Non riesce a prendersi i tre punti l’Inter al Barbera contro un Palermo ostico e determinato. E’ il solito Milito portar i nerazzurri avanti sul calcio di rigore, Cavani invece regala il pari
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Cavani risponde a Milito. Pari tra Palermo – Inter, primato a rischio
E’ ancora fatale la Sicilia per l’Inter di Mourihno, a dispetto di una settimana fa i nerazzurri portano a casa un punto e possono gioire per non dover più far capolino nell’estremo sud Italia per questa stagione. Gli uomini di Mourinho partono fortissimo e passano dopo appena 10′ su calcio di rigore concesso per fallo di Bovo su Lucio. Il Palermo accusa il colpo e non riesce ad organizzarsi ma il 25′ al primo tiro in porta trova il pari con Cavani abile a trovare la posizione giusta nella retroguardia di rigore.
Cambia la partita, i rosanero adesso ci credono e l’Inter perde tutti i contrasti a centrocampo, Pastore e Cavani cercano di impensierire Julio Cesar ma il primo tempo finisce in parità. Nella ripresa parte ancora forte il Palermo che in ben due contropiede sbaglia l’ultimo passaggio, Mou si gioca il modulo vincente allo Stampford Bridge e risulta vincente quantomeno per respingere la pressione del Palermo.
Squadre lunghissime nel finale e potenziali occasioni che si susseguono da entrambi le parti, ma manca la stoccata vincente. Buon pari che soddisfa Delio Rossi ma che mette l’Inter in condizione di poter subire il sorpasso.
Le pagelle:
Edison Cavani: 7,5 Questa sera è una spanna sopra tutti, Delio Rossi gli chiede un lavoro massacrante e arriva alla sostituzione sfinito.
Pastore: 7 Il muro difensivo nerazzurro ha sofferto più le movenze del Flaco che la contraerei del Chelsea, tanta qualità e un futuro assicurato.
Lucio: 6,5 Altra prestazione sopra le righe sembra aver sempre più benzina degli altri.
Milito: 7 E’ una spina nel fianco per qualsiasi difesa, manda in confusione Bovo.PROBABILI FORMAZIONI
PALERMO-INTER 1-1 11′ pt Milito (I) rigore; 23′ pt Cavani (P)
Palermo (4-3-1-2): Sirigu 6,5; Cassani 6, Kjaer 6,5, Bovo 5,5, Balzaretti 6; Migliaccio 6,5, Simplicio 6 (9′ st Bertolo 6), Nocerino 6; Pastore 7; Cavani 7,5 (43′ st Hernandez sv), Miccoli 6. A disposizione: Benussi, Goian, Celutska, Blasi, Budan. All.: D.Rossi.
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Maicon 6, Lucio 6,5, Samuel 6, Santon 5,5 (20′ st Motta 6); J.Zanetti 6, Cambiasso 5,5, Stankovic 5 (20′ st Pandev 5,5); Sneijder 6,5; Eto’o 6, Milito 7. A disposizione: Toldo, Materazzi, Cordoba, Mariga, Quaresma. All.: Mourinho.Arbitro: Damato
Ammoniti: Bovo (P), Stankovic (I), Lucio (I), Maicon (I), Migliaccio (P), Samuel (I), Milito (I) -
Serie A, classifica marcatori: Attento Totò, arriva il Principe. Gilardino raggiunge Pazzini
Di Natale non può più dormire sonni tranquilli. Il digiuno delle ultime due gare ha fatto si che Milito potesse accorciasse le distanze: grazie al gol del Massimino contro il Catania di Mihajlovic, il giocatore dell’Inter ha infatti ridotto il suo distacco dal capocannoniere della Serie A. Il distacco ora tra i due è di soli tre gol ma fino al termine della stagione ci sarà ancora da divertirsi.
Dopo un periodo di appannamento il violino di Gilardino ha ripreso a suonare, il bomber della Fiorentina raggiunge Pazzini nella lotta tra prime punte italiane. Salgono a quota nove gli eroi di giornata Floro Flores e Martinez.
