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  • Inter Cska Mosca, per fortuna non serviva

    Inter Cska Mosca, per fortuna non serviva

    L’isola felice che l’Inter si era riuscita costruire in Champions League aveva per fortuna dato i suoi frutti approfittando di un girone tutt’altro che di ferro per qualificarsi in prima posizione e riporre le speranze di una stagione opaca in Europa. Inter Cska Mosca doveva servire però per ridare fiducia ai nerazzurri sempre più allo sbando e apparentemente remissivi nel cambiare il trend stagionale. I risultati opachi, il freddo di Milano la diverse motivazioni dei russi ovviamente giocavano tutte a sfavore dell’undici di Ranieri sceso in campo con un “mini” turnover ma costretto a spremere ulteriormente i soliti Zanetti e Cambiasso.

    Diego Milito delude anche in Inter Cska Mosca | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    L’Inter non ha giocato malissimo, anzi, per tutto l’arco dell’incontro ha cercato la scintilla per ripartire ma è stata ancora una volta tradita da chi come Coutinho, Obi erano stati inseriti dalla società in organico per dar nuova linfa al gruppo storico del Triplete. Se i giovani non ingranano, i “vecchi” come Milito e Chivu soffrono terribilmente facendo ipotizzare già una cessione a gennaio. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno invece non possiamo che sposare la scelta di Ranieri di lanciare definitivamente il giovane e promettente Marco Davide Faraoni forse ancora acerbo ma sicuramente con più convinzione dei suoi più illustri colleghi. La speranza è però quella che non sia osannato al momento del bisogno e poi messo alla berlina rischiando cosi di perder un altro talento dopo Santon.

    La società adesso è costretta ad ammettere le proprie colpe in sede di programmazione e come dimostra il secondo summit consecutivo negli spogliatoio il patron Moratti ha tenuto a catechizzare tutti chiedendo maggiore impegno e idee nuove sul mercato che necessariamente deve segnare la svolta per salvare la stagione.

    La Champions League adesso andrà in naftalina ma e l’Inter avrà il tempo giusto per ritrovare convinzioni, entusiasmo e sopratutto gioco senza il quale difficilmente si raggiungeranno risultati importanti.

    Inter Cska Mosca, le pagelle
    Nagatomo: 5 Per dinamismo e spirito di sacrifico è sempre quello chiamato ad adattarsi al ruolo, il problema è che sta perdendo confidenza con quello per cui è stato comprato.

    Chivu: 5 Il rumeno pensa più al rinnovo del contratto che all’attività agonistica. E’ in evidente crisi di condizione, meglio affidarsi ai giovani Faraoni e Caldirola.

    Zanetti e Cambiasso: 6 Nel baratro generale riescono sempre a salvare il salvabile. Vecchi si ma guai a pensionarli.

    Zarate, Alvarez e Coutinho: 4,5 Obiettivamente sin dall’acquisto non sono mai sembrati in grado di dar la svolta ai nerazzurri.

    Milito: 5 A furia di aspettare il ritorno del Principe l’Inter ha perso tantissime occasioni di mercato.

    Ranieri: 5 Appena arrivato sembrava il messia adesso anche lui sembra aver perso la via maestra.


    IL TABELLINO

    INTER-CSKA MOSCA 1-2
    5′ st Doumbia (C), 7′ st Cambiasso (I), 41’st Berezutsky (C)

    Inter (4-4-1-1): Castellazzi 6; Nagatomo 5, Ranocchia 6, Samuel 5,5, Chivu 5 (1′ st Caldirola 5,5); Faraoni 6, Zanetti 6, Cambiasso 6, Obi 5 (25′ st Alvarez 5); Coutinho 6 (1′ st Zarate 5); Milito 4,5. A disp.: Orlandoni, Crisetig, Thiago Motta, Pazzini. All.: Ranieri 5
    Cska Mosca (4-4-2): Gabulov 6,5; Nababkin 5, V. Berezutsky 6,5, Ignashevich 6,5, A. Berezutsky 5; Oliseh 6 (31′ st Cauna 6,5), Semberas 6 (31′ st Aldonin 6), Mamaev 6, Dzagoev 6,5; Doumbia 7,5 (46′ st Schennikov s.v.), Vagner Love 6,5. A disp.: Chepchugov, Vasin, Rahimic, Fedotov. All.: Slutsky 6,5

    Arbitro: Fernandez Borbalan (Spa)
    Ammoniti: Caldirola (I), Semberas, Mamaev, Nababkin (C)

    Inter Cska Mosca video highlights
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  • Inter Udinese, Zarate o Milito al fianco di Pazzini?

    Inter Udinese, Zarate o Milito al fianco di Pazzini?

    Anticipo di lusso questa sera alle ore 20:45 sul campo di San Siro dove si affronteranno Inter e Udinese in un match che vorrà dire continuità per i nerazzurri e ulteriori conferme per la splendida Udinese di Guidolin.

