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  • Tim Cup: Inter – Roma 1-1. Nerazzurri in finale contro il Palermo

    Tim Cup: Inter – Roma 1-1. Nerazzurri in finale contro il Palermo

    L’Inter nella serata delle 1000 presenze del suo capitan Javier Zanetti, festeggia pareggiando 1 a 1 contro la Roma e, staccando in virtù del risultato dell’andata ( 1 a 0 per in nerazzurri) il biglietto che vale la finale di Tim Cup in programma il 29 maggio nello stadio Olimpico di Roma contro il Palermo. Zamparini che aveva pronosticato una finale con i nerazzurri è stato accontentato. “Contro l’Inter vinceremo 3 a 1” avrebbe aggiunto. Sono aperte le scommesse!

    Vediamo nel dettaglio l’andamento della partita.

    Novità in formazione per i nerazzurri con Leonardo che schiera dal primo minuto Mariga a centrocampo al posto di Thiago Motta, Kharja trequartista con Coutinho che parte dalla panchina, e Pazzini che vince il ballottaggio con Diego Milito. Montella tra le fila giallorosse sotterra l’ascia di guerra con Menez e lo schiera al posto di Vucinic, con Simplicio alle spalle di Borriello. La sorpresa è che Cassetti recupera  e quindi è tra gli undici titolari.

    PRIMO TEMPO- Il primo squillo nerazzurro arriva al 3’ con Maicon che si propone in fase offensiva scambia con Pazzini e entrato in area da posizione defilatissima calcia sull’esterno delle rete. La Roma ci prova al 10’ con Borriello, in un’azione molto confusa, quando la difesa interista non riuscendo a ripartire palla al piede, favorisce l’inserimento dell’attaccante giallorosso che calcia alto sprecando l’occasione. Al 12’ altra occasione per la Roma con De Rossi che servito in area prova a calciare a giro cercando il palo lontano, con palla di poco a lato. Maicon tra le file nerazzurre, gode di molta libertà di movimento, con Menez forse troppo poco attento in fase di copertura sulla stessa fascia. Partita che si mantiene equilibrata fino alla mezz’ora, con l’Inter che non trova gli spazi giusti per rendersi pericolosa, cercando spesso l’imbucata per Pazzini, mentre il gioco della Roma passa spesso dalle giocate di Menez che non sembra essere in serata. Poche le occasioni da gol, ma comunque partita gradevole. Al 35’ De Rossi dopo uno scontro di gioco con Mariga, accusa dolori al costato, quasi chiedendo il cambio. Montella aspetta, e il suo capitano stringendo i denti rimane in campo tranquillizzando lo staff medico. Al 43’ azione di sfondamento della Roma, con Pizzarro prima e Riise poi che provano la conclusione da fuori area, senza fortuna per entrambi. 1 minuto di recupero e Orsato manda le squadre a riposo sul punteggio di 0 a 0.

    SECONDO TEMPO- Cambio per la Roma al rientro in campo con Greco al posto di Pizzarro, mentre nessuna novità per l’undici nerazzurro. Partita spezzettata nei primi minuti della ripresa, con diversi falli per parte. Roma sicuramente più aggressiva e con un pressing maggiore con l’ingresso di Vucinic al posto di Simplicio, per una squadra totalmente a trazione anteriore. Arriva la doccia fredda per la squadra giallorossa al 58’ quando Eto’o all’interno dell’area stoppa la palla e tira fuori un colpo da biliardo, mirando e battendo Doni con palla all’angolino basso opposto. 34 gol per lui in questa stagione, raggiungendo anche Ronaldo top scorer in una sola annata con la maglia nerazzurra. Discorso qualificazione davvero complicatissimo per la Roma che sicuramente non vedrà i tempi supplementari, e che dovrebbe segnare 3 gol per conquistare la finale di coppa. Grandissima occasione per Pazzini al 66’ che riesce a sgusciare tra Riise e Juan, calciando forte in porta ma trovando una grande parata di Doni a negargli il gol. Per i nerazzurri arriva il cambio, con Milito a rilevare Pazzini. AL 72’ è proprio Milito servito da Zanetti in area, che ripropone un azione simile al secondo gol di Madrid, scartando Riise ma non trovando il tiro vincente, centrando in pieno Doni. Al 75’ la Roma è davvero sfortunata quando Borriello servito da Vucinic in area, calcia a botta sicura e colpisce il palo destro, con la palla che cammina sulla linea sbatte sull’altro palo e si allontana. La Roma non si arrende e al minuto 84’ Borriello dopo diversi tentativi mette in rete un gran gol. Su cross di Perrotta, stacca altissimo e di testa mette la palla all’angolo opposto con Julio Cesar che può solo guardare. Punteggio che torna sul pari: Inter 1 Roma 1. Qualche scintilla nel finale tra Burdisso e Cambiasso, con la partita che si incattivisce senza un vero motivo, e tre componenti della panchina giallorossa espulsi per eccesso di nervosismo. 4 minuti di recupero e fischio finale sul punteggio di 1 a 1  con i nerazzurri che accedono alla finale dell’Olimpico in programma il 29 maggio contro il Palermo di Delio Rossi.

