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  • Finale Coppa Italia: l’Inter conquista il primo “titulo”. Milito castiga la Roma

    Finale Coppa Italia: l’Inter conquista il primo “titulo”. Milito castiga la Roma

    In attesa di scudetto e finale di Champions League, l’Inter conquista il primo trofeo della stagione vincendo la Coppa Italia ai danni di una Roma troppo nervosa e che non è riuscita a sfruttare il fattore campo. All’Olimpico la squadra di Mourinho si impone per 1-0 con il gol di Milito, sempre più decisivo, al 40′ del primo tempo.

    I nervi tesi tra le due squadre si notano già dai primi minuti di gioco: Sneijder è costretto ad uscire dopo appena 5 minuti di gioco per uno scontro con Burdisso che rischia il doppio giallo per un intervento ai limiti della regolarità su Balotelli, entrato al posto dell’olandese; Materazzi fa altrettanto rischiando il cartellino rosso per un intervento da ultimo uomo su Vucinic lanciato a rete; poi Mexes e lo stesso Materazzi entrano in contatto in area e il direttore di gara Rizzoli (partita difficile da gestire per il fischietto) deve intervenire per calmare gli animi che diventeranno via via più incandescenti. Poco prima Milito si era visto annullare una rete per fuorigioco. Il gol buono arriva però al 40′: lancio millimetrico di Thiago Motta per l’attaccante nerazzurro che elude la marcatura di Mexes e Juan e trafigge con un destro all’incrocio Julio Sergio. Prima del finale di tempo Samuel rischia grosso per una trattenuta vistosa su Toni che Rizzoli tramuta in fallo in attacco del bomber giallorosso.

    Nella ripresa Ranieri inserisce Totti, partito dalla panchina, per cercare di riagguantare il pari: proprio su un calcio di punizione del capitano giallorosso, respinta in maniera goffa da Julio Cesar, Juan sciupa malamente non riuscendo a ribattere a rete di testa. La Roma attacca ma l’Inter controlla con calma olimpica il match: Balotelli in contropiede ha l’opportunità di chiudere il discorso ma Julio Sergio è attento e respinge, Perrotta, Taddei e Totti, in preda al nervosismo, vengono graziati dal direttore di gara per alcuni falli al limite.
    All’82’ grande occasione per il pareggio giallorosso con Vucinic che angola troppo il destro da ottima posizione dimostrando di non essere in giornata. E’ l’ultima vera occasione della partita perchè la Roma perde completamente la bussola con il capitano Totti che invece perde totalmente la testa andando a rifilare un calcione da dietro a Balotelli: gesto inqualificabile per il numero dieci giallorosso, non all’altezza della sua fama, e cartellino rosso inevitabile.

    L’Inter così vince la sesta Coppa Italia della sua storia e punta con decisione alla “triplete” fino ad ora mai riuscita a nessuna squadra italiana. Bisogna attendere però gli ultimi 180 minuti di campionato per assegnare lo scudetto, poi si volerà a Madrid il 22 maggio per affrontare il Bayern Monaco e riportare a Milano, sponda nerazzurra, quella Champions League che in bacheca manca ormai dal lontanissimo 1965.

    Il tabellino
    INTER – ROMA 1-0
    40′ Milito
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba (38′ Samuel), Materazzi, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta; Sneijder (5′ Balotelli; 91′ Muntari); Eto’o, Milito.
    A disposizione: Toldo, Mariga, Stankovic, Pandev.
    Allenatore: Mourinho.
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio; Burdisso (46′ Motta), Mexes, Juan, Riise; Pizarro (46′ Totti), De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Toni (63′ Menez).
    A disposizione: Lobont, Andreolli, Brighi, Baptista.
    Allenatore: Ranieri.
    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Burdisso (R), Materazzi (I), Perrotta (R), Mexes (R), Chivu (I), Samuel (I), Totti (R), Balotelli (I)
    Espulso: Totti (R)

  • Olimpico surreale, l’Inter passeggia sulla Lazio

    L’Inter non risente delle fatiche di Coppa e in un Olimpico stranamente nerazzurro regola con un gol per tempo la Lazio di Edy Reja. I biancoazzurri, forti dei risultati pomeridiani che praticamente gli consegnano la salvezza senza dover faticare molto sul campo,  giocano una partita senza mordente; di tutt’altra natura la partita dell’Inter desiderosa di sbrigare il prima possibile la pratica.