    Mauro Zarate e Diego Milito | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Il tecnico interista Claudio Ranieri cerca di dare la scossa ai suoi, inseguendo dopo quella contro il Cagliari e contro il Siena, la terza vittoria consecutiva per dare un senso a una classifica assolutamente non da Inter. L’obiettivo oltre ai tre punti è anche ritrovare la vena realizzativa di bomber di razza come Pazzini e Milito da troppo tempo a digiuno sotto porta. Guidolin invece sembra molto preoccupato per il poco riposo concesso alla sua squadra reduce dal pareggio di mercoledì in Europa League contro il Rennes, non lesinando una polemica in stile mourinhano.

    INTER – Sono moltissimi i dubbi relativi alla formazione che Claudio Ranieri schiererà questa sera a San Siro. L’Udinese messa in campo da Guidolin è una squadra che corre moltissimo, riuscendo a chiudere ogni spazio e a realizzare ripartenze devastanti per qualsiasi squadra. Come evidenziato nelle ultime uscite stagionali, gli uomini di Ranieri sono assolutamente lontani dal bel gioco e da una condizione ottimale, condizioni necessarie per attuare un calcio veloce e di qualità. Difficile dunque dire quali saranno le scelte del tecnico ex Roma e Juve, che potrebbe schierare nuovamente un 4-1-4-1 dando una nuova chance a Alvarez e Zarate, oppure ripiegando sul classico 4-4-2 con il rombo a centrocampo e l’ipotesi dell’utilizzo di entrambe le prime punte di peso Pazzini e Milito. Nel dettaglio se sarà la stessa Inter di Siena, in difesa vedremo nuovamente le assenze di Maicon e Lucio sopperite da questo reparto arretrato: Samuel e Ranocchia al centro con l’aiuto sugli esterni di Nagatomo e capitan Zanetti; centrocampo con Thiago Motta solito play basso, con ai lati Stankovic e Cambiasso mentre più larghi sugli esterni agiranno Alvarez e Zarate a supporto dell’unica punta Pazzini. Ovviamente con l’altro modulo spazio a Milito – Pazzini e novità a centrocampo con alcune indicazioni che fanno presagire un possibile utilizzo di Faraoni come esterno di centrocampo.

    UDINESE – Aggressività e ritmi alti sono i marchi di fabbrica di questa favola Udinese. Ma come spiega Guidolin nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita, è un po’ inspiegabile la scelta di anticipare la partita a sabato sera, ragionando sul fatto che l’Inter debba giocare soltanto mercoledì, togliendo in questo modo un giorno di riposo che sarebbe stato importante per la propria squadra. L’ultima vittoria in campionato contro la Roma ha portato l’entusiasmo alle stelle, lanciando nei piani alti della classifica i friulani, per un sogno e una parola da non pronunciare mai che si chiama Scudetto. Guidolin per quanto riguarda l’aspetto tattico, dovrebbe scegliere il classico 3-5-2, dovendo però fare a meno di Abdi e Domizzi alle prese con gli infortuni, schierando in difesa Danilo, Benatia e Ferronetti proprio a sostituire Domizzi. Centrocampo solido e veloce grazie a Isla, Asamoah, Pinzi, Basta, e il devastante Armero sempre più sui taccuini degli osservatori dei principali club europei. Dubbi in attacco con l’inamovibile Totò Di Natale a quota 9 gol quest’anno (nonostante le statistiche parlino di un digiuno da gol in trasferta lungo 73 giorni), affiancato da Floro Flores o Torje, con il partenopeo leggermente favorito.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER UDINESE

    INTER (4-1-4-1): Julio Cesar; Nagatomo, Ranocchia, Samuel, Zanetti; Cambiasso, Alvarez, Stankovic, Motta; Zarate, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Chivu, Obi, Coutinho, Poli, Castaignos, Milito.
    Allenatore: Ranieri.

    UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Danilo, Ferronetti; Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Floro Flores, Di Natale.
    A disposizione: Padelli, Neuton, Badu, Battocchio, Pasquale, Fabbrini, Torje.
    Allenatore: Guidolin.

  • Verso Siena Inter, Ranieri: “Tevez? Sicuri che non ci interessi?”

    Verso Siena Inter, Ranieri: “Tevez? Sicuri che non ci interessi?”

    Tornare a sorridere in Italia dopo essere riusciti a tornare primi in Europa, questo è l’obiettivo del tecnico nerazzurro Claudio Ranieri. L’Inter proprio dopo aver appena conquistato il primato e la qualificazione con un turno di anticipo nel proprio girone europeo, ha l’occasione di risollevare una classifica, che nemmeno il peggiore dei pessimisti avrebbe immaginato agli inizi del campionato.

