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  • Verso Inter Juventus: Moratti e Paolillo “rigori contro? Trend fastidioso”

    Verso Inter Juventus: Moratti e Paolillo “rigori contro? Trend fastidioso”

    Il day after il pareggio in trasferta contro l’Atalanta è meno amaro rispetto a quello che la classifica mostra con un’Inter ferma a 8 punti. Dopo le prime timide proteste da parte di Ranieri che l’ha messa sul ridere evitando una polemica forte sul quinto rigore in otto partite disputate, è arrivata una risposta più decisa da parte dell’amministratore delegato nerazzurro Ernesto Paolillo, che ha voluto far sentire la sua voce ai microfoni di Inter Channel senza alzare troppo i toni:

    Massimo Moratti | ©Claudio Villa/Getty Images
    C’è però amarezza dal fatto che ormai quando c’è un rigore dubbio contro di noi viene sempre dato. Siamo al quinto in otto partite, di questi netti mi sembra non ce ne fosse neanche uno. Troppa superficialità su episodi che andrebbero valutati con più attenzione, oggi per esempio l’arbitro non lo aveva dato ma l’assistente gli ha fatto cambiare idea. Io rispetto la classe arbitrale e non credo ci sia un disegno contro di noi, niente di così grosso o macchinoso, ma credo che la classe arbitrale psicologicamente pensa di dover dare i rigori dubbi sempre contro l’Inter, perché magari non darlo gli fa credere di aver omesso qualcosa, mentre a darlo non succede niente” MORATTI PENSIERO-Lo stesso presidente nerazzurro intervistato questa mattina dai cronisti presenti sotto i suoi uffici della Sara ha voluto commentare in maniera pacata l’arbitraggio di ieri sera, senza lesinare l’evidenza di un trend particolare sui rigori assegnati a sfavore: “Valeri è un bravissimo arbitro, è stato certamente casuale: ma insomma, cinque rigori in nove gare contro di noi cominciano a diventare fastidiosi”. Analizzando il match di ieri non solo dal punto di vista arbitrale, ma sotto l’aspetto del gioco espresso, il numero uno nerazzurro non si dice insoddisfatto, ma punzecchia il principe Milito con una dichiarazione che sicuramente il bomber argentino non apprezzerà in particolar modo: “La squadra mi è piaciuta,  non posso dire che i singoli calciatori abbiano giocato male, ci sono stati piccoli errori ma stiamo crescendo. Solo Milito non mi è sembrato in gran forma. La squadra ha pressato tanto, ha tenuto palla ma è mancata la finalizzazione”. L’imminente sfida di sabato contro i rivali storici della Juventus rappresenta un’occasione unica per rilanciarsi in classifica e per la voglia di rivalsa e riscatto. Moratti frena gli entusiasmi parlando di un match da giocare guardando solo ai 3 punti in palio: “Non è la partita del riscatto; sarà una bella partita, ma nessuno cercherà riscatti, né da una parte né dall’altra. Da parte nostra c’è solo voglia di giocare, malgrado ci siano in palio punti importanti per entrambe le squadre”. INTER JUVENTUS– Cosa rappresenta realmente questa sfida? Ci sono ben oltre i 3 punti in palio per il vincitore e questo lo sanno tutti. Ranieri vorrà “vendicarsi” con la sua ex dirigenza per averlo fatto fuori dopo un secondo posto e un campionato più che dignitoso. La Juventus invece vorrà dimostrare di non essere tornata la capolista per puro caso in classifica, battendo i nerazzurri e demolendo in questo modo ogni ambizione di scudetto interista, affossando ulteriormente la squadra di Ranieri in classifica. Ovviamente è l’Inter a partire da sfavorita dopo aver rosicchiato qualche punticino qua e là senza convincere mai nel gioco espresso, con una Juventus che all’opposto ha dimostrato grazie a Conte di riuscire a trovare i risultati esprimendo anche un bel calcio giocato. Le assenze di Julio Cesar e Buffon peseranno in maniera inevitabile su una sfida che dimostrerà quanto la voglia di rivalsa di entrambe le squadre possa essere determinante per superare le difficoltà e essere utile alla conquista della vittoria. Dichiarazioni tratte da Fc Inter News. it

