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  • Milito vs Inter: Il Principe cerca un nuovo regno

    Milito vs Inter: Il Principe cerca un nuovo regno

    C’eravamo tanto amati. Sembra sempre più vicina all’epilogo la splendida storia d’amore tra Diego Milito e l’Inter. Il Principe, in poco meno di un anno di nerazzurro, è riuscito ad esser devastante, oscurando le stelle del passato (Ronaldo, Vieri) e del presente (Eto’o), ma con la società pare si sia rotto qualcosa.

    Proprio nel giorno della festa, quando Mourinho fuggiva con la macchina del Real Madrid, Milito poneva un velo di mistero sul suo futuro dichiarando di aver altre offerte anche se poi è arrivato a smentire tutto.

    Ma il negare ad ogni costo non ha risolto il problema e il Principe per gli esperti di mercato potrebbe esser il prossimo colpo di mercato del Real Madrid di Mourinho e Perez. Questa volta, le smentite non avranno alcun effetto perchè è proprio Hidalgo, agente di Milito, ad attaccare l’Inter e palesare il malcontento Diego Milito “Se l’Inter è offesa da Milito, che lo metta sul mercato. Vedrete che una squadra che lo vuole salterà fuori”.

  • Inter: Milito al Real Madrid, Torres in nerazzurro. Ecco il progetto di Moratti

    Un antico proverbio dice: “Morto un Papa, se ne fa un’altro…”.
    E’ proprio quello che sta pensando L’inter con in testa il suo Presidentissimo Massimo Moratti che, vista la volontà del suo ex allenatore Josè Mourinho di avere in rosa l’attaccante nerazzurro Diego Milito per risollevare le sorti del suo Real Madrid, starebbe pensando di dare il benestare all’operazione, ricavare quanto più profitto possibile e investire tutto il ricavato per strappare al Liverpool la stella Fernando Torres!

    Per un “Principe” che va via, un “Re” potrebbe arrivare a Milano, insomma.
    Il corteggiamento tra il Real Madrid e Diego Milito quindi non è finito, benchè negli ultimi giorni le voci si siano leggermente placate. La trattativa prosegue proprio su espressa indica­zione di Josè Mourinho, (che ieri tra l’altro è stato presentato al Santiago Bernabeu) che ritiene il Principe il centravanti ideale anche per il suo Real Madrid. L’Inter, però, non si farà trovare impreparata per l’occasione. Esiste già infatti, secondo i ben informati, un progetto per sostituire in maniere adeguata il bomber argentino e tale progetto è targato Fernando Torres. È chiaro però che il club nerazzurro si priverà di Milito soltanto davanti a un’offerta straordinaria, per non dire irrinunciabile (magari spedendo a Madrid, assieme all’attaccante, anche il terzino brasiliano Maicon). Altrimenti, l’ex-genoano continuerà a frequentare Appiano Gentile, evidentemente guadagnando anche sensibilmente di più ri spetto ai 3 milioni e mezzo di euro di ingaggio annuale previsti nel suo attuale contratto vista la straordinaria stagione disputata e la sua decisività nella conquista dei 3 trofei stagionali. Con Fernando Hidalgo, l’agente del Principe, l’Inter aveva già cominciato a parlare da alcune settimane e lo stesso attaccante aveva detto di un rinnovo ormai molto vicino. Poi, però, dopo la doppietta nella finale di Champions, aveva sorpreso tutti mettendo in dubbio il suo futuro in nerazzurro rivelando un’offerta importante di un altro grande club europeo. Massimo Moratti non ha gradito e, a parole, ha blindato la sua stella. La situazione, però, non sembra an­cora essere sistemata in maniera definitiva, nonostante l’argentino abbia in più di un’occasione tentato di correggere il tiro rispetto alle dichiarazioni iniziali.

