Tag: diego milito

  • Fuori anche Mourinho, Fifa e France Football cancellano l’Inter

    Fuori anche Mourinho, Fifa e France Football cancellano l’Inter

    Senza il Mondiale l’Inter avrebbe consolidato lo strapotere della sua stagione con l’incetta di premi personali e con molte probabilità il Pallone d’Oro al miglior giocatore e al miglior tecnico sarebbero stati consegnati nelle mani di Sneijder e Mourinho.

    La rassegna sudafricana però ha cambiato le carte in tavola e per l’Inter son arrivate solo delusioni, prima l’estromissione di Diego Milito mai protagonista in Africa, poi quella di Sneijder fuori dal podio nonostante una stagione ben più esaltante di quella Messi e con una finale mondiale in più degli altri nerazzurri.

    Oggi invece l’ennesima indiscrezione fa crollare anche Josè Mourinho beffato da Vicente Del Bosque per la conquista del titolo di miglior allenatore stagionale. Fifa e France Football hanno praticamente cancellato l’Inter nell’anno della sua stagione migliore prediligendo la Spagna e il Barcellona.

  • Inter “anemica”, si sblocca Milito ma il Lecce impone il pari

    Inter “anemica”, si sblocca Milito ma il Lecce impone il pari

    L’Inter ritrova Milito, il gioco e tanti spunti positivi per il futuro ma anche al Via del Mare si denota la poca cattiveria sotto porta e le ormai consuete amnesie in area di rigore. Prima di Obi in cabina di regia con Stankovic in panchina a far compagnia al convalescente Milito, trio d’attacco con Eto’o e i due baby Biabiany e COutinho ai lati, in difesa c’è Santon per i Maicon.

    Partono forte i nerazzurri e se Pandev dopo appena tredici minuti rimanesse più freddo davanti a Rosati molto probabilmente staremmo raccontando di un altra partita. Convincono i nerazzurri ma il Lecce grazie ad un Rosati in serata di grazie e la poca confidenza con il gol degli avanti di Benitez pian piano prende coraggio e dalla mezzora si fa vedere con maggior insistenza nell’area avversaria: prima Jeda manda alto di testa su cross di Olivera, poi Rispoli su traversone di un buon Mesbah sparacchia altissimo da ottima posizione. E Chivu è provvidenziale nella deviazione in angolo ad anticipare Rispoli.

    Nella ripresa Benitez si gioca il Principe per Pandev e qualche minuto dopo entra anche Stankovic aumentando la qualità del gioco e la pericolosità dei nerazzurri. Eto’o inventa e Milito trova finalmente l’acuto che fa sperare, ma l’Inter attuale non è quella cattiva della scorsa stagione e il Lecce in una delle poche sortite in avanti trova il pari con Olivera grazie ad una dormita di Chivu su calcio d’angolo.

    Il tecnico spagnolo può esser contento per l’apporto dei giovani e dei recuperi di Stankovic e Milito e quello possibile di Sneijder, il Milan è alle porte.

    IL TABELLINO
    Lecce-Inter 1-1
    31’st Milito (I), 34’st Olivera (L)
    Lecce (4-4-2):
    Rosati 7,5; Rispoli 5, Gustavo 6, Giuliatto 6, Brivio 5 (37’st Coppola sv); Olivera 7 (41’st Piatti sv), Vives 6, Giacomazzi 6,5, Mesbah 7; Jeda 6 (20’st Ofere 5,5), Di Michele 6. A disposizione: Benassi, Sini, Donati, Grossmuller. All.: De Canio.
    Inter (4-4-2): Castellazzi 5,5; Santon 5, Lucio 6,5, Cordoba 6, Chivu 5; Biabiany 5 (10’st Stankovic 6,5), Zanetti 6, Obi 6,5 (38’st Mancini sv), Coutinho 5,5; Pandev 4(1’st Milito 7), Eto’o 7. A disposizione: Orlandoni, Materazzi, Natalino, Nwankwo. All.: Benitez.
    Arbitro: Valeri di Roma
    Ammoniti: Brivio, Rispoli, Gustavo (L), Milito (I)