  • Atalanta-Inter, le pagelle. Moralez stellare, Milito bocciato

    Atalanta-Inter, le pagelle. Moralez stellare, Milito bocciato

    Inter spuntata sarebbe il titolo perfetto, perché davanti davvero è una fatica enorme riuscire a segnare. Se contro il Chievo il gol era arrivato su calcio d’angolo e grazie alla zuccata di Thiago Motta, stasera contro una buona Atalanta corta e veloce nelle ripartenze, si è palesata in maniera evidente l’assenza di Milito nonostante abbia giocato. L’argentino non è più lo stesso giocatore di due stagioni fa e l’ingresso di Pazzini nel finale non è servito a smuovere un attacco fin troppo sterile. Manovra lenta e fin troppo prevedibile per i nerazzurri che senza gli inserimenti dei centrocampisti non hanno creato quasi nulla. Classifica alla mano, con 8 punti, parlare ancora di scudetto potrebbe sembrare ridicolo. La strada si fa sempre più in salita , considerando come già sabato la sfida con la Juve potrebbe rappresentare uno spartiacque della stagione nerazzurra. Diverso il discorso per l’Atalanta che ha meritato il pareggio e ha sfiorato l’impresa, non riuscita, solo grazie al miracolo di Castellazzi sul rigore calciato da Denis.

    Maxi Moralez |©Valerio Pennicino/Getty Images
    Pagelle Atalanta Maxi Moralez 7 Piccola peste! Devastante con le sue accelerazioni fa girare la testa a tutta la difesa interista, facendo sbandare prima Lucio, poi Chivu diventando una vera e propria spina del fianco per la retroguardia nerazzurra. Suo l’assist vincente per il gol di Denis. Acquistato dal Velez Sarsfeld era il compagno di squadra di Alvarez. La domanda è lecita ma gli osservatori dell’Inter dov’erano? Denis 6 Nonostante realizzi la rete che riporta i suoi sul punteggio di 1 a 1, non brilla particolarmente. La rete del pareggio è in complicità con Chivu che in maniera decisamente assurda dimentica la marcatura e lo lascia libero di staccare in piena area. Il ‘Tanke’ colpisce di testa e beffa Julio Cesar infilando la palla nell’angolo basso. Nel finale ha l’occasione di portare i suoi in vantaggio, assumendosi la responsabilità di calciare il rigore conquistato da Marilungo, ma non ha la giusta freddezza e calciando centrale si fa murare il tiro da Castellazzi. Cigarini 6 Torna a brillare dopo le non felici esperienze con il Napoli e con il Siviglia nel centrocampo dell’Atalanta, prendendo le chiavi del gioco e dettando i tempi di inserimento di tutti i suoi compagni di reparto. Geometra a tutti gli effetti! Schelotto 6,5 Tanta corsa e tanta sostanza in mezzo al campo, tirando fuori una prestazione da leone facendo a sportellate per 90 minuti contro un velocissimo Nagatomo. Si conferma un giocatore in fase di miglioramento dopo l’esperienza a Cesena. Pagelle Inter Castellazzi 7 Entra per sostituire l’infortunato Julio Cesar e diventa il migliore in campo dei suoi risultando più che decisivo sul risultato finale. Prima toglie un pericolosissimo pallone sotto il sette da un tiro di Bonaventura, poi nel finale dopo l’ennesimo rigore assegnato contro l’Inter riesce a negare il gol a Denis deviando il pallone con il piede mentre si tuffa dal lato opposto. Chivu 5 Dopo l’ottima prestazione contro il Chievo torna a far parlare (male stavolta) di sé per la pessima prestazione. Completamente fuori tempo sull’azione del gol di Denis si dimentica la marcatura sull’argentino lasciandolo libero di punire Julio Cesar. Nel finale cercando di fermare Marilungo in un contatto molto dubbio butta giù in area l’attaccante atalantino, concedendo il penalty ai bergamaschi. Sneijder 6 Non riesce a entrare perfettamente in partita come dovrebbe, ma quando può è l’unico a movimentare la manovra offensiva nerazzurra, ed è proprio dai suoi piedi che nasce il gol del vantaggio interista. Ringrazia Cigarini e torna a fare il suo mestiere da trequartista. Per la sua sostituzione nel secondo tempo chiedere a Ranieri. Milito 5 Il principe si è trasformato in un ranocchio seguendo in maniera opposta la favola. Involuzione totale per il bomber argentino che viene servito poco e male, non riuscendo mai a trovare un guizzo vincente  e risultando un oggetto non identificato nell’attacco nerazzurro. Nel finale, gli capita una palla gol clamorosa che colpisce di petto invece che di testa, facendo schizzare il pallone sopra la traversa. Il posto da titolare contro la Juventus sembra essere più lontano.