    L’unico a volersi metter in mostra è il portierino Muslera che per quasi tutti i primi 45′ minuti si erge a muro davanti alla propria porta conservando il pari e addossandosi i fischi di tutti i suoi tifosi. All’ultimo tentativo è Samuel che trova il pertugio giusto di testa regalando il vantaggio proprio prima del gong.

    Nella ripresa il ritmo cala vertigionasamente, l’Inter controlla senza problemi e la Lazio è tutt’altro che famelica. E’ l’Inter a fare la partita a tenere palla e a cercare il raddoppio e ci vanno vicini ancora con Samuel. Anche se il 2-0 arriva dal colpo di testa di Motta che quasi indisturbato spinge la palla nel sacco.

    C’è poco da commentare se non che l’Inter si riappropria della vetta e questa volta sembra esser lo scatto giusto verso lo scudetto.

    Il tabellino
    LAZIO – INTER 0-2
    46′ pt Samuel, 70′ Thiago Motta
    LAZIO (3-5-2): Muslera; Biava, Dias, Radu; Lichtsteiner, Brocchi (85′ Scaloni), Baronio (61′ Hitzlsperger), Mauri, Kolarov; Floccari (68′ Foggia), Zarate.
    A disposizione: Berni, Firmani, Rocchi, Siviglia.
    Allenatore: Lopez (Reja squalificato)
    INTER (4-3-2-1): Julio Cesar; Zanetti, Lucio (75′ Cordoba), Samuel, Chivu; Stankovic, Cambiasso, Thiago Motta; Maicon, Sneijder (68′ Milito); Eto’o (73′ Muntari).
    A disposizione: Toldo, Mariga, Materazzi, Balotelli.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Bergonzi
    Ammoniti: Cambiasso (I), Zarate (L)

  • Il sogno è realtà. L’Inter eroica al Camp Nou, è finale

    Il sogno è realtà. L’Inter eroica al Camp Nou, è finale

    L’Inter in finale 38 anni dopo Rotterdam ’72. E’ Josè Mourinho lo scrittore di una nuova e gloriosa pagina della favole nerazzurra che adesso si deve colorire con prestigioso finale. I nerazzurri mostrando un carattere camaleontico hanno avuto la meglio sul Barcellona stellare e campione del Mondo in carica.

    Dopo la lezione offensiva nella partita di San Siro gli uomini di Mourinho fanno conoscere la propria solidità con una partita asfissiante per gli avversari che seppur in superiorità numerica hanno tirato solo in tre occasioni verso la porta difesa da Julio Cesar.

    Variazione a sorpresa negli undici iniziali nerazzurri, Pandev da forfait e Mou è costretto a buttare nella mischia Chivu sulla linea dei centrocampisti. Il Camp Nou è una bolgia ma i nerazzurri in campo sembrano non sentir nessun a parte le urla e i consigli di Josè Mourinho, il Barcellona ci prova ma sbatte sul muro eretto da Cambiasso, Samuel e Lucio a protezione di Julio Cesar.

    Al 28′ l’episodio che potrebbe cambiare la partita, Thiago Motta già ammonito alza troppo il braccio colpendo al mento Busquets, lo spagnolo cade a terra e per il belga De Bleecker è rosso diretto. Mou cambia tutto, Milito ed Eto’o a far legna sugli esterni e Sneijder in condizioni fisiche precarie uomo più avanzato. Del Barcellona non vi è traccia, Messi si vede per la prima volta al 77′ ma Julio Cesar si supera, poi è Bojan a sprecare sotto porta e infine Piquè segna gol che da qualche speranza.

    Ma il finale è vicino, l’Inter compie l’impresa e per il Barcellona restano solo tante, tantissime recriminazioni non solo per la partita persa sul campo ma sopratutto per aver colorito oltremodo la lunga vigilia della partita.