RETI GIOCATORE
19 Di Natale A. (Udinese, 4 rig.) 16 Milito D. (Inter, 3 rig.) 13 Gilardino A. (Fiorentina), Pazzini G. (Sampdoria, 2 rig.) 12 Pato (Milan), Matri A. (Cagliari, 3 rig.) 11 Barreto P. (Bari, 4 rig.), Maccarone M. (Siena, 1 rig.) 10 Miccoli F. (Palermo, 3 rig.), Totti F. (Roma, 4 rig.) 9 Adailton M. (Bologna, 1 rig.), Borriello M. (Milan), Cavani E. (Palermo, 1 rig.), Di Vaio M. (Bologna, 2 rig.), Floro Flores A. (Udinese), Hamsik M. (Napoli, 2 rig.), Martinez J. (Catania, 1 rig.), Ronaldinho G. (Milan, 4 rig.) 8 Eto’o S. (Inter, 2 rig.), Floccari S. (Lazio), Lucarelli C. (Livorno, 2 rig.) 7 Balotelli M. (Inter), Mascara G. (Catania, 5 rig.), Nenè (Cagliari, 1 rig.), Pellissier S. (Chievo), Quagliarella F. (Napoli), Tiribocchi S. (Atalanta), Trezeguet D. (Juventus) -
Serie A: “Clamoroso al Cibali”, l’Inter crolla a Catania
Quale occasione migliore per utilizzare l’esclamazione di Sandro Ciotti quando, per descrivere una sconfitta determinante per la volata scudetto dell’Inter a Catania negli anni ’60, coniò la celebre frase “Clamoroso al Cibali”. Lo stadio di Catania ora non si chiama più Cibali ma Massimino, il risultato a fine gara è impietoso, come allora, per i nerazzurri: Catania – Inter 3-1.
Gara quasi interamente dominata dagli etnei a parte una decina di minuti nella ripresa, quando dopo il vantaggio l’Inter sembrava potesse prendere il sopravvento della partita. Nel primo tempo da segnalare 2 grandissime occasioni (quasi simili peraltro) per il Catania con Adrian Ricchiuti, che, lasciato sempre solo soletto in mezzo all’area di rigore, ha sbagliato clamorosamente in entrambe le occasioni. Per i Campioni d’Italia un gran tiro di Sneijder su una ripartenza nerazzurra sventato in corner da Andujar con una grande parata.
Il secondo tempo invece è ricco di emozioni e sussulti: al 54esimo l’Inter passa in vantaggio con una bellissima azione di contropiede di Eto’o (la posizione di partenza del camerunense è buona, anche se ci sono proteste dei siciliani) con l’attaccanta africano che arrivato davanti ad Andujar preferisce appoggiare al più libero compagno di squadra Milito che a porta vuota segna l’1-0.
Per la reazione del Catania occorre circa un quarto d’ora (tempo in cui l’Inter sembra prendere le redini del gioco), poi all’improvviso, al 74esimo, un cross in mezzo all’area, ben teso, di Alvarez trova il piedino di Maxi Lopez per il momentaneo ed inaspettato 1-1. Cambia di nuovo la partita, perchè la esile superiorità dell’Inter svanisce, il Catania si rifà coraggio e si ributta all’attacco.