  • Inter un pari thrilling, Atalanta ancora bestia nera

    Inter un pari thrilling, Atalanta ancora bestia nera

    Passo indietro per l’Inter di Ranieri che mostra evidenti limiti in zona offensiva e torna a prendere gol, evidenziando nuovamente le insicurezze difensive scacciate contro il Chievo e il Lille. L’immagine della partita è la faccia sconsolata di Milito che passa tutto il primo tempo senza toccare un pallone patendo la solitudine in attacco. Nel secondo tempo c’è stata poca reazione e i cambi di Sneijder e Zarate migliori in campo fino a quel momento sono davvero una scelta strana da parte di Ranieri. 8 punti in classifica sono davvero un brutto segnale, soprattutto in vista della sfida di sabato contro la Juventus.
    Denis spreca il rigore della vittoria | ©Getty Images

    La sintesi della partita nel dettaglio:

    Tutti rispettati i pronostici relativi alle formazioni, con Ranieri che si affida ad un turn over nella sua forma più leggera scegliendo gli stessi giocatori della sfida contro il Chievo per la linea difensiva e cambiando qualcosina in mediana dove Stankovic supera Obi nelle gerarchie, con Thiago Motta a riposo. Avanti spazio a Milito come annunciato, in coppia con Zarate, mentre Pazzini parte dalla panchina. Nessuna sorpresa nemmeno per Colantuono che schiera l’undici previsto in partenza affidandosi alle giocate del duo argentino Moralez-Denis.

    PRIMO TEMPO- Novità nello schieramento nerazzurro di Ranieri con Cambiasso che si schiera sul centrosinistra e Stankovic che prende il suo posto davanti alla difesa. Buona partenza dell’Atalanta nei primissimi minuti sfruttando le accelerazioni sull’asse destro di Schelotto e Moralez riuscendo a mettere in difficoltà la difesa interista. Troppo compassata la manovra dell’Inter che avanza utilizzando un lungo possesso palla che permette agli uomini di Colantuono di riorganizzare la linea difensiva e rendere inefficaci le avanzate di Milito e soci. Continua il buon momento dell’Atalanta che si affaccia con pericolosità nei pressi dell’area nerazzurra con una buona trama di gioco, mentre l’Inter continua ad essere molto timida. È proprio nel momento peggiore che l’Inter passa in vantaggio con un pizzico di fortuna su una conclusione dal limite dell’area di Sneijder. L’olandese al minuto 32’ calcia e trova la deviazione decisiva di Cigarini che mette fuori tempo Consigli, la palla colpisce il palo e supera la linea della porta. Arriva la doccia fredda per l’Inter al 45’ sul finale del primo tempo con un colpo di testa di Denis che lasciato troppo libero di Chivu piazza il pallone nell’angolo basso anticipando Julio Cesar e portando la partita sul 1 a 1. Squadre a riposo sul pari.

    SECONDO TEMPO- Novità tra i pali per l’Inter con Julio Cesar che avverte un problema muscolare all’adduttore sinistro e viene quindi sostituito da Castellazzi. Bello spunto di Zarate al 15’ su un’azione personale quando dopo una serie di dribbling trova il pertugio per far partire un bel tiro sul quale Consigli arriva deviando la palla in calcio d’angolo. Semina il panico Maxi Moralez al 17’ fintando di tirare manda fuori tempo Lucio, mettendo a meno di un metro dalla porta un tiro cross sul quale non arriva nessuno per il tap-in vincente. Quantomeno strani i cambi di Ranieri che scegli di sostituire Sneijder con Pazzini e Zarate con Obi. Cambiasso avanza e il nigeriano prende il suo posto, lasciando l’argentino libero da marcature cercando con maggiore intensità gli inserimenti. Occasionissima per Milito al 32’ su una bellissima azione sull’asse Stankovic Maicon, con il brasiliano che serve un cross perfetto per l’argentino che invece di schiacciare di testa essendo troppo avanti con il corpo colpisce di petto e manda la palla alta sopra la traversa. Succede l’imprevedibile al 44’ quando c’è un dubbio contatto tra Marilungo e Chivu in area nerazzurra, con l’arbitro che assegna il quinto rigore stagionale contro l’Inter. Denis dal dischetto calcia centrale e Castellazzi con il piede riesce a parargli il tiro mantenendo la rete inviolata. Nessuna reazione dell’Inter, passano i 4 minuti di recupero e Valeri manda tutti negli spogliatoi con il risultato di 1 a 1 che assolutamente non fa sorridere l’Inter.