  • Inter – Roma, semifinale di Coppa Italia. Probabili formazioni

    Inter – Roma, semifinale di Coppa Italia. Probabili formazioni

    Dopo l’eliminazione del Milan fresco vincitore dello scudetto ad opera del Palermo di Delio Rossi, stasera andrà in scena la seconda semifinale di Coppa Italia che vedrà fronteggiarsi Inter e Roma, per staccare il biglietto della finale del trofeo. Sfida che ha infiammato nel recente passato la maggior parte delle finali del torneo e che questa sera come sempre non mancherà certamente di regalare emozioni e come ci insegna la statistica, anche gol. Curiosità: il presidente del Palermo Zamparini ieri alla domanda su chi avesse voluto trovare in finale, ha risposto in maniera secca, Inter. Motivazione? Perché i nerazzurri avrebbero meno fame di vittorie rispetto ai giallorossi.

    Vediamo nel dettaglio come le due squadre si preparano alla sfida che andrà in onda alle 20:45 di stasera allo stadio milanese di San Siro.

    INTER – Il tecnico nerazzurro è parso davvero infastidito e seccato dai cori del suo ex calciatore Rino Gattuso, e proprio ieri per mezzo del sito ufficiale nerazzurro ha rilasciato le sue prime dichiarazioni, chiedendo maggiore chiarezza al giocatore calabrese e una risposta da parte della società rossonera. Pensieri da sgomberare in fretta per concentrarsi sulla semifinale che attende i nerazzurri in serata contro la Roma. I veri problemi per il tecnico brasiliano arrivano nella scelta della formazione con molti indisponibili, chi per infortunio chi per squalifica. Punto primo: la difesa dovrà essere rivoluzionata, viste le indisponibilità di Ranocchia squalificato, Cordoba operato e Samuel in fase di recupero. Le possibilità sono lo spostamento di Chivu al centro o l’utilizzo di Materazzi che contro la Fiorentina non ha disputato una cattiva gara. Punto secondo: il centrocampo è il reparto più deficitario viste le assenze di big del calibro di Sneijder e Stankovic. Quindi possibile modulo con Coutinho trequartista. Recupera ed è disponibile Thiago Motta. Punto terzo: l’attacco con il rebus dell’uomo da scegliere per fare coppia con Eto’o. Pazzini è una garanzia, ma Milito ha bisogno di giocare ed è sicuramente più fresco, e forse con la voglia di tornare a segnare un gol come quello che regalò la coppa all’Inter lo scorso anno proprio contro la Roma. In sintesi: Julio cesar tra i pali, Maicon, Chivu (Materazzi), Lucio e Nagatomo in difesa, centrocampo a quattro con Cambiasso, Zanetti (che festeggerà le 1000 partite), Thiago Motta e Coutinho (in alternativa Pandev), con la coppia offensiva Eto’o Pazzini (Milito).

    ROMA – In casa giallorossa c’è bisogno di questa vittoria, per centrare una finale che varrebbe oro. Le delusioni stagionali potrebbero essere superate con la conquista di questa Coppa, che andrebbe a portare i giallorossi a quota 10 trofei e con il diritto di poter esibire sulla maglia una stella d’argento. Mica poco. Le motivazioni non mancano di certo, ma Montella dovrà nuovamente fare a meno del suo capitano e giocatore inamovibile Francesco Totti, che proprio questa sera sconta l’ultimo turno di squalifica rimediato per il calcione rifilato a Balotelli. Largo a Borriello dunque che sarà il punto centrale dell’attacco. Guai anche in difesa dove è arrivata l’indisponibilità di Cassetti  per infortunio (distorsione alla caviglia destra), quindi al suo posto Montella dovrebbe lasciare spazio a Rosi. Centrocampo ritrovato con il rientro di De Rossi e Perrotta (entrambi squalificati in campionato), ma con l’assenza di Taddei squalificato e l’infortunio di Brighi. Spazio dunque al montenegrino Vucinic o in caso di pace fatta con il tecnico dovrebbe giocare il talento francese Menez. Quindi la difesa dovrebbe vedere Burdisso e Juan centrali con Riise e Rosi sulle fasce. Centrocampo con la coppia Pizzarro-De Rossi arretrati, e Simplicio Vucinic (o Menez in alternativa) e Perrotta a supporto dell’unica punta Marco Borriello.