    Il piano del Real è quello di fare un pacchetto unico tra Maicon e Milito, come già detto, mettendo sul piatto una cinquantina di milioni di euro. Tuttavia, una cifra del genere, anche se importante, non pare essere così seducente per i massimi vertici nerazzurri, rispetto a quelle che sono le valutazioni fatte per i 2 cartellini. Per il brasiliano, infatti, l’ultima quotazione stimata da parte del club di corso Vittorio Emanuele arriva a 35-40 milioni, mentre il valore dell’argentino, tenuto conto che un anno fa è stato quotato circa 22 milioni di euro, dopo una stagione eccezionale e la doppietta nella finale di Champions League, viene considerato quantomeno raddoppiato (45 milioni circa il vero valore). Insomma, per poter puntare al pacchetto completo, le merengues dovranno alzare la posta oltre quota 70 milioni di euro.
    Un bell’affare per la squadra campione d’Europa che reinvestirebbe 50-60 milioni nell’acquisto di Torres, gioiello della nazionale spagnola, e su un terzino destro di sicuro valore, per restare altamente competitivi in ogni ambito sportivo nella prossima stagione in cui la squadra nerazzurra è attesa alla riconferma.

  • Mourinho: Al Real servono almeno 4 rinforzi. Pazza idea Eto’o

    Josè Mourinho solo da ieri è ufficialmente il nuovo allenatore del Real Madrid ma si sta già muovendo per indicare alla dirigenza delle merengues gli obiettivi per far tornare grande la sua nuova squadra: ecco che spuntano i nomi di almeno 4 rinforzi indicati dall’allenatore portoghese, 2 in difesa e 2 a centrocampo.

    Per il reparto arretrato, visto e considerato che l’ex allenatore dell’Inter reputa Sergio Ramos un centrale da affiancare all’ex stopper del Porto ovvero Pepe, gli obiettivi sono 2 giocatori di fascia: uno è il fido Maicon che ricoprirebbe il ruolo di terzino destro, l’altro è quello del serbo della Lazio Alexsandar Kolarov che Mourinho voleva già all’Inter nella sessione di mercato di gennaio di questa stagione e che poi non si è concretizzato per la riluttanza del presidente biancoceleste Claudio Lotito. Il prezzo dei 2 giocatori è abbastanza alto, l’Inter chiede per Maicon 35 milioni di euro, ma il Real sarebbe disposto a chiudere per 25, probabilmente l’accordo si troverà a metà strada sui 30 milioni. Il laziale invece ha visto crescere vertiginosamente la sua quotazione fino ai 20 milioni ma questa non sono cifre che spaventano il club spagnolo e alla fine Mourinho potrebbe avere i difensori che desidera.

    A centrocampo invece gli obiettivi dall’Italia si spostano all’Inghilterra dove il capitano del Liverpool Steven Gerrard e il centrocampista del Chelsea Essien farebbero la felicità del “Mou”: anche qui lo “Special” dovrà fare i conti con valutazioni esorbitanti, 50 milioni per il gioiello dei “Reds”, 35 per il forte interditore Ghanese che però è reduce da 2 brutti infortuni ai legamenti patiti in questa stagionee che lo costringeranno a saltare i Mondiali in Sud Africa. Se le condizioni fisiche di Essien non daranno ampie garanzie c’è il piano per arrivare a Daniele De Rossi, anch’egli valutato sui 35 milioni dalla Roma ma che è un punto fermo non solo nel gioco, ma anche nello spogliatoio di Claudio Ranieri. Per il momento tutto fermo per quanto riguarda il reparto avanzato, anche se nelle ultime ore ha preso forma la pazza idea Eto’o che seguirebbe Mourinho anche a piedi. Nella mire ci sarebbero anche altri giocatori nerazzurri come Diego Milito e Wesley Sneijder ma il presidente Massimo Moratti non sarebbe così accondiscendente a rinforzare una pretendente alla prossima Champions League che l’Inter dovrà difendere essendo la squadra detentrice del trofeo.

    Insomma nelle ultime ore tanta carne al fuoco per il nuovo corso del Real Madrid e Mourinho sa bene che per raggiungere i traguardi più ambiziosi non bisogna perdere tempo e lasciare le cose al caso…

  • Mourinho parla da madrileno e annuncia Maicon

    Josè Mourinho concede ad As la prima intervista da tecnico del Real Madrid e dimostra subito di aver le idee chiare. Il portoghese è consapevole di aver solo una strada da imboccare ed è quella della vittoria ad ogni costo e per farlo dovrà coinvolgere le tante stelle della rosa nel suo progetto.