  • Atalanta-Inter, probabili formazioni. Milito in cerca di riscatto

    Atalanta-Inter, probabili formazioni. Milito in cerca di riscatto

    Nemmeno tre giorni dopo la partita con il Chievo l’Inter guidata da Ranieri si rituffa nella scalata alla parte alta della classifica nella sfida in trasferta contro l’Atalanta. La squadra guidata da Colantuono artefice di una partenza più che straordinaria, senza i 6 punti di penalizzazione sarebbe seconda alle spalle dell’Udinese, a testimoniare l’ottimo stato di forma della squadra bergamasca.

    Diego Milito | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images
    Attenzione alle molte insidie che potrebbe rappresentare questa trasferta per gli uomini di Ranieri, che nonostante siano apparsi in condizione fisica e mentale migliore rispetto alle ultime uscite, troveranno un’Atalanta in grande forma con un Maxi Moralez (compagno di squadra di Alvarez ai tempi del Velez Sarfield) scatenato e pronto a dimostrare il suo valore proprio contro i nerazzurri. Guardando al recente passato il campo di Bergamo parla assolutamente a favore dell’Atalanta, dove l’Inter non riesce a vincere dall’annata 2008 (gol di un giovanissimo Balotelli) con l’allora tecnico Roberto Mancini, ricordando la sconfitta subita da Mourinho nella sua prima stagione e il pareggio con recupero di Tiribocchi nella stagione successiva. Trasferta che rappresenta una vera e propria prova del nove per capire se l’Inter possa avere una voce in capitolo prima della sfida con gli eterni rivali della Juventus in programma nel prossimo turno di campionato. ATALANTA – L’Atalanta scenderà in campo per fare risultato senza risparmiarsi cercando le conferme che l’hanno portata ad ottenere questo pirotecnico inizio di campionato.  Il tecnico degli orobici dovrà fare a meno di Thomas Manfredini e Ferreira Pinto, proponendo un modulo che ha portato i nerazzurri ad annullare la pesante penalizzazione (-6punti) e lanciarla subito forte in classifica: il 4-4-1-1. Non ci dovrebbero essere novità per quanto riguarda la probabile formazione da mandare in campo, con Consigli tra i pali, linea a quattro in difesa con Capelli e Lucchini centrali e Masiello e Peluso ad agire sulle corsie laterali. Centrocampo a quattro con Cigarini e Padoin a dettare i tempi e Bonaventura e Schelotto sulle fasce per impensierire la difesa nerazzurra. Ad agire da seconda punta c’è il giocatore del momento Maxi Moralez, già idolo dei tifosi con le sue ultime prestazioni, alle spalle della punta ex Udinese e Napoli German Denis, in vena di gol pesanti. INTER – Ranieri alle prese con la lunghissima lista degli infortunati e indisponibili (Ranocchia, Samuel, Forlan e Coutinho per citarne alcuni) dovrà per causa di forza maggiore far rifiatare alcuni giocatori in vista della prossima sfida casalinga contro la Juventus. Logico pensare che sia arrivato il momento del turnover, nella sua formula ‘light’. Spazio dunque a quei giocatori meno utilizzati, nella speranza che sappiano trasformare il malumore o il malcontento della panchina nella giusta forza agonistica di rivalsa. Il bomber argentino Diego Milito dopo le ultime esclusioni e i malumori per la panchina, ha proprio contro i bergamaschi l’occasione di tornare ad essere considerato come una prima scelta e guadagnarsi un posto da titolare contro i bianconeri. Discorso opposto per chi ha giocato tanto e dovrebbe tirare un po’ il fiato accomodandosi in panchina, come Cambiasso utilizzato praticamente senza sosta e che oggi probabilmente lascerà spazio al giovane Obi. Nel dettaglio la formazione dovrebbe vedere tra i pali Julio Cesar supportato dalla nuova coppia di centrali ormai rodata Lucio e Chivu, con Maicon in splendida forma sulla destra e Nagatomo a sinistra. Centrocampo con Obi, Stankovic al posto di Thiago Motta, Zanetti e nel ruolo di trequartista l’insostituibile Sneijder. Attacco con Milito lanciatissimo da titolare in coppia con Zarate. Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Masiello, Lucchini, Capelli, Peluso, Schelotto, Cigarini, Padoin, Bonaventura, Moralez, Denis. A disp.: Frezzolini, Bellini, Carmona, Brighi, Marilungo, Tiribocchi, Gabbiadini. All.: Colantuono Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo, Javier Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Sneijder, Zarate, Milito. A disp.: Castellazzi, Cordoba, Jonathan, Obi, Thiago Motta, Alvarez, Pazzini. All.: Ranieri