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Coutinho; Pazzini, Eto’o.
    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Samuel, Kharja, Mariga, Pandev, Milito
    Allenatore: Leonardo.

    ROMA (4-2-3-1): Doni; Rosi, N. Burdisso, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Perrotta, Simplicio, Vucinic; Borriello.
    A disposizione: Lobont, G. Burdisso, Castellini, Loria, Greco, Menez, Caprari.
    Allenatore: Montella

  • Preziosi: “Boateng al Milan se riscattano Amelia”

    Preziosi: “Boateng al Milan se riscattano Amelia”

    Non è così ben delineata la trattativa che porterà al riscatto totale di Boateng da parte dei rossoneri. Infatti se proprio pochi giorni fa Adriano Galliani aveva lasciato una dichiarazione nella quale parlava di accordo già fatto con Preziosi, sulla base di 7 milioni di euro fissati per il riscatto del ‘Boa’, oggi Enrico Preziosi presidente del Genoa frena la trattativa, parlando di ottimi rapporti con i rossoneri, ma aggiungendo particolari sull’asse Milano – Genova.

    Direttamente dalle pagine della Gazzetta dello Sport, in un’intervista rilasciata a Carlo Laudisa il presidente rossoblu Preziosi ammette l’accordo con il Milan per il riscatto di Boateng: “Adriano ha ragione sulle cifre, ma la nostra stretta di mano non vale solo per Boateng” precisando come “io e Adriano siamo troppo amici per fare affari: non è il caso di litigare. Allora è meglio che mi mandi degli ambasciatori. Li scelga lui.”

    Preziosi aggiunge i particolari dell’incontro con Galliani avvenuto a Rio de Janeiro, precisando come oltre al discorso Boateng in Brasile i due ‘amici’ abbiano parlato anche di altro: “Il passaggio definitivo del ghanese al Milan è legato al contemporaneo riscatto della metà di Amelia per 2,5 milioni. E poi ci sono gli altri ragazzi. A metà ci sono Paloschi, Strasser, Oduamadi, Zigoni e Beretta. Quindi includendo Boateng e Amelia ci sono 7 giocatori in ballo. E’ necessario fare chiarezza.” In totale un giro di affari notevole, come fa notare lo stesso Preziosi parlando di un incasso estivo del Genoa di solo 5 milioni di euro. “Ora vanno fatti un po’ di conti – aggiunge il presidente rossoblu – E io so che Galliani è troppo più bravo di me. Perciò voglio gli ambasciatori.”

    Conferma sul non possibile ritorno di Boateng al Genoa e sul fatto che il giocatore abbia molti estimatori: “Lo so, ma quanti grandi club lo vorrebbero? Per me vale quanto Ranocchia e gli acquirenti non mancano. Sono contento però d’aver portato fortuna al Milan.” Il discorso continua con l’aggiunta di nuovi particolari sulla cifra del riscatto, aumentata in caso di scudetto rossonero, come già aveva precisato Adriano Galliani: “L’idea del milione di bonus per lo scudetto ci venne a Rio – aggiunge Preziosi – Per questo motivo quella sera a San Siro contro il Napoli ci mandammo i baci al gol dei Boateng: erano baci benauguranti.”

    Nel finale di intervista Preziosi parla anche della sponda opposta, citando gli ottimi rapporti con l’Inter e Massimo Moratti, non chiudendo assolutamente la porta ad un possibile ritorno di Diego Milito in rossoblu per la terza volta: “Mi piacerebbe tanto che Milito tornasse al Genoa. Con l’Inter però questo argomento non è mai stato toccato. E Diego ha un contratto lungo con Moratti.”

    Considerando che il bomber nerazzurro non ha avuto una stagione positiva e il suo rendimento è stato nemmeno lontanamente paragonabile all’anno del triplete, in casa nerazzurra stanno seriamente pensando di cedere qualche big dall’ingaggio pesante. Milito sicuramente non avrà più lo stesso mercato estivo (quando il Real e Mourinho erano disposti a versare quasi 20 milioni nelle casse di via Turati) e Moratti e Preziosi potrebbero intavolare realmente una trattativa per un ritorno dell’attaccante argentino e Genoa, in cambio magari di un discorso più ampio su Criscito Kucka e Palacio nella lista dei desideri della squadra interista.

  • Genoa, un sogno chiamato Diego Milito. Il “Principe” pensa al ritorno

    Genoa, un sogno chiamato Diego Milito. Il “Principe” pensa al ritorno

    Il calciomercato è ormai da un po’ di tempo una scienza difficile da spiegare e tutti i sogni che propone possono essere realizzati a patto che ci siano, naturalmente, le giuste condizioni.