    Il potere di Mourinho lo si intuisce da alcuni passaggi dell’intervista, nei quali annuncia una cambio drastico e radicale nella gestione degli acquisti da parte del Real Madrid. Far cambiare idea al presidente Florentino Perez e investire sulla difesa piuttosto che sul reparto avanzato è un compito arduo, ma lo Special One ce la farà.

    Mou annuncia l’arrivo di tre difensori e di Maicon: “Mi piace giocare a quattro dietro, quindi ho bisogno di difensori. Maicon? E’ nel momento di fare nuove esperienze. Milito? L’Inter non lo vende”.

    Lo stile di gioco?

    “Il Real avrà una rosa equilibrata e per questo ho bisogno di tre o quattro difensori. Mi piace giocare a quattro dietro, ma ho giocato e vinto anche con la difesa a tre. In ogni caso, sempre, nella mia retroguardia il quarto è un laterale come Maicon o Cole. In mezzo al campo, invece, possiamo giocare con il rombo o con il triangolo: se utilizzeremo il triangolo, tre attaccanti saranno allineati”.

    Maicon e Milito
    “E’ un crack, è un portento fisico, ha grandissima qualità, è un laterale che segna 6 o 7 gol a stagione e credo che per lui sia arrivato il momento di provare nuove esperienze. Milito? Tutti i club più importanti lo vorrebbero: il Madrid, il Barcellona, il Chelsea, l’Inter… tutti. Come attaccante centrale ha tutto. E’ una punta fantastica. Però credo anche che sia un giocatore entrato nella storia dell’Inter e che il club non gli permetterà di partire. Chiaro che mi piacerebbe averlo con me al Real, però Milito è dell’Inter: deve solo chiedere più soldi…”.

    Di Maria?
    “Di Maria è un giocatore fantastico in un piccolo campionato. Ho dubbi su come possa rendere in un campionato come quello spagnolo o come quello italiano. Se mi dicono che possiamo acquistarlo a un prezzo ragionevole, rispondo di prenderlo. Ma se il prezzo fosse molto alto, dico di no perché non mi piace che il mio club spenda prezzi folli per un giocatore…”.

    De Rossi?
    “Mi piacciono i giocatori agli ultimi anni della loro carriera. Mi piace avere giocatori di 33 o 34 anni… Lampard e Gerrard sono grandi giocatori che in campo danno tutto… De Rossi? Lui, come Totti, è la Roma e la Roma non lo vende”.

    Kaka
    “Kakà è reduce da una stagione che si è complicata a causa di un infortunio, ma sono convinto che possa tornare ai suoi livelli. Nelle mie squadre, però, si gioca in gruppo e tutti devono lavorare per il bene del gruppo aiutando i compagni. Una squadra che gioca per vincere dei titoli deve essere cosciente delle sue virtù e dei suoi difetti e deve lavorare come un blocco. Una squadra che vuole vincere titoli, deve vincere le partite e per vincere le partite deve giocare bene. Saremo una squadra con una nostra identità, non imiteremo nessuno. L’identità sarà delineata dai giocatori e da me. E per farlo dovremo lavorare molto. Ricordandoci sempre che il Real Madrid è un club molto più grande di tutti noi”.

  • Moratti, frecciata a Mourinho: “L’addio? Ha sbagliato i tempi”

    Continua a tenere banco l’addio (quasi certo) di Mourinho all’Inter con il Real Madrid che nei prossimi giorni dovrebbe perfezionare il suo ingaggio. Ad intervenire sulla questione è il presidente nerazzurro Moratti che a freddo, dopo la conquista della Champions League, pare non abbia digerito l’annuncio del tecnico nel post gara:

    • Ho pensato che questo rischio non potesse capitare, perché conosco la serietà dell’uomo. Il tempismo non è stato splendido perché anche i giocatori leggono i giornali, come li leggo io. Un dialogo diretto non c’é mai stato, nemmeno un tentativo di farmi capire direttamente questa cosa. E’ sempre stato fatto attraverso la comunicazione. Stava a me capire di non entrare con il pugno duro, perché ci tenevo troppo che finisse bene l’annata“.