    IL TABELLINO
    BARCELLONA-INTER 1-0 (1-3)

    Barcellona (4-3-2-1): Valdes; Dani Alves, Piquè, Touré, G. Milito (1′ st Maxwell); Xavi, Busquets (18′ st Jeffrén), Keita, Pedro, Messi; Ibrahimovic (17′ st Bojan). A disp.: José Pinto, Marquez, Henry, Thiago. All.: Guardiola
    Inter (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta; Eto’o (41′ st Mariga), Sneijder (21′ st Muntari), Chivu; D. Milito (36′ st Cordoba). A disp.: Toldo, Materazzi, Arnautovic, Balotelli. All.: Mourinho
    Arbitro: De Bleeckere (BEL)
    Marcatori: 38′ Piqué
    Ammoniti: Julio Cesar, Chivu, Muntari (I), Pedro (B)
    Espulsi: 28′ T. Motta (I), per gioco violento

  • Champions: Barcellona – Inter, le probabili formazioni [live]

    E’ il giorno del giudizio. L’Inter cerca l’ultimo pass per una finale storica nell’infiammato Camp Nou contro i campioni in carica del Barcellona. Dopo le polemiche della vigilia gli uomini di Mourinho dovranno star attenti a non cadere nella trappola organizzata dai catalani pronti a tutto pur di ribaltare il risultato.

    Le formazioni sembrano abbastanza annunciate anche se conoscendo il modus operandi di Guardiola e Mourinho non è escluso qualche colpo a sorpresa. Con il recupero di Sneijder i nerazzurri dovrebbero schierarsi con gli stessi uomini dell’andata con Thiago Motta al fianco di Cambiasso e Zanetti sull’out sinistro.

    Il Barcellona dovrà far a meno di Puyol squalificato e Guardiola potrebbe optare per Milito dando vita cosi ad una sfida nella sfida con i due fratelli a confronto. A sinistra Maxwell dovrebbe esser ancora preferito ad Abidal in avanti conferma per Ibrahimovic.


    PROBABILI FORMAZIONI
    BARCELLONA (4-3-3):
    Valdes, Dani Alves, Piquè, G.Milito, Maxwell, Busquets, Xavi, Keita, Ibrahimovic, Pedro, Messi. All. Guardiola A disposizione: Pinto, Marquez, Adibal,Tourè, Jeffen, Bojan, Henry

    INTER (4-2-3-1): J.Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Pandev, Sneijder, Milito, Eto’o. All. Mourinho A disposizione: Toldo, Cordoba, Materazzi, Chivu, Muntari, Quaresma, Balotelli
    Arbitro: De Bleeckere

  • Serie A, 35 giornata: classifica marcatori. Di Natale risponde a Milito

    Vanno a segno i primi tre bomber della classifica marcatori. Ai gol di Milito e Miccoli di ieri risponde oggi Antonio Di Natale. Il bomber napoletano dell’Udinese mantiene inalterate le distanze e si dimostra ancora una volta con il piede caldo in questa stagione facendo ben sperare in ottica mondiale.

    25 reti: Di Natale (Udinese-6 rigori).
    20 reti: Milito (Inter-4).
    17 reti: Miccoli (Palermo-4).
    15 reti: Gilardino (Fiorentina-1); Pazzini (Sampdoria-2).
    14 reti: Borriello (Milan-1).
    13 reti: Matri (Cagliari-3); Vucinic (Roma-2).
    12 reti: Barreto (Bari-4); Etòo (Inter-2); Pato (Milan); Hamsik (Napoli-1); Maccarone (Siena-1).
    11 reti: Tiribocchi (Atalanta); Di Vaio (Bologna-1); Floccari (Genoa/Lazio-2).
    10 reti: Pellissier (Chievo); Cavani (Palermo-2); Totti (4-Roma).
    9 reti: Adailton (Bologna-1); Martinez (1) e Maxi Lopez (Catania); C. Lucarelli (Livorno-3); Ronaldinho (Milan-4); Quagliarella (Napoli); Floro Flores (Udinese).
    8 reti: Nenè (Cagliari-1); Mascara (Catania-4); Balotelli (Inter); Del Piero (Juventus-3); Bojinov (Parma); Cassano (Sampdoria-1).
    7 reti: Valdes (Atalanta-2); Jeda (Cagliari-2); Palacio (Genoa); Trezeguet (Juventus); Huntelaar (Milan-1); Lavezzi (Napoli); Calaiò (Siena). 6 reti: Jovetic (Fiorentina-1); Maicon (Inter); Hernandez (Palermo); De Rossi (Roma); Ghezzal (Siena); Pepe (Udinese).