    Claudio Ranieri | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    ALLARME ROSSO – Nella tradizionale conferenza stampa alla vigilia del match Siena Inter, il tecnico nerazzurro precisa, a chi gli chiedesse eventuali chiarimenti sulle preoccupazioni del patron interista Massimo Moratti, come sin da quando è seduto sulla panchina dell’Inter si parli sempre di “allarme rosso”. Essere sulla graticola dopo ogni partita non è certo l’ambiente ottimale per coltivare un progetto di qualsiasi allenatore, e gli ultimi cambi di panchina scelti dalla dirigenza nerazzurra non hanno fatto altro che destabilizzare un ambiente che probabilmente avrebbe avuto bisogno di continuità. È infatti sul capitolo dei numerosissimi infortuni che stanno falcidiando la rosa nerazzurra dove Ranieri motiva il pessimo trend dei suoi, spiegando come i continui cambi di allenatori si traducano in diversi cambi di preparazione. È confermato oltre all’infortunio di Lucio, (ad aggiungersi ai soliti forfait di Sneijder e Forlan) anche l’indisponibilità di Chivu contro il Siena per continui problemi alla caviglia.

    MILITO E PAZZINI – Ranieri conferma a parole sue una bocciatura sulla possibilità di vedere coesistere Milito e Pazzini insieme con il nuovo modulo. Il 4-3-2-1 provato già contro il Cagliari e contro i turchi del Trabzonspor ha evidenziato netti miglioramenti nell’allargare il gioco sugli esterni, permettendo a Alvarez di esprimersi al meglio e a Zarate di riuscire a trovare lo spazio giusto per trovare il guizzo vincente:

    Milito e Pazzini con un altro sistema di gioco potranno fare bene, ma con il nuovo modulo si alterneranno.

    TEVEZ – Sulle recenti notizie che parlano di un Carlitos Tevez sempre più vicino al Milan, con l’Inter che sembra aver mollato la presa dopo una corte serratissima all’argentino in estate, Ranieri lancia un segnale chiaro:

    Non parlo di mercato, questo spetta alla società. Ne stiamo parlando, ma questa squadra ha ancora tanto da fare. Stanno sondando, escono dei nomi. Alcuni sono veri, altri no. Ma bisogna chiedere a loro. Se un allenatore dice un nome, impennano le sue quotazioni. Io sono molto contento di questa rosa e se avrò bisogno di qualcosa lo chiederò a Moratti e Branca. Tevez? Non lo so. Siete convinti che non ci sia niente?“.

    CONVOCATI SIENA INTER – In riferimento alla prossima sfida di campionato tra Siena e Inter, ecco la lista dei 21 convocati stilata dal tecnico nerazzurro Claudio Ranieri.

    Portieri: 1 Julio Cesar, 12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni.
    Difensori: 2 Ivan Ramiro Cordoba, 16 Luca Caldirola,  23 Andrea Ranocchia, 25 Walter Samuel, 37 Marco Davide Faraoni, 55 Yuto Nagatomo.
    Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 8 Thiago Motta, 11 Ricardo Alvarez, 18 Andrea Poli, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi, 29 Coutinho.

    Attaccanti: 7 Giampaolo Pazzini, 22 Diego Milito, 28 Mauro Zarate, 30 Luc Castaignos.

  • Inter, con il Trabzonspor un pari che regala primato e ottavi

    Inter, con il Trabzonspor un pari che regala primato e ottavi

    Le notizie migliori per i nerazzurri arrivano prima del fischio d’inizio della partita contro il Trabzonspor perché dal campo del Cska Mosca giunge la conferma della sconfitta dei russi da parte del Lille; risultato che qualifica matematicamente l’Inter agli ottavi di finale, garantendogli il primato in classifica con un ulteriore punto.

    Javier Zanetti | © AFP PHOTO/STRINGER/Getty Images

    I nerazzurri scendono in campo per vincere e con il primo gol stagionale di Alvarez la partita sembra mettersi sui binari giusti. Non passa molto tempo e ci pensa Halil Altintop con la complicità di una deviazione decisiva di Samuel a rimettere i turchi in gioco. La sfida regala diverse emozioni da entrambe le parti con il Trabz che sfiora l’impresa colpendo addirittura un legno. Nel finale le squadre rallentano e si accontentano di un pareggio che fa felici entrambi gli allenatori, garantendo all’Inter il primato nel girone e una grossa chance di passare il turno ai turchi ora secondi a quota 6 punti.

    Sorpresa iniziale per l’Inter nella formazione con Ranieri che lascia in panchina Thiago Motta e sceglie Cambiasso per dare copertura alla difesa nel vertice basso di centrocampo. Nel ruolo di trequartista a supporto del duo Milito – Zarate c’è Alvarez che vince il ballottaggio con Coutinho.