    Il numero dell’Inter, che sarà sempre grato a Mourinho per aver riportato alla Milano nerazzurra la Champions dopo 45 anni e aver centrato la storica tripletta, dichiara di non voler provare a dissuadere dalla decisione il tecnico per poi passare ad un’altra grana scoppiata al termine della gara, la possibile partenza dell’eroe di Madrid Milito, autore di una stagione fantastica:

    • Ci sono delle strade per provare a trattenerlo qua, e si possono anche percorrere, ma credo che a lui interessi di più proprio questa sfida (Real Madrid ndr), più forse ancora dei soldi. Milito? C’é una differenza tra lui e il nostro allenatore: Mourinho ha un clausola per cui, pagandola, può andarsene; Milito no. Qui finisce il discorso“.
  • Mourinho e Milito gelano prima il Bayern e poi Moratti

    Mourinho e Milito gelano prima il Bayern e poi Moratti

    Alla gioia per la conquista della Champions League, la terza nella storia dell’Inter dopo un’astinenza durata 45 lunghi anni, a rovinare, tra virgolette, la festa al popolo nerazzurro sono gli addi di Mourinho (maturato già da un pò) destinazione Real, e quello probabile di Milito, l’eroe di Madrid.
    L’addio dell’allenatore portoghese era già nell’aria da tempo e confermato dallo stesso a fine festeggiamenti:

    • Se resto o no? Al momento, le percentuali di permanenza all’Inter sono bassissime. E’ vero, sono mesi che penso alla possibilità di lasciare il calcio italiano e, dopo questo tris di vittorie, credo possa essere arrivato il momento giusto; io ho fatto la storia dell’Inter e voglio essere il primo allenatore a vincere la Champions League con tre squadre diverse. Sono più vicino ad altre scelte che all’Inter. Il Real Madrid è l’unica società che si è avvicinata a me e da domani ci penseremo seriamente. L’Inter mi ha dato tanto, ma io ho dato tutto e per questo mi sento libero di fare le mie scelte. Non dimenticherò mai questa società, questi calciatori ed i tifosi, fantastici. Sono molto grato a Massimo Moratti, è lui l’anima del club ed è importante che sia lui a restare, non io: vederlo esultare ed alzare la coppa mi ha emozionato e soddisfatto tantissimo“.

    Ma se i tifosi nerazzurri erano già preparati per l’addio di Mourinho, non si aspettavano certo quello del Principe Milito che arriva come un fulmine a ciel sereno. Il man of the match della finale dichiara di aver ricevuto una grossa offerta e che deciderà se accettarla o meni nei prossimi giorni:

    • E’ una gioia mai provata in vita mia, è incredibile. Sono felicissimo per tutta l’Inter ma soprattutto per il Presidente che si merita una soddisfazione così. Il calcio è strano, due anni fa lottavo con il Saragozza per non retrocedere e ora sono Campione d’Europa. Sono felicissimo, davvero. Ringrazio tutti, il Presidente, il Mister, tutti. L’anno prossimo? Ho ricevuto un’offerta importante e ci penserò. Vediamo, nel calcio non si può mai dire“.

    Sembra che la squadra in questione sia il Real Madrid, sotto espressa richiesta di Josè Mourinho che nella prossima stagione siederà sulla panchina delle merengues. Sarà difficile trattenere Milito a meno che Moratti non tenti di dissuaderlo con un rinnovo di contratto a cifre astronomiche.

  • Milito annichilisce il Bayern. L’Inter è campione d’Europa

    Milito annichilisce il Bayern. L’Inter è campione d’Europa

    E’ Triplete. Dopo 45 anni l’Inter torna in vetta all’Europa e lo fa in un modo straordinario a coronamento di una stagione favolosa. La copertina è senza ombra di dubbio per il “Principe” Milito autentico mattatore della stagione e della partita di questa sera al Bernabeu.

