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  • Inter: terminato l’incontro per Milito. Hidalgo:”Accordo trovato”

    E’ terminato l’incontro tra l’agente di Milito e Burdisso, Fernando Hidalgo, e Marco Branca. Al termine del colloquio, che si è svolto nella sede nerazzurra, il manager si è espresso sull’esito relativo a Diego Milito e Nicolas Burdisso. Per quanto riguarda l’attaccante, l’accordo sul ritocco dell’ingaggio è stato trovato senza problemi, come Hidalgo ha confermato: “Posso ritenermi soddisfatto, Milito voleva rimanere all’Inter e la società nerazurra lo ha capito. Erano interessati a lui numerosi club, ma l’Inter ha capito la situazione. Parlerò con lui appena possibile per comunicargli com’è andata”.

    Meno soddisfatto, invece, l’agente per quanto concerne il discorso Burdisso: “Il giocatore vorrebbe rimanere a Roma, questo è evidente, ma l’Inter ha avanzato richieste molto alte e queste vanno rispettate. Vedremo cosa succederà, altrimenti potrebbe anche rimanere in nerazzurro”. Sembra che Branca abbia informato Hidalgo della proposta economica avanzata dal Manchester City, decisamente più alta rispetto a quanto vorrebbe investire la Roma. Situazione che complica non poco la permanenza di Burdisso in giallorosso.

  • Milito e Maicon raggiungono Mourinho. L’Inter pensa a Dzeko

    Milito e Maicon raggiungono Mourinho. L’Inter pensa a Dzeko

    Massimo Moratti non è più disposto ad esser indulgente e dopo aver preteso fino all’ultimo centesimo da Florentino Perez per liberare Josè Mourinho pretenderà il massimo anche per Diego Milito e Maicon. Gli eroi del triplete insieme a Mourinho hanno inziato a tramare il passaggio ai Galatticos sin dalle dichiarazioni post partita nella notte stellare di Madrid e in questa settimana potrebbero ricongiungersi al portoghese.

    L’Inter vuol fare cassa, per appianare il debito, ma sopratutto per ringiovanire la squadra e in pieno stile Moggi il nuovo corso nerazzurro nascerà proprio dagli introiti ricavati dalla doppia cessione. Milito e Maicon porteranno nelle casse di via Durini circa 60 milioni di euro e saranno reinvestiti integralmente sul calciomercato.

    Il primo obiettivo è il centrocampista Javier Mascherano, l’argentino del Liverpool per i tabloid inglesi è praticamente nerazzurro ma l’Inter cerca ancora di limare qualcosa sul costo del cartellino. Il sostituto di Maicon sarà Davide Santon, con alternative la promessa Aguirregaray e capitan Zanetti, mentre a sinistra verrà un giocatore nuovo. Il primo sulla lista è il serbo Kolarov anche se trattare con la Lazio è spesso difficile.

    Ma il nome nuovo e suggestivo per l’attacco è Edin Dzeko. Benitez stravede per il giocatore e Moratti è pronto ad accontentarlo sicuro di metter in organico un giocatore giovane ma di valore. L’Inter si ritroverebbe in un sol colpo più giovane ma sempre e comunque competitiva.

  • Inter: è il giorno di Milito. Branca incontra Hidalgo

    Il Principe nerazzurro è in Sudafrica per il momento a far da comprimario all’indemoniato Higuain ma oggi a Milano si parlerà del suo futuro. E’ previsto, infatti, un incontro tra il procuratore del giocatore Hidalgo e Marco Branca per discutere il famoso adeguamento dell’ingaggio e nelle intenzioni del giocatore anche il prolungamento del contratto.

    Se Moratti in persona ha promesso un trattamento privilegiato per Milito, in virtù di una stagione magnifica e da protagonista assoluto, il nodo da sciogliere è quello relativo all’allungamento contrattuale.

    L’Inter sembra orientata a non aumentare di un altro anno il contratto in scadenza tra due stagioni per evidenti limiti di età del giocatore. C’è comunque l’intezione di trovare un accordo, anche se il Real è sempre in agguato e pronto a rilanciare le offerte nerazzurre.