    PRIMO TEMPO – Parte decisamente forte il Trabzonspor che, supportato dal fattore campo, non sembra risentire del blasone e della superiorità tecnica nerazzurra. Poco gioco nei primi minuti per i nerazzurri che giocano la palla in maniera troppo lenta e compassata permettendo in questo modo ai turchi di organizzarsi con facilità. La scelta di schierare Alvarez premia Ranieri quando l’argentino al 18’ dal limite dell’area salta un uomo, scambia con Milito e una volta in area calcia di piatto a battere Tolga, portando i suoi in vantaggio. Non si arrendono i turchi che nell’azione successiva al gol sfiorano il pareggio con Burak che anticipa Julio Cesar ma non riesce a trovare la porta per un soffio.
    Arriva pochi minuti dopo il gol di Alvarez la doccia fredda per i nerazzurri, al minuto 23, quando Altintop dal limite dell’area fa partire un gran tiro che trova la deviazione decisiva di Samuel con il pallone che si insacca sotto la traversa.

    Entrambe le squadre ci credono e la partita vive di fiammate dove i portieri devono mantenere al massimo il livello di concentrazione, con Julio Cesar alla mezz’ora impegnato su un gran destro di Alanzinho e Tolga prontissimo a chiudere il tiro di Zarate sulla successiva ripartenza nerazzurra. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro inglese Atkinson manda le squadre a riposo sul punteggio di 1-1.

    SECONDO TEMPO – Le squadre tornano in campo con gli stessi uomini della prima frazione di gioco. Occasione nei primi minuti della ripresa per il Trabz, su calcio di punizione battuto benissimo da Burak che trova una pronta risposta da parte di Julio Cesar a negargli il gol. Pressione dei turchi davvero notevole, che si affacciano con continuità nei pressi dell’area nerazzurra, costringendo l’Inter a schiacciarsi nella proprio metà campo. È all’8’ che i nerazzurri si rivedono davanti con un gran tiro al volo di Stankovic dal limite dell’area,  neutralizzato da un prontissimo Tolga.
    L’Inter inizia a crederci e sui piedi di Zarate capitano le occasioni migliori al 15’ con Tolga che gli respinge una prima conclusione con un’uscita bassa perfetta, e a seguire è Glowaski  a negare il gol all’argentino immolandosi sulla linea della porta.

    Cambio per Ranieri che al 24’ sceglie di mandare in campo Coutinho al posto di un Mauro Zarate assolutamente poco ispirato sottoporta.
    Brividi alla mezz’ora per i nerazzurri su un’azione insistita del Trabz: Celustka che serve un cross perfetto a Mierzejweski totalmente dimenticato da Lucio in area, il nuovo entrato schiaccia di testa e colpisce un palo clamoroso per la disperazione dei tifosi turchi. Le squadre stanche nel finale si accontentano del pareggio.

    Il risultato da il primato nel girone ai nerazzurri e porta i turchi al secondo posto con 6 punti, garantendogli la possibilità di giocarsi la qualificazione nell’ultima partita contro il Lille.

    VIDEO HIGHLIGHTS DI TRABZONSPOR – INTER 1-1

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  • Trabzonspor Inter probabili formazioni: Milito favorito su Pazzini

    Trabzonspor Inter probabili formazioni: Milito favorito su Pazzini

    “Non facciamo calcoli e vinciamo per qualificarci da primi del girone!”- questo è stato il chiaro messaggio lanciato ieri da Claudio Ranieri ai suoi giocatori in vista della sfida di Champions di stasera tra Trabzonspor e Inter.  Infatti ai nerazzurri con la vittoria arriverebbe la certezza matematica del primo posto e una qualificazione con un turno di anticipo, condizione ideale e pressoché necessaria per concentrarsi sul discorso campionato.

    Diego Milito |© Maurizio Lagana/Getty Images

    STATISTICHE– Gli uomini guidati da Ranieri cercano dunque la vittoria numero duecento in Europa, e al tempo stesso la quarta vittoria consecutiva eguagliando una striscia di risultati positivi che mancava dai tempi della stagione 2010 con Mourinho al timone dell’armata nerazzurra capace di addirittura di centrarne sei ( di cui cinque nella fase a eliminazione) per poi arrivare a vincere la finale storica di Madrid. I numeri dunque sorridono all’Inter, che si affida ai ricorsi storici e alle sue armi migliori per tornare a sorridere in Europa ottenendo una vittoria che porterebbe il morale a salire, e rappresenterebbe una spinta anche per il campionato.