Mourinho (in tribuna per scontare la seconda delle 3 giornate di squalifica) decide che comunque vuole vincere la partita e ad una formazione già super offensiva aggiunge il decisivo Muntari e Pandev al posto di Cambiasso e Stankovic (3 punte per l’allenatore portoghese più 2 trequartisti per cercare di far suo il risultato, senza mediani di ruolo). La mossa paga, per il Catania però, perchè Muntari (per questo dicevamo decisivo) dopo 30 secondi fa fallo da dietro al limite dell’area su uno scatenato Martinez e si prende un sacrosanto giallo. Ma la beffa deve ancora arrivare perchè sugli sviluppi della punizione tirata da Mascara, il giocatore ghanese allarga il braccio in modo scomposto per impedire al tiro di arrivare in porta. Risultato? secondo cartellino giallo (in 1 minuto!), espulsione, Inter in 10 e calcio di rigore per il Catania. Peggio di così difficilmente Muntari avrebbe potuto fare. Mascara lascia tutti a bocca aperta battendo Julio Cesar dal dischetto con il “cucchiaio” per un rigore memorabile.E’ l’81esimo e ci si aspetta il forcing finale dei milanesi come capita spesso nei momenti in cui devono recuperare le partite. Ma il Catania sorprende tutti, non si scompone, ingabbia i nerazzurri, riparte in contropiede e proprio al 90esimo segna il gol della sicurezza con lo scatenato Martinez che sprinta sulla fascia sinistra, si accentra bevendosi Lucio, mandando in tilt Materazzi e spedendo il pallone in rete facendolo passare sotto il braccio di Julio Cesar in disperata uscita. Pochi minuti dopo Valeri mette fine alle ostilità e lo stadio esplode in tutta la sua felicità: la capolista è caduta ed autori dell’impresa sono Mihajlovic e i suoi ragazzi (con la forte partecipazione del nerazzurro Sulley Muntari).
Josè Mourinho è attonito e perplesso in tribuna e non crede ai suoi occhi. Spetta a Milan e Roma, ora, riaprire più che mai il Campionato.Il tabellino CATANIA – INTER 3-1
54′ Milito (I); 74′ Maxi Lopez (C); rig 81′ Mascara (C); 90′ Martinez (C) CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Capuano (87′ Potenza); Izco, Biagianti, Ricchiuti (76′ Delvecchio); Mascara, Maxi Lopez (83′ Carboni), Martinez.
A disposizione: Campagnolo, Augustyn, Ledesma, Morimoto.
Allenatore: Mihajlovic
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Materazzi, J.Zanetti; Stankovic (76′ Pandev), Cambiasso (79′ Muntari), Mariga (46′ Quaresma); Sneijder; Milito, Eto’o.
A disposizione: Toldo, Orlandoni, Cordoba, Khrin.
Allenatore: Mourinho (squalificato, in panchina Baresi)
Arbitro: Valeri
Ammoniti: Biagianti (C), Zanetti (I), Stankovic (I), Martinez (C)
Espulsi: Muntari (I) -
Serie A: highlights Catania – Inter 3-1, Mihajlovic castiga la sua ex squadra
Suicidio nerazzurro al Massimino di Catania. Milito illude l’Inter con la rete del vantaggio ma è il Catania ad imporre il suo gioco e a trovare una vittoria inaspettata. Maxi Lopez trova il pari, Mascara con un cucchiaio su calcio di rigore porta in vantaggio e Martinez dopo uno slalom chiude la partita.
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Milito: Genoa ha dimostrato che si può pareggiare anche in 11 contro 11, ma La Russa lo punzecchia
Diego Milito ancora una volta spende parole al miele per la sua ex squadra e punzecchia invece “gli ex cugini rossoblù”: “il Genoa ha dimostrato che si può pareggiare anche in 11 contro 11”. Dice il giocatore dell’Inter. Dopo aver punzecchiato però incassa una critica da parte del ministro della difesa La Russa, noto tifoso interista:“Milito domenica ha giocato la più brutta prestazione della stagione, si vede che è ancora troppo innamorato del Genoa…”
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Serie A: il Genoa blocca l’Inter, pari noioso a San Siro
Come l’anticipo del sabato tra Roma e Milan in quello di questa sera il Genoa blocca sul risultato a occhiali l’Inter di Mourinho. Partita strana e vissuta con tantissime pause quella tra le due squadre in campo, Mourinho a sorpresa rispedisce in naftalina Eto’o per Pandev, ma il macedone dopo un mese al massimo adesso sta rifiatando e per Milito è davvero un compito arduo metter in difficoltà l’attenta difesa rossoblu.