  • Inter, vittoria e primato. Atalanta battuta 3-1

    Inter, vittoria e primato. Atalanta battuta 3-1

    Nel primo anticipo della 35esima giornata della Serie A, l’Inter torna al comando della classifica battendo a San Siro l’Atalanta per 3-1 risorpassando la Roma, ora a -2 dai nerazzurri. Dopo la paura iniziale con lo svantaggio firmato Tiribocchi, la squadra di Mourinho rialza la testa e completa la rimonta con le reti del solito Milito e di Mariga, nel primo tempo, e di Chivu a 12 minuti dal termine del match.

    Mourinho concede un turno di riposo a Lucio, Samuel, Cambiasso e Maicon, per quest’ultimo forzato per il problema ai denti riportato in uno scontro fortuito con Messi, ma l’attacco viene riconfermato in blocco con Sneijder, Eto’o e Milito per cercare di avere la meglio sulla Roma per la corsa scudetto. Balotelli, dopo gli ultimi “litigi” con la tifoseria nerazzurra, è stato avvistato a Brescia per seguire la gara tra Rondinelle e Reggina.
    La gara si mette subito in salita per i nerazzurri di casa con Tiribocchi che beffa difesa e Julio Cesar al 5′. Una doccia gelata per l’Inter che rischia di capitolare due minuti più tardi ancora con l’attaccante romano dei bergamaschi che di testa fallisce di un niente il raddoppio. L’Inter, dopo lo sbandamento iniziale, piano piano si rimette in carreggiata e, aiutata anche dalla fortuna, trova il pari al 24′ con un pallonetto di Milito a scavalcare Coppola ma è uno svarione difensivo di Bianco a lanciare il Principe verso la porta degli ospiti. Pochi minuti più tardi è Mariga a ribaltare il risultato: cross di Eto’o con la sfera che sbuca da una selva di gambe giungendo sui piedi del keniota in mezzo all’area che di piatto fa 2-1.
    Il primo tempo si chiude con Sneijder che tiene in ansia i tifosi nerazzurri: il fantasista olandese infatti rimane negli spogliatoi accusando un problema muscolare e mettendo così a rischio la sua presenza al Camp Nou di Barcellona per la gara di ritorno della semifinale di Champions.

    La ripresa è giocata a viso aperto, l’Atalanta trova coraggio dopo la “mazzata” dei due gol subiti e impegna Julio Cesar con Guarente e Manfredini. L’Inter gioca per lo più di rimessa e viene premiata quando al 78′ Chivu con un bolide da fuori area chiude definitivamente la partita segnando il suo primo gol in questa stagione.
    Il pensiero ora è rivolto tutto verso mercoledì, al Camp Nou si gioca per la finale di Champions League e per la storia. Un vantaggio cospicuo quello dell’Inter che può giocare con tranquillità in virtù del 3-1 di San Siro. Intanto il Barcellona però ha risposto per le rime battendo con il medesimo risultato lo Xerez ultimo in classifica nella Liga.

    Il tabellino
    INTER – ATALANTA 3-1
    5′ Tiribocchi (A), 24′ Milito (I), 35′ Muntari (I), 78′ Chivu (I)
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Materazzi, Cordoba, Chivu; Mariga, Stankovic (70′ Thiago Motta), Muntari; Sneijder (46′ Cambiasso); Milito (80′ Arnautovic), Eto’o.
    A disposizione: Orlandoni, Lucio, Samuel, Quaresma.
    Allenatore: Mourinho
    ATALANTA (4-4-1-1): Coppola; Capelli, Bianco, Manfredini, Peluso; Ferreira Pinto (57′ Amoruso), Padoin, Guarente, Valdes (57′ Ceravolo); Doni (71′ Radovanovic), Tiribocchi.
    A disposizione: Rossi, Bellini, De Ascentis, Chevanton.
    Allenatore: Mutti
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Bianco, Coppola, Manfredini, Capelli (A), Stankovic, Cordoba, Materazzi (I)

  • Balotelli chiede scusa

    Mario Balotelli chiede scusa. E’ questo l’evento più importante in casa Inter nella giornata di oggi.