    TRABZOSNPOR- A Trabzon ieri è stata celebrata l’impresa storica del 13 settembre 1983 (1 a 0 per il Trabzonspor contro l’Inter in coppa Uefa) con una riunione speciali dei calciatori dell’epoca, questo per spiegare quanto i turchi sentano in modo particolare questa partita. Il tecnico Senol Gunes già in grado ci compiere il miracolo il 14 settembre scorso a San Siro si affida al talento del gioiellino Burak Ylmaz in grado di segnare 13 sui 17 gol stagionali del Trabzonspor in dieci turni di campionato, capace inoltre, di ricevere moltissime lodi anche dal tecnico della nazionale turca Guss Hiddink. Per quanto riguardo l’undici che scenderà in campo Gunes sembra propenso ad utilizzare un modulo classico, un 4-4-2 con Tolga tra i pali, Mustafa e Giray centrali difensivi, Cech e il noto Celustka (in gol proprio a San Siro) sulle corsie laterali. Centrocampo con al centro Zokora e Colman e sugli esterni Alanzinho e Serkan. Per quanto riguarda il tandem offensivo c’è spazio per Halil Altintop e appunto come detto in precedenza per la stella turca Burak Ylmaz.

    INTER- Ranieri è a meta tra il sorriso e l’amarezza, poiché nonostante i recuperi di Lucio e Nagatomo, con il rientro di Chivu dopo la squalifica contro il Cagliari deve rinunciare a due pedine fondamentali per il gioco nerazzurro come Sneijder e Maicon. Largo dunque a un 4-3-1-2 che a partita in corso potrebbe trasformarsi proprio come nell’ultimo turno di campionato in un 4-2-3-1, magari proprio con l’inserimento di Alvarez. I dubbi maggiori rimangono a centrocampo, poiché la difesa sembra cosa già fatta, con Lucio e Samuel a formare la coppia centrale e Nagatomo e Chivu nei rispettivi ruoli di terzini. In mediana spazio a Thiago Motta nel ruolo di vertice basso a garantire copertura alla difesa, con Cambiasso e Zanetti ad agire sulle corsie laterali. Il dubbio più grande è legato proprio alla figura del trequartista con Stankovic in ballottaggio con il baby brasiliano Coutinho, che nonostante la splendida prestazione contro il Cagliari dovrebbe partire dalla panchina. Spazio a Milito meno utilizzato in attacco in coppia con Zarate favorito su Pazzini.

    PROBABILI FORMAZIONI Trabzonspor Inter :

    Trabzonspor (4-5-1): 29 Tolga Zengin; 28 Celustka, 23 Giray, 6 Glowaski, 5 Cech; 25 Alanzinho, 15 Zokora, 20 Colman, 30 Serkan Balci, 9 Halit Altintop; 17 Burak Ylmaz.
    A disp.: 1 Onur, 27 Sapara, 10 Mierzejewski, 32 Pawel Brozek, 12 Paulo Enrique, 18 Tayfun, 6 Glowacki. All: Senol Gunes.

    Inter (4-3-1-2): 1 Julio Cesar; 55 Nagatomo, 25 Samuel, 6 Lucio, 26, Chivu; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 8  Thiago Motta; 5 Stankovic; 28 Zarate, 22 Milito. A disp.: 12 Castellazzi, 42 Jonathan, 23 Ranocchia, 20 Obi, 11 Alvarez, 29 Coutinho, 7 Pazzini. All: Ranieri.

     

  • Inter con il Trabzonspor senza Sneijder

    Inter con il Trabzonspor senza Sneijder

    L’Inter di Ranieri si presenta all’appuntamento contro i turchi del Trabzonspor con un morale diverso rispetto alla partita d’andata a Milano. L’occasione di chiudere il discorso qualificazione è il miglior catalizzatore per i nerazzurri, che in testa al girone europeo hanno l’occasione di staccare il biglietto per gli ottavi con un turno d’anticipo e dedicarsi al campionato dove c’è da scalare una classifica da incubo.

    Wesley Sneijder | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Segni di ripresa si sono intravisti a Cagliari dove la generazione baby dopo tante stecche ha dato segnali positivi, prima con Coutinho autore della rete del 2-1 e di una buona prova, e poi con Alvarez entrato a pieno in entrambe le azioni vincenti. Sufficienza striminzita per un Jonathan ancora troppo timido e assolutamente anni luce lontano dal compagno di ruolo Maicon. Quasi a voler smentire le ultime parole di Sneijder che dal ritiro olandese aveva definito la sua squadra troppo vecchia e senza riserve in grado di sostituire i titolari, è arrivata la prima vittoria ad opera delle nuove leve nerazzurre. L’Europa sarà il banco di prova perfetto per dimostrare ai tifosi nerazzurri  come le prestazioni di sabato non siano state solo un caso isolato.

    POLEMICA SNEIJDER – I guai purtroppo arrivano dall’infermeria, dove l’ultimo bollettino medico ha confermato lo stiramento di secondo grado per Sneijder, lasciandolo fuori dei giochi per almeno 3-4 settimane. Ranieri nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita non le ha certo mandate a dire alla nazionale Orange, rea di aver spremuto il trequartista nerazzurro per 180 minuti dopo i continui infortuni muscolari subiti:

    Sono dispiaciuto per lui, ma non infastidito. Aveva avuto un problemino al polpaccio ma voleva giocare in nazionale. Se ci fosse un grosso compenso dietro gli infortuni con la nazionale, i medici ci penserebbero bene prima di rischiare con un calciatore non in condizione. Ma per adesso la linea è questa e va accettata“.