    Le condizioni per un ritorno di Diego Milito alla corte del presidente Preziosi ci sono ovviamente tutte, il Principe ha lasciato Genova, sponda rossoblù, con un ricordo indelebile tra i tifosi genoani e lui non ha mai nascosto di voler concludere la sua carriera sotto la lanterna. L’ argentino ha capito da tempo che l’ Inter si sta guardando intorno alla ricerca di un attaccante e con Eto’ o e Pazzini pedine inamovibili, il sacrificato sarà ovviamente lui.

    Sicuramente la sua annata storta non spaventa i tifosi genoani, pronti a ritornare a gridare ad alta voce il nome del Principe ed anche Preziosi ci sta seriamente pensando. Infatti il presidente – re dei giocattoli – ha le pedine giuste per smuovere le acque nerazzurre, una di queste è ovviamente Mimmo Criscito, ma anche Rodrigo Palacio rappresenterebbe un elemento interessante nel modulo tutto fantasia di Leonardo, senza considerare l’ esplosione del giovane Kucka a centrocampo.

  • Inter, Sneijder al Manchester United e Milito all’Arsenal

    Inter, Sneijder al Manchester United e Milito all’Arsenal

    Sembra arrivata l’ ora per l’ Inter di cambiare pagina e di lasciar partire alcuni eroi del “Triplete” dell’ anno scorso. È la premier League che si fa avanti con due delle sue squadre più rappresentative.

    Il Manchester United di Sir Alex è fortemente intenzionato all’ idea Wesley Sneijder e avrebbe offerto la bellezza di 25 milioni di sterline (28 milioni di euro) per il trequartista orange che potrebbe avere delle difficoltà l’ anno prossimo con l’ eventuale arrivo di Ganso. L’ Arsenal di Arsene Wenger ha puntato invece il Principe, Diego Milito che ha vissuto sicuramente una delle stagioni più brutte e sfortunate della sua carriera, dopo le fantastiche prestazioni dell’ era Mourinho. Stando al tabloid “The Sun”, Arsenal e Tottenham sarebbero pronti a contenderselo. Il Principe è attratto dalla Premier League ma vuole anche giocare in Champions, ambizione che, classifica alla mano, favorirebbe i Gunners visto che la squadra di Redknapp al momento è fuori dalle prime quattro.

    Leonardo lascerebbe partire volentieri Milito, Tevez sarebbe un suo degno sostituto ma sull’ olandese la sua eventuale rinuncia sarebbe accettata esclusivamente qualora approdasse alla Pinetina il tanto atteso e conteso brasiliano Ganso.

  • Inter, Rifondazione o Ristrutturazione? Milito, J.Cesar e Sneijder in partenza

    Inter, Rifondazione o Ristrutturazione? Milito, J.Cesar e Sneijder in partenza

    Queste sono le parole chiave che risuonano nell’aria dopo la cocente eliminazione dai quarti di Champions League ad opera di un modesto Schalke 04. Con questa sconfitta, e la cacciata dall’Europa che conta si sancisce la fine di un ciclo di trionfi nerazzurri. Adesso come accadde con Mourinho, quando nonostante le vittorie in terra italica, Moratti pretese il successo nella grande Europa, per far tornare l’Inter sul tetto del mondo,  si rifondò gran parte della squadra. Molti nuovi giocatori arrivarono, e altrettanti ne partirono. Via Ibrahimovic, via Crespo, Cruz e Vieira. Tutti epurati per via dell’età anagrafica.

    La rifondazione fu totale con gli sbarchi a Milano di Lucio per la difesa (dal Bayern Monaco), Thiago Motta dal Genoa e Sneijder in arrivo gli ultimi giorni del mercato estivo direttamente dal Real Madrid. Insieme all’ex blaugrana Thiago Motta dal Genoa arrivò anche il Principe Diego Milito. Il reparto offensivo completamente svuotato di peso aveva bisogno anche di un altro campione così Moratti nell’affare del secolo (col senno di poi) vendette Ibrahimovic al Barcellona per 50 milioni di euro più la contropartita tecnica Samuel Eto’o.

    La rifondazione voluta da Mourinho ebbe l’effetto sperato, inserire campioni e giocatori con buona esperienza internazionale in una squadra che avesse ancora maggiore fame di vittorie, e riuscisse nell’impresa che mancava nella Milano nerazzurra da 45 anni. Sappiamo tutti benissimo come andò a finire la storia.

    Il ciclo nerazzurro si è chiuso ieri sera molto probabilmente. Ora Leonardo e la dirigenza interista  dovranno pensare a finire la stagione in maniera dignitosa sperando nella Coppa Italia e nella difficilissima rimonta scudetto, per poi programmare un mercato estivo che dovrà per forza di cose vedere partire grandi nomi per poter ricostruire una squadra che possa tornare ad essere competitiva.