    Balotelli ha affidato ad un comunicato i suoi pensieri:

    Chiedo scusa a tutti per il mio gesto di martedì sera. Quando sono entrato in campo e ho sentito i fischi della gente e le urla dell’allenatore ho perso la testa, non capivo più niente e poi alla fine mi son tolto la maglia solo per sfogare la mia rabbia. Mi dispiace di non essere riuscito a controllare la tensione e la frustrazione che da mesi mi stanno logorando“.

    Nell’allenamento fatto svolgere da Mourinho si sono presentati circa 2000 tifosi che hanno fatto sentire il loro calore ai propri beniamini (viste anche le temperature tutt’altro che primaverili ad Appiano Gentile), attesi da 2 sfide di importanza vitale, domani pomeriggio con l’Atalanta in casa per dare l’assalto alla Roma capoclassifica, e poi mercoledì appuntamento al Camp Nou di Barcellona per la semifinale di ritorno di Champions League contro i Catalani in un clima che si preannuncia infuocato come hanno fatto sapere i più importanti quotidiani spagnoli. l’Inter però non trema di fronte a queste “minacce”, anzi si stringe e si compatta con i suoi tifosi, pronta a stupire di nuovo il mondo intero, forte di una mentalità e di una personalità fino ad ora sconosciute ma che sono venute fuori nel momento migliore. Dovrebbe essere il Barcellona a temere i nerazzurri e non il contrario dopo la sonora lezione subita martedì 20. L’accesso alla finale è più che un sogno e  tutto il popolo nerazzurro vuole godersi il momento d’oro sperando in una trionfale continuazione.
    Comunque sia tra Mario Balotelli e i tifosi dell’Inter ci sono stati importanti segnali di disgelo dopo le polemiche scatenate dal gesto della maglia gettata a terra al termine di Inter-Barcellona. La contestazione nei confronti del numero 45 si è limitata ad una scritta in vernice spray verde su un cancello della Pinetina che lo invitava ad andar via e a qualche foglio con la foto dell’attaccante ed un simbolo di divieto d’accesso sopra. I tifosi hanno regalato applausi e cori a Mourinho, Milito e Zanetti, un paio di cori sono stati fatti anche per Balotelli. Al termine dell’allenamento, durata circa un’ora, l’attaccante nerazzurro uscendo dal campo ha lanciato un paio di palloni al pubblico ed è stato applaudito. E non è finita qui perchè domani il ragazzo di colore potrebbe partire titolare per scardinare in men che non si dica la retroguardia bergamasca.
    Tuttavia dopo il comunicato di Balotelli anche la Curva Nord si è fatta sentire con una lettera pubblicata sul proprio sito:

    Per noi non esisti più caro Mario, e con questa nostra lettera, ti diciamo addio. Sai bene che i fischi che ti sono piovuti sulla testa da parte di tutto lo stadio non erano il frutto di un tiro sbilenco, di un passaggio sbagliato o di un dribbling mal riuscito, ma della rabbia nel vedere dieci giocatori con la tua stessa maglia sputare sangue inseguendo gli avversari, mentre tu trotterellavi in mezzo al campo. Come avresti potuto, tu che ti appresti a diventare il giocatore più forte al mondo e che esulterai solo per un tuo gol nella finale dei Mondiali, sprecare sudore per una squadretta che si sta giocando la semifinale di Champions?. Che ci pensassero gli altri a sbattersi! E chi se ne frega se si tratta di campioni, alcuni con quasi il doppio dei tuoi anni, tutti nazionali nei rispettivi paesi e con alle spalle trionfi di cui oggi tu nemmeno ti puoi sognare“.