Primo tempo senza particolari scintille e con il primo tiro nello specchio della porta ad opera di Stankovic al 40′. Ritmi blandi nessun cambio di passo e giocatori fermi e spaesati fanno capire subito che per lo scalmanato Mourinho in tribuna non sarà una serata tranquilla. Il Genoa, di fronte a questa sorpresa, non si esalta, anzi. Quasi timoroso di svegliare nerazzurri, la squadra di Gasperini bada soprattutto a mantenersi ordinata e a non concedede spazi sugli esterni a Balotelli, Maicon, Pandev. Tanto, quando la palla finisce nella metà campo interista, il fantasma di Suazo vanifica ogni timidissimo tentativo. In stand-by rimane anche l’ex Milito, che tuttavia si procura almeno la recriminazione settimanale finendo a terra in area, a inizio ripresa, su un sospetto tocco alla gamba di appoggio di Moretti.
Mou prova a cambiare le carte in tavola trasformando l’Inter con un 4-2-4 inserendo Eto’o e Quaresma al posto di Pandev e Stankovic, ma la manovra è confusa e anche Baresi dalla panchina trova difficoltà a comprendere la volontà del portoghese. Arriva qualche occasione su palla da fermo grazie alle incornate di Samuel e qualche tiro dalla distanza di Eto’o e sopratutto Sneijder ma il risultato resta inchiodato.
Distacco invariato dal Milan ed una partita in meno da giocare, per l’esigente Mourinho sarà una magra consolazione ma è un altro passo verso lo scudetto. Per il Genoa, snaturato da Gasperini per l’occasione un buon punto ma che deve far riflettere sul futuro. Sontuosa la prova di Bocchetti e Moretti.
IL TABELLINO
INTER-GENOA 0-0
Inter (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, J.Zanetti; Stankovic (30′ st Quaresma), Muntari (13′ st Cordoba); Balotelli, Sneijder, Pandev (12′ st Eto’o); Milito. A disp.: Toldo, Materazzi, Mariga, Krhin. All.: Mourinho (squalificato: in panchina Baresi)
Genoa (3-4-3): Amelia; Papasthatopoulos, Moretti, Bocchetti; Rossi, Milanetto, Zapater, Criscito; Mesto, Suazo (8′ st Jankovic; 22′ st Palladino), Sculli (17′ st Palacio). A disp.: Scarpi, Tomovic, Kharja, Juric. All.: Gasperini
Arbitro: Banti
Ammoniti: Criscito (G), Samuel (I), Balotelli (I) -
Secolo XIX: Il goal di Milito contro l’Udinese è costato ben 1 milione di euro per Moratti
Il Secolo XIX, noto quotidiano Ligure riporta un retroscena molto importante per il Genoa. Infatti la società rossoblu avrebbe acquisito ben 1 milione di euro per il quindicesimo goal di Milito in campionato, infatti nella trattativa che in Estate porto l’argentino all’Inter era presente una clausola di valorizzazione che prevedeva questa somma di denaro da versare nelle casse di Preziosi al raggiungimento della suddetta quota. Certo un milione di euro sono tanti, ma visto il rendimento del giocatore e la decisività dei suo goal una cifra ben spesa dal club di Massimo Moratti.
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Preziosi divide i suoi gioielli: Ranocchia all’Inter e Bonucci alla Juve
Il Presidente Preziosi si confessa al Corriere dello Sport prima del difficile appuntamento di San Siro contro l’Inter dell’ex Milito. Proprio in virtù dei colpi di mercato tra le due società c’è un ottimo feeling che fa ben sperare per possibili scambi futuro.
Il focoso patron del Grifone svela infatti un possibile intreccio di mercato per la prossima stagione, la coppia Ranocchia Bonucci che ha impressionato tutti con il gran campionato disputato il prossimo anno potrebbe esser divisa equamente tra le “nemiche” Inter e Juventus. Ranocchia è ormai promesso sposo dell’Inter e andrà a infoltire un reparto difensivo che può contare già sul muro formato da Lucio e Samuel.
Andrà a Torino invece il neo azzurro Bonucci, Preziosi confessa che anche la Juve si era interessata a Ranocchia ma vista la parola data all’Inter dovrà “accontentarsi” del bravo Bonucci che ha impressionato per carattere e dinamicità al fianco dei futuri compagni Cannavaro e Chiellini. Il Presidente Preziosi si è lasciato scappare qualche considerazione anche sull’Inter e il rapporto con Moratti oltre che sul suo pupillo Milito:
Presidente Preziosi, viste le operazioni di mercato concluse, è facile dialogare con Moratti?
