto per dirlo, ma ci sono concrete possibilità che l’Italia possa ospitare uno dei migliori talenti in circolazione.

    La scheda
    Nome e Cognome Ezequiel Adrian Cirigliano
    Data di Nascita 24/01/1992
    Ruolo mediano/mezzala
    Nazionalità argentina
    Squadra d’appartenenza River Plate