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  • Juventus-Inter, Stramaccioni conferma il tridente

    Juventus-Inter, Stramaccioni conferma il tridente

    Ancora qualche ora di attesa e poi lo Juventus Stadium sarà teatro non solo del derby d’Italia numero 186 in campionato ma anche del match tra le attuali prime della classe della Serie A, ovvero Juventus e Inter. Una gara che da sempre, ma soprattutto dal 2006, ha un sapore particolare non solo per le tifoserie ma anche per le rispettive dirigenze dei due club che oggi più che mai, dopo lo scoppio di Calciopoli, si trovano una di fronte all’altra in una sfida che sa di scudetto.

    L’Inter infatti, dopo l’ottava vittoria consecutiva e la sesta in campionato, è stata etichettata, approfittando anche della flessione del Napoli, come la vera anti-Juve, unica attualmente a tenere il passo della squadra campione d’Italia che in campionato quest’anno si è dimostrata un rullo compressore, associazione motivata dalle 9 vittorie ottenute (e 1 pari) nelle 10 partite disputate che hanno permesso ai bianconeri di stabilire un record, quello della migliore partenza di sempre in assoluto nei campionati a girone unico a 20 squadre (dalla stagione ’94-’95). Ancora lontano invece quello della più lunga striscia di imbattibilità detenuto dal Milan che dal 1991 al 1993 riuscì a infilare 58 risultati utili consecutivi senza mai perdere in campionato, la Juve è a 49. Stramaccioni in conferenza stampa non si è nascosto affermando di non voler firmare per il pari consapevole di avere a propria disposizione i mezzi per interrompere la lunga imbattibilità dell’arci-rivale e di violare per la prima volta lo “Stadium”. Conferenza stampa disertata invece dalla Juventus, così come successo prima del Bologna nel turno infrasettimanale, per evitare di alimentare polemiche dopo la contestatissima direzione di gara di Catania in vista della partitissima di stasera.

    Juventus-Inter
    Juventus-Inter

    Centrocampo stellare dei bianconeri contro il tridente esplosivo dei nerazzurri. Saranno questi due settori le chiavi di volta del match. La Juve deve la sua forza principalmente ai suoi interpreti di centrocampo con il direttore d’orchestra Pirlo a dettare i tempi di gioco e la qualità e quantità di Marchisio e Vidal in mezzo al campo che fanno invidia ai più grandi club di tutta Europa; l’Inter ha in Milito un terminale offensivo letale e quasi senza eguali in Europa, Cassano sta dando spettacolo trascinando la squadra nerazzurra con i suoi gol e i suoi assist e Palacio non sta facendo rimpiangere affatto Sneijder. Il giovane tecnico nerazzurro però potrebbe non puntare sul suo tridente ben collaudato preferendo inserire un centrocampista in più, Guarin, al posto di Cassano rendendo la mediana più muscolare con Zanetti, Gargano e Cambiasso e Nagatomo largo a sinistra. Confermata la difesa a 3 con Ranocchia, Samuel e Juan Jesus. In porta il “para-rigori” Handanovic.

    In casa Juventus Antonio Conte non ha dubbi e conferma il 3-5-2. Rientrano, dopo il turnover contro il Bologna, Lichtsteiner, Chiellini, Vidal, che era squalificato, Marchisio, Asamoah, Giovinco e Vucinic. Linea difensiva quindi con Chiellini, Barzagli e Bonucci davanti a Buffon, sugli esterni il terzino svizzero e il centrocampista ghanese con Pirlo, Vidal e Marchisio, al rientro dall’infortunio alla cavaglia in mediana; le chiavi dell’attacco saranno affidate a Giovinco e Vucinic.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-INTER

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Giovinco. A disp.: Storari, Rubinho, Marrone, Lucio, Isla, Caceres, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Matri, Bendtner, Quagliarella. All.: Alessio

    Inter (3-4-3): Handanovic; Juan Jesus, Ranocchia, Samuel; Zanetti, Cambiasso, Gargano, Nagatomo; Cassano, Milito, Palacio. A disp.: Castellacci, Belec, Pereira, Silvestre, Jonathan, Bianchetti, Alvarez, Guarin, Mudingayi, Duncan, Livaja. All.: Stramaccioni

  • Verso Juventus-Inter, la sfida scudetto è già iniziata

    Verso Juventus-Inter, la sfida scudetto è già iniziata

    Si aspettava da anni un Juventus-Inter che contasse davvero qualcosa. Domani sera in quel di Torino, nella casa bianconera andrà in scena la supersfida scudetto (anche se è un po’ prematuro chiamarla così) tra le rivalità storiche di Inter e Juventus. Il derby d’Italia, quest’anno avrà realmente un’atmosfera diversa, riportando il confronto tra le due tifoserie a un clima decisamente incandescente dopo lo scandalo di Calciopoli.

    Infatti dopo l’Annus horribilis 2006, con la retrocessione in B e la seguente risalita nella Serie A della gloriosa ‘Vecchia signora’, la sfida tra le due squadre ha avuto sempre un sapore particolare, per l’astio tra le due tifoserie, ma senza avere una reale importanza a livello di classifica. L’Inter dopo aver sofferto gli sfottò interminabili del 5 maggio e i sempre presenti cori del ‘non vincete mai’ ha iniziato il suo ciclo vincente dominando per cinque anni di fila (quattro togliendo lo scudetto assegnato a tavolino) in Italia e chiudendo il suo ciclo con il Triplete. La Juve nel frattempo iniziava a gettare le fondamenta per la sua ricostruzione cercando di tornare a primeggiare in Italia. Nella scorsa stagione i bianconeri hanno raccolto i frutti di quanto seminato, vincendo un campionato meritatissimo, mentre l’Inter complici pessime scelte societarie (troppi allenatori e scelte di mercato sbagliate) ha chiuso il campionato al sesto posto. Questi i principali motivi di una partita che aveva di fatto perso quel fascino particolare. Domani sera però la storia sarà diversa. La posta in palio non sarà solo l’onore, con l’obiettivo di entrambe le squadre di lanciare un segnale chiaro per definire la possibile protagonista di un campionato iniziato da poco ma già incandescente.