    TRABZONSPOR – Sulla partita da affrontare e sull’avversario Ranieri avverte i suoi da eventuali cali di concentrazioni che potrebbero risultare fatali:

    Penso che il Trabzonspor domani disputerà un match determinato, ma noi vogliamo chiudere subito il discorso qualificazione. Domani affrontiamo una squadra che sa giocare a calcio, compatta e sostenuta dal pubblico, capace di rimontare il Lille contro cui stava perdendo. So che sarà difficile, ma noi vogliamo chiudere il girone per affrontare il Cska senza pensieri. Ci siamo preparati per vincere, sappiamo che ci potrebbe bastare anche il pari, ma davanti c’è un avversario, non si possono fare calcoli in partenza, bisogna approcciare bene la partita, gestirla, e non solo tatticamente, anch’io devo essere bravo a gestire situazione e uomini.

    LODI AI GIOVANI – Il tecnico nerazzurro continua la conferenza elogiando la prova del baby Coutinho e di Alvarez apparso finalmente più presente in campo. Alla domanda se domani partiranno entrambi titolari Ranieri risponde in maniera sibillina:

    Mi hanno ben impressionato, ora devo vedere come hanno recuperato, vedrò stasera con che piglio si muovono e poi sceglierò quelli che possano metterli più in difficoltà. Io aspetto sempre l’ultima sera, per radunare le sensazioni e le idee sulla formazione.

    DUBBI FORMAZIONE – Rimangono quindi molti dubbi sulla probabile formazione, considerando come l’unica certezza è data dal rientro di Chivu squalificato contro il Cagliari che dovrebbe riportare Zanetti sulla fascia destra con Jonathan di nuovo in panchina. I dubbi maggiori sono a centrocampo (Coutinho o Stankovic nel ruolo di trequartista?) e in attacco dove Milito potrebbe partire da titolare dopo la panchina nell’ultimo turno di campionato.

    Diego può dare tantissimo, – ha spiegato Ranieri- è un campione, lo tengo nella massima considerazione, può dare esperienza, può dare gol.

    CURIOSITA’ – I nerazzurri sono arrivati in ritardo a Trebisonda poiché Mauro Zarate aveva dimenticato il passaporto ad Appiano, facendo ritardare il volo di circa mezz’ora.

    Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it

  • Milito nella terra dei nonni. Cittadino onorario di Terranova da Sibari

    Milito nella terra dei nonni. Cittadino onorario di Terranova da Sibari

    Ritorno alle origini per il Principe Milito, che ha ricevuto la cittadinanza onoraria del paese dei suoi nonni, Terranova da Sibari, in provincia di Cosenza, che Salvatore Milito e Caterina Borrelli – i nonni di Diego Milito, appunto – lasciarono cinquant’anni fa per emigrare in Argentina in cerca di fortuna. Accoglienza calorosissima per festeggiare l’evento, con il Municipio del paese super affollato, fra fan e curiosi, che acclamavano l’attaccante nerazzurro, che, al termine della “cerimonia” ha visitato anche il centro storico del paese, non risparmiandosi neppure in fatto di “assaggi” dei prodotti tipici calabresi che i suoi parenti e compaesani non gli hanno fatto mancare in occasione della sua visita in Calabria.

    Diego Milito | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Inevitabile, in una cornice tanto calorosa, che il Principe rispondesse a qualche domanda sul presente dell’Inter, e sulle prospettive future. Tema “caldo”, il tecnico Ranieri, che Diego Milito elogia, ritenendo che basterà solo un po’ di tempo, per apprendere al meglio le idee del mister e l’ impostazione che intende dare alla squadra. Il Principe, poi, ricorda che l’Inter ha tutte le carte in regola per risollevarsi dalle difficoltà, cercando di pensare “step by step”, una partita per volta. Grande fiducia, dunque, per il mister romano, per il futuro della stagione nerazzurra e per le potenzialità della squadra. Dopo la sosta, il campo rivelerà se il Principe calabrese-argentino avrà ragione.

  • Le confessioni di Preziosi “Kucka è dell’Inter, Milito tornerà”

    Le confessioni di Preziosi “Kucka è dell’Inter, Milito tornerà”

    Domenica a pranzo il suo Genoa affronterà l’Inter a Marrassi e il presidente Preziosi per dar il suo contributo agli alluvionati della Liguria ha deciso di devolvere l’intero incasso dando un forte segnale ai tifosi che hanno preso di mira i botteghini. TRa Genoa e Inter però non è mai un incontro normale in quanto è sempre il calciomercato a farla da padrone e lo stesso presidente Preziosi quest’oggi in una intervista concessa al Corriere dello Sport ne da conferma. Il patron dei Grifoni dà praticamente l’annuncio ufficiale del passaggio in nerazzurro di Kucka, per il centrocampista però il Genoa vuole una contropartita tecnica individuata dal presidente in Obi anche se torna a tener banco il suggestivo ritorno di Milito.