  • Liscio & Sbalascio: Roma (derby) Capitale, Milito ombra di se stesso

    Liscio & Sbalascio: Roma (derby) Capitale, Milito ombra di se stesso

    Come ogni settimana, andiamo ad analizzare chi nella decima giornata di campionato ha meritato il podio, in positivo e in negativo, della nostra classifica:

    La Roma fa suo il derby contro la Lazio capolista: la vittoria è arrivata con due rigori fischiati a favore dei giallorossi, ma il match è stato molto combattuto da ambo le parti. I “Lupi” fermano il volo dell’ “Aquila”, reduce da cinque vittorie consecutive, e ancora saldamente in testa alla classifica del campionato.

    Al secondo posto dei nostri “Lisci” collochiamo Edinson Cavani, semplicemente immenso ieri nella vittoria del Napoli contro il Parma, per giunta arrivata con una sua doppietta. Il bomber uruguagio è ora capocannoniere in concomitanza con Eto’o con 8 centri in 10 partite in campionato, e c’è da dire indubbiamente che il suo acquisto da parte del Napoli si è rivelato uno dei più azzeccati degli ultimi anni.

    Terzo posto per un giocatore di cui non si parla molto (nonostante sia figlio d’arte), ma che risulta sempre fondamentale per la sua squadra per via delle sue prestazioni: stiamo parlando di Daniele Conti, il capitano del Cagliari, che da qualche anno sta sfoderando prestazioni più che eccellenti, da nazionale. La perla messa a segno ieri pomeriggio a Udine è solo l’ultimo di una serie di gol bellissimi realizzati dal centrocampista sardo, come quello contro la “sua” Roma. Volèe potente e precisa su cross di Cossu che si va insaccare nel sette, dove Handanovic (e crediamo nessun altro portiere) sarebbe potuto mai arrivare.

    La palma del peggiore di giornata la assegniamo a Robinho, il fuoriclasse del Milan, che ieri a Bari si è letteralmente divorato almeno tre nitide palle gol a tu per tu con Gillet. Giornata no per il numero 70 rossonero, ma con queste prestazioni può davvero impensierire il posto di Ronaldinho?

    Tra gli “Sbalasci” di giornata è doveroso citare il Parma, ultimo in classifica con una sola vittoria all’attivo, ottenuta alla prima giornata contro il Brescia. La squadra, costruita per arrivare a ridosso della zona Uefa, sta deludendo miserabilmente le aspettative: la squadra, per bocca del dg Leonardi, ha annunciato che andrà in ritiro per ritrovare quella serenità e quella voglia di riscatto che al momento sono manacate nell’ambiente gialloblù.

    Ultimo posto dei peggiori va a Diego Milito, che in questa stagione è l’ombra di se stesso. Non è mai incisivo, spreca molte palle gol, e conclude un’altra partita senza segnare; insomma, non è più lui, quello del gol scudetto a Siena, quello della doppietta del Bernabeu nella finale Champions contro il Bayern, quello di Roma nella finale di Coppa Italia, sembra essere tutt’altro giocatore che abbiamo ammirato lo scorso anno.

  • Caracciolo illude il Brescia, Inter salvata da un “rigorino”

    Caracciolo illude il Brescia, Inter salvata da un “rigorino”

    Dopo la debacle di Champions League di Londra l’Inter era chiamata ad una reazione d’orgoglio nell’anticipo serale della decima giornata di Serie A contro un Brescia in crisi di risultati e reduce da 5 sconfitte di fila in campionato. I nerazzurri invece soffrono le Rondinelle, più motivate, e non vanno oltre l’1-1, pareggio arrivato grazie ad un calcio di rigore molto discutibile di Eto’o.