    VERSO JUVENTUS-INTER

    Verso Juventus Inter © Claudio Villa/Getty Images

    I Bianconeri hanno frantumato ogni record possibile, allungando ulteriormente la striscia di risultati utili consecutivi. Questa Juventus è senza ombra di dubbio un rullo compressore: 10 partite giocate nove vinte, un pari con 22 gol all’attivo e solo 5 incassati. Numeri che fanno venire i brividi. Una roccaforte difficilmente scardinabile. Pochi gol che arrivano dall’attacco, ma moltissime reti da assegnare da un centrocampo che ha davvero pochi eguali in Europa. Marchisio, Asamoah, Vidal e ‘Le Roi’ (concedetemi il gioco di parole, parafrasando Platini) Pirlo saranno le frecce che la Juventus potrà utilizzare nel corso del match. Si pensava inoltre che con l’aggiunta della competizione europea e le fatiche della Champions, la Juventus potesse mollare qualche briciola in campionato, mentre in realtà la squadra di Conte ha saputo fare addirittura meglio della stagione passata, dimostrando in qualche modo di avere le motivazioni e una voglia di vincere ancora intatte.

    I nerazzurri guidati da Stramaccioni, dopo aver lasciato qualche segnale di intoppo sulla loro strada (vedi Roma e Siena) sembrano aver trovato una quadratura di gioco, che ha nella malleabilità tattica il suo vero cardine. 3-4-3, 3-4-1-2 o 3-5-2 non ha più importanza, l’Inter che Stramaccioni fa scendere in campo, sa sempre come giocare e soprattutto rispetto al recentissimo passato, sa come vincere. Gli addii illustri e i nuovi innesti hanno di fatto dato il via a un progetto partito con un anno buono di ritardo, dimostrando che alcuni giocatori bocciati l’anno passato non fossero ancora bolliti (Cambiasso), e che alcune scelte di mercato (vedi Juan Jesus) siano stati colpi azzeccatissimi. Con un Palacio in più, un Cassano che con i colori nerazzurri ha trovato quel feeling che forse nemmeno nella sua migliore stagione alla Samp avesse, e un Milito in super forma, rimane da capire con questo big match, se i nerazzurri possano realmente ambire al ruolo di unica e vera anti-juventus, o continuare a macinare punti per tornare in Champions nel minor tempo possibile.

    Un curioso particolare, nonostante l’invito del presidente Andrea Agnelli, Massimo Moratti non siederà in tribuna allo Juventus Stadium, per evitare polemiche con la tifoseria bianconera. Le scorie di Calciopoli sono ancora ben evidenti.

    Come finirà Juve-Inter?

    • Vince l’Inter (55%, 63 Voti)
    • Vince la Juve (33%, 38 Voti)
    • Finisce in parità (12%, 13 Voti)

    Totale Votanti: 114

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 11 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 11 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, undicesima giornata di serie A che viene dopo un turno infrasettimanale ricco di gol ed emozioni che speriamo abbia regalato a tutti voi tanti bonus grazie ai nostri consigli.

    Consigli Fantacalcio giornata 11 guida alla formazione
    Ovviamente il clou dell’undicesima giornata è il derby d’Italia fra Juventus ed Inter, le due compagini si sfideranno allo Juventus Stadium dove la formazione nerazzurra tenterà di scalfire l’imbattibilità bianconera che dura oramai da ben 49 partite. Molto interessanti saranno le sfide di Milan, Napoli e Roma che dovranno riscattare una turno infrasettimanale decisamente incolore.

    Milan-Chievo sabato ore 18:00
    I rossoneri all’ennesimo bivio di una stagione deludentissima, possibile occasione per Giampaolo Pazzini in attacco che non segna dalla tripletta inflitta al Bologna nelle prime giornate con Emanuelson e Montolivo a centrocampo. Fra gli ospiti consigliamo di schierarli solo se si è veramente costretti a farlo altrimenti panchina per tutti.

    Juventus-Inter sabato ore 20:45
    Prevediamo una partita bella e con tanti bonus, fra i bianconeri puntiamo su Vidal, Marchisio e Vucinic mentre per la squadra di mister Stramaccioni occhio al sempre pericoloso Milito e agli inserimenti di un Cambiasso in forma splendida.

    Pescara-Parma  domenica ore 12:45
    Puntiamo sui padroni di casa che deve invertire un trend negativo, Weiss e Quintero sono intoccabile con Vukusic possibile sorpresa. Nel Parma ci sentiamo di puntare esclusivamente su Rosi e Biabiany.

    Bologna-Udinese domenica ore 15:00
    Diamanti al rientro dopo la squalifica e Gilardino dovrebbero regalare tante gioie ai propri fantallenatori, inseriamo anche Morleo mentre fra i bianconeri spazio come al solito a Totò Di Natale e Dusan Basta al rientro dopo tanto tempo

    Napoli-Torino ore 15:00
    Tutto ruota intorno ad Edinson Cavani dato che il Napoli sente tantissimo l’assenza del Matador. Comunque non si toccano Campagnaro ed Hamsik mentre fra i granata puntiamo su Rolando Bianchi ed Alessio Cerci.

    Fiorentina-Cagliari ore 15:00
    Dopo la splendida prestazione contro il Genoa i viola vogliono dare continuità ed il Franchi si è dimostrato un vero e proprio fortino. Jovetic deve segnare, inseriamo anche Ljajic in ottima forma oltre all’insostituibile Pasqual. Nel Cagliari c’e’ il rientro di Cossu ma se è possibile, teniamo in panchina tutti i giocatori del presidente Cellino.