  • Inter contro l’Atalanta esame verità. Ranieri rilancia Milito

    Inter contro l’Atalanta esame verità. Ranieri rilancia Milito

    Due vittorie consecutive senza subire una rete sono un buon punto di ripartenza per l’Inter e per Ranieri ma per capire se il peggio è passato bisogna aspettare test ancora più probanti e la ricerca della continuità. Indubbiamente i ritorni di Thiago Motta e Sneijder hanno dato qualità al centrocampo, cosi come un Chivu dinamico e tonico ha rivitalizzato il blocco difensivo nerazzurro, di contro però la manovra appare sempre compassata e le scelte di Ranieri durante la partita sono sempre conservative con la squadra che finisce imbottita di incontristi e difensori intenta solo a difendersi.

    Claudio Ranieri | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    E’ inutile fare gli schizzinosi, vincere era fondamentale e seppur la gestione non è stata limpidissima per il momento non fa nulla già domani sera però Sneijder e compagni avranno di fronte un avversario in salute pronto a vender cara la pelle e accentuare le difficoltà di manovra nerazzurre. L’Atalanta di Colantuno senza la penalizzazione adesso guarderebbe quasi tutti dall’alto posizionandosi solo alle spalle della capolista Udinese. L’undici bergamasco esprime un buon calcio, veloce e fatto di pressing e ripartenze. Proprio questo sistema di gioco potrebbe segnare un campanello d’allarme per l’Inter che avrà poco tempo per seguire i dettami del tecnico e dovrà ancora una volta basarsi sulle vena ispiratrice di Sneijder, le sgroppate di un ritrovato Maicon e alla vena realizzativa degli attaccanti. Prorpio in attacco iniziano ad esser i primi mugugni, Ranieri infatti ha praticamente stravolto le gerarchie di Gasperini seguendo i consigli di Moratti, Pazzini non si discute poi il resto è da vedere. Milito ha vissuto la partita contro il Chievo interamente dalla panchina e le solite indiscrezioni lo vogliono indispettito al momento dell’avvicendamento di Pazzini con Castaignos. Ranieri ha subito cercato di stemperare le polemiche annunciando la sua presenza dal primo minuto domani sera ma adesso l’argentino dovrà dimostrare di meritare un posto da titolare.

  • Cska Mosca-Inter, Coutinho o Alvarez con Milito e Pazzini?

    Cska Mosca-Inter, Coutinho o Alvarez con Milito e Pazzini?

    È in arrivo un altro banco di prova importante per Claudio Ranieri per dimostrare che la sua ‘cura’ abbia guarito definitivamente l’Inter. Stasera in terra russa, precisamente presso lo stadio Luzhniki, i nerazzurri scenderanno in campo per il secondo match di Champions League contro il Cska di Mosca, con l’unico obiettivo di tornare a Milano con i 3 punti. Trasferta assolutamente non paragonabile all’ultima contro il Bologna viste le molte insidie che la squadra russa può mettere in campo, quindi toccherà proprio a Ranieri saper dimostrare che le motivazioni europee nerazzurre siano più forti della sfortuna e  soprattutto degli infortuni. Senza Sneijder, Forlan, Stankovic, Maicon e l’ultimo infortunio di Ranocchia, Ranieri dovrà ridisegnare un’Inter che dovrà scendere in campo per cancellare la figuraccia europea subita contro il Trabzonspor e ridare l’immagine vincente dei nerazzurri, nel teatro della Champions League. Lanciando anche un occhio alla prossima sfida di campionato dove l’Inter dovrà vedersela contro il Napoli! CSKA MOSCA– Il tecnico dei russi Slutsky sa benissimo che l’Inter odierna è la lontana parente di quella affrontata nell’anno della vittoria della Champions, ma nonostante tutto predica calma e attenzione, puntualizzando come con il cambio in panchina e soprattutto l’arrivo di Ranieri abbiano portato nuove motivazioni e dato una marcia in più ai giocatori. Per quanto riguarda il modulo Slutsky dovrebbe adottare un 4-3-1-2 scegliendo un attacco con due punte e un trequartista ad agire alle spalle del reparto offensivo. Nel dettaglio, linea difensiva a quattro con Nababkin, V.Berezutski, Ignasevich e uno tra Semberas o l’altro fratello Berezutski; linea di centrocampo con Mamaev, Aldonin, Tosic e il giocatore con più talento e fantasia Dzagoev. In attacco spazio a Doumbia e alla vecchia conoscenza (già a segno contro i nerazzurri) Wagner Love.