    La partita è stata sempre in mano ai nerazzurri dotati di più tecnica e di più giocatori decisivi mentre il Bayern cercava di rispondere con uno sterile possesso palla e con le fiammate di Robben. Dopo un tentativo per parte con Sneijder e Muller imprecisi è il cecchino argentino a sfruttare al meglio un assist al bacio dell’olandese e trafiggere Butt. Il Bayern prova la reazione ma è ancora l’Inter ad andar vicina al raddoppio con Sneijder questa volta su assist di Milito.

    Ad inizio ripresa il Bayern cerca la stoccata risolutiva ma Julio Cesar è un baluardo a protezione della rete nerazzurra e passata la pressione un delizioso pallonetto di Pandev chiama Butt al miracolo. Il Bayern con un lunga manovra cerca il pertugio giusto ma a crearselo è ancora Milito. Il Principe riceva palla sulla trequarti e con una serie di finte disorienta gli avversari chiudendo la contesa.

    L’Inter alza al cielo la Coppa in un Bernabeu insolitamente nerazzurro tra le lacrime di capitan Zanetti e Josè Mourinho.

    IL TABELLINO
    BAYERN MONACO-INTER
    0-2 35′, 25′ st Milito
    Bayern M. (4-2-3-1): Butt; Lahm, Demichelis, Van Buyten, Badstuber; Schweinsteiger, Van Bommel; Robben, Muller, Altintop (17′ st Klose); Olic (29′ st Gomez). A disp.: Rensing, Contento, Pranjic, Gorlitz, Tymoshchuk. All.: Van Gaal
    Inter (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu (23′ st Stankovic); Zanetti, Cambiasso; Eto’o, Sneijder, Pandev (34′ st Muntari); Milito (46′ st Materazzi). A disp.: Toldo, Cordoba, Mariga, Balotelli. All.: Mourinho
    Arbitro: Webb (ING)
    Marcatori:
    Ammoniti: Demichelis, Van Bommel (B), Chivu (I)
    Espulsi: nessuno

  • Serie A: Di Natale re dei bomber. In Europa dietro solo a Re Messi

    E’ tempo di statistiche e verdetti in serie A dopo l’ultima giornata della stagione 2009/2010. Totò Di Natale ha vinto per distacco il titolo cannonieri grazie alle 29 reti con cui ha trascinato la sua Udinese alla salvezza. Stagione da incorniciare per il capitano dei friulani e sperando di ripetersi al mondiale è già una bella soddisfazione aver messo alle sue spalle cannonieri come Milito in seconda posizione, e Miccoli e Pazzini in terza.

    Confrontando il bottino di Di Natale con quello degli altri vincitori della classifica marcatori dei migliori campionati Europei si apprezza ulteriormente l’impresa. Totò si piazza in seconda posizione insieme a Didier Drogba dietro solo allo strapotere di Messi autore di 34 reti nella Liga.