    A San Siro il Brescia colpisce a freddo la squadra di Benitez e passa in vantaggio al 14′ con l’Airone Caracciolo, bravo a saltare in area Samuel e a battere con un destro rasoterra Castellazzi. I guai per Benitez non finiscono qui perchè, oltre agli già indisponibili Julio Cesar, Cambiasso, Muntari e Stankovic, il tecnico spagnolo perde anche Maicon per un infortunio muscolare.
    La squadra di Iachini è ben messa in campo e riparte in contropiede che è una bellezza, tant’è che prima lo stesso autore del gol Caracciolo e poi Zebina sfiorano il raddoppio. L’attaccante bresciano lì davanti è mobilissimo e crea non pochi grattacapi a Lucio e Samuel che fanno fatica a contenerlo.
    Sneijder, schierato nell’inedito ruolo di mediano al fianco di capitan Zanetti, sembra un pesce fuor d’acqua mente in avanti risponde presente il solito Eto’o con Milito che annaspa tra le maglie dei difensori bresciani. Ma è di Coutinho l’unica vera occasione del primo tempo dei nerazzurri che lascia partire un bolide dal limite dell’area che sorvola la traversa. Si va al riposo con l’Inter sotto di un gol.

    Ripresa che si apre con altre due tegole per Benitez: si fermano anche Sneijder (per un malore) e Samuel che si fa male al ginocchio dopo un duro contrasto di gioco. Il Brescia bada più alla fase difensiva con l’intenzione di tenere duro e respingere l’offensiva dei campioni d’Italia uscendo con un risultato positivo da San Siro. L’estremo difensore ospite si supera in uscita su Eto’o, poi lo stesso attaccante camerunense si procura un rigore al 73′ che poi trasforma, ma in verità la moviola dimostra che il numero 9 nerazzurro cade da solo in area scivolando letteralmente sulla sfera. L’Inter si getta in avanti con tutte le forze alla ricerca del gol della vittoria ma la stanchezza nelle gambe dei giocatori si fa sentire. Nel finale i nerazzurri reclamano un altro rigore per fallo su Zebina su Milito: il tocco, seppur lieve, sulla gamba dell’attaccante argentino sembra esserci ma il direttore di gara Grava non se la sente di condannare un Brescia ad una immeritata sconfitta.

    Finisce 1-1 con l’Inter che in classifica sale a quota 19 punti, 3 in meno rispetto alla capolista Lazio che domani affronterà la Roma nel derby della capitale, e 2 in più del Milan impegnato a Bari. Ma le ultime prestazioni e l’infermeria che va riempiendosi non fanno dormire sonni tranquilli a Benitez. Il Brescia torna a fare punti salendo a quota 10 ma sempre nella zona calda della classifica.

    Il tabellino
    INTER – BRESCIA 1-1
    14′ Caracciolo (B), 73′ Eto’o (I)
    INTER (4-2-3-1): Castellazzi; Maicon (27′ Cordoba), Lucio, Samuel (50′ Santon), Chivu; Zanetti, Sneijder (46′ Obi); Pandev, Coutinho, Milito; Eto’o.
    Panchina: Orlandoni, Materazzi, Nwankwo, Biabiany.
    Allenatore: Benitez
    BRESCIA (4-3-2-1): Arcari; Berardi, Zebina, Martinez, Dallamano; Hetemaj, Cordova (66′ Budel), Baiocco; Diamanti (83′ Bega), Kone (76′ Eder); Caracciolo.
    Panchina: Leali, Zambelli, Vass, Possanzini.
    Allenatore: Iachini
    Arbitro: Gava
    Ammoniti: Coutinho (I); Arcari (B), Hetemaj (B)

  • Tottenham – Inter, probabili formazioni

    Tottenham – Inter, probabili formazioni

    L’Inter vola a Londra per ipotecare il passaggio del turno agli ottavi di finale di Champions League: una vittoria della squadra di Benitez al White Hart Lane infatti sarebbe fondamentale per distanziare in classifica i londinesi a +6 e controllare allo stesso tempo Werder Brema e Twente che si affronteranno stasera al Weserstadion.

    Benitez ritrova Milito, che probabilmente partirà titolare dal primo minuto, al centro dell’attacco nerazzurro con spostamento sulla trequarti dell’uomo in più di questa Inter, Eto’o, al fianco di Sneijdere e di Pandev. In panchina i giovani Coutinho e Biabiany.
    Non ci saranno invece Cambiasso e Julio Cesar, infortunatisi venerdì durante la gara di campionato giocata contro il Genoa: al loro posto Castellazzi tra i pali e Muntari in mezzo al campo.