    Giampaolo Pazzini
    Giampaolo Pazzini ©FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Catania-Lazio ore 15:00
    Prevediamo tanti gol e quindi spazio al tridente padrone di casa con l’immancabile Lodi a centrocampo, in casa biancoceleste potrebbe essere la giornata buona per Sergio Floccari insieme al rientro di Hernanes dopo la squalifica.

    Sampdoria-Atalanta ore 15:00
    Ciro Ferrara è forte rischio esonero, l’ex allenatore dell’Under21 dovrà assolutamente vincere contro i bergamaschi. Maxi Lope, Eder e Gastaldello fra i padroni di casa possibili protagonisti mentre Peluso e Schelotto potrebbero essere le sorprese atalantine.

    Siena-Genoa ore 15:00
    Del Neri non è partito bene e per evitare la terza sconfitta in altrettante gare deve dare una svolta al suo Genoa, Ciro Immobile deve sbloccarsi ma consigliamo di puntare assolutamente su tutti i senesi presenti nelle vostre rose.

    Roma-Palermo domenica ore 20:45
    Come al solito sarà una partita ricca di gol ed emozioni, le due compagini si sfideranno a viso aperto e quindi spazio a tutti i giocatori dalla mediana in sù di ambedue le squadre. Evitiamo i reparti difensivi con l’unica eccezione di Piris e Mantovani.

  • E’ l’Inter l’anti Juve, i nerazzurri superano la Samp

    E’ l’Inter l’anti Juve, i nerazzurri superano la Samp

    E ora sotto con la Juve. L’Inter batte in rimonta la Sampdoria per 3-2 e si proietta al big match di sabato prossimo, a Torino, contro i campioni d’Italia. Uno scontro diretto per il vertice della classifica. Cosa impensabile fino a qualche settimana fa. Ma prima, aveva detto Andrea Stramaccioni, bisogna pensare alla Sampdoria. Perché il tecnico nerazzurro sa che le partite contro i blucerchiati non sono mai semplici. O banali. E infatti, a San Siro, a passare per primi sono proprio i liguri con Munari abile a sfruttare un mezzo pasticcio di Ranocchia. È il 20’ e i padroni di casa vanno sotto alla prima incursione degli uomini di Ciro Ferrara. Partita tutta in salita? Di questi tempi no. Perché con l’entusiasmo che viaggia a mille gli uomini di Stramaccioni le partite le capovolgono, e le vincono. Ma bisogna aspettare la ripresa. Al 7’ palla in profondità per Milito, che la protegge facendosi mettere giù da Costa. Rigore e rosso. Il Principe trasforma centrando il palo interno: pareggio meritato.

    Marchio di fabbrica – Per trovare il vantaggio l’Inter sfodera l’arma in più di questo inizio campionato. Quel contropiede che sembra ormai diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. Al 23’, con la Samp sbilanciata, i nerazzurri partono in velocità prima con Nagatomo, poi con Cassano che apre per Palacio, bravo poi a piazzare la palla nell’angolino più lontano. Rimonta completata e blucerchiati nel marasma. Al 37’ Guarin chiude di fatto il match (contestata la posizione di partenza di Nagatomo), scacciando qualche sasso dallo scarpino dopo un periodo tribolato. In pieno recupero la rete di Eder è materiale buono solo per le statistiche.

    Inter
    Esultanza nerazzurra in Inter-Sampdoria © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    Tridente “maravilla” – Con quei tre lì davanti c’è sempre da aspettarsi che accada qualcosa. Perché avranno mille difetti, ma segnano a raffica.  E la squadra li cerca, li sostiene, lavora per loro palloni in serie. Per la sfida con la Samp Stramaccioni si affida al 4-3-3, con Cassano e Palacio a scambiarsi spesso le fasce e Milito unico riferimento in avanti In difesa manca Juan Jesus , quindi spazio al tendem RanocchiaSamuel. I liguri giocano con due esterni d’attacco molto larghi – Estigarribia e Soriano – ma il 4-5-1 messo in campo da Ciro Ferrara la dice lunga sull’approccio alla partita. Alla fine, mettici anche la sfortuna, la Sampdoria esce da San Siro con la quinta sconfitta consecutiva in questa stagione. Certo non era quella contro i nerazzurri la sfida da vincere a tutti i costi, ma qualcosa di meglio era lecito attendersi. Per gli uomini di Stramaccioni situazione completamente rovesciata. Ottava vittoria consecutiva e secondo posto in classifica (complice la sconfitta del Napoli con l’Atalanta). Insomma, il tecnico dei milanesi voleva la vittoria contro i blucerchiati per arrivare a Torino da “grande”. È stato accontentato. Ora sotto con la Juve.

    INTER-SAMPDORIA 3-2

    INTER (4-3-3) Handanovic; Zanetti, Ranocchia (dal 39′ s.t. Silvestre), Samuel, Pereira (dal 18′ s.t. Nagatomo); Mudingayi (dal 1′ s.t. Cambiasso), Gargano, Guarin; Palacio, Milito, Cassano. (Castellazzi, Belec, Silvestre, Alvarez, Duncan, Bianchetti, Livaja). All.: Stramaccioni.

    SAMPDORIA (4-3-3) Romero; Berardi (dall’8′ s.t. De Silvestri), Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Tissone, Poli (dal 14′ s.t. Renan; dal 33′ s.t. Maxi Lopez); Estigarribia, Eder, Soriano. (Berni, Castellini, Mustafi, Poulsen, Juan Antonio, Savic, Falcone, Icardi). All.: Ferrara.

    ARBITRO Doveri di Roma.