    I tifosi non hanno mandato giù il gesto della maglia gettata a terra al termine della semifinale di Champions League:

    Ti ricorderemo sempre, Mario, ti ricorderemo come il bamboccio che, primo (e, speriamo, ultimo) nella storia, a San Siro, si è permesso di sfilarsi la maglia e di gettarla per terra in segno di spregio. Quella stessa maglia per cui ciascuno di noi spende tempo, denaro e amore per seguirla ovunque e che tu hai avuto la fortuna di indossare. Se la società decidesse di ritirare il numero di maglia, oltre che per meriti sportivi, anche che per chi ha infangato l’immagine del club, il 45 non potrebbe più comparire sulla schiena dei nostri giocatori per i prossimi 200 anni!“.

    Nella lettera è sancita la rottura totale tra la Curva e Super Mario perchè la “scenata” di martedì è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. In più, l’atteggiamento di superiorità verso i suoi stessi compagni non è stato per niente apprezzato da nessuno. E infatti come ultimo pensiero si legge:

    Ci auguriamo solo che, al termine di questa stagione sportiva assolutamente esaltante comunque vada a finire, quando ci ritroveremo a tributare il dovuto applauso ai protagonisti, tu non abbia l’ardire di presentarti. Per noi non esisti più caro Mario“.

    Presa di posizione netta ma che speriamo non deturpi le ultime prestazioni dei nerazzurri che hanno bisogno del contributo di tutti, dai tifosi, ai giocatori alla dirigenza (che tanto ottimamente ha lavorato fino ad ora), per riuscire a centrare tutti gli obiettivi che ancora sono nel mirino dell’Internazionale! Per far sì che questa stagione entri nella storia non solo dell’Inter ma di tutto il calcio italiano!

  • Champions: le pagelle di Inter – Barcellona 3-1

    Sneijder: 8 E’ meno appariscente del solito ma nel momento decisivo è li a riportare in corsa la sua Inter. Fa un lavoro oscuro ma straordinario per tener corta la squadra

    Pandev: 8
    Mai acquisto fu più azzeccato. Il macedone è perfetto in ogni fase del campo e pensare che molti lo vedevano in calo

    Zanetti: 7,5 La classe non ha età. Blocca il genio di Messi e la vivacità del giovanissimo Pedro

    Eto’o: 7 E’ incredibile il suo lavoro a servizio della squadra. Si sacrifica tallonando gli avversari come un qualsiasi mediano.

    Milito: 7 E’ in riserva ma alla fine è sempre utile alla squadra. Due assist e un gol per alimentare ulteriormente la sua fama.

    Balotelli: 4
    Nell’apoteosi interista si distingue sempre in negativo.

    Dani Alves: 4 Il brasiliano sbaglia partita, distratto dietro e impreciso al cross.

    Xavi: 6,5 Il pressing asfissiante di Cambiasso, Sneijder e Thiago Motta lo mettono in difficoltà ma è l’unico a cercare l’acuto.

    Messi: 5 Il miglior giocatore al mondo si prende una serata di vacanza

    Ibrahimovic: 4 soffre la sua ex squadra e la marcatura asfissiante di Lucio e Samuel. Impalpabile la sua prova.

    IL TABELLINO
    INTER-BARCELLONA 3-1
    Inter (4-2-3-1):
    Julio Cesar 6,5; Maicon 7 (27′ st Chivu 6), Lucio 6,5, Samuel 7, J.Zanetti 7,5; Cambiasso 7, T.Motta 6; Eto’o 7, Sneijder 8, Pandev 7,5 (11′ st Stankovic 6,5); D.Milito 7 (30′ st Balotelli 4). A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Materazzi, Muntari. All.: Mourinho
    Barcellona (4-3-3): Valdes 6; Dani Alves 5, Pique 6, Puyol 5,5, Maxwell 6; Xavi 6,5, Busquets 5, Keita 4,5; Pedro 6,5, Ibrahimovic 4 (17′ st Abidal 5,5), Messi 5. A disposizione: Pinto, G.Milito, Jeffren, Y.Touré, Bojan, Henry. All.: Guardiola
    Arbitro: Benquerença (Portogallo)
    Marcatori: 19′ Pedro (B); 30′ Sneijder (I); 3′ st Maicon (I); 16′ st Milito (I)
    Ammoniti: Eto’o (I), Busquets (B), Puyol (B), Pique (B), Keita (B), Stankovic (I), Dani Alves (B)

  • Super Inter, il Barcellona si sgretola a San Siro

    Super Inter, il Barcellona si sgretola a San Siro

    Super Inter a San Siro. I nerazzurri riescono nell’impresa di annichilire il Barcellona e di metter una serie ipoteca sul passaggio del turno conservando alla fine due gol di vantaggio. Mourinho stupisce tutti e schiera la “solita” Inter super offensiva e spavalda senza nessun timore reverenziale al cospetto del Barcellona.