    Diego Milito | ©Oliver Morin/Getty Images
    Preziosi svela un accordo con il Principe per quando laserà l’Inter ma è surreale persare ad un addio cosi prematuro tanto da aver anticipato un altro colpo importante. Il Genao vuole le coppe e per farlo acquisterà una prma punta importante a gennaio, Preziosi fa i nomi di Amauri e Quagliarella per i quali però con il passare delle settimane aumentano le pretendenti. L’asse Inter Genoa è oramai una prassi consolodata cosi come quella con il Milan ma Preziosi tiene a precisare la differenza del rapporto con Moratti e Galliani, il primo è prettamente di stima lavorativa con il secondo invece c’è una stima ventennale.

  • L’Inter supera il Lille 2-1, ottavi ad un passo

    L’Inter supera il Lille 2-1, ottavi ad un passo

    Servivano i 3 punti ma allo stesso tempo una prestazione convincente: il primo obiettivo è stato raggiunto, per il secondo invece c’è ancora tanto da lavorare. L’Inter versione europea riesce a concretizzare al meglio quanto prodotto in campo e con la vittoria stasera sul Lille (2-1)  firmata Samuel e Milito vede la qualificazione agli ottavi di Champions League, che con la sconfitta con il Trabzonspor all’esordio in casa sembrava subito compromessa, ormai ad un passo. Ai nerazzurri infatti basterà ottenere soltanto un pareggio nelle restanti due gare per assicurarsi il passaggio del turno.

    Inter | copy; GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Senza Maicon, Julio Cesar e Nagatomo infortunati, Ranieri decide a sorpresa di lasciare in panchina Pazzini e di concedere una chance a Milito dopo l’opaca prestazione di Bergamo mentre il rientrante Samuel vince il ballottaggio con Ranocchia per la maglia da titolare al fianco di Lucio. Le scelte danno ragione al tecnico romano perchè l’Inter sfiora il gol del vantaggio dopo appena due minuti di gioco con Il Principe che vede però la sua conclusione colpire la traversa e trova al 17′ l’1-0 grazie allo stacco di testa imperioso del difensore argentino, tornato ad essere The Wall, ossia il Muro, in difesa, che trova l’angolino alto sugli sviluppi di un calcio d’angolo. E’ il Lille, obbligato a vincere per rimanere in corsa dopo il ko rimediato in casa, a condurre la partita ma i campioni di Francia, nonostante un buon possesso palla, trovano difficoltà nel verticalizzare mentre i nerazzurri si limitano a contenere gli avversari e a chiudere ogni varco in difesa per poi ripartire in contropiede sfruttando le geometrie di Sneijder e la velocità di Zarate. Castellazzi è inoperoso per tutto il primo tempo e l’osservato speciale Eden Hazard, il talento belga obiettivo di mercato dei nerazzurri, non riesce ad accendere e a trascinare i compagni. Nella seconda frazione di gioco il leitmotiv della gara non cambia, l’Inter a concedere l’iniziativa ai transalpini chiudendo bene gli spazi, tenendo sempre alta la concentrazione e pronta sempre a ripartire velocemente in contropiede. Inizia così la sfida personale di Milito con il gol: prima, su un calcio di punizione dalla trequarti, la difesa del Lille commette un errore marchiano sbagliando completamente il fuorigioco, Stankovic fa la sponda di testa per l’attaccante argentino che da dentro l’area piccola e a tu per tu con Landreau si divora una colossale occasione spedendo la sfera sul terzo anello, poi il numero 22 nerazzurro ci riprova da buona posizione ma la sua conclusione viene neutralizzata dall’estremo difensore francese. Alla terza occasione però Milito si sblocca: progressione di un devastante capitan Zanetti sulla destra che entra in area e serve una palla che Il Principe deve solo appoggiare in rete. Al 65′ è 2-0, la gara è pressocchè chiusa ma Ranieri non vuole cali di concentrazione e dà spazio ad Alvarez e Pazzini. Il Lille è poca roba, Hazard chiama all’intervento Castellazzi su calcio di punizione ma il gol che accorcia le distanze, che si rivelerà inutile, del definitivo 2-1 arriva solo grazie ad uno svarione difensivo di Lucio che permette a De Melo di battere il portiere nerazzurro. E’ anche l’ultimo sussulto di una partita che rincuora i giocatori nerazzurri in vista del prossimo impegno di campionato con il Genoa da vincere a tutti i costi per non perdere altro terreno in classifica e rischiare di non avere più la forza fisica e mentale di colmare un gap altrimenti troppo pesante.