    • La classifica marcatori 2009/2010
    • 29 RETI: Di Natale (Udinese, 6 rig.)
    • 22 RETI: Milito (Inter, 3 rig.)
    • 19 RETI: Miccoli (Palermo, 6 rig.), Pazzini (Sampdoria, 3 rig.)
    • 15 RETI: Gilardino (Fiorentina, 1 rig.)
    • 14 RETI: Barreto (Bari, 4 rig.), Borriello (Milan, 1 rig.), Totti (5 rig.), Vucinic (Roma, 2 rig.)
    • 13 RETI: Matri (Cagliari, 3 rig.), Cavani (Palermo, 2 rig.)
    • 12 RETI: Di Vaio (Bologna, 2 rig.), Maxi Lopez (Catania, 1 rig.), Eto’o (Inter, 1 rig.), Floccari (Lazio, 2 rig.), Pato, Ronaldinho (Milan, 5 rig.), Hamsik (Napoli, 2 rig.), Maccarone (Siena, 1 rig.)
    • 11 RETI: Tiribocchi (Atalanta), Adailton (Bologna, 1 rig.), Pellissier (Chievo), Quagliarella (Napoli)
    • 10 RETI: Lucarelli (Livorno, 3 rig.)
    • 9 RETI: Martinez (Catania, 1 rig.), Balotelli (Inter), Del Piero (Juventus, 2 rig.), Cassano (Sampdoria, 1 rig.), Floro Flores (Udinese)
    • 8 RETI: Jeda (1 rig.), Nene’ (Cagliari, 1 rig.), Mascara (Catania, 5 rig.), Lavezzi (Napoli), Bojinov (Parma), Calaio’ (Siena)
    • 7 RETI: Valdes Zapata (Atalanta, 2 rig.), Palacio (Genoa), Trezeguet (Juventus), Huntelaar (Milan, 1 rig.), Hernandez (Palermo), Lanzafame (Parma), De Rossi (Roma), Pepe (Udinese)
    • 6 RETI: Amoruso (Atalanta, 2 rig.), Lazzari (Cagliari), Jovetic (1 rig.), Marchionni (Fiorentina), Sculli (Genoa), Maicon (Inter), Iaquinta (Juventus), Rocchi (Lazio), Biabiany (Parma), Ghezzal (Siena, 1 rig.)
    • 5 RETI: Almiron, Meggiorini (Bari), Conti (Cagliari), Vargas (Fiorentina), Crespo, Mesto, Rossi (Genoa), Amauri, Diego (Juventus), Danilevicius (Livorno), Seedorf (Milan), Denis, Maggio (Napoli), Budan (Palermo), Zaccardo (Parma), Perrotta, Riise, Toni (Roma), Mannini (Sampdoria), Vergassola (Siena), Sanchez (Udinese)
  • Le interviste di Siena – Inter 0-1. La gioia dei nerazzurri

    Ecco la gioia dei giocatori dell’Inter dopo la conquista del 18esimo scudetto.

    Maicon: “Sono veramente contento, felicissimo oggi festeggiamo lo scudetto, domani riposiamo poi c’è una grande finale. Stasera certo, faremo una grande festa, chi dice il contrario sbaglia. Paura non c’è mai stata, perché ci fidiamo di noi, però il merito è di tutta la squadra e grazie a Dio lo scudetto è andato all’Inter. Lo dedico a mia madre, mio padre, a mio fratello, mia sorella e la mia famiglia. A tutte le persone che mi sono state vicine, è il nostro scudetto“.

    Julio Cesar: “Non esiste emozione più grande, siamo felicissimi, è stata dura. E’ più bello vincere così: complimenti alla Roma che ha fatto un gran lavoro, anche a Ranieri, però oggi ci godiamo questa vittoria. La cosa brutta del calcio però è che non possiamo godere tanto, sabato prossima abbiamo una finale che i tifosi e soprattutto il presidente vogliono vincere. Dedico lo scudetto alla mia famiglia e a tutti i miei splendidi compagni“.

    Milito: “L’ansia è normale all’intervallo, per fortuna ho trovato quel gol importantissimo, fantastico, il più importante della mia vita, sono contentissimo. Vogliamo goderci questo tricolore, però già da domani andremo già con la testa a Madrid. Una vittoria stupenda, sono troppo felice“.

    Stankovic: “Saluti a tutti. questo scudetto se lo meritano i tifosi, noi, il presidente, tutto lo staff, è stata dura oggi ma abbiamo vinto. Complimenti alla Roma, che ha fatto un super campionato, erano sempre lì, ma i campioni lo siamo noi. Adesso continuiamo così. Il nostro merito maggiore? Il merito è della società che ha portato un gruppo fantastico, ha preso il miglior allenatore dell’Inter, che ci ha messo dentro la convizione. Con tifosi, presidenti e mister siamo arrivati fin qui. Cosa faremo per trattenere Mou? Chiedetelo al presidente“.

    Cambiasso: “L’idea è corsa subito ai tifosi, quelli che non sono riusciti a venire fin qui. Non sappiamo cosa faremo ma vorremmo andare da loro in piazza a festeggiare. E’ stato uno scudetto molto sofferto perché cinque giornate fa eravamo sotto la Roma e negli ultimi anni non era mai successo. Siamo riusciti a vincere coppa Italia e scudetto e abbiamo sabato una partita che fa la differenza tra un’annata straordinara com’è finora e un’annata storica come vogliamo trasformarla“.