  • Sky: La situazione Maicon e i tre nomi per il sostituto.

    Sky: La situazione Maicon e i tre nomi per il sostituto.

    Le recenti dichiarazioni di Branca, alla presentazione di Benitez, hanno fatto infiammare ancor di più il mercato nerazzurro. Arrivata la conferma dell’incedibilità di Milito, si fa ancor più calda la trattativa che porterebbe il terzino Maicon alla corte di Florentino Perez. Già da tempo si era individuato in lui il possibile partente in casa Inter, infatti dalla sua cessione, le casse dell’Inter potranno beneficiare di una plusvalenza di circa 25/30 milioni, ben maggiore di quella che si ricaverebbe dalla cessione del Principe.

    Il prezzo del cartellino del terzino della Seleção è fissato intorno ai 30/35 milioni di euro, ma il Real ha già fatto sapere di non voler trattare per questa cifra, anche perchè la filosifoia di Florentino Perez non prevede investimenti troppo alti per i difensori. Tutto però fa pensare che lo spagnolo non voglia deludere il nuovo allenatore Josè Mourinho che ha consegnato una lista dei giocatori d’acquistare ben più economica rispetto al suo predecessore Pellegrini.

    Intanto secondo quanto riferito dall’esperto di mercato Gianluca Di Marzio, se dovesse partir Maicon, l’Inter non comprerebbe un terzino destro, ma un terzino sinistro, spostando Santon e Zanetti sulla fascia tutt’ora occupata dal brasiliano. Infine Di Marzio ha pronunciato tre nomi,ai quali la società nerazzurra sarebbe interessata. In ordine di preferenza: Il primo è Gareth Bale, terzino del Tottenham già da tempo su taccuino di Branca, il secondo è Aleksandr Kolarov, scartato dal Real Madrid, e il terzo è una novità, ovvero Aogo dell’Amburgo, da tempo anche nel mirino del Milan.

  • Inter: oggi il Benitez Day e domani parte il mercato

    Non avrà la dialettica di Josè Mourihno ma ad assistere oggi alla prima conferenza stampa di Rafa Benitez da interista sono accreditati televisioni e giornalisti da ogni parte del mondo. C’è molta attesa nello spagnolo, tecnico che fa dell’abnegazione e del lavoro martellante il suo cavallo di battaglia.

    In questa due giorni milanese Benitez ha preso confidenza con la Pinetina e con l’aiuto di Amedeo Carboni ha iniziato a conoscere i massimi dirigenti nerazzurri con i quali già questa sera inizierà a parlare di mercato.

    Già questa sera, infatti, potrebbe esserci il primo summit tra il tecnico, Branca e Moratti per tracciare le linee guida del prossimo mercato che prevede la cessione di qualche big ma nello stesso tempo l’acquisto di giocatori utili al progetto.

    Domani potrebbe esser il giorno dell’addio di Maicon e di Milito (forse). Arriveranno a Milano a trattare i dirigenti del Real Madrid e il colloquio promette colpi di scena. Se i Galaticos sono interessati al laterale e al bomber di Champions, l’Inter potrebbe approfittarne per concludere altre operazione alla “Sneijder” per esser chiari: da Drenthe a Van der Vart, da Garay a Gago e con Higuain sogno proibito sono tanti i giocatori in orbita nerazzurra.

  • Summit tra Real e Inter: Maicon, Milito e Higuain gli argomenti

    Il calciomercato non è ancora entrato nel vivo ma tutte le società sono pronte a tessere le relazioni giuste per poi partire spediti verso gli obiettivi prefissati di mercato. La tratta Madrid Milano sembra esser quella più in voga in questo periodo. Real e Inter infatti, dopo aver trattato il passaggio di Mourinho starebbero per metter un altra interessante trattativa di mercato.

    Maicon e Milito raggiungerebbero Mourinho a Madrid e il Pipita Higuain farebbe il tragitto opposto. Trattativa complicata per entrambe le società non vogliono deprezzare i propri gioielli ma nello stesso Perez è smanioso di accontentare il suo nuovo tecnico e Moratti deve cedere per risanare il debito.