    CHI VA, CHI VIENE

    PORTIERE- Julio Cesar come si sa ha molto mercato in Premier League, soprattutto è evidente il corteggiamento del Manchester United da parte di Sir Alex Ferguson. L’Inter se decidesse di privarsi del portierone brasiliano avrebbe già la soluzione in casa con il trasferimento di Viviano dal Bologna.

    DIFESA- Il reparto che nella scorsa stagione ha permesso all’Inter di vincere praticamente tutto quest’anno ha fatto acqua da tutte le parti ed è stato forse l’elemento più critico della gestione Leonardo. Lucio Samuel e Ranocchia sono gli intoccabili. Santon dovrebbe tornare alla base finito il prestito con il Cesena, e Nagatomo dovrebbe tranquillimente essere riscattato. Cordoba e Materazzi ormai non trovano più spazio e quindi potrebbero prendere in considerazioni altre ipotesi. Chivu non hai mai convinto in questa stagione e quindi rimane in dubbio. Per Maicon si aspettano altri assalti spagnoli quest’estate, ma sicuramente a minori cifre. Se parte il brasiliano potrebbe arrivare Kolarov dal City.

    CENTROCAMPO- Sneijder è il sogno proibito del Manchester United che insieme a J.Cesar sogna il giocatore olandese e sarebbe disposto a fare pazzie per averlo alla corte di Ferguson. Moratti deve prendere una decisione se tenerlo o monetizzare dall’eventuale partenza del gioiello nerazzurro. Cambiasso Stankovic e Zanetti continueranno a guidare la mediana di gioco, ma la loro età  fa riflettere come in questo reparto ci sia più bisogno che altrove di forze fresche. In estate vedremo se le offensive nerazzurre per Montolivo o per Poli saranno davvero decisive. Senza dimenticare il mercato estero con l’idea Shain del Borussia, o i sogni proibiti Fabregas e Schweinsteiger.

    ATTACCO- Rivoluzione totale, con gli unici intoccabili Eto’o e Pazzini. Pandev non ha convinto come nello scorso anno e gli estimatori in terra tedesca soprattutto al Bayern Monaco non mancano. Coutinho è la dimostrazione che nel calcio moderno non basta la tecnica ma è fondamentale anche il fisico, quindi probabilmente andrà in prestito per farsi le ossa. Anche la posizione di Milito non è così salda, e se Mourinho chiamasse di nuovo dal Real siamo sicuri che Moratti chiuderebbe la porta come nella passata stagione? C’è anche un’ipotesi di un clamoroso ritorno a Genoa per lui, sempre nel cuore dei tifosi del Grifone. In entrata sarà un’estate caldissima per il mercato nerazzurro, con i nomi di Sanchez dall’Udinese, pallino del presidente Moratti, e Tevez in rotta con Mancini e verso l’addio al Manchester City.

  • Pagelle Schalke Inter: Raul leggenda, Sneijder smarrito

    Pagelle Schalke Inter: Raul leggenda, Sneijder smarrito

    Pagelle Inter

    Eto’o 5,5 voleva segnare due gol per battere il record di reti segnate in una singola edizione di Champions League (10) appartenente a Adriano, ma praticamente è innocuo come una mosca, che gironzola e da fastidio alla difesa tedesca senza arrecare danni. Da lui ci si aspettava sicuramente di più, soprattutto perché dal suo lungo digiuno dal gol arrivano inevitabilmente anche i peggiori risultati stagionali della squadra. Da ritrovare e in fretta.

    Milito 5 A.A.A cercasi eroe di Madrid disperatamente. Avvistato l’ultima volta il 22 maggio, chiedere a Van Buyten. Recuperato dall’infortunio, ma non nella brillantezza. Sicuramente è stato servito male, ma c’è stato poco movimento e poca intesa con i compagni. Sembrava un pesce fuor d’acqua. Mai determinante. Spento.

    Lucio 5,5 Si cercava la tranquillità difensiva con il suo ritorno ma così non è stato. Ha tolto le castagne dal fuoco in diverse occasioni evitando un passivo peggiore e ridimensionando Edu che all’andata sembrava agli occhi degli addetti ai lavori un nuovo Ronaldo. Ma ha anche lui le sue colpe nella debacle nerazzurra quando sul primo gol lascia un’autostrada a Raul.

    Nagatomo 6,5 Non delude, mettendo sul piatto una buona prestazione, fatta di corsa e tanta buona volontà. Per la precisione nei cross e negli assist chiedere ad altri. Corre come un forsennato e non si fa sorprendere sulla sua fascia ne da Uchida, ne da Edu. Forse all’andata sarebbe stato utile averlo in campo.

    Sneijder 4,5 è lui il vero grande assente questa sera. Doveva innescare le punte e creare il legame tra il centrocampo e l’attacco. Praticamente sbaglia un quantitativo innumerevole di palloni e si intestardisce troppo spesso in azioni personali che non portano a nulla. Le sirene del Manchester United si faranno sentire in estate?