“Sì, perché Massimo è gentile e accomodante. Sportivamente merita tutte le soddisfazioni che sta avendo: ha continuato a investire anche senza i risultati e il tempo gli ha dato ragione”.Alla luce dei 18 gol finora segnati da Milito, quanto l’ha già ringraziata Moratti?
“Ragionando con il cuore, uno come Diego non lo avrei mai ceduto. Anche stavolta non gli ho dato… una bufala”.Assente all’andata, Milito domenica sfiderà per la prima volta il “suo” Genoa. Qual è l’immagine più bella del Principe che si porta dietro?
“Le sue lacrime dopo aver letto lo striscione di saluto del pubblico al termine di Genoa- Lecce 4-1 (doppietta per Diego, ndr). “Meglio lasciarti che non averti mai incontrato” gli scrissero. Ci ha regalato tante gioie”.Quello di Milito al Genoa è stato un addio o un arrivederci?
“Un arrivederci. Anche solo per 6 mesi o per un anno tornerà perché è molto legato al pubblico del Genoa. Altrimenti per lui ci sarà un posto in società”.Sorpreso del suo rendimento alla prima stagione all’Inter?
“No. A sorprendermi è stato il suo tardivo arrivo nel grande calcio”.Vincerà il titolo di capocannoniere?
“Di Natale è straordinario, ma alla lunga Milito avrà la meglio. Spero che i gol che gli servono per il titolo di bomber della A non li faccia contro di noi o quanto meno che non esulti troppo. Conoscendo la sua sensibilità, non credo eccederà. A San Siro per noi sarà dura”. -
Udinese – Inter 2-3, le pagelle
Balotelli: 7,5 Non esulta, sembra strafottente. Ma chi se ne frega? Oggi si carica sulle spalle l’Inter e mentre i compagni usano il fioretto lui trafigge la difesa friulana come burro. Gol, assist e tante giocate di qualità.
Maicon: 7 Nell’Inter che va a mille lo accusano di stentare un pò rispetto ai suoi livelli canonici, oggi però il brasiliano è devastante sulla destra e segna un gran bel gol.
Lucio: 7 E’ in uno stato di forma strabiliante e la prestazione contro il Chelsea lo ha caricato ulteriormente. E’ un muro
Pepe: 7 Dopo il brutto infortunio sta ritornando ai livelli che più gli competono, gol corsa e tanta quantità.
Di Natale: 6,5 Al cospetto del suo maggiore rivale Milito non vuol sfigurare e seppur su rigore riesce a mantenere le distanze
IL TABELLINO
Udinese-Inter 2-3
Udinese (3-4-3): Handanovic 6; Zapata 5,5, Coda 5,5, Lukovic 5; Cuadrado 6, Inler 5,5, Sammarco 5,5 (34’st Gejio sv), Pasquale 6 (18′ st Asamoah 6); Pepe 7, Di Natale 6,5, Sanchez 6,5. A disposizione: Romo, Domizzi, Ferronetti, Badu, Lodi. All.: Marino.
Inter (4-2-3-1): Julio Cesar 6,5; Maicon 7, Lucio 7, Thiago Motta 5,5, Zanetti 6; Stankovic 6, Mariga 5,5; Balotelli 7,5 (37’st Materazzi sv), Sneijder 6 (46’st Krhin sv), Pandev 6 (27′ st Eto’o sv); Milito 6,5. A disposizione: Toldo, Quaresma, Donati, Arnautovic. All.: Mourinho.
Arbitro: Bergonzi di Genova
Marcatori: 2′ Pepe (U), 6′ Balotelli (I), 21′ Maicon (I), 46′ pt Milito (I), 51′ rig. Di Natale (U)
Ammoniti: Coda, Sammarco, Asamoah (U), Zanetti, Balotelli, Stankovic (I)