  • Inter-Lille probabili formazioni. Milito spedisce Pazzini in panchina

    Inter-Lille probabili formazioni. Milito spedisce Pazzini in panchina

    La sconfitta rimediata nella madre di tutte le partite sabato sera a San Siro contro la Juventus ha lasciato stascichi importanti in casa Inter generando molti malumori all’interno della tifoseria nerazzurra che per la prima volta, a distanza di anni, è tornata a contestare l’operato della società ed, in primis, quello del presidente Massimo Moratti imputandogli una campagna trasferimenti estiva giudicata, da molti, disastrosa.

    Diego Milito | © Maurizio Lagana/Getty Images
    Lo stato in cui versa l’Inter in questo momento in campionato è serio e preoccupante, il quart’ultimo posto in classifica e le 5 sconfitte subìte in appena 9 gare disputate sono dati allarmanti che dovrebbero far riflettere i dirigenti sugli errori commessi in estate ma, nonostante se ne sia quasi andato il primo quarto di campionato e il -11 dalla vetta, nulla è ancora compromesso ma urge un cambio di rotta immediato che porti ad una continuità di risultati. Se l‘Inter in campionato zoppica vistosamente, in Champions League la situazione è diversa solo per quanto riguarda i risultati ma, almeno per il momento, non abbastanza rassicurante sotto il profilo del gioco: è vero infatti che i nerazzurri si trovano al comando del proprio girone, il Gruppo B, ma le prestazioni fornite sono state tutt’altro che confortanti come la sconfitta in casa con il Trabzonspor, la vittoria acciuffata per i capelli a Mosca dopo aver subìto la rimonta di due reti e il successo in terra francese senza però convincere troppo nel raggruppamento forse più facile dell’intera edizione della Champions League. Stasera contro il Lille gli uomini di Ranieri hanno la possibilità di riscattare, in Europa, l’ultima bruciante sconfitta contro l’eterna rivale a strisce bianco e nere e mettere una serie ipoteca per il passaggio del turno agli ottavi di Champions. Molto dipenderà anche dal risultato dell’altra sfida tra Trabzonspor e Cska Mosca, ma una vittoria davanti al proprio pubblico consentirebbe ai nerazzurri di raggiungere quota 9 punti e di mettere in cassaforte, a meno di clamorosi colpi di scena, la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Ranieri dovrà rinunciare ancora una volta a Julio Cesar e affidare i pali a Castellazzi, assenti per infortunio il giapponese Nagatomo, vittima di una contrattura al polpaccio, e Maicon che ne avrà almeno per un mese e costretto a fermarsi per uno stiramento proprio nel suo momento migliore della stagione quando sembrava aver ritrovato lo smalto di un tempo. Le buone notizie dall’infermeria riguardano però Ranocchia e Samuel, pienamente recuperati, e Sneijder che sarà in campo dal primo minuto nonostante i guai fisici che lo tormentano da diverso tempo. Uno dei due difensori farà coppia con Lucio con il primo in vantaggio sul secondo mentre sulle fasce giocheranno capitan Zanetti, a sostituire Maicon, e Chivu che tornerà a presidiare la fascia di sinistra. Mediana composta dal solito Cambiasso e Obi e Thiago Motta favorito su Stankovic, Sneijder giocherà sulla trequarti a sostegno dei due attaccanti. Ed è proprio in questo settore del campo la novità di Ranieri: Milito dovrebbe essere preferito al match winner dell’andata nonchè attaccante nerazzurro più in forma del momento Pazzini che giocherà in coppia con Zarate. Per quanto riguarda il Lille, il tecnico Garcia punta tutto sull’estro del talento belga Eden Hazard, seguito da vicino e da diverso tempo proprio dagli uomini mercato nerazzurri. Il fantasista insieme a Joe Cole avrà il compito di innescare la punta Sow. A centrocampo il tecnico dei campioni di Francia ha scelto Pedretti, Mavuba e Gueye mentre in difesa, davanti al portiere Landreau, giocheranno Debuchy e Berìa sulla fasce e Basa e Chedjou in mezzo, quest’ultimo altro obiettivo di mercato delle big d’Europa. Probabili formazioni Inter – Lille (ore 20:45) INTER (4-3-1-2): Castellazzi; Zanetti, Lucio, Ranocchia, Chivu; Cambiasso, Thiago Motta, Obi; Sneijder; Zarate, Milito. Panchina: Orlandoni, Samuel, Faraoni, Stankovic, Alvarez, Castaignos, Pazzini. Allenatore: Ranieri. LILLE (4-3-3): Landreau; Debuchy, Chedjou, Basa, Berìa; Gueye, Mavuba, Pedretti; Hazard, Cole, Sow. Panchina: Enyeama, Rozhenal, Bonnart, Payet, De Melo, Obraniak, Jelen. Allenatore: Garcia.