    Per la coppia d’oro il presidente nerazzurro vorrebbe ricavare non meno di 60 milioni di euro ma con l’inserimento di Higuain e un compenso vicino ai 18/20 milioni la trattativa potrebbe andare in porto. Secondo indiscrezioni riportate da Sky nella prossima settimana sarebbe fissato il primo incontro.

  • Mondiali 2010: Argentina, buona la prima. Decide Heinze contro la Nigeria

    Un gol di Gabriel Heinze dopo appena 6 minuti di gioco del primo tempo permette all’Argentina di battere la Nigeria e partire col piede giusto nell’esordio del Mondiale.

    A Johannesburg la formazione sudamericana guidata in panchina da Diego Armando Maradona parte veramente forte (tra l’altro l’ex calciatore del Napoli fece la sua ultima apparizione in un campionato del mondo proprio contro la Nigeria con una larga vittoria per 4-0) e sbaglia un clamoroso gol dopo 3 minuti di gioco con Higuain, preferito a Milito come punta centrale, che dopo una superba azione di Messi che salta 3 uomini per poi passare al numero 9, mette a lato un pallone più facile da mandare dentro la porta!
    Dopo 2 minuti è proprio Messi che invece impegna l’estremo difensore africano Enyeama costretto a rifugiarsi in calcio d’angolo dopo il sinistro del fuoriclasse del Barcellona: dagli sviluppi del corner arriva il gol di Heinze che di testa infila la porta della Nigeria e l’incolpevole Enyeama, unico tiro sul quale non potrà opporsi l’estremo difensore, dato che durante gli altri 85 minuti di gioco si ergerà ad assoluto protagonista della partita assieme a Messi in un duello che ha tenuto vivo l’entusiasmo del pubblico sugli spalti.
    La Nigeria cerca di organizzarsi e con Obinna e Taiwo cerca di rendersi pericolosa, ma senza risultato. Dall’altra parte del campo Messi imperversa ed Enyeama deve superarsi ancora una volta sul tiro mancino della “Pulce”.
    Al 21esimo minuto altro errore clamoroso di Higuain tutto solo davanti al portiere che si oppone ancora una volta da gran campione. Al 37esimo invece sono ancora Messi ed Enyeama i protagonisti: il fenomeno del Barcellona converge dalla destra e cerca il sinistro a giro sul palo lungo, Enyeama è perfetto e ci arriva con la mano di richiamo mettendo la palla in calcio d’angolo!
    Il primo tempo termina con una punizione calciata alta da Veron. Argentina nel complesso meritatamente in vantaggio.
    La ripresa si apre senza nessuna novità e nessun cambio da parte dei tecnici e al 49esimo i sudamericani vanno vicini al raddoppio: Messi parte dalla trequarti e chiede il triangolo a Veron che gli restituisce il pallone nello spazio, tocco di punta della “Pulce” con la conclusione del fuoriclasse del Barcellona che si spegne sul fondo di pochissimo.
    Al 59esimo altra iniziativa dello scatenato numero 10 albiceleste che fa 30 metri palla al piede, quindi cerca il mancino a incrociare sul secondo palo ma la conclusione viene murata in calcio d’angolo!
    Al 63 si fa vedere la Nigeria che però non riesce neanche tirare in porta visto che il tiro di Yakubu viene deviato in corner da Jonas Gutierrez. Al 66esimo ancora Enyeama protagonista sul tiro di Higuain servito perfettamente dal solito Messi. Ma 2 minuti più tardi si vede anche la formazione africana con Odemwingie, ma l’esterno africano inciampa sul pallone e non riesce a servire Martins tutto solo a centro area per un facile appoggio in rete. La Nigeria ci crede e con Taiwo va nuovamente vicina al gol con un bolide che termina di poco a lato. Il terzino nigeriano pochi minuti dopo lascia il campo per problemi fisici e allora ci pensa Martins al 78esimo ad impegnare per la prima volta Romero, portiere dell’Argentina che su un tiro dal limite dell’ex interista si salva respingendo coi pugni. All’80esimo spazio a Diego Milito che rileva Higuain e festeggia con una presenza i suoi 31 anni. Solo un minuto dopo Messi viene fermato da Enyeama e sul capovolgimento di fronte la Nigeria rischia di pareggiare con Uche che però spara alto da posizione più che favorevole.
    Poi non succede più nulla con l’Argentina che porta a casa una bella vittoria e di importanza capitale visto che la Nigeria dovrebbe essere la seconda forza del Girone B. La squadra di Maradona ha meritato la vittoria, pur patendo qualche sofferenza, ma in un match di 90 minuti, all’esordio, può anche starci qualche sbavatura.