    Per quanto riguarda il Tottenham, Redknapp spera nel completo recupero di Van der Vaart ancora acciaccato affidandosi all’estro e alla esplosività di Bale, autore della tripletta dell’andata che per poco non regalava una clamorosa rimonta agli Hotspur, e del gigante Crouch in attacco.

    Probabili formazioni TOTTENHAM – INTER (ore 20:45)

    TOTTENHAM (4-4-1-1) Cudicini; Hutton, Kaboul, Gallas, Assou-Ekotto; Lennon, Jenas, Modric, Bale; Van der Vaart; Crouch.
    Panchina: Pletikosa, Bassong, Sandro, Kranjkar, Palacios, Keane, Pavlyuchenko.
    Allenatore: Redknapp
    INTER (4-2-3-1) Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Muntari; Pandev, Sneijder, Eto’o; Milito.
    Panchina: Gallinetta, Córdoba, Santon, Materazzi, Obi, Coutinho, Biabiany.
    Allenatore: Benítez

    LA SITUAZIONE NEL GRUPPO A E NEGLI ALTRI GRUPPI

  • Inter a Genova con Milito. Benitez costretto a cambiar modulo?

    Inter a Genova con Milito. Benitez costretto a cambiar modulo?

    Ogni allenatore vorrebbe convivere con problemi di questo tipo ma a volte cambiare un giocattolo funzionante, pur aggiungendo nuove qualità, rischia di far saltar il gioco. La vena realizzitiva di Samuel Eto’o costringe Rafa Benitez a fargli respirare l’area di rigore evitandogli dunque il lavoro faticoso sulla fascia sinistra, l’infortunio di Milito aveva permesso di posticipare il “problema” consegnando la fascia al giovane Coutinho ma con il rientro del Principe si dovrebbe aver il cambio di modulo con il ritorno al 4-4-2.

    Eto’o e Milito si divideranno l’area di rigore con alle loro spalle pronti ad alternarsi Sneijder e Pandev il cui recupero assicura dinamismo e qualità in fase di ripartenza. La mediana sarà ancora affidata a Javier Zanetti e e Cambiasso mentre a sinistra il forfait di Chivu potrebbe rilanciare finalmente Santon.

    Il Genoa dovrà ancora una volta fare a meno di Palladino e degli acciaccati Sculli e Veloso, in avanti dovrebbe esser Rudolf il partner di Toni anche se Destro scalpita mentre la mediana sarà affidata ai veterani Milanetto e Rossi.

  • Pallone d’oro 2010: Milito e gli italiani esclusi dai candidati

    Pallone d’oro 2010: Milito e gli italiani esclusi dai candidati

    Il primo Pallone d’Oro assegnato in compartecipazione tra Fifa e France Football non parlerà italiano, tra i 23 papabili all’ambito riconoscimento non figurano infatti nostri rappresentanti ma è tutta la serie A ad esser, giustamente snobbata. Ci sono soltanto quattro interisti in concorso ma a lasciar perplessi è l’assenza di Diego Milito autentico trascinatore dell’Inter nella passata stagione.

    E’ chiaro a questo che la scelta terrà più in considerazione il Mondiale che il resto della stagione e a tal proposito anche la vittoria di Sneijder viene messa in discussione dal predominio spagnolo.