    L’avvio dell’Inter è superlativo ma Milito dimostra non esser più il cecchino di inizio stagione e sbaglia clamorosamente un gol, non da lui. Al 19′ l’ex Maxwell beffa Maicon sulla destra e mette una palla al bacio per il giovane Pedro che non sbaglia. Il gol galvanizza ancora l’Inter che prima spreca ancora con Milito prima che lo stesso argentino servi l’assist a Sneijder per il pari.

    Il sorpasso si consuma ad inizio del secondo tempo con una azione magistrale: Pandev recupera palla nella propria metà campo e serve Milito sulla corsa, ancora un assist per Maicon questa volta ed è sorpasso. Il Barcellona si trova sotto e senza idee e l’Inter è padrona del campo e ancora in ripartenza trova la terza rete con Milito, anche se questa volta aleggia un fuorigioco.

    Il finale è un assedio del Barcellona ma l’unica occasione sui piedi di Pique viene murata da Lucio. Due episodi sospetti in area nerazzurra ma il risultato dà ragione a Mourinho.

    IL TABELLINO
    INTER-BARCELLONA 3-1
    Inter (4-2-3-1):
    Julio Cesar; Maicon (27′ st Chivu), Lucio, Samuel, J.Zanetti; Cambiasso, T.Motta; Eto’o, Sneijder, Pandev (11′ st Stankovic); D.Milito (30′ st Balotelli). A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Materazzi, Muntari. All.: Mourinho
    Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Pique, Puyol, Maxwell; Xavi, Busquets, Keita; Pedro, Ibrahimovic (17′ st Abidal), Messi. A disposizione: Pinto, G.Milito, Jeffren, Y.Touré, Bojan, Henry. All.: Guardiola
    Arbitro: Benquerença (Portogallo)
    Marcatori: 19′ Pedro (B); 30′ Sneijder (I); 3′ st Maicon (I); 16′ st Milito (I)
    Ammoniti: Eto’o (I), Busquets (B), Puyol (B), Pique (B), Keita (B), Stankovic (I), Dani Alves (B)

  • Verso Inter – Barcellona: Mou vara 4-1-4-1, Milito in panca gioca SuperMario

    Mourinho da i numeri. Dalle indiscrezioni raccolte dalla Gazzetta dello Sport sbirciando l’allenamento di ieri, il tecnico portoghese starebbe rivoluzionando il modulo di gioco per controbattere lo strapotere di palleggio del Barcellona.

    L’idea è quella di bloccare gli esterni difensivi con due uomini pericolosi e con grande corsa ma sopratutto incrementare il numero di uomini nelle zone di Xavi. Da ciò nasce l’idea di un possibile cambio di modulo con il passaggio dall’ormai famoso 4-2-1-3 ad un 4-1-4-1. Ma la novità non sarebbe solo nel modulo ma anche negli uomini, Cordoba dovrebbe agire da terzino destro con Maicon dirottato nel ruolo di ala destra, Thiago Motta al fianco di Sneijder ed Eto’o sull’out sinistro.

    La notizia più interessante e che potrebbe suscitare polemiche è però l’avvicendamento in attacco tra Diego Milito e Mario Balotelli. Il Principe, miglior realizzatore stagionale nerazzurro, appare in fase calante e Mou starebbe pensando di concedergli un pò di riposo facendo partire dal primo minuto il ribelle Mario Balotelli. Scelta coraggiosa? Certo, ma non per Mou.

    I possibili 11:
    Inter (4-1-4-1): Julio Cesar; Cordoba, Lucio, Samuel, Zanetti; Cambiasso; Maicon, Thiago Motta, Sneijder, Eto’o; Balotelli.