    IL TABELLINO
    ARGENTINA-NIGERIA 1-0
    ARGENTINA (4-2-3-1): Romero ; Gutierrez, Demichelis, Samuel, Heinze; Veron (28′ st Maxi Rodriguez), Mascherano; Di Maria (40′ st Burdisso), Messi, Tevez; Higuain (34′ st Milito sv). A disposizione: Pozo, Andujar, Rodriguez, Bolatti, Garcè, Otamendi, Aguero, Palermo, Pastore. All.: Maradona.
    NIGERIA (4-3-3): Enyeama; Odiah, Yobo, Shittu, Taiwo (29′ st Uche); Haruna, Etuhu, Kaita; Obasi (14′ st Odemwingie), Yakubu, Obinna (6′ st Martins). A disposizione: Aiyenugba, Ejide, Kanu, Afolabi, Utaka, Brown, Yussuf, Echiejile, Adeleye. All.: Lagerback.
    ARBITRO: Stark (Germania)
    MARCATORI: 6′ Heinze
    AMMONITI: Gutierrez (A), Haruna (N)
    ESPULSI: nessuno

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  • Mondiali 2010: L’Argentina e Messi all’attacco della Nigeria

    E’ il giorno del debutto mondiale per una delle formazioni di calcio più forti al mondo: l’Argentina di Diego Armando Maradona.
    L’ex fuoriclasse del Napoli siederà in panchina per guidare i suoi giocatori al successo nella massima competizione intercontinentale che nel paese sudamericano è molto attesa.
    Ovviamente gli occhi saranno puntati quasi esclusivamente sull’unico vero erede di Maradona, ovvero Leo Messi che sarà chiamato all’arduo compito di trascinare i suoi compagni di squadra in ogni partita. Vero faro della squadra, Messi deve dimostrare anche in Nazionale di essere quel giocatore determinante che noi tutti possiamo ammirare nella sua squadra di club, il Barcellona. I risultati e le prestazioni della “Pulce” con la squadra del proprio Paese non sono stati mai eccellenti ma ora è arrivato il momento di dimostrare che le cose possono (e devono) cambiare se il nome del piccolo talento argentino vorrà essere accostato ed essere al pari di quello del suo illustre predecessore che ora lo guida dalla panchina.
    Maradona ha incoronato definitivamente Messi come leader e punta di diamante della “Selecciòn”:

    • Se c’è qualcuno che può trascinare questa Argentina verso il trionfo finale questo qualcuno è sicuramente Leo Messi“.

    Parola di Diego Armando Maradona, uno che l’Argentina l’ha già trascinata a grandissimi traguardi e che di magie se ne intende come pochi altri. L’allenatore albiceleste però responsabilizza anche il gruppo:

    • Messi non può essere lasciato solo. Per vincere l’Argentina ha bisogno sia di Leo che di una squadra intera a disposizione del suo genio. Messi insomma deve essere la ciliegina sulla torta di un grande gruppo che lavora dietro di lui e che lo supporta“.

    Poi fa un augurio al suo numero 10 ma implicitamente anche a sè stesso:

    • Vorrei che Messi avesse lo stesso impatto e che ricoprisse lo stesso ruolo di protagonista che io ebbi al Mondiale del 1986. Gli auguro di diventare il migliore di tutti i tempi“.