    Ecco i 23 papabili al Pallone d’Oro:
    Xabi Alonso (Spagna – Real Madrid), Daniel Alves (Brasile – Barcellona), Iker Casillas (Spagna – Real Madrid), Cristiano Ronaldo (Portogallo – Real Madrid), Didier Drogba (Costa d’Avorio – Chelsea), Samuel Eto’o (Camerun – Inter), Cesc Fabregas (Spagna – Arsenal), Diego Forlan (Uruguay – Atletico Madrid), Asamoah Gyan (Ghana), Andres Iniesta (Spagna – Barcellona), Julio Cesar (Brasile – Inter), Miroslav Klose (Germania – Bayern Monaco), Philipp Lahm (Germania – Bayern Monaco), Maicon (Brasile – Inter), Lionel Messi (Argentina – Barcellona), Thomas Muller (Germania – Bayern Monaco), Mesut Ozil (Germania – Real Madrid), Carles Puyol (Spagna – Barcellona), Arjen Robben (Olanda – Bayern Moanco), Bastian Schweinsteiger (Germania – Bayern Moanco), Wesley Sneijder (Olanda – Inter), David Villa (Spagna – Barcellona) e Xavi (Spagna – Barcellona).

  • L’Inter di Benitez si aggrappa ad Eto’o, numeri da paura ma è rischio dipendenza

    L’Inter di Benitez si aggrappa ad Eto’o, numeri da paura ma è rischio dipendenza

    Di gol ne ha sempre fatti e la scorsa stagione di puro sacrificio le sedici reti sono state un eccezione, quest’anno però Samuel Eto’o sta tenendo una media da puara che in proiezione potrebbero portarlo vicino alle 50 reti. Numeri da mostro, 12 gol 11 partite con l’Inter, 4 in 3 con il Camerun e la netta sensazione che senza questi numeri i nerazzurri avrebbero già accumulato un passivo importante dalla vetta.

    Nelle prime giornata di campionato era ritornato in voga il concetto dell’Ibradipendenza, con lo svedese abile solista e il Milan troppo legato alle giocate del bomber. In verità poi i rossoneri hanno ritrovato i gol di Pirlo e sopratutto l’intesa perfetta con Pato.

    All’Inter, invece, se non segna Eto’o il risultato non si schioda dal pari, con Milito, adesso infortunato, ma non più letale come nella scorsa stagione e con gli altri attaccanti abili nella costruzione del gioco e nel sacrificio ma con le polveri bagnate sotto porta.

    Il rischio è grande e Benitez dovrà pensare bene alla giusta soluzione per evitare di arrivare alla fase decisiva della stagione senza alternative e con il camerunense in debito d’ossigeno.

  • Milito e Cambiasso out un mese, Benitez scopre la panchina corta

    Milito e Cambiasso out un mese, Benitez scopre la panchina corta

    Diego Milito e Esteban Cambiasso dopo tante indiscrezioni sulle loro condizioni di salute sono giunti in Italia e il responso da Pavia, dove si sono sottoposti alle visite mediche, è stato “stiramento”. I due pezzi da novanta dell’organico nerazzurro dovranno star fuori almeno un mese privando Benitez per un mese importantissimo per le sorti della stagione.

    Questi infortuni, sommati a quelli di Thiago Motta, Samuel, e dello stakanovista Zanetti mettono ancora all’indice la società e sopratutto la gestione dell’ultima campagna acquisti. Eto’o resta l’ultimo terminale offensivo e sugli esterni Coutinho e Biabiany diventano indispensabili e questo potrebbe intaccare la crescita, come avvenne con Santon.

    Per il tecnico spagnolo sarà un problema lavorare alla crescita nerazzurra in un ambiente galvanizzato dalle imprese di Mourinho e per di più con la panchina cortissima e con elementi (Muntari) già con la testa altrove.

  • Cambiasso e Milito a Pavia per le visite. Thiago Motta torna in gruppo

    Cambiasso e Milito a Pavia per le visite. Thiago Motta torna in gruppo

    Quest’oggi alle ore 11,15 Diego Milito ed Esteban Cambiasso si sono recati, in compagnia del dottor Combi (medico sociale nerazzurro), all’ospedale di Pavia per sottoporsi agli esami di rito per stabilire l’entità ed il recupero previsto per i rispettivi infortuni provocati durante l’amichevole durante l’amichevole Giappone-Argentina di venerdì scorso.

    Intanto in casa nerazzurra si registrano notizie positive per Thiago Motta che quest’oggi insieme a Walter Samuel è tornato ad allenarsi in gruppo. Lavoro specifico invece per Eto’o, mentre Pandev ha continuato a lavorare ancora a parte.