    Claudio Ranieri© Yuri Kadobnov/Getty Images
    INTER- Sembra non finire mai la lista degli indisponibili di Mr. Ranieri che oltre ai soliti infortunati Stankovic e Maicon che non recuperano per questa difficile trasferta, si aggiunge proprio al’ultimo momento l’infortunio di Andrea Ranocchia. Il difensore italiano ha accusato un fastidio nell’allenamento di rifinitura di ieri, ed è stato subito sottoposto ad esami specifici dallo staff medico guidato dal responsabile Franco Combi, che hanno evidenziato uno stiramento all’adduttore della coscia sinistra. Out Stankovic, Thiago Motta, Sneijder, Poli, e con un Obi recuperato ma non al meglio ci sono assolutamente pochi dubbi per quanto riguarda la formazione visto il numero esiguo degli uomini a disposizione. Considerando anche come Muntari sia stato messo fuori dalla lista Champions e Forlan non sia schierabile, staserà Ranieri dovrà davvero far scendere un’Inter inedita in campo. L’idea di base è un 4-4-2, con l’unico punto interrogativo se schierare il trequartista o la linea a quattro di centrocampo, lasciando spazio alla corsa degli esterni. Nel primo caso il posto dietro le punte sarà una lotta tra Coutinho, autore di una buona prova a Bologna, e Alvarez ancora non utilizzato da Ranieri. Senza il trequartista, invece spazio a Obi e Jonathan sugli esterni con Cambiasso e Zanetti a dare garanzie davanti alla difesa. Visto il forfait di Ranocchia la linea difensiva è scontata con Lucio e Samuel al centro e con Chivu e Nagatomo sulle corsie laterali. In attacco invece spazio all’artiglieria pesante con la coppa Milito Pazzini, già provati pochi minuti a Bologna, con un’intesa che come si è visto nell’azione che ha portato al rigore sembra davvero funzionare bene. Probabili formazioni Cska Mosca-Inter Cska Mosca (4-3-1-2): Gabulov; Nababkin, Berezutski V., Ignashevich, Semberas; Mamaev, Aldonin, Tosic; Dzagoev; Vagner Love, Doumbia.A disp: Chepchugov, Berezutski A., Rahimic, Fedotov, Popov, Serderov. All. Slutsky Inter (4-4-2): Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Samuel, Chivu; Jonathan, Cambiasso, Zanetti, Obi; Milito, Pazzini. A disp: Castellazzi, Faraoni, Caldirola, Crisetig, Alvarez, Coutinho, Zarate. All. Ranieri

  • Highlights Bologna-Inter 1-3 video

    Highlights Bologna-Inter 1-3 video

    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Debutto vincente per la nuova Inter di Claudio Ranieri. Archiviata la gestione Gasperini, i nerazzurri colgono a Bologna il primo successo stagionale e in campionato battendo gli emiliani per 3-1: Pazzini, partito titolare dal primo minuto, porta avanti l’Inter con un bolide da fuori area, nella ripresa i felsinei trovano un super Julio Cesar, autore di prodigiosi interventi, ma riescono a pareggiare comunque grazie ad un calcio di rigore trasformato da Diamanti. Poi ci pensano Milito (su rigore da lui stesso procurato) e Lucio a dare il successo all’Inter. Gli highlights di Bologna – Inter 1-3 [jwplayer config=”120s” mediaid=”97624″]

  • Ranieri festeggia al debutto, Inter-Bologna 3-1

    Ranieri festeggia al debutto, Inter-Bologna 3-1

    Torna il sorriso in casa Inter ed è ben visibile sul viso del suo nuovo tecnico Claudio Ranieri che alla sua prima da nerazzurro vince e riesce a strappare i 3 punti al Bologna. Partita dalle due facce con un’Inter assolutamente diversa rispetto alle ultime uscite, dove nel primo tempo riesce a trovare il gol con un Pazzini ritrovato, poi c’è un’evidente calo di intensità nella ripresa e i nerazzurri consegnano il gioco e anche il pari nelle mani del Bologna. A questo punto servono la grinta e le qualità della giocata Cambiasso-Pazzini, (con l’aggiunta del rigore di Morleo) a riportare sulla retta via la Pazza Inter. Non bastasse ci pensa anche Lucio a chiudere con un bel sigillo la partita, facendo festeggiare il debutto di Ranieri nel migliore dei modi.