    Indubbiamente le favorite al titolo potrebbero essere altre, Brasile e Spagna su tutte, ma Diego si augura che le invenzioni di Messi faranno la differenza.

    Dall’altra parte del campo ci sarà la Nigeria che dovrà cercare di fermare i campioni sudamericani che scenderanno in campo. Impresa veramente difficile ma gli africani non tremano.

    Per quanto riguarda le formazioni, modulo spregiudicato per l’Argentina con il solo Mascherano a protezione della linea difensiva (che annovera anche un centrocampista di fascia schierato come terzino, ovvero Jonas Gutierrez) e 4 giocatori dalle spiccate doti offensive come Carlos Tevez, Angel Di Maria, Sebastian Veron e l’immancabile Leo Messi a supporto di Higuain, momentaneamente in vantaggio per il ruolo da titolare in attacco sul “Principe” Diego Milito.
    La Nigeria baserà il suo gioco su alcuni giocatori chiave che saranno chiamati a superare i loro limiti contro una super potenza del calcio come l’Argentina. Parliamo della spinta del difensore marsigliese Taiwo, dell’esperienza al centro della difesa di Yobo, del prezioso contributo a centrocampo del giocatore del Fulham Etuhu e della velocità e della pericolosità in attacco dell’ex nerazzurro Obafemi Martins. Solo panchina per il “gioiellino” del Chelsea Obi Mikel ma non si escludono sorprese dell’ultim’ora con il numero 10 nigeriano in campo.

    Si gioca alle 16 con l’Argentina nettamente favorita sulla Nigeria per via dell’enorme tasso di talento in squadra. Ma gli uomini del C.T. svedese Lars Lagerback potrebbero sorprendere sfruttando la loro resistenza e potenza fisica.

    ARGENTINA-NIGERIA: PROBABILI FORMAZIONI
    Probabili formazioni di Argentina-Nigeria, valida per il gruppo B, in programma all’Ellis Park (ore 16.00):
    Argentina (3-4-3): 22 Romero, 2 Demichelis, 13 Samuel, 6 Heinze, 17 Gutierrez, 14 Mascherano, 8 Veron, 7 Di Maria, 10 Messi, 11 Tevez, 9 Higuain. (21 Andujar, 3 C. Rodriguez, 15 Otamendi, 4 Burdisso, 12 Garce, 5 Bolatti, 20 M. Rodriguez, 23 Pastore, 19 Milito, 16 Aguero, 18 Palermo, 1 Pozo). All.: Maradona.
    Nigeria (4-4-2): 1 Enyeama, 17 Odiah, 5 Ofolabied, 2 Yobo, 3 Taiwo, 11 Odemwingie, 20 Etuhu, 15 Lukman, 14 Kaita, 8 Aiyegbeni, 9 Martins. (23 Aiyegnugba, 16 Ejide, 22 Adolaye, 21 Echiejile, 6 Shittu, 13 Ayila, 4 Kanu, 12 Uche, 7 Utaka, 18 Obinna, 19 Obasi, 10 Ideye). All.: Lars Lagerback. Arbitro: Wolfgang Stark (Germania)

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  • Ernesto Bronzetti: “Quale Pato, Ancelotti vuole Kakà. Poi su Milito e Maicon…”

    Intervenendo telefonicamente alla trasmissione calciomercato di mediaset premiun, il consulente di mercato Ernesto Bronzetti fa il punto sulle trattative di mercato dell’ultimo periodo.

    “TROPPI SOLDI PER MAICON, PEREZ E MOU CONTRARIATI”

    Il primo nome caldo di cui si è parlato è stato quello di Maicon, che secondo l’esperto se il prezzo non dovesse abbassarsi rimarrà a Milano, spiega:”Ho parlato con Florentino Perez, il giocatore piace, ma rimarrà all’Inter, il prezzo è alto, e Florentino non ha intenzione di spendere 35 milioni” anche perchè “Il Real Madrid prende giocatori giovani, magari spende un po’ di più ma non per giocatori trentenni”. Poi spiega anche il dissenso di Mourinho nell’ avviare la trattativa “Anche Mourinho non è disposto a spendere tale cifra, quindi penso che la trattativa non si farà”.