    MARCATORI Munari (S) al 20′ p.t.; Milito su rigore al 7′ s.t., Palacio al 23′ s.t., Guarin al 37′ s.t.; Eder (S) al 49′ s.t.

    LE PAGELLE

    Rossini 6,5: gli attaccanti dell’Inter lo mettono a dura prova. Lui risponde con reattività risolvendo un paio di situazione molto complicate.

    Costa 5: Fino all’azione del rigore aveva giocato una buona partita. Poi il fattaccio e il cartellino rosso. Questi regali all’Inter non li puoi fare.

    Tissone 6,5: Si sbatte come un dannato per lavorare palloni per le punte. Ma spesso predica nel deserto. Sua la punizione che propizia il gol del vantaggio.

    Munari 7: Segna la rete che spezza gli equilibri, poi fa legna a centrocampo per tutta la durata del match.

    Ranocchia 5,5: Non il difensore degli ultimi periodi. Indeciso sull’azione del vantaggio blucerchiato. In compenso evita il giallo che gli avrebbe impedito di essere disponibile per la trasferta di Torino.

    Guarin 7: Alla fine si scrolla di dosso tutte le polemiche degli ultimi tempi. Sta crescendo, e si vede. Contro la Samp la sua manovra è stata incisiva, mai banane. Segna il gol che, di fatto, regala i tre punti ai suoi.

    Cassano 6,5: Monta e smonta calcio giocato con disarmante disinvolta. Non sempre cinico, ha comunque il merito di sfornare gli assist decisivi.

    Milito 7: Stramaccioni lo aveva detto: Milito è la mia punta. E il Principe certe cose non le dimentica. Grande stato di forma e movimenti micidiali per la difesa doriana.

    VIDEO HIGHLIGHTS INTER-SAMPDORIA

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  • Inter, Stramaccioni sulle orme di Mourinho aspettando la Juve

    Inter, Stramaccioni sulle orme di Mourinho aspettando la Juve

    E sono sette. L’Inter allunga la striscia sorprendente di successi ottenuti tra campionato e coppa, e comincia a riscrivere la lista degli obiettivi stagionali. Alzando il tiro, ovviamente, verso traguardi e avversari diversi rispetto a qualche settimana fa. Nel caso concreto, verso quella Juve, ad oggi imbattibile, che domina la serie A in lungo e in largo. E hai voglia a dire che Stramaccioni non somiglia per niente a Mourinho. Il percorso appare ormai tracciato. E l’ambiente è in fermento per un gruppo che  cresce costantemente sul piano della personalità e del gioco, dando un senso logico alle speranze di scudetto. Insomma, ancora qualche settimana da dedicare alle polemiche nostrane, tra gol annullati e soliti sospetti, una ostica gara casalinga contro la Samp – confronto mai banale – e poi sarà sfida alla capolista. Un match che dirà tantissimo sulle reali potenzialità del team nerazzurro. Ma da Milano arrivano voci che invitano alla calma. Un passo per volta, certo. Perché a guardare troppo lontano poi si perde il senso dell’orientamento. Lo dice chiaro il tecnico dell’Inter. «Noi sappiamo che affinché Juve-Inter abbia un valore d’alta classifica dobbiamo vincere contro la Sampdoria mercoledì».  dice Andrea Stramaccioni. Giusto. Ma la squadra continua a macinare punti e prestazioni da “grande”. Vale ancora la pena nascondersi? «Abbiamo tracciato un solco, e fare 8 vittorie di fila fuori casa è tanto. In questa squadra c’è grinta, fame, applicazione: sempre. Ringrazio i giocatori e cerco di dimostrare che Moratti non ha fatto una pazzia a prendermi…». E intanto, con 7 successi in fila, ha eguagliato la serie del ’61-62 di Helenio Herrera.

    Andrea Stramaccioni
    Il tecnico dell’Inter, Andrea Stramaccioni. La grinta in vista della Juve © Claudio Villa/Getty Images

    Stiamo crescendo, parola di Strama — Nella conferenza stampa del dopo partita di Bologna, Andrea Stramaccioni ha indicato la parola chiave per il futuro: crescita. «Siamo alla nona giornata – ha spiega il tecnico nerazzurro -, quindi non è intelligente parlare di obiettivi ma solo di crescita. Quella crescita che ha avuto la Juve lo scorso anno: all’inizio ha fatto fatica, poi ha trovato la quadratura ed è andata a vincere lo scudetto». Buone sensazioni, quindi. «Il nostro obiettivo è tornare in Champions – ha aggiunto l’allenatore – e l’importante è che io veda una squadra che migliora». In pratica: lo scudetto è un obiettivo concreto, ma occhio a sbilanciarsi. Perchè lì davanti i bianconeri sembrano inarrestabili. Guidati da un centrocampo da paura.

    Cuore Inter – L’spetto più bello messo in mostra dall’Inter delle ultime uscite è il cuore. L’attitudine al sacrificio. Al Dall’Ara Milito e Palacio hanno macinato chilometri. Giocando per la squadra. Senza paura di scendere nelle officine affollate del centrocampo e di sporcarsi gli scarpini. Segnali da un gruppo che, al di là delle frasi di circostanza, allo scudetto ci pensa eccome. E a ragione. La difesa è diventata un fortino alla “Josè”: gli interpreti variano, ma i gol presi sono sempre di meno. Premessa, questa, che rafforza l’autostima della squadra. Vedi, tanto per dire, Andrea Ranocchia. Uno che, passati gli incubi, ora entra e fa gol. E che in copertura non sbaglia quasi nulla. Risorto. Per il centrocampo Stramaccioni, del resto, ha l’imbarazzo della scelta. Con un Cambiasso ritrovato, stile “Bernabeu”, la quantità è ritornata di casa. Poi Guarin e Gargano: due che non perdonano. Là davanti il discorso si complica. Manca, probabilmente, un vice Milito. Questo gli uomini mercato di Massimo Moratti lo sanno bene. Ma il tridente Cassano, Palacio, Milito piace. E tanto. In attesa del ritorno di Wesley Sneijder: un top player che alzerà ancora l’asticella della qualità. E le chance dell’Inter di vincere lo scudetto. Insomma, nessun segreto. I nerazzurri ci sono per la lotta al vertice. L’importante è pensare davvero da grande.