    Maicon 5,5 Il terzino destro più forte al mondo. Chi Dani Alves? Maicon sta vistosamente calando, e stasera c’è un’ulteriore conferma, in una partita dove fa su e giù sulla propria fascia senza essere una sola volta preciso nei cross. Non gli riesce un dribbling o un inserimento, e nel primo tempo quando ha la palla del possibile vantaggio non la impatta facendosi anticipare da Neuer perché in ritardo. Nella speranza che sia solo un calo fisico andrebbe fatto riposare per fargli ritrovare la giusta benzina nelle gambe per lo sprint finale.

    Pagelle Schalke

    Baumjohann 6,5 Recupera palloni e sa sempre quello che fare con la palla al piede. Inserimenti perfetti e gli manca pochissimo per fare gol quando si fa anticipare da Julio Cesar nella ripresa. Un appunto: età anagrafica 24 anni! È un giocatore da tenere d’occhio in prospettiva futura.

    Raul 7,5 Immenso. Come l’araba fenice, lui abbandona il Real e risorge nello Schalke 04, dove vive la sua migliore primavera in terra tedesca. 72 gol nelle competizioni europee, per un giocatore che ha steso l’Inter prima a San Siro per poi ribadire chi fosse il padrone di casa nella Veltins Arena. Tra tutti i milanisti del mondo forse l’unico a non tifare Schalke stasera era proprio Pippo Inzaghi, staccato ancora una volta da Raul nei centri europei. L’Inter se avesse vinto sarebbe entrata nella storia. Lui c’è già!

    Howedes 7 il giocatore che non t’aspetti. È lui che dovrebbe contenere un mostro sacro come Eto’o, e ad appena 23 anni senza paura ti tira fuori una prestazione magistrale. Un piccolo neo sull’azione del gol interista, quando in area pasticcia come tutta la difesa dello Schalke. Poi si inventa goleador e segna addirittura due gol, dove il primo gli viene annullato per un fuorigioco dubbio, e il secondo lo segna con una cattiveria da grande attaccante. Parte un bolide che sembra voler dire “valla a prende mo Julio!!”

    Neuer 7 Buona la sua partita come all’andata. Chiude lo specchio della porta nei momenti che contano: sul tiro di Stankovic e sugli anticipi perfetti sui palloni alti. L’area piccola con lui diventa no fly zone. Incolpevole sul gol di Thiago Motta.

    Metzelder 7 Lo avevano definito un giocatore legnoso, ma stasera è decisivo in diverse occasioni. È un pessimo cliente per Milito e per Eto’o. Randella pesante e chiude ogni pertugio evitando le azioni pericolose sul nascere, con la conseguenza che la manovra offensiva nerazzurra è sterile. Ruvido ma efficace.

  • Schalke – Inter: Probabili formazioni. Per entrare nella storia

    Schalke – Inter: Probabili formazioni. Per entrare nella storia

    A volte il calcio non ti concede una possibilità di rivincita dopo sonore sconfitte. Non è così per Leonardo e per l’Inter che dopo aver praticamente regalato l’andata ( e molto probabilmente anche la qualificazione alle semifinali di Champions League) allo Schalke 04 perdendo in casa per 5 a 2, hanno l’opportunità e la speranza di poter cancellare quella partita, riuscendo a realizzare un’impresa sportiva impossibile solo vincendo 4 a 0 questa sera in casa del nemico. Sarà la appunto la Mission Impossible della Pazza Inter, che dovrà quantomeno onorare il titolo di Campione d’Europa in carica, credere nell’irrealizzabile e farsi trascinare dal talento e dalla voglia di rivincita dei suoi campioni.

    Eto’o, il re di queste notti europee, ‘mister Champions League’ vorrà prima di tutto rompere il digiuno personale che dura da 415 minuti, (quattro gare con Lecce, Milan, Schalke e Chievo) e al tempo stesso abbattere il record detenuto da Adriano di goleador con 10 reti segnate in una singola edizione del torneo nell’annata 2004/2005. Considerando che l’attaccante del Camerun è a quota 8, il traguardo non è impossibile. Stessa voglia di segnare anche per Milito che realizzando una rete questa sera arriverebbe a quota 100 gol con le maglie delle squadre italiane. Le motivazioni per gli attaccanti non mancano di certo.