    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Novità in formazione per entrambe le squadre, con Ranieri che mischia le carte in tavola e fa giocare Obi al fianco di Zanetti lasciando in panchina Muntari e scegliendo Coutinho  come trequartista. Per il Bologna invece le sorprese arrivano dai recuperi lampo di Gillet e Diamanti, che sembravano destinati alla panchina e invece in extremis recuperano e scendono in campo sin dal primo minuto. PRIMO TEMPO – Diverse occasioni per i nerazzurri che sebbene non arrivino ancora a segnare riescono a mostrare una manovra offensiva migliore rispetto a quella evidenziata nelle ultime partite, in particolar modo contro il Novara. La squadra sembra giocare meglio con Pazzini e Forlan che si muovono molto, e un Coutinho che sembra essere più a suo agio in mezzo al campo. Da rivedere ancora qualche movimento in difesa dove il ritorno alla linea difensiva a quattro dopo mesi di allenamenti e partite a tre, crea inevitabilmente qualche problema. Le occasioni migliori arrivano all’inizio della partita prima per l’Inter con Samuel, che da solo davanti a Gillet calcia male e si fa negare l’emozione del gol dall’estremo difensore, poi, arriva la risposta del Bologna con Di Vaio lanciato in area contro Julio Cesar che cerca l’angolo alto sul secondo palo e non lo trova sparando alto. Forlan si presenta al pubblico di Bologna con un bellissimo tiro da fuori area al 13’ che si stampa sul palo esterno facendo tirare un sospiro di sollievo a Gillet. Ma come detto in precedenza è davvero un’altra Inter e sembra essere il preludio al gol, che arriva al minuto 39 quando la curva interista impazzisce e inizia a cantare il primo coro stagionale per Pazzini nel momento in cui il loro idolo mette la palla in rete: azione bellissima con scambi stretti tra Forlan, Cambiasso e l’ultimo tocco per il Pazzo che calcia da fuori area e piega le mani a Gillet infilando il pallone nell’angolo basso. La prima frazione di gioco si chiude con i nerazzurri in vantaggio. SECONDO TEMPO – E’ un’Inter trasformata e si vede nei primi minuti della ripresa con la bellissima percussione di Coutinho fermata solo da Antonsson, e poi dalla sfortuna di Cambiasso che sulla ribattuta calcia alto per sorprendere Gillet e vede il pallone impattare sulla traversa. La partita diventa davvero divertente con molte accelerazioni da entrambe le parti, e molta intensità di gioco dove nessun giocatore cerca di risparmiarsi. Passano i minuti e il Bologna inizia a prendere fiducia e a mettere in difficoltà i nerazzurri, con la squadra di Ranieri che si difende con ordine e cerca le ripartenze in velocità. Il cambio Jonathan per Coutinho serve a coprire la fascia dove Morleo crea moltissimi problemi a Nagatomo, ma ovviamente toglie peso alla manovra offensiva, lasciando Pazzini e Forlan un po’ troppo isolati davanti. Arriva la doccia fredda per i nerazzurri con Samuel che tira giù Portanova in area a regala gli undici metri a Diamanti che al 20’ trasforma il calcio di rigore e riporta i suoi sul pari. La partita cambia con un’azione quando Morleo al 35’ stende in area Milito, si guadagna gli spogliatoi con anticipo e regala allo stesso argentino la possibilità di calciare il penalty. Milito freddissimo non sbaglia e riporta l’Inter sul 2-1. Continua la festa nerazzurra nel finale con Lucio che servito da Muntari su calcio di punizione colpisce di testa e batte Agliardi portando i suoi sul punteggio di 3-1. Game over con l’Inter che torna a vincere dopo un lungo digiuno. GLI HIGHLIGHTS

  • La prima Inter di Ranieri, Muntari e Pazzini le novità

    La prima Inter di Ranieri, Muntari e Pazzini le novità

    La stampa ha promosso la scelta del presidente Moratti, i tifosi un pò meno per il suo passato da bianconero e per le continue polemiche con Mourinho, da questa sera però Claudio Ranieri ha la possibilità di far ricredere quest’ultimi. Il passaggio da Gasperini a Ranieri è però la definitva bocciatura ad una identità di gioco intrapresa nel dopo Mourinho con la scelta di Benitez ma poi naufragata. L’ex tecnico giallorosso al pari dello Special One ama schierare la sua squadra in modo accorto studiando ed evidenziando poi i limiti delle squadre avversarie.