  • L’Inter sbanca Bologna e si lancia all’inseguimento della Juve

    L’Inter sbanca Bologna e si lancia all’inseguimento della Juve

    Settebello Inter! Stramaccioni e i suoi uomini continuano la loro marcia trionfale, espugnando il Dall’Ara contro il Bologna di Pioli con un rotondo 3 a 1 che ammette poche repliche. Sette vittorie consecutive tra campionato ed Europa League, sono più che un segnale delle condizioni di salute di una squadra che sicuramente si lancia alla rincorsa della Juventus. Un super Palacio, in veste di assist man (2 oggi), un Milito che torna al gol dopo un lungo digiuno (nonostante i 24 gol nell’anno solare) e un Cambiasso straordinario, sono gli ingredienti vincenti scelti e mescolati da Stramaccioni. Ora l’Inter non deve più nascondersi. Dopo la sconfitta della Lazio, e in attesa del Napoli, i nerazzurri sono assolutamente gli antagonisti principali della Juventus nella corsa allo scudetto. In attesa del match del 3 novembre, gli errori arbitrali evidenziati oggi a Catania faranno salire i titoli sulle prime pagine dei giornali. Morale della favola? Il Derby d’Italia è già bello che infuocato!

    LA PARTITA

    Un po’ a sorpresa Stramaccioni rimescola le carte in tavola, abbandonando l’idea del tridente e lasciando Cassano in panchina. Niente chance per Alvarez con l’inserimento di Mudingay in mediana. Spazio quindi al 3-5-2 con il rientro Nagatomo e il tandem offensivo Palacio-Milito.

    Andrea Ranocchia © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

    È un Bologna che parte col turbo, pressando altissimo, sul primo portatore di palla, riuscendo a bloccare il gioco nerazzurro e rendendosi sempre pericoloso davanti con le invenzioni di Diamanti che sembra essere davvero ispirato. Match ball sprecato da Ranocchia sugli sviluppi di un calcio d’angolo al 23’, con un gran colpo di testa che sfiora il palo e termina di pochissimo a lato, per la gioia di Agliardi. Al secondo tentativo è proprio Ranocchiaa portare i suoi in vantaggio al 27’, sfruttando l’assist su calcio di punizione di Cambiasso e superando di testa con una parabola imprendibile il portiere emiliano. Primo tempo che si chiude con il meritato vantaggio nerazzurro.

    Nella ripresa è ancora il Bologna a partire forte, ma su un contropiede velocissimo lanciato da Handanovic è Palacio a servire l’assist perfetto per il 2 a 0 firmato Milito. L’Inter sembra padrona del campo, ma la partita è riaperta da Cherubin al 13’ che anticipa di testa un’uscita un po’ sciagurata di Handanovic e batte il portiere sloveno, portando il punteggio sul 2 a 1. Splendido l’assist di Diamanti per il compagno. Segni di nervosismo in campo dalle panchine dopo un episodio su Palacio, con Baresi e Pioli espulsi. Ne perde lo spettacolo e alla ripresa del gioco al 19’ è l’Inter ad approfittarne con una splendida azione targata Palacio, Cambiasso, con il centrocampista argentino che con un tocco sotto scavalca Agliardi e porta i suoi sul 3 a 1. Nel finale è l’Inter a sfiorare il 4 a 1 su una splendida percussione di Nagatomo, con una conclusione di Cambiasso di poco alta sopra la traversa. Cinque minuti di recupero e l’Inter continua la sua marcia trionfale inanellando la settima vittoria consecutiva.

    PAGELLE BOLOGNA-INTER

    Diamanti 6,5 Ci prova fino all’ultimo, lottando e perdendo ai punti la gara contro Mudingayi, francobollato al suo fianco. Serve uno splendido assist per Cherubin che insacca in rete. Tanta qualità.

    Cherubin 6 Mezzo voto in più per il gol, perché in fase difensiva non c’è niente di sufficiente.

    Taider 5 In mediana soffre le percussioni di tutto il reparto nerazzurro, senza riuscire mai ad arginare l’azione degli avversari.

    Handanovic 6,5 Fa ripartire lui il contropiede nerazzurro con lanci perfetti, e dopo una splendida parata, commette una brutta ingenuità uscendo sciaguratamente e facilitando il gol di Cherubin. Nel finale compie un’altra parata decisiva.

    Juan Jesus 7 Assolutamente devastante nel primo tempo. Chiude ogni spazio e si concede anche il lusso di qualche sgroppata davanti con licenza di tiro. Nella ripresa cala un po’ e prende un giallo ‘tattico’ che gli farà saltare la gara contro la Sampdoria.

    Cambiasso 7,5 Sembra avere il dono dell’ubiquità. È dappertutto. A centrocampo, davanti, in area. Stramaccioni gli cuce addosso questo nuovo ruolo e lui oltre all’assist per Ranocchia confeziona anche il gol del 3 a 1.

    Palacio 7 Dopo aver regalato due gol in due presenze, il Trenza si concede una partita a reti bianche, elargendo 2 assist perfetti a Milito e Cambiasso. Fondamentale.