    Vediamo nel dettaglio come scenderanno in campo le due squadre questa sera alle ore 20 e 45:

    Leonardo visti i pessimi risultati ottenuti con il modulo 4-2 fantasia, e il tridente, stasera torna al classico rombo di centrocampo tanto odiato da Benitez e idolatrato da Mourinho. La scelta tattica nasce dalla necessità di dare più equilibrio ad una squadra che ha troppo spesso lasciato il reparto difensivo scoperto e isolato, senza la giusta protezione degli uomini di centrocampo. Stasera la parola d’ordine prima di fare gol deve essere non subirne! Perché prendere un gol significherebbe rinunciare anche al sogno della rimonta impossibile. Equilibro e concentrazione sono le componenti essenziali per riuscire nell’impresa. L’Inter quindi dovrebbe scendere in campo con Julio Cesar tra i pali, una difesa a quattro con il ritorno di Lucio al centro per dare sicurezza ad un reparto  fin troppo simile a una groviera negli ultimi impegni, accompagnato da Ranocchia al centro e Nagatomo e Maicon sulle fasce. Centrocampo robusto per evitare di sbilanciarsi, con Cambiasso davanti la difesa,  affiancato da Stankovic (in ballottaggio con Thiago Motta) e capitan Zanetti con il duplice compito offensivo difensivo. Più avanzato l’olandese Sneijder come innesco per il tandem offensivo Milito Eto’o.

     

    Rangnick il tecnico dello Schalke 04 non si fida dei nerazzurri e parla dell’approccio alla sfida di stasera in questo modo: “La gara di andata? Era il primo tempo, non mi sento qualificato. Anche contro il Chievo l’Inter era vulnerabile in difesa, quindi dobbiamo approfittarne, avremo il solito spirito offensivo”.

    Per quanto riguarda la formazione Rangnick dovrebbe schierare la stessa dell’andata con l’unica eccezione di Farfan, indisponibile per squalifica, lanciando dal primo minuto al suo posto il giovanissimo 17enne Draxler (famoso per aver segnato un gol che ha qualificato lo Schalke nella Coppa di Lega). Nel dettaglio tra i pali Neuer, linea difensiva con Matip (autore del primo gol a San Siro) Howedes, Sarpei e Uchida ai lati. Baumjohann, Jurado, Papadopoulos e Draxler il quartetto di centrocampo e l’evergreen Raul affiancato dalla rivelazione Edu a completare l’attacco.

    PROBABILI FORMAZIONI:

    SCHALKE 04 (4-4-2): Neuer; Uchida, Howedes, Matip, Sarpei; Draxler, Papadopoulos, Jurado, Baumjohann; Raùl, Edu.
    A disposizione
    : Schober, Escudero, Schimitz, Charisteas, Hao, Karimi, Metzelder.
    Allenatore
    : Rangnick
    INTER (4-3-1-2)
    : Julio Cesar, Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Eto’o, Milito.
    A
    disposizione: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Thiago Motta, Kharja, Pandev, Coutinho.
    Allenatore
    : Leonardo

    SCHALKE – INTER, 4 MOTIVI PER CREDERCI

  • Inter, Moratti ma chi deve andare via?

    Inter, Moratti ma chi deve andare via?

    C’e’ aria di smobilitazione generale dopo la debacle fornita dal club del patron Massimo Moratti nelle ultime due partite, importantissime che hanno deciso sia il campionato che la Champions League.

    Molti giocatori risultano essere avanti con l’ età ma soprattutto vi è la sensazione che le tante vittorie abbiamo appagato i tanti campioni nerazzurri e quindi, con ogni probabilità, insieme alla rifondazione giallorossa guidata da Di Benedetto, ci sarà anche quella interista.

    In attacco probabile partenza per Diego Milito, forse l’ errore più eclatante di Branca che invece di lasciarlo partire alla corte del Real Madrid dopo le esternazione imbarazzanti nemmeno 5 minuti dopo aver vinto la Champions decise addirittura di proporgli un comunque meritato aumento. Stesso discorso per Maicon che dovrebbe partire per lasciare spazio definitivamente al baby prodigio, forse ritrovato a Cesena, Davide Santon ma anche con l’ opzione Criscito sempre d’ attualità. Partiranno sicuramente Cordoba e Materazzi, mentre per Chivu tutto sarà rimandato alla decisione del rumeno su dove vorrà giocare, visto che il suo desiderio di tornare al centro della difesa sarà spento dalla coppia Ranocchia – Samuel.

    Anche in porta si cambia, Julio Cesar partirà per lasciare spazio a Viviano che è di proprietà dell’ Inter e che ormai risulta essere pronto per una grande squadra dopo le ottime prestazioni a Bologna, forse anche Snejder potrebbe fare le valigie per lasciare spazio al sogno proibito di Moratti che risponde al nome di Cesc Fabregas.

    Le conferme saranno ovviamente per Eto’o, Pazzini, Ranocchia, Samuel più la vecchia guardia, ma tutto potrebbe essere stravolto dal possibile addio di Leonardo che si è dimostrato molto abile a curare la fase offensiva ma che ha distrutto tutto nella scriteriata serata di martedì contro lo Schalke 04, dimostratosi inadatto a preparare la fase difensiva.