    Sulley Muntari ©Giuseppe Cacae/Getty Images
    L’Inter d’attacco sarà adesso ancor di più un sogno dei tifosi. In attesa del ritorno di Maicon la difesa, ritornata a quattro, prevederà quasi sempre l’utilizzo di tre difensori puri con Chivu dirottato ancora a sinistra e Samuel, Lucio e Ranocchia a contendersi due maglie da titolari. Il centrocampo sarà sempre copertoa protezione della difesa con pochi elementi liberi di agire a sostegno degli attaccanti, solo quest’ultimi infatti avranno la possibilità di giocare liberi da schemi cercando di inventare e risolvere la partita. Stasera in assenza di Sneijder dovrebbe giocare Muntari, fuori dalle gerarchie di Gasperini e quasi ceduto dall’Inter in estate, ma importante per fisicità e dinamismo nell’undici di Ranieri. A Bologna è importante centrare i tre punti e per questo non importa tanto il come ma il primo passo è sicuramente quello di non prenderle. In avanti al fianco di Forlan giocherà Pazzini almeno inizialmente preferito a Milito nelle gerarchie del tecnico.

  • Novara-Inter 3-1, le pagelle. Morimoto imprendibile, follia Lucio

    Novara-Inter 3-1, le pagelle. Morimoto imprendibile, follia Lucio

    Le pagelle di Novara – Inter 3-1, con la squadra di Gasperini che realizza una delle peggiori partenze in campionato degli ultimi 90 anni.
    Inter
    Gasperini 4
    incomprensibile la scelta iniziale di Castaignos con l’aggravante di non aver saputo rimediare in corsa una partita nata male e finita peggio.

    Milito 4,5
    il Principe non ne becca una, sbaglia continui passaggi e manda a quel paese avversari e soprattutto compagni per tutti i 90’.

    Pazzini 4,5 non smentisce il suo allenatore per non averlo mai schierato in questo campionato, combinando poco e nulla per tutta la ripresa facendosi ammonire e rischiando anche l’espulsione nel finale

    Lucio 4
    incredibile quello che combina il brasiliano per tutta la partita, discese folli oltre la metà campo lasciando sempre scoperti sia Ranocchia che Chivu.

    Novara
    Morimoto 7
    il giapponese corre dal primo all’ultimo minuto facendo impazzire l’intera difesa nerazzurra procurando sia il rigore del 2-0 che il gol del 3-1.

    Rigoni 7 grandi geometrie per l’ex primavera della Juventus che corona una prestazione favolosa con una fantastica doppietta nel finale.

    Lisuzzo – Paci 7,5 la coppia centrale è praticamente perfetta non lasciando toccare mai palla a tutti gli attaccanti nerazzurri e chiudendo splendidamente in tutte le poche occasioni pericolose subite

    NOVARA (4-3-1-2):
    Ujkani 6; Dellafiore 6,5, Lisuzzo 7,5, Paci 7,5, Gemiti 6,5; Radovanovic 6,5 (71’ Marianini 6), Porcari 6,5, Rigoni 7; Mazzarani 7 (74’ Jeda 6); Morimoto 7, Meggiorini 6,5 (69’ Giorgi 6,5). A disposizione: Fontana, Dellafiore, Ludi, Marianini, Radovanovic, Jeda, Granoche. Allenatore: Tesser

    INTER (3-4-3): Julio Cesar 5; Lucio 4, Chivu 5, Ranocchia 5; Nagatomo 5,5, Zanetti 5,5, Sneijder 5 (77’ Zarate 5), Cambiasso 5,5; Castaignos 5 (45’ Obi 5,5), Forlan 5 (45’ Pazzini 4,5), Milito 4,5. A disposizione: Castellazzi, Chivu, Jonathan, Muntari, Alvarez, Zarate, . Allenatore: Gasperini

    Novara-Inter 3-1 video highlights
    Moratti allontana Gasperini, Branca summit con i senatori