    “QUALE PATO! ANCELOTTI HA CHIESTO KAKA’”

    Si parla anche molto delle dichiarazioni di Pato, che secondo alcuni rumors sarebbero dovuti ad un interessamento da parte del Chelsea di Ancelotti, ma Bronzetti smentisce la situazione “Pato resterà al Milan, anche la società rossonera ha smentito ogni sua probabile partenza da Milano, poi gli obiettivi di Ancelotti sono altri”. Quali? “Ho sentito Ancelotti, mi ha detto che vorrebbe prendere Kakà . Il punto però è che la trattativa è lunga e complessa. Il brasiliano, reduce da un oscura annata, potrebbe riscattarsi proprio nel Chelsea del suo ex allenatore. ma a frenare la tratattiva c’è Roman Abrahmovic, che secondo Ancelotti “Non è più disposto a pagare ingaggi onerosi” (Cole e Ballack docet), ma soprattutto è contrariato nel prendere un giocatore in fase calante e molto fragile di salute. A complicare la situazione c’è il Real, che non avrebbe motivo di venderlo a distanza di un solo anno, per una cifra inferiore a quella sborsata per prelevarlo dal Milan (65 milioni).

    “MILITO NON INTERESSA, REAL HA MOLTI ATTACCANTI”

    Per concludere vengono fatte anche domande riguardo il futuro di Milito, bomber nerazzurro che tramite il suo procuratore ha fatto sapere di aver avuto “offerte importanti” nel caso l’Inter non ritoccasse l’ingaggio all’Argentino. Offerte che però non sono arrivate dal Real Madrid dell’Ex Josè Mourinho “ Ha 30 anni e Mourinho per l’attacco ha Higuain, Cristiano Ronaldo e Benzema“. Il futuro di Milito sembra dunque nelle mani di Massimo Moratti, che dovrà mantenere la promessa al Principe, quando dichiarò che riguardo ad un suo aumento non ci fossero problemi.

  • Inter: altro che Mou, Milito vuole i soldi

    Inter: altro che Mou, Milito vuole i soldi

    Diego Milito esce allo scoperto e attraverso il suo procuratore fa capire qual è il motivo che mette in dubbio il suo futuro in nerazzurro: l’adeguamento del contratto. Non c’è il prestigio della Camiseta Blanca o il feeling con Josè Mourinho, a svelarlo è il procuratore del giocatore Hidalgo ai microfoni dello speciale calciomercato di SportMediaset.

    “Non è un problema di lavorare con Mourinho, con cui Diego è andato d’accordissimo: Diego è sempre andato d’accordo con tutti i suoi allenatori, quindi è felice di lavorare anche on Benitez. Il punto è che ci sia un guadagno proporzionale a un giocatore di questo livello ed è l’Inter che deve fare una valutazione su questo. Io posso dire che un contratto più lungo con un’altra cifra metterebbe tranquillo il giocatore e lui finirebbe la carriera nell’Inter”.

    E per chi ancora non l’avesse capito Hidalgo calca ancor più la mano “Il mio lavoro è fare in modo che il giocatore stia bene, sia soddisfatto le proposte che sono arrivate prevedono delle cifre molto più alte di quelle attualmente percepite. Ora, il contratto è firmato e noi non possiamo obbligare l’Inter ad adeguarsi: certo è che se sai queste cose e vedi compagni che magari guadagnano diversamente ci pensi. La risposta dell’Inter su questo tema è sempre stata quella di attendere la fine del campionato: non abbiamo ancora un’intesa”.

    Queste parole fanno capire ancora una volta il potere contrattuale dei procuratori e dei giocatori e l’impotenza di una società di far rispettare un contratto. Certo Milito è stato un grande in questa stagione contribuendo in modo massiccio al raggiungimento di tutti i traguardi nerazzurri, ma è altrettanto grande la possibilità datagli dall’Inter nella scorsa stagione,