  • Pagelle Schalke-Inter: Milito Principe? Raul Re!

    Pagelle Schalke-Inter: Milito Principe? Raul Re!

    Pagelle Inter

    Stankovic 6,5 27 secondi e segna un gol capolavoro, come già aveva fatto a Genoa nello scorso campionato calciando al volo da 50 metri e beffando il portiere. Non ha specifiche colpe nella disfatta nerazzurra perché la sua partita non dura nemmeno un tempo. Costretto ad uscire al 25’ del primo tempo per una botta rimediata in un contrasto di gioco. Unico neo, sul primo gol tedesco quando in area lascia libero di colpire di testa il centrale dello Schalke Papadopoulos.

    Chivu 3 Dopo una buona prestazione da centrale per sostituire Lucio contro il Lecce si spegne prima nel derby e stasera contro lo Schalke. Colpevole senza giustificazioni. Nel secondo gol subito invece di chiudere con una diagonale difensiva su Edu, si avvicina a Ranocchia lasciando tutto lo spazio possibile all’attaccante brasiliano per avanzare e tirare. Dormita generale insieme a Ranocchia sul gol di Raul e follia agonistica al 17’ del secondo tempo quando già ammonito si fa espellere per un fallo tattico lasciando la squadra in 10. Blackout totale

    Ranocchia 4 Era stato definito il nuovo Nesta, il futuro dell’Inter nel reparto difensivo. Ma senza il tutor Lucio va completamente in bambola in una serataccia per lui.  Non bastassero i gol di Raul e Edu da una mano ai tedeschi con un autogol evitabile con una scivolata in area per evitare un cross dalla fascia. Accusa il contraccolpo e si spegne sull’azione del gol di Raul. Nel finale dovrebbe fermare Edu e invece spalle alla porta gli concede senza troppa difficoltà il tiro che mette fine alla corsa in Champions nerazzurra. Notte fonda.

    Eto’o 5 Dopo l’errore contro il Milan ci saremmo aspettati il riscatto del Re Leone, perché lui in queste partite da il meglio di se e si esalta. La voglia e la corsa non sono sicuramente mancati. La precisione e il guizzo vincente si invece. Non riesce mai ad essere decisivo, e quando ha l’occasione per riportare l’Inter in vantaggio Neuer gli dice di no. Milito gli ruba la scena, lo Schalke la Champions.

    Milito 6,5 Il principe è sicuramente tornato ai suoi livelli. Dribbling corsa e gol. Ma stasera serviva una goleada per passare il turno. Dopo aver riportato l’Inter in vantaggio nel primo tempo si divora l’occasione utile a rimettere i nerazzurri in corsa nella ripresa. Stop impossibile e tiro facile, con palla che finisce a lato di un soffio. Non gli si poteva chiedere di più dopo due mesi di assenza. Un appunto: se Milito è il principe d’Europa il re stasera è Raul.

    Pagelle Schalke 04

    Neuer 7 Il suo allenatore l’aveva definito uno dei migliori portieri al mondo. Passano 27 secondi e con l’uscita a valanga su Milito e il gol subito iniziano a venire i dubbi su un’affermazione tale. Ma nella ripresa con la splendida parata su Eto’o blocca il risultato sul 2 a 2 in un momento cruciale. Poche parate ma comunque decisivo.

    Jurado7,5 Stasera lo spagnolo fa il bello e cattivo tempo a centrocampo. Fa saltare tutti gli schemi tattici predisposti da Leonardo e serve assist splendidi ai compagni. È sempre lui a creare la superiorità numerica e a mettere in evidente difficoltà la retroguardia interista. Sua la paternità dell’autogol di Ranocchia, nato appunto da un suo traversone al centro dell’area.

    Edu 8 Due gol all’Inter a San Siro nemmeno se li sognava. E invece esce da Milano come un eroe, con una prestazione perfetta. Caparbio e testardo nel primo gol, dove mette in mostra la sua velocità e al tempo stesso la forza fisica anticipando Chivu sulla ribattuta di Julio Cesar. Non bastasse concede il bis ridicolizzando Ranocchia e spegnendo ogni sogno interista realizzando il gol del 5 a 2 spalle alla porta con un gran tiro a giro. Devastante

    Raul 7 71 gol nelle coppe europee, + 1 su Pippo Inzaghi proprio nello stadio del nemico. C’è da aggiungere altro? Gli capita l’occasione giusta e lui non sbaglia come un cecchino. Lascia il Real, e arriva allo Schalke per dimostrare che ha ancora tanto da dimostrare. Lascia il segno!

    IL COMMENTO DELLA PARTITA