    Moratti: “Una festa meravigliosa, tutti felici! Non voglio essere nei panni di chi cerca di vincere perché soffri molto, ma non è detto che la fortuna ti sorrida sempre; per fortuna essa ci sorride da 4 anni dopo che per 10 anni non ci aveva sorriso.
    Mercato? Non puoi mai sapere come va, in non tanti avrebbero scommesso nello scambio Ibra-Eto’o, tutto dipende da come si ambientano i giocatori e ci è andata bene
    “.

  • L’Inter fa 18, niente miracolo per la Roma

    L’Inter fa 18, niente miracolo per la Roma

    L’Inter è Campione d’Italia! Lo squadrone nerazzurro batte il Siena e conquista il suo 18esimo scudetto.
    Serviva una vittoria alla Roma di Claudio Ranieri per continuare a sognare il titolo se fosse arrivato un passo falso dell’Inter in Toscana. La vittoria è arrivata, ma contemporaneamente, oltre al 2-0 dei giallorossi a Verona contro il Chievo, è avvenuto anche il successo dei nerazzurri all’Artemio Franchi.

    La gara di Verona è stata condotta dall’inizio alla fine dalla Roma con un dato inequivocabile: 63% di possesso palla, molte palle gol e le reti di Vucinic al 39esimo e di De Rossi al 46esimo.
    Poi la lunga attesa attendendo buone notizie dall’altro campo, ma inutilmente.

    L’Inter invece sblocca il risultato solo nella ripresa e dopo aver trovato qualche difficoltà forse dettata dalla tensione. Come al solito il match winner è il “Principe” Diego Milito che al 12esimo del secondo tempo batte il pur ottimo Curci e regala il titolo alla sua squadra. Da segnalare, in una partita piuttosto ben diretta, un episodio a sfavore dei senesi che pochi minuti prima del vantaggio interista hanno protestato per un fallo di mano di Motta (molto evidente in verità dei fatti) in area di rigore, che magari avrebbe potuto cambiare l’ordine delle cose.
    Al 90esimo esplode la gioia di tifosi e giocatori per un’annata che sta regalando una soddisfazione dietro l’altra. Tutti a festeggiare per una notte e poi largo alla preparazione della sfida di sabato prossimo contro il Bayern Monaco per cercare di portare a casa anche la Champions League, vero obiettivo stagionale della corazzata di Josè Mourinho.

    CHIEVO-ROMA: 0-2

    Chievo (4-3-1-2): Squizzi; Sardo, Scardina, Yepes, Jokic; Luciano, Ariatti (13’st De Paula), Iori (37’st Moro); Bentivolgio; Granoche (20’st Bogdani), Pellissier. A disposizione: Sorrentino, Frey, Rigoni, Marcolini. All.: Di Carlo
    Roma (4-2-3-1): Julio Sergio; Motta (30’st Mexes), Burdisso, Juan, Cassetti (2o’st Tonetto); De Rossi (27’st Brighi), Pizarro; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti. A disposizione: Lobont, Cerci, Menez, Toni. All.: Ranieri
    Arbitro: Tagliavento
    Marcatori: 39′ Vucinic (R), 46′ De Rossi (R)

    SIENA-INTER 0-1

    Siena (4-1-4-1): Curci ; Rosi, Terzi, Cribari (1′ st Brandao), Del Grosso; Codrea (36′ st Reginaldo sv); Jajalo, Vergassola, Ekdal, Ghezzal; Maccarone (9′ st Calaiò). A disposizione: Ivanov, Malagò, Jarolim, Tziolis. All.: Malesani.
    Inter (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Materazzi, Samuel, J.Zanetti; Cambiasso, T.Motta (9′ st Pandev); Eto’o, Sneijder (28′ st Chivu), Balotelli (13′ st Stankovic); Milito. A disposizione: Toldo, Lucio, Mariga, Muntari. All.: Mourinho.
    Arbitro: Morganti
    Ammoniti: Del Grosso (S), Cribari (S), Brandao (S), Codrea (S)
    Marcatori: 12′ st Milito