    BOLOGNA: Agliardi 5,5; Garics 5, Antonsson 4,5, Cherubin 6, Morleo 5; Taider 5, Pazienza 5 (75’ Krhin), Guarente 6 (82’ Kone); Diamanti 6,5; Gabbiadini 6 (75’ Paponi), Gilardino 5,5.
    INTER: Handanovic 6,5; Samuel 6,5, Juan Jesus 7, Ranocchia 7,5; Gargano 6 (88′ Pereira s.v.), Cambiasso 7,5, Mudingayi 6, Nagatomo 6,5; Zanetti 6,5; Palacio 7 (80’Alvarez); Milito 6,5 (66′ Cassano 6).

    Video Gol e Highlights Bologna-Inter
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  • Bologna-Inter, Stramaccioni col dubbio: Alvarez o tridente?

    Bologna-Inter, Stramaccioni col dubbio: Alvarez o tridente?

    Stramaccioni meglio di Mourinho? Un’eresia penseranno in molti, avvicinando il Vate di Setubal, lo Special o che si voglia l’uomo del Triplete all’esordiente Strama! Niente affatto perché numeri alla mano per quanto riguarda le statistiche Stramaccioni con la sesta vittoria consecutiva supera l’allenatore portoghese fermo a cinque vittorie di fila. I numeri nel calcio contano poco si sa, ma il morale per aver trovato una quadratura di una rosa che mostra solidità difensiva e buona propensione all’attacco sono gli ingredienti giusti con i quali l’Inter affronterà il Bologna nella trasferta della nono turno di campionato. Considerando inoltre come la classifica inizi a diventare ‘interessante’ visto lo stop del Napoli, e le sole 4 distanze dalla capolista bianconera, l’imperativo categorico in casa Inter è continuare a strappare i tre punti, per mantenere il passo con le altre davanti e arrivare con il morale inalterato sino al big match contro la Juventus del 3 novembre.

    Chance dal primo minuto per Ricky Alvarez? © Giuseppe Bellini
    Getty Images Sport

    BOLOGNA-Morale inversamente proporzionale quello degli emiliani, che dopo una buona partenza hanno di fatto mollato la presa raccogliendo tre sconfitte nelle ultime quattro partite, scendendo vertiginosamente nella classifica. L’Inter è un avversario difficile, ma dopo l’ultima sconfitta esterna contro il Cagliari, è ora di iniziare a racimolare punti in casa per puntare senza troppa fretta alla lotta salvezza. È una sfida dal sapore particolare tra giocatori di fantasia come Diamanti e Cassano, dotati di genio e sregolatezza al tempo stesso, entrambi in vetrina negli ultimi europei. Il tecnico degli emiliani Pioli dovrebbe schierare un 4-3-1-2 per dare garanzie alla retroguardia e innescare con un centrocampo di qualità il duo offensivo. Nel dettaglio, solita difesa a quattro con Garics, Antonsonn, Cherubin e Morleo. In mediana spazio a Taider, Pazienza e Kone, mentre più avanzato nel suo ruolo preferito alle spalle delle punte agirà Diamanti. Tandem d’attacco composto dal bomber Gilardino in coppia con Gabbiadini.

    INTER- Stramaccioni ha il sorriso amaro dopo aver vinto nell’ultimo turno di Europa League, perdendo però per circa 30 giorni un giocatore in forma come Coutinho per infortunio. In assenza di Sneijder il brasiliano sarebbe stato il sostituto ideale dell’olandese. Potrebbe trovare spazio quindi, Alvarez che dopo la deludente prova di Catania avrà l’occasione di far ricredere i suoi tifosi. Si torna con la difesa a tre dove l’immancabile Juan Jesus ritroverà i suoi compagni Samuel e Ranocchia. In mediana viste le brutte prestazioni di Guarin, si prenota un posto per Gargano in coppia con Cambiasso e in rampa di lancio Nagatomo in ballottaggio con Pereira. Davanti rimangono i dubbi maggiori, con le parole di Stramaccioni in conferenza stampa che lasciano più di qualche dubbio: ‘Cassano gioca’. Vista la vena realizzativa di Palacio con due reti negli ultimi match giocati sarebbe un vero e proprio suicidio calcistico lasciarlo fuori. A questo punto o sarà tridente super offensivo con Cassano, Milito e Palacio, o uno dei tre siederà in panchina pronto a subentrare a gara in corso e dietro le due punte agirà Alvarez.

    PROBABILI FORMAZIONI BOLOGNA-INTER :

    BOLOGNA (4-3-1-2): Agliardi; Garics, Antonsson, Cherubin, Morleo; Taider, Pazienza, Kone; Diamanti; Gilardino, Gabbiadini.
    A disp: Lombardi, Marchignoli, Sorensen, Carvalho, Motta, Abero, Pulzetti, Guarente, Khrin, Riverola, Pasquato, Paponi.
    All.: Pioli

    INTER (3-4-3): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Alvarez, Cassano, Milito.
    A Disp.: Castellazzi, Belec, Jonathan, Silvestre, Guarin, Mudingayi, Pereira, Palacio, Livaja.
    All.: Stramaccioni

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 9 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 9 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, dopo la non esaltante compagna europea per le squadre italiane dove solo l’Inter ha potuto gioire per una vittoria ottenuta nei minuti finali, rituffiamoci nella serie A che vedrà una nona giornata ricca di spunti interessantissimi per tutti voi. Ecco i consigli Fantacalcio per la nona giornata di Serie A con la speranza di indovinare tutte le dritte che la nostra redazione ha individato per voi.

    Consigli Fantacalcio 9 giornata guida alla formazione
    Giornata difficile la nona ma piena di spunti con il Milan, all’ultima chiamata di una stagione sin qui a dir poco fallimentare, impegnato nel match casalingo contro il Genoa e la Juventus che farà visita al Catania nella sempre difficile trasferta del “Massimino” per i colori bianconeri..

    Siena-Palermo sabato ore 18
    Il Siena avrà a disposizione di nuovo Ze Eduardo e ci sentiamo di puntare sull’attaccante brasiliano desideroso di rientrare alla grande dopo la squalifica. Sempre fra i padroni di casa inseriamo l’insostituibile Angelo e l’arciere Emanuele Calaiò. I rosanero devono digerire il mal di trasferta, scommessa Mantovani in difesa con Giorgi, Miccoli e Ilicic mentre a riposo tutti gli altri.

    Milan-Genoa sabato ore 20:45
    Il Diavolo deve assolutamente vincere dopo la sconfitta di Malaga, puntiamo su Pato ed Emanuelson e lasciamo fuori i difensori rossoneri con l’unica eccezione rappresentata da Abate. Tra i rossoblù, out Borriello un possibile sorpresa può essere Bertolacci con dentro Jankovic ed Immobile.

    Catania-Juventus domenica ore 12:30
    Il tridente catanese insieme a Lodi ed Almiron non si toccano, lasciamo però a casa tutti i difensori tranne Marchese. Da inserire nelle vostre formazioni tutti i giocatori della Vecchia Signora chiamata ad un pronto riscatto dopo la debacle danese di martedì.

    Bologna-Inter domenica ore 15:00
    Il Bologna dovrà arginare l’offensiva nerazzurra e non sarà facile, teniamo solo Morleo in difesa con Diamanti e Gilardino. Nell’Inter inamovibile Cambiasso evitiamo Nagatomo mentre a tutta forza con Milito e Rodrigo Palacio.

    Fiorentina-Lazio ore 15:00
    Toni ha promesso un gol e noi ci crediamo, occhio anche a Manuel Pasqual ed al solito Jovetic. Nei biancocelesti evitiamo Biava e Dias ma non Lulic con Miro Klose ed Hernanes, assolutamente intoccabili.

    Mattia Destro
    Mattia Destro ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Napoli-Chievo ore 15:00
    Si prevede una vittoria dei padroni di casa e quindi si consiglia di schierare qualsiasi titolare del Napoli che avete nelle vostre rose. Fra i clivensi ci sentiamo di puntare solo su Thereau ed un possibile rigore di Pellissier.

    Pescara-Atalanta ore 15:00
    Prevediamo gol in questo match e quindi spazio a Weiss, Quintero e Jonathas fra i padroni di casa mentre negli ospiti ci sarà il rientro di Schelotto con De Luca che potrebbe esultare per la prima volta in serie A.

    Sampdoria-Cagliari ore 15:00
    I blucerchiati devono invertire un trend decisamente negativo quindi spazio a Maresca, Maxi Lopez ed Obiang. Nel Cagliari tutti aspettano Cossu e Pinilla ed ovviamente anche noi….

    Torino-Parma ore 15:00
    I granata hanno la seconda miglior difesa della serie A ma mancherà Ogbonna, puntiamo su Stevanovic e Cerci mentre nel Parma occhio alla vena di nuovo ritrovata dell’italo-brasiliano Amauri senza dimenticare il francese Biabiany.

    Roma-Udinese ore 20:45
    Inseriamo assolutamente tutti i giallorossi che saranno titolari nel match contro un Udinese uscita malconcia dalla trasferta svizzera in Europa League. Totti in dubbio possibile primo gol per Mattia Destro mentre fra i bianconeri, fuori per infortunio Basta, Danilo, Benatia e Pinzi.

  • Buon Catania, Inter cinica. Cassano, Palacio e il terzo posto

    Buon Catania, Inter cinica. Cassano, Palacio e il terzo posto

    Inter-Catania termina 2-0, grazie ai gol di Cassano e Palacio i nerazzurri centrano la quarta vittoria consecutiva in campionato e agganciano la Lazio al terzo posto in classifica ad una sola lunghezza dal Napoli secondo. Il Catania ancora una volta quest’anno non brilla lontano dal Massimino. Per i ragazzi di Maran terza sconfitta esterna in 4 trasferte giocate, per una salvezza tranquilla gli etnei dovranno cercare di racimolare più punti in trasferta. Il tabù San Siro è un ricordo lontano per l’Inter di Stramaccioni che si è confermata vincente anche tra le mura amiche e adesso guarda alle prossime partite con piena fiducia. La mente già vola al match con la Juve del 3 novembre ma prima della sfida allo Juventus Stadium i nerazzurri dovranno fare i conti con la trasferta di Bologna e l’impegno casalingo con la Sampdoria di Ferrara.

    LA PARTITA – Grande sorpresa nell’Inter, Stramaccioni sfida il Catania con il tridente pesante composto da Milito, Cassano e Palacio, a centrocampo c’è Mudingayi e non Gargano con la presenza confermata di Obi. L’Inter parte meglio con Cassano e Palacio molto inspirati, tuttavia la prima palla gol è targata Catania con Almiron che davanti ad Handanovic spara alto. L’Inter schierata con un insolito 3-4-3 prova a smuovere la difesa dei siciliani ma deve attendere il 28′ per passare in vantaggio: Cambiasso con un lancio millimetrico pesca Cassano che di testa supera Andujar firmando l’1-0. Il gol del vantaggio mette tranquillità ai nerazzurri che tremano solo sul finire del primo tempo quando su un cross di Marchese arriva il colpo di testa di Izco che sibila di poco a lato.

    Palacio
    Palacio festeggia il suo primo gol nerazzurro in campionato © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    La ripresa inizia senza cambi anche se Stramaccioni decide di cambiare assetto tattico alla sua Inter passando dal 3-4-3 al 4-4-2 con Zanetti terzino e Palacio esterno di centrocampo. Proprio Palacio al 57′ non arriva per poco sul pallone del 2-0 servito perfettamente da un ottimo Cassano. Al 60′ inizia il valzer dei cambi, tra i nerazzurri entrano Gargano per Obi, Alvarez per Cassano e Guarin per Mudingayi, nel Catania invece Castro sostituisce Izco. La palla del raddoppio nerazzurro capita sui piedi di Ricky Alvarez, che non finalizza bene un contropiede micidiale mentre Ranocchia pochi minuti dopo di testa centra il palo su un cross di un mostruoso Cambiasso. Gli uomini di Maran col passare dei minuti perdono di convinzione risultando poco pericolosi in avanti, l’Inter allora ne approfitta a pochi minuti dal triplice fischio finale: Milito serve in profondità Rodrigo Palacio che si aggiusta la palla col petto prima di tirare un sinistro al volo che trafigge Andujar e firma il 2-0 finale. L’Inter centra la quarta vittoria consecutiva in campionato e si riporta al terzo posto con la Lazio, ad un punto dal Napoli secondo e a 4 lunghezze dalla Juve capolista.

    Pagelle e tabellino Inter-Catania 2-0

    Inter (3-4-3): Handanovic 6,5; Ranocchia 6,5, Samuel 6, J. Jesus 6; Obi 6(16′ st Gargano 6,5), Mudingayi 6 (24′ st Guarin 6), Cambiasso 7,5, Zanetti 6,5; Palacio 7, Milito 6,5, Cassano 7 (24′ st Alvarez R. 5,5). Panchina: Belec, Cincilla, Silvestre, Jonathan, Pereira, Mbaye, Duncan, Coutinho, Livaja. Allenatore: Andrea Stramaccioni

    Catania (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6, Legrottaglie 6, Spolli 6, Marchese 6,5; Izco 5,5 (19′ st Castro 6), Lodi 5,5, Almiron 6,5 (35′ st Ricchiuti s.v); Barrientos 6, Bergessio 6, Gomez 6. Panchina: Frison, Messina, Potenza, Rolin, Biagianti, Salifu, Capuano, Morimoto, Doukara. Allenatore: Rolando Maran

    Video gol Inter-Catania 2-0 (28′ Cassano, 85′ Palacio) 

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  • Inter-Catania, Cassano e Milito per continuare a sognare

    Inter-Catania, Cassano e Milito per continuare a sognare

    Preview Inter-Catania – Alle ore 15 va in scena a San Siro Inter-Catania, i nerazzurri cercano la quarta vittoria di fila in campionato mentre i siciliani dopo aver ottenuto 11 punti nelle prime 7 giornate arrivano alla Scala del calcio senza troppa pressione e con la voglia di fare risultato esprimendo il solito bel calcio. La Juve sta volando, ma dietro di lei c’è gran bagarre per il secondo posto. I ragazzi di Stramaccioni, dopo aver sfatato il tabù San Siro con la Fiorentina, proveranno a fare risultato pieno quest’oggi in modo tale da agganciare la Lazio al terzo posto e mettere pressione al Napoli, fermo a 19 punti dopo l’uno due micidiale subito in quel di Torino.

    Qui Inter – In casa Inter c’è grande entusiasmo, dopo un inizio a sprazzi la squadra nelle ultime settimane ha dato prova di grande continuità soprattutto in termini di risultati. Il gioco invece spesso latita ed è comprensibile per una squadra che ha cambiato sistema di gioco e molti giocatori. I risultati positivi recenti oscurano spesso le lacune ancora presenti nello scacchiere nerazzurro, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta. La partita di oggi è la prova del 9 per Stramaccioni e la sua Inter, una vittoria confermerebbe un’identità di squadra ritrovata e lancerebbe i nerazzurri verso lidi ambiziosi, già presidiati da Napoli e Lazio. Per vincere Stramaccioni ha in mente di proporre una squadra simile a quella che schiantò la Fiorentina 3 settimane fa. Spazio al 3-4-1-2 con la classe di Coutinho al servizio di Cassano e Milito coppia d’attacco chiamata ancora una volta ad alimentare i sogni di gloria del popolo nerazzurro.

    Diego Milito
    Diego Milito © Claudio Villa/Getty Images

    In porta ci sarà Samir Handanovic, in difesa Samuel, Juan Jesus e Ranocchia comporranno ancora una volta il pacchetto difensivo a 3, punto di forza di questa nuova Inter. A centrocampo probabile l’impiego di Gargano e Cambiasso al centro e Zanetti ed Obi sulle fasce. Nagatomo è assente per squalifica mentre Guarin e Pereira, da poco tornati dal Sud America dovrebbero partire dalla panchina. Palacio, tornato a disposizione dopo l’infortunio, potrebbe essere utilizzato a partita in corso altrimenti rivedrà il campo giovedì prossimo in Inter-Partizan Belgrado.

    Qui Catania – Il Catania di Rolando Maran cerca a San Siro la prima vittoria esterna in campionato dopo le sconfitte di Firenze e Bologna e il pareggio ottenuto all’Olimpico con la Roma. Degli 11 punti in classifica, 10 sono arrivati al Massimino a dimostrazione che in trasferta gli entei non riescono ad esprimersi come potrebbero. Ecco perchè il Catania arriva a Milano per giocarsi la partita a viso aperto con il solito 4-3-3 offensivo. In difesa torna dal 1′ Nicolas Spolli che affiancherà Legrottaglie mentre sulle fasce agiranno Alvarez e Marchese. A centrocampo spazio alla regia di Lodi, supportato da Almiron e Izco. In avanti confermatissimo il trio argentino composto da Barrientos, el Papu Gomez (vecchio pallino dell’Inter) e Barrientos.

    Probabili formazioni Inter-Catania

    Inter (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Obi; Coutinho; Cassano, Milito. Allenatore: Andrea Stramaccioni

    Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Spolli, Legrottaglie, Marchese; Lodi, Izco, Almiron; Barrientos, Gomez, Bergessio. Allenatore